Un’altra notevole giornata di lotta contro i quiz Invalsi e la legge 107

Un’altra notevole giornata di lotta contro i quiz Invalsi e la legge 107: nelle Superiori, grazie allo sciopero dei docenti ed Ata e al boicottaggio degli studenti, saltano i quiz in una classe su quattro. Decine di migliaia di lavoratori/trici in sciopero anche nelle Elementari, Medie e Infanzia. Docenti, Ata e studenti in piazza in più di 50 città, forte protesta al MIUR.

Ed ora avanti con la raccolta delle firme per i referendum e per cancellare i punti più distruttivi della legge 107.

Dopo gli scioperi anti-quiz del 4 e 5 maggio alle Elementari, quella di oggi è stata un’altra buona giornata di sciopero e di lotta contro i quiz Invalsi e la legge 107, grazie anche al contributo rilevante dato dagli studenti nel boicottaggio degli indovinelli: nelle Superiori, grazie al lavoro congiunto di docenti, Ata e studenti, nelle principali città sono saltati – o si sono svolti con un numero irrisorio di studenti o con l’accorpamento dei pochi presenti – i quiz in una classe su quattro. Decine di migliaia di lavoratori/trici sono scesi in sciopero anche nelle Elementari, Medie e Infanzia, malgrado la sconcertante decisione di Cgil, Cisl, Uil e Snals di convocare in extremis uno sciopero tra 8 giorni, costringendo la categoria a dividersi, a cui si è aggiunta l’altra incredibile decisione di fissare oggi assemblee di tre ore in orario di servizio. E a proposito di numeri, invitiamo gli organi di informazione a non prendere sul serio i dati emanati dall’Invalsi, perché si riferiscono ad un pugno irrisorio di classi-campione (cfr. il dato sulle prove effettuate alle Elementari diffuso giorni fa) affidate a docenti di sicura fede “invalsiana” e con l’intervento di personale esterno pronto alle sostituzioni. I dati reali sull’insieme delle classi forse l’Invalsi li avrà tra qualche settimana, dato che, a differenza di noi, non sta nelle scuole. Oggi, malgrado il tempo inclemente in numerose regioni, sono scesi in piazza docenti, Ata e studenti in una cinquantina di città. Di particolare rilievo la protesta a Roma davanti al MIUR, dove numerosi interventi di lavoratori/trici e studenti hanno sottolineato quanto sia distruttivo per una buona didattica ed un efficace lavoro collegiale sia l’utilizzo dei quiz per valutare scuole, docenti e studenti, che provoca la degenerazione dell’insegnamento ridotto ad addestramento ai quiz (n.b. analoga protesta si sta svolgendo in questi giorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, patrie del sistema quizzarolo); sia lo strapotere che ai presidi è stato consegnato da Renzi e dalla legge 107. Seppure in misura ridotta rispetto alle Elementari, infatti, anche oggi numerose sono state le denunce di abusi e illegalità, di sostituzioni di scioperanti, di minacce di sospensioni per gli studenti. Particolarmente applaudito l’intervento di Rosaria Piroddi, docente di matematica e fisica, RSU COBAS dell’Istituto Agrario “B.Brau” di Nuoro, nonché componente dell’Esecutivo Regionale COBAS Sardegna, incredibilmente sospesa per sei giorni, insieme ad altre due colleghe e militanti Cobas, dalla preside Innocenza Giannasi, per non aver voluto “propinare” ai propri studenti prove di “allenamento” ai quiz, sospendendo le attività didattiche programmate. Subito dopo l’intervento, Rosaria è stata ricevuta dai responsabili ministeriali al fine non solo di far ritirare immediatamente l’inconcepibile provvedimento ma anche per far chiarire una volta per tutte che gli “allenamenti” ai quiz – come più volte ha affermato lo stesso Invalsi – sono “inutili e dannosi” (cfr. Paolo Mazzoli,  Direttore generale Invalsi).
Dall’insieme degli interventi al MIUR e dalle manifestazioni nelle altre città sono emerse analoghe rivendicazioni: cancellazione dei quiz, del premio di “merito”, della chiamata diretta da parte del preside, dell’obbligo di alternanza scuola-lavoro di 200 ore nei licei e di 400 nei tecnico-professionali;  rifiuto dell’accordo sulla Mobilità, che colpisce in particolare gli insegnanti della “fase C”, e delle modalità concorsuali assurde che in questi giorni stanno umiliando e penalizzando tantissimi docenti. Unanimi anche le richieste di un significativo aumento salariale per docenti ed ATA, dell’assunzione di tutti i precari/e abilitati o con 360 giorni di docenza, dell’aumento del numero degli Ata e dello sblocco delle loro immissioni in ruolo. Durante le manifestazioni in tutte le città sono state raccolte migliaia di firme per i referendum contro la 107, le trivelle e gli inceneritori e per una Petizione in difesa dell’acqua pubblica, ed è stato preso un solenne impegno ad estendere la raccolta firme, per arrivare nella prossima primavera ad un referendum che, per quel che riguarda la scuola, cancelli i punti più distruttivi della legge 107.

Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS

Mobilità docenti Fasi B, C e D: attivati i ricorsi

Mobilità docenti Fasi B, C e D: attivati i ricorsi ANIEF

A seguito dell’avvio delle ulteriori fasi di mobilità per tutti i docenti immessi in ruolo da Fase B e C del piano straordinario obbligati alla scelta dell’Ambito definitivo e per i docenti immessi in ruolo da Fase 0 o A o negli anni scolastici precedenti e interessati alla mobilità interprovinciale volontaria, Anief apre le adesioni ai ricorsi per ottenere la corretta valutazione del servizio pre-ruolo, del servizio svolto nelle scuole paritarie, delle abilitazioni SSIS/TFA e del servizio militare svolto non in costanza di nomina. Possibile ricorrere anche per ottenere il trasferimento su posto curricolare per i docenti immessi in ruolo sul sostegno e sottoposti al vincolo quinquennale.

Linee guida ITS area Mobilità sostenibile

ITS, ok in Conferenza Unificata a prova unica per diploma e abilitazione professionale per Ufficiale di coperta e Ufficiale di macchina nell’area della Mobilità sostenibile.

E’ stato approvato oggi, in Conferenza Unificata, lo schema di decreto relativo alle linee guida per i percorsi degli Istituti Tecnici Superiori afferenti all’area della Mobilità sostenibile. Il decreto prevede l’unificazione delle prove di verifica finale per il rilascio del diploma ITS con le prove per il conseguimento delle abilitazioni professionali di Ufficiale di coperta e di Ufficiale di macchina.
I diplomati degli ITS nell’ambito della mobilità sostenibile non dovranno più sostenere, dunque, un ulteriore esame per essere abilitati allo svolgimento della professione ma conseguiranno contemporaneamente, con un’unica prova di verifica, sia il titolo di tecnico superiore che l’abilitazione all’esercizio della professione.
“L’unificazione tra diploma e certificazione è un passaggio fondamentale, che elimina esami doppioni e passaggi che non aiutavano i diplomati – commenta il Sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi – Una novità che permette a circa 500 studenti, che completano il loro percorso di studi negli ITS dell’area mobilità sostenibile, di avere tutte le carte in regola per affrontare la professione di ufficiale di marina mercantile, di coperta e di macchina. Stiamo perseguendo in maniera decisiva gli obiettivi che il Miur e il Parlamento si sono dati, mettere sempre più in contatto il mondo della formazione terziaria professionalizzante con il mondo del lavoro, per dare ai ragazzi quelle competenze immediatamente spendibili e che il sistema produttivo ci richiede”.

Il Bonus premiale ai Docenti

IL BONUS PREMIALE AI DOCENTI E LA PROPOSTA DI “CAPOVOLGIMENTO” DI A. VALENTINO

di Domenico Sarracino

Il recente intervento di A. Valentino (E se la ripensassimo “capovolta”?, in “ScuolaOggi” del 7 u.s.) ha aperto una qualche crepa nel muro di scetticismo indotto in me dal meccanismo premiale previsto dalla legge 107/15. Che, ribadisco, è concepita per affermare nettamente anche nella scuola modelli organizzativi e gestionali dettati da una logica che, facendo leva sulla concorrenza , su un assetto gerarchico “forte”e su una meritocrazia scolastica   che al momento nessuno è riuscito a definire in maniera convincente, produce in tutta evidenza effetti divisivi e di ulteriore destabilizzazione del sistema scolastico. Lo dimostrano le discussioni – infinite, estenuanti, spesso laceranti – che hanno sostanzialmente caratterizzato quest’anno scolastico senza portare ad approdi né unitari né convincenti.

Nello scritto in questione l’autore introduce stimolanti elementi di novità ed un approccio più circostanziato e perciò più verificabile: egli “capovolge” la prospettiva (e forse la cambia), e nel fare ciò mette bene in linea le varie fasi ed elementi della questione in una concatenazione di punti di riferimento e di azioni ben sostenuta, che dà senso e fondatezza alla sua proposta; e questo approccio appare importante e proficuo potendo configurarsi come il bandolo che può forse aiutare a mettere un po’ d’ordine in una matassa particolarmente intricata…

Provo a sintetizzarne gli elementi caratterizzanti, ( aggiungendo da parte mia qualche passaggio che in qualche modo può essere inferito dal ragionamento dell’autore), e successivamente a mettere in luce , pur nel solco tracciato, punti che restano aperti.

Il primo elemento è l’esplicito ancoraggio di tutta l’operazione ai pilastri identificativi delle scuole, e cioè al Ptof,al Rav, al Pdm, e dunque al progetto che dà identità alle scuole che , valutando e autovalutandosi, individuano bisogni e punti critici in rapporto ai quali organizzare e sperimentare ipotesi di miglioramento. In questo modo il sistema scolastico, le comunità professionali ed educative sono chiamate necessariamente a guardarsi dentro, a mettere a fuoco situazioni e bisogni, a cercare insieme le vie nuove da tentare, a sollecitare il contributo , l’impegno e la qualità professionale di tutti, senza esclusioni aprioristiche, che non siano quelle di chi sceglie di non sentirsela di caricarsi di nuovi impegni sia qualitativi che quantitativi, ma che pure sta ed è stato dentro la discussione, l’ elaborazione   e lo sforzo collettivo per i comuni avanzamenti.

