Morte a doppia mandata

Morte a doppia mandata

di Vincenzo Andraous

Che in carcere si muore è cosa nota, meno risaputo è che si muore di indifferenza, di violenza artefatta dalle parole, di malattia mentale.

C’è un bacino di utenza da doppia diagnosi da fare paura, un disagio mentale senza alcun vero e sostanziale accompagnamento alla risalita.

Si muore in silenzio, senza apparenti sussulti, neppure dettati dalla vergogna. Si muore e basta.

Stavolta però non è morto il solito detenuto ignoto, quello che in fin dei conti se l’è cercata, il tossico, l’extracomunitario, il delinquentone messo a pagare il proprio debito alla società.

No, non è morto quello a cui è tutto possibile fargli fare e peggio non fare, no, questa volta è morta la dignità di una nazione, di un paese, di una democrazia asfissiata da mille impedimenti ideologici.

No, questa volta è andata in frantumi davvero la speranza di un carcere diverso, più umano, più giusto, finalmente contaminato da una giustizia giusta.

Sono morti due bimbi, due creature che non erano equiparati ai bambini, erano numerini appoggiati alle sbarre della cella.

Bimbi a perdere, bimbi in carcere, bimbi preda della cosiddetta pena certa, senza però esser titolari di alcuna imputazione, tranne quella all’anagrafe, in balia di quanti mangiano e parlano e agiscono con la pancia.

La tragedia sconvolge le coscienze, inutile perdita di tempo l’attenzione al reale intorno, più semplice e sbrigativo cancellare le carriere di alcuni operatori, si trasferiscono i responsabili di questi eventi che magari non sono per niente responsabili di alcunchè, si mette in isolamento la madre snaturata.

Il caso è chiuso. Passiamo avanti.

Ma forse le cose non stanno proprio così, forse è il caso di capire una volta per tutte che gli innocenti in carcere non ci devono stare, gli innocenti stanno all’aria aperta-libera, le madri colpevoli stanno in carcere, le madri imputate di reato ma che hanno bambini piccoli stanno a casa, fin quando quei bimbi innocenti saranno più grandi, a quel punto quelle donne, madri,  persone condannate, persone malate, persone davvero da osservare e trattare, potranno scontare giustamente e correttamente la loro pena. In questa sorta di terra di nessuno qual è carcere, l’innocenza subisce scossoni, torsioni, rallentamenti, è come trovarsi costretti davanti a una porta e pensare continuamente cosa ci sarà dietro.

Qualcuno starà pensando che un bimbo non svolge queste riflessioni, è un bimbo. Invece oltre a quella porta, quel bambino, quell’innocente, sarà costretto a fare memoria di ciò che troverà ad accompagnarne passi e mugugni: sbarre, blindati e scrocchi di serrature a doppia mandata.

Scriptura Terapeutica e Rescripta Libera

La scrittura medievale per attenuare la dislessia e l’arte del libro antico come opportunità di lavoro in carcere

Due progetti dello Scriptorium Foroiuliense di San Daniele del Friuli (UD) puntano sul recupero di arti antiche per metterle al servizio della società. “Scriptura terapeutica” mira a elaborare un metodo certificato per usare la scrittura a mano nel trattamento di disgrafia e dislessia. “Rescripta Libera”, attivato con il Consorzio COSM di Legacoop Friuli Venezia Giulia, inserirà i detenuti nel mondo del lavoro attraverso un laboratorio di legatoria artigianale e artistica

Il recupero di due arti antiche, quella della legatoria artigianale e quella della calligrafia, può avere anche un risvolto sociale. Lo dimostra l’attività dello Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi di San Daniele del Friuli (UD), associazione votata all’insegnamento dell’arte calligrafica antica e dei mestieri del libro, che ha presentato a Montecitorio due progetti, “Scriptura Terapeutica” e “Rescripta libera”, volti l’uno alla ricerca sulla scrittura medievale come metodo terapeutico per le persone che soffrono di disgrafia e dislessia e l’altro al recupero e all’inserimento lavorativo dei detenuti.

