Aumenti stipendiali, per i sindacati deve ripartire la trattativa. Inviata disdetta contratto all’ARAN

da Orizzontescuola

Aumenti stipendiali, per i sindacati deve ripartire la trattativa. Inviata disdetta contratto all’ARAN

di redazione

Il CCNL si rinnova tacitamente, se nessuna delle parti ne dia disdetta sei mesi prima della scadenza.

E’ l’articolo 2, comma 4, del Contratto a prescrivere quanto suddetto:

Il presente contratto, alla scadenza, si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una delle parti con lettera raccomandata almeno sei mesi prima della scadenza. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono integralmente in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo. 

Vigenza Contratto 2016/18

Il CCNL, siglato in data 19 aprile 2018, ha vigenza 1° gennaio 2016-31 dicembre 2018. Pertanto, a breve, si dovrà procedere al rinnovo, previa disdetta formale.

Disdetta Contratto

I sindacati hanno inviato all’Aran, in data odierna, la succitata disdetta del Contratto.

OGGETTO: Disdetta CCNL “Istruzione e Ricerca” triennio 2016/2019

Le scriventi Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, firmatarie del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2016-2018, inviano con la presente formale disdetta contrattuale nel rispetto delle norme, delle modalità e dei tempi fissati dall’art. 2 comma 4 del citato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in vigore. Le scriventi si riservano di inviare a codesta Agenzia entro i tempi fissati dal CCNL in vigore le relative proposte di piattaforma unitaria.

Pagamento a breve funzioni strumentali e attività aggiuntive. Soldi caricati su Fondo Istituto

da Orizzontescuola

Pagamento a breve funzioni strumentali e attività aggiuntive. Soldi caricati su Fondo Istituto

di redazione

Caricati sui POS delle scuole i fondi del MOF destinati al pagamento delle attività aggiuntive di docenti e ATA.

Così riferisce l’Anquap: “Da quanto è stato possibile verificare i finanziamenti riguardano il fondo dell’istituzione scolastica, le funzioni strumentali e gli incarichi specifici. Mancherebbero, invece, quelli per le ore eccedenti in sostituzione dei docenti assenti.”

I pagamenti, tuttavia, potrebbero subire dei ritardi – prosegue l’Anquap – a causa del meccanismo che impedisce alle scuole di operare sui Pos nel periodo intercorrente tra fine mese e la prima decade di quello successivo.

Concorso dirigente scolastico, errori e domande simili nella batteria di test pubblicati

da Orizzontescuola

Concorso dirigente scolastico, errori e domande simili nella batteria di test pubblicati

di redazione

Nella giornata di ieri, come riferito, il Miur ha pubblicato la batteria di test per la prova preselettiva del Corso-concorso a dirigente scolastico.

Appena il tempo di pubblicarla che gli aspiranti dirigenti hanno iniziato ad esercitarsi, come testimoniano i numerosi lettori che ci hanno scritto, a partire dalla mattinata odierna, per segnalare degli errori.

Refuso o errore?

“Nella domanda 9.475 c’è un refuso: “Qual’è” al posto di “Qual è”

DOMANDA 9.475

Qual’ è la circoscrizione amministrativa attraverso cui il Ministero dell’istruzione francese
organizza i servizi decentrati a livello regionale?

[a] L’Accademia (Académie)
[b] Il Dipartimento (Département)
[c] L’Ispettorato generale dell’amministrazione dell’educazione nazionale e della ricerca
(IGAENR)
[d] Il Greta (GRoupement d’ ETAablissements)

Domande praticamente uguali

Altri lettori ancora hanno segnalato che due domande sono praticamente uguali. Ecco quali:

DOMANDA 1.40

Ai sensi dell’art. 7, c. 2, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, se un accordo di rete prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato:

[a] dal consiglio di circolo o di istituto e dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza

[b] dal consiglio di circolo o di istituto e dai consigli di classe delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza

[c] soltanto dal consiglio di circolo o di istituto delle singole scuole interessate

[d] soltanto dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate

DOMANDA 3.40

Secondo il D.P.R. n. 275/1999 art. 7 comma 2, se l’accordo di rete tra istituzioni scolastiche prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento è approvato:

[a] oltre che dal Consiglio di circolo o di istituto, anche dal Collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza

[b] dal Consiglio di istituto delle singole scuole interessate

[c] dal Collegio dei docenti delle singole scuole e dal Consiglio di istituto della scuola capofila

