Un cervello a due piazze

Un cervello a due piazze

di Maurizio Tiriticco

Proprio così! Come il letto a due piazze! Il nostro cervello non è un unicum. Perché nell’emisfero destro c’è la “femminuccia” en quello sinistro il “maschietto”! E’ la coppia che, pur con strategie e modi diversi, dà vita a tutte le nostre operazioni ed azioni, che siano scelte e volute o meno. Comunque, è la coppietta cerebrale che dà senso e finalità alla vita di ciascuno di noi. Per essere più precisi, a tutte le azioni quotidiane, volute o meno. e non solo a quelle diurne, ma anche a quelle notturne, dei nostri sogni! In effetti, quando andiamo a letto, il cervello pensa sospirando: “Finalmente! E mo’ tocca a me! I sogni so’ robba mia! Stanotte posso fare quello che mi pare! Tanto quello – che poi sarei io – sta a dormire”. In effetti, ‘sto cervello non si riposa mai. E poi di notte, libero dal mio controllo e dai miei impegni quotidiani, fa quello che gli pare e ne fa di cotte e di crude.

Ma c’è un suo grande amico! E forse anche un concorrente! Il cuore! Anche lui non si riposa mai: batte e batte e batte! E fortunatamente non lo senti, ma… se ti metti a correre perché stai perdendo il tram, il cuore si mette a battere forte forte. E, dopo un’ora di palestra, è lo stesso! Ma anche se devi affrontare un esame, là davanti alla porta dell’aula in attesa di essere chiamato dal proff, il cuore batte, e come! E batte forte forte anche se t’innamori o se hai una paura fottuta! Mi batteva da ragazzino, quando vedevo Mirella, ma anche quando cadevano le bombe. Questo cuore! Tra parentesi: ma quanto sarebbe bello scriverlo con la Q iniziale, invece che con la C! Come Quaderno, Quadrato, Questo e Quello, Quisquiglie! Comunque lo si scriva, questo cuore vuole la C, come “colpo”, come “calcio”, e a vote anche come “chiodo”. E batte batte batte, anche quando non sei ancora nato! Dentro il ventre materno tu ti succhi il pollice e quello già batte! E continua, continua… dopo la nascita, sempre, fino a quando non si è proprio stufato e la pianta! E ci pianta in asso! Pronti per le,,, assi di una cassa.

Ma adesso pensiamo al cervello! Il cuore va per conto suo; mentre il cervello va per conto… nostro! Almeno così crediamo. In effetti durante il giorno riusciamo a farlo pensare alle “cose nostre”! Ma la notte? Di notte va per conto suo! E si diverte, ora a farci sognare cose belle – e al mattino quanto ci dispiace di essersi svegliati – ora cose brutte. E allora pensiamo: menomale che era solo un sogno! Il cervello è importante! E’ il motore delle nostre azioni e delle nostre scelte. Ci serve per pensare, per conoscere, per scegliere, per fare! A volte tante cose belle e buone! A volte tante cose brutte e cattive! A volte da soli, a volte insieme ad altri! E ciò accade da sempre ed ovunque a ciascun vivente animato. E siamo tutti felici, anche perché Qualcuno ci ha detto che siamo dotati di libero arbitrio! Pare che sia un dono di Dio! Quando siamo nati, Lui, nella sua magnanimità, ci ha dotati di questa facoltà. E ci ha detto: “Tu scegli, poi ci penso io!”: E così è: a volte finiamo all’Inferno; a volte in Paradiso; a volte al Purgatorio, una sorta di prigione a tempo.

Ma torniamo a questo nostro umano cervello. Il web mi dice che è “l’organo principale del sistema nervoso centrale ed è presente nei vertebrati e in tutti gli animali a simmetria bilaterale, compreso l’uomo”. Simmetria bilaterale? Detto alla carlona, possiamo dire che ‘sto cervello è diviso in due parti, una a destra, una a sinistra, distinte, ma legate insieme da un “corpo calloso”: ma questo cos’è? Nulla a che vedere con i calli dei piedi o delle mani! E allora copio ancora dal web: “E’ una commissura interemisferica del cervellopresente nei mammiferi placentati. Si tratta di un fascio di assoni che interconnette i due emisferi cerebrali. È la commissura più importante del cervello, poiché collega tra loro i quattro lobi: frontale, temporale, parietale e occipitale”.

