Archivi categoria: Politico Sindacale

5 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE INSEGNANTE: A FIRENZE CONVEGNO SU SCUOLA E LAVORO

5 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE INSEGNANTE: A FIRENZE CONVEGNO GILDA SU SCUOLA E LAVORO
Riflettori puntati sul rapporto tra scuola e lavoro nel convegno “Il sistema dell´istruzione e della formazione tra pensiero critico e mercato del lavoro” con cui domani a Firenze (Auditorium al Duomo, via de’ Cerretani 54/R ore 10-13) la Gilda degli Insegnanti celebrerà la Giornata Mondiale dell’Insegnante istituita dall’Unesco nel 1994.
“La grande crisi economica che molti Paesi stanno attraversando, assai accentuata in Italia dove la disoccupazione giovanile conosce dati a due cifre, – spiegano il Centro Studi Nazionale del sindacato e l’associazione Docenti art. 33 – impone di rivisitare il rapporto tra scuola e lavoro e di approfondire la discussione sulle prospettive occupazionali che il sistema dell’istruzione italiano offre agli studenti”.
Previsti gli interventi di Renza Bertuzzi, direttrice del mensile della Gilda degli Insegnanti “Professione docente”, Gianluigi Dotti, responsabile del Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti, Fabrizio Reberschegg, presidente dell’associazione Docenti art. 33, e Valerio Vignoli, Gruppo di Firenze e dirigente scolastico. Concluderà Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Concorso a cattedra

Concorso a cattedra: Anief ricorre per assicurare il ruolo agli attuali 5.048 vincitori e ai futuri 3.239.

Sono 11.542 i posti da bando di concorso che dovevano essere assegnati a tutti i vincitori proclamati in quanto collocati in posizioni utile nelle graduatorie di merito e che danno diritto a un contratto a tempo indeterminato, rispetto ai 3.255 assegnati. Il ricorso va presentato dagli 8.257 vincitori non assunti al giudice del lavoro per ottenere anche gli eventuali risarcimenti danni legati alla mancata assunzione. Scrivi a tutti.inruolo@anief.net per ricevere le istruzioni operative. Sono già 5.048 i vincitori rimasti a casa.

Il ricorso al giudice del lavoro può essere promosso da tutti i vincitori individuati con specifico decreto o all’interno del decreto di pubblicazione delle graduatorie di merito nel caso sia chiaramente espresso nelle premesse che è proclamato vincitore chi si ritrova in posizione utile, fermo restando l’accertamento dei titoli dichiarati. In assenza di tale dichiarazione o del relativo decreto, bisogna preliminarmente diffidare l’U.S.R. dal non proclamare o dal non individuare i vincitori e ricorrere al TAR regionale per accertare il diritto a essere considerato vincitore prima di ricorrere al giudice del lavoro per ottenere la costituzione del rapporto di lavoro.

Circolare sui B.E.S.

Circolare sui B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali) – Incontro al MIUR

Resoconto della riunione tenutasi al MIUR il pomeriggio del 3 ottobre 2013

Il Ministero (Direzione generale per lo studente) sta predisponendo una Circolare per dare le direttive in riferimento all’a.s. 2013/14.

Nella riunione che si è tenuta al MIUR, ieri 3 ottobre, finita in tarda serata, l’Amministrazione (Dir. Generale, dott. Boda e Dott. Ciambrone) ha informato le OO. SS. sui seguenti argomenti:

•    è stato riconfermato il finanziamento per le attività motorie nella scuola primaria, che potranno quindi riprendere il loro normale svolgimento; ovviamente nelle scuole che lo hanno chiesto e che rientrano nel piano.

•    Stessa cosa per i giochi sportivi studenteschi, ovviamente includendo nell’attività anche gli studenti “diversamente abili”.

•    Il MIUR sta predisponendo strumenti per semplificare la redazione dei Piani Didattici Personalizzati ed un Convegno con la partecipazione delle OO.SS. e di esperti sul tema dei B.E.S..