A me pare che per questa strada la questione della valorizzazione del merito e dell’impegno possa trovare un riconoscimento ed un percorso più chiari e condivisibili legati ai bisogni ed agli interventi e iniziative ad essi conseguenti, in un cimento professionale che sarà evidente, discusso e verificato.

E per l’ufficializzazione e gli adempimenti, gli organismi ad essi preposti – Ds, Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto, Comitato di valutazione ed altri soggetti di supporto, specificamente individuati dalle scuole – sono chiamati a fare ciascuno la sua parte in rapporto alle rispettive competenze, indicando priorità, mezzi e risorse, criteri di valutazione, e mirando a far sì che i risultati siano rilevabili e caratterizzati da durabilità e propagabilità.

Ho ritenuto questa proposta capace di aprire un varco perchè l’ho ripensata collocandola mentalmente nel concreto di situazioni scolastiche vissute e/o conosciute, e dunque negli umori, nelle tensioni, nelle dinamiche che in esse si vivono, e l’ho trovata meno lacerante e più praticabile perché più chiara ed obbiettiva, più aperta, più appartenente a “tutti”, e perciò più vicina all’idea di comunità, collaborazione e condivisione,che in un clima di fiducia, positivo e stimolante, crea le migliori condizioni per rendere proficue e convergenti le azioni educative.

E mi sembra di poter dire che essa vada a riconoscere e premiare un qualcosa che così diventa più oggettivo e accettabile: impegni nell’innovazione e nella ricerca, di qualità, aggiuntivi e riconoscibili, aperti a tutti quelli che vogliono cimentarsi e che hanno esperienze e risorse professionali da mettere in campo; e più accettabili anche perché le innovazioni e i loro risultati – circoscritti e sottoposti al vaglio della comunità educativa – andranno esaminati e valutati in rapporto alla rendicontazione dei risultati.

Elemento di forza è il fatto che tali innovazioni così prefigurate, discendono da un lavoro di tutta la comunità educativa, animata e guidata, dal ruolo di stimolo, equilibratore, unitario e di alto profilo del dirigente scolastico, (a condizione che quanto prima questi sia restituito alle funzioni pedagogiche, didattiche, educative e culturali oggi a forte rischio di marginalità), e , come si accennava, sono pensate strettamente connesse al progetto di Istituto (il Ptof) ed ai documenti ad esso strettamente conseguenti . Con l’avvertenza però, che questi importanti documenti siano costruiti non tanto per “apparire”, ma per disporre di una oggettiva conoscenza di ciò che ciascuna scuola effettivamente è, e di ciò a cui vuole e deve tendere in un’ottica di sviluppo e miglioramento, intendendoli come bussole da tenere presenti nella quotidianità del lavoro scolastico e liberandoli da quell’alone di atti burocratici da tenere nel cassetto e esibire solo in questa o quella occasione.

Dunque la questione del “bonus premiale”, così intesa, con affinamenti ed altri necessari aggiustamenti, potrebbe permettere di aprire una fase nuova ed interrompere la triste sequela di mortificazioni che da tempo sono ricadute sulla scuola e sui suoi operatori.

Prima di concludere credo che possa essere utile segnalare qualche aspetto non privo di problematicità, intorno a cui continuare a lavorare.

La prima osservazione riguarda il fatto che progetti così pensati e tali da incidere nella struttura delle scuole difficilmente possono risolversi nel tempo di un anno scolastico, per cui le “durate” da considerare sono certamente più estese (biennali, triennali?) e tali da permettere che essi possano adeguatamente dispiegarsi e basarsi su dati e risultati più stabilizzati e solidi.

La seconda è che resta ancora aperta una migliore definizione dei soggetti che opereranno la valutazione delle innovazioni e degli insegnanti interessati, e gli strumenti e i criteri che si adotteranno , non nascondendoci che dietro l’angolo resta la solita, dura domanda che ci fa tornare a bomba e che è questa. All’interno del gruppo che ha sperimentato – mettiamo- con successo un certo progetto, gli insegnanti avranno dato tutti il medesimo contributo? O, come è pensabile, ci sarà stato sempre qualcuno che ha tirato di più, che più si è fatto carico, che era meglio attrezzato o che si è più responsabilizzato?

In conclusione richiamo un punto su cui mi discosto da Valentino. Questi – con l’azzardo del “capovolgimento” – si propone di salvare i punti di forza della norma e “dannare” il meccanismo premiale al quale, da solo, sarebbero da imputare i rischi di conflittualità che egli pure tanto paventa, e che minacciano concretamente di destabilizzare ulteriormente la scuola. A mio avviso le cose stanno diversamente perché sembra evidente che il meccanismo premiale e i principi ispiratori della legge sono fortemente complementari: si rincorrono reciprocamente e si tengono strettamente insieme. Considerare deleterio il meccanismo del bonus deve voler dire innanzitutto opporsi alla norma da cui discende, che prevedendo una scuola organizzata intorno alle leve della concorrenza e della competitività confligge apertamente con l’idea di scuola intesa come comunità educativa che nelle sue articolazioni, e intorno al leader educativo, si unisce per costruire e progredire: la qual cosa è certo difficile, ma non per questo può essere elusa.