[d] dal Collegio dei docenti delle singole scuole

Ecco cosa accadrà per le assegnazioni sui posti di sostegno

da La Tecnica della Scuola

Ecco cosa accadrà per le assegnazioni sui posti di sostegno

Firmato il contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

da La Tecnica della Scuola

Firmato il contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

Prove Invalsi CBT, certificazioni delle competenze scaricabili fino al 30 giugno

da La Tecnica della Scuola

Prove Invalsi CBT, certificazioni delle competenze scaricabili fino al 30 giugno

Concorso dirigenti scolastici, ci sono quesiti simili o uguali tra i 4mila della preselettiva

da La Tecnica della Scuola

Concorso dirigenti scolastici, ci sono quesiti simili o uguali tra i 4mila della preselettiva

Accesso agli atti, il genitore può visionare solo quelli del figlio

da La Tecnica della Scuola

Accesso agli atti, il genitore può visionare solo quelli del figlio

A fine anno scolastico è tempo di scrutini, verbali e pagelle. Si può visionare una copia degli atti amministrativi della propria scuola? La risposta è affermativa.

In virtù del principio costituzionale della trasparenza dell’azione amministrativa, tutti gli atti, dati e informazioni della scuola sono accessibili, con i limiti e le esclusioni previste dalle norme generali.

Bisogna sapere che il genitore non ha diritto a richiedere la visione delle prove scritte degli altri studenti della classe per metterle a confronto, dal punto di vista della valutazione, con quelle del proprio figlio.

Nello stesso modo non ha diritto a visionare i voti archiviati nel registro elettronico degli altri studenti della classe, ma può soltanto richiedere gli atti formali per quanto riguarda la situazione del proprio figlio.

Quindi il confronto delle prove scritte e delle valutazioni degli altri studenti non deve essere concesso dalla scuola ai genitori che lo richiedono, in quanto è una richiesta illegittima.

Infatti una richiesta del tipo di quella su descritta, fatta da un genitore di uno studente, non va considerata lecita poiché nel caso in specie violerebbe, con ogni evidenza, il comma 3 dell’art.24 della legge sulla trasparenza (legge. n.241/90).

Invece è pienamente legittimo da parte di un genitore richiedere l’accesso agli atti per il proprio figlio, qualora risultino motivazioni che inducono a ritenere che la valutazione di una prova o di uno scrutinio, non siano da considerarsi trasparenti e regolari.

È utile ricordare che con l’accesso in tempo reale da parte dei genitori nel registro elettronico, esiste un controllo e una prova sulla valutazione immediata degli studenti, che potrà poi essere incrociata con gli atti eventualmente richiesti.

La normativa

La materia è regolata dalla legge n. 241/1990, coordinata e aggiornata, da ultimo, dal D.L.gs. 30 giugno 2016, n. 126 e dal D.L.gs. 30 giugno 2016, n. 127.

Per l’utente, il diritto di accesso è la facoltà di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi ed è esercitabile da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso.

Il richiedente deve avere, ovviamente, una motivazione seria e documentata per richiedere la consultazione o la copia di un documento. L’intero processo si conclude in un massimo di 30 giorni, a partire dalla richiesta e il dirigente scolastico può accogliere o meno o in parte la richiesta.

Il diritto, per l’utente, può essere esercitato in riferimento a documenti materialmente esistenti al momento della richiesta e detenuti alla stessa data dall’Istituzione scolastica di riferimento.

Accesso agli atti, cosa si può richiedere

Così come stabilito dall’articolo 22 della legge 241/90, per quanto concerne la scuola si tratta di:

atti relativi alla formulazione delle graduatorie interne e di istituto;

atti finalizzati alla stipula di contratti per l’aggiudicazione di forniture di beni e servizi.

elaborati scritti e atti della Commissione giudicatrice degli esami di Stato;

compiti scritti, documenti relativi a scrutini intermedi, finali e relativi verbali;

registri personali dei docenti e verbali dei Consigli di classe;

atti formali, anche di natura endoprocedimentale, emanati nel corso dell’istruttoria a favore del soggetto che produca istanza di trasferimento e di mobilità professionale;

relazione ispettiva ed atti presupposti e connessi a favore di insegnante sottoposto a ispezione e/o procedimento disciplinare;

