Toscana, i malati di Sla chiedono di uniformare i livelli di assistenza

da Redattore sociale

Toscana, i malati di Sla chiedono di uniformare i livelli di assistenza

Audizione dell’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica in commissione sanità del consiglio regionale. Il presidente Remaschi: “Elementi positivi entro fine marzo”

FIRENZE – In commissione sanità del consiglio regionale toscana audizione dell’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla). Tra le progettualità richieste la creazione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei malati di Sla a livello regionale per uniformare i livelli di assistenza; la verifica del processo di integrazione fra ospedale e territorio, per garantire efficacia ed efficienza; l’attivazione di un servizio di telemedicina con telesorveglianza medica per malati con tracheostomia; la messa a disposizione a domicilio di presidi per il posizionamento/trasferimento; il sostegno economico per l’acquisto di auto attrezzate per garantire l’autonomia e una vita sociale “quasi normale”.
Il presidente della commissione Remaschi, ringraziando per il contributo, si è impegnato – insieme agli altri membri della commissione – ad analizzare in modo approfondito il documento rilasciato e quindi a rimetterlo all’attenzione del governatore Rossi e dell’assessore Marroni, “sperando di poter fornire qualche elemento positivo entro il mese di marzo”. Ancora un dato: in Toscana i malati di Sla sono circa 900 e oltre 150 tra Firenze e provincia.