E’ apprezzabile l’impegno dei tanti che , qui ed oggi, si sforzano di trovare rimedi a situazioni prodotte da raccapriccianti improvvisazioni e schematismi ideologici, ma ancor più resto convinto che bisogna battersi affinchè si apra quanto prima una nuova stagione nel modo di governare la scuola italiana, per “liberarla” e dinamizzarla. E non ci sono soluzioni miracolistiche né colpi di ingegno, ma c’è bisogno di un lavoro duro e quotidiano, di buon governo, che leghi il contingente a visioni e prospettive di lunga durata che riguardano il tipo di futuro al quale vogliamo che siano preparate le nuove generazioni.

ALUNNI DISABILI

SCUOLA: DA ARI A ROSETO FINO GIULIANOVA PROSEGUE L’ALLEANZA TRA UNITALSI E ANP A FAVORE ALUNNI DISABILI

Dopo la scuola di Roseto si sono attivate anche l’istituto Crocetti- Cerulli di Giulianova e la scuola elementare di Ari (CH)

Prosegue l’alleanza tra L’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) e l’Associazione Nazionale Presidi (ANP) a favore degli alunni disabili dopo la vicenda dello studente disabile dell’istituto “V. Moretti” di Roseto (TE) che è riuscito ad andare in gita grazie alla collaborazione con l’U.N.I.T.A.L.S.I.

Si è scatenata, infatti,  una vera e propria gara di solidarietà che sta coinvolgendo progressivamente le scuole dell’Abruzzo. In particolare l’Istituto Superiore “Crocetti-Cerulli” di Giulianova (TE) si è attivato per richiedere l’assistenza all’U.N.I.T.A.L.S.I. per potere garantire il diritto a partecipare ad una gita ad un’alunna disabile che si è recata ieri a Pescara presso l’istituto Alberghiero IPSEDOC per la presentazione di un progetto EBG con tutta la sua classe. Anche in questo caso il dirigente scolastico, a causa della mancanza di fondi e di un mezzo adatto al trasporto, ha deciso di rivolgersi alla sottosezione UNITALSI di Giulianova che ha messo a disposizione un mezzo con i volontari per il trasporto.

Stessa sorte è toccata lunedì scorso al preside della scuola elementare “E. Alessandrini” e al sindaco di ARI (CH) che per potere portare un ragazzo disabile a Roma per la “Giornata della memoria vittime di mafia e terrorismo” hanno chiesto aiuto alla sottosezione UNITALSI di Chieti Vasto che ha risposto prontamente coronando il sogno di un bambino e di tutta la sua classe.

Proprio in questi giorni gli alunni dell’Istituto “V. Moretti” di Roseto hanno scritto una lettera all’U.N.I.T.A.L.S.I. per testimoniare la loro riconoscenza per un gesto semplice che ha dato grande speranza a tutti. I ragazzi della II CAT scrivono ”lo scorso 26 Aprile la nostra classe 2^A C.A.T., insieme ad altre classi seconde del nostro Istituto, si è recata nella città di Orvieto per una visita didattica. Questa non è stata un’uscita come tutte le altre. Negli anni passati per questo tipo di attività sono sorti sempre problemi legati alla possibilità di far partecipare i nostri amici diversamente abili per la difficoltà del trasporto della carrozzina. Quest’anno, invece, il nostro compagno è venuto insieme a noi partecipando a tutte le attività programmate…ed è stato “emozionante” per tutti. Grazie alla sua disponibilità ed ai mezzi messi a nostra disposizione dall’ UNITALSI. Ciò ha dimostrato che collaborando senza rinunciare al primo ostacolo, possiamo sentirci tutti un po’ più felici realizzando piccoli-grandi sogni…ed è bastato un pulmino!”.

“Un esempio di come la nostra Associazione – spiega DANTE D’ELPIDIO, vicepresidente nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. – sia sempre accanto a quanti si trovano in difficoltà. L’alleanza con l’Associazione Nazionale Presidi continua a favore soprattutto degli alunni più fragili e contro ogni barriera culturale e architettonica”.

Accesso TFA II Ciclo

Accesso TFA II Ciclo: l’ANIEF fa strike al TAR del Lazio e scioglie la riserva a centinaia di abilitati

Il TAR del Lazio ha dato piena ragione ai nostri legali Fabio Ganci e Walter Miceli e con ben 20 sentenze dichiara il pieno conseguimento del titolo abilitativo dei nostri iscritti e definitivamente concluso l’iter processuale che ha visto coinvolti centinaia di candidati al TFA II ciclo illegittimamente esclusi dal MIUR dall’accesso al Tirocinio Formativo Attivo per non aver raggiunto il punteggio di 21/30 alla prova preselettiva dello scorso anno. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Abbiamo messo in campo un meraviglioso gioco di squadra contro il MIUR e abbiamo nuovamente vinto e tutelato i diritti dei docenti precari”.

