A proposito della bufala sulla scuola italiana migliore d’Europa

A proposito della bufala sulla scuola italiana migliore d’Europa

Ha fatto scalpore la notizia diffusa dai principali media italiani che in base ad una recente ricerca OCSE la scuola italiana sia la migliore d’Europa almeno per quanto riguarda l’inclusione sociale.
Ne sono seguite dichiarazioni entusiaste della ministra Fedeli, dell’ex premier Renzi e della responsabile scuola PD Puglisi, che tendono ad accreditare all’attuale governo questo merito.
E’ perlomeno bizzarro che dichiarazioni del tipo “la scuola italiana svolge pienamente la sua funzione di equità e ascensore sociale” vengano fatte dalle stesse persone che affermavano il contrario fino a qualche giorno fa e hanno sostenuto una riforma detta buona scuola nel cui manifesto di settembre 2014 non compare mai la parola “equità” e si abbonda invece in quelle di efficienza, merito, valutazione, ecc.

Ciò che però è più clamoroso è osservare che nessuno di queste persone dimostri di avere minimamente idea del contenuto della ricerca OCSE che ha prodotto questo tsunami.
Eppure questo grafico chiarisce bene gli esiti della ricerca:

Questa confronta i risultati degli studenti 15 enni sottoposti ai test PISA in comprensione del testo, matematica e scienze nel 2000 con quelli ottenuti dalla stessa coorte di individui nel 2012 (test PIAAC) ovvero 12 anni dopo, quando questi dovrebbero essere inseriti in un’attività lavorativa.
La ricerca studia in particolare questi esiti in base alle condizioni socio economiche delle famiglie di riferimento. Lo studio mostra che nella maggioranza dei paesi l’intervento della scuola compensa fino ai 15 anni lo svantaggio derivante dalla provenienza famigliare, ma che successivamente, anche a causa della maggiore eterogeneità di esperienze e possibilità alla fine della scuola dell’obbligo (formazione professionale, università, entrata nel mondo del lavoro) si osserva un allargamento della forbice nelle competenze tra classi sociali e chi perde tendono ad essere studenti non altamente dotati accademicamente che vengono da famiglie svantaggiate.
Per quanto riguarda l’Italia, se è vero che nel 2000 la scuola italiana era più inclusiva di altre si evidenzia che siamo fra i paesi in cui la forbice si amplia di più dopo i 15 anni.
Non c’è molto da rallegrarsi pertanto, anzi bisognerebbe preoccuparsi del 16% di abbandoni scolastici o del taglio alle borse di studio per l’accesso all’università o della dequalificazione dei lavori offerti alle nuove generazioni.
Insomma bisognerebbe studiare un po’ di più invece che fare propaganda.

Bruno Moretto, Comitato bolognese scuola e Costituzione

Nasce l’Orchestra Erasmus

Nasce l’Orchestra Erasmus: il 7 maggio l’esordio
al Festival d’Europa a Firenze

I migliori studenti Erasmus dei Conservatori italiani in un concerto dedicato alle studentesse
decedute un anno fa in Spagna

Roma, 31 marzo 2017 – L’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE sta selezionando studenti d’eccellenza per la creazione di un’orchestra Erasmus che debutterà a Firenze in occasione delle celebrazioni per i 30 anni di Erasmus e per i Sessant’anni dei Trattati di Roma. Il Concerto dell’Orchestra Erasmus è in programma il 7 maggio alle 18 in Piazza SS. Annunziata e sarà dedicato alle studentesse decedute in Spagna un anno fa, alla presenza dei loro familiari. Per la prima volta i migliori studenti Erasmus di tutti i conservatori italiani si ritroveranno insieme per suonare a Firenze; una testimonianza dell’Italia della musica in ricordo delle giovani ragazze.

“La musica collante d’Europa: lo è già, può e deve diventarlo sempre di più. Il patrimonio di cultura e valori europei – afferma la Ministra all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca Valeria Fedeli – valica confini geografici, associa popoli differenti e cementa il nostro senso di appartenenza a una comunità di pace e solidarietà che è quella che le Madri e i Padri Fondatori desideravano per noi 60 anni fa. Così come il programma Erasmus che da trent’anni a questa parte forma cittadine e cittadini europei, abituati a vivere quotidianamente l’Unione in termini di mobilità, scambio e crescita. Il 7 maggio sarò a Firenze, accanto alle famiglie delle tredici ragazze Erasmus, italiane e straniere, scomparse in Spagna lo scorso anno, ad ascoltare la musica delle migliori studentesse e dei migliori studenti Erasmus dei Conservatori del Paese e a celebrare, con loro e attraverso di loro, l’Europa che si rinnova e si rafforza giorno dopo giorno a partire dalle sue migliori risorse, culturali e umane”.

