EDUCA, AD APRILE TORNA IL FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE

EDUCA, AD APRILE TORNA IL FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE

Presentato oggi il nuovo Protocollo d’intesa tra Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento e Comune di Rovereto per la realizzazione, in collaborazione con il consorzio Con.Solida, del festival dedicato all’educazione. Avviati anche i lavori per la preparazione della prossima edizione che si terrà il 18 e 19 aprile a Rovereto e sarà dedicata ad un tema di grande attualità: “Desiderio e conflitto”. Molte le novità in programma tra le quali la campagna di sensibilizzazione “L’educazione mi sta a cuore”.

Educa_conferenzastampa1All’aumento della complessità e delle fragilità, il Trentino risponde con un progetto culturale di ampio respiro sull’educazione. Nonostante le risorse in calo, la Provincia autonoma di Trento, l’Università degli Studi di Trento e il Comune di Rovereto hanno rinnovato per altri cinque anni il Protocollo d’intesa che li impegna a realizzare, con la collaborazione del consorzio Con.Solida, EDUCA, il festival dell’educazione. La convinzione infatti è che l’educazione sia strategica per la crescita umana, sociale e relazionale, ma anche leva per uno sviluppo economico e un aumento della competitività del territorio. “L’obiettivo della manifestazione – ha affermato Livia Ferrario, responsabile del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento – è di attirare l’attenzione collettiva sull’educazione, diffondere la consapevolezza della sua centralità, favorire lo scambio di saperi ed esperienze attraverso linguaggi diversificati e con un approccio divulgativo”. Un obiettivo cui darà il suo contributo anche l’Università di Trento che ha assunto il coordinamento scientifico dell’iniziativa. “Attraverso EDUCA si darà corpo alla divulgazione dei saperi sul territorio che, come ha ricordato Aronne Armanini rettore ad interim, è uno degli impegni dell’Università accanto a quello della formazione”. “La città l’aspettava! E in un periodo di risorse scarse non era scontato tornasse, ha esclamato il sindaco Andrea Miorandi, a Rovereto abbiamo molti centri e progetti dedicati alla formazione, ma EDUCA su un altro piano, quello divulgativo, e in un’ottica che supera i confini provinciali. È il segno che le istituzioni trentine continuano a credere che l’educazione sia un investimento del futuro”. “È stata la cooperazione sociale – ha infine detto Michele Tait, direttore del consorzio Con.Solida. – a far scoccare la scintilla che 8 anni fa ha generato questo progetto culturale, siamo perciò felici di continuare ad alimentarlo occupandoci della sua organizzazione ma anche portato temi e sollecitazioni che vengono dalle imprese sociali e dal Terzo Settore”.

Se è confermato l’obiettivo che il progetto ha avuto fin dalle sue origini, non mancano però le novità nate dall’ascolto delle opinioni dei partecipanti alle varie edizioni e delle altre organizzazioni che hanno nel tempo contribuito alla manifestazione; novità finalizzate soprattutto a promuovere la partecipazione e che esplicheranno i loro effetti in particolare a partire dal prossimo anno.

La continuità nel cambiamento è simboleggiata dalla rivisitazione del logo, che mantiene i tratti del “gufo” simbolo di saggezza, inglobandoli in un cuore componenti entrambe fondamentali dell’educazione.

 

 

LA VI EDIZIONE

 

Il tema

Due giorni dedicati a “Desiderio e Conflitto”, come elementi che attraversano la vita di tutti, ne colorano le emozioni e ne determinano il modo di essere. Oggi le agende mediatiche e politiche sembrano però mostrare un desiderio solo come vuota ricerca del nuovo o appagamento immediato di piccoli capricci, e il conflitto come mancanza di sintonia con se stessi, segno di chiusura all’altro e di uno sgretolamento della comunità.

“Noi crediamo – ha affermato a nome del Comitato promotore Roberto Ceccato, responsabile del Servizio Infanzia e Istruzione del primo grado Provincia autonoma di Trento – che sia invece possibile, in una prospettiva educativa, riconoscere e costruire nelle relazioni un desiderio come pulsione verso il futuro e verso l’altro; una chiave per comprendere e condividere; un veicolo per l’autonomia con valenza generativa. Mentre il conflitto può essere partenza per nuovi percorsi di ricerca e di maturazione, nuove forme di convivenza, nuovo sapere. Per il Comitato (di cui fanno parte anche Remo Job, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento e Giovanna Sirotti, assessore alla Cultura del Comune di Rovereto) la dialettica dei sentimenti e delle emozioni muove il mondo, sta a ciascuno di noi educare e educarci perché la direzione di questo moto dia espressione piena alle nostre potenzialità e ai nostri talenti.

Passione e coscienza guidano le nostre azioni, creano uno spazio condiviso e una comunità in cui il legame con gli altri diventa motore propulsivo per immaginare un futuro – individuale e collettivo – significativo e pieno, per il quale vale la pena impegnarsi e agire.

