Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2024

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2024 

Autorizzazione al Ministero dell’istruzione e del merito ad avviare procedure concorsuali, ordinarie e straordinarie, per la copertura di complessivi 6.428 posti di insegnante di religione cattolica. (24A01749)

(GU Serie Generale n.80 del 05-04-2024)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito con
modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante «Disposizioni
urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del
Ministero dell’universita’ e della ricerca», e, in particolare,
l’art. 1 che, nel sopprimere il Ministero dell’istruzione
dell’universita’ e della ricerca, istituisce il Ministero
dell’istruzione e il Ministero dell’universita’ e della ricerca;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei
Ministeri» e, in particolare, gli articoli 1 e 6 in base ai quali il
Ministero dell’istruzione assume la denominazione di Ministero
dell’istruzione e del merito;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme
generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante
«Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti
in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e
grado»;
Vista la legge 25 marzo 1985, n. 121, recante «Ratifica ed
esecuzione dell’accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma
il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato
lateranense dell’11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la
Santa Sede»;
Visti i decreti del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985,
n. 751, recante «Esecuzione dell’intesa tra l’autorita’ scolastica
italiana e la Conferenza episcopale italiana per l’insegnamento della
religione cattolica nelle scuole pubbliche» e 23 giugno 1990, n. 202,
recante «Esecuzione dell’intesa tra l’autorita’ scolastica italiana e
la Conferenza episcopale italiana per l’insegnamento della religione
cattolica nelle scuole pubbliche, che modifica l’intesa del 14
dicembre 1985, resa esecutiva in Italia con decreto del Presidente
della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n.
175, recante «Esecuzione dell’intesa tra il Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca e il Presidente della Conferenza
episcopale italiana per l’insegnamento della religione cattolica
nelle scuole pubbliche, firmata il 28 giugno 2012»;
Vista la legge 18 luglio 2003, n. 186, recante «Norme sullo stato
giuridico degli insegnanti di religione cattolica degli istituti e
delle scuole di ogni ordine e grado»;
Visti, in particolare, l’art. 1 della legge n. 186 del 2003,
relativo all’istituzione dei ruoli regionali e l’art. 2 concernente
le dotazioni organiche dei posti per l’insegnamento della religione
cattolica;
Visto, in particolare, l’art. 3, comma 1 della legge n. 186 del
2003, secondo il quale, tra l’altro, l’accesso ai ruoli di cui
all’art. 1 avviene, previo superamento di concorsi per titoli ed
esami, intendendo per titoli quelli previsti al punto 4 dell’intesa
di cui all’art. 1, comma 1, e successive modifiche, per i posti
annualmente disponibili nelle dotazioni organiche di cui all’art. 2,
commi 2 e 3;
Visto il decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con
modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, recante «Misure
di straordinaria necessita’ ed urgenza in materia di reclutamento del
personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei
docenti», ed, in particolare, l’art. 1-bis, recante disposizioni
urgenti in materia di reclutamento del personale docente di religione
cattolica, come modificato, da ultimo, dall’art. 20, comma 6 del
decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni,
dalla legge 10 agosto 2023, n. 112;
Visto, in particolare, il novellato comma 1 dell’art. 1-bis del
decreto-legge n. 126 del 2019, secondo cui il Ministro
dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e’ autorizzato a
bandire, entro l’anno 2024, previa intesa con il Presidente della
Conferenza episcopale italiana, un concorso per la copertura del 30
per cento dei posti per l’insegnamento della religione cattolica che
si prevede siano vacanti e disponibili negli anni scolastici dal
2022/2023 al 2024/2025, ferme restando le procedure autorizzatorie di
cui all’art. 39, commi 3 e 3-bis della legge 27 dicembre 1997, n.
449;
Visto, altresi’, il novellato comma 2 dell’art. 1-bis del
decreto-legge n. 126 del 2019, secondo cui, tra l’altro, il Ministero
dell’istruzione e’ autorizzato a bandire, contestualmente al concorso
di cui al sopra richiamato comma 1, una procedura straordinaria
riservata agli insegnanti di religione cattolica che siano in
possesso di determinati titoli e requisiti di servizio, alla quale e’
assegnato il 70 per cento dei posti vacanti e disponibili per il
triennio scolastico 2022/2023-2024/2025 e per gli anni scolastici
successivi fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di
merito, ferme restando le procedure autorizzatorie di cui all’art.
39, commi 3 e 3-bis della legge 27 dicembre 1997, n. 449;
Vista l’intesa sottoscritta in data 9 gennaio 2024 dal Ministro
dell’istruzione e del merito e il presidente della Conferenza
episcopale italiana finalizzata all’espletamento del concorso per
l’assunzione degli insegnanti di religione cattolica;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20
luglio 2021 con il quale il Ministero dell’istruzione, stante la
previsione dell’allora vigente art. 1-bis, comma 1 del citato
decreto-legge n. 126 del 2019, e’ stato autorizzato ad avviare due
procedure concorsuali per la copertura di complessivi n. 5.116 posti
di personale insegnante di religione cattolica, per gli anni
scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024;
Visto il comma 9 dell’art. 47 del decreto-legge 30 aprile 2022, n.
36, convertito dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, recante «Ulteriori
misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (PNRR)», relativamente alla procedura straordinaria
riservata agli insegnanti di religione cattolica che abbiano, tra
l’altro, svolto almeno trentasei mesi di servizio nell’insegnamento
della religione cattolica nelle scuole statali;
Visto l’art. 5, comma 3 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14,
recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», n.
14, relativamente alla proroga al 2023 dell’autorizzazione a bandire
un concorso ordinario per la copertura del 50% dei posti per
l’insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti
e disponibili negli anni scolastici dal 2022/2023 al 2024/2025, ferme
restando le procedure di autorizzazione delle assunzioni;
Visto il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, recante
«Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di
pensioni»;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante «Misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica», ed in particolare i commi 3
e 3-bis dell’art. 39, relativamente alla disciplina delle procedure
di autorizzazione ad assumere per le amministrazioni dello Stato;
Vista la nota del Ministro dell’istruzione del 29 settembre 2022,
prot. n. 80469, con la quale, alla luce delle innovazioni normative
intervenute, in superamento della precedente autorizzazione concessa
con il sopra richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 20 luglio 2021, e’ richiesta l’autorizzazione ad avviare due
procedure concorsuali per la copertura di complessivi n. 6.442 posti
di personale insegnante di religione cattolica, che si prevede
saranno vacanti e disponibili per gli anni scolastici 2022/2023,
2023/2024 e 2024/2025, di cui n. 3.231 per il concorso ordinario e n.
3.211 per il concorso straordinario;
Vista la nota del Ministro dell’istruzione e del merito del 13
ottobre 2023, prot. n. 121799, con la quale, in superamento della
precedente autorizzazione concessa con il sopra richiamato decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 luglio 2021 e della
precedente nota del 29 settembre 2022, prot. n. 80469, e’ stata
richiesta l’autorizzazione all’avvio di procedure concorsuali, due
ordinarie e due straordinarie, per il reclutamento a tempo
indeterminato, nella scuola dell’infanzia e primaria e nella scuola
secondaria di primo e secondo grado, di n. 6.718 insegnanti di
religione cattolica;
Preso atto che nella sopra richiamata nota del 13 ottobre 2023,
prot. n. 121799, viene comunicato che il contingente complessivo di
n. 6.718 posti sara’ suddiviso in n. 2.017 posti da destinare alle
procedure concorsuali ordinarie – di cui n. 970 per la scuola
dell’infanzia e primaria e n. 1.047 per la scuola secondaria di primo
e secondo grado – mentre alle procedure straordinarie saranno
destinati n. 4.701 posti – di cui n. 2.261 per la scuola
dell’infanzia e primaria e n. 2.440 per la scuola secondaria di primo
e secondo grado;
Preso atto, altresi’, che dalla relazione allegata alla suddetta
nota del 13 ottobre 2023, prot. n. 121799, si evince che le
cessazioni dal servizio che si prevede si verifichino, a qualunque
titolo, nel triennio in esame sono congrue rispetto ai posti per i
quali si chiede l’autorizzazione a bandire;
Vista la nota del Ministero dell’economia e delle finanze –
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato
generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del
lavoro pubblico dell’8 novembre 2023, prot. n. 255689, trasmessa con
nota del Gabinetto del medesimo Ministero del 13 novembre 2023, prot.
n. 47464, con la quale si comunica, con le precisazioni ivi indicate,
l’assenso all’autorizzazione all’avvio di procedure di reclutamento
nel limite di n. 6.428 unita’ di insegnanti di religione cattolica,
da ripartire in base alle percentuali previste dalla legge tra la
procedura di reclutamento ordinaria e la procedura di reclutamento
straordinaria;
Ritenuto di poter autorizzare il Ministero dell’istruzione e del
merito, in sostituzione integrale dell’autorizzazione rilasciata con
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 luglio
2021, all’avvio di procedure concorsuali, nel limite di n. 6.428
unita’ di insegnanti di religione cattolica, da ripartire in base
alle percentuali previste dalla legge tra la procedura di
reclutamento ordinaria e la procedura di reclutamento straordinaria;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23
ottobre 2022, che dispone la delega di funzioni al Ministro per la
pubblica amministrazione, sen. Paolo Zangrillo;
Di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

Decreta:

1. Il Ministero dell’istruzione e del merito e’ autorizzato ad
avviare le procedure concorsuali per la copertura di complessivi n.
6.428 posti di personale insegnante di religione cattolica.
2. La presente autorizzazione sostituisce integralmente quella
rilasciata con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
del 20 luglio 2021 con il quale il Ministero dell’istruzione e’ stato
autorizzato ad avviare due procedure concorsuali per la copertura di
n. 5.116 posti di personale insegnante di religione cattolica, per
gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024.
3. Ai fini delle assunzioni del personale di cui al comma 1,
restano ferme le procedure di autorizzazione previste dall’art. 39,
commi 3 e 3-bis della legge 27 dicembre 1997, n. 449, nell’ambito dei
posti effettivamente vacanti e disponibili.
Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei
conti, sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 22 febbraio 2024

p. Il Presidente del Consiglio dei ministri
Il Ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo
Il Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti

Registrato alla Corte dei conti il 27 marzo 2024
Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei
ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari
esteri e della cooperazione internazionale, n. 836