In merito alla emananda Circolare, che tende a superare le rigidità della C.M. 8 del marzo 2013, la delegazione SNALS CONFSAL ha chiesto di evitare l’uso eccessivo degli acronimi che allontanano da una lettura attenta e partecipe; ha  approvato i passaggi tendenti a dire che la compilazione del Piano didattico personalizzato non deve diventare un automatismo, bensì deve riguardare solo casi particolarmente gravi e comunque l’adozione del piano è di competenza dei consigli di classe (nella secondaria) o del team docenti (nella primaria) che assumeranno la decisione all’unanimità; ha apprezzato il passaggio in cui si dice che non vanno abbassati gli obiettivi di apprendimento ed ha chiesto che restino in capo ai docenti le decisioni in ordine alle scelte didattiche, ai percorsi da seguire e alla valutazione (affinché la certificazione BES non diventi il lasciapassare per promozioni immeritate); ha infine chiesto che gli impegni dei docenti facenti parte del gruppo per l’inclusività rientrino, secondo contratto, nel piano annuale delle attività da redigere da parte del Collegio docenti ad inizio d’anno scolastico.

La nostra delegazione ha inoltre sostenuto l’opportunità di evidenziare che non tutte le tipologie di svantaggio necessitano di un PDP, come invece si sostiene nella CM 8.03.2013, e che per gli svantaggi generici (siano essi socio-economici o linguistico-culturali) può essere sufficiente definire nell’ambito del PAI gli interventi didattici generali, senza entrare nella specificità di un PDP.

In ultimo si è sostenuto l’indubbia appartenenza del Piano annuale dell’Inclusività al POF d’Istituto, cosa che, a nostro parere, deve essere ribadita in modo chiaro nella nuova circolare, per evitare che le Scuole siano costrette a redigere documenti che rischiano di essere inutili doppioni; interessante è la possibilità di sperimentare il software che il MIUR sta predisponendo per il monitoraggio dei BES, ma anche per la predisposizione on-line del PAI, snellendo la burocratizzazione da molti temuta per questa procedura.

GROSSETO: PREVENIRE DISLESSIA E BES

GROSSETO : PREVENIRE DISLESSIA E BES
GENITORI E INSEGNANTI A CONVEGNO

Seminario di Formazione  4 e 5  OTTOBRE 2013 – “Il  metodo  RAPIZZA – leggere e scrivere con il corpo”

Con l’emergere di una sensibilità in merito ai problemi dell’apprendimento (dislessia, bisogni educativi speciali ecc.) l’Associazione Genitori A.Ge. Argentario continua nel suo impegno di offrire un concreto supporto alle famiglie e ai professionisti della scuola, organizzando  venerdì  4 Ottobre 2013   e  sabato 5 Ottobre 2013 nei locali dell’ ANCE Grosseto – Associazione Imprese Edili  – Viale Monte Rosa 56 a Grosseto, un seminario di formazione sul metodo Rapizza rivolto ai docenti e genitori.

Spiega la relatrice, dott.ssa Maria Giovanna Perina Neri: “Il metodo Rapizza intende affrontare i problemi dell’apprendimento, del leggere, dello scrivere e del far di conto, focalizzando l’importanza di preparare i pre-requisiti fisici e mentali di tale apprendimento, prima di impegnare i bambini nella scrittura alfabetica e nel computare aritmetico.  Di massima importanza appaiono in quest’ottica i tempi dell’asilo nido e della scuola materna come peculiare occasione per identificare difficoltà e per prevenire disturbi quali: disgrafia, dislessia e discalculia”.

Sono stati invitati i docenti e tutte le famiglie,  con particolare riguardo ai  membri degli Organi Collegiali.

Questo il programma del seminario:

Venerdì 4 ottobre : ore 17.00/19.30
GESTIONE DELLA RELAZIONE;
GESTIONE DELLA CONSEGNA;
COSA E’ LA GRAFIA;
– PAUSA CAFFE’ –
DIFFERENZA TRA DISGRAFIA E DISLESSIA;
LE FASI TEORICHE;
DISCUSSIONE e DIBATTITO.
Sabato 5 ottobre : ore 9.00/12.30
DALL’ ORTOGRAFIA DELLA GRAFIA ALL’ ORTOGRAFIA DELLA SCRITTURA;
– PAUSA CAFFE’ –
PROIEZIONE DEL FILMATO “FICCANASO” – ESPERIENZA DIDATTICA IN CLASSE PRIMA;
DISCUSSIONE e DIBATTITO.

