Questa povera scuola!

Questa povera scuola!

di Maurizio Tiriticco

 

Condivido in pieno il “festival dell’ipocrisia”, pubblicato a cura di “dirigentiscuola.di.s.conf.”, che lancia pesanti critiche contro l’attuale amministrazione della nostra scuola (si veda: https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=89263). QUESTA POVERA SCUOLA! Assediata, umiliata, offesa da mille carte inutili! Ormai quotidianamente leggiamo che i nostri studenti non sanno scrivere, che le tesi di laurea sono piene di errori, che la conoscenza di vocaboli che vanno un po’ più in là del quotidiano è fallimentare!

Non sono un rincoglionito passatista, però… ho insegnato per decenni in una scuola in cui non c’erano né Rav né Pdm… né altre diavolerie, però… gli insegnanti insegnavano, interrogavano, correggevano i compiti svolti in aula (non in classe, la quale è un’altra cosa) e si incontravano nelle naturali sedi di scrutinio. E qualche collegio dei docenti! C’erano le prove settembrine (prima esami e poi debiti da pagare) e c’erano pure le bocciature. C’era il CEDE, che ci ha sempre fornito dati interessanti sulle scuole europee e su ricerche comparate relative alle competenze degli studenti, un Centro che ancora non era diventato INVALSI (se l’è inventato la Moratti con la legge 53/2003), ora protagonista scomodo di mille prove “astruse” (so che non sono tali, ma per insegnanti che non sono soliti somministrare prove oggettive e che non sanno nulla di docimologia, sono soltanto astruse… appunto!). Comunque, i nostri alunni, usciti dagli istituti tecnici e professionali di allora, sono quelli che hanno permesso l’impetuoso sviluppo industriale del nostro Paese… in QUEGLI ANNI!

Non sono un passatista, ma… che i nostri studenti universitari, in larga maggioranza, non sappiano né leggere né scrivere è un dato!!! Ed è allarmante!!! E allora… basta con il FESTIVAL DELL’IPOCRISIA! Lasciate che gli insegnanti insegnino e che i dirigenti dirigano. Liberateli da quegli adempimenti inutili che vogliono solo scimmiottare ciò che si fa, e correttamente, in un’azienda! Eppure ci siamo battuti tutti contro i rischi di scivolare nella istituzione di una scuola azienda alla vigilia del varo dell’autonomia. Quel dpr che regola l’autonomia non è forse un gioiello, ma è un insieme di norme fortemente equilibrate che attribuiscono alla scuola una serie di poteri che prima erano solo del ministero!

Ebbene, oggi è il ministero stesso che da anni, e soprattutto con la 107 e derivati, sta attentando non solo all’autonomia, ma anche al funzionamento stesso della scuola, all’efficienza e all’efficacia delle sue operazioni. Cara ministra! Se hai dei trascorsi da compagna democratica e quadro responsabile della CGIL, desisti dall’infierire sulla nostra scuola! La scuola non ha bisogno dell’applicazione di quegli 8 o 9 regolamenti che incomberanno pesantemente sul suo funzionamento! Lo so! Purtroppo la legge è legge e bisogna applicarla! E, per di più, si tratta di una legge di cui non si conoscono gli estensori! Quella longa manus che incombe ormai da anni sulla nostra scuola andrebbe ritirata!

La scuola non vuole niente, se non di poter lavorare in vera autonomia E gli insegnanti vogliono solo insegnare! Anche e soprattutto perché i loro alunni sono letteralmente assediati da una società sempre più ignorante e cattiva Ma sembra che la scuola sia tenuta soltanto a produrre carte su carte… inutili!!! O meglio sono gli insegnanti che scrivono, scrivono, scrivono e, di fatto, insegnano sempre di meno!