Decreto Ministeriale 12 maggio 2016, n. 305

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168, e successive modificazioni, con la quale è stato istituito il Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica;

VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, con il quale è stato istituito il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 febbraio 2014, con il quale la Senatrice prof.ssa Stefania Giannini è stata nominata Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

VISTO l’articolo 7 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, recante “Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera d), della legge 15 marzo 1997, n. 59”, il quale stabilisce che a partire dal 1° gennaio 1999 gli stanziamenti da destinare ai sensi della normativa vigente o di successivi provvedimenti legislativi agli enti e alle istituzioni di ricerca sono determinati con un’unica autorizzazione di spesa ed affluiscono ad apposito “Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca” finanziati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

VISTO, in particolare, il comma 2 del citato articolo 7 decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, che prevede che il predetto fondo è ripartito annualmente tra gli enti e le istituzioni finanziati con decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, comprensivi di indicazioni per i due anni successivi, emanati previo parere delle commissioni parlamentari competenti per materia, da esprimersi entro il termine perentorio di trenta giorni dalla richiesta;

VISTO il decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, concernente il “Riordino degli enti di ricerca in attuazione dell’articolo 1 della legge 27 settembre 2007, n. 165”;

VISTO in particolare l’articolo 13 del predetto decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, recante disposizioni relative al “Riconoscimento e valorizzazione del merito eccezionale”, in base al quale gli enti di ricerca “possono assumere per chiamata diretta, con contratto a tempo indeterminato, nell’ambito del 3 per cento dell’organico dei ricercatori e tecnologi nei limiti delle disponibilità di bilancio, con inquadramento fino al massimo livello contrattuale del personale di ricerca definito dal consiglio di amministrazione, ricercatori o tecnologi italiani o stranieri dotati di altissima qualificazione scientifica negli ambiti disciplinari di riferimento, che si sono distinti per merito eccezionale ovvero che siano stati insigniti di alti riconoscimenti scientifici in ambito internazionale”;

VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 28 dicembre 2015, n. 963, concernente l’ “Identificazione dei programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR di cui all’art. 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni”;

VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 agosto 2015, n. 599, concernente il riparto delle disponibilità finanziarie del “Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca” (FOE) per l’anno 2015, registrato dalla Corte dei conti in data 15 settembre 2015, reg.ne provv. n. 3857;

VISTO, in particolare, l’articolo 1, comma 3, lettera h), del predetto decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 agosto 2015, n. 599, che destina la somma di € 791.024 all’assunzione per chiamata diretta ai sensi dell’articolo 13 del d.lgs. n. 213/2009, secondo modalità definite con apposito regolamento ministeriale;

VISTA la Circolare n. 35 del 9 novembre 2015, emanata dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, concernente l’interpretazione e l’applicazione dell’articolo 13 “Riconoscimento e valorizzazione del merito eccezionale” del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 e, in particolare, il paragrafo 2.2 “Chiamata diretta a valere su quota riservata del FOE con Avviso MIUR” e 2.3 “Chiamata diretta a valere su risorse proprie con Avviso MIUR”;

D E C R E T A

Art. 1
Ambito di applicazione
1) Il presente decreto disciplina le modalità di assegnazione dell’importo pari ad € 791.024, destinato, dall’articolo 1, comma 3, lettera h), del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 agosto 2015, n. 599, , all’assunzione per chiamata diretta di ricercatori o tecnologi italiani o stranieri dotati di altissima qualificazione scientifica negli ambiti disciplinari di riferimento, che si sono distinti per merito eccezionale, ovvero che siano stati insigniti di alti riconoscimenti scientifici in ambito internazionale, ai sensi dell’articolo dell’articolo 13 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213.

Art. 2
Modalità attuative
1) Ciascun ente di ricerca, per concorrere all’assegnazione dello stanziamento di cui all’articolo 1, entro quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, presenta le candidature appositamente individuate al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca, al seguente indirizzo di posta certificata: dgric@postacert.istruzione.it.

2) Le procedure di assunzione per chiamata diretta dei ricercatori o tecnologi che si sono distinti per meriti eccezionali si svolgeranno nel rispetto di quanto indicato ai paragrafi 2.2 “Chiamata diretta a valere su quota riservata del FOE con Avviso MIUR” e 2.3 “Chiamata diretta a valere su risorse proprie con Avviso MIUR” della Circolare n. 35 del 9 novembre 2015, emanata dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione..

Art. 3
Procedura di valutazione delle candidature proposte dagli enti
1) La valutazione delle candidature proposte dagli enti ai sensi dell’articolo 2 è effettuata dal Comitato di esperti per la politica della ricerca (CEPR) che, entro 60 giorni dalla data di scadenza del termine previsto dall’articolo 2, valuta mediante procedura comparativa le candidature pervenute, esprime il proprio parere per ogni singola candidatura e predispone l’elenco dei soggetti positivamente valutati, al fine del rilascio del nulla osta da parte del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. L’elenco è unico e generale, ossia ricomprende tutte le proposte degli enti proponenti, ed è redatto indicando puntualmente i nominativi dei candidati in ordine di merito a prescindere dall’ente proponente. Qualora un candidato inserito nell’elenco dovesse rinunciare all’assunzione, si finanzierà l’assunzione del candidato posto successivamente nell’elenco a prescindere dall’ente a cui era stata autorizzata l’assunzione. L’elenco ha validità annuale dalla data della sua pubblicazione sul sito web istituzionale del MIUR. Il CEPR nella valutazione dei candidati tiene anche conto di quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 28 dicembre 2015, n. 963.

2) Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è ripartito lo stanziamento di cui all’articolo 1 fino alla complessiva concorrenza in ragione dell’elenco di cui al comma precedente.

3) Qualora le risorse previste per le finalità di cui al presente decreto non consentano la copertura di tutte le candidature risultanti dal citato elenco, le stesse potranno essere coperte da fondi propri di ciascun ente nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 e di quanto indicato al paragrafo 2.3 “Chiamata diretta a valere su risorse proprie con Avviso MIUR” della citata Circolare n. 35 del 9 novembre 2015.

Art. 4
Stipula del contratto di assunzione
1) Ciascun ente è tenuto a stipulare i contratti di assunzione entro sessanta giorni dal nulla-osta del Ministro.

Art. 5
Norme finali
1) Per quanto non previsto dal presente decreto e per quanto compatibili, si applicano le previsioni di legge in materia.

Roma, 12 maggio 2016

IL MINISTRO
prof.ssa Stefania Giannini

12 maggio Salone Internazionale del Libro di Torino

salone

La XXIX edizione del Salone internazionale del libro di Torino  si svolge al Lingotto Fiere da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2016

Il programma completo è consultabile sul sito www.salonelibro.it

Salone2016


Giannini: “Al via bando da 5 milioni per 500 biblioteche innovative e un’iniziativa per portare a scuola i 10 libri contemporanei più amati dai ragazzi”

Convegni, incontri, laboratori: Miur protagonista al Salone del libro di Torino (#SalTo16)

Un bando da 5 milioni di euro per la creazione nelle scuole italiane di biblioteche innovative. E un’iniziativa, “Generazione 2000. I contemporanei in classe”, per portare in tutti gli istituti 10 libri di narrativa scelti dagli studenti fra quelli italiani editi a partire dal 2000 e incentivare il protagonismo dei ragazzi. Sono le iniziative che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, lancia oggi in occasione dell’apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino di cui il Miur è, da quest’anno, fra i soci fondatori.
“Per l’apertura del Salone del Libro abbiamo voluto avviare due iniziative concrete. Da un lato, il rilancio della biblioteca scolastica, che va ripensata e immaginata come un vero e proprio laboratorio innovativo. Dall’altro, un progetto per portare nella dotazione libraria delle scuole anche i testi più recenti della narrativa italiana. Saranno i ragazzi a scegliere dieci titoli che, a seguito di una votazione che avviamo oggi al Salone e che andrà avanti on line e nelle scuole fino a ottobre, forniremo a tutti gli istituti in formato digitale o misto”, spiega il Ministro Stefania Giannini, che per l’apertura della kermesse ha inviato un video saluto agli organizzatori.
“Il Miur è entrato nella struttura del Salone perché questo Governo ha scelto da subito di investire su una società fondata sulla cultura e sull’istruzione. Su questo abbiamo organizzato, in questi due anni di mandato, politiche molto coerenti”. Il Ministro non ha potuto presenziare all’inaugurazione perché impegnata nel G7 in Giappone.

Le 500 biblioteche innovative

Da oggi è on line, sul sito del Ministero, un avviso pubblico dal valore di 5 milioni di euro per la creazione di 500 biblioteche scolastiche innovative. Le nuove biblioteche dovranno essere aperte al territorio, anche fuori dall’orario scolastico, per essere fruibili dagli studenti, dai cittadini e dalle famiglie. Dovranno promuovere la lettura e l’educazione all’informazione anche attraverso il prestito dei testi in formato digitale, dovranno informatizzare il loro patrimonio, dotarsi di abbonamenti on line a riviste e quotidiani.
Possono partecipare al bando scuole statali di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria. Ogni progetto ammesso al finanziamento riceverà fino a 10.000 euro. Potranno essere create o riqualificate 500 biblioteche.

I contemporanei tra i banchi

Presso lo stand del Miur al Salone sarà disponibile, da oggi e fino alla chiusura dell’evento, una postazione informatica attraverso cui i ragazzi presenti alla manifestazione potranno partecipare all’iniziativa “Generazione 2000. I contemporanei in classe”. Da oggi e fino a ottobre, on line e attraverso dibattiti in aula, il Miur chiederà agli studenti della secondaria di I e II grado di indicare i 10 libri di narrativa contemporanea, editi dal 2000, che vorrebbero avere nella dotazione libraria della loro scuola. L’hashtag sui social sarà #iMiei10libri.
Per gli alunni della primaria – che avranno una sezione a loro dedicata dell’iniziativa – i testi dovranno essere fiabe, racconti e testi di letteratura per bambini. Libri non solo italiani, ma anche europei. Dopo la chiusura del Salone, e fino ad ottobre, sarà aperta un’apposita piattaforma per registrare i voti degli studenti, attraverso un’attività di approfondimento in classe, per la scelta dei 10 libri che saranno poi forniti a tutte le scuole in formato digitale o misto e quindi accessibili a tutti gli studenti.

