Il Semestre della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Come percepiscono studentesse e studenti il Consiglio d’Europa, i suoi compiti e il suo funzionamento? Per rispondere basterebbe sfogliare i tanti, originali e interessanti elaborati arrivati dalle Scuole secondarie di I e II grado che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Semestre della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa”, indetto dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di cui si è svolta oggi la premiazione.

Dalla partecipazione attiva dei più giovani al processo democratico al concetto di inclusione, dalla giustizia adatta all’infanzia fino alla digitalizzazione, per citarne solo alcuni, sono molteplici e diversi i temi su cui i ragazzi hanno potuto riflettere per articolare le proprie proposte, tutti in linea con la strategia del Consiglio d’Europa per i diritti del fanciullo e in chiara armonia con una delle tre aree prioritarie del Semestre di Presidenza italiano dedicato anche alla tutela dei diritti dei minori. Tra coloro che hanno presentato testi scritti, realizzato video o interpretato in chiave artistica gli argomenti proposti dal Concorso, sono state le scuole vincitrici. 

Per la Secondaria di I grado: l’Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri (CH), con lo scritto dal titolo “Essere donne”; l’Istituto Comprensivo “Martin Luther King” di Caltanissetta, con il video dal titolo “Aiutiamo ogni bambino”; l’Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Ragusa, con l’elaborato artistico “Vittoria dei diritti”.

Per il biennio della Secondaria di II grado: il Liceo delle Scienze umane “Vito Fornari” di Molfetta (BA), con lo scritto “Una giustizia a misura di minore. Il caso Eitan”; il Liceo artistico IIS “Pertini – Santoni” di Crotone, con l’elaborato artistico “Libertà”; il Convitto Nazionale “Torquato Tasso” di Salerno, Liceo Classico Europeo, con il video “Diritto all’istruzione”.

Per il triennio della Secondaria di II grado: il Liceo “Giovan Pietro Vieusseux” di Imperia, sezione di Pieve di Teco, con lo scritto “Intervista al dott. Umberto Valente, dalla Liguria al resto del mondo, sempre al servizio degli altri”; il Liceo classico e musicale coreutico “Gioacchino da Fiore” di Rende e Torano Castello (CS), con l’elaborato artistico dal titolo “Vòtati alla vita!”; il Liceo scientifico “Michele Cipolla” di Castelvetrano (TP), con il video “Studiare: diritto o privilegio. Per un’istruzione più equa”.

Alla cerimonia, tenutasi presso la Sala “Maria Montessori” del Ministero dell’Istruzione, e aperta da un video messaggio del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, hanno partecipato Michael Remmert (Directorate General of Democracy Council of Europe), collegato da remoto, il Direttore Generale Antimo Ponticiello (Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione) e il Cons. Pier Luigi Gentile (Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), moderati da Clara Rech (Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico).

Concorso sul Semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Come percepiscono studentesse e studenti il Consiglio d’Europa, i suoi compiti e il suo funzionamento? Per rispondere basterebbe sfogliare i tanti, originali e interessanti elaborati arrivati dalle Scuole secondarie di I e II grado che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Semestre della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa”, indetto dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di cui si è svolta oggi la premiazione.

Dalla partecipazione attiva dei più giovani al processo democratico al concetto di inclusione, dalla giustizia adatta all’infanzia fino alla digitalizzazione, per citarne solo alcuni, sono molteplici e diversi i temi su cui i ragazzi hanno potuto riflettere per articolare le proprie proposte, tutti in linea con la strategia del Consiglio d’Europa per i diritti del fanciullo e in chiara armonia con una delle tre aree prioritarie del Semestre di Presidenza italiano dedicato anche alla tutela dei diritti dei minori. Tra coloro che hanno presentato testi scritti, realizzato video o interpretato in chiave artistica gli argomenti proposti dal Concorso, sono state le scuole vincitrici. 

Per la Secondaria di I grado: l’Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri (CH), con lo scritto dal titolo “Essere donne”; l’Istituto Comprensivo “Martin Luther King” di Caltanissetta, con il video dal titolo “Aiutiamo ogni bambino”; l’Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Ragusa, con l’elaborato artistico “Vittoria dei diritti”.

