Arriva l’azienda virtuale, palestra per entrare nel modo del lavoro

da La Stampa

Arriva l’azienda virtuale, palestra per entrare nel modo del lavoro

ROMA,

I percorsi di alternanza scuola-lavoro potranno essere svolti nelle imprese, negli enti pubblici, nei musei. Ma non solo. Nei territori che hanno un tessuto imprenditoriale poco sviluppato, caratterizzato da un ridotto numero di imprese, per lo più di dimensioni piccole e medie, che hanno difficoltà a ospitare studenti per lunghi periodi, gli istituti scolastici potranno decidere di avviare «un’impresa simulata». Lo prevede la Guida operativa per la progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro inviata dal ministero dell’Istruzione alle Scuole superiori.

Di che si tratta? In pratica è la costituzione di un’azienda virtuale animata dagli studenti, che svolge un’attività di mercato in rete (e-commerce) e fa riferimento a un’azienda reale (azienda tutor o madrina) che costituisce il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale.

I ragazzi assumono le sembianze di giovani imprenditori e riproducono in laboratorio il modello lavorativo di un’azienda vera, apprendendo i principi di gestione attraverso il fare (action-oriented learning). Lo scopo è quello di aiutare i giovani ad acquisire lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità con gli strumenti cognitivi di base in campo economico e finanziario e – spiegano a viale Trastevere – «si può rivelare utile in tutti gli indirizzi di studi, se si considera come strumento di orientamento delle scelte degli studenti che, anche dopo un percorso universitario, hanno l’aspirazione di essere inseriti in una realtà aziendale».

È anche una sorta di «palestra» per quei ragazzi che sognano di avviare un autonomo percorso imprenditoriale al termine degli studi, dando origine a start-up che operino attraverso il canale del commercio elettronico (e-commerce) «affidando le principali attività aziendali (come la gestione documentale, le rilevazioni contabili, il budgeting, il reporting, la logistica o la comunicazione) a soggetti specializzati in servizi di rete facenti capo a server remoti (cloud computing)».

Tra le possibilità di alternanza scuola-lavoro previste dal «manuale» di viale Trastevere anche quelle della Bottega-scuola – che valorizza mestieri tipici di settori artigianali di eccellenza del Made in Italy – e dei Laboratori aperti anche in orario extra scolastico, spazi dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza, ma anche progetti contro la dispersione scolastica e per il recupero dei Neet, i giovani non inseriti in percorsi di studio né nel mondo del lavoro.