“L’Agenzia Erasmus+ INDIRE ha da sempre cercato di valorizzare la partecipazione dei Conservatori e degli Istituti musicali pareggiati di tutto il settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale al programma Erasmus – dichiara Flaminio Galli, Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE – coinvolgendo per quanto possibile gli Istituti negli eventi più importanti. Quest’anno l’idea è di fare un passo in più e associare ai 30 anni di Erasmus la nascita di una vera e propria orchestra composta da musicisti d’eccellenza di Istituti su tutto il territorio nazionale”.

L’orchestra sarà composta inizialmente da 40 elementi con la possibilità di ampliarla in occasione di eventi futuri, anche con studenti europei. Il concerto si inserisce nel quadro del Festival d’Europa, iniziativa biennale promossa da Comune di Firenze, Regione Toscana e l’Istituto Universitario. Europeo. L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire è parte del comitato organizzativo del Festival d’Europa insieme alle altre agenzie Erasmus+, INAPP e ANG e in collaborazione con i Ministeri competenti.

Prefazione a Balilla moschettiere

Prefazione
a Maurizio Tiriticco, Balilla moschettiere

 

L’autore stesso, lo stesso Maurizio Tiriticco, ha scritto senza volerlo un’eccellente prefazione a questo Balilla moschettiere. Per trovarla bisogna leggere il testo fino all’ultima pagina del libro. Qui Tiriticco scrive:

Ciò che mi interessava, quando ho messo mano alla tastiera, era soltanto ricostruire le ragioni e i modi con cui un nuovo nato entra nell’umana vicenda dell’hic et nunc e cerca di comprender-la e di parteciparvi. Non ho avuto in sorte di nascere e crescere in un mondo libero, per cui ho dovuto faticare non poco per com-prendere in quale buco morale e politico mi avessero cacciato. E ciò che mi interessava era di ricostruire la fatica che ho dovuto compiere per costruire ciò che un regime dittatoriale mi aveva impedito: un Io, libero e pensante con la propria testa.(…) E sempre nella consapevolezza che nulla ci è regalato, ma tutto è stato conquistato, anche da parte di quel balilla moschettiere che con tanta fatica ha cercato di capire – a volte “dopo”, talvolta “durante” – qualcosa di più di quello che gli veniva detto e impo-sto come verità assoluta. Pertanto al “credere obbedire e combat-tere”, contrapponiamo sempre il comprendere, il dialogare e il continuo adoperarsi perché ciascuno di noi, qui e là, oggi e do-mani, possa lavorare e produrre in un mondo di libertà e di pace!

Dunque, l’autore dichiara il suo intento umano e latamente educativo: a che dobbiamo l’essere cresciuti e da infanti esser diventati parlanti e, poi, giovani e maturi adulti e anziani da bambinetti che fummo? Che vie abbiamo percorso nella nostra prima formazione e che esperienze poi ci hanno segnato? Il racconto autobiografico senza infingimenti risulta coinvolgen-te. Certamente anche la passione politica ha guidato l’autore in questo narrarsi e mettersi a nudo. Lo si vede fin dal sottotitolo, Memorie di un antifascista. È la passione maturata in età gio-vane, rafforzata nella militanza di base nel Partito comunista e negli schieramenti di sinistra, confermatasi poi nel lungo im-pegno professionale nella scuola.

Ma c’è un altro daímon che ha guidato l’autore, anche se qui non lo rivela esplicitamente. Tiriticco però lo ha evocato tempo fa in un’occasione apparentemente diversa, quando ha recensi-to un bel libro di Ilva Fabiani che narra in forma di diario la storia di Anna Alrutz, una giovane tedesca sedotta dal nazismo, tra gli anni venti e trenta del Novecento, trascinata a farsi gi-necologa sterilizzatrice delle donne “diverse” dalla presunta pura razza ariana, e poi ricredutasi fino a trovare il coraggio dell’autoanalisi spietata, dell’autodenuncia e del racconto cru-do e minuto. Non escluderei che il romanzo di Fabiani abbia suggerito un modello a Tiriticco.

Ma altro interessa qui rilevare. Parlando del libro, Tiriticco afferma che «nasce da quel “piacere di narrare”, quel “lust zu fabulieren”, come necessità di dire, di raccontare, di rendere testimonianza di una vicenda che non può non essere detta e rappresentata in tutti i suoi drammatici risvolti. Una storia che nasce da una fiducia immensa nella vita, nella professione, nel contesto in cui si sviluppa». Quella Lust zu fabulieren che Goe-the diceva d’aver ereditato dalla sua Mütterchen e che certa-mente guidò la sua vicenda non solo di grande poeta e geniale uomo di cultura, ma anche di effusivo poligrafo, quella stessa Lust guida Tiriticco nel suo molto scrivere, di scuola soprattut-to e ora, qui, di se stesso e dei tempi che ha attraversato.