Per il biennio della Secondaria di II grado: il Liceo delle Scienze umane “Vito Fornari” di Molfetta (BA), con lo scritto “Una giustizia a misura di minore. Il caso Eitan”; il Liceo artistico IIS “Pertini – Santoni” di Crotone, con l’elaborato artistico “Libertà”; il Convitto Nazionale “Torquato Tasso” di Salerno, Liceo Classico Europeo, con il video “Diritto all’istruzione”.

Per il triennio della Secondaria di II grado: il Liceo “Giovan Pietro Vieusseux” di Imperia, sezione di Pieve di Teco, con lo scritto “Intervista al dott. Umberto Valente, dalla Liguria al resto del mondo, sempre al servizio degli altri”; il Liceo classico e musicale coreutico “Gioacchino da Fiore” di Rende e Torano Castello (CS), con l’elaborato artistico dal titolo “Vòtati alla vita!”; il Liceo scientifico “Michele Cipolla” di Castelvetrano (TP), con il video “Studiare: diritto o privilegio. Per un’istruzione più equa”.

Alla cerimonia, tenutasi presso la Sala “Maria Montessori” del Ministero dell’Istruzione, e aperta da un video messaggio del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, hanno partecipato Michael Remmert (Directorate General of Democracy Council of Europe), collegato da remoto, il Direttore Generale Antimo Ponticiello (Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione) e il Cons. Pier Luigi Gentile (Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), moderati da Clara Rech (Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico).

M. Sicignano, Ovunque sia, saremo insieme

Marzia Sicignano scrive di donne

di Antonio Stanca

   A Scafati, in provincia di Salerno, vive Marzia Sicignano. Ha venticinque anni, frequenta l’Università e scrive poesie sulla sua pagina Instagram “Io, te e il mare”. Questo è pure il titolo del suo primo romanzo comparso nel 2018 presso Mondadori. Nel 2019 è venuto il secondo, Aria, e nel 2020 il terzo, Ovunque sia, saremo insieme. Anche questi sono stati pubblicati da Mondadori e dell’ultimo lo scorso Giugno c’è stata un’edizione speciale. Le illustrazioni sono di Sara Di Francescantonio. 

  Fin dal primo romanzo, diventato un bestseller, il successo ha arriso alla Sicignano che capace si è mostrata di cogliere con immediatezza quanto avviene nell’animo, nel pensiero di giovani donne e renderlo con un linguaggio molto vicino. Leggerla è come sentir parlare i suoi personaggi, vederli, assistere ai loro movimenti. Una trasposizione fedele di quanto, di come fanno sembrano le sue opere e così pure Ovunque sia, saremo insieme. Qui due ragazze, Sara e Marta, ripercorrono la loro vita.

   L’opera è composta da brani in prosa che si alternano con altri in versi. Sono i due aspetti della scrittura della Sicignano che stavolta vogliono trovare pari espressione. La poesia segue la prosa e diventa una considerazione, una valutazione, una riflessione su ciò che in essa dice l’una o l’altra ragazza, su quanto di loro si sa. Il fatto e il giudizio procedono insieme quasi a voler fissare, suggellare ogni frangente, ogni aspetto del cammino che le due hanno compiuto da piccole a grandi. Quello che è di una diventa anche dell’altra, niente rimane tra loro di non scambiato, non riferito, non confidato. Sempre insieme stanno. Tutto si dicono delle cose proprie e a volte anche di quelle degli altri. I loro discorsi sono la misura alla quale il mondo finisce per essere ridotto. Di quel mondo fanno parte anche genitori, insegnanti, compagni, ma limitata rimane la loro funzione, la loro importanza. Importanti saranno, invece, Matteo per Sara e Mirko per Marta. Diventeranno i loro ragazzi, rappresenteranno un riferimento fondamentale, con loro si scopriranno completamente nel carattere, nel modo di intendere, di fare: più restia, più solitaria, più nascosta Sara, più rivolta all’esterno, più bisognosa di scambi, sostegni Marta. Né l’una né l’altra, però, avrà successo col suo ragazzo, entrambe saranno lasciate, di nuovo insieme torneranno una volta rimaste sole. A lungo parleranno della loro storia d’amore, se ne faranno una colpa e intanto non usciranno dai problemi che le assillano, quelli propri della loro persona. Tramite Matteo e Mirko avrebbero potuto superarli ma non erano riuscite. Quell’esperienza aveva confermato che solo insieme potevano stare, solo insieme potevano trovare le ragioni per capirsi, spiegarsi, volersi, per vivere anche quando sarebbero diventate adulte.