Accessi agli atti, cosa non si può richiedere

Sono esclusi dal diritto di accesso – secondo il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e il D.P.R. 12 aprile 2006 n. 184 – questi atti:

rapporti informativi sul personale dipendente;

documenti inerenti all’attività relativa all’informazione, alla consultazione e alla concertazione e alla contrattazione sindacale, fermi restando i diritti sindacali previsti anche dal protocollo sindacale.

documenti rappresentativi di accertamenti e dichiarazioni medico-legali relativi al personale anche in quiescenza;

documenti attinenti al trattamento economico individuale o a rapporti informativi o valutativi;

documenti rappresentativi di interventi dell’autorità giudiziaria o della Procura della Corte dei Conti, relativi a soggetti per i quali si delinea responsabilità civile, penale, amministrativa;

documenti contenenti atti sensibili o giudiziari, se l’accesso non è strettamente indispensabile per la tutela dell’interessato o dei suoi diritti di pari rango (art. 60 del D.Lgs. 196/2003);

gli atti dei privati detenuti occasionalmente dall’Istituzione scolastica in quanto non scorporabili da documenti direttamente utilizzati e, in ogni modo, gli atti che non abbiano avuto specifico rilievo nelle determinazioni amministrative;

documenti attinenti a procedimenti penali (per i quali è prevista una tutela più ampia in ambito giudiziario), o utilizzabili a fini disciplinari o di dispensa dal servizio, monitori o cautelari, nonché concernenti procedure conciliative o arbitrali;

Come accedere agli atti amministrativi

Sono previste due modalità di accesso:

  • accesso informale
    Si esercita mediante richiesta, anche verbale, all’ufficio dell’amministrazione competente a formare l’atto conclusivo del procedimento o che lo deterrà stabilmente. Le pubbliche amministrazioni, al fine di facilitare i rapporti con i cittadini, e quindi l’accesso, hanno istituito un apposito ufficio: l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). La richiesta è esaminata senza formalità ed immediatamente. E’ utile per acquisire quindi informazioni nell’immediato, ma non garantisce la possibilità di poter dimostrare in futuro quanto affermato, quindi è di difficile smentita.
  • accesso formale
    Il cittadino può sempre presentare una richiesta formale – compilando un apposito modulo che l’amministrazione può aver istituito, oppure scrivendo l’istanza autonomamente – inviandola tramite A/R oppure depositandola all’ufficio Protocollo dell’amministrazione. In ogni caso l’ufficio è tenuto a rilasciare ricevuta, così come previsto dal DPR 352/92 (art. 4 comma 2). E’ possibile però che sia l’amministrazione stessa a richiedere di presentare formale istanza; ciò si verifica se non è possibile accogliere immediatamente la richiesta in via informale; oppure se ci sono dubbi sulla legittimazione del richiedente, sull’identità o i poteri rappresentativi. Rispetto all’accesso informale offre una garanzia maggiore, anche se richiede più tempo: si ha nero su bianco l’indicazione richiesta, ha valore di atto pubblico (oppure è più esatto dire che ha valore legale? Chiedere conferma) e può essere utile per rivendicare un diritto disatteso o per controbattere l’affermazione dell’amministrazione.

La legge 241/90 prevede che le pubbliche amministrazioni determinano per ciascun tipo di procedimento il termine entro cui esso deve concludersi, con apposita disciplina, e laddove non abbiano provveduto in tal senso, che il termine è di 90 giorni.(Legge 15/2005)

In pensione con Quota 100, si farà: lo dice la Bce

da La Tecnica della Scuola

In pensione con Quota 100, si farà: lo dice la Bce

Assegnazioni provvisorie

Assegnazioni provvisorie: avevamo ragione anche su questo. Adesso attendiamo l’abolizione della 107!

Apprendiamo dal comunicato Miur la notizia della sottoscrizione di un’intesa sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni che terrà conto di quanto da noi rivendicato e chiesto in piazza negli ultimi due anni!

Come USB Scuola ha sempre rivendicato, sarà possibile chiedere e ottenere l’assegnazione provvisoria su posti di sostegno anche per gli insegnanti abilitati non specializzati. Vengono posti due vincoli: che si abbia almeno un anno di esperienza su posto di sostegno o che si stia frequentando il corso di specializzazione.

