“Come diventare grandi nonostante i nostri genitori”
Un film di Luca Lucini
di Mario Coviello
Sempre più spesso i genitori assumono comportamenti competitivi verso i professori dei propri figli: contestano voti e programmi, vaneggiano di simpatie, antipatie e complotti. Così, invece di aiutarli nella formazione dei loro ragazzi, diventano ostacoli insormontabili alla loro crescita. Presuntuosamente pensano: “Noi li conosciamo meglio di chiunque altro e sappiamo quanto valgono e come e cosa gli si deve insegnare”. E’ quello che accade anche ai ragazzi di “Come diventare grandi nonostante i genitori” il nuovo film di Luca Lucini , nelle sale dal 24 novembre e al secondo posto negli incassi di questa settimana in Italia. E’ un film che consiglio a genitori e insegnanti perché con la sua storia semplice, leggera, a tratti divertente, racconta il mondo dei giovani che hanno il diritto di coltivare i loro sogni. Il film è la trasposizione cinematografica della serie televisiva “Alex & Co.”. Belli, svegli e pronti a tutto, i protagonisti di Alex & Co e del film sono ormai delle star. A qualche mese dal bagno di folla al Giffoni Film Festival, la scena si è ripetuta al Roma Fiction Fest. La serie tv più amata di Disney Channel si ispira ai modelli americani, da High School Musical a Glee passando per Camp Rock. Nel film di Lucini con Margherita Buy, Matthew Modine, Giovanna Mezzogiorno, ci sono i giovani protagonisti della serie Saul Nanni, Chiara Primavesi, Federico Russo, Toby Sebastian, Beatrice Vendramin, Leonardo Cecchi, a cui si è aggiunto il bravo Emanuele Misuraca.
Il liceale Alex ha formato una band, Alex & Co, con gli amici Christian, Emma e Sam. Anche la sua ex fidanzata, Nicole, faceva parte del gruppo che ha abbandonato quando si sono lasciati. La televisione annuncia un concorso per gruppi musicali dei licei e gli Alex & Co. si preparano con entusiasmo a partecipare. Ma la nuova, severissima preside del loro liceo è fermamente contraria. Riusciranno i nostri eroi a superare gli ostacoli creati non solo dalla preside, ma anche dai genitori che non sembrano voler appoggiare i loro sogni?
La sceneggiatura del lungometraggio è di Gennaro Nunziante, braccio destro di Checco Zalone, e autore di ‘La febbre’ e ‘Commediasexy’. Nunziante centra con spietata nonchalance battute che ci inchiodano alle nostre piccole ipocrisie e grandi idiosincrasie di adulti e genitori, fornendo il testo di una punteggiatura di battute quasi invisibili ma d’effetto.
Il regista Lucini è maestro nel raccontare storie di adolescenti, è suo “Tre metri sopra il cielo”, e ne rappresenta il mondo in modo fresco, spontaneo, seppure molto edulcorato rispetto alla realtà . Certo nel film non ci sono i brufoli, i tradimenti, il bullismo, le ansie, le sfuriate, le imprecazioni, la vita vera. E’ un film dove la musica, l’amore e l’amicizia contano più di ogni altra cosa. E’ un film per chi sa ancora sognare, osare, mettersi alla prova. Questo film ci ricorda che le cose nella vita possono succedere solo se sei disposto a metterti in gioco anche quando il tuo futuro non è già scritto. “Come diventare grandi nonostante i nostri genitori” è una lezione di vita: se accettiamo di fare un passo solo quando sappiamo cosa ci attende un metro davanti a noi, nella vita non faremo altro che perdere opportunità. Certo, non sempre le cose andranno per il verso giusto, ma solo provandoci, mettendoci l’anima nell’inseguire i nostri sogni, vedremo accadere cose che mai avremmo ritenuto possibili.
Il regista ha detto: «L’età dei protagonisti è quella dei miei figli, l’ho scritto pensando a loro. Mio figlio più grande ha diciassette anni, poi c’è una ragazza di sedici e un altro maschio di dodici. Insomma siamo in pieno delirio di adolescenza». E alla domanda “Come se ne esce?” ha risposto «Solo con l’ironia, altrimenti i ragazzi neanche ti ascoltano… In giro tra i genitori c’è molta seriosità e poca serietà».
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.