A questo dèmone, a questa spinta interiore a raccontare e scrivere si deve anche la scrittura piacevolmente scorrevole delle pagine del Balilla. E ovviamente si deve la messa in pagi-na degli eventi della sua formazione e trasformazione senza censure, fino alla narrazione senza veli del suo primo cosciente avvicinarsi alla sfera del sesso, compresa la precisazione delle dimensioni del suo pisello in fase proto puberale, al tempo del-le prime eiaculazioni. Ma troviamo ben descritto anche il fa-scino che l’apparato ideologico del fascismo esercitava attra-verso molti diversi canali sui ragazzi, anche in famiglie non particolarmente impregnate dal regime mussoliniano. E ben descritti sono poi i dubbi, quando nella notte della catastrofe del regime e del Paese cominciano però a brillare le prime luci dell’”alba di un giorno nuovo”, con lo sgretolamento improvvi-so del regime fascista e il combattuto avvento della democra-zia.

A questa fase e alla successiva, alla sua attiva partecipazione alla vita politica e alle sue prime e varie esperienze professio-nali, Tiriticco torna anzitutto sull’onda della memoria persona-le. Ma, da attento e valente ispettore del ministero della pub-blica istruzione quale poi è stato, egli precisa la sua memoria non solo evocando, ma recuperando con scrupolo e citando in esteso con esattezza testi delle diverse epoche, discorsi di Mus-solini, bollettini di guerra, canzoni, e documentando con al-trettanta esattezza circostanze ed eventi di portata nazionale e mondiale. Questo però non soffoca il demone della gioia di narrare, solo che il coinvolgente scorrere e procedere della sto-ria personale si arricchisce di riferimenti alla Grande Storia collettiva, alle vicende drammatiche che il mondo, il nostro paese e le forze politiche di sinistra hanno vissuto a partire da-gli anni trenta e quaranta del Novecento.

Le molte persone appassionate e intelligenti che popolano da insegnanti la nostra scuola, se porteranno questo libro nelle lo-ro classi e lo daranno in lettura ad allieve e allievi, creeranno un’occasione sollecitante per dare notizia e consapevolezza de-gli eventi di cui è figlio il nostro presente. In questo Tiriticco ha una appassionata fiducia. Scrivendo del libro di Ilva Fabia-ni e della storia di Anna Alrutz, egli, come già s’è detto, parla di “una storia che nasce da una fiducia immensa nella vita, nella professione, nel contesto in cui si sviluppa”. Lo stesso possia-mo dire di questo Balilla moschettiere e del suo autore che con ottimismo consegna il libro alle nostre capacità di costruire “il comprendere, il dialogare e il continuo adoperarsi perché cia-scuno di noi, qui e là, oggi e domani, possa lavorare e produrre in un mondo di libertà e di pace”. Il compito è non poco impe-gnativo, ma la lettura di questo libro aiuterà a camminare sulla via che Tiriticco auspica.

Tullio De Mauro

Ricordando Tullio!!!

Ricordando Tullio!!!

di Maurizio Tiriticco

 

Mi piace rendere pubblici alcuni scambi epistolari intercorsi tra me e l’amico Tullio De Mauro che ci ha lasciati molto prematuramente. In effetti, delle sue ricerche e delle sue considerazioni sulla nostra scuola e sul nostro Paese abbiamo avuto sempre bisogno! Ci mancherai, Tullio!

 

Il 06/10/2016 14:51, Maurizio Tiriticco ha scritto:

Caro Tullio! Ti allego una lettera aperta per te e per tutti gli italici (esistono gli italiani?). Un abbraccio! Maurizio – Questo è il link della lettera aperta:

www.edscuola.eu/wordpress/?p=84609

 