E’ gradita la prenotazione scrivendo ad: ageargentario@age.it

IL PRESIDENTE
Angela Rigucci

Concorso a cattedre. Altro che giovani: i dati lo confermano

Concorso a cattedre. Altro che giovani: i dati lo confermano

Il Miur ha diffuso i dati relativi ai “vincitori” del concorso ordinario 2012. Si tratta di dati ancora parziali relativi a circa il 70% dei posti a concorso (8.303 su 11.542): in alcune Regioni le procedure devono ancora concludersi.

Già da questi primi dati si può ricavare una fotografia dei vincitori che smentisce tutte le motivazioni che erano state addotte a giustificazione di tanta urgenza.
Non è stato un concorso per giovani, né un concorso che ha premiato un merito diverso da quello dei docenti che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole.
Il dato più eclatante è che il 70% dei vincitori è già incluso in graduatoria ad esaurimento a dimostrazione che non si tratta di docenti privi di “merito”.
L’altro dato interessante è quello relativo all’età dei vincitori: oltre il 50% ha più di 35 anni: come coloro che sono inclusi nelle graduatorie.
Per quanto riguarda le assunzioni per il 2013/2014 dalle graduatorie del concorso sono stati assunti 3.255 docenti sugli 11.542 a concorso (28,20%). Se si rapporta il numero di assunzioni ai concorsi conclusi (8.303 vincitori) la percentuale si eleva al 39,20%.
Le rimanenti assunzioni avverranno nei prossimi anni fino a completamento di tutte quelle messe a concorso.

La FLC CGIL continua a battersi perché il tema del precariato della scuola pubblica venga risolto da un piano straordinario di stabilizzazioni che dia prospettive occupazionali a quanti vi  stanno spendendo la loro preparazione e la loro professionalità.
I docenti precari iscritti nelle GAE, i vincitori dei Concorsi e dei TFA, gli aspiranti ai PAS hanno bisogno di certezze, non di continui ricorsi per reclamare il diritto al lavoro.

3 ottobre assemblee in tutte le scuole d´Italia

Mobilitazione Gilda: il 3 ottobre assemblee in tutte le scuole d´Italia

L´iniziativa promossa dalla Gilda su tutto il territorio nazionale

Il 3 ottobre assemblee in tutte le scuole d´Italia per il recupero immediato dello scatto di  anzianità 2012, contro il blocco dei contratti e delle progressioni di carriera e l´aumento dei carichi di lavoro a parità di stipendio.

È l´iniziativa promossa dalla Gilda degli Insegnanti, un appuntamento che si rinnova da qualche anno su tutto il territorio nazionale.

Discutere gli stessi argomenti e portare le stesse informazioni a migliaia di docenti contemporaneamente – spiega il coordinatore nazionale Rino Di Meglio è un atto che fornisce una dimensione politica importante alla nostra associazione e rappresenta una grande occasione per accendere i riflettori sul profondo disagio economico e professionale vissuto dalla categoria.Il blocco dei contratti e quello degli scatti spingono gradualmente gli insegnanti in unostato di miseria e a ciò si aggiungono le condizioni di lavoro sempre più gravose.

Ecco perché – conclude Di Meglio – abbiamo bisogno di reagire e le assemblee convocate per il 3 ottobre sono anche una forma di protesta sindacale.”

Crisi risolta, condurre in porto il “decreto scuola”

Scrima: crisi risolta, condurre in porto il “decreto scuola”

La crisi rientrata del governo Letta riconsegna al Paese una situazione più consona alla gravità dei problemi con cui si misura, che impone ancor di più a tutti il dovere di attenersi a comportamenti seri e responsabili.

Per la scuola è certamente positivo aver evitato il rischio di veder compromesso, fra l’altro, il buon esito del percorso di conversione in legge del decreto con le misure urgenti per l’istruzione.

È un provvedimento che, sia pur perfettibile, rivolge finalmente la giusta attenzione a un settore da troppo tempo fortemente penalizzato. Un’attenzione cui hanno fatto riferimento, nell’intervento di oggi alle Camere, le parole del presidente del Consiglio.

