N. Macrì, Favole ri-Costituenti

Insegnare la Costituzione ai bambini

di Nella Macrì, Mario Maviglia

Si può far conoscere la Costituzione ai bambini di scuola primaria rendendo accessibile una materia che apparentemente appare ostica e complessa? La risposta è un sì convinto, ma dipende dall’approccio che si adotta. È quanto si è proposta la prof.ssa Nella Macrì con il suo libro “Favole ri-Costituenti”, scritto per conto della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati” di Brescia, presieduta da Mario Maviglia, e di cui la stessa Macrì fa parte, ed edito da Liberedizioni, 2022.

Le “Favole ri-Costituenti sono cinque brevi testi narrativi focalizzati sui valori e sui principi fondativi della nostra Costituzione. Sono nate dalla consapevolezza che sia sempre più indispensabile intervenire fin dall’infanzia per radicare il senso di appartenenza ad una comunità istituzionale, esplicitando le ragioni e i diritti, ma anche i doveri, che conseguono alla creazione e condivisione di regole comuni. Per indirizzare i nostri cittadini in erba al senso di responsabilità personale, al rispetto per gli altri e alla convivenza e renderli consapevoli di cosa significhi essere “cittadini”, si è scelta la forma testuale della favola che ben si presta a fare da ponte a contenuti così complessi, in quanto vicina alla sensibilità dei bambini e al loro universo fantastico.

E per meglio raggiungere l’immaginario infantile e motivare alla lettura e alla riflessione intervengono le pregevoli illustrazioni di Mabel Morri, che ben danno corpo al significato traslato delle favole ed offrono interessanti suggestioni anche sul piano artistico.

I protagonisti delle favole, tratti dal mondo della Natura, alle prese con situazioni di vita quotidiana di forte impatto sociale ed emotivo, sollecitano i piccoli lettori a riflettere sui valori della libertà e della democrazia e consentono una prima conoscenza della nostra Costituzione.

In un prato, una cicala oziosa, come vuole la tradizione, osserva una fila di formichine operose che vanno e vengono dal loro magazzino sotterraneo nei pressi del Grande Melo.

Le sfugge un commento: «Perché lo fanno? Sembra così faticoso!»

Una delle formichine la sente e risponde: «Vuoi sapere perché lavoro?»

E dopo un breve dialogo spiega che il lavoro per lei va oltre il guadagnarsi da vivere.

 «È sapermi libera, ma anche utile alle mie compagne che, lavorando, sono utili a me; se ognuno fa bene il suo lavoro, tutti ne traggono vantaggio». Sorpresa, la cicala pensa: “In effetti, sembra interessante”. Poi torna a frinire, ma il dubbio si fa strada nella sua mente.

Così prende avvio la nostra storia, che prosegue presentando Cicala, Ape e Coccinella confrontarsi sulla diversità e sulla necessità del rispetto per tutti, erba Loglio e erba Eufrasia battersi per una convivenza democratica senza distinzioni di alcun tipo e ancora bruchi e farfalle dibattere sull’uguaglianza di genere.

Infine, contattati tutti i viventi del prato, all’ombra di Grande Melo, i rappresentanti del nostro piccolo mondo naturale si riuniscono tutti insieme in assemblea. Inevitabili gli scontri e i tentativi di mantenere privilegi di “casta”, ma alla fine Grande Melo li aiuta a comprendere la necessità di mediare e condividere. E cosi individuano e definiscono principi democratici a garanzia dei diritti di tutti.

È così che cicale, formiche, bruchi, farfalle e altri insetti, ma anche erbe, fiori, frutti e il Grande Melo, partendo da un prato senza regole, dove la prevaricazione, le disuguaglianze, il disconoscimento del valore della diversità, sono il tessuto che sottende ai rapporti tra le specie, ci chiariscono quali siano i valori fondanti della nostra Costituzione. E ci lasciano intuire il nostro percorso verso la libertà, l’uguaglianza e la democrazia.

Questo libro assume un’importanza particolare in questo momento in cui si assiste spesso a forme di oltraggio o di strisciante noncuranza dei principi costituzionali. La democrazia e la libertà sono valori che abbiamo ereditato dalla Resistenza e che la Costituzione ha incardinato nel nostro ordinamento giuridico; ma tanto la democrazia quanto la libertà non sono date una volta per sempre, ma vanno perseguite e tutelate continuamente.

Ecco perché è importante che le giovani generazioni vengano messe nella condizione di apprendere e di mettere in atto questi principi fin dalla scuola primaria in modo da sviluppare una coscienza democratica come antidoto ad ogni forma di discriminazione e di violazione dei diritti umani.

Le “Favole ri-Costituenti”, con la loro narrazione metaforica, possono aiutare la realizzazione di questo processo e costituire un valido sussidio per il lavoro didattico dei docenti, soprattutto se – a partire dalla lettura delle favole – si sviluppano percorsi didattici in forma laboratoriale con il coinvolgimento attivo dei bambini.