Ferie coatte ai precari

Ferie coatte ai precari durante la sospensione delle attività didattiche: tutti i motivi per cui quella norma va impugnata e disapplicata

Anche ai docenti di ruolo imposta una norma illegittima: il limite dei 6 giorni di ferie fruibili durante l’anno scolastico è un artificio contrattuale che non ha motivo di esistere.

 

A pochi giorni dal termine dell’anno scolastico, Anief ribadisce la ferma volontà nel tutelare i tanti precari della scuola che hanno stipulato un contratto per brevi periodi o fino al 30 giugno 2013: è vero, infatti, che per motivi di spending review il Governo Monti ha approvato, con l’art. 54 della Legge n. 228 del 24 dicembre scorso, una novità che fa decadere quanto disposto dal CCNL sulle ferie dei precari agli artt. 13 e 19, ma sempre e comunque solo partire dal primo settembre 1 settembre 2013.

Per tutti coloro che sono in servizio con un contratto di lavoro a tempo determinato deve continuare quindi a trovare applicazione la normativa vigente, che prevede il pagamento sostitutivo delle ferie non fruite. Ancora di più perché da una ricerca giuridica approfondita, realizzata da esperti Anief, risulta che la Legge n. 228/12 è in contrasto con la Direttiva Comunitaria n. 2033/88, attraverso la quale negli ultimi anni tutti i Paesi aderenti hanno provveduto a formulare leggi che rispettassero il diritto dei lavoratori a usufruire delle ferie esclusivamente nei periodi di “incapacità lavorativa, di distensione e di ricreazione”. Risultano pertanto inappropriati tutti gli ordini di servizio prodotti dai dirigenti scolastici, attraverso cui hanno determinato l’imposizione delle ferie a tutti i supplenti temporanei o in servizio fino al 30 giugno.

Lo stesso gruppo di esperti ha inoltre ravvisato un “vizio” contrattuale che penalizza da anni centinaia di migliaia di docenti di ruolo: si tratta dell’art. 13, comma 9, del Ccnl in vigore, nella parte in cui vincola i docenti a poter fruire di non oltre sei giorni di ferie l’anno nei periodi di attività didattica. In presenza di motivazioni particolari, infatti, tale limite non ha alcun motivo di esistere.

In entrambi i casi, le ferie coatte imposte ai precari e quelle negate al personale di ruolo, siamo in presenza di una negazione di una direttiva comunitaria di cui si deve necessariamente tenere conto. Anief, alla luce di queste ulteriori conferme, ha deciso di rompere ogni indugio e di rivolgersi ai tribunali per smontare punto su punto la pratica tutta italiana che nega ai lavoratori della scuola un diritto alla monetizzazione o alla fruizione delle ferie personali.

Nell’immediato, Anief è pronta in particolare ad impugnare tutti gli ordini di servizio che alcuni poco lungimiranti dirigenti scolastici hanno prodotto a ridosso delle sospensioni delle attività didattiche dell’anno in corso (ponti, Natale, Pasqua). Lo stesso trattamento verrà riservato per quei provvedimenti d’ufficio che, a quanto ci indicano le nostre sedi, molti dirigenti sarebbero in procinto di realizzare in vista del termine delle lezioni (ma non di certo delle tante attività funzionali all’insegnamento).

Anief annuncia, infine, che nei prossimi giorni intende avviare le procedure legali per far restituire ai precari della scuola, dalle commissioni tributarie, le aliquote del 23% di tassazione applicate sulle ferie non fruite e retribuite negli ultimi 10 anni: a tal proposito va ricordato che la Corte di Cassazione ha stabilito che non sono da considerare periodi lavorativi d inquadrare nella “voce” retribuzione, ma in quella risarcimento. È ciò sia in base alle norme di legge in vigore, sia soprattutto in riferimento a quanto contenuto nell’art. 36 della Costituzione.

Per avere supporto sindacale in caso di provvedimenti di collocamento in ferie d’ufficio, o per avere informazioni sia se si è precari o di ruolo, è sufficiente inviare una e-mail a ferie@anief.net.

 

Pratica della valutazione nella scuola primaria

Pratica della valutazione nella scuola primaria

di Nicola Zuccherini

Valutare è diventato difficile. Il copioso dibattito pubblico di questi anni non ha aiutato la formazione, nelle scuole, di una cultura valutativa all’altezza dei tempi nelle scuole, anzi. Le continue ridefinizioni e esplicitazioni della sostanza, dei fini e dei confini della valutazione hanno reso la materia scivolosa, hanno generato stanchezza, confusione di idee e diffidenza.

Attuazione Regolamento di riordino dell’Istruzione degli Adulti – Avvio progetti assistiti

Al Dott. Gabriele Toccafondi
Sottosegretario Istruzione

Al Dott. Luigi Fiorentino
Capo di Gabinetto

Alla Dott.ssa Carmela Palumbo
Direzione generale degli ordinamenti scolastici
MIUR

Oggetto: Attuazione Regolamento di riordino dell’Istruzione degli Adulti – Avvio progetti assistiti

Le organizzazioni sindacali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, e Federazione Gilda-Unams, in relazione alle previsioni del decreto in oggetto, sollecitano un incontro sulle problematiche dell’Istruzione degli Adulti con particolare riferimento all’attivazione dei Centri Provinciali e ai nuovi assetti organizzativi da prefigurare per il tramite di progetti assistiti.

Tali progetti dovrebbero realizzarsi a partire dal settembre 2013, per cui da tale scadenza si determineranno conseguenze su aspetti organizzativi quali gli organici, la governance dei nuovi Centri, le reti, la struttura dei percorsi formativi e l’allocazione
delle risorse economiche e professionali.

Su questi temi le scriventi organizzazioni rivendicano la necessità e l’urgenza di riavviare le normali relazioni sindacali, la cui interruzione ascrivono alla fase elettorale.