   Un altro romanzo ha fatto la Sicignano di un altro caso della vita, del rapporto prima tra due bambine poi tra due ragazze. E’ la terza sua opera e la femminilità sembra confermarsi come il motivo ricorrente della sua scrittura, sembra voglia trovare con questa la sua voce più vera, più autentica.

   Di donne vuol dire la Sicignano, soprattutto di donne in formazione, seguirle vuole, mostrare cosa pensano, cosa fanno, come parlano, come crescono, come amano. Le vuole far vedere senza intervenire, quasi le fotografasse.

   E’ un’operazione nuova, insolita, difficile soprattutto se si tiene conto che a farla è una scrittrice molto giovane.

Concorso educazione motoria alla primaria, il Ministero tira dritto: nessun accordo con i sindacati

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il Ministero dell’istruzione sembra tirare dritto per quanto riguarda il concorso educazione motoria per la scuola primaria: dopo l’informativa con i sindacati, chiesta proprio da questi ultimi, non pare esserci lo spazio per alcune modifiche chieste in precedenza dalle organizzazioni sindacali. Il bando, dunque, sarà pubblicato a breve molto probabilmente.

“Non c’è stato margine per accogliere le nostre richieste”, dice Giuseppe Faraci dell’Anief, che dunque spiega come i punti segnalati dalle organizzazioni sindacali non verranno presi in considerazione.

Anche la Flc Cgil si mostra critica: “Si tratta di una scelta molto grave per la FLC CGIL, che va a calpestare l’approccio all’insegnamento unitario e globale tipico della scuola primaria”.

La posizione della Flc Cgil

Non ci sono state risposte favorevoli o di apertura nel merito dei temi segnalati, fondamentalmente il Ministero ha sostenuto che la politica sollecita con urgenza l’avvio del concorso mentre ignora nella norma la necessità di integrare le indicazioni nazionali, che pure definiscono i contenuti degli insegnamenti impartiti e gli obiettivi di apprendimento. In altre parole la volontà del legislatore è avviare il concorso, anche a costo di mutuare i programmi da quelli previsti nell’ordinario della secondaria di 1 grado”, si legge sul sito del sindacato.

Alla base delle richiesta di attivare il confronto sul regolamento illustrato nell’incontro del 16 febbraio due richieste:

  • l’integrazione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione necessaria alla definizione dei contenuti di questo nuovo insegnamento che dovrebbe precedere il concorso
  •  l’esclusione dei diplomati ISEF dall’accesso al concorso

Un altro tema segnalato e discusso ampiamente è stata la salvaguardia dei futuri vincitori del concorso stesso, che secondo il testo presentato in caso di avvio di nuova procedura vedrebbero decadere la graduatoria di merito in cui sono inseriti, nonché la possibilità di integrare le graduatorie mediante surroga in caso di rinunce al ruolo.

Le osservazioni dell’Anief

Ci preme preliminarmente rilevare l’assenza di una riforma ordinamentale che, ancor prima della definizione del regolamento del futuro concorso, ne delinei il profilo pedagogico e giuridico del nuovo insegnamento. 

Riteniamo non sia possibile procedere, adesso, alla regolamentazione di un bando di concorso per una classe di concorso ancora nei fatti inesistente, al momento solo annunciata con la previsione di legge emanata dal legislatore.

Detto ciò, in relazione alla bozza del DM relativo alle disposizioni concernenti il concorso segnaliamo quanto segue:

– Art. 3 (Requisiti di ammissione e …..)

Non trova alcun fondamento giuridico l’esclusione, dai titoli di accesso al concorso, di tutti quei titoli di studio attualmente previsti per l’insegnamento della materia per le classi di concorso A-48 «Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado»  e A-49 «Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I  grado. Ai sensi del DM 259/17, chi ha conseguito il titolo di studio entro il 23 febbraio 2016, per l’accesso alle graduatorie d’istituto e ai futuri concorsi, è possibile fare riferimento ai titoli di accesso ad una delle pregresse classi di concorso ai sensi del DM 39/98 e del DM 22/05.