Il primo progetto, “Scriptura Terapeutica”, mira all’elaborazione di un metodo riconosciuto e certificato per usare la scrittura medievale per attenuare disturbi quali disgrafia e la dislessia. «La scrittura medievale– spiega il direttore dello Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano– è fatta di linee discontinue e di piccoli segmenti più facili da memorizzare. Per questo, nelle persone dislessiche o disgrafiche, migliora la connessione fra mente e movimento mano-braccio, rendendolo più fluido. Negli ultimi due anni abbiamo documentato tre casi di persone che, partecipando ai nostri corsi di calligrafia antica, hanno riscontrato dei benefici: da qui l’idea di elaborare, con un pool di medici, logopedisti, psicologi e maestri amanuensi e con il coinvolgimento di Enti Ospedalieri e Università, una ricerca che porti alla creazione di un metodo certificato, che sarà poi messo al servizio di tutti».

Quattro gli step previsti: diagnosi di disgrafia o difficoltà grafico-motorie (da parte di scuole, logopedisti, psicologi); formazione di gruppi per età e valutazioni; elaborazione dei dati, brevetto del metodo e pubblicazione; diffusione e formazione. I destinatari saranno persone soggette a disturbi come disgrafia e dislessia, che parteciperanno a un corso di scrittura calligrafica medievale di 10 ore: già una ventina di persone sono state selezionate per cominciare le lezioni a ottobre, nella sede dello Scriptorium a San Daniele del Friuli.

“Rescripta Libera” nasce invece dall’accordo tra lo Scriptorium e il Consorzio COSM (Consorzio Operativo Salute Mentale di Udine)che aderisce alla Lega delle Cooperative Sociali del Friuli Venezia Giulia. Il progetto è rivolto alla popolazione carceraria: l’obiettivo è di realizzare assieme ai detenuti un’attività imprenditoriale incentrata sulla produzione e commercializzazione di prodotti di legatoria artigianale e artistica, per offrire loro un’opportunità di riscatto, inclusione e qualificazione professionale.

«“Rescripta Libera” – spiega Michela Vogrig, presidente Consorzio COSM e vicepresidente Legacoopsociali FVG – intende rafforzare le opportunità di inserimento lavorativo e la riduzione della recidiva fra i detenuti. È rivolto a persone scarsamente scolarizzate, ma motivate a intraprendere un percorso di uscita dalla devianza. Attraverso questo progetto potranno essere sviluppate relazioni positive tra imprese, società civile e carcerati; i partecipanti potranno acquisire competenze tecnico-professionali e trovare un’occasione positiva di imprenditorialità e socialità».

Il progetto si articolerà in due fasi, la prima di formazione alla legatoria dei partecipanti e la seconda di avvio operativo di un laboratorio e di un’attività di produzione e vendita dei libri artigianali: l’intento è di formare gruppi di 30 detenuti che parteciperanno a un corso di 250 ore. «Durante il percorso – spiega Giurano – i detenuti impareranno a realizzare a mano la carta, a scegliere i materiali per la copertina e a padroneggiare le varie tecniche di legatoria artigianale necessarie per realizzare il prodotto editoriale, che verrà poi commercializzato».

Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi. Scriptorium Foroiuliense è un’associazione culturale nata nel 2012, con sede a San Daniele del Friuli (UD), votata all’insegnamento dell’arte calligrafica antica. Organizza corsi di calligrafia amanuense e realizza manoscritti personalizzati. Nell’Opificium Librorum, visitabile su prenotazione, ci si può immergere in una vera fabbrica del libro medievale. Lo Scriptorium Foroiuliense collabora con il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Fondazione Friuli, con prefetture, questure, ministeri e con la Regione Friuli Venezia Giulia. www.scriptoriumforoiuliense.it/

Il consorzio COSM, Consorzio Operativo Salute Mentale, da oltre 20 anni promuove l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e sviluppa attività socio-assistenziali, educative e culturali. Insieme ai 17 soci sostiene modelli di sviluppo innovativi, in grado di generare impatti positivi sulle condizioni economiche e sociali della comunità. Consorzio promuove in senso più ampio uno sviluppo locale sostenibile, attento al benessere della persona, alla qualità del lavoro e al rispetto dell’ambiente. Gestisce servizi e  sviluppa progetti che consentono l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio, oltre ad attività di formazione e progettazione ed è coinvolto in molti progetti di cooperazione allo sviluppo in diversi paesi del mondo. www.coopcosm.it

Circolare Ministeriale 25 settembre 2018, n. 1 Prot. AOODGOSV 16617

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
– Ufficio I –

Ai Direttori degli Uffici scolastici regionali
Loro Sedi
Ai Dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie
Loro Sedi
e, p.c.:
Al Capo di Gabinetto Sede
Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Sede
Al Capo dell’Ufficio Stampa Sede
Al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Direzione Generale per la promozione del sistema Paese – Ufficio V – ROMA

Circolare Ministeriale 25 settembre 2018, n. 1 Prot. AOODGOSV 16617

OGGETTO: Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze per l’a.s.2018/19. Decreto ministeriale 571 del 27 luglio 2018.