Caro Maurizio,

hai ragione a denunciarmi e chiamarmi in causa dinnanzi al tribunale dell’amicizia. Ma ai giurati cercherò di dire: ognuno si azzoppa come capita. Io, signori giurati, mi azzoppo accettando troppi impegni. Così, a parte qualche problema familiare che qui non voglio metter davanti a scusante, vedete la mia agenda, vedete i fogli dove annotto i lavori da fare, le mail cui rispondere, guardate anche i lavori smaltiti negli ultimi mesi, e capirete come e perché il lungo silenzio di un amico caro e poi finalmente nella sua riapparizione, in cui mi dava notizia del suo azzoppamento, siano cose rimaste sanza una mia apparente reazione. La reazione c’era, in realtà, ma solo mentale ed emotiva, senza che si manifestasse in cenni scritti o orali. E anche ora, mannaggia, signori giurati, Maurizio mi pone problemi intorno a cui si arrovellano da cinquanta anni e più una parte dei miei lavori di studio e due, tre, anzi almeno quattro libri di apparenza diversa, ma che al fondo anche in superficie tematizzano proprio le questioni che lo arrovellano, e arrovellano anche me, e dovrei rispondergli con una lettera di pari spessore, ma vedete, voi che avete accesso al mio PC e alla mia agenda, che devo finire uno dietro l’altro prima della prossima settimana tre o quattro diversi lavori, forse insignificanti, ma impegnativi per me, impegnativi, come Gramsci insegnava, anche fisicamente, muscolarmente. E il tempo per scrivere queste righe lo sto sottraendo a una cosa che devo assolutamente finire in serata, per mandarla a un amico a Tokyo, che deve tradurla appunto entro la prossima settimana. E, guarda caso, parlandovisi di Italia linguistica nell’Europa linguistica, sfiora proprio i problemi di Maurizio.
Signori giurati, facciamo così: prima di condannarmi per inadempienza amicale, reato che considero gravissimo, datemi un altro po’ di tempo per rispondere adeguatamente al mio Amico Azzoppato. Consentitemi di dire che io sono d’accordo con quello che dice, ma non sono d’accordo, se così posso dire, con quello che non dice, ossia per quello che tace. E quel che lui tace non è in contrasto con quanto lui dice, è in contrasto con le cose di cui lui dice, è una sequela di contraddizioni oggettive che tessono la storia del nostro paese, del paese che, attenzione, è già un signum contradictionis, chiamiamo ininterrottamente Italia dal terzo secolo avanti Cristo (solo per qualche decennio provarono a chiamarlo Longobardia, ma sono spariti, poi). Come mai? Come mai se gli abitanti si sono chiamati per secoli in tanti modi diversi prima di cominciare a sentirsi chiamare italiani dagli intellettuali, che avevano sì una lingua comune ma facvano giri di parole per non chiamarla italiana? E però la usavano, costo di non farsi capire. Sicuro? Quasi sicuro, perché poi come mai i poveracci delle little Italies sparsi per il mondo (con i loro discendenti di seconda, terza generazione, 60 milioni, un’altra Italia piazzano, loro che intellettuali non erano, tra un salame importato di contrabbando e un pacco di pasta Voiello piazzavano un busto bruttissimo di Dante? Allora qualcosa arrivava?
Domande. Domande di uno scrivente affannato al caro Maurizio. Un abbraccio, già da ora,
P.S. Per far prima, non rileggo e ti lascio i sadici piaceri dell’antico correttore di bozze che tu sei (e anch’io! fui).

 

Il 26/11/2016 10:40, Maurizio Tiriticco ha scritto:

Caro Tullio! Non ti sento da tanto tempo e mi manchi! Io ormai sono azzoppato, ma il cervello – penso – ancora funziona! Ti allego questa cosa in difesa di Laura Boldrini pesantemente insultata da migliaia di italiani, ovviamente “maschietti”, sempre più illetterati! Che cosa possiamo fare per questo nostro povero Paese? Pare che l’ignoranza e l’inciviltà aumentino paurosamente! Maurizio ti abbraccia!

Maurizio, scusami per i troppi silenzi, ma sono soffocato da troppi lavori in ritardo e impegni vari. Spero presto di uscirne e corrispondere meglio alle tue sollecitazioni sempre preziose. Un abbraccio, Tullio

Carissimo Tullio, il tuo tempo è prezioso e ne ho rispetto! Non vedo l’ora che siano pubblicati gli esiti della ricerca Timms Pirls il prossimo 6 dicembre! Che ne sarà della nostra bella lingua? Buon lavoro, Tullio! Anche se non ti sento, so che lavori… anche per me! Un abbraccio! Maurizio

Educazione&Scuola Newsletter n. 1075


Educazione&Scuola Newsletter n. 1075

Marzo 2017 – XXII Anno

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Notizie

Giornata per Tullio De Mauro

31 marzo 2017

 

Obiettivi di Accessibilità PA

Entro il 31 marzo di ogni anno le pubbliche amministrazioni sono obbligate a pubblicare nel proprio sito web gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente

 

Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis

Roma, 27 marzo 2017

 

Giornata Mondiale del Teatro

Il 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro

 

Earth Hour – L’Ora della Terra

25 marzo 2017, ore 20:30

 

Trattati di Roma

Il 25 marzo 2017 ricorre il 60° anniversario della firma dei “Trattati di Roma”

 

PON: Cittadinanza globale

120 milioni per le competenze di cittadinanza globale

 

Deleghe “Buona Scuola”

Le Camere esaminano gli schemi di decreti legislativi attuativi delle deleghe previste dall’art. 1, c. 180, della Legge 13 luglio 2015, n. 107

 

Italian Teacher Prize

Proclamata la vincitrice del Premio Nazionale Insegnanti

 

PON: Orientamento

40 milioni per permettere la scelta consapevole del percorso di studio e di lavoro

 

Settimana dell’Amministrazione Aperta

Disponibili dal 9 marzo 2017 i portali dei dati della Scuola e dell’Istruzione superiore

 

Esami di Stato: formazione Commissioni

Pubblicata la CM 2/17 per la formazione delle commissioni degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/17

 

Le studentesse contano!

