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Decreto Legislativo 12 giugno 2025, n. 99

Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge 17 maggio 2024, n. 70. (25G00100) 

(GU Serie Generale n.150 del 01-07-2025)

Nota 18 aprile 2025, AOODGSIP 1119

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo di istruzione statali e paritarie
Ai Direttori e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Al Dipartimento istruzione della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle D’Aosta
e, per il loro tramite, Ai Referenti regionali per le attività di contrasto del bullismo e del cyberbullismo (individuati sulla base della legge n. 71/2017)

Oggetto: Anno scolastico 2024/2025. Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle Istituzioni scolastiche – Avvio quarta edizione Piattaforma ELISA. Prima rilevazione: studenti e studentesse delle scuole secondarie di II grado. Seconda rilevazione: docenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado.

Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo

Il 25 febbraio, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stato avviato il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo. L’iniziativa nasce in attuazione della legge 17 maggio 2024, n. 70, e del decreto ministeriale del 18 novembre 2024, su impulso del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella.

Il Tavolo riunisce rappresentanti delle istituzioni centrali, esperti in psicologia, pedagogia e comunicazione digitale, oltre a membri di associazioni impegnate sul tema e rappresentanti delle Consulte studentesche e delle associazioni dei genitori. L’obiettivo è sviluppare strategie efficaci per la stesura del “Piano di azione integrato” e per l’attuazione di misure concrete di prevenzione e monitoraggio del fenomeno.

“Si conferma il nostro impegno a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona nonché la salute psicologica delle studentesse e degli studenti. Il Tavolo rappresenta una delle azioni chiave per prevenire e combattere ogni forma di violenza e discriminazione, contribuendo nel contempo a promuovere una “Cittadinanza digitale” responsabile, educando i giovani a un uso consapevole della rete e dei social”, ha dichiarato il Ministro Valditara.

Safer Internet Day 2025

Martedì 11 febbraio 2025 si celebra, in contemporanea in oltre 100 nazioni, il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea. L’ obiettivo della giornata è far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro.

La Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica del Ministero dell’Istruzione e del Merito coordina, sin dal 2012, il Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, progetto realizzato in collaborazione con autorevoli partner istituzionali e privati e tramite il quale trovano spazio diverse attività cofinanziate dalla Commissione Europea, tra le quali il Safer Internet Day 2025.

“Together for a better internet” è il titolo scelto dalla Commissione Europea per la promozione della giornata di quest’anno. L’evento nazionale organizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito si svolgerà l’11 febbraio a Roma, presso il teatro “Ambra Jovinelli”, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, e coinvolgerà circa 500 tra studentesse studenti. Sarà possibile seguire l’iniziativa in diretta streaming sul sito Safer Internet Centre – Generazioni Connesse.

Il video della diretta


SAFER INTERNET DAY/TELEFONO AZZURRO
BAMBINI E DIGITALE: LE NUOVE GENERAZIONI CHIEDONO STRUMENTI PER RICONOSCERE E DIFENDERSI DALLE FAKE NEWS

Il 76% dei ragazzi ritiene che l’Age verification
dovrebbe essere obbligatoria su tutte le piat­taforme:
presentata indagine di Telefono Azzurro e BVA-DOXA su digitali e minori

Caffo (Telefono Azzurro): “Fondamentale un’azione globale, anche a livello legislativo, per proteggere i ragazzi dai rischi del web”