Restando in attesa di cortese rapido riscontro

Cordiali saluti
Domenico Pantaleo
Francesco Scrima
Massimo Di Menna
Marco Paolo Nigi
Rino Di Meglio

IL MINISTRO CARROZZA HA RICEVUTO I FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI

IL MINISTRO CARROZZA HA RICEVUTO I FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI

Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha ricevuto oggi presso la sede del Ministero i Forum nazionali delle Associazioni dei Genitori della scuola e delle Associazioni studentesche.
“Due incontri davvero proficui – ha commentato il Ministro – con i quali ho proseguito il lavoro di ascolto e dialogo già avviato nelle scorse settimane. Alle associazioni di genitori e agli studenti ho ribadito l’impegno del Ministero su temi come l’edilizia scolastica e il diritto allo studio. Ho anche chiesto loro di aggiornarci presto per discutere insieme le priorità nel campo dell’Istruzione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea”.

Concerto degli studenti nel cortile della Minerva del Miur

Concerto degli studenti nel cortile della Minerva del Miur

(Roma, 03 giugno 2013) Torna l’appuntamento con la musica nel cortile della Minerva del Miur. Giovedì 6 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 13.00, in occasione della “Settimana della musica”, il Ministero accoglie il consueto concerto degli studenti a conclusione dell’anno scolastico. L’evento vuole offrire visibilità sia alle attività musicali realizzate dalle scuole, sia ai percorsi attraverso i quali il Miur, con la collaborazione del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica presieduto dal prof. Luigi Berlinguer, tende a portare gradualmente l’educazione musicale nei curricoli di tutti i cicli e indirizzi in vista di una stabile collocazione ordinamentale. Il Concerto, diventato ormai una tradizione, è la festa di quelle punte di qualità che emergono in particolare nella pratica musicale d’insieme e che dallo scorso anno, attraverso il concorso Indicibili (in)canti, hanno modo di rivelarsi pienamente in una selezione che ha portato e porta alla luce significative esperienze di orchestre studentesche.

Il programma dell’evento

Maturità il ministro sul caso dei “bonus”: “Molte proteste, l’obiettivo è semplificare”

da Repubblica.it

Maturità il ministro sul caso dei “bonus”: “Molte proteste, l’obiettivo è semplificare”

Maria Chiara Carrozza rivela di ricevere appelli e lettere: “Provvedimento ereditato, lo esamineremo”. Per la prima volta gli studenti  potranno aggiungere fino a 10 punti al risultato dei test d’ammissione. Ma il sistema rischia che con lo stesso voto si prendano punti diversi anche in scuole della stessa città

di SALVO INTRAVAIA

Sul pasticcio del bonus-maturità per i test di accesso all’università interviene il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. E lo fa da Buti in provincia di Pisa, dove ha consegnato una copia della Costituzione ai ragazzi del comune toscano, dopo il caso sollevato dall’articolo di Repubblica.it sulla disparità di valutazioni che possono nascere dale nuove norme. “Sui bonus maturità ci sono molte discussioni, ma il mio obiettivo è quello di semplificare la normativa rispettando i principi”. Proprio l’altro ieri il ministero ha pubblicato gli intervalli di voti che consentiranno agli diplomanti di quest’anno di raggranellare qualche punto  –  da 4 a 10  –  che verrà sommato all’esito del test di ammissione a medicina e alle altre facoltà a numero chiuso nazionale.
Ma il meccanismo messo in piedi dall’ex ministro Francesco Profumo determina disparità fra alunni di scuole diverse anche della stessa città. Dai calcoli di Repubblica.it rischiano di essere avvantaggiati Avvantaggiando le scuole non statali e gli studenti degli istituti tecnici a scapito dei liceali. Nelle intenzioni l’obiettivo doveva essere esattamente quello opposto: evitare che gli studenti che frequentano i diplomifici privati o istituti poco seri venissero favoriti dalla manica larga dei giudizi. Ma i criteri messi creati rischiano di penalizzare soprattutto gli studenti dei licei o comunque degli istituti più selettivi. E il neoministro Carrozza prende le distanze dal suo predecessore.
“Ho ereditato  –  spiega il ministro  –  il provvedimento e sto cercando di capire. Sto ricevendo tantissimi appelli e lettere di giovani su questo tema, la cui normativa deve essere semplificata, altrimenti ci esponiamo a discussioni. Il ministero dell’Istruzione è pieno di ricorsi e controversie, alle quali si risponde superando i cavilli e provando a rendere il sistema molto più semplice”. Una dichiarazione che lascia pensare ad un intervento che potrebbe anche riguardare il bonus di quest’anno. I primi a protestare per le evidenti “disparità di trattamento” che la nuova normativa sul bonus-maturità introduce in vista dei test di accesso all’università sono stati gli studenti della rete degli studenti e dell’Unione degli universitari, che hanno chiesto all’inquilino di viale Trastevere un cambio di rotta rispetto al passato attraverso l’apertura di un tavolo di confronto.
“Queste discriminazioni, sommate all’anticipo dei test a luglio e al sempre ostico sistema di risposte a crocette, scoraggiano sempre più gli studenti e impediscono loro di accedere alla facoltà scelta” aveva detto Michele Orezzi, dell’Udu. “L’esame di Stato già di per sé ha tantissimi problemi, e spesso e volentieri non riesce minimamente a valutare correttamente gli studenti per quel che vale il loro percorso di studi. Dare una ulteriore importanza al voto di maturità rende questa ingiustizia ancora più grande e stabilisce delle nuove barriere al mondo della conoscenza, che già non è un mondo aperto a tutti” aveva aggiunto Daniele Lanni, portavoce della Rete degli Studenti Medi. 

Scuola media: ripensare la prova nazionale

da TuttoscuolaNews

Scuola media: ripensare la prova nazionale

Il 17 giugno prossimo, all’interno dell’esame di licenza media, circa 580 mila ragazzi affronteranno la prova nazionale Invalsi relative a italiano e matematica.

Quella prova, che costituisce per molti di loro uno spauracchio, è ormai entrata nel sistema da anni, temuta e accettata, criticata o apprezzata.