Al via la seconda edizione del mese delle #Stem

 

PON: Educazione all’Imprenditorialità

50 milioni per l’educazione all’imprenditorialità

 

Giornata Europea dei Giusti

6 marzo 2017

 

PON: Cittadinanza e Creatività digitale

80 milioni per le competenze digitali

 

Calendario Test Accesso Università

Pubblicato il calendario dei test per i corsi ad accesso programmato

 


Norme

FAQ RICONOSCIMENTO PROFESSIONE DOCENTE – SPAGNA

MIUR

Nota 30 marzo 2017, AOODGOSV 3497

XVI edizione della Manifestazione “Bacco e Minerva” – anno 2017

 

Ordinanza Ministeriale 30 marzo 2017 n. 196

Sessioni di esame delle professioni non regolamentate

 

Ordinanza Ministeriale 30 marzo 2017, n. 195

Sessioni di esame delle professioni regolamentate

 

Nota 29 marzo 2017, AOODGOSV 3420

I^ Edizione del Concorso Nazionale “I care” – 2017

 

Nota 28 marzo 2017, AOODGOSV 3355

Attività di alternanza scuola lavoro – Chiarimenti interpretativi

 

Nota 27 marzo 2017, AOODGRUF 6428

Applicazione dell’articolo 14 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i …

 

Sentenza Consiglio di Stato 27 marzo 2017, n. 1388

Apertura dei locali scolastici per le benedizioni pasquali

 

Laboratori licei musicali, coreutici e sportivi – Disposizioni e precisazioni sulle candidature

Prot. 3365 del 24 marzo 2017

 

Decreto Tribunale Napoli 23 marzo 2017, n. 10670

Organico dell’autonomia

 

Avviso 23 marzo 2017, AOODGOSV 3225

Bando della XIV Edizione del Certamen Vitruvianum Formianum a.s. 2016/17 – Proroga

 

Nota 23 marzo 2017, AOODGOSV 3224

XVI edizione del “Certame Nazionale Dantesco” a.s. 2016/17

 

Avviso 23 marzo 2017, AOODGOSV 3223

Bando della X Edizione del Concorso Social Film Festival Artelesia 2017 – Proroga

 

Avviso 23 marzo 2017, Prot. 3340

Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di potenziamento delle competenze di cittadinanza globale

 

Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di potenziamento delle Competenze di cittadinanza globale

Prot. 3340 del 23 marzo 2017

 

Asse I (FSE) – Formazione per adulti – Azione 10.3.1 – Precisazioni sulle candidature

Prot. 3305 del 23 marzo 2017

 

Graduatorie definitive “Scuole polo” a supporto della Strategia di comunicazione e delle modalità di attuazione del PON

Prot. 3277 del 22 marzo 2017

 

Circolare Ministeriale 21 marzo 2017, n. 4

Iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2017/2018

 

Nota 21 marzo 2017, AOODGOSV 3111

Sistema Nazionale di Valutazione – somministrazione Questionario scuola

 

Avviso 21 marzo 2017

Ottava edizione della Scuola Estiva Nazionale per Studenti di eccellenza sulla Fisica Moderna

 

Nota 20 marzo 2017, AOODGOSV 3013

14^ Edizione del Concorso Nazionale di arte, cultura e gastronomia “Tabula Praenestina” 2017

 

Nota 20 marzo 2017, AOODGPER 12045

Ingresso gratuito per il personale docente ai musei, alle aree e parchi archeologici ed ai complessi monumentali dello Stato

 

Azione 10.1.6 Orientamento – Avviso pubblico: errata corrige

Prot. 3166 del 20 marzo 2017

 

Precisazioni e chiarimenti : sulle candidature per la partecipazione alle Azioni relative all’Avviso n.950 del 31 gennaio 2017

nota prot. 3166 del 20-03-2017

 

Formazione all’innovazione didattica e organizzativa – Richiesta di variazione ai titoli dei moduli

Prot. 3175 del 20 marzo 2017

 

Nota 20 marzo 2017, AOODGOSV 3067

Pubblicazione di alcune seconde prove scritte ed esempi di prova, relativi agli Esami di Stato degli aa.ss. 2014-15 e 2015-16 per gli Istituti Tecnici e Professionali, contenenti la declinazione delle …

 

Nota 17 marzo 2017, AOODGOSV 2971

Spagna – Riconoscimento professione docente

 

Circolare Ministeriale 17 marzo 2017, n. 3

Avviso pubblico per la realizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, nell’a.s. 2017-2018, del progetto “Grazia Deledda, donna e scrittrice, a novant’anni dal Nobel per la letteratura”

 

Richiamo sugli adempimenti inerenti l’ INFORMAZIONE e la PUBBLICITA’ per la Programmazione 2007/2013 e la Programmazione 2014/2020.