Il bambino al centroProteggere le nuove generazioni nel mondo digitale. È questa la sfida che la Fondazione S.O.S. Telefono Azzurro lancia in occasione del Safer Internet Day 2025. Una frase che richiama l’urgenza di affrontare complesse sfide economiche, etiche, di sicurezza e di benessere legate al coinvolgimento dei bambini nell’ecosistema del digitale. “Affrontare la sfida di costruire un am­biente digitale più sicuro e inclusivo richie­de un impegno globale. È fondamentale investire in infrastrutture sostenibili, rafforzare la governance delle piattaforme digitali per proteggere i diritti dei minori e promuovere una cooperazione interna­zionale che riduca le disuguaglianzeVi è oggi la necessità di gettare le basi per azioni ad alto impatto capaci di agire su più livelli per proteggere i bambini dai rischi del web. È fondamentale definire i confini normativi e mettere al centro delle leggi le nuove generazioni affinché possano essere realmente tutelati anche in rete, cosa che oggi purtroppo non avviene. Anche le piat­taforme devono farsi promotrici di questo cambiamento e privilegiare il benessere di bambini e adolescenti rispetto agli interessi commer­ciali, promuovendo l’educazione digitale sia per i più giovani che per genitori ed educatori. È una responsabi­lità collettiva verso un futuro in cui ogni bambino possa prosperare in un am­biente digitale sicuro e favorevole al suo sviluppo. Ogni passo in questa direzione rappresenta un investimento per un do­mani più equo, sostenibile e inclusivo per tutti i minori del mondo” – sottolinea il Professore Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.

Il digitale e i social network possono essere risorse preziose, ma è fondamentale accompagnare bambini e adolescenti in un uso consapevole, per proteggere il loro benessere psicologico e favorire relazioni sane e autentiche, aspetti entrambi messi a dura prova dalle dinamiche odierne del digitale. A confermarlo è anche l’indagine di Telefono Azzurro e BVA-Doxa presentata oggi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in occasione dell’evento organizzato per il Safer Internet Day 2025.

A livello globale, la dipen­denza da smartphone è in aumento, con implicazioni notevoli per il comportamen­to sociale e la qualità delle interazioni dei giovani. L’utilizzo dei social media ha in particolare implicazioni significative dal punto di vista psicologico e sociale. Tra i principali effet­ti: rischio di dipendenza, impatto sull’autostima e pericoli psicologici legati all’interazione online. Dall’indagine di Telefono Azzurro emerge tra i giovani una mancanza di consapevolezza sui potenziali ef­fetti negativi dei social media che evidenzia la necessità di programmi educativi mirati. Il 63% degli intervistati dichiara di aver provato almeno un’emozione mentre era sui social: il 24% invidia verso la vita degli altri, il 21% si è sentito diverso/a, il 19% inade­guato/a.

Tra gli argomenti per i quali i ragazzi affermano di avere più bisogno di informazioni per potersi difendere o per poterli evitare vi sono al primo posto le fake news (40%), seguite da privacy e dati personali (34%), cyberbullismo (32%) e adescamento (31%). L’elevata esposizione ai so­cial media rende i giovani particolarmente vulnerabili alla di­sinformazione, spingendoli quindi a cercare strumenti per rico­noscerla e contrastarla, desiderio che riflette la necessità da parte loro di comprendere meglio le dinamiche dell’informazione nell’era digitale e di partecipa­re attivamente alla costruzio­ne di una società più informa­ta e resiliente ai pericoli della disinformazione. In questo contesto, si inserisce la strate­gia di Meta in Italia di “rimuovere, ridurre, informare” per contrastare la disinformazione, messa tuttavia in discussione dalle recenti posizioni espresse da Zuckerberg.

La collaborazione tra geni­tori, educatori e bambini può rappresentare una strategia efficace per migliorare la sicu­rezza e la privacy online dei minori. In particolare, dallo studio emerge chiaramente il fondamentale ruolo dei geni­tori nella crescita e nella forma­zione dei giovani nell’era digitale e la ne­cessità di fornire un’educazio­ne digitale a tutte le famiglie affinché possano supportare i propri figli in modo consape­vole e competente. Come evidenziato dall’indagine, i ragazzi e le ragazze dichia­rano infatti che se fossero vittima di violenza sessuale online, lo se­gnalerebbero soprattutto ai ge­nitori (76%), solo il 40% alle for­ze dell’ordine (40%) e il 14% agli amici. In caso di contenuti online po­tenzialmente dannosi o ille­citi riguardanti altri minori o di episodi di cyberbullismo contro altri, la quasi totalità dei ragazzi segnalerebbe il fatto (98%-99%) e più del 70% anche in questo caso ai genitori. Evidente in questo senso la necessità di una valida educazione digitale per tutte le famiglie per poter supportare consapevolmente i più giovani all’interno della rete.