L’Invalsi, per parte sua, cerca ogni anno di affinare i test e di renderli sempre più aderenti agli obiettivi di apprendimento fissati.

Ma i limiti di quella prova non risiedono tanto nei suoi contenuti, bensì nell’uso che di essa se ne fa e del peso che ha nell’economia dell’esame.

Una critica (che equivale ad una proposta possibile di riforma) riguarda il fatto che, come previsto attualmente dal regolamento sulla valutazione (Dpr 122/2009), la prova concorre alla valutazione dell’esame in modo oggettivo, con un peso predeterminato che i docenti non possono modificare in alcun modo.

Meglio sarebbe escludere la prova nazionale dalla valutazione delle prove d’esame, considerato anche che le due discipline (italiano e matematica) che la compongono sono già oggetto di prova scritta e orale d’esame.

La prova nazionale, come oggi avviene per la rilevazione degli apprendimenti, dovrebbe avere valore a se stante e servire per l’autovalutazione d’istituto e per la valutazione del sistema.

I docenti potrebbero decidere se e quanto considerare la prova ai fini della valutazione finale dell’esame.

E a questo punto la prova nazionale potrebbe essere anticipata a maggio.

Carrozza: fondi in arrivo per la scuola, ma tempi incerti

da Tecnica della Scuola

Carrozza: fondi in arrivo per la scuola, ma tempi incerti
di A.G.
Serviranno a combattere la dispersione scolastica e favorire la mobilità sociale. Tra le misure immediate rimane quella di aprire gli istituti il pomeriggio. Per un quadro più dettagliato sui progetti del nuovo responsabile del Miur bisognerà attendere il 6 giugno, quando di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato presenterà le linee programmatiche del suo dicastero.
Le buone intenzioni del ministro Carrozza cominciano a scontrarsi con la dura realtà. Composta da un Governo particolare, decisamente a corto di fondi e tutto proteso a far quadrare i conti. “Stiamo lavorando per reperire fondi per l’istruzione e la ricerca, ma i tempi per un provvedimento specifico sono ancora incerti”, ha detto il ministro dell’Istruzione a margine della consegna della Costituzione ai diciottenni a Buti (Pisa).
Per poi aggiungere una frase, stavolta indicativa sul programma del nuovo responsabile del Miur. “Faremo squadra con gli altri ministri – ha sottolineato Carrozza – per reperire fondi per le misure sull’occupazione, ma anche per sfruttare quelli sulla coesione per combattere la dispersione scolastica e favorire la mobilità sociale, oltre a utilizzare una parte di spending review finalizzata a sfruttare risorse per la ricerca e non nell’ottica di spremere sempre la scuola”.
In termini pratici, quanto detto dal ministro dovrebbe innanzitutto concretizzarsi nella possibilità di aprire maggiormente le scuole al territorio: da mattina a sera. Anche il sabato pomeriggio, visto che la stessa Carrozza si è compiaciuta di questo evento visitando sabato 1° giugno un istituto scolastico nel pisano. Ei fondi di cui parla servirebbero principalmente a sovvenzionare il personale (docenti e Ata) chiamato a rimanere in servizio in orario extra-curricolare.

Per avere un quadro più dettagliato sulle strategie del nuovo Ministro bisognerà attendere ancora qualche giorno: giovedì 6 giugno, presso le commissioni Cultura di Camera e Senato, sono previste, da parte sua, delle comunicazioni “sulle linee programmatiche del suo dicastero”: l’inizio della presentazione dell’intervento è fissato alle ore 13,30.

5,4 miliardi in armamenti a danno pure dell’istruzione

da Tecnica della Scuola

5,4 miliardi in armamenti a danno pure dell’istruzione
di P.A.
Non solo F35. Nella lista di tutti gli armamenti della nostra Difesa ci sono 5,4 miliardi in un anno, con un bilancio complessivo di 17miliardi tolti dai fondi per lo Sviluppo e l’Istruzione
“Il Fatto Quotidiano”, in occasione della parta militare del 2 giugno, dice che le spese militari italiane quest’anno ammontano a17,64 miliardi di euro, con cui si coprono i costi del personale (9,68 miliardi per gli stipendi di 177.300 persone) e quelli per la manutenzione di infrastrutture e mezzi (1,55 miliardi). Il resto serve a finanziare le missioni militari all’estero (un miliardo nel 2013, per due terzi destinati alla guerra in Afghanistan) ma soprattutto l’acquisto di nuovi aerei e navi da guerra, nuovi carri armati e nuove bombe, per un spesa totale che quest’anno sfiora i 5 miliardi e mezzo di euro. Più che per la difesa, dice il giornale, questi soldi escono dalle casse statali per le ambizioni che animano i nostri generali, oltre che dagli interessi economici dell’industria bellica. Dei 5,4 miliardi di spesa in armamenti per quest’anno, 3,18 miliardi provengono dalle casse della Difesa ma 2,18 miliardi sono fondi del ministero per lo Sviluppo Economico (che inoltre finanzia per intero le missioni all’estero) e 42 milioni provengono addirittura del ministero dell’Istruzione. “A scuola, università e ricerca – cui la neoministro Maria Chiara Carrozza ha appena risparmiato tagli per 75 milioni – quest’anno vengono sottratti, tramite il Cnr, 50 milioni di euro (5 quest’anno e il resto nel prossimo biennio) per l’acquisizione di una nave da guerra che servirà a fornire supporto alle forze speciali e a scorrere i sommergibili. Altri 97 milioni (37 quest’anno e 30 ognuno dei prossimi due anni) sono destinati dal Miur, attraverso l’Agenzia spaziale (Asi), al cofinanziamento del programma satellitare militareCosmos-Skymed: nello stesso triennio la Difesa sborserà da parte sua solo 27,5 milioni. Questo programma prevede per la sua prosecuzione nei prossimi cinque anni che, accanto ad altri 175 milioni a carico della Difesa, il ministero dell’Istruzione sganci altri 330 milioni di euro: cifra per ora non disponibile e quindi momentaneamente congelata.” Oltre ai programmi di riarmo, pubblica ancora Il Fatto, cofinanziati da ministeri civili, ci sono poi tutti quelli esclusivamente a carico della Difesa tra i quali l’acquisizione dei famosi cacciabombardieri F-35. Per dotarci di novanta di questi costosissimi velivoli (giudicati dallo stesso Pentagono inaffidabili e inferiori a qualsiasi potenziale aereo nemico) spendiamo mezzo miliardo quest’anno, 535,4 milioni l’anno prossimo e 657,2 milioni quello dopo. Nei prossimi dieci anni il programma F-35 ci costerà altri 10 miliardi secondo la Difesa, almeno 15 miliardi secondo stime indipendenti, senza tenere conto degli incalcolabili costi di manutenzione. Una spesa irrinunciabile – secondo il capo di stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli – per non essere “esclusi” dai futuri interventi militari all’estero. Come se fosse quello il terreno di confronto per misurare il progresso e il prestigio della nostra Repubblica. Quella stessa Repubblica di cui – in uno dei suoi messaggi alla nazione – Pertini ebbe a dire: ”Si svuotino gli arsenali e si colmino i granai!”.