Il Miur al Salone

Un Ted Lab per raccontare la forza e l’eccellenza della formazione italiana. La sfida per il podio delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà classiche. E poi convegni, incontri, laboratori. Sono fra le principali iniziative che segnano la presenza del Miur al Salone dedicato al tema “Visioni”.
Il Miur sarà presente con un proprio stand presso il Bookstock Village. Sarà il Ted Lab, di questo pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 16.30, presso la Sala Gialla, ad inaugurare il programma delle iniziative promosse dal Ministero. Il Ted, sul modello delle Ted Conferences americane, in linea con il tema del Salone affronterà la visionarietà della cultura e dell’istruzione. Gli studenti avranno modo di confrontarsi con il Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con il Capo di Gabinetto del Miur, Alessandro Fusacchia, con Massimo Bray, presidente della Treccani e con l’autore Lorenzo Casini.
Un grande focus sarà poi dedicato all’alternanza scuola-lavoro. Da segnalare l’incontro “Andare a Bottega”, sabato 14 maggio, dalle ore 10 alle ore 11, presso la Sala Blu a cui prenderà parte il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi. Tutti gli eventi sono promossi con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Ci saranno poi laboratori dedicati alla robotica, al design, alla moda e alla creatività. E poi concerti e spettacoli. E ancora reading con il corner “Un libro al giorno” presso il nostro stand.
Il programma non finisce qui. Una visione del futuro non può prescindere da una identità pregressa. E l’identità del nostro Paese è soprattutto un patrimonio di conoscenze che ha le sue radici nella cultura classica. Per questo è stato scelto quest’anno il Salone di Torino, per ospitare la finale delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche che vede in gara 133 alunni provenienti da tutta Italia. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 13 maggio, dalle ore 11.30, presso la Sala Rossa. A consegnare i riconoscimenti agli studenti anche Luciano Canfora, Valerio Massimo Manfredi, Carlo Ossola, Armando Spataro, Fabio Vaccarono.

Il video saluto del Ministro Giannini:


Il programma delle iniziative del Miur al Salone:

Fai clic per accedere a Programma_SaloneLibroTorino_2016.pdf

Il bando per le Biblioteche innovative:

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/progetti.shtml
Il sito del Salone:

http://www.salonelibro.it

Decreto Ministero Interno 12 maggio 2016

MINISTERO DELL’INTERNO

Decreto Ministero Interno 12 maggio 2016

Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica. (16A03972)

(GU Serie Generale n.121 del 25-5-2016)

 
                      IL MINISTRO DELL'INTERNO 
 
                           di concerto con 
 
                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, 
                  DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 
 