Così come tra l’altro previsto dall’art. 337 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 per la copertura degli incarichi a tempo determinato. 

A tal proposito, chiediamo, nel caso di aggiornamento delle GPS, di prevedere la costituzione delle relative graduatorie provinciali per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria.

Sempre all’art. 3 manca la previsione dei requisiti necessari in caso di aspiranti in possesso di abilitazione per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola secondaria di I e II grado.

– Art. 10 (Graduatorie di merito regionali)

Considerato che al comma 4 è stabilità la validità annuale ed in ogni caso la perdita dell’efficacia con l’approvazione della graduatoria riferite al successivo concorso, si ritiene assolutamente indispensabile prevedere una formula di tutela dei vincitori che non dovessero essere assunti, per varie ragioni, entro la validità annuale della graduatoria di merito e/o entro l’approvazione della graduatoria del successivo concorso.
Chiediamo di inserire, dopo il punto, “Fatta salva l’effettiva immissione in ruolo del personale risultato vincitore, e comunque nel limite dei posti previsti dal bando.”

Chiediamo inoltre di prevedere espressamente, che a seguito di rinunce, venga effettuato lo scorrimento della graduatoria con gli idonei, tale da garantire la copertura totale dei posti messi a bando con la relativa procedura.

Allegato A  – Programma d’esame

Serve un aggiornamento delle indicazioni nazionali della scuola primaria, il programma d’esame deve essere desunto da uno specifico quadro di riferimento e non tratto dai programmi di insegnamento della materia nella scuola secondaria di secondo grado. Lamentiamo un frettoloso adeguamento del programma d’esame, privo appunto di un riferimento specifico all’interno delle indicazioni nazionali per la scuola primaria. 

Allegato B – Tabella tioli valutabili

Al punto B.1 è prevista la valutazione di un precedente concorso (ad oggi inesistente), mentre non è stata prevista la valutazione del superamento di un concorso o il possesso dell’abilitazione per l’insegnamento nello stesso ordine di scuola.

Tra i tioli di servizio di cui al punto C.1 è valutato esclusivamente il servizio sulla specifica classe di concorso. Quale classe di concorso? Ad oggi non abbiamo una classe di concorso, e tantomeno del servizio svolto su quella classe di concorso.
Perché non valutare il servizio sulla scuola primaria o sulle classi di concorso di educazione motoria nella scuola secondaria, di primo e secondo grado?

Chi può partecipare al concorso

E’ necessario essere in possesso di uno dei seguenti titoli

  • laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative»
  • laurea magistrale classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport
  • laurea magistrale nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie
  • titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233: laurea 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; 75/S Scienze e tecnica dello sport; 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative

Necessari i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche di cui al DM 616/2017.

I sindacati hanno messo in rilievo la mancanza, tra i requisiti di accesso, del diploma ISEF.

Concorso sarà abilitante, per titoli ed esami

Il concorso sarà abilitante, ossia l’aspirante che supera le prove acquisisce l’abilitazione all’insegnamento di ed. motoria alla primaria. Ci sarà una classe di concorso apposita.

Ci saranno delle prove e le graduatorie saranno formate con i punteggi di prove + titoli.  Le graduatorie hanno validità annuale ed in ogni caso perdono efficacia con l’approvazione delle graduatorie riferite al successivo concorso.

Concorso ordinario scuola secondaria: mercoledì 23 febbraio in Gazzetta il diario delle prove scritte

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Il 22 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale n. 15 il ministero dell’Istruzione ha annunciato che il 23 febbraio – nel proprio sito internet e in quello degli Uffici scolastici regionali – sarà pubblicato il diario delle prove scritte del concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e di secondo grado.

Data e sedi

Le prove  scritte si svolgeranno nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici   scolastici regionali competenti per territorio.

L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, sarà comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti  internet.

L’avviso avrà valore di notifica a tutti gli effetti.

Chi può partecipare

Potranno partecipare solo i candidati che si sono iscritti nel 2020.

I candidati dovranno presentarsi muniti di:
·        documento di riconoscimento in corso di validità;
·        del codice fiscale;
·        della certificazione verde COVID 19;
·        della ricevuta  di  versamento del contributo previsto.

La mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, anche se per caso fortuito o a causa  di  forza  maggiore, comporterà l’esclusione dalla procedura concorsuale.

Prova scritta

La prova scritta, computer-based consistrerà nella somministrazione di cinquanta quesiti a risposta multipla sulle discipline riguardanti alla classe di concorso.

I quesiti verteranno sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione n° 326 del 2021. Ciascuna domanda, il cui ordine è casuale per ogni candidato, sarà seguita da quattro risposte, di cui solo una corretta.

Prova orale

Con 24 ore rispetto al giorno fissato per la prova orale, il candidato estrarrà l’argomento da trattare nella simulazione di una lezione che deve contenere la progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie.

Per alcune classi di concorso sarà prevista una prova pratica (cfr. allega A decreto 326 del 2021).

Abilitazione

Il superamento di tutte le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi, costituirà l’abilitazione all’insegnamento per le medesime classi di concorso.

Graduatoria finale

Le commissioni preposte termineranno il loro compito con la formulazione della graduatoria dei candidati che hanno superato tutte le prove con l’aggiunta dei titoli previsti dall’allegato B al decreto 326 del 2021.

Punteggio massimo raggiungibile

Il punteggio massimo raggiungibile da un candidato sarà di 250 punti, i quali scaturiranno dai seguenti parziali: 100 prova scritta, 100 prova orale e 50 per i titoli presentati.

Maturità 2022, in quali casi è possibile richiedere il colloquio in videoconferenza?

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

Mentre il mondo della scuola è in trepidante attesa dell’ordinanza ministeriale definitiva che norma l’esame di maturità 2022nell’ultima bozza del Mi, all’articolo 8 leggiamo due casi in cui il candidato può non svolgere in presenza, a scuola, il colloquio.

Caso 1, prove d’esame fuori dalla sede scolastica, è la commissione ad andare dal candidato

Gli USR valutano le richieste di effettuazione delle prove d’esame fuori dalla sede scolastica per eventuali candidati degenti in luoghi di cura od ospedali o detenuti, o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo dell’esame per ragioni diverse da quelle collegate alla pandemia da COVID 19, autorizzando, ove ne ravvisino l’opportunità, le commissioni a spostarsi anche fuori provincia o regione.

 

In tale ipotesi, le prove scritte sono effettuate, di norma, nella sessione suppletiva. Se possibile, l’USR può autorizzare l’installazione di linee telematiche a comunicazione sincronica provvedendo alla relativa vigilanza. Insomma, niente video conferenza in questi casi, semmai all’occorrenza è la commissione a spostarsi sul territorio per raggiungere il candidato nei luoghi di cura o di detenzione.

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Caso 2, colloquio in video conferenza

In caso di malattia del candidato, e dunque – ipotizziamo – anche nel caso di positività al Covid-19, tale che il candidato fosse impossibilitato a lasciare il proprio domicilio per il colloquio, il ministero riconosce la possibilità di inoltrare al presidente della commissione d’esame:

  • motivata richiesta di effettuazione del colloquio a distanza,
  • idonea documentazione a riguardo.

Il presidente della commissione dispone la modalità d’esame in videoconferenza.

Quanto alle prove scritte, che debbono obbligatoriamente essere effettuate in presenza, i candidati avranno la possibilità di accedere successivamente alla sessione suppletiva o straordinaria.

La sessione suppletiva

La sessione suppletiva o straordinaria è disciplinata dall’articolo 26 della bozza di ordinanza del Ministero.

Ai candidati che, a seguito di assenza per malattia, debitamente certificata, o dovuta a grave documentato motivo, riconosciuto tale dalla sottocommissione, anche in relazione alla situazione pandemica, si trovano nell’assoluta impossibilità di partecipare alle prove scritte, è data facoltà di sostenere le prove stesse nella sessione suppletiva.

E dunque, i candidati che siano stati assenti entro i tempi di svolgimento della seconda prova scritta hanno facoltà di chiedere di essere ammessi a sostenere le prove scritte suppletive, presentando probante documentazione entro il giorno successivo a quello di effettuazione della prova medesima. Per gli istituti nei quali la seconda prova si svolge in più giorni, il termine è fissato nel giorno successivo a quello d’inizio della prova stessa.

E per chi non potesse svolgere neanche il colloquio in video conferenza?