Prot. 3131 del 16 marzo 2017

 

Nota 15 marzo 2017, AOODGOSV 2843

XIII Edizione del Concorso “Lo Studente Ricercatore” – Anno 2017

 

Nota 15 marzo 2017

Finale Nazionale delle Olimpiadi di Filosofia – XXV edizione – A.S. 2016-2017 – Roma, 27-28-29 marzo 2017

 

Decreto Tribunale Roma 15 marzo 2017, n. 5899

Aumento delle ore di A.E.C.

 

Nota 14 marzo 2017, AOODGOSV 2758

III edizione Concorso internazionale di Poesia per Studenti “Poesis” 2017

 

Nota 14 marzo 2017, AOODGOSV 2788

VIII Edizione dell’ “Open Horizons” – a. s. 2016/17

 

Nota 14 marzo 2017, AOODGOSV 2789

VI Edizione del “Certamen Europense” – a. s. 2016/17

 

Nota 14 marzo 2017, AOODGOSV 2820

7^ Edizione del “Premio Teresa Sarti Strada” – a. s. 2016/17

 

Competenze di base: pubblicato il “Manuale operativo”

Prot. 2996 del 13 marzo 2017 e allegato

 

Educazione all’imprenditorialità: errata corrige dell’Avviso pubblico

Prot. 2998 del 13 marzo 2017

 

Nota 13 marzo 2017, AOODGOSV 2736

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. Formazione delle commissioni di esame nelle scuole colpite da eventi sismici delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche …

 

Decreto Ministeriale 10 marzo 2017, n. 141

Ripartizione per le attività di sostegno didattico

 

Nota 10 marzo 2017, AOODGRUF 5314

Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (art.1 comma 121 L. 107/2015) – A.S. 2016/2017

 

Nota 10 marzo 2017, AOODGRUF 5287

Pubblicazione bandi Esperti Nazionali Distaccati (END) presso la Commissione Europea

 

Avviso 10 marzo 2017, AOODGSIP 1237

NO HATE SPEECH . Educhiamo i nostri giovani al rispetto della dignità umana anche on line. Vincitori

 

Nota 10 marzo 2017, AOODPIT 395

Settimana nazionale della musica a scuola: 8-12 Maggio 2017

 

Circolare Ministeriale 9 marzo 2017, n. 2

Anno scolastico 2016/17 – Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado. Formazione delle commissioni di esame

 

Delibera ANAC 8 marzo 2017, n. 241

Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo …

 

Ordinanza Ministeriale 8 marzo 2017, n. 135

Esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo

 

Avviso pubblico – Educazione all’imprenditorialità – Fondo Sociale Europeo – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5

Prot. 2775 del 08 marzo 2017

 

Legge 8 marzo 2017, n. 20

Istituzione della «Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie»

 

Nota 6 marzo 2017, AOODGPER 9684

Documento di lavoro per lo sviluppo del Piano di formazione docenti 2016-2019. Questioni operative

 

Programma Operativo Nazionale – Integrazione all’autorizzazione dei progetti Avviso 6076 del 04 aprile 2016

Integrazione all’autorizzazione dei progetti del 06 marzo 2017

 

Nota 6 marzo 2017, AOODPIT 356

Concorso nazionale: “Facciamo 17 goal. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”

 

Nota 3 marzo 2017, AOODPIT 348

Consumazione del pasto domestico a scuola

 

Nota 3 marzo 2017, AOODGSIP 1104

8 marzo, iniziativa “Le studentesse contano” e Il Mese delle STEM

 

Cittadinanza e creatività digitale: pubblicati gli allegati di integrazione dell’Avviso

Prot. 2669 del 03 marzo 2017

 

Programma Operativo Nazionale – Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”

Avviso pubblico 2669 del 03 marzo 2017

 

Nota 2 marzo 2017, AOODGOSV 2287

CPIA a.s. 2016/2017 – Ricognizione adempimenti

 

Nota 2 marzo 2017, AOODGOSV 2301

Concorso “Programma le regole” – Promozione del pensiero computazionale

 

Nota 2 marzo 2017, AOODGOSV 2299

XVII Edizione del Premio Letterario Nazionale “Gioacchino Pellecchia” – 2017

 

Nota 2 marzo 2017, AOODGOSV 2300

12° Concorso Nazionale di Musica d’Insieme e per Solisti 2017

 

Nota 2 marzo 2017, AOODGOSV 2321

Gara nazionale Istituti professionali indirizzo Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale – Gestione risorse forestali e montane – anno scolastico 2016/2017

 