Age Verification

Il dibattito sull’introduzione di sistemi di verifica dell’età per i social media continua a suscitare opinioni contra­stanti tra giovani, genitori ed esperti e la questione diventa sem­pre più rilevante, soprattutto alla luce dell’aumento dell’ac­cesso precoce dei minori alle piattaforme digitali. Dallo studio presentato da Telefono Az­zurro e BVA Doxa emer­ge che il 44% dei ragazzi ri­tiene l’age verification uno strumento utile per proteggere i minori, il 33% la ritiene fasti­diosa ma necessaria e solo il 15% la ritiene inutile. Il 76% ritiene che dovrebbe essere obbligatoria su tutte le piat­taforme che offrono conte­nuti potenzialmente inappro­priati per i minori e il 37% indica come “età giusta” fino alla quale è necessaria la verifica dell’età 16 anni. La consapevolezza dell’im­portanza dell’age verification è comunque più alta tra i ge­nitori, dove la percentuale di chi ritiene la verifica dell’età una pratica utile e necessaria sale al 71%.

Intelligenza Artificiale

I giovani hanno una per­cezione ambivalente dell’IA, molti ne riconoscono l’utilità per migliorare l’efficienza personale e facilita­re attività quotidiane, tuttavia, emergono anche preoccupazioni etiche e so­ciali. Anche in merito all’AI una delle preoccupazioni principali dei ragazzi (40%) è legata alle fake news, ovvero al timore di non riuscire a capire quali siano le informazioni affidabili e quali no. L’IA sta modificando pro­fondamente anche lo scenario del cyberbullismo e dello sfruttamento sessuale online, introducendo nuovi rischi legati alla gene­razione e alla diffusione di contenuti di abuso e violen­za. I deepfake, in particolare, costituiscono una delle minacce più preoccupan­ti legate all’IA nel contesto di CSAM (Child Sexual Abuse Material) e CSEM (Child Sexual Exploi­tation Material). I giovani affermano infatti che un deepfake che li ritrae causerebbe in loro forti disagi emotivi: il 40% teme, ad esempio, che tali contenuti possano distruggere le loro relazioni sociali e la loro reputazione.

TELEFONO AZZURRO

Telefono Azzurro nasce nel 1987, a Bologna, per poter dare ascolto alle richieste di aiuto dei bambini in pericolo o in difficoltà. Una risposta concreta al “diritto all’ascolto” riconosciuto al bambino dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia firmata dalle Nazioni Unite. Oggi Telefono Azzurro è linee di ascolto e di intervento, telefoniche e online (mobile, web, chat, app, social network), interventi di emergenza in caso di calamità e disastri, progetti per i bambini figli di detenuti, progetti sul territorio e prevenzione tramite educazione e sensibilizzazione nelle scuole, verso gli adulti e verso chi decide. Telefono Azzurro promuove un rispetto totale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Con le sue attività ogni giorno sostiene le loro potenzialità di crescita e li tutela da abusi e violenze che possono pregiudicarne il benessere e il percorso di crescita

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo

GIORNATA CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO (7 febbraio)

“Oggi, nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ribadiamo il nostro impegno a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona, la salute psicologica delle studentesse e degli studenti, educando alla responsabilità.

Come Ministero abbiamo messo in campo una serie di misure, a partire dalle nuove Linee guida sull’Educazione civica, così come le nuove norme sulla condotta, per prevenire e combattere tra i giovani ogni forma di violenza e di discriminazione, con particolare attenzione all’uso della rete e dei social”.

Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.


    Lanciato nuovo video speciale con Camilla Mancini “Rompi il silenzio, ferma il bullismo”https://www.youtube.com/watch?v=wowDYqaAs7g

In occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo l’UNICEF ricorda che in Italia circa il 37% dei bambini e giovani sono esposti a messaggi di odio e oltre il 34% sono esposti a immagini cruente e violente[1] e lancia lo speciale video “Rompi il silenzio, ferma il bullismo” con protagonista Camilla Mancini.