L’ordinanza chiarisce anche un altro caso, in relazione a quel candidato che per malattia, debitamente certificata, o per grave documentato motivo, non potesse svolgere neanche il colloquio in videoconferenza nella data prevista. In questo caso a tale candidato è data facoltà di sostenere la prova stessa in altra data entro il termine di chiusura dei lavori previsto dal calendario deliberato dalla commissione.

Sessione straordinaria solo per casi eccezionali

In casi eccezionali, qualora non sia possibile sostenere le prove scritte nella sessione suppletiva o sostenere il colloquio, anche in videoconferenza, entro il termine previsto dal calendario deliberato dalla commissione, i candidati possono chiedere di sostenere le prove in un’apposita sessione straordinaria, producendo istanza al presidente entro il giorno successivo all’assenza. Con l’ok della sottocommissione, il Ministero, sulla base dei dati forniti dai competenti USR fissa, con apposito provvedimento, i tempi e le modalità di effettuazione degli esami in sessione straordinaria.

E se l’esame resta a metà?

In fine cosa accade se l’esame resta a metà? In casi eccezionali, qualora nel corso dello svolgimento delle prove d’esame un candidato sia impossibilitato in tutto o in parte a proseguire o completare le prove stesse secondo il calendario prestabilito, il presidente, con propria deliberazione, stabilisce in qual modo l’esame stesso debba proseguire o essere completato, ovvero se il candidato debba essere rinviato alle prove suppletive o straordinarie per la prosecuzione o per il completamento.

Pigreco-day, si celebra il 14 marzo 2022: previsti quiz on-line di matematica per gli studenti

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

In occasione del PIGRECO DAY 2022 (14 marzo) il Ministero dell Istruzione promuove un evento per celebrare la giornata, analogamente a quanto avviene in altri Paesi, con la finalità di avvicinare tutti i giovani alla matematica e con lo scopo di comunicare l’impegno del ministero e delle scuole per l’apprendimento della matematica e delle discipline scientifiche.

L’evento online prevede la possibilità da parte degli studenti e delle studentesse di tutte le scuole italiane, anche all’estero, di svolgere, sempre il 14 marzo 2022, attività online di risoluzione di quiz nella logica del problem solving su una piattaforma dedicata che verrà aperta prima del 14
marzo e conterrà tutte le informazioni, degli esempi di quiz/problemi su cui esercitarsi.

Le scuole che si iscriveranno all’evento nei giorni precedenti, tramite la piattaforma (https://www.piday.it), riceveranno il logo ufficiale dell’evento che potranno pubblicare sulla loro homepage diventando così “Official Supporter π Day 2022” e riceveranno tutte le informazioni per svolgere le attività online.

Le attività online potranno essere svolte per tutta la giornata del 14 marzo 2022 e gli studenti, dopo averle svolte, potranno ricevere dei feedback immediati sul risultato conseguito.

Ricostruzione di carriera. Il pre-ruolo va conteggiato ai fini di un corretto inquadramento di stipendio

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

Il pre-ruolo vale ai fini della ricostruzione di carriera e del giusto inquadramento stipendiale. Il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato, sancito dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, viene richiamato anche dal giudice del lavoro del tribunale di Cremona che ha riconosciuto il diritto di due lavoratori all’integrale ricostruzione di carriera, per la quale va computato tutto il servizio a tempo determinato svolto prima dell’immissione in ruolo. Una sentenza – informa la Flc Cgil – che condanna il Ministero dell’Istruzione a emanare un nuovo decreto di ricostruzione di carriera nonché al pagamento delle differenze retributive non pagate.

La FLC CGIL ricorda che è un diritto vedersi riconosciuta per intero la ricostruzione di carriera, sulla base degli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato, in vista di un corretto inquadramento stipendiale. Ecco perché il Tribunale di Cremona avrebbe accolto i due ricorsi (riguardanti un docente e un’assistente amministrativa).

E la carta docente?

Un tema, quello della discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato che – lo ricordiamo – si pone anche in relazione alla carta docente, alla quale ad oggi hanno accesso solo gli insegnanti di ruolo e non i precari che peraltro avrebbero maggiore bisogno di un supporto economico da parte dello Stato.