Da obbligo a opportunità: il governo pronto a rivedere l’alternanza

da Il Sole 24 Ore

Da obbligo a opportunità: il governo pronto a rivedere l’alternanza
di Claudio Tucci

Per cercare di adeguare il più possibile scuola e università alle esigenze del mondo del lavoro, «si intende rivedere l’istituto dell’alternanza scuola-lavoro, non più da considerarsi come un obbligo ma come un’opportunità sia per gli studenti che per le strutture, con percorsi di qualità, rispondenti a standard di sicurezza elevati e coerenti con il percorso di apprendimento dello studente interessato».

La bozza di Pnr
È scritto nero su bianco sulla bozza di Pnr, il Programma nazionale di riforma, esaminato ieri dal consiglio dei ministri. Nella paginetta dedicata alla scuola, il governo Conte evidenzia anche la necessità di «sviluppare percorsi di cittadinanza attiva fin dal primo ciclo di istruzione, anche in sinergia con le associazioni e altre realtà territoriali». Mentre sono allo studio diverse misure per garantire le prestazioni e i servizi necessari per raggiungere la piena inclusione scolastica e assicurare il diritto allo studio agli studenti diversamente abili o con bisogni educativi speciali.

Aggiornamento continuo e lotta alla dispersione
Oltre a ciò, nel Pnr, è scritto che si migliorerà la formazione iniziale dei docenti di sostegno, definendo degli indicatori per misurare la qualità dei processi di inclusione in ogni scuola.
Il governo, poi, annuncia di voler proseguire negli sforzi per limitare l’abbandono scolastico, con misure dirette ad incentivare gli studenti a proseguire gli studi, fino all’ottenimento di un titolo di scuola secondaria di secondo grado. Saranno utilizzati nuovi strumenti per l’aggiornamento continuo e la valorizzazione professionale del corpo docente, attraverso la revisione del sistema di reclutamento e affrontando il problema dei trasferimenti, che limita un’adeguata continuità didattica. Sarà inoltre valorizzato il ruolo del personale amministrativo tecnico e ausiliario (Ata) anche attraverso la formazione in servizio del personale di segreteria.

Educazione motoria
Infine, saranno intraprese misure per assicurare agli studenti una sana e corretta educazione motoria, prevedendo in particolare l’inserimento fin dalla scuola primaria di laureati in scienze motorie e sportive e la riorganizzazione dell’attività sportiva scolastica.

PTOF, 2018/19 ultimo anno di vigenza. Prossimo triennio 2019-2022

da Orizzontescuola

PTOF, 2018/19 ultimo anno di vigenza. Prossimo triennio 2019-2022
di Nino Sabella

Giungono in redazione diversi quesiti relativi alla scadenza del triennio del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Facciamo chiarezza sull’ultimo anno di vigenza del Piano, sul successivo triennio di riferimento e sulla tempistica relativa alla sua nuova predisposizione.

Primo triennio di vigenza

Il PTOF è stato elaborato per la prima volta, nel periodo settembre 2015 – gennaio 2016, ed è stato presentato alle famiglie (durante il periodo delle iscrizioni) per  il 1° settembre 2016.

Il primo triennio di riferimento, dunque, è quello che abbraccia gli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19.

Il 2018/19, pertanto, è l’ultimo di vigenza. Al riguardo ricordiamo la nota Miur n. 1830 del 06/10/2017.

Nuovo triennio di vigenza

Stando a quanto detto sopra, il nuovo triennio di riferimento è quello relativo agli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022.

Quando va predisposto

Secondo quanto previsto dalla legge 107/2015, il PTOF va predisposto entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento.