Mancata pubblicazione online delle graduatorie di istituto. Ma l’art. 32, L. 69/09, è chiaro

da Tecnica della Scuola

Mancata pubblicazione online delle graduatorie di istituto. Ma l’art. 32, L. 69/09, è chiaro
di Aldo Domenico Ficara
L’articolo 32 della legge n. 69/2009 al comma n 1 dice: “a far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.
Inoltre lo stesso articolo al comma 5 afferma:: “A decorrere dal 1° gennaio 2011 e, nei casi di cui al comma 2, dal 1? gennaio 2013, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale”.  Di seguito si riporta l’intero articolo 32 con tutti i suoi sette commi:
Art. 32. (Eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea) 1. A far data dal 1º gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati. 2. Dalla stessa data del 1º gennaio 2010, al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza. 3. Gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 possono essere attuati mediante utilizzo di siti informatici di altre amministrazioni ed enti pubblici obbligati, ovvero di loro associazioni. 4. Al fine di garantire e di facilitare l’accesso alle pubblicazioni di cui ai commi 1 e 2 il CNIPA realizza e gestisce un portale di accesso ai siti di cui al medesimo comma 1. 5. A decorrere dal 1º gennaio 2010 e, nei casi di cui al comma 2, dal 1º gennaio 2013, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale, ferma restando la possibilità per le amministrazioni e gli enti pubblici, in via integrativa, di effettuare la pubblicità sui quotidiani a scopo di maggiore diffusione, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio. 6. Agli oneri derivanti dalla realizzazione delle attività di cui al presente articolo si provvede a valere sulle risorse finanziarie assegnate ai sensi dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e successive modificazioni, con decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie 22 luglio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2005, al progetto «PC alle famiglie», non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della presente legge. 7. È fatta salva la pubblicità nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e i relativi effetti giuridici, nonché nel sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 6 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2001, e nel sito informatico presso l’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, prevista dal codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
Per questo motivo stanno sorgendo dubbi amministrativi sul fatto della mancanza di pubblicazione on line delle graduatorie di istituto, utili alle future mobilità del personale indicato in soprannumero

Compensi accessori: cosa si può pubblicare?

da Tecnica della Scuola

Compensi accessori: cosa si può pubblicare?
di Reginaldo Palermo
Tabelle dei compensi accessori: una questione complessa e complicata anche se l’art. 6 del CCNL non dovrebbe prestarsi ad equivoci. Forse basterebbe una interpretazione autentica.
La questione dei compensi accessori liquidati dalle istituzioni scolastiche e della pubblicazione integrale di tabelle con tanto di nomi, cognomi e importi continua ad animare il dibattito sindacale.  Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di una decisione del Garante per la Privacy che ha sanzionato l’Amministrazione penitenziaria per aver consegnato a RSU e sindacati il prospetto completo dei pagamenti. Nelle motivazioni, il Garante spiegava che tale procedura è possibile solo qualora sia espressamente prevista dal CCNL. FGU-Gilda è intervenuta sulla questione argomentando che la delibera del Garante riguarda un ben preciso comparto ma soprattutto che il CCNL prevede invece la pubblicità dei compensi. A noi sembra che la questione sia un po’ più complessa e articolata. Intanto va detto che le argomentazioni del Garante possono essere tranquillamente estese ad altri comparti del pubblico impiego per quanto compatibili. C’è poi da osservare che l’ art. 6 del CCNL stabilisce che sono materia di informazione successiva i “nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto” oltre che la “verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. In proposito bisogna rilevare che il CCNL parla espressamente di “nominativi” e non di compensi e, come è noto, in giurisprudenza vale il principio generale che la legge “dixit quod voluit”: in altri termini se nel CCNL si fosse voluto rendere pubblci i compensi, lo si sarebbe scritto chiaramente. E’ pur vero che ci sono stati casi di giudici del lavoro che – proprio su questa materia – hanno accolto in larga misura l’interpretazione sindacale motivando tale decisione con il fatto che in tale modo si tutela il legittimo interesse della parte sindacale di conoscere con precisione l’ammontare delle risorse contrattuali impiegate e quelle non spese. Ma è del tutto evidente che tale interesse risulta tutelato anche nel caso in cui il dirigente scolastico fornisca a RSU e rappresentanti sindacali un prospetto riassuntivo in cui gli importi sono aggregati. Per esempio, se il contratto di un istituto comprensivo prevede l’impegno di 3.000 euro per attività connesse con la continuità fra i diversi ordini di scuola, potrebbe essere sufficiente che il d.s. fornisca l’elenco nominativo del personale impiegato in quella attività e l’importo complessivo liquidato per quella voce.
Certamente però la questione è complessa e ben si presta a sviluppare il contenzioso. Paradossalmente il d.s. che decida di fornire prospetti completi (nomi, cognomi e importi) per evitare che la questione finisca di fronte al giudice del lavoro, correrebbe però il rischio di essere sanzionato dal Garante per la Privacy se un dipendente decidesse di ricorrere a tale autorità. Vista la delicatezza della materia, non sarebbe quindi una cattiva idea se Aran e sindacati fornissero una interpretazione autentica del punto, in modo da evitare vertenze e tensioni all’interno delle istituzioni scolastiche.