Nota 1 marzo 2017, AOODGOSV 2267

XX Edizione del “Certamen Pistoriense” a.s. 2016/1

Nota 1 marzo 2017, AOODGOSV 2265

IX Edizione del Concorso “Agone Placidiano” a.s. 2016/17

 

Programma Operativo Nazionale – Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio

Prot. 2298 del 01 marzo 2017

 

Avviso 1 marzo 2017, Prot.n.6054

Calendario delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale programmati a livello nazionale a.a. 2017/2018

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Il dirigente può assegnare qualunque docente alle ore di potenziamento

di Cinzia Olivieri

Alternanza Scuola-Lavoro, risultati, problematiche e obiettivi

Roma, 28 marzo 2017

Il profilo del dirigente scolastico tra vincoli e opportunità

di Francesco G. Nuzzaci

Le analogie e le differenze tra POF e PTOF

di Pietro Boccia

Il male della scuola

di Enrico Maranzana

La tavola di programmazione

di Gennaro Palmisciano

Revisione Testo Unico Pubblico Impiego e riflessi sulla Dirigenza scolastica

di Francesco G. Nuzzaci

Linee guida art. 29 Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia

di Margherita Marzario

Le Direttive dell’Unione europea e il nuovo Codice dei contratti pubblici

di Pietro Boccia

 

in DIDES di Umberto Tenuta

Schola Renovanda Est
di Umberto Tenuta

 

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

 

in Famiglie

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

Anche il MIUR riconosce (per ora) il pasto da casa

di Cinzia Olivieri

L’importanza della Famiglia nell’alternanza Scuola – Lavoro

di Cinzia Olivieri

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 60

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

in LRE di Paolo Manzelli

MITOCONDRI E BIOFOTONI PER UNA NUTRIZIONE DEL BENESSERE

di Paolo Manzelli

IL CERVELLO QUANTICO e la COMUNICAZIONE di BIOFOTONI

di Paolo Manzelli

 

in Psicologia

Il bullismo: una tragedia dell’umanità

di Giovanni Ferrari

Il bullismo

di Gennaro Iasevoli

 

in Recensioni

Parlare italiano per Tullio De Mauro

di Bijoy M. Trentin

La mia vita da zucchina, di Claude Barras

di Mario Coviello

AA.VV., Dall’aula all’ambiente di apprendimento

a cura di Giovanni Biondi, Samuele Borri e Leonardo Tosi, prefazione di Luigi Berlinguer, premessa di …

Femminismo! di Paola Columba

Viterbo, 6 aprile 2017

N. Terranova, Gli anni al contrario

di Antonio Stanca

Io, Daniel Blake, di Ken Loach

di Mario Coviello

D. De Masi, Lavorare gratis, lavorare tutti

di Maurizio Tiriticco

F. Stoppa, La costola perduta

di Piervincenzo Di Terlizzi

Il diritto di contare, di Theodor Melfi

di Mario Coviello

L. Liukas, Hello Ruby

Avventure nel mondo del Coding

Beata ignoranza, di Massimiliano Bruno

di Mario Coviello

L. d’Alonzo, La differenziazione didattica per l’inclusione

di Salvatore Nocera

 

in Statististiche

#8Marzo2017 – Tutti i numeri delle donne nel mondo dell’Istruzione

MIUR

Performance formative e professionali delle donne

AlmaDiploma e AlmaLaurea

(NON) TI PREMIO: INDAGINE SUL BONUS PREMIALE NELLE SCUOLE

FLC CGIL BARI

 

in Stranieri

Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano – A.S. 2015/2016

MIUR

Leading innovation through CLIL

Roma, 23 marzo 2017

 

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

A quando il Fi Greco Day?

di Maurizio Tiriticco

D. De Masi, Lavorare gratis, lavorare tutti

di Maurizio Tiriticco

Le leggi sulla scuola? Come le grida manzoniane!

di Maurizio Tiriticco

Che cosa ci si aspetta oggi da un buon docente?

di Maurizio Tiriticco

 


Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Alternanza scuola lavoro, docenti in classe anche d’estate

da Il Sole 24 Ore

Alternanza scuola lavoro, docenti in classe anche d’estate

di Alessia Tripodi

Se gli studenti sono impegnati in attività di formazione in azienda durante le vacanze estive, la scuola dovrà comunque garantire la presenza di un tutor scolastico anche se le lezioni sono sospese. Lo precisa il Miur in una circolare, in cui risponde alle domande più frequenti sul programma di alternanza scuola lavoro reso obbligatorio dalla legge sulla Buona Scuola. Un elenco di 18 “Faq” che fornisce chiarimenti anche su buoni pasto e coperture assicurative per gli studenti e sul divieto di impiegare i ragazzi nelle ore notturne.