Secondo il Report UNICEF La condizione dell’Infanzia nell’Unione Europea 2024, circa un terzo dei bambini di 10 anni residenti nell’UE (nel 2021) non era in grado di stabilire se un sito web fosse affidabile. In un’indagine condotta nel 2020 in 15 Paesi dell’UE, circa il 10% dei bambini di età compresa tra i 9 e i 16 anni che utilizzano Internet ha dichiarato di aver subito cyberbullismo almeno una volta al mese nell’ultimo anno. Una media compresa tra l’8 e il 17% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha visto contenuti dannosi online. Una media del 13% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha subito richieste sessuali indesiderate alcune volte nell’ultimo anno. 

“Come UNICEF Italia oggi vogliamo ricordare che Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano sfide cruciali e richiedono interventi educativi per proteggere i giovani e promuovere comportamenti sani e un uso responsabile delle tecnologie” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Il bullismo e il cyberbullismo sono comportamenti aggressivi, intenzionali e ripetuti, caratterizzati da uno squilibrio di potere tra chi lo esercita e chi lo subisce che possono causare gravi disagi emotivi alle vittime.”

L’UNICEF Italia per la giornata lancia il video con protagonista Camilla Mancini “Rompi il silenzio, ferma il bullismo” per invitare i bambini, i giovani e tutti coloro vittime di bullismo o cyberbullismo a condividere le proprie esperienze e a chiedere aiuto.Camilla Mancini ricorda che “chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza”.

Script del video: “SE NON MI PASSI I COMPITI INVIO A TUTTI QUELLA TUA FOTO”, “VATTENE O TI FACCIO VOLARE LO ZAINO”, “NON PUOI VENIRE CON NOI SEI TROPPO BRUTTA”: Quante volte e quanti di noi hanno ascoltato queste parole…Dure, pesanti… Sono Camilla Mancini e da bambina anche io ho ascoltato e sofferto per quelle parole, ma la mia storia personale mi ha insegnato qualcosa di importante, qualcosa sulla quale vorrei poter convincere bambini, bambine e adolescenti: è importante condividere il dolore, anche se non è facile, perché attraverso la condivisione del dolore si può rinascere. Come è successo a me. Confidarsi con un insegnate, con un genitore significa cominciare ad uscire da quella solitudine. Perché quando il dolore è condiviso pesa di meno. Hai diritto ad essere ascoltato e aiutato, fai un primo passo e scoprirai che non sei solo. Rompi il silenzio, ferma il bullismo.”


[1] Tratto dall’indagine “L’esposizione dei bambini e degli adolescenti a messaggi di odio e immagini violente online”dell’UNICEF Global Office of Research and Foresight basata su analisi svolte su 31.790 bambini e adolescenti di età compresa tra 12 e 16 anni di 36 paesi(anche l’Italia) che hanno partecipato a uno dei sondaggi Disrupting Harm, EU Kids Online o Global Kids Online tra il 2016 e il 2021. Si basa anche su dati secondari sull’accesso individuale a Internet provenienti dal database degli indicatori ICT dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (2022). L’edizione italiana è stata curata dall’UNICEF Italia.

Nota 7 febbraio 2025, AOODGSIP 267

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica

Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo di istruzione statali e paritarie
Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine Bolzano
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
e, p. c. All’Ufficio di Gabinetto
Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Ai Coordinatori regionali dei Presidenti delle Consulte Provinciali degli studenti
Ai Referenti regionali per le Consulte Provinciali degli studenti
Ai referenti regionali per le attività di contrasto del bullismo e del cyberbullismo (individuati sulla base della legge 71/2017)

Oggetto: Safer Internet Day “Together for a Better Internet” – 11 febbraio 2025. Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete: evento in diretta streaming per tutte le Istituzioni scolastiche.