Il Piano, quindi, deve essere predisposto nel corrente anno scolastico, entro il mese di ottobre, per entrare in vigore nel 2019/20.

Ricordiamo che il Miur, nel 2015/16, ha concesso una proroga dando un maggiore lasso di tempo alle scuole, considerata la complessità della redazione del medesimo Piano. Al momento, comunque, non si hanno notizie in tal senso.

Rinnovo CCNL dirigenti scolastici: ferie solidali, assenze malattia e relativa retribuzione

da Orizzontescuola

Rinnovo CCNL dirigenti scolastici: ferie solidali, assenze malattia e relativa retribuzione
di redazione

Nella giornata di ieri, si è svolto un incontro all’Aran avente per oggetto il rinnovo del CCNL della dirigenza dell’area istruzione e ricerca.

L’incontro si è focalizzato sulla materie riguardanti il rapporto di lavoro.

Ferie solidali

Come riferisce lo Snals, è introdotto un articolo sulle ferie solidali, in base al quale i dirigenti scolastici possono cedere parte delle proprie ferie ad un collega, a condizione che questi abbia la necessità di assistere figli minori bisognosi di cure.

Assenze per malattia

Si è parlato anche di assenze per malattia e della relativa retribuzione, relativamente alla quale vi sono novità che incideranno sulla retribuzione di risultato.

Supplenze, riconvocazioni e depennamenti ITP a Torino. La nota

da Orizzontescuola

Supplenze, riconvocazioni e depennamenti ITP a Torino. La nota
di redazione

L’Ufficio Scolastico di Torino ha illustrato le modalità di riconvocazione dei docenti da graduatorie di istituto definitive.

Pubblicazione graduatorie entro il 27 settembre

Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado dovranno procedere alla pubblicazione delle graduatorie di istituto di I, II e III fascia in data 27 settembre 2018, prive di dati sensibili; il presente avviso non vale come liberatoria per le nomine dalle nuove graduatorie di istituto; si precisa a tal fine che saranno riconvocati da quest’Ufficio (in collaborazione con le scuole Polo individuate) tutti gli aspiranti di I, II e III fascia di istituto su tutte le disponibilità pubblicate da quest’Ufficio, onde evitare il rischio che siano nominati due docenti sullo stesso posto.

Depennamento ITP

Si invitano le istituzioni scolastiche a emanare i decreti di depennamento degli Insegnanti Tecnico-Pratici entro il 27 settembre 2018, seguendo le istruzioni delle note già pubblicate.

Per i docenti della Tabella B (Insegnanti Tecnico-Pratici) si comunica che: – la convocazione è effettuata con riserva di accertamento del titolo esecutivo (decreto cautelare, ordinanza o sentenza) che ha disposto l’inserimento; sarà verificata anche la congruenza del provvedimento giurisdizionale rispetto all’inserimento in II fascia delle graduatorie di istituto. – dovranno presentare copia della sentenza/ordinanza sfavorevole all’Amministrazione, dalla quale risulti il nominativo dell’aspirante; in assenza del provvedimento giurisdizionale o in caso di mancata presentazione dello stesso non potrà essere conferita alcuna supplenza Saranno effettuati anche controlli sul numero di RG. Si precisa che tutte le supplenze conferite agli Insegnanti Tecnico-Pratici saranno attribuite con clausola risolutiva condizionata all’esito del contenzioso; quest’Ufficio monitorerà lo stato di avanzamento del contenzioso in modo che nel caso di successivo provvedimento giurisdizionale favorevole all’amministrazione le scuole possano revocare tempestivamente la supplenza

La circolare

Stipendio, niente bonus 80 euro ai Co.co.co

da Orizzontescuola

Stipendio, niente bonus 80 euro ai Co.co.co
di redazione

Il primo stipendio, quello del mese di settembre, è stata una doccia fredda per i Co.Co.Co. recentemente stabilizzati dal Miur con contratto part time.

Lo stipendio del mese di settembre è stato erogato senza il bonus fiscale di 80 euro introdotto dal Governo Renzi e senza l’elemento perequativo introdotto nel CCNL 2016/18.

Assunti a tempo indeterminato ma con contratto part time, il loro stipendio si è dimezzato a circa 700 euro.

Cresce il loro disappunto per il fatto che ad oggi non è possibile sapere se ci sono le risorse per trasformare il rapporto di lavoro in tempo pieno.