La buona scuola nel 2015 aveva determinato l’esodo di migliaia di docenti dal sud al nord Italia e il vincolo nella mobilità annuale presentava restrizioni che ne impedivano il ritorno anche temporaneo in caso di necessità di riavvicinamento ai propri familiari e in situazioni anche di difficoltà personale grave. Abbiamo denunciato dal 2016 da un lato la mancata volontà del Ministero di riconoscere il diritto alla mobilità sul territorio nazionale e dall’altro la totale inerzia di Cgil Cisl e Uil. Nei territori come quello siciliano in cui eravamo presenti al fianco dei lavoratori in lotta in piazza siamo riusciti a strappare contratti integrativi regionali che hanno derogato alcune restrizioni. Le lotte dei lavoratori pagano sempre e oggi il Miur è costretto a ratificare le deroghe siciliane per tutto il territorio nazionale.

Speriamo che il nuovo ministro non si senta soddisfatto da questi piccoli passi avanti, noi siamo qui a vigilare e a rivendicare l’abolizione totale e definitiva della 107 e attendiamo che il ministro ci convochi e non si limiti a ricevere i sindacati firmatari di contratto. Come stabilito dal nuovo contratto, infatti, la contrattazione integrativa è ristretta ai soli sindacati che hanno firmato l’inaccettabile CCNL a prescindere dalla rappresentatività. USB sta portando avanti azioni di lotta contro questo scempio, ma anche un ricorso perché riteniamo che questa limitazione sia non solo antidemocratica, ma anticostituzionale, violando la libertà dei lavoratori di scegliere l’organizzazione sindacale che ritengono li rappresenti al meglio.

Che i sindacati concertativi abbiano firmato senza batter ciglio non ci sorprende: nuovo governo, nuovo padrone. Ma non dimentichiamo, e non lo faranno le lavoratrici e i lavoratori della scuola, che non hanno e mosso un dito contro le storture, le iniquità, le ingiustizie che sono nate con e dalla legge 107 che, anzi, hanno platealmente appoggiato in ogni sua forma e declinazione. Non un minuto di sciopero è stato proclamato infatti contro le deleghe, contro gli abusi della chiamata diretta, contro lo sfruttamento dell’Alternanza Scuola-lavoro.

La conquista di questa intesa è una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori che non hanno mai smesso di fare conflitto in piazza, è una vittoria che rivendichiamo come Unione Sindacale di Base Scuola, ma soprattutto è una vittoria che non ci fa desistere dal continuare a pretendere organici adeguati per una mobilità definitiva e per l’assunzione di tutti i precari. Questa è l’ultima conferma di quanto diciamo da anni: i posti ci sono, al nord come al sud, per tutti! Infatti verranno assicurati i posti per gli insegnanti precari specializzati, sia per le immissioni in ruolo che per le supplenze, e i rimanenti verranno dati in assegnazione provvisoria. Il grande numero di deroghe che ogni anno vengono assegnate è ormai un dato di fatto che va stabilizzato così da consentire una reale continuità didattica agli alunni in situazione di disabilità e il rientro nelle province di origine di tanti, troppi insegnanti che non riescono a tornare in pianta stabile laddove hanno sempre vissuto e lavorato.

 Continueremo a chiedere l’adeguamento dell’organico di diritto all’organico di fatto e affinché tutto questo avvenga sappiamo che il banco di prova di questo governo sarà ancora una volta la legge di stabilità del prossimo inverno perché per i vincoli soggetti al pareggio di bilancio in costituzione non potranno mutare il quadro nel suo insieme fino a quando non si romperanno quei vincoli di soggezione alla austerity voluta dalla UE.

Una task-force per garantire il diritto allo studio nelle aree colpite dal terremoto

Terremoto, Bussetti: “Una task-force per garantire il diritto allo studio nelle aree colpite”

Nelle Marche inaugurata nuova scuola alla presenza del Presidente Mattarella

“Quello di oggi è un momento importante: dove c’è una scuola che funziona, c’è una società viva che si prepara al futuro. Tagliando il nastro di questo istituto, stiamo consentendo a un territorio duramente colpito dal terremoto di riappropriarsi della sua normalità, delle abitudini che scandiscono, giorno dopo giorno, le esistenze di uomini e donne e costituiscono l’ossatura del nostro vivere civile. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa ripresa. Nonostante i ritardi nella ricostruzione – che ci sono e non possiamo negare – Esanatoglia riparte. E lo fa dal sistema di istruzione e formazione”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, intervenendo all’inaugurazione della Scuola Secondaria di I grado “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Esanatoglia, nelle Marche, costruita dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia.