Quelle parole noi le apprezziamo e intendiamo incalzare il Governo e il Parlamento perché si traducano in scelte e atti concreti.

Roma, 2 ottobre 2013

Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola

Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

UIL : Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

#CAMBIAMENTO / Istruzione e lavoro: priorità per il Paese

Angeletti: inaccettabile il divario tra le parole e i fatti della politica
Carrozza: occorre rivalutare il ruolo dell’insegnante

 

Che cosa intende fare l’Italia per modernizzare il proprio sistema di istruzione e valorizzare il personale? Le domande poste dall’Unione Europea in una lettera a firma Draghi-Trichet inviata al  2011 (inserita nella ricerca Uil Scuola presentata nel corso del convegno e disponibile on line) sono state il punto di partenza del dibattito che, questa mattina, al convegno della Uil Scuola, ha visto protagonisti, Luigi Angeletti, segretario generale Uil,  il ministro Maria Chiara Carrozza e il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.

SCIOPERO GENERALE DI BASE 18 OTTOBRE

ANCHE LA SCUOLA PARTECIPA ALLO SCIOPERO GENERALE DI BASE
CONTRO LA POLITICA DELLO SFASCIO
(SFASCIO DEI DIRITTI, DELL’OCCUPAZIONE, DEL PAESE)
ED ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 18 OTTOBRE (Roma, P.zza della Repubblica, h. 10.00)

La Scuola parteciperà con proprie parole d’ordine allo SCIOPERO GENERALE del sindacalismo alternativo previsto per VENERDI’ 18 OTTOBRE 2013. L’Unicobas ha proclamato lo sciopero su questa piattaforma:

SCUOLA E LAVORO

CONTRO:
·         L’aumento dell’età pensionistica fino a 70 anni
·         Il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità
·         L’aumento dell’orario di lavoro a parità di salario
·         L’aggiornamento obbligatorio legato ai risultati Invalsi
·         La decimazione del Fondo d’Istituto
·         Il ricatto riservato ai docenti inidonei nel D.L. 104/13
·         La truffa d’anzianità verso gli ATA EX Enti Locali

PER:
·         Maggiori investimenti nella scuola pubblica (NO F-35, NO TAV, …….)
·         Aumenti salariali e recupero del potere d’acquisto perso dal 1992 in poi
·         L’assunzione dei precari su tutti i posti vacanti
·         Il ritiro del DPR 80/13 sul sistema nazionale di valutazione
·         La restituzione degli scatti d’anzianità senza penalizzare il FIS
·         Il pensionamento dei lavoratori a quota 96 al 31/8/2012
·         L’uguaglianza dei diritti per tutti i Sindacati e la rottura del monopolio fascista dei Sindacati di Stato e di regime

Stefano d’Errico (Segretario Nazionale)

Corsi di specializzazione sul sostegno

Corsi di specializzazione sul sostegno: il diploma magistrale conseguito prima dell’a.s. 2001/2002 è a tutti gli effetti abilitante

 

Anief diffida l’Università degli Studi Internazionali di Roma LUSPIO a modificare con sollecitudine il bando di selezione per l’ammissione ai corsi, nella parte in cui preclude l’accesso a coloro che hanno conseguito la maturità magistrale entro il suddetto anno.

 

Tutti coloro che sono in possesso del diploma magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 2001/2002 hanno pieno diritto a presentare domanda di accesso ai corsi di specializzazione per il conseguimento del titolo di abilitazione sul sostegno. Tale diritto è sancito dall’art. 197 comma 1 del D.Lgs. 297/1994 e dall’art. 15 comma 7 del D.P.R. 323/1998. Queste disposizioni legislative, mai abrogate, attribuiscono infatti il valore abilitante permanente al diploma di maturità magistrale nonché il diritto ai possessori di partecipare ai concorsi a cattedra: l’abilitazione è infatti intrinseca al titolo medesimo e non è subordinata al superamento di alcuna ulteriore prova, esame o concorso.

