A scuola niente politica?

A scuola niente politica?

di Maurizio Tiriticco

 

Lo sappiamo da sempre! A scuola niente politica! Almeno, niente politica tout court! Ed è corretto, in quanto è molto difficile per un insegnante, soprattutto di lettere e di filosofia, non lasciar trasparire “come la pensa”! E ciò è giustificato dal fatto che sarebbe troppo facile “plasmare” un soggetto in età evolutiva. Comunque, è certo che, quando si parla di fascismo, di seconda guerra mondiale, delle stragi di massa di ebrei, zingari o rom che siano e di tanti altri, nonché della istituzione della nostra Repubblica, della stesura sofferta della nostra Costituzione e della nostra storia fino ai nostri giorni – anche se è cosa rara che un insegnante arrivi agli eventi del 2016 – è molto difficile “non fare politica”! A meno che non si abbia a che fare con un insegnante cosiddetto “agnostico” o che viva nelle nuvole!

Le considerazioni che sto conducendo mi vengono di fatto suggerite da quanto leggo su “TuttoscuolaNEWS” n.791, “la newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti”. E’ sufficiente leggere i primi punti del sommario: “1. Trump/1. Fine di un’era? – Trump/2. Gli USA tra populismo e neoisolazionismo – Trump/3. Tornano i voucher e gli spogliatoi separati. Trump/4. L’arma a doppio taglio del decentramento”. Tutti “pezzi” fortemente politici, se si vuole! Quando si inneggia o si depreca un evento o un personaggio, in effetti, “si fa politica”. Quindi, la rivista… per insegnanti, genitori e studenti prende posizione, e non una posizione culturale o pedagogica, ma dichiaratamente politica. Quindi, è come se i nostri insegnanti – almeno quelli lettori di Tuttoscuola – fossero di fatto autorizzati a prendere posizione sul fenomeno Trump.

Ed io sono totalmente d’accordo! Quando Obama si confrontò con George W.Bush figlio per concorrere alla presidenza degli Stati Uniti, in Italia non ci fu alcun allarme e – almeno credo – Tuttoscuola non prese posizione né per l’uno né per l’atro! In forza del fatto che… in tutte le scuole… “non si fa politica”! Tuttoscuola, oggi, ha rotto la sua prudenza di sempre e ha preso una posizione decisa. E non so quanti dei suoi lettori siano d’accordo con la linea editoriale assunta!

Io personalmente sono senz’altro d’accordo! E se i nostri insegnanti, con i loro alunni, parlassero di Trump, del Trumpismo e dei pericoli che vi sono sottintesi, per non dire dell’ungherese Orbàn, quello dei fili spinati alle frontiere, non avrei nulla da obiettare! E non avevamo nulla da obiettare ai tempi della GES, la Giornata Europea della Scuola, quando si insisteva nelle aule con i nostri studenti che ormai non siamo più soltanto italiani, ma anche e soprattutto europei! Anche se forse, oggi, dovremmo tutti sentirci semplicemente cittadini del mondo! Il che, comunque, in un’epoca come quella attuale, in cui mescolanze di culture, lingue, credenze procedono a passi sempre più spediti, diventa sempre più difficile sentirci semplicemente italiani o europei. E quant’è più difficile sentirci semplicemente cittadini del mondo! Ai miei tempi a scuola imparavamo che l’Italia confina a Nord con le Alpi, ad Est, ad Ovest e a Sud con il Mediterraneo, quel “mare nostrum” che al fascismo piaceva tanto chiamare così. Quel “mare nostrum” a cui la “perfida Albione” aveva messo i lucchetti a Gibilterra e a Suez! E imparavamo anche che l’Italia fascista proveniva direttamente dall’antica Roma imperiale! Ricordo le lastre di marmo affisse da Mussolini sugli antichi muri del Tempio della Pace, a Roma, sulla Via dell’Impero! Che oggi, più modestamente si chiama Via dei Fori imperiali. Su quelle lastre si vedeva come dalla Roma dei Sette Colli si fosse giunti con Traiano – nel giro di sette secoli circa – alla Roma imperiale che si estendeva dall’Atlantico al Reno, al Danubio e a tutte le coste dell’Africa settentrionale e dell’Asia minore. Una promessa e un monito negli anni del Duce! Torneremo grandi come nella Roma dei Cesari! “Alme sol possis nihil Urbe Roma videre maius”! Dal Carmen Saeculare di Orazio al “Sole che sorgi libero e giocondo”, con le note di Giacomo Puccini!

Oggi è tutto cambiato! E’ la stessa geografia del mondo intero ad essere cambiata! Anche perché la geografia non è mai una fotografia della Terra presa dall’alto! E cambierà ancora… e forse molto rapidamente! In effetti è sempre una Geostoria, più che una geografia in senso stretto, quella nuova disciplina che ancora adesso – penso – per molti insegnanti costituisce una strana cosa! Come se ogni accadimento non si verificasse, sempre e comunque, all’incrocio di due rette perpendicolari, la verticale del tempo e l’orizzontale dello spazio! E ancora! Ce n’è un’altra di disciplina, quella che si chiama, per chi non lo sapesse, Cittadinanza e Costituzione – purtroppo tanto misconosciuta perché non ha orari settimanali e non ha voto! C&C, invece, consentirebbe, e come, di parlare dei pericoli che la democrazia – e a livello mondiale – potrebbe correre qualora la politica dichiarata da un Trump venisse messa in atto.

Pertanto, bene hanno fatto Tuttoscuola e gli amici Antonio Augenti, Alfonso Rubinacci et al. a pubblicare un Tuttoscuolafocus tutto centrato su Trump e i pericoli che una deriva planetaria del trumpismo potrebbe provocare! La nostra scuola è libera, perché la stessa Costituzione sancisce che “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” (art. 33).

E questa libertà va sostenuta e garantita, difendendo in primo luogo i nostri giovani dai bacilli vaganti di un trumpismo che rischia di dilagare oltre due oceani!