  Visto il decreto legislativo dell'8  marzo  2006,  n.  139  recante
«riassetto delle disposizioni relative alle funzioni  ed  ai  compiti
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'art. 11  della
legge 29 luglio 2003, n. 229»; 
  Visto l'art. 10-bis del decreto-legge 12 settembre  2013,  n.  104,
recante «misure urgenti  in  materia  di  istruzione,  universita'  e
ricerca», convertito con modificazioni dalla legge 8  novembre  2013,
n. 128, che  prevede  che  con  decreto  del  Ministro  dell'interno,
tenendo conto della normativa sulla costituzione delle classi di  cui
agli articoli 9, 10, 11 e 12 del regolamento di cui  al  decreto  del
Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.  81,  sono  definite  e
articolate,  con  scadenze   differenziate,   le   prescrizioni   per
l'attuazione delle vigenti disposizioni legislative  e  regolamentari
in materia di prevenzione degli incendi per l'edilizia scolastica; 
  Visto  l'art.  4  del  decreto-legge  30  dicembre  2015,  n.  210,
convertito con modificazioni dalla legge 25  febbraio  2016,  n.  21,
recante «Proroga di termini previsti  da  disposizioni  legislative»,
che prevede che  l'adeguamento  delle  strutture  adibite  a  servizi
scolastici alle disposizioni di  prevenzione  incendi  e'  completato
entro sei mesi dalla data di adozione del decreto ministeriale di cui
al richiamato art. 10-bis del decreto-legge  12  settembre  2013,  n.
104, e comunque non oltre il 31 dicembre 2016; 
  Visto il decreto del Presidente  della  Repubblica  del  1°  agosto
2011, n.  151  recante  «regolamento  recante  semplificazione  della
disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli  incendi,
a norma dell'art. 49, comma 4-quater,  del  decreto-legge  31  maggio
2010, n. 78, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122»; 
  Visto il decreto del Ministro per i lavori pubblici del 18 dicembre
1975,  recante  «norme  tecniche  aggiornate  relative   all'edilizia
scolastica, ivi  compresi  gli  indici  di  funzionalita'  didattica,
edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di  opere  di
edilizia  scolastica»  pubblicato  nel  supplemento  ordinario   alla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  29  del  2  febbraio
1976; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'interno  del  26  agosto  1992,
recante «norme di  prevenzione  incendi  per  l'edilizia  scolastica»
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  218
del 16 settembre 1992; 
  Visto il decreto del  Ministro  dell'interno  del  7  agosto  2012,
recante «disposizioni relative alle modalita' di presentazione  delle
istanze concernenti i procedimenti  di  prevenzione  incendi  e  alla
documentazione da allegare,  ai  sensi  dell'art.  2,  comma  7,  del
decreto del Presidente della  Repubblica  1°  agosto  2011,  n.  151»
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  201
del 29 agosto 2012; 
  Ritenuto di dover dare attuazione a quanto previsto dal  richiamato
art. 10-bis del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
Attuazione,  con  scadenze  differenziate,  delle   disposizioni   di
  prevenzione incendi di cui al decreto del Ministro dell'interno del
  26 agosto 1992 
  1. Gli edifici scolastici e i locali  adibiti  a  scuole  esistenti
alla data di entrata in vigore del presente decreto sono adeguati  ai
requisiti di sicurezza antincendio previsti  ai  seguenti  punti  del
decreto del Ministro dell'Interno del 26 agosto 1992, entro i termini
temporali di seguito indicati: 
  a) entro tre mesi dalla data di  entrata  in  vigore  del  presente
decreto  tutte  le  scuole  attuano  le  misure  di  cui  ai   punti:
7.0-8-9.2-10-12; 
  b) entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente decreto: 
        1) le scuole preesistenti alla data di entrata in vigore  del
decreto del Ministro per i lavori  pubblici  del  18  dicembre  1975,
attuano le misure di cui ai  punti:  2.4-3.1-5(5.5  larghezza  totale
riferita        al        solo        piano        di         massimo
affollamento)-6.1-6.2-6.3.0-6.4-6.5-6.6-7.1-9.1-9.3; 
        2) le scuole realizzate successivamente all'entrata in vigore
del decreto del Ministro per i lavori pubblici del 18  dicembre  1975
ed entro la data di  entrata  in  vigore  del  decreto  del  Ministro
dell'interno del 26 agosto 1992, attuano le misure di cui  ai  punti:
2.4-3-4-5-6.1-6.2-6.3-6.4-6.5-6.6-7.1-9.1-9.3; 
      3) le scuole realizzate successivamente alla data di entrata in
vigore del decreto del  Ministro  dell'interno  del  26  agosto  1992
attuano tutte le misure ivi previste; 
      c) le misure di cui alle lettere a) e  b)  del  presente  comma
devono comunque essere attuate entro il 31 dicembre 2016. 
  2. Il progetto di cui all'art. 3 del decreto del  Presidente  della
Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, previsto per le scuole di categoria
B e C dell'Allegato I allo stesso decreto, deve indicare le opere  di
adeguamento ai requisiti di sicurezza di cui al comma 1, lettere a) e
b); 
  3. Al termine degli adeguamenti previsti  al  comma  1  e  comunque
entro la scadenza del termine  del  31  dicembre  2016,  deve  essere
presentata la segnalazione certificata di inizio attivita'  ai  sensi
dell'art. 4 del decreto del  Presidente  della  Repubblica 1°  agosto
2011, n. 151. 
  4. Gli edifici scolastici e i locali  adibiti  a  scuole  esistenti
alla data di entrata in vigore del  presente  decreto  sono  esentati
dall'obbligo di adeguamento qualora siano in possesso del certificato
di prevenzione incendi, in corso di validita', o sia stata presentata
la segnalazione certificata di inizio attivita' di cui all'art. 4 del
decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. 
  5. Per gli edifici scolastici e i locali adibiti a scuole esistenti
alla data di entrata in vigore del  presente  decreto,  per  i  quali
siano  in  corso  lavori  di  adeguamento  al  decreto  del  Ministro
dell'interno del 26 agosto 1992 sulla base di un  progetto  approvato
dal competente Comando provinciale dei vigili del fuoco, deve  essere
presentata la segnalazione certificata di inizio attivita', ai  sensi
dell'art. 4 del decreto del Presidente  della  Repubblica  1°  agosto
2011, n. 151, relativa  al  completo  adeguamento  antincendio  della
struttura entro il termine massimo di cui al comma 1, lettera c). 
                               Art. 2 
 
                          Entrata in vigore 
 
  1. Il presente decreto entra in vigore il  giorno  successivo  alla
data di  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. 
    Roma,12 maggio 2016 
 
                                             Il Ministro dell'interno 
                                                      Alfano          
  Il Ministro dell'istruzione, 
dell'universita' e della ricerca 
            Giannini 

Quesiti ricorrenti sull’attuazione dei Progetti (D.Lvo 50/16)

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica,
per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale
Ufficio IV

Quesiti ricorrenti sull’attuazione dei Progetti

Intesa CU 12 maggio 2016, n. 69

Intesa CU 12 maggio 2016, n. 69

CONFERENZA UNIFICATA

Intesa sullo schema di decreto recante: “Linee guida relativamente ai percorsi degli Istituti Tecnici Superiori afferenti all’area della Mobilità sostenibile, ambiti “Mobilità delle persone e delle merci-conduzione del mezzo navale” e “Mobilità delle persone e delle merci – gestione degli apparati e degli impianti di bordo”, a norma dell’articolo 1, comma 48, della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.”
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 48, della legge 13 luglio 2015, n. 107

Repertorio atti n. 69/CU del 12 maggio 2016

Avviso 12 maggio 2016, AOODGEFID 7746

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale

Avviso 12 maggio 2016, AOODGEFID 7746

Concorso di idee per la realizzazione di #scuoleinnovative

scuoleinnovative