Libri di testo e autonomia scolastica
Un riconoscimento per la scuola, una opportunità per i collegi da supportare con azioni concrete
Vademecum UIL Scuola
A cura di Noemi Ranieri
ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Dopo le iscrizioni tocca ai libri di testo
La nota sulla adozione dei libri di testo, pubblicata il 9 aprile 2014 in relazione all’anno scolastico 2014-2015, risponde a diverse esigenze di carattere sociale ed educativo. In primo luogo una forte esposizione rispetto agli esiti che la crisi determina sull’economia delle famiglie italiane, l’esigenza di ridurre la spesa, che si ripresenta sistematica ogni anno va tenuta nella dovuta considerazione, specialmente se ciò coincide con la necessità di adeguare le adozioni all’entrata in vigore delle nuove indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione e della scuola dell’infanzia, modellare i liberi di testo sui rimaneggiamenti a carico degli indirizzi, delle opzioni e delle flessibilità didattiche introdotte nella scuola secondaria di secondo grado e, infine, aggiornare la normativa ai nuovi parametri della dematerializzazione, incrociando la frontiera della autoproduzione che meglio sembra rispondere ai diversi principi di innovazione, sulla via della piena attuazione dell’autonomia.
LE NOVITA’
La nota ha il merito di fare il punto sulle diverse normative – in alcuni casi modificandole – con cui negli ultimi anni si è intervenuti sulla materia.
Si procede alla ricognizione della normativa vigente, alla sua integrazione, all’attuazione dei principi di dematerializzazione tramite una sostanziale valorizzazione dell’esperienza di autoproduzione dei libri da parte delle scuole.
La maggiore novità riguarda il caso di nuove adozioni, i collegi dei docenti adottano libri nelle versioni digitali o miste, secondo le seguenti combinazioni:
– versione cartacea accompagnata da contenuti digitali integrativi;
– versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi;
– versione digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi.
L’AUTOPRODUZIONE
La possibilità della realizzare direttamente il materiale didattico digitale da parte delle scuole rappresenta la novità di maggiore impatto, destinata in linea di principio a riconoscere le esperienze di autoproduzione già presenti sul territorio nazionale ed ancor di più a sostenere una reale dimensione dell’autonomia scolastica, quale valorizzazione della funzione docente intesa come una comunità di pratica altamente qualificata ed orientata alla ricerca.
Il modello avrà successo a condizione di una impostazione non burocratizzata degli impegni derivanti e della capacità di supportare concretamente il cambiamento da parte del MIUR, che dovrebbe parallelamente trasformarsi da ente di gestione a soggetto di coordinamento e supporto all’autonomia.
LIBRI DI TESTO AUTOPRODOTTI E AUTONOMIA
L’autonomia didattica risulta in questo caso potenziata dalle previsioni della legge n. 128/2013 – “L’istruzione riparte” – nel cui articolo 6, c. 1, si afferma: “Nel termine di un triennio, a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015, si intende consentire alle scuole di elaborare il materiale didattico digitale per specifiche discipline da utilizzare come libri di testo e strumenti didattici per la disciplina di riferimento”.
– L’elaborazione di ogni prodotto è affidata ad un docente supervisore che garantisce, anche avvalendosi di altri docenti, la qualità didattica e scientifica dell’opera, in collaborazione con gli studenti delle proprie classi in orario curriculare nel corso dell’anno scolastico.
– L’opera didattica sarà registrata con una licenza che consentirà la condivisione e la distribuzione gratuite; successivamente dovrà essere inviata, entro la fine dell’anno scolastico, al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e resa disponibile a tutte le scuole statali, anche adoperando piattaforme digitali già preesistenti, prodotte da reti nazionali di istituti scolastici e nell’ambito di progetti pilota del Piano Nazionale Scuola Digitale del Ministero per l’azione “Editoria Digitale Scolastica”.
– Per supportare le istituzioni scolastiche nel processo di elaborazione dei materiali e degli strumenti didattici digitali da realizzare nel prossimo anno scolastico il Ministero emanerà specifiche linee guida contenenti le indicazioni per la elaborazione dei materiali.
Le linee guida saranno emanate entro la fine del corrente anno scolastico.
LA DEMATERIALIZZAZIONE
Ai fini dell’intera iniziativa va tenuto presente che al successivo comma 2 dello stesso articolo, inerente lo Sviluppo della cultura digitale viene stabilito come, per promuovere lo sviluppo della cultura digitale e l’alfabetizzazione informatica, saranno definite politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali, anche tramite la definizione di nuove generazioni di testi scolastici, nonché attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica, considerati fattori essenziali di progresso ed opportunità di arricchimento economico, culturale e civile, così come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82/2005).
IL QUADRO GENERALE
I principi generali di riferimento che fanno capo all’adozione dei libri di testo non appare nella sostanza modificato.
– L’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, compresi i libri di testo, debbono essere coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa e attuate con criteri di trasparenza e tempestività.
– L’adozione è compito del collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli di interclasse nella scuola primaria o di classe nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.
– Il collegio dei docenti può adottare, con formale delibera, libri di testo oppure strumenti alternativi, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa, con l’ordinamento scolastico e con il limite di spesa stabilito per ciascuna classe di corso.
– La scadenza per le adozioni è fissata alla seconda decade di maggio.