Il desiderio prefigura scenari da raggiungere e richiede realismo e consapevolezza; il conflitto è momento di transizione e di sviluppo talvolta inevitabile, di cui si accetta la responsabilità in funzione del proprio ruolo, verso nuovi equilibri. Occorre capire i conflitti, analizzarne le cause e prevederne gli effetti, gestirli con competenza. Occorre educazione! La relazione educativa (nella famiglia, nella scuola, nelle associazioni, nei gruppi piccoli e grandi) si nutre di desiderio e lo genera, affronta i conflitti e ricerca soluzioni realistiche e raggiungibili, che a loro volta generano desiderio. Partecipazione e confronto; dialogo tra generazioni; consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti; attenzione all’altro, all’ambiente e al mondo, sono tutti aspetti costitutivi del processo educativo, della capacità di apprezzare la bellezza e l’armonia, di creare solidarietà e convivenza, di costruire assieme il futuro. Il desiderio e il conflitto muovono il mondo, l’educazione dà loro un significato e una direzione”.

 

Le novità

L’impegno assunto con il Protocollo d’intesa su EDUCA diventa subito concreto: è partita infatti la preparazione della prossima edizione che si terrà a Rovereto il 18 e 19 aprile che farà proprie le indicazioni raccolte in questi anni dai partecipanti (20 mila presenze) e dalle centinaia di organizzazioni che nel tempo hanno contribuito alla realizzazione del programma. Innanzitutto cambia il periodo che sarà aprile e non più l’ultimo fine settimana di settembre; questo per facilitare le scuole consentendo loro sia di programmare più agevolmente la partecipazione all’evento, sia di elaborare contributi da portare all’interno del festival. Partendo dall’idea che l’educazione è responsabilità di tutti, si continuerà, e in modo ancora più forte, a puntare sulla multidisciplinarietà degli ospiti e sulla pluralità dei linguaggi, valorizzando in particolare quelli artistici e culturali. Continuerà l’impegno delle organizzazioni promotrici a mantenere alte la qualità e l’intensità delle proposte, che saranno però contenute nella quantità: due giorni (il sabato e la domenica) con un numero minore di appuntamenti rispetto agli anni scorsi per evitare l’effetto disorientante o eccessivamente specialistico.

 

La campagna di sensibilizzazione

L’EDUCAZIONE MI STA A CUORE” è la campagna di partecipazione e sensibilizzazione lanciata da EDUCA che culminerà il 18 aprile. Tutti invitati – da soli o insieme alla famiglia, agli amici, a scuola o al lavoro, o in qualsiasi altro gruppo anche virtuale della propria quotidianità – ad indossare, esporre, pubblicare un cuore (quello proposto dalla campagna stessa, ma anche ideato in modo creativo) per dire con entusiasmo che l’educazione riguarda tutti ed è passione per il futuro. La campagna si può seguire sulla pagina Facebook di EDUCA.

 

La call alle organizzazioni

“Fin dalle origini la partecipazione collettiva per EUCA non è stata solo un obiettivo, ma anche metodo”, ha detto Paola Pedergnana coordinatrice organizzativa della manifestazione. Per questo anche quest’anno pur se i tempi sono molto ristretti, le scuole e le organizzazioni della società civile, le istituzioni e i centri di ricerca e studio, sono invitati a contribuire alla costruzione del programma segnalando e proponendo esperienze, testimonianze, laboratori caratterizzati da originalità e innovazione e alimentando così uno scambio che fa crescere insieme. Le proposte selezionate dal Comitato promotore consentiranno di trattare il tema in modo ancora più plurale e con approcci e sguardi diversificati. Ad autunno presenteremo il tema dell’edizione di aprile 2016, ci saranno quindi molti mesi per elaborare progetti e fare proposte per l’edizione 2016.

La scheda per partecipare è scaricabile dal sito www.educaonline.it



IL MANIFESTO DI EDUCA

 

 

L’ORIGINE

 

EDUCA è un progetto culturale nato nel 2008 per rilanciare la riflessione sui temi educativi e si rivolge in particolare a tutti coloro che non vogliono aderire passivamente al coro delle lamentele sulla crisi dell’educazione, sulla delegittimazione della scuola, sull’incapacità dei genitori di svolgere il proprio ruolo, sull’ingovernabilità dei bambini e degli adolescenti e sulla loro strutturale superficialità e irresponsabilità.

In questa prospettiva, EDUCA ha origine dalla consapevolezza sempre più condivisa che sia tempo di porre al centro dell’attenzione sociale e politica la questione educativa, in termini forti e propositivi. Una questione troppo lungamente trascurata nel nostro Paese. Una funzione pubblica e collettiva, rilevante per il presente e il futuro, che troppo spesso è ridotta unicamente a preoccupante emergenza, a mero problema tecnico di istruzione e di trasmissione di contenuti o, peggio, a questione politico-ideologica. EDUCA è una chiamata a confrontarsi e condividere interrogativi, esperienze e riflessioni partecipando all’evento annuale che si svolge in primavera e contemporaneamente aderendo alla campagna “l’educazione mi sta a cuore” attraverso un gesto simbolico che diventa movimento di sensibilizzazione colletttivo.