Albo pretorio e registro on line: atti dovuti per le scuole

da Tecnica della Scuola

Albo pretorio e registro on line: atti dovuti per le scuole
di Lucio Ficara
Lo prevede espressamente il DL 95 del 2012. Ma le scuole non ancora in regola sono davvero molte. Ministero e USR dovrebbero forse fare una accurata ricognizione sullo “stato dell’arte”
Viviamo ormai in una società ampiamente informatizzata, dove le informazioni e la trasparenza con cui esse devono essere date sono elementi cardine per tutti gli individui.  La Pubblica Amministrazione ed anche le scuole, che non dobbiamo scordare gestiscono i fondi d’Istituto e quelli europei, sono chiamate, da obblighi di legge, a cui non possono sottrarsi, a pubblicare negli albi pretori on line dei loro siti web istituzionali tutte le informazioni rivolte agli utenti e agli stessi dipendenti pubblici, che nel caso delle scuole sono rappresentati dal personale scolastico docente e non docente. Per cui ogni scuola dovrebbe dotarsi di albi pretori on line, in cui pubblicare i bandi dei progetti POF, i bandi dei progetti PON e POR, graduatorie interne d’Istituto, contrattazioni d’Istituto, organici di diritto e di fatto. In buona sostanza tutti gli atti che un tempo venivano pubblicati nel vecchio albo cartaceo, dovrebbero essere resi disponibili on line.  Infatti è utile ricordare che, a partire dal primo gennaio 2011 al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.  A tal proposito bisogna ricordare che, a partire dall’inizio di questo anno solare, gli atti amministrativi pubblicati all’albo cartaceo non hanno più effetto legale, proprio perché è ormai obbligatoria la loro pubblicazione all’albo pretorio on line della scuola. Ovviamente è fatta salva da questa disposizione di legge tutto ciò che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che rappresenta pienamente il mezzo legittimo della pubblicità legale.  Stesso ragionamento deve essere fatto per la trasparenza dovuta dai docenti per quanto riguarda la valutazione dei propri alunni, che dovrebbe essere registrata elettronicamente su i registri on line della scuola.  Quali sono le leggi che regolano l’obbligatorietà per la scuola di avere un albo pretorio on line accessibile e il registro on line anche esso accessibile?  L’obbligatorietà dell’albo pretorio on line è imposto dall’art.32 della legge n.69/2009, mentre l’obbligo di registrare on line i voti delle prove scritte e orali degli alunni e di redigere le pagelle online è scritto nell’ art. 7 del D.L n.95/2012, convertito nella legge n.135/2012, infatti in tale legge si , prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, le pagelle ed i registri vengano redatti on line, con successive comunicazioni alle famiglie via mail.  Facendo un giro sulla rete si scoprono invece siti istituzionali, anche di scuole di grande tradizione storico-culturale, scarsamente accessibili, contrariamente alla legge Stanca n. 4/2004; per non parlare di scuole che o non posseggono albo pretorio on line o in tale albo hanno riportate notizie che con gli atti amministrativi nulla hanno a che fare.  Nell’albo pretorio on line di qualche scuola abbiamo trovato persino il codice iban del conto corrente sul quale gli utenti dovrebbero versare i contributi per l’iscrizione scolastica.  Ma che trasparenza sarebbe questa?  Sarebbe bene che il ministro dell’istruzione, i direttori generali degli USR, i coordinatori degli ambiti provinciali, sollecitino i dirigenti scolastici al rispetto delle norme vigenti in tema di trasparenza e pubblicazione degli atti amministrativi imposti dalla legge.