Def, c’è accordo nella maggioranza. Via la Legge Fornero

da La Tecnica della Scuola

Def, c’è accordo nella maggioranza. Via la Legge Fornero
Di Andrea Carlino

Dopo una lunga riunione del Consiglio dei Ministri, c’è il via libera.

“Accordo raggiunto con tutto il governo sul 2,4%. Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento”. 

Matteo Salvini e Luigi Di Maio annunciano l’intesa faticosamente raggiunta sulla nota di aggiornamento al Def,

Portano a casa le misure simbolo del contratto gialloverde, dal reddito di cittadinanza al superamento della Fornero, passando per l’aliquota al 15% “per più di un milione di lavoratori”.

Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini -, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell’Iva”. 

Ecco il post del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio su Instagram (clicca qui per il link)

“RAGAZZI! Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia! Abbiamo portato a casa la Manovra del Popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al Reddito di Cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l’impiego. Restituiamo finalmente un futuro a 6 milioni e mezzo di persone che fino ad oggi hanno vissuto in condizione di povertà e che fino ad oggi sono stati sempre completamente ignorati.

Nella Manovra del Popolo abbiamo inserito anche la pensione di cittadinanza che restituisce dignità ai pensionati perché alza la minima a 780 euro. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un’opportunità.

I truffati delle banche saranno finalmente risarciti! Abbiamo istituito un Fondo ad hoc di 1,5 miliardi. 
Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono. Tra poco in diretta su Facebook vi racconterò tutti i dettagli!”

Così funziona la Legge Fornero

La riforma del sistema di pensioni fa parte del decreto legge Salva Italia varato dal governo Monti a fine 2011.

In particolare la riforma impone il sistema di calcolo contributivo nella costruzione della pensione di tutti i lavoratori, anche per coloro che – in ragione di un’altra riforma, quella del governo Dini nel 1995 – stavano costruendo la propria pensione con il più sistema retributivo.

Dal sistema retributivo al sistema contributivo

La pensione viene così calcolata in base ai versamenti effettuati dal lavoratore e non agli ultimi stipendi percepiti.

Allo stesso modo la riforma Fornero ha innalzato l’età pensionistica di uomini e donne, stabilendo i requisiti per la “pensione di vecchiaia” (in base all’età anagrafica): minimo 20 anni di contribuzione e 66 anni di età per donne del pubblico impiego e uomini (Pa e privati)62 anni per donne del settore privato (poi 66 anni e 3 mesi nel 2018), 63 anni e 6 mesi per donne lavoratrici autonome (che diventeranno gradualmente 66 anni e 3 mesi nel 2018).

Abolita la pensione di anzianità

Con la legge Fornero viene abolita la “pensione di anzianità” (in base al numero di anni di lavoro) sostituita dalla “pensione anticipata”: oggi bisogna aver lavorato 41 anni e 3 mesi per le donne o 42 anni e 3 mesi per gli uomini.

La Legge Fornero prevede l’aumento dei versamenti contributivi per una serie di categorie occupazionali, tra cui artigiani, commercianti e lavoratori autonomi.

Il problema degli esodati

Uno dei più famosi effetti collaterali della Legge Fornero è quello degli “esodati”, cioè i lavoratori che avevano sottoscritto accordi aziendali o di categoria che prevedevano il pensionamento di vecchiaia anticipato rispetto ai requisiti richiesti in precedenza.

Complice l’innalzamento dell’età del pensionamento essi sono rimasti senza più stipendio e senza ancora pensione, per diverso. Un caso sui cui è intervenuto successivamente il governo per garantire una via d’uscita.

Quota 100 con soglia minima a 62 anni

Ammonterebbe a 660mila la quota di dipendenti pubblici che verrebbe collocata in pensione nel volgere di un anno qualora il Governo approvasse quota 100 con soglia minima a 62 anni: il calcolo è stato fatto da Tabula e pubblicato dal Sole 24 Ore: l’ipotesi è che quota 100 con 62 anni di età minima, scrive il giornale economico, potrebbe avere circa 350mila beneficiari il primo anno con una spesa di 8,5 miliardi e circa 11 miliardi a regime.