Dar vita ad EDUCA ha dunque significato, per gli enti promotori e per tutti coloro che vi hanno aderito e vi aderiranno, assumere pubblicamente un impegno continuativo perché alla crescente richiesta sociale di una “buona educazione” non si risponda con soluzioni contingenti e interventi estemporanei. Un impegno a rimettere in discussione i luoghi comuni e gli stereotipi che circondano l’educare e contribuire così a diffonderne l’essenza vitale: quella di un’avventura quotidiana, appassionante e creativa che rifiuta l’ingenuità, ma non la spontaneità, e la capacità del mettersi in dubbio.

All’origine di EDUCA c’è la consapevolezza che l’educazione sia una “questione seria” che richiede approcci rigorosi e rifugge ogni frettolosa improvvisazione o rassicurante abitudine. Al tempo stesso EDUCA non vuole commettere l’errore di fare dei temi educativi materia per specialisti: l’educazione investe tutti e per questo può e deve essere trattata con toni e modi accessibili. EDUCA se da una lato vuole evitare lo scivolamento nei linguaggi accademici, senza mancare di scientificità, dall’altro da spazio a tutti i linguaggi, anche quelli artistici, culturali e al gioco per riconquistare l’educazione anche come esperienza gioiosa, appasionante e divertente.

EDUCA intende offrire l’occasione per parlare di educazione nelle sue plurali manifestazioni e nel suo realizzarsi all’interno di tutti quegli ambiti, profondamente differenti, che hanno messo al centro della riflessione e della prassi la questione educativa. Alle nuove sfide dell’oggi non si può rispondere proponendo questa o quella verità cui educare i bambini e i giovani o elaborando semplicemente inedite e sofisticate metodologie didattiche. Queste sfide reclamano piuttosto una riflessione su cosa significhi offrire strumenti per interpretare il pluralismo della società complessa e aiutare a trovare il senso della propria esistenza, del futuro da realizzare insieme agli altri, dell’appassionarsi per ciò che si ritiene fondamentale e anche della sofferenza e della fatica di crescere.

 

GLI INTENTI

 

L’educazione è un nutrimento per tutti, non un privilegio di qualcuno.

 

EDUCA è un momento profondo e pensoso, ma anche rivitalizzante e gioioso di incontro e confronto per padri e madri, educatori ed esperti, volontari, giovani, bambini e tutti i cittadini.

 

EDUCA è un’occasione di “soglia” tra i propri quotidiani impegni per riflettere e confrontarsi sulle sfide educative.

 

EDUCA è una ricerca di linguaggi diversi e di molteplici forme di espressione per parlare di educazione, mostrando modalità nuove e “leggere” per farsene carico responsabilmente.

EDUCA è sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei responsabili politici affinché la sfida educativa non rimanga un compito per addetti ai lavori e sia nel nostro Paese un ambito di investimento e non un costo da tagliare.

 

EDUCA è dialogo e confronto fra le istituzioni – a partire da quelle scolastiche – e le varie voci del Terzo Settore e della società civile per sollecitare tutti e ciascuno, organizzazioni e persone, ad approfondire sempre, criticamente e costruttivamente, il proprio ruolo nei processi educativi.

 

LA VISIONE

 

EDUCA vuole essere la comunità di coloro che sperimentano in modo aperto, che scelgono di entrare in connessione, mettendosi in gioco e offrendosi scambievolmente, attraverso la reciproca narrazione aperta e partecipata, attorno a temi educativamente rilevanti.

 

EDUCA vuole diventare il luogo dove trovano spazio chiavi di lettura audaci, con cui provare e interpretare le pedagogie in uso e quelle in sperimentazione, con vocazione nazionale e progressivamente internazionale.

 

EDUCA vuole andare oltre le istituzioni pedagogiche classiche, senza eluderle o escluderle, ritrovando il piacere della scoperta e della provocazione, che spesso vive nelle sperimentazioni delle periferie, per rispondere al crescente bisogno di riflessioni e di prassi educative che preludono anche a una marcata richiesta di senso nella politica e nella cultura.

 

EDUCA vuole essere sempre maggiormente luogo di incontro periodico e di incrocio tra mondi, che con linguaggi diversi, fanno il punto sulla ricerca pedagogica del Paese e, attraverso di essa, sul cammino della nostra società, sui mutamenti e sulle gerarchie dei suoi valori, sullo stato di salute delle istituzioni educative e di coloro che di educazione si occupano tutti i giorni.

Info c/o Con.Solida. via Brennero, 246 c/o Tridente, 4 38121 Trento – Tel 331.6665258 www.educaonline.it – info@educaonline.it