Ha senso potenziare organici già sperequati?

da tuttoscuola.com

Ha senso potenziare organici già sperequati? 

Servono più insegnanti come afferma il ministro Carrozza? Se sì, dove andranno rafforzati maggiormente gli organici? Al Sud, al Nord o in modo lineare su tutto il territorio nazionale?

Non è una domanda oziosa, perché da molti anni a questa parte la politica degli organici ha operato non sempre con la dovuta attenzione alle variazioni demografiche intervenute.

Mentre nelle aree meridionali continuava, inesorabile, il calo di alunni, nelle regioni centrali e, soprattutto, settentrionali si registrava un incremento dovuto, in buona parte, alla presenza di alunni stranieri. Ma a queste variazioni demografiche non hanno corrisposto in modo proporzionale le attivazioni di classi (e dei corrispondenti organici di personale docente).

In questo modo, a fronte del calo di alunni al Sud vi è stato un minor calo di classi (e di docenti); al Nord e, in qualche misura, anche al Centro, a fronte dell’aumento del numero di alunni, vi è stata una attivazione di classi (e di posti di docente) non corrispondente a quanto spettante. La prova indiretta viene dall’aumento del numero medio di alunni per classe sensibilmente aumentato al nord.

Mentre però le variazioni demografiche sono immediatamente verificabili, le modifiche al numero delle classi (e dei posti di organico) non sono state immediatamente percepite, in quanto mascherate dai tagli lineari operati negli anni scorsi dall’Amministrazione per effetto delle leggi di razionalizzazione.

Per capirci: se, ad esempio, una regione meridionale, investita dal calo di alunni, ha perso un certo numero di classi nel corso degli anni, quanto di quella diminuzione di classi è dovuto al calo di alunni e quanto all’azione di razionalizzazione?

Difficile da calcolare, ma non impossibile. Tuttoscuola l’ha fatto e ha scoperto che la situazione attuale è il risultato di una grave sperequazione che va sanata prima di qualsiasi nuovo intervento di potenziamento degli organici.