Cedric Villani: ecco come la matematica abbatte i muri

da Tecnica della Scuola

Cedric Villani: ecco come la matematica abbatte i muri
di P.A.
Il genio della matematica al Wired Next Fest racconta come, attraverso le equazioni, è riuscito a creare ponti tra geometria, economia e fisica. “ I matematici condannati a vedere il mondo solo attraverso dei riflessi: le astrazioni e le equazioni”.
Cédric Villani, pubblica daily.wired.it/, è direttore dell’ Istituto Henri Poincaré e vincitore nel 2010 della prestigiosa medaglia Fields, che ha vinto soprattutto per i suoi lavori nelle teorie cinetiche dei gas e dei plasmi. Tema dell’incontro del Wired Next Fest sono state le barriere, intese come muri che separano le diverse discipline. Compito del matematico è abbatterli. Villani è un sicuramente quello che si può definire un personaggio eclettico. Sempre ben vestito, ama indossare una spilla a forma di ragno nel bavero della giacca. Adora i manga, non usa l’ automobile e si rifiuta di prendere gli ascensori. Per lui, la sua passione per la matematica è quasi erotica e il suo pantheon personale è popolato da personaggi le cui scoperte, apparentemente astratte, hanno rivoluzionato la nostra vita quotidiana. È proprio con tre dei suoi eroi personali che comincia. Il primo è Bernhard Reimann, ideatore della geometria ellittica, la geometria della superficie di una sfera, dove il tragitto più rapido tra due punti non è quello diretto, ma potrebbe essere una curva. “ Questo principio, che sembra astratto, viene applicato tutti i giorni per la navigazione sulla superficie terrestre e per calcolare le rotte attraverso il Gps”, spiega Villani. Il secondo matematico è l’autore di quella formula di cui Villani è uno dei massimi esperti mondiali e che nella sua autobiografia Il teorema vivente (Rizzoli) definisce “ la più bella del mondo”: l’ equazione di Boltzmann. Ludwig Boltzmann, fisico austriaco, ha sviluppato la teoria cinetica dei gas. “ Le particelle dell’aria attorno a noi sono miliardi e miliardi di molecole che rimbalzano continuamente. Una specie di caos che tuttavia grazie a Boltzmann riusciamo a prevedere con precisione, attraverso la sua formula dell’ entropia”, racconta Villani. Anche in questo caso le sue scoperte vivono intorno a noi. Per esempio, la sua equazione è utilizzata per i motori delle automobili, per studiare come l’aria si muove nel motore. L’ultimo caso, forse il più spettacolare, è il matematico russo Leonid Kantorovich. Ha lavorato su concetti molto astratti come l’analisi funzionale, ma anche a temi molto concreti come il trasporto ferroviario oppure il calcolo della tariffazione dei taxi. Ma il suo capolavoro è quello che gli ha fatto vincere il Nobel per l’economia nel 1975: l’allocazione ottimale delle risorse. “ Spiega qual è il miglior modo per distribuire la produzione in modo da spendere meno risorse possibili nel trasporto delle merci ai consumatori”, sottolinea Villani. Anche in questo caso si può vedere come il potere dell’astrazione ti consenta di risolvere diversi problemi contemporaneamente quando identifichi la formulazione corretta.
Questi tre uomini sono accomunati dal fatto di aver superato enormi ostacoli. Proprio grazie alle loro scoperte, Villani è riuscito, assieme ad alcuni collaboratori, ad abbattere le mura che separano le diverse discipline scientifiche e ad applicarle in un modo del tutto inedito. Il risultato è l’ esperimento del gas pigro, che Villani racconta così: “ Siamo partiti da un gas con una certa densità, in alcune zone maggiore e in altre più bassa. Poi abbiamo deciso che volevamo portare il gas a una nuova configurazione. Nell’obbedirti e spostare le molecole verso la nuova densità, il gas è pigro. Non vuole spendere troppe energie e quindi sposta le particelle nel modo più economico possibile, come nel mondo di Kantorovich. Mentre il gas svolgeva questo processo, abbiamo misurato la sua entropia, il suo disordine, usando la formula di Boltzmann. Se l’entropia in funzione del tempo ha una curvatura positiva, verso l’alto, allora incontriamo Reimann”. Quindi, in questo esperimento, tre teorie sono unite in un modo inaspettato. La morale della sua lezione è che se fai dei collegamenti tra diversi campi, tutta la conoscenza accumulata in una disciplina la puoi riciclare nell’altra. Improvvisamente sei più ricco di sapere, come uno scienziato che ha scoperto un nuovo modo di vedere il mondo.

Progettazione “NUTRA SCIENZA PER HORIZON 2020”

Progettazione “NUTRA SCIENZA PER HORIZON 2020 “

Paolo Manzelli  pmanzelli.lre@gmail.com

Premessa:

il Programma  NUTRA-SCIENZA //EGOCREANET tra Giugno e Dicembre 2013 propone di co-organizzare una iniziativa di dialogo e corresponsabilità per partecipare alla strategia Europea di  HORIZON2020.          Infatti EGOCRENET  ritiene necessario avviare una riflessione radicale sulla distanza tra la Ricerca Italiana che e’ sostanzialmente rimasta in ambito disciplinare, mentre l’ EUROPA in HORIZON 2020 richiede di dare sviluppo ad una strategia di  INNOVAZIONE trans-disciplinare e multi-attoriale  da condividere tra Ricerca ed Impresa ed Istituzioni . Tale strategia  Europea rappresenta un cambiamento essenziale per lo sviluppo della “Bio-economia”, ed e’ messa in evidenza in particolare facendo riferimento alla tematica  denominata “SOCIETAL CHALLENGES”. Per partecipare a tale programma di bandi di finanziamento di EU-2014-20 e’ necessario avviare una profonda ’interazione cognitiva e concettuale tra discipline scientifiche e tecnologiche e discipline economiche-sociali ed umane al fine di  incrementare la qualita’ di risposta INNOVATIVA con il consenso della opinione pubblica sulle necessita di cambiamento congiunto tra ricerca e produzione in una linea di sviluppo della “Eco-Economia del Benessere”. In vero attualmente l’ Italia e’ in netto ritardo nel superare la difficoltà nel trasformare i risultati della ricerca in innovazioni di processi e di prodotti innovativi capaci di rispondere con sollecitudine  (come nel caso della programmazione i NUTRA-SCIENZA ) , ai bisogni di prevenzione della salute e all’ invecchiamento attivo dei cittadini. Questa difficoltà piu’ in generale emerge con chiarezza del confronto internazionale ed Europeo visto in termini di capacità brevettuale e di export ad elevato contenuto tecnologico, ed inoltre e’ causata dalle difficolta’ burocratiche che interfacciano la collaborazione tra sistema pubblico di ricerca e sistema delle imprese . Infine la scarsa interattivita’  nella condivisione delle prospettive e dei risultati della ricerca in prodotti socialmente fruibili, dipende sostanzialmente dalla poca attenzione e dalla limitata capacità dei mass media e delle forme di utilizzazione di Internet (blog, web, platform, … nel comunicare la ricerca ed le su migliori pratiche e successi nel quadro dello sviluppo sociale ed economico della “BIO-ECONOMIA”. Quest ‘ultima e’ un’autentica esigenza di disseminazione e divulgazione delle conoscenze che trattano di  Innovazione e Cambiamento , al fine di favorire comprensione del pubblico sulle strategie di ricerca e sviluppo di HORIZON 2020 . La divulgazione e la disseminazione del sapere risulta pertanto chiaramente un nodo da risolvere per avere il consenso dei cittadini alla strategia di innovazione e di cambiamento di HORIZON 2020 . La limitata capacità condivisione sociale delle innovazione e’ proprio il settore a cui e’ dedicata l’ azione di NUTRA-SCIENZA//EGOCREANET tra Giugno e DIC 2013 per incrementare la valorizzazione trans-disciplinare conoscenze e competenze sia di ricerca che di management organizzativo tra Enti pubblici ed Impresa privata, facendo particolare attenzione all’ ampio settore di innovazione della BIO-ECONOMIA . Le attivita’ di NUTRA-SCIENZA saranno pertanto concentrate su la aggregazione di abilità e competenze per la organizzazione di partenariati Europei ed Internazionali e per attuare la ricerca di finanziamenti necessari a sostenere ampi i networking di ricerca & innovazione Nazionali ed Europei, che includano un un deciso impegno per la di diffusione e la valorizzazione dei risultati in forme spesso assai ,diverse dalla pubblicazione scientifica.     Infatti questa modalita’ tradizionale di pubblicazione dei risultati scientifici , risulta essere fondamentalmente lontana e ccomunque del tutto insufficiente per realizzare attivita’ di condivisione multidisciplinare della innovazione scientifica e tecnologica che oggi necessita di essere affrontata in modo sistematico ed efficace di disseminazione e divulgazione dei saperi per la comprensione e corresponsabilita’ dei cittadini al fine di  superare la struttura cognitiva della obsolescente societa’ industriale ed avanzare rapidamente verso la futura societa’ della conoscenza .”