Se si aggiungono le uscite a 41 e mezzo, attraverso il ripristino della pensione di anzianità ai livelli pre-Fornero, la cifra che salirebbe a regime a 20 miliardi.

L’eventualità aprirebbe le porte alla liberazione di tantissime cattedre. Come già segnalato da La Tecnica della Scuola, la quota 100 rappresenterebbe un motivo in più per accelerare l’approvazione delle nuove norme che regolano il reclutamento, ma soprattutto l’avvio dei concorsi.

Percorso annuale FIT: differenze tra docente neo-assunto da GAE/GM e quello ammesso al percorso

da La Tecnica della Scuola

Percorso annuale FIT: differenze tra docente neo-assunto da GAE/GM e quello ammesso al percorso
Di Lara La Gatta

Con riferimento alla nota n. 41693 del 21 settembre, relativa Percorso annuale FIT (terzo anno) di cui all’art.17 comma 5 del Dlgs. 59/2017, l’USR per il Piemonte ha fornito interessanti precisazioni.

Innanzitutto, ha riepilogato gli adempimenti previsti per i docenti interessati:

1) lo svolgimento di almeno 180 giorni di servizio, dei quali almeno 120 giorni, effettivamente prestato in attività didattiche. Tali computi sono proporzionalmente ridotti per i docenti ammessi al percorso formativo in servizio con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto;
2) a ciascun docente dovrà essere assegnato un tutor con lo stesso procedimento previsto per i docenti neo-assunti (preferibilmente della stessa disciplina o di disciplina affine); il tutor dovrà seguire il docente nella ricerca-azione e in attività di osservazione in classe per almeno 24 ore (verifica in itinere);
3) dal mese di novembre 2018 l’INDIRE attiverà un’apposita sezione nella piattaforma on-line, da cui i docenti potranno acquisire materiale utile per la costruzione del proprio portfolio professionale;
4) al termine del percorso, la Commissione di Valutazione, presieduta dal dirigente scolastico e composta da tre docenti di cui due scelti dal Collegio dei Docenti ed uno dal Consiglio di Istituto, integrata dal tutor scolastico, dovrà esprimere il parere vincolante per il superamento o meno del terzo anno FIT;
5) l’esame di valutazione consiste in un colloquio, che dovrà avvenire nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e la conclusione dell’anno scolastico. E’ possibile il rinvio del colloquio una sola volta solo per gravi motivi previsti dalla legge, non oltre il 30 giugno 2020.

Inoltre, lo stesso USR ha evidenziato in una tabella le diverse posizioni tra il docente neo-assunto da GAE/GM e quello
ammesso al percorso FIT:

Percorso annuale TERZO ANNO FIT Periodo di formazione e prova DOCENTI NEO-ASSUNTI (da GAE e GM)
Stato giuridico Supplente annuale con possibile immissione in ruolo condizionata al superamento del percorso annuale. Docente con contratto a tempo indeterminato in anno di formazione e prova.
Nomina tutor Sì (art. 12 D.M. 850/2015) Sì (art. 12 D.M. 850/2015)
180 gg. di servizio (di cui 120 gg. di attività didattica) Sì’
Ripetibilità No Sì (per una sola volta)
Formazione e attività Percorso solo all’interno della scuola che prevede: -ricerca -azione -24 ore di osservazione da parte del tutor (verifica in itinere) -portfolio professionale (curriculum formativo e professionale; bilancio delle competenze iniziale e finale; progettazione didattica annuale; il progetto di ricerca-azione; il piano di sviluppo professionale). Materiali disponibili su piattaforma on-line INDIRE. Percorso di formazione di 50 ore complessive, con laboratori formativi in presenza a cura delle Scuole Polo degli Ambiti e formazione on-line su piattaforma INDIRE, con inserimento del bilancio delle competenze iniziale e finale delle competenze, del portfolio professionale, dei materiali di osservazione del peer to peer (D.M. 850/2015).
Piattaforma INDIRE Aperta da novembre 2018 con disponibilità di materiali: sezione dedicata per docenti terzo anno FIT. Aperta da novembre 2018: sezione dedicata ai docenti neo-assunti.
Inserimento nel FORM dell’ USR PIEMONTE di cui alla Nota Prot. 13577 del 13/9/2018 No
Superamento del periodo Su delibera della Commissione di valutazione. Parere obbligatorio, ma non vincolante, del Comitato di valutazione. Competenza del Dirigente Scolastico.

