“C’era una svolta”, favole classiche trasformate dai ragazzi con disabilita’

Redattore Sociale del 07-12-2016

“C’era una svolta”, favole classiche trasformate dai ragazzi con disabilita’

C’è la principessa cattiva e quella stanca. Ci sono un cappuccetto e un peperoncino. I ragazzi dell’associazione novarese “Quelli del Sabato”, affiancati da scrittori professionisti, hanno riscritto 18 favole classiche. Il risultato è una raccolta di inediti, “occasione per raccontare e raccontarsi”.

BELLINZAGO NOVARESE (NO). Diciotto favole classiche: Il brutto anatroccolo, Peter Pan, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Pollicino. Diciotto persone con disabilità, i ragazzi e le ragazze dell’associazione “Quelli del Sabato”, che hanno letto e cambiato le favole. Diciotto scrittori professionisti che le hanno riscritte a partire dalle novità narrative decise dai giovani coinvolti. Il risultato è il libro “C’era una svolta – 18 favole con un finale diverso”, edito da “Quelli del Sabato”, gruppo di volontariato di Bellinzago Novarese che dal 1992 si occupa di persone con disabilità. “Un’occasione per raccontare e raccontarsi, un modo per uscire dai limiti territoriali della provincia per raggiungere persone nuove, di ogni età, perché la fantasia, si sa, non ha tempo”, riassume Ilaria Miglio, responsabile della comunicazione del gruppo.

Il titolo del libro prende spunto dal classico incipit delle favole, a cui, però, aggiunge una ‘s’, facendo presagire tutta un’altra storia: “Quel ‘c’era una volta’, rimasto immutato e preso come unica possibilità per decenni, si trasforma in ‘c’era una svolta’. Diventa quella piccola grande possibilità di cambiare la trama, di cambiare il mondo, che è data a ognuno di noi”. Così, a 18 ragazzi con disabilità del gruppo novarese sono state sottoposte 18 favole classiche: le hanno lette e poi ne hanno cambiato, a loro piacimento, personaggi, luoghi e finale, sotto la guida di Francesco Baldi, autore e attore teatrale. “È capitato che le principesse buone siano diventate cattive – sorride Miglio –. Ai ragazzi è piaciuto moltissimo stravolgere le storie a cui erano abituati. Farlo durante un laboratorio di creatività con un attore di professione, una persona per loro nuova, diversa dai volontari che vedono tutti i giorni, ha dato quel tocco in più”.

A quel punto, è stata chiamata in causa una schiera di scrittori professionisti ai quali sono stati mandati i nuovi spunti, “le nuove sollecitazioni fantastiche”, affinché riscrivessero le fiabe, dando loro una svolta imprevista: da Lella Costa a Martino Gozzi; da Ivano Porpora a Errico Buonanno; da Fulvio Ervas a Eduardo Savarese, solo per citarne alcuni. “Quando ci hanno detto di sì credo non avessero bene idea di cosa sarebbe arrivato loro. Alla fine, tutti ci hanno raccontato di essere stati travolti da molta più fantasia di quanto si sarebbero aspettati. Per loro è stato divertente rielaborare idee di altri, che hanno rispettato fedelmente”. Ogni favola, in pratica, è stata scritta a 4 mani – sebbene a distanza – con un autore e un ri-scrittore.

“Cosa troverete nel libro? Troverete l’ironia di Tiziana, i viaggi oltreoceano di Cosimo, la timidezza di Isabella. Le compagne di Renata e l’asino ansioso di Luigi. L’imprevedibile di Massimo e il peperoncino di Nicoletta. Il romanticismo di Ilaria, il pragmatismo di Antonio. Le abitudini di Fabio, le passioni di Ylenia. La chioma fluente di Eva, il cappuccetto di Manuela. La fatica dell’eroina di Roberta, il riposo assoluto di quella di Lella. Il riscatto per Dalila, la nostalgia per Andrea”. Le illustrazioni delle favole e la copertina sono firmate dal torinese Hikimi, al secolo Roberto Blefari.

“C’era una svolta” sarà presentato giovedì 8 dicembre alla Biblioteca Calcaterra di Bellinzago. Saranno presenti i ragazzi dell’associazione, l’attore di teatro Francesco Baldi, gli scrittori e l’illustratore Roberto Blefari. Nel weekend, colazione accompagnata dalla lettura delle fiabe. Sabato alle 16.30 merenda con i personaggi delle favole e domenica alle 18 aperitivo. “In queste occasioni sarà possibile acquistare il libro. E per chi fosse impossibilitato, lo può richiedere contattandoci”, conclude Miglio. (Ambra Notari)