 

 

NUTRA-SCIENZA  : Programmazione , Visione e Strategia per HORIZON 2020

Le innovazioni concettuali e metodologiche del nuovo Programma Quadro per la Ricerca “Horizon (2014-2020) rappresentano un cambiamento decisivo fondato sulla condivisione dello sviluppo interdisciplinare e multi attoriale tra e ricerca e impresa in una logica di compartecipazione tra enti pubblici e privati finalizzati alla innovazione sociale ed economica.

Con Horizon 2020 in sistema di finanziamenti sara’ orientato direttamente verso la “innovazione sociale ed economica” la Commissione Europea ha decretato la fine delle logiche che prevedevano in due tempi successivi:  a) lo sviluppo delle conoscenze e , b) il loro trasferimento alla impresa e nel sociale.

La strategia di H 2020-, infatti prevede che la maggior parte dei finanziamenti dell’ 8° Programma quadro siano destinati allo sviluppo delle “Bio-economia” , realizzata da ampi ed articolati networking finalizzati a dare sviluppo strategico a una serie di “Societal challenges” da coordinare in sinergia con le Regioni. realizzare un “mix” vincente Pubblico-Privato

La ogettazion NUTRA-SCIENZA Promossa da Egocreanet (ONLUS di R&S- con sede presso l’ Incubatore della Universita di Firenze), si propone di realizzare, tra Giugno e Dicembre 2013, un percorso di affiancamento ed aggiornamento per affrontare in H-2020 le grandi sfide globali della “Bio-economia” nei settori: che correlano la : “Qualita del cibo e la prevenzione della Salute per dare sviluppo ad una eco-economia del benessere, fondata sulla sicurezza dell’alimentazione,ed la condivisione di una agricoltura sostenibile”. Tale e l’ obiettivo del programma NUTRA- Scienza, iniziato nel 2010 a cui hanno fatto seguito alcune successo come ed es nel Marzo 2012, http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=116148, e nel Marzo 2013 http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=140630,
In questa fase tra (GIU-DIC 2013) NUTRA-SCIENZA propone di attivare un programma di collaborazione orientato a divenire un investimento culturale determinato dal focalizzare e mettere a punto le chiavi di successo che permettano di favorire il cambiamento concettuale e cognitivo richiesto dalla Strategia di HORIZON 2020; cio’ proprio al fine di mettere a punto idee e strategie di nerworking necessarie ed indispensabili per migliorare i tassi di successo nella acquisizione di fondi Europei nel 8° Programma Quadro.Gli obiettivi obbiettivi prioritari, del Programma “Nutra Scienza per H-2020” saranno quelli di indirizzare la partecipazione all’ 8 Programma Quadro attraverso azioni di “foresight” scientifici e tecnologici e mettere a punto i criteri di valutazione di impatto e rilevanza sociale della progettazione che riguarda la tematica della Bio-economia su Alimentazione e Salute, proprio in quanto capace in prospettiva di diminuire notevolmente le spese medico sanitarie. Riteniamo infatti che tale tematica ed impegno sia di particolare e rilevante importanza per la Regione Toscana di perse famosa nel mondo per una ottima alimentazione in relazione alll’ impatto sulla salute dei cittadini.
La  programmazione  NUTRA SCIENZA (Giu-DIC 2013) verra coordinata con l’ Incubatore della Universita’ di Firenze e con vari Centri di Ricerca delle Universita della Regione Toscana e Nazionali ,ed anche con le Imprese del Settore Agro Alimentare e i loro consorzi, ed inoltre con il CNR ed altri Enti di Ricerca pubblici e privati e con la Agenzia Apre di Firenze e Roma. Una serie di incontri di livello Regionale, Nazionale ed infine Europeo verranno concordati programmati ed attuati tra Settembre e Dicembre 2013 ,presso la Villa Montepaldi ( San Casciano ,FI) di proprieta’ della Universita’ di Firenze.

Particolare attenzione ed ampiezza verra data alla comunicazione dei risultati degli incontri che saranno capaci di delineare iniziali proposte di aggregazione per H-2020 , nel programma NUTRA SCIENZA riteniamo infatti che la comunicazione scientifica e tecnologia debba divenire una pratica di fondamentale importanza per favorire l’accettabilità sociale della strategia di innovazione dell’ EUROPA in modo che i risultati possano essere considerati come “Grandi Sfide” in cui il ruolo della diffusione possa divenire determinante per garantirne la condivisione ed il conseguente successo della iniziativa .