 

Valorizzazione eccellenze scuole superiori, programma per studenti meritevoli a.s. 2018/2019

da La Tecnica della Scuola

Valorizzazione eccellenze scuole superiori, programma per studenti meritevoli a.s. 2018/2019
Di Lara La Gatta

Il Miur ha pubblicato la circolare con cui trasmette il programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze per l’a.s.2018/19, contenente le iniziative e le modalità di riconoscimento dei livelli di eccellenza conseguiti dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie.

In particolare, gli studenti che ottengono la votazione di 100 e lode nell’esame di Stato e gli studenti che raggiungono risultati elevati in determinate competizioni e nelle olimpiadi accedono ai riconoscimenti e ai premi previsti dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007, vale a dire:

  • a) benefit e accreditamenti per l’accesso a biblioteche. musei, istituti e luoghi della cultura;
  • b) ammissione ai tirocini formativi:
  • c) partecipazione ad iniziative formative organizzate da centri scientifici nazionali con destinazione rivolta alla qualità della formazione scolastica;
  • d) viaggi di istruzione e visite presso centri specialistici;
  • e) benefici di tipo economico;
  • f) altre forme di incentivo secondo intese e accordi stabiliti con soggetti pubblici e privati.

Privacy

I nominativi degli studenti, previo consenso degli interessati, saranno pubblicati nell’Albo nazionale delle eccellenze e resi disponibili per le università, le accademie, le istituzioni di ricerca e le imprese.

A tal fine, i dirigenti scolastici e i soggetti organizzatori delle competizioni dovranno acquisire, previa informativa, il consenso per la pubblicazione dei dati personali relativi ai suddetti studenti meritevoli nell’Albo nazionale delle eccellenze sul sito dell’INDIRE.

Trattamento fiscale

Il Miur ricorda anche che tali incentivi economici non sono assoggettati ad alcun regime fiscale (Risoluzione 280/E del 25 novembre 2009 dell’Agenzia delle Entrate).

Premio aggiuntivo

Anche per il corrente anno scolastico è previsto un premio aggiuntivo nelle competizioni con fasi internazionali che sono indicate con un asterisco nella tabella A del decreto 571 del 2018 ed è previsto un premio unico nelle competizioni per gruppi che è suddiviso tra i componenti del gruppo stesso.

Progetto Fuoriclasse

Il Ministero fa anche sapere che con il Progetto “I Fuoriclasse della Scuola” sono previste delle borse di studio con la partecipazione a un Campus residenziale sull’educazione finanziaria per gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori che hanno raggiunto risultati elevati nelle competizioni individuali a livello nazionale indicate nel Protocollo d’intesa siglato nel 2016 tra il Miur e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF). Il numero delle borse di studio può variare sulla base dei fondi raccolti dalla FEduF e sulla base della scelta dei sostenitori tra le varie categorie delle competizioni elencate nel regolamento pubblicato sul sito dedicato al progetto: http://www.fuoriclassedellascuola.it

Olimpiadi di Informatica 2018-2019

 

Olimpiadi di Informatica nazionali ed internazionali – Edizione 2018-2019

 

Come per le passate edizioni, anche per l’anno scolastico 2018-2019 si svolgeranno le Olimpiadi Italiane di Informatica (OII) organizzate con rinnovato impegno dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema nazionale di istruzione del MIUR, dal ITE E. Tosi di Busto Arsizio e da AICA a seguito dei brillanti risultati conseguiti nelle gare internazionali dai nostri studenti e per la particolare attenzione che il Ministero rivolge alla valorizzazione delle eccellenze. La manifestazione assume, poi, particolare rilevanza per i significativi riconoscimenti ricevuti, fra cui l’assegnazione di Borse di Studio da parte della Banca d’Italia per stage all’estero, riservate ai primi cinque studenti classificati a livello nazionale, e da parte della FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio) nell’ambito del progetto “I fuoriclasse della scuola”.

La complessa organizzazione della competizione verrà attuata con le stesse modalità dello scorso anno che, fra l’altro, prevedono di accompagnare le varie fasi di selezione con una serie di iniziative volte a favorire la diffusione delle competenze informatiche e a sostenere la preparazione degli studenti che parteciperanno alle gare. In allegato si trova la copia aggiornata della circolare in cui sono riportate tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’iniziativa, alle condizioni e alle modalità di partecipazione, all’iter del processo di selezione e agli indirizzi a cui rivolgersi per eventuali chiarimenti.