Le due parti, pur distinte, sono comunque legate insieme: ad una competono dati compiti, all’altra altri compiti. Eccoli. L’emisfero SINISTRO presiede alle operazioni lineari, discrete, sequenziali, diacroniche. Si tratta delle OPERAZIONI CONVERGENTI, comuni a tutti i soggetti e da tutti condivisibili. 3 x 3 = 9 sempre e comunque per tutti. L’emisfero DESTRO presiede alle operazioni spaziali, continue, reticolari, sincroniche. Si tratta delle OPERAZIONI DIVERGENTI, che caratterizzano un soggetto e lo distinguono da un altro. Qualche esempio. Posso dire che 3 x 3 = 10, o 11 o 1000 o che so io! Sulla stessa ragazza più maschietti esprimono giudizi diversi. il medesimo film, libro, pietanza, vicenda od altra cosa, ad una persona piace, ad un’altra no. Gli OGGETTi con cui si ha a che fare sono gli stessi; ma le persone, i SOGGETTI esprimono sensazioni, emozioni, giudizi diversi.

Esiste una corrispondenza tra i due emisferi del cervello e le nostre mani, gli “strumenti” che operano per gran parte delle nostre azioni. Ma è una corrispondenza ad X. L’emisfero SINISTRO, quello del CONTARE, delle operazioni logiche, interagisce con la mano DESTRA. L’emisfero DESTRO, quello del RACCONTARE, delle emozioni, del “mi piace” o “non mi piace” interagisce con la mano SINISTRA. Per i necessari approfondimenti, rinvio a quel bel saggio di Jerome Bruner, “Il conoscere, saggi per la mano sinistra”, pubblicato da Armando nel lontano 1990.

Possiamo allora grosso modo dire che l’operazione aritmetica e la ricerca scientifica sono competenza del cervello sinistro, e che la produzione artistica è frutto del cervello destro. Insomma, noi umani sappiamo bene che 3 X 3 = 9, ma possiamo anche dire che è eguale a 10, a 1000, al gatto di casa. Possiamo dire cose vere, ma possiamo anche dire tonnellate di bugie, pur di raggiungere un dato risultato. Il maschietto traditore non dirà mai alla nuova “conquista” di avere moglie e figli! Mentre l’eroe griderà sempre “viva l’Italia” di fronte al plotone d’esecuzione. Ma c’è un’ulteriore considerazione da fare. E’ noto che per millenni il maschietto ha rivendicato un ruolo primario, concedendo graziosamente alla femminuccia un ruolo secondario. Lo dice anche la Bibbia: tutta colpa di quella curiosona e golosa di Eva, che ha infranto gli ordini del Capo e ha colto e la mela dall’albero della conoscenza e se l’è mangiata avidamente. Forse nascondendosi dietro un cespuglio. Ma il Signore, che tutto sa e tutto vede, si è incazzato come una bestia e l’ha condannata: “Tu sarai addetta al parto! E quello scemo di tuo marito, che non è stato capace di controllarti, lavorerà per tutta vita!”. E così, addio Paradiso! Ne conseguirebbe che il cervello della femminuccia è solo curiosità e imprudenza, mentre quello del maschietto è laboriosità e assennatezza! Furbo il maschietto! Che ha scritto la Bibbia a suo uso e consumo! E si è inventato pure un dio maschietto! Solo in certe tradizioni esiste una “magna mater”, una “mater matuta”, dotata per altro di mille seni. Ma i maschietti queste divinità femminili le hanno cancellate in tutta fretta. O sono subordinate! Chi governa l’Olimpo è un gran maschietto! Pronto a mille travestimenti e mutazioni pur di farsi una femmina! Che sia dea o comune mortale!

In conclusione, possiamo dire che le conseguenze di questo “doppio cervello” sono nel vivere quotidiano di tutti noi, nei mille “vorrei, ma non posso”, nei mille desideri irraggiungibili! Beata la stagione dell’infanzia in cui tutto è vero. La fata turchina la sogniamo di notte! E certe madri ci “tengono buoni”, altrimenti l’uomo nero ci porta via! E a volte l’uomo nero c’è veramente! Le guerre! I terremoti e quant’altro. Ed oggi ci affligge un uomo nero invisibile, il covid! Ma ne usciremo! Perché, come dicono i francesi, “tout passe, tout casse, tout lasse”!