Prove INVALSI 2022: si parte a marzo con i maturandi. Tutte le date

da Tuttoscuola

Pubblicate le nuove date Invalsi 2021/22. I ragazzi di quinta superiore saranno i primi a farci i conti, dal 1° al 31 marzo 2022,  poi sarà la volta degli studenti di terza media dal 1° al 30 aprile 2022. Di seguito il nuovo calendario delle prove Invalsi 2021/22 suddiviso in base all’ordine e al grado di scuola.

Prove INVALSI 2022: il calendario

Prove INVALSI 2022, II primaria (prova cartacea)

– Italiano: 6 maggio 2022
– Matematica: 9 maggio 2022

Prove INVALSI 2022, V primaria (prova cartacea)

– Inglese: 5 maggio 2022
– Italiano: 6 maggio 2022
– Matematica: 9 maggio 2022

Prove INVALSI 2021, III secondaria di primo grado (prova al computer – CBT)

– Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): dal 4 al 7 aprile 2022, e dall’11 al 13 aprile 2022
La scuola sceglie tre giorni tra i quattro proposti.
– Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): dal 1° al 30 aprile 2022

Prove INVALSI 2022, II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)

– Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: dall’11 al 13 maggio 2022
La scuola sceglie tre giorni tra i quattro proposti.
– Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano e Matematica: dall’11 al 13 maggio 2022

Prove INVALSI 2022, V secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)

– Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): Dal 1° al 4 marzo e dal 7 al 10 marzo 2022
La scuola sceglie tre giorni tra i quattro proposti.
– Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): dal 1° al 31 marzo 2022

Avviso 23 febbraio 2022, AOODGPER 7707

Ministero dell’Istruzione

Diario delle prove scritte del concorso ordinario, per titoli ed
esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i
posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e
di secondo grado.

(GU n.15 del 22-2-2022)

Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 4, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – n. 5 del 18 gennaio 2022, si comunica che il giorno 23 febbraio 2022 sara’ pubblicato nel sito istituzionale del Ministero, nonche’ sui siti degli uffici scolastici regionali, il primo calendario della prova scritta, distinta per classe di concorso, della procedura ordinaria, per titoli ed esami, finalizzata al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e secondo grado. Della pubblicazione dei successivi calendari sara’ dato apposito avviso.
Si evidenzia che, a norma dell’art. 3, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, le prove scritte si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, e’ comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet.
L’avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validita’, del codice fiscale, della ricevuta di versamento del contributo di segreteria e di quanto prescritto dal protocollo di sicurezza, adottato con ordinanza ministeriale 21 giugno 2021, n. 187, pubblicato sul sito del Ministero, nonche’ della normativa vigente in materia di «certificazione verde».
Ogni ulteriore informazione e documentazione inerente alla procedura concorsuale e’ disponibile all’indirizzo:
https://www.miur.gov.it/web/guest/concorso-ordinario-scuola-secondaria


Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di I e di II grado – calendario delle prove scritte

Investing in an integrated early childhood education and care system: growing the next generation of Eu

Contrastare le disuguaglianze, a livello nazionale ed europeo, a partire dall’infanzia. Promuovere una piena ripresa educativa e sociale dopo la pandemia. Riconoscere i diritti delle bambine e dei bambini, garantendo percorsi di educazione e cura di qualità, soprattutto nei contesti più svantaggiati. Assicurare, attraverso i servizi per i più piccoli, maggiore coesione e inclusione nel presente e nel futuro. Sono stati questi i punti al centro del confronto internazionale, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dal titolo “Investing in an integrated early childhood education and care system: growing the next generation of Eu”, che si è tenuto il 23 febbraio 2022 a Bologna.

“L’educazione dell’infanzia è una risposta strategica alle sfide sociali ed economiche attuali e future”, ha detto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, aprendo la conferenza insieme a Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù.

“Garantire un’educazione e una cura di qualità sin dai primissimi anni di vita – ha continuato il Ministro Bianchi – è fondamentale, se vogliamo assicurare il pieno sviluppo a ogni bambina e bambino. È dall’infanzia che dobbiamo partire per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e, al contempo, intervenire a sostegno delle famiglie, offrendo servizi qualificati. Si tratta di politiche e investimenti che ogni singolo Paese sviluppa in base alle proprie esigenze e caratteristiche, ma è indubbio che il rilancio dopo l’emergenza sanitaria sia un lavoro di squadra, che ci coinvolge tutti, a livello nazionale ed europeo. Grazie alle risorse del PNRR abbiamo destinato ad asili nido e scuole dell’infanzia 4,6 miliardi di euro. Oggi insieme abbiamo condiviso priorità di intervento che metteremo in campo per migliorare il sistema e renderlo adeguato alle sfide dei tempi”.