 

Premesso questo, l’Anief invita il personale in possesso del suddetto titolo a presentare regolare domanda di partecipazione ai corsi di sostegno agli alunni con disabilità, in procinto di essere attivati sulla base del D.M. 706/13 con cui il Miur ha autorizzato le Università incaricate ad organizzare nell’anno accademico 2013/2014 i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione.

 

Ora, in base all’art. 4 del D.M. del 30 settembre 2011, come indicato nello stesso D.M. 706/13, ogni Università emana un proprio bando di selezione per l’ammissione ai suddetti corsi. Anief apprende con stupore che il primo ateneo in Italia ad aver emanato il suddetto bando, l’Università degli Studi Internazionali di Roma (LUSPIO), ha illegittimamente escluso tale tipologia di candidati: in una specifica FAQ riguardante i titoli di accesso, dal titolo “Abilitazione per l’infanzia, primaria e corsi per il sostegno”, l’Università romana ha infatti tenuto a specificare che “l’abilitazione – e non il diploma abilitante – è il requisito di accesso”.

 

In base alla normativa vigente siamo di fronte ad una esclusione priva di fondamento. Pertanto, l’Anief comunica che è in corso di invio una diffida agli organi competenti, al fine di garantire ai potenziali candidati in possesso di tale titolo, la possibilità di partecipazione ai corsi tenuti dalle università su tutto il territorio nazionale.

 

Inoltre l’Anief ricorda che qualora la diffida non dovesse produrre gli effetti richiesti e la domanda di partecipazione dei candidati con diploma magistrale (conseguito prima del 2001/02) dovesse essere rigettata, l’associazione sindacale avvierà formale ricorso presso gli organi competenti. In tal caso, sarà cura dell’Anief comunicare agli interessati le specifiche istruzioni per l’avvio delle azioni legali, che potranno richiederle a sostegno.magistrale@anief.net.

 

L’associazione sindacale ricorda, infine, che Eurosofia ha organizzato il corso di formazione per la preparazione alle prove d’accesso al TFA per il sostegno: attraverso supervisori delle SSIS ed esperti del settore, ai candidati verranno impartite le competenze necessarie per il superamento della prova di accesso a numero programmato dei corsi universitari per il conseguimento della specializzazione su sostegno. Per maggiori informazioni cliccare qui.

 

Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese

Cgil, Cisl e Uil: “Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese”

Questa mattina, 30 settembre, i segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti si sono incontrati per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si è venuta a determinare negli ultimi giorni. “Serve un vero Governo del Paese” si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali, un forte appello al senso di responsabilità della classe politica per scongiurare il rischio di un ritorno alle urne.

Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni.

Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro.

In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda:

  • un’effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
  • una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all’occupazione
  • il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari della Pubblica amministrazione, della scuola e della ricerca

È essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di lavoratori e pensionati.

È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti.

Infine, bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare, invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione.

L’assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali.

Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica.

Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee in tutti i luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi con le nostre proposte nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini.

Susanna Camusso – Raffaele Bonanni – Luigi Angeletti

Nuovo presidente

Fabrizio Azzolini nuovo presidente Age

A conclusione del suo XVI Congresso nazionale l’Associazione italiana genitori ha eletto alla sua guida il presidente dell’Age Veneto. “Comprendere la diversità, accogliere, integrare”, le parole guida del nuovo mandato
Fabrizio Azzolini, già presidente dell’Age regionale Veneto, è il nuovo presidente dell’Associazione italiana genitori. È stato eletto dal XIV Congresso nazionale dell’Age che si è concluso domenica 29 settembre a Montesilvano (Pe) con l’elezione anche del nuovo consiglio nazionale, con 19 consiglieri eletti e i rappresentanti delle associazioni regionali. Originario di Rovigo, Azzolini succede a Davide Guarneri che dopo due mandati ha lasciato la guida della realtà che raccoglie 200 Age locali sparse su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo presidente, che ha subito dichiarato di essere prima di tutto un genitore, ha annunciato di volere proseguire soprattutto l’impegno per la formazione di genitori competenti, come diceva il fondatore dell’Age Ennio Rosini.