Alla cerimonia era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale il Ministro Bussetti ha rivolto un ringraziamento particolare: “La sua presenza oggi rappresenta la vicinanza di tutto il popolo italiano a questa Comunità”.

“Scuola e Università, qui nelle Marche, hanno dato dimostrazione di grande tenacia ed efficienza. Dobbiamo riconoscere il loro impegno. Ed essere orgogliosi per ciò che hanno fatto e per ciò che rappresentano per queste aree e per il Paese. Oggi voglio ribadire il mio impegno: farò tutto quanto in mio potere per ripristinare a regime il sistema di istruzione e formazione nelle zone colpite dal sisma. A tal proposito, intendo costituire una task-force a supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, affinché sia un punto di riferimento per tutti i soggetti che operano per questo obiettivo. Attiverò da subito gli uffici del MIUR, per far sì che predispongano tutto ciò che è necessario a garantire il diritto allo studio ai giovani delle aree colpite dal terremoto. La crescita sociale, culturale ed economica passa dall’istruzione”, ha concluso il Ministro.

RESTITUITE DIGNITÀ ALLA PROFESSIONE DOCENTE

GILDA A INSEGNANTI PARLAMENTARI: RESTITUITE DIGNITÀ ALLA PROFESSIONE DOCENTE

Alternanza scuola-lavoro, reclutamento, formazione e aggiornamento degli insegnanti, poteri dei dirigenti scolastici, sburocratizzazione della funzione docente: questi i temi principali su cui ieri pomeriggio la Gilda degli Insegnanti si è confrontata con i docenti eletti in Parlamento durante l’incontro che si è svolto all’hotel Nazionale di Roma. 

All’iniziativa hanno partecipato Lucia Azzolina (M5S), Alessandro Melicchio (M5S), Gloria Vizzini (M5S), Flora Frate (M5S), Rina De Lorenzo (M5S) e Angela Schirò (Pd). 

Per quanto riguarda l’Asl, il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, ha sottolineato la necessità di cancellare l’obbligatorietà e di ridurre il numero delle ore, oltre a quella di garantire agli studenti esperienze di effettiva utilità e coerenti con i loro indirizzi di studio.

Durante l’incontro la Gilda ha chiesto ai parlamentari di impegnarsi in Aula affinché venga alleggerito il carico burocratico che grava sui docenti, così da permettere agli insegnanti di dedicarsi principalmente all’attività didattica e allo studio.

Sul fronte del reclutamento, Di Meglio ha lamentato l’eccessiva lunghezza e complessità del percorso FIT, auspicando che in Parlamento si proceda presto ad abbreviare e semplificare la procedura di accesso alla professione, garantendo comunque serietà e qualità. 

Inevitabile, alla luce della cronaca recente, il richiamo alle aggressioni di cui sono vittime i docenti. Con gli esponenti politici presenti all’incontro, la Gilda non ha soltanto evidenziato l’epifenomeno della violenza contro gli insegnanti, ma ha anche indicato quali sono le cause su cui agire per restituire dignità alla professione docente. Tra gli aspetti che richiedono un intervento urgente, la Gilda ha segnalato l’aumento degli stipendi che sono tra i più bassi d’Europa.

“Con i parlamentari che conoscono bene il mondo della scuola – ha affermato il coordinatore nazionale – ci auguriamo di instaurare un dialogo costruttivo per favorire la crescita e la valorizzazione della professione docente e di tutto il mondo dell’istruzione”.

La bidirezionalita della percezione del suono

La bidirezionalita della percezione del suono

Introduzione a corso Egocreanet/Cluster <finalizzato a veicolare un modello di azione terapeutica del suono e del canto per migliorare lo stato di salute e del” bellessere “ ( = qualita dell’ Essere intesa in termini di fitness, beauty, relax e piu in generale di miglioramento ed anti-stress della qualita della vita) di: Paolo Manzelli .<egocreanet2016@gmail.com>