Hanno preso parte all’iniziativa Simona Kustec, Ministra dell’Istruzione, delle Scienze e dello Sport della Slovenia; Prodromos Prodromou, Ministro dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport e della Gioventù di Cipro; Jean-Michel Blanquer, Ministro dell’Educazione nazionale, della Gioventù e dello Sport della Francia (che ha partecipato in videocollegamento); Alejandro Tiana Ferrer, Sottosegretario di Stato all’Istruzione della Spagna. La conferenza è stata introdotta dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

L’evento è stato anche l’occasione per condividere pubblicamente gli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia, elaborati dalla Commissione nazionale zerosei e adottati con Decreto ministeriale in seguito a una consultazione pubblica e al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Ministro ha firmato l’atto proprio durante l’evento a Bologna. Si tratta del primo documento nazionale per i servizi educativi per l’infanzia (nidi, micronidi, sezioni primavera, servizi integrativi, tutti rivolti a bambine e bambini fino ai tre anni) che, fino all’emanazione del decreto legislativo 65 del 2017, erano di competenza degli enti territoriali e locali. Insieme alle Linee Guida Pedagogiche per il sistema integrato zerosei gli Orientamenti costituiscono il quadro di riferimento per il sistema. Questi gli obiettivi del documento: mettere in comune il patrimonio di esperienze, favorire un’ulteriore elaborazione di proposte educative di qualità per le bambine e i bambini fino ai tre anni, delineare una prospettiva alla quale fare riferimento per il futuro.

I principali temi trattati all’interno del testo sono:

  • la storia dei servizi educativi per l’infanzia e la descrizione del quadro attuale, con riferimento alle tipologie presentate dal decreto legislativo 65 del 2017;
  • il bambino nei primi mille giorni di vita, tra diritti da garantire e potenzialità da sviluppare;
  • l’alleanza educativa con i genitori e la partecipazione;
  • le caratteristiche della professionalità educativa;
  • gli aspetti organizzativi (spazi, tempi, esperienze educative);
  • la continuità nel sistema integrato zerosei: finalità e curricolo.

Questo documento sarà diffuso tra tutte le strutture che si occupano del segmento 0-6 – e soprattutto per i servizi educativi dell’infanzia e gli Enti locali. Costituisce anche un punto di riferimento per l’azione formativa che le scuole polo dovranno mettere in atto in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali e per la formazione integrata che gli stessi Comuni già finanziano con il Fondo del sistema zerosei.

Si tratta di un documento atteso, che traduce in orientamenti per gli interventi una nuova visione dei servizi educativi per i più piccoli, non più e non semplicemente oggetto di cura e assistenza, ma persone con diritti che vanno rispettati, per garantire un pieno sviluppo e una crescita sana sin dai primissimi anni di vita.

A livello internazionale, la cooperazione avviata tra gli Stati Membri dell’Unione europea sul tema ha condotto all’elaborazione nel 2014 del Quadro europeo della qualità per la Cura e l’Educazione della prima infanzia e nel 2019 alla Raccomandazione del Consiglio relativa a sistemi di educazione e cura della prima infanzia di alta qualità. Il nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea nell’istruzione e nella formazione (2021-2030), inoltre, include tra le sue aree prioritarie anche la piena attuazione del Quadro della qualità per la Cura e l’Educazione della prima infanzia.

Prima della conferenza, il Ministro Bianchi e la Commissaria Gabriel hanno visitato il Polo per l’infanzia 0-6 di via de’ Mattuiani, 1, che ospita il nido “Tovaglie” e la scuola dell’infanzia “Padiglione”.

Inoltre, il Ministro Bianchi, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e la Commissaria Gabriel hanno visitato il Tecnopolo di Bologna che ospita il Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), la prima infrastruttura installata nell’area del Tecnopolo, e il cantiere in cui è in corso di realizzazione il supercomputer Leonardo.

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