Nota 20 gennaio 2025, AOODGSIP 121

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica

Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine Bolzano
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
e, p. c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di di istruzione e formazione
Al Capo del Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale

Oggetto: Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Adempimenti delle Istituzioni scolastiche ai sensi della legge 17 maggio 2024 n.70.


Legge 17 maggio 2024, n. 70
Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo

Nota 18 febbraio 2021, AOODGSIP 482
Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo – aggiornamento 2021 – per le istituzioni scolastiche di ogni grado

Decreto Ministeriale 13 gennaio 2021, AOOGABMI 18
Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo

Bullismo e cyberbullismo

Legge 17 maggio 2024, n. 70
Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo


Il 15 maggio l’Aula della Camera approva la Proposta di legge C. 536​-891​-910-B “Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”, già approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

Il 16, 23 aprile la 7a Commissione della Camera, in sede consultiva, esamina il DdL AC. 536​ e abb.-B, approvato in un testo unificato dalla Camera e modificato dal Senato, Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

Il 22 febbraio l’Aula del Senato ha approvato all’unanimità il ddl n. 866, di delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, incardinato nella seduta di mercoledì 21 febbraio con la relazione sul testo proposto dalle Commissioni riunite 2a e 10a, che torna alla Camera.

Le Commissioni riunite 2a e 10a, martedì 20 febbraio, hanno concluso l’esame, avviato il 31 gennaio, del ddl n. 866, di delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, conferendo mandato al relatore a riferirne all’Assemblea nel testo proposto dalle Commissioni.

Il 20 febbraio la 2a Commissione del Senato esamina il DdL A.S. 866, Delega al Governo in materia di bullismo e cyberbullismo.

Il 6 febbraio la 7a Commissione del Senato ha espresso parere favorevole alle 2ª e 10ª Commissioni riunite sul DdL A.S. 866, Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

Nella seduta di mercoledì 31 gennaio, le Commissioni riunite 2a e 10a hanno avviato, con la relazione del sen. Berrino, l’esame del ddl recante delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo (A.S. 866), approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Dori e Valentina D’Orso; Pittalis e altri; Maschio e altri.

Legge 17 maggio 2024, n. 70

Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. (24G00086) 

(GU Serie Generale n.125 del 30-05-2024)

A. Ammirati, Bullismo (cosa fare e non)

Antonella Ammirati, Bullismo (cosa fare e non). Guida rapida per insegnanti, Pagine: 128

Il termine bullismo (dall’inglese bullying, tiranneggiare, spadroneggiare, intimidire) indica un abuso di potere fisico, verbale o psicologico, attuato in modo ripetuto e organizzato contro qualcuno che non è in grado di difendersi.

Secondo i dati dell’ultimo Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo (2021), a cura del Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Università di Firenze, su un campione di 314.500 studenti e studentesse di 765 scuole statali secondarie di secondo grado e di 46.250 docenti afferenti a 1.849 Istituti scolastici statali, il 22,3% degli studenti e delle studentesse è stato vittima di bullismo da parte dei pari (19,4% in modo occasionale e 2,9% in modo sistematico); il 18,2% ha preso parte attivamente a episodi di bullismo verso un compagno o una compagna (16,6% in modo occasionale e 1,6% in modo sistematico); l’8,4% ha subito episodi di cyberbullismo (7,4% in modo occasionale e 1% in modo sistematico); il 7% ha preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo (6,1% in modo occasionale e 0,9% in modo sistematico).

L’ultima uscita della serie Erickson “Cosa fare e non” – collana di guide pratiche e approfondite per insegnanti ed educatori – dedicata appunto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, nasce come un manuale di sostegno per insegnanti che mantengono la capacità di osservare e di sospettare disagio negli sguardi bassi e nei non detti di alcuni studenti. Insegnanti che vogliono farsi carico della dilagante povertà relazionale prima che si connoti come violenza, e che hanno a cuore la salute della Scuola come ambiente di relazione, luogo di confronto e di crescita per i ragazzi, ma anche per loro stessi.