Tra le priorità di Azzolini, costruire davvero l’alleanza educativa genitori-scuola: «Chiediamo di non essere chiamati a scuola sono quando ci sono problemi e i genitori servono. I rapporti si costruiscono nel tempo, con continuità. Le associazioni Age vogliono essere attive, propositive, in dialogo con le scuole, e chiedono reciprocità e rispetto».

Azzolini vede un’Age impegnata su più fronti: «La scuola e non solo, perché l’educazione è a 360 gradi, la formazione è ampia, diffusa, chiede l’intervento collaborativo di diverse agenzie educative. Un’attenzione particolare per le famiglie in difficoltà, quelle disperate per la perdita del lavoro, quelle lacerate nei rapporti interni, quelle cadute nel gioco d’azzardo». Tra le parole guida del nuovo presidente tre verbi: «Comprendere la diversità, accogliere, integrare». Idee che sono incarnate in particolare da alcune associazioni: Age Extra di Fano, composta da genitori extracomunitari, Age Speciale, composta da genitori di figli con sindrome di Down, Age genitori-insegnanti a Lonigo e Palazzolo, e Age Dislessia a Modena.

Da irresponsabili far cadere il governo

Bonanni: da irresponsabili far cadere il governo

La crisi politica in atto è “drammatica perchè rischia di bruciare tutti i sacrifici pesantissimi delle famiglie italiane” e allo stesso tempo pone le condizioni di una nuova manovra e di un nuovo aumento delle tasse. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “La situazione è intollerabile. I lavoratori, le famiglie, i pensionati non hanno più un soldo – prosegue – e costoro giocano per i propri interessi, chi per inseguire i rimedi alle proprie difficoltà e chi per inseguire le opportunità di affermazione elettorale”.
”Da parte nostra – aggiunge il leader della Cisl – stiamo informando i nostri lavoratori dei rischi che stanno correndo e delle difficoltà gravissime cui vanno incontro in termini di nuove tasse. Di fronte alla sfiducia dei mercati – spiega – saremo infatti costretti a subire nuove manovre e poi in termini di posti di lavoro perderemo ancora di più. Anche i piccoli segni di ripresa si infrangeranno a causa della inoperosità del governo. Spiegheremo alle persone in modo tale che ognuno si misuri con le proprie responsabilità. Chiederemo anche a gran voce che il presidente della Repubblica spinga per un nuovo esecutivo che deve bruciare tutti i tempi e che spero sia sostenuto da tutte le forze parlamentari di buona volontà e soprattutto da una nuova consapevolezza di parlamentari che necessariamente devono avere un sussulto di responsabilità e lealtà nei confronti degli italiani. Credo i lavoratori e le loro organizzazioni, anche insieme alle associazioni imprenditoriali, debbano far sentire la loro voce ed essere un presidio di sostegno per tutti coloro che in Parlamento vogliono mostrare e avere responsabilità

15 : 38 (ANSA) – ROMA, 29 SET

Concorso a Cattedra – Ricorso somma scritti + laboratorio

Concorso a Cattedra – Ricorso somma scritti + laboratorio: ammessi all’orale dal TAR Lazio tutti i ricorrenti ANIEF

Il TAR Lazio emana nuova ordinanza (n. 3810/2013) di conferma dei provvedimenti cautelari già ottenuti in favore dei nostri iscritti dall’Avv. Marco Di Pietro; tutti i candidati che si erano rivolti all’ANIEF perché esclusi dal MIUR dopo l’esito della prova laboratoriale, nonostante la somma delle loro prove scritte e della stessa prova di laboratorio raggiungesse comunque la soglia di 28/40 richiesta dalla normativa vigente per l’accesso all’orale, potranno ora correttamente proseguire l’iter concorsuale da cui il MIUR li aveva ingiustamente esclusi.

Il D.D.G. n. 82/2012 di indizione del concorso a cattedra ha illecitamente scorporato la valutazione delle prove pratiche dalle precedenti prove scritte e preteso il raggiungimento del punteggio richiesto per l’ammissione all’orale valutando disgiuntamente il risultato della prova pratica da quella degli scritti; il D.Lgs. 297/94, invece, prevede che le prove siano valutate congiuntamente. L’ANIEF, contestando tale illegittima statuizione del MIUR non conforme alla normativa primaria di riferimento, ha ottenuto ragione dal TAR Lazio che ha confermato l’ammissione con riserva alla prova orale dei nostri iscritti.

