Chiarimenti sulla nomina dei presidi in Lombardia, ma non solo. Li chiede il sindacato Disal (dirigenti scuole autonome e libere) in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

“Venuti a conoscenza ora dell’incredibile situazione creatasi presso l’Usr Lombardia per la conclusione del concorso dirigenti, sono a chiederLe cortesemente – si legge nella lettera, a firma del presidente Disal – quali ragioni abbiano dettato l’iniziativa del Miur di fermare la sottoscrizione dei contratti; se sul percorso di tutta la procedura, della conclusione del concorso e delle nomine, vi sia stato un costante e chiaro accordo tra Dipartimento Istruzione e Ufficio Scolastico della Lombardia; quali misure intenda assumere da oggi per permettere alle scuole Lombarde di tornare al dovuto funzionamento e a una direzione scolastica stabile, nel rispetto sia dei dirigenti scolastici ai quali spetta la nomina e sia delle comunita’ scolastiche fortemente provate dal comportamento contraddittorio di tutta l’Amministrazione, regionale e centrale che dura purtroppo da anni“.

Di diverso avviso Giovanni Sanga, deputato del Pd. “La posizione del ministero dell’Istruzione sui vincitori del concorso per dirigente scolastico in Lombardia, è giusta ed equilibrata; essa permette di garantire la continuità scolastica e i diritti dei vincitori del concorso che vengono nominati adesso ma prenderanno servizio a settembre. Così facendo, si evita l’interruzione dell’insegnamento nell’anno scolastico in corso. Ci sembra una soluzione saggia che tiene conto delle esigenze dei vincitori del concorso e degli alunni. Se i vincitori del concorso avessero preso servizio subito, infatti, molte classi in Lombardia sarebbero rimaste scoperte con pesanti conseguenza per gli allievi e le loro famiglie; cosa che la decisione del ministero dell’Istruzione ha evitato che accadesse“.