Dopo una ricca introduzione al contesto di studi e di sviluppo del fenomeno, Bullismo (cosa fare e non) si suddivide in quattro ampi capitoli dedicati: al bullo, alla vittima, al gruppo e al contesto (familiare e non solo). Per ciascuno, si evidenziano le ragioni alla base del comportamento e le modalità di interazione e reazione che insegnanti ed educatori in genere possono mettere in atto per fronteggiare la situazione, nel rispetto e nel migliore interesse di tutte le parti.

In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il Cyberbullismo, Erickson propone un decalogo estratto dai consigli contenuti nel manuale:

  1. Tenere a mente che il bullo vorrebbe essere parte attiva delle situazioni.
  2. NON chiamare sempre in causa l’autorevolezza del proprio ruolo di insegnanti/educatori.
  3. Valorizzate l’esigenza del bullo di ricercare relazioni, seppur con modalità disfunzionali.
  4. NON avallare l’idea che essere forti significhi non provare sentimenti.
  5. NON giudicare la persona, ma i comportamenti.
  6. NON schierarsi apertamente dalla parte della vittima: anche il bullo è una vittima e ha bisogno di aiuto.
  7. NON fare riferimento a carenze nell’ambiente familiare del bullo.
  8. NON fare presente alla vittima le sue difficoltà relazionali prima di averla protetta dalle prepotenze.
  9. NON lavorare con il gruppetto di alunni (autori e vittime) della dinamica senza coinvolgere l’intero gruppo classe.
  10. NON colpevolizzare i genitori.

*Antonella Ammirati, neuropsicologa e psicoterapeuta a indirizzo psicodinamico, libera professionista tra studio clinico e scuola. Ha alle spalle una collaborazione decennale con ODFlab – Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento, dove si è specializzata nell’ambito della diagnosi e dell’intervento sui disturbi evolutivi e dell’età adulta e ha contribuito a costruire collaborazioni con gli Istituti Comprensivi, l’Ateneo di Trento e diversi enti del territorio per promuovere, attraverso la formazione, contesti inclusivi. Con la Cooperativa Sociale «Il Ponte», invece, si è occupata di psicologia scolastica, gestendo lo Spazio Ascolto di diversi Istituti Comprensivi della Vallagarina, coordinando progetti di supporto allo studio promossi da iniziative comunali o dal Fondo Sociale Europeo nonché supervisionando l’équipe del servizio Mystart – area difficoltà e DSA. Attualmente è consulente di Edizioni Centro Studi Erickson per l’area psicologia e professioni sanitarie, autrice della pubblicazione Il mio primo anno da… psicologo scolastico e curatrice del testo DSA dopo la Linea Guida ISS 2022.

Back to School 2023

Giovedì 21 settembre, a Roma, dalle ore 10.00, presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si svolge l’evento “Back to School 2023”.

La manifestazione è a cura del progetto Safer Internet Centre – Generazioni Connesse (SIC) (https://www.generazioniconnesse.it/), dedicato al tema della sicurezza in rete. Il progetto SIC è coordinato dal 2012 dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico e ha il fine di rendere il web un luogo più sicuro per i giovani, contrastando il cyberbullismo e promuovendo un uso positivo e consapevole della rete, oltre che le capacità di sintesi e valutazione critica dei contenuti digitali.

Domani mattina al MIM saranno premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso “The Kids are All Rights”, finalizzato a potenziare le conoscenze delle studentesse e degli studenti del primo e del secondo ciclo d’istruzione sui temi della cittadinanza digitale, della creazione di contenuti digitali e della sicurezza in rete. A seguire, i ragazzi dello Youth Panel (il gruppo di consultazione giovanile del SIC) si confronteranno in una tavola rotonda sulla sicurezza con gli esperti delle piattaforme Google, Meta e TikTok. I lavori della mattinata saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del MIM e sui canali di Generazioni Connesse.