LE SCELTE DEL COLLEGIO
Tra i requisiti di cui il collegio deve tenere conto per la scelta vi sono:
– le potenzialità in ordine allo sviluppo di contenuti fondamentali delle singole discipline;
– la caratterizzazione sui contenuti propri di ogni insegnamento, necessari ad acquisire il possesso di conoscenze , abilità e competenze;
– i nessi e collegamenti con altre discipline;
– il linguaggio adeguato all’età dei destinatari, in termini di comprensibilità;
– la presenza di indicazione bibliografiche per eventuali approfondimenti.
– i testi consigliati possono essere indicati dal collegio dei docenti solo nel caso in cui rivestano carattere monografico o di approfondimento delle discipline di riferimento ed i libri di testo non rientrano tra i testi consigliati; vi rientra, invece l’eventuale adozione di singoli contenuti digitali integrativi ovvero la loro adozione in forma disgiunta dal libro di testo.
MODIFICHE
I vincoli quinquennale di immodificabilità dei contenuti dei libri di testo sono abrogati a decorrere dalle adozioni per l’anno scolastico 2014/2015.
E’ abrogato anche il vincolo temporale di adozione (5 anni per la scuola primaria e 6 anni per la scuola secondaria di primo e di secondo grado).
I TETTI DI SPESA
I prezzi di copertina dei testi scolastici per la scuola primaria restano determinati dal decreto ministeriale n. 781/2013.
Il tetto di spesa definito per le classi prime di scuola secondaria di primo grado e per le classi prime e terze di scuola secondaria di secondo grado viene ridotto del 10 per cento, rivalutando, i tetti di spesa individuati per l’a. s. 2012/2013 solo se le nuove adozioni riguarderanno tutti i testi adottati per la classe e realizzati nella versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi.
Le deroghe devono essere adottate con apposite delibere motivate da parte del Collegio dei docenti e approvate dal Consiglio di istituto.
LA PROCEDURA DI ADOZIONE
Su tutta la procedura i dirigenti scolastici hanno un compito di vigilanza affinché le adozioni siano deliberate nel rispetto dei vincoli di legge, assicurando in ogni caso che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale dei docenti.
1) Fase di consultazione
È auspicabile la costituzione di comitati misti, formati da docenti, genitori e studenti, per operare un’analisi preliminare sia dei testi già in uso che delle nuove proposte editoriali.
2) Fase di adozione
a)Proposta in capo ai consigli di classe e di interclasse
b) Adozione in seno al collegio dei docenti tramite apposita delibera,
soggetta, limitatamente alla verifica del rispetto del tetto di spesa, al controllo successivo di regolarità amministrativa e contabile.
3)Trasmissione dati e pubblicazione delle adozioni
Le delibere di adozione vanno trasmesse telematicamente all’Associazione Italiana Editori. Sono pubblicate all’albo, sul sito web della scuola e sul portale MIUR “Scuola in chiaro”, suddividendo i libri tra obbligatori e consigliati.
LE VALUTAZIONI DELLA UIL SCUOLA
Per ben comprendere la portata della nota pubblicata dal MIUR il 9 aprile 2014 sull’adozione dei libri di testo, in tempi utili per ricordare ai collegi dei docenti le scadenze e le procedure da seguire, ma un po’ stretti per ampliare la ricaduta di quella già adottata da scuole sperimentali, di autoproduzione degli stessi che diviene generalizzabile, dobbiamo ricordare da un lato l’importanza che il libro di testo assume nella scuola italiana, quale strumento per tenere il filo di cambiamenti ordinamentali e gli esercizi di equilibrio pedagogico.
I primi hanno l’abitudine di rincorrersi a forza di annunci, sperimentazioni e progetti assistiti che, insieme alle seconde scaricano sulle scuole le indecisioni politiche (vedi l’armonizzazione tra indicazioni nazionali e indicazioni per il curricolo del primo ciclo del quinquennio 2008-2012).
I libri di testo inoltre subiscono la forte pressione degli editori ancora troppo legati, tranne qualche eccezione, ai testi cartacei tradizionali, e le spinte innovative legate alla frontiera della didattica digitale supportata dalla diffusione, più veloce fuori dalla scuola, più lenta al suo interno, di nuovi strumenti quali tablet, smartphones, portatili e quant’altro, a cui faticosamente si cerca di adeguarsi tramite interventi normativi che orientano alla dematerializzazione.
Questa andrebbe accompagnata dallo scioglimento dei lacci che legano le scelte ai pesanti e burocratizzati percorsi per i quali la nostra pubblica amministrazione si è caratterizzata, ed in contrasto alla quale dovrebbe, di riflesso, essere avanzata una altrettanto rapida ed incisiva manovra di semplificazione a tutto tondo, a partire, nella scuola, da un adeguamento dei dispositivi inerenti obiettivi, costituzione e finalità degli organi collegiali.
Nel merito la UIL Scuola evidenzia:
– tempi di emanazione delle linee guida fissati per la fine del corrente anno scolastico rappresentano, un primo limite all’azione in quanto i collegi ed i docenti che volessero cimentarsi nella “autoproduzione” dovrebbero lavorare fino all’inizio delle lezioni del prossimo anno quello in cui i “nuovi prodotti” dovrebbero cominciare ad essere utilizzati;
– l’innovazione costituisce un positivo banco di prova con cui i diversi soggetti potrebbero impostare una nuova serie di rapporti; tra questi non andrebbe escluso un più dinamico e meno esclusivistico approccio all’innovazione da parte delle case editrici;
– al fine di modellare eventuali interventi di miglioramento dell’impianto adottato andrebbero chiariti tempi e modalità attraverso le quali monitorare a livello territoriale e nazionale i processi e gli esiti a cui i collegi dei docenti potranno giungere.
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