 

  • HORIZON 2020 -Italy https://www.researchitaly.it/uploads/50/HIT2020.pdf
  • Vedi anche del MIUR: https://www.researchitaly.it/uploads/50/HIT2020.pdf
  • H-2020 Sintesi . http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home

N.B Richieste di partecipazione e collaborazione  vanno indirizzate a : <egocreanet2012@gmail.com

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 128

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 maggio 2013


Attribuzione del titolo di Vice Ministro ai Sottosegretari di Stato
presso il Ministero degli affari esteri on. dott. Bruno ARCHI,
dott.ssa Marta DASSU’ e on. dott. Lapo PISTELLI, a norma
dell’articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
(13A04914)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 27 dicembre 2012


Ripartizione delle risorse disponibili sul Fondo per gli investimenti
nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), per l’anno 2012.
(Decreto n. 955/RIC). (13A04741)

 

 

Pag. 4

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


DECRETO 22 maggio 2013


Regole procedurali di carattere tecnico operativo per l’attuazione
del sistema di interconnessione tra il Sistema informativo del
casellario (SIC) e il Sistema integrato dell’esecuzione e della
sorveglianza (SIES). (13A04653)

 

 

Pag. 5

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 20 maggio 2013


Disposizioni atte a garantire condizioni ottimali di sicurezza
nell’espletamento delle manovre particolari e delle prove di
frenatura, prescritte per il conseguimento delle patenti di guida
delle categorie A1, A2 ed A, anche speciali. (13A04651)

 

 

Pag. 11

 

 

 


DECRETO 22 maggio 2013


Definizione dell’area di controllo del traffico marittimo di Trieste
ed attivazione del relativo centro di controllo presso la Capitaneria
di porto di Trieste. (13A04652)

 

 

Pag. 18

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 20 maggio 2013


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio «Agenzia delle Dogane e
dei Monopoli – Direzione regionale per la Liguria – Laboratori e
servizi chimici – Laboratorio chimico di Genova», in Genova, al
rilascio dei certificati di analisi nel settore oleicolo. (13A04744)

 

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 20 maggio 2013


Modifica al decreto 13 dicembre 2010 con il quale e’ stata rinnovata
l’autorizzazione al laboratorio «Fondazione Edmund Mach – Istituto
agrario di San Michele all’Adige», in San Michele all’Adige, al
rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo.
(13A04745)

 

 

Pag. 23

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 29 marzo 2013


Concessione di una ulteriore proroga al termine di completamento dei
progetti di innovazione industriale a valere sui bandi «Efficienza
energetica», «Mobilita’ sostenibile» e «Nuove tecnologie per il “Made
in Italy”». (13A04782)

 

 

Pag. 28

 

 

 


DECRETO 26 aprile 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «S.I.A. – Servizi Igiene
Ambientale – Societa’ cooperativa», in Roma e nomina del commissario
liquidatore. (13A04646)

 

 

Pag. 29

 

 

 


DECRETO 26 aprile 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «La Compagnia dell’Adda –
Societa’ cooperativa», in Roma e nomina del commissario liquidatore.
(13A04647)

 

 

Pag. 30

 

 

 


DECRETO 8 maggio 2013


Scioglimento, senza nomina del commissario liquidatore, di 61
societa’ cooperative aventi sede nella regione Molise. (13A04648)

 

 

Pag. 31

 

 

 


DECRETO 8 maggio 2013


Scioglimento, senza nomina del commissario liquidatore, di 57
societa’ cooperative aventi sede nella regione Marche. (13A04649)

 

 

Pag. 35

 

 

 


DECRETO 8 maggio 2013


Scioglimento, senza nomina del commissario liquidatore, di 318
societa’ cooperative aventi sede nella regione Piemonte. (13A04650)

 

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 13 maggio 2013


Autorizzazione al rilascio di certificazione CE alla societa’
Dolomiticert S.c. a r.l., in Longarone, ad operare in qualita’ di
Organismo notificato per la certificazione CE, ai sensi del decreto
legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 di attuazione della direttiva
89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, relativa ai
dispositivi di protezione individuale. (13A04743)

 

 

Pag. 50

 

 

 


DECRETO 21 maggio 2013


Proroga dell’autorizzazione all’organismo CERT2000 S.r.l., in Campi
Bisenzio, per lo svolgimento delle attivita’ di verifica periodica e
straordinaria in attuazione della direttiva 95/16/CE, in materia di
ascensori. (13A04742)

 

 

Pag. 52

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 18 gennaio 2013


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale per uso
umano «Telmisartan Teva (telmisartan)», autorizzata con procedura
centralizzata europea dalla Commissione europea. (Determina n.
43/2013). (13A04708)

 

 

Pag. 53

 

 

 


DETERMINA 15 marzo 2013


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale per uso
umano «Tolura (telmisartan)»., autorizzata con procedura
centralizzata europea dalla Commissione europea. (Determina n.
306/2013). (13A04706)

 

 

Pag. 57

 

 

 


DETERMINA 13 maggio 2013


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale per uso
umano «Intelence (etravirina)», autorizzata con procedura
centralizzata europea dalla Commissione europea. (Determina n.
462/2013). (13A04654)

 

 

Pag. 60

 

 

 


DETERMINA 13 maggio 2013


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Docetaxel Kabi», ai
sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 463/2013). (13A04655)

 

 

Pag. 61

 

 

 


DETERMINA 13 maggio 2013


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Sildenafil Mylan», ai
sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 466/2013). (13A04656)

 

 

Pag. 62

 

 

 


DETERMINA 22 maggio 2013


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale per uso
umano «Telmisartan Actavis (telmisartan)», autorizzata con procedura
centralizzata europea dalla Commissione europea. (Determina n.
505/2013). (13A04707)

 

 

Pag. 63

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo, del giorno 24
maggio 2013 (13A04819)

 

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo, del giorno 27
maggio 2013 (13A04820)

 

 

Pag. 67

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto del decreto 21 maggio
2013 concernente il trasferimento di notai. (13A04848)

 

 

Pag. 67

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Primo elenco, di cui al punto 3.4 dell’allegato I del decreto 4
febbraio 2011, delle aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto
tensione di cui all’articolo 82, comma 1, lettera c), del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal
decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106. (13A04825)

 

 

Pag. 67

 

 

SUPPLEMENTI STRAORDINARI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Conto riassuntivo del Tesoro al 28 febbraio 2013. Situazione del
bilancio dello Stato. (13A03922)

 

(Suppl. Straordinario n. 7)