Nel pomeriggio, dalle ore 15.00, si svolgerà il webinar destinato ai docenti “Strumenti e pratiche di eSafety all’interno del progetto Generazioni Connesse: l’ePolicy e il Kit Didattico”, a cura del SIC in collaborazione con il progetto europeo eTwinning.

La diretta sul canale YouTube del MIM

Nota 11 settembre 2023, AOODGSIP 3811

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio II

AI Direttori e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente scolastico per la lingua italiana – BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua tedesca – BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua ladina – BOLZANO
Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di TRENTO
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta – AOSTA
e, p.c. Ai Dirigenti Scolastici di tutte le Istituzioni scolastiche
Ai referenti regionali per le attività di contrasto del bullismo e del cyberbullismo (individuati ex legge n. 71/2017)

Oggetto: Progetto Generazioni Connesse. Azioni di educazione per un uso corretto e consapevole della Rete e delle tecnologie digitali. Invito a partecipare agli eventi del Back to School a cura del Safer Internet Centre – 21 settembre 2023.

Voto condotta e sospensione

Si è tenuto il 28 giugno un incontro fra il Ministro dell’Istruzione e del Merito e lo staff tecnico del ministero.

Si è data lettura della relazione conclusiva dei lavori del tavolo composto da esperti di varia estrazione e dedicato al tema del bullismo.

Al termine dell’incontro sono state definite dal Ministro tre direttrici di intervento:

1. ridare valore al comportamento dello studente e al voto di condotta;

2. modificare l’istituto della sospensione;

3. definire presupposti, termini e contenuto delle attività di cittadinanza solidale.

Questi interventi daranno vita ad una revisione normativa che riguarderà il D.P.R 22 giugno 2009 n.122, relativo alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, e del D.P.R 24 giugno 1998 n. 249, che reca lo Statuto delle studentesse e degli studenti.

Le direttrici e i loro contenuti sono i seguenti:

Prima direttrice:

- Si precisa che il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.

- Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.

- La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.

- La normativa attuale, che presenta varie criticità e ambiguità, prevede che la bocciatura, a seguito di attribuzione di 5 per la condotta, sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati. Con la riforma si stabilisce invece che l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.

- L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza.

Seconda direttrice:

- Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche -assegnate dal consiglio di classe- di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Questo percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto è stato appreso, che sarà oggetto di opportuna valutazione da parte del consiglio di classe.

- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.

Terza direttrice:

- Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Ciò al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva maturazione e responsabilizzazione del giovane rispetto all’accaduto.

Le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai consigli di classe, nel rispetto dell’autonomia scolastica.

Nota 13 aprile 2023, AOODGSIP 1626

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico Ufficio II

Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente scolastica per la lingua italiana di BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua tedesca di BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua ladina BOLZANO
Al Dipartimento istruzione per la Provincia autonoma di TRENTO
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta
Ai referenti regionali per le attività di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (individuati sulla base della legge 71/2017)
e, p.c. Ai Dirigenti Scolastici di tutte le Scuole del sistema nazionale di istruzione

Oggetto: Avvio Terzo Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane a cura di Piattaforma ELISA. Prima fase: Studenti e Studentesse delle scuole secondarie di II grado. Seconda fase: Docenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado

Tavolo famiglie-studenti contro il bullismo

Il 17 febbraio il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha ricevuto al Ministero il Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola (Fonags).

Durante l’incontro è stata condivisa la decisione di istituire un Tavolo permanente di confronto tra le associazioni delle famiglie e le rappresentanze degli studenti.

Il Tavolo ha l’obiettivo di affrontare le criticità che caratterizzano il mondo della scuola: le priorità sono il ripristino della cultura del rispetto nelle classi e la lotta al bullismo.

“Questo Tavolo rientra pienamente negli scopi che il mio Ministero sta perseguendo: il ritorno della serenità nelle aule e la ricostruzione del patto educativo tra scuola e famiglia, ma anche tra studenti e docenti.

È questo il senso della Grande Alleanza che è stata da subito il riferimento principale della nostra azione”, ha dichiarato il Ministro Valditara.