Cominciamo con l’asserire che il suono la musica ed il canto sono prodotti dal cervello perche’ nell’ ambiente esistono solo vibrazioni che possono essere recepite e trasformate in sensazioni sonore prodotte dal cervello.
Infatti la percezione cosciente del suono si effettua a partire dalla “attenzione” del “nucleo acumen” che e’ il centro responsabile della ricerca di stimoli generati dalle vibrazioni della luce del suono e tattili ecc.. da trasformare tramite i differenti ricettori interattivi in sensazioni cerebrali che inducono attivita’ del corpo e della mente.
Alle varie aree funzionali del cervello giungono i suoni (sotto forma di impulsi nervosi) che nella maggior-parte provengono dall’orecchio attraverso un complesso di trasformazioni di energia ,da meccanica a elettromagnetica-quantica; queste transizioni energetiche che vengono elaborate nell’ Orecchio da specifiche strutture per la trasformazione delle onde sonore di rarefazione e compressione dell’ aria in vibrazioni recepite dal sistema “staffa /timpano”.
Il timpano, è una membrana di cartilagine composta da piu’ strati di dimensione nanometrica ,che funziona come una pelle tesa su un tamburo Quando il Timpano viene informato dalla staffa sulle onde di vibrazione meccanica che provengono dall’esterno, esso vibra a livello molecolare ed invia il “battito-quantico” all’orecchio interno Cloclea//Organo del Corti) che lo traducono in segnali elettromagnetici, che si associano alle innervature neuronali e quindi si diffondono nel cervello per tramite il nervo ottico. (1) (2)

(1)- IL suono delle molecole Carlo Ventura : https://www.youtube.com/watch?v=DoLHZXfYUSM
(2) CIMATICA relazione tra onde e forma- A livello atomico,molecolare il suono assume ha un aspetto duale: si manifesta come particella o come onda (fononi) : https://www.youtube.com/watch?v=b1gRza378KU

L’ organo del Corti è situato all’ interno della Cloclea ( Chiocciola) una struttura capace di differenziare le tonalita dei suoni e tradurle in impulsi elettromagnetici .La coclea di destra presenta un avvolgimento in senso antiorario, mentre quella di sinistra in senso orario ; cio’ permette di differenziare la provenienza dei suoni.. Le due Cloclee sono divise in tre scale, o rampe: 1)scala vestibolare, 2)scala media (quella che contiene l’ organo del Corti ) e la 3) scala timpanica, Ciascuna cloclea è divisa da membrane che separano i liquidi gelatinosi (endolinfe) che nell’ insieme rapresentano un complesso organo neuro-sensoriale uditivo, dove all’interno della scala media si muove un complesso sistema di stereociglia ( interne ed esterne a seconda del loro orientamento ) che sono direttamente associate ad la innervazione neuronale , capace di trasmettere differenti impulsi nervosi in seguito al movimento delle diverse concentrazioni di liquidi che corrispondono rispondono a tre diverse situazioni di osmosi delle membrane di separazione che entrano in vibrazione proprio in funzione delle variazioni della pressione osmotica causate dalle diverse concentrazioni di sali che determinamo il relativo rapporto ( Na+//K+), cosi da riuscire a riprodurre con estrema raffinatezza le molteplici sonorita vibrazionali. (3) , (4)

(3)- Studi di neuro-fisiologia dell’apparato uditivo: COCLEA : https://www.unmedicopertutti.it/orecchio_interno.htm

(4)- Struttura della Cloclea : https://it.wikipedia.org/wiki/Coclea_(anatomia)

Le stereo ciglia interne ed esterne si muovono all’ unisono come due ali di farfalla ; mentre quelle interne trasferiscono al cervello la trasformazione del suono in impulsi neuronali quelle orientate vero l’ esterno producono effettivamente suono, creando una “interferenza bioquantica” tra onde bio-elettromagnetiche, la quale permette di definire un orientamento dei segnali neuronali da indirizzare tramite il nervo ottico verso le varie aree del cervello (tra esse : gli Emisferi Cerebrali superiori, il Talamo , l’ Amigdala , il Cervelletto), dove il suono si trasforma in emozioni sensazini di diverse tonalita percettive che di conseguenza attivita’ cerebrali e fisiologiche

Pertanto sappiamo che l’ orecchio come tutti gli altri sensi e un sistema interattivo cervello/ricettore e viceversa cosi infatti l’ orecchio non solo riceve vibrazioni sonore ma anche le emette , infatti per vedere se una persona è effettivamente sorda, basta inserire un piccolo microfono nell’ orecchio quando l’ ambiente e’ insonorizzato e registrare i suoni prodotti emessi da sistema cervello/orecchio , se il microfono no da risposta positiva l’ individuo e irreversibilmente sordo

La produzione sonora interattiva attiva dell’ orecchio puo’ essere alterata da traumi ed infezioni cosi che piccole porzioni di coclea le cellule ciliate possono non funzionare ritmicamente generando uno scompenso che si trasforma nell’insorgere di noiosissimi “Acufeni”(5)

