Dirigenti scolastici al Miur, nulla di fatto

da tuttoscuola.com

Dirigenti scolastici al Miur, nulla di fatto
Solo impegni nell’incontro con Faraone

La buona scuola ha bisogno di dirigenti motivati e rispettati: con questo slogan hanno manifestato oggi a Viale Trastevere, davanti al ministero dell’Istruzione, i dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia. Al centro della protesta due questioni: la riduzione degli stipendi e il blocco del contratto.

Una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal sottosegretario Davide Faraone, affiancato da alcuni dirigenti del Miur. Una nota della Uil scuola fa il punto sulle richieste presentate: “Si calcola una riduzione che va oltre i 300 euro al mese”, spiega Rosa Cirillo, responsabile del dipartimento dell’area V della dirigenza scolastica della Uil Scuola, presente oggi, insieme al segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna, alla manifestazione e all’incontro. “E’ la parte di retribuzione cosiddetta ‘di posizione  o di risultato’ che è stata tolta dallo stipendio senza alcuna trattativa” malgrado i dirigenti scolastici si trovino a “gestire responsabilità crescenti, a partire dalle reggenze, con retribuzioni già inferiori al resto della dirigenza pubblica e ora addirittura ridotte”.

La confusione dell’amministrazione, fa notare i sindacato, è tale che ci sono situazioni diverse da regione a regione. In alcune regioni, come il Lazio, non c’è stata la riduzione ma è stato comunicato che le somme saranno recuperate successivamente.

Abbiamo accolto positivamente l’impegno politico assunto dal sottosegretario Faraone a rivedere la questione a gennaio ma – ribadisce Rosa Cirillo –  non siamo venuti qui per farci spiegare le ragioni tecnico-giuridiche che sono alla base dei tagli dello stipendio, siamo qui perché vogliamo concretamente risolvere tale questione. Continua quindi la nostra mobilitazione. A gennaio, se gli impegni di Faraone non saranno rispettati, nell’unico modo possibile – il reintegro della voce retributiva tolta dal governo – la protesta si diffonderà sul piano sindacale e giudiziario”.