Amianto nelle scuole, servono interventi di bonifica al più presto

Amianto nelle scuole, servono interventi di bonifica al più presto Intervista al segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo.

Sono più di 2000 gli edifici scolastici con presenza di amianto e circa 400mila tra studenti, docenti e personale della scuola rischiano la propria salute ogni giorno.

Ben 2.400 edifici scolastici con amianto e 350mila studenti e 50mila persone tra docenti e personale Ata rischiano la salute. Sono i dati diffusi dall’Osservatorio nazionale Ona Onius che il quotidiano Italia Oggi riporta in un articolo dedicato al problema dell’amianto nelle scuole. Stime che risalgono al 2012 ma sono state poi confermate dal Censis nel 2014 che conta 2.000 edifici con 342mila alunni. Si tratta della fotografia di una scuola, quella italiana, drammaticamente carente in materia di sicurezza. La Meta Sociale ne parla con il segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo. Qual è lo stato reale, a livello di sicurezza, in cui si trovano le scuole italiane e cosa è stato fatto? Purtroppo, il problema della sicurezza nelle scuole è ben lontano da una soluzione definitiva ed è davvero preoccupante. Nonostante le risorse economiche che sono state stanziate dai vari governi, queste sono state sempre insufficienti per il numero elevato di istituti sul territorio nazionale: basti pensare che le sedi principali superano le diecimila, cifra che aumenta esponenzialmente se teniamo conto anche delle sezioni distaccate. La presenza di amianto nelle scuole, però, è un dato che fa davvero rabbrividire … E’ un fatto drammatico che dimostra ancora di più lo stato in cui si trova la scuola italiana, abbandonata a se stessa. Prima di tutto c’è bisogno di una mappatura precisa degli istituti a rischio per poter cominciare al più presto interventi di bonifica e, quindi, un celere adeguamento al vigente dettato normativo. Si tratta di misure che andavano prese molto tempo fa purtroppo, però, anche se parliamo di salvaguardare l’incolumità fisica e la salute di alunni e famiglie così come dei lavoratori della scuola, a tutt’oggi la questione è rimasta irrisolta. La situazione assume entità diverse in base al collocamento geografico dell’istituto: sono spesso molto più a rischio le strutture che si trovano nel Meridione di quelle nelle regioni del Nord. Cosa dovrebbe fare il Governo per rendere più sicura la scuola italiana? Aumentare le risorse economiche da destinare all’agibilità e messa in sicurezza degli istituti è fondamentale, come più volte abbiamo ribadito. Allo stesso tempo, però, è necessario individuare le responsabilità, snellendo la burocrazia e rendendo, in questo modo, anche più tempestivi gli interventi: troppo spesso, infatti, abbiamo assistito ad un vero e proprio scaricabarile tra l’ente locale, proprietario dell’immobile, e il dirigente scolastico che invece ne fruisce, determinando un forte allungamento dei tempi per lavori di manutenzione che, invece, potrebbero essere fatti celermente.