(5) ACUFENI : http://www.acufene.it/acufeni-cosa-sono/#01

Questa introduzione rappresenta solo un quadro estremamente sintetico dei principi di funzionamento dell’orecchio, ma in vero per rendere ancora più sofisticato il processo di elaborazione dei suoni, secondo le piu’ recenti teorie sappiamo che l’organo dell’udito lavora in modalità “crossmodale” cioè con scambio interattivo di informazioni con gli altri sensi e con i centri motori. In particolare ricordiamo che il posizionamento della testa del corpo rispetto all’ asse gravitazionale terrestre viene definita da gli “Otoliti” che sono composti da una sabbia di granellini che si depositano nelle cavita dove emergono le stereociglia cosi che addensandosi alla loro base con il loro movimento sabbioso inducono informazioni al cervelletto sul posizionamento e la direzione del moto del corpo. (6)

(6) – Otoliti: https://www.my-personaltrainer.it/salute/otoliti.html

 


Paolo Manzelli Biblio on Line :Tema Neurobiologia ed estetica del suono

 

Il suono e i suoi effetti: http://www.neuroscienze.net/il-suono-e-i-suoi-effetti/

Neuro-lingua: https://www.edscuola.eu/wordpress/wp-content/uploads/2018/03/neuro.lingua.pdf

http://www.caosmanagement.it/archivio-riviste/55-numero-117/605-neurolinguistica-dell-apprendimento-nelle-nuove-tecnologie

Cervello e Musica : http://www.psicolab.net/2003/cervello-e-musica/

Fai clic per accedere a SCIENZA-CERVELLO-E-MUSICA-I.pdf

Dalla Voce al Canto: https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza/dalla-voce-al-cantohttps://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza/dalla-voce-al-canto

La contaminazione dei Sensi : http://www.neuroscienze.net/la-contaminazione-dei-sensi-e-la-sinestesia/

Sindrome di Asperget: http://www.molecularlab.it/news/commento.asp?n=370

Cervello Quantico: https://www.vglobale.it/2013/07/25/il-cervello-quantico/

DNA Laser Antenna : https://dabpensiero.wordpress.com/2017/10/15/morfogenesi-e-quantum-dna-laser-antenna/

Biofotoni e VITA ; https://www.generazionebio.com/notizie/8360-biofotoni-nuove-prospettive-per-le-scienze-della-vita.html

L’Anp insorge: via la chiamata diretta? Un danno a famiglie e studenti

da Il Sole 24 Ore

L’Anp insorge: via la chiamata diretta? Un danno a famiglie e studenti

di Cl. T.

«Ancora una volta si pretende di modificare una norma di legge imperativa con un accordo contrattuale tra parti, cosa che nel nostro ordinamento non sarebbe consentita». Parola di Antonello Giannelli, presidente di Anp, l’Associazione nazionale presidi.

Le critiche
Dopo l’accordo Miur-sindacati che, di fatto, ha abolito l’istituto della chiamata diretta dei docenti il capo dei presidi resta perplesso: «I dirigenti scolastici non sono innamorati di questo istituto in quanto tale – precisa -. Questa abrogazione potrebbe, quindi, fare comodo anche ai presidi che hanno un obbligo in meno, ma questa modifica crea danno all’utenza».

L’istituto della chiamata diretta, introdotto della legge 107, «era positivo perché consentiva di scegliere i docenti più adatti per l’offerta formativa della scuola, permettendo di adattare il servizio alle esigenze dei ragazzi. Tuttavia è stato svuotato di contenuti perché, per mezzo di accordi, si è consentito ai docenti di spostarsi e accedere alla mobilità straordinaria e questo ha portato via dalle scuole gran parte dei docenti che i dirigenti avevano scelto», aggiunge Giannelli. Nel 2016 per usufruire della chiamata diretta, molti dirigenti rinunciarono, come si ricorderà, alle ferie, ma, grazie ai contratti sulla mobilità, all’inizio dell’anno scolastico molti tra i docenti scelti se ne andarono e pertanto l’istituto giuridico della chiamata diretta fu già allora svuotato di contenuto. La stessa è avvenuto anche lo scorso anno.

«Se non vogliamo un miglioramento della qualità del servizio basta esserne consapevoli, ma, probabilmente, il Miur non ha compreso che l’istituto della chiamata diretta aumentava la qualità del servizio».