Con l’auspicio che, per il suo tramite, la scuola italiana possa dare il massimo contributo a questa competizione internazionale assicurando la partecipazione a un elevato numero di studenti, ringrazio per la collaborazione anche a nome del Comitato.

Con viva cordialità.

 

Nello Scarabottolo
Presidente del Comitato per le Olimpiadi Italiane di Informatica

 

Le scuole che intendono aderire potranno iscriversi gratuitamente registrando i propri dati direttamente sul web.

Vai alla registrazione

 

Gara scolastica giovedì 15 NOVEMBRE!!!


Debuttano online i dati aggiornati dell’Anagrafe dell’edilizia

da Il Sole 24 Ore

Debuttano online i dati aggiornati dell’Anagrafe dell’edilizia 

Al via l’operazione trasparenza sui dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, da ieri disponibili in chiaro, per singolo istituto scolastico, attraverso il portale del Miur nella sezione dedicata ai dati e open data
(http://dati.istruzione.it/opendata/opendata/catalogo/elements1/?area=Edilizia%20Scolastica) .
«Si tratta di un’operazione trasparenza molto importante e senza precedenti – sottolinea il ministro Marco Bussetti – che consente finalmente a tutti i cittadini di conoscere con precisione quale sia lo stato di salute degli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale. L’avevamo annunciata, anche a seguito di un Accordo quadro siglato con la Conferenza Unificata lo scorso 6 settembre, e stiamo mantenendo l’impegno preso, rispettando i tempi, anche in risposta alle molte sollecitazioni arrivate in questi anni da associazioni che si sono battute per la sicurezza delle nostre scuole, penso a Cittadinanzattiva e Legambiente».

Così, prosegue Bussetti, «abbiamo un quadro ancora più chiaro per poterci muovere rapidamente nell’individuare le priorità di intervento. Lavoreremo in stretta collaborazione con gli Enti locali per velocizzare le opere di manutenzione. Rispetto al passato – spiega il ministro – si registra qualche miglioramento nei dati, ma molto resta da fare. Dobbiamo correre. Si è perso purtroppo troppo tempo. Abbiamo risorse da spendere che erano rimaste ferme. Oltre 7 miliardi. Abbiamo già sbloccato oltre 1 miliardo per l’antisismica e 1,7 miliardi per interventi di messa in sicurezza. Abbiamo semplificato le procedure di spesa grazie all’Accordo in Conferenza Unificata che ci consente di attribuire le risorse direttamente agli Enti locali, senza passaggi intermedi. L’Anagrafe da ora in poi, sempre grazie a questo Accordo, sarà aggiornata in tempo reale: non dovremo più attendere mesi o anche anni per sapere come stanno le nostre scuole. E sarà anche migliorata con una quantità maggiore di dati che consentiranno di lavorare al meglio per capire dove c’è maggior bisogno di intervento. Faremo tutto questo insieme e Regioni ed Enti locali che, va ricordato, sono proprietari degli edifici scolastici».

Il Miur, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ha anche avviato una mappatura satellitare degli edifici scolastici per poter verificare eventuali spostamenti, anche millimetrici, degli edifici scolastici negli ultimi 8 anni e far partire i necessari controlli.

Dall’ultimo aggiornamento dell’Anagrafe emerge che in Italia c’è un patrimonio edilizio scolastico composto da 40.151 edifici attivi che fanno capo agli enti locali, 22.000 di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970. L’aggiornamento ha consentito un censimento più completo del precedente con un +17,8% di edifici intercettati, che nella precedente rilevazione risultavano inattivi.

Ad oggi, il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico (la prima norma che introduce in Italia l’obbligo del certificato di collaudo statico è la legge 5 novembre 1971, n. 1086, il 22,3% degli edifici senza questo certificato è costruito prima del 1970). Il 59,5% non ha quello di prevenzione incendi. Il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità. Il 78,6% delle scuole ha il piano di emergenza. Il 57,5% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Le barriere architettoniche risultano rimosse nel 74,5% degli edifici.