Prof in servizio anche d’estate
Il Miur precisa che non esistono vincoli allo svolgimento dei programmi di alternanza durante le vacanze estive e che le lezioni “on the job” si possono realizzare anche all’estero. Sarà compito della scuola, spiega la circolare, programmare le attività in azienda anche «tenuto conto delle esigenze degli studenti e delle loro famiglie» e, nel caso di stage durante la vacanze, assicurare comunque la disponibilità di un docente tutor «nelle giornate e negli orari programmati».

Niente attività notturne
Gli studenti coinvolti nei programmi di alternanza sono in gran parte minorenni ma il loro ingresso in azienda per attività di apprendimento, precisa il ministero, non fa acquisire loro la qualifica di “lavoratore minore”. In ogni caso i ragazzi in alternanza, sottolinea la nota, non possono essere impegnati nelle ore notturne.

I “ripetenti” ripetono anche l’alternanza
Uno studente che ripete l’anno è tenuto ad assolvere nuovamente all’obbligo delle ore di alternanza previste dalla legge nel triennio (200/400 ore). Questo perchè, spiega il Miur, l’alternanza è «un’attività ordinamentale che coinvolge l’intero curricolo e che, dunque, segue la programmazione annuale delle attività stabilite dal Consiglio di classe». In alcuni casi, però, se lo studente ha già conseguito certificazioni con «validità permanente» – per esempio, spiega il Miur, la formazione di base sulla sicurezza in ambienti di lavoro – può ottenere l’esenzione per una parte del monte ore obbligatorio.

Assicurazione a carico della scuola
La copertura assicurativa dei ragazzi in alternanza prevede una copertura antinfortunistica e una per la responsabilità civile. Per quanto riguarda la prima, spiega il Miur, il meccanismo è quello chiarito dalla circolare dell’Inail n. 44/2016 , mentre per la responsabilità civile la polizza deve essere stipulata dalla scuola. In tutti i casi, fa notare il ministero, i costi di assicurazione ricadono sugli istituti scolastici e non sulle imprese ospitanti.

Buoni pasto facoltativi
Le aziende possono prevedere buoni pasto gratuiti per gli studenti in alternanza, ma non esiste alcun obbligo in tal senso, spiega il ministero. La legge sulla Buona Scuola, però, prevede anche la possibilità che siano le scuole a rimborsare il costo dei ticket alle imprese, attingendo ai fondi stanziati dal ministero per la gestione dei percorsi di alternanza e nei limiti delle risorse a disposizione, rispetto alle quali ogni scuola stabilisce le proprie priorità.

Snack nelle scuole, affidamenti a rotazione

da Il Sole 24 Ore

Snack nelle scuole, affidamenti a rotazione

di Guglielmo Saporito

Scuole e uffici pubblici, ospedali e caserme sono in agitazione: i distributori automatici di bevande e snack scelti con gara, sono soggetti al principio di “rotazione”, senza quindi garanzia di continuità.

Lo precisa il Tar Toscana con la sentenza 23 marzo 2017 n. 454 relativa a un convitto universitario che aveva aggiudicato con gara la concessione triennale per la fornitura di bevande calde e fredde e snack. Un’impresa del settore aveva impugnato l’esito della gara, dopo essersi collocata al secondo posto. Per scavalcare la prima classificata è stato invocato il principio di rotazione, che obbliga a invitare più concorrenti, variandoli continuativamente.

Alcuni Tar (Milano, sentenza 2015/2015) hanno sostenuto che il principio di rotazione impedisca la partecipazione a gare successive di abbia già ottenuto precedenti affidamenti; altri giudici (Tar Palermo 1916/2016) hanno letto in modo più blando il rischio di consolidamento in capo a precedenti gestori, ampliando la partecipazione anche ad altri concorrenti già invitati in precedenza alla gara. La norma applicabile è l’articolo 36 del dlgs 50/2016, nella quale il principio di rotazione è visto come espressione dell’esigenza di apertura al mercato, a volte limitando, a volte consentendo, sulla base del principio di parità di trattamento, la partecipazione del gestore uscente. L’importante, secondo il Tar Toscana, è limitare il consolidarsi di rapporti esclusivi con alcune imprese, con la conseguenza che l’invito all’affidatario uscente è possibile ma ha carattere eccezionale e deve essere adeguatamente motivato, ad esempio con riferimento al numero ridotto di operatori presenti sul mercato.

Questo orientamento è stato anche condiviso dall’autorità anticorruzione Anac nella delibera 26 ottobre 2016 n. 1097: applicandolo al caso del convitto fiorentino, il Tar ha disposto l’annullamento della gara in quanto è accertata la presenza sul mercato di un ampio numero di operatori e la Pa non ha motivato in alcun modo l’avvenuta ammissione alla procedura del precedente gestore. Su questi presupposti, la gara è quindi stata annullata con rinnovazione della procedura di selezione e l’impresa ricorrente, classificata secondo posto, non ha potuto quindi fruire dