Ma la priorità è il contratto

da Tecnica della Scuola

Ma la priorità è il contratto
di P.A.
A ritenere il contratto di lavoro del personale della scuola una priorità è la Flc-Cgil. Lo dice il segretario, Mimmo Pantaleo, subito dopo l’incontro con la ministra Giannini. Consegnato un dossier su ciò che il sindacato reputa le priorità e le emergenze del comparto scuola
“Nel primo incontro con il ministro Giannini, la Flc Cgil ha ribadito che la priorità è l’apertura del negoziato sul contratto nazionale di lavoro bloccato ormai da più di quattro anni. L’emergenza salariale che attanaglia il personale della scuola necessita di una risposta immediata”,
“Abbiamo ribadito – continua Pantaleo – la richiesta di risorse nuove per ripristinare il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. La necessità di ripristinare gli scatti di anzianità 2012 e 2013, che la Flc Cgil condivide, non può scaricarsi però su tale fondo che è stato il solo supporto per arricchire l’offerta formativa e consentire l’esercizio reale dell’autonomia scolastica. Così come non siamo disponibili ad interventi che possano prevedere riduzioni stipendiali per i neo immessi in ruolo, per coprire dal punto di vista finanziario il piano triennale di immissioni in ruolo 2014-2016. A tale proposito la Flc Cgil ritiene la stabilizzazione dei precari un atto dovuto che deve essere accompagnato da un modello di reclutamento che lasci allo Stato il compito di stabilire i criteri di selezione del personale in un’ottica di trasparenza e rispetto della libertà di insegnamento”.
Secondo Pantaleo “occorre partire dalle emergenze della scuola e dei suoi lavoratori: sblocco degli organici, posizioni economiche ATA, appalti, retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici, CNPI, l’annoso problema di quota 96. Questo significa – aggiunge il segretario – mettere la scuola al centro dell’agenda politica. Poi le riforme strutturali di cui necessita il sistema istruzione a partire dalla messa in discussione del riordino Gelmini del primo e secondo ciclo. Su questo piano di discussione la Flc Cgil è impegnata con le proprie proposte a dare un contributo significativo alla discussione in un quadro di regole e di relazioni sindacali corrette e rispettose della rappresentanza”.
Al termine della riunione la Flc ha consegnato alla Ministra un dossier su emergenze e priorità nel comparto scuola

Disponibili i verbali per le prove Invalsi 2014

da Tecnica della Scuola

Disponibili i verbali per le prove Invalsi 2014
di L.L.
L’Istituto invia anche ai Dirigenti scolastici una lettera con alcune raccomandazioni organizzative per il corretto svolgimento delle somministrazioni
Oltre a questi materiali, sono anche fornite indicazioni ai Dirigenti scolastici per il corretto svolgimento delle prove, nelle classi campione e in quelle non campione. In particolare, l’Invalsi raccomanda di predisporre l’organizzazione della rilevazione in modo da assicurare che tutto si svolga in maniera serena e corretta. “È molto importante – si legge nella letta inviata ai Capi d’Istituto – che gli allievi siano messi nelle condizioni di affrontare le prove nel migliore dei modi, consapevoli dell’importanza che essi le svolgano con impegno e senza ansia. Pertanto è importante adottare tutte le misure che garantiscano che gli alunni lavorino individualmente, evitando suggerimenti da parte di chicchessia. Il mancato raggiungimento di questo fondamentale obiettivo comporterebbe la rilevazione di dati privi di significato o addirittura fuorvianti e costituirebbe uno spreco di tempo e di denaro per le scuole stesse e per l’INVALSI”.

Giannini, almeno 28mila assunzioni per 2014-15

da tuttoscuola.com

Giannini, almeno 28mila assunzioni per 2014-15

Per l’anno scolastico 2014-15 occorrono almeno ”circa 28 mila nuove assunzioni’‘ nella scuola. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine di un’audizione in Commissione Cultura alla Camera per presentare le linee programmatiche del suo Dicastero.

Il ministro ha precisato che servono ”15 mila insegnanti di sostegno e altri 13 mila docenti circa per far fronte al turn over”. Quello che intenderei fare, ha poi aggiunto, è “aprire il concorso e dare l’assegnazione dei posti 50% con il concorso e 50% con le graduatorie, che non possono certo essere soppresse”.

L’emergenza richiede questo. Per il futuro, però, “le idee sono chiare: il sistema ha bisogno di una revisione” e di una “rivisitazione dello stato giuridico ed economico”, che valorizzi l’impegno degli insegnanti, da attuare però per via contrattuale.

 

In arrivo nuovo TFA con punteggio differenziato

da tuttoscuola.com

In arrivo nuovo TFA con punteggio differenziato

Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini durante l’audizione in commissione Cultura ha accennato, tra l’altro, a una nuova edizione del TFA: “L’idea è di aprire il Tfa per quest’anno, in modo che i giovani laureati che non hanno avuto la possibilità d’accesso possano farlo” e di “valorizzare” questo percorso “con un punteggio differenziato rispetto a chi ha già un inserimento nella categoria dei Pas“.

E’ questo l’esito, ha precisato il ministro, delle decisioni scaturite da una riunione tecnica di questa mattina svoltasi al ministero.

Riunione tecnica, va notato, ma decisione politica, destinata a far discutere.

 

28 aprile, sciopero Unicobas

da tuttoscuola.com

28 aprile, sciopero Unicobas

Unicobas Scuola ha proclamato per lunedi’ 28 aprile lo sciopero dell’intera giornata per il personale docente e ata, di ruolo e non, delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Lo comunica il Ministero dell’Istruzione.

Un lungo comunicato del sindacato spiega le ragioni della protesta, che sono in primo luogo di tipo  economico: “È vuoto l’uovo di Renzi per la Scuola”, si legge, “Le detrazioni si fermano al reddito di 26.000 euro lordi l’anno: così solo i collaboratori scolastici a stipendio base sotto i 1.200 euro, godranno del ‘benefit’ del Governo. Saranno esclusi persino i loro colleghi, quelli in servizio da più di 10 anni, che si vedranno raggiungere dai neo-assunti perché invece il loro salario resterà uguale. Come tutti gli altri ata: aiutanti tecnici, applicati di segreteria e direttori dei servizi. E con loro l’intera platea dei docenti, dalla Primaria alla Scuola Superiore. Tolti i precari (non docenti) con salari sotto i 1.200 euro netti, gli ‘aumenti’ di Renzi rimettono in luce un’Italia fiscale ‘virtuale’. Basti pensare che in questo Paese il proprietario di una farmacia dichiara in media 17.000 euro lordi l’anno ed un dentista o un avvocato 19.000 (fonte Istat). Il lavoro dipendente invece è trasparente. Anche se siamo i peggio retribuiti del Continente, ecco il ‘miracolo’: nella scuola l’imponibile medio è di 30/33.000 euro lordi”.

Segue una serie di ‘ricette’ per  trovare le risorse  che servirebbero a riequilibrare un po’ la situazione a favore del personale della scuola,  dall’ulteriore taglio degli F24  al recupero dei 150 miliardi di evasione fiscale a una gestione adeguata degli 80 miliardi di beni confiscati alle mafie, “‘congelati’ come i nostri scatti di anzianità”.

In polemica con i sindacati più rappresentativi l’Unicobas chiede “un contratto scuola specifico fuori dall’area del pubblico impiego e l’istituzione di un Consiglio Superiore della Docenza (con diramazioni provinciali), adibito a garantire, così come per la Magistratura, l’autonomia e la terzietà della Scuola pubblica”.