Scuola: in arrivo stretta su voto in condotta e sospensioni, multa fino a 10mila euro per chi aggredisce i prof

da Il Sole 24 Ore

Tornano anche i giudizi sintetici (e più comprensibili) alla primaria
di Claudio Tucci

I punti chiave

Ultimo miglio in Senato per il Ddl Valditara che rivede la disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti (relatrice la senatrice Carmela Bucalo). L’obiettivo è chiudere oggi o domani, poi si passa alla Camera. Il provvedimento, le cui novità scatteranno dal prossimo anno scolastico, introduce una stretta su voto in condotta e sospensioni, e una super multa (fino a 10mila euro) per chiunque aggredisca (e venga condannato con sentenza penale) presidi, docenti o personale tecnico-amministrativo. Tornano anche i giudizi sintetici (e più comprensibili) alla primaria. Ma vediamo nel dettaglio i punti principali.

Alle elementari giudizi più comprensibili

Alle elementari, la valutazione del comportamento è espressa (collegialmente dai docenti) con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. I giudizi sintetici, come ha più volte spiegato il ministro dell’Istruzione e del merito, affiancheranno la descrizione del percorso umano e pedagogico dei bambini, rafforzata con il portfolio (se nelle pagelle torneranno ottimo, buono, sufficiente o insufficiente lo sapremo più in là quando, una volta divenuto legge il Ddl, sarà emanata la relativa ordinanza ministeriale).

Valutazione intermedia alle superiori

Con un emendamento governativo si chiarisce poi che il voto numerico continuerà ad applicarsi sia alle secondarie di primo grado che a quelle di secondo grado. E proprio alle superiori sarà obbligatoria anche la valutazione intermedia di metà anno (con tanto di pagella) oltre a quella finale.

Alle medie torna il voto in condotta

Alle medie tornano i voti per la condotta (espressi in decimi), e faranno media. In generale il voto in condotta dovrà essere riferito a tutto l’anno scolastico (non più al quadrimestre) e nella valutazione peseranno atti violenti o di aggressione nei confronti di docenti, studenti e tutto il personale scolastico.

Super multa per chi aggredisce personale scolastico

Con un altro emendamento, sempre del governo, se arriva la condanna penale per un reato commesso ai danni del personale scolastico (presidi, docenti, Ata), oltre al risarcimento dei danni, c’è una super multa da 500 fino a 10mila euro.

Come cambiano voto in condotta e sospensioni

Con il 5 in condotta scatta la bocciatura. Il 5 potrà essere assegnato anche a fronte di comportamenti che configurano mancanze disciplinari gravi e reiterate, anche con riferimento alle violazioni previste dal regolamento di istituto. In caso di voto inferiore a sei, in sede di valutazione periodica, lo studente dovrà essere coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale. Se si prende 6 in condotta, alle superiori, verrà generato un debito scolastico in educazione civica da recuperare a settembre. Il voto sul comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità: il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico può essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato è pari a nove. Cambia anche la sospensione: fino a due giorni l’alunno sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento, che si concluderanno con la produzione di un elaborato critico su quanto si è appreso. Se la sospensione supera i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale.

Estensione del sistema Montessori

Altra novità è l’estensione del sistema Montessori a tutto il primo ciclo. Un decreto del Mim sarà chiamato a istituire (e far funzionare) le sezioni Montessori. Una volta completata la sperimentazione, se non ci saranno semafori rossi da scuola e Usr, queste sezioni andranno a regime.

Già in vigore la legge Sasso

Dal 30 marzo è entrata in vigore la legge Sasso che prevede un incremento significativo delle pene detentive: dagli attuali cinque anni per aggressione, a sette anni e mezzo, e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. Oltre alle misure punitive, si apre a percorsi formativi di sensibilizzazione e alla costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico chiamato a monitorare con attenzione il fenomeno.