L’ANIEF ricorda che per alcune regioni è ancora possibile aderire al ricorso inviando il plico di adesione entro e non oltre 10gg prima dalla data di inizio delle relative prove orali. I candidati che, all’atto della pubblicazione degli elenchi degli ammessi all’orale da parte degli USR di appartenenza, infatti, non risultassero inclusi in tali elenchi per non aver superato la prova pratica o di laboratorio ma che raggiungessero comunque, sommando il punteggio della prova laboratoriale a quello ottenuto nella prova scritta un totale complessivo pari almeno a 28/40, possono scrivere una mail e richiedere le istruzioni operative a concorsoacattedra@anief.net; la mail dovrà avere per oggetto “ricorso somma scritti + laboratorio” e nel testo i propri dati anagrafici e i recapiti mail e telefonici.

Scatti stipendiali: il danno e la beffa

Scatti stipendiali: il danno e la beffa

 

Per il 2012 servono 350 milioni di euro. L’amministrazione intende sottrarli al MOF, producendo una decurtazione consistente dei compensi previsti per le attività extra dei dipendenti. Inoltre, se il decreto di proroga del blocco del rinnovo contrattuale arriverà in G.U. le somme percepite per gli aumenti in busta paga non avranno alcun effetto sulle ricostruzioni di carriera.

 

Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato ai sindacati l’ammontare della quota necessaria al pagamento degli scatti di anzianità del personale della scuola la cui progressione di carriera sarebbe “scattata” nel 2012: si tratta di circa 350 milioni di euro. Una cifra considerevole, che l’amministrazione ha già fatto intendere che potrebbe essere sottratta solo da un fondo: quello del Miglioramento dell’offerta formativa.

 

Si tratta di uno scenario già visto, lo scorso anno, che produrrà due effetti. Entrambi negativi. Il primo è che al personale impegnato in attività supplementari a quelle ordinarie – funzioni aggiuntive e strumentali, progetti, didattica di recupero, ecc. – verranno sottratti circa la metà dei fondi rimasti a disposizione per il miglioramento della gestione degli istituti scolastici. Dimezzando, in media, il compenso annuale dei docenti e Ata che passa per la contrattazione del Fondo d’Istituto.

 

Il secondo aspetto negativo è che questo sacrificio non comporterà alcun beneficio ai fini della progressione di carriera. Il personale della scuola che godrà dell’aumento in busta paga si dovrà accontentare di quell’una tantum. E basta. Nel decreto di proroga del blocco dei contratti sino alla fine del 2014, approvato dal Consiglio dei Ministri e in procinto di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è infatti previsto che eventuali aumenti stipendiali attuati “a decorrere dall’anno 2011” non avranno effetti sulla ricostruzione di carriera.

 

Si tratta di una prospettiva che il nostro sindacato ha annunciato da tempo – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir -. Comprendiamo che è una realtà dura da accettare, ma con il prossimo approdo in Gazzetta del testo del decreto che proroga il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, la conseguenza sarà quella che i soldi persi nel quadriennio 2011-2014 non saranno più recuperabili”.

 

L’Anief, come sempre, si batterà per contrastare questa ennesima beffa per i dipendenti della scuola. Il provvedimento approvato dal CdM, infatti, poggia su una proroga del blocco del contratto che non ha motivo di esistere: il sindacato, quindi, proseguirà l’iter dei ricorsi al tribunale del lavoro, al fine di ottenere dalla Consulta, probabilmente nel prossimo mese di novembre, la declaratoria di incostituzionalità. Il precedente sul blocco degli automatismi di carriera dei magistrati, la sentenza n. 223/12, fa ben sperare: i giudici hanno spiegato che i sacrifici stipendiali chiesti ai lavoratori dello Stato possono essere attuati, ma a condizione che siano “transeunti, consentanei allo scopo ed eccezionali”. Tutti caratteri che non appartengono al decreto di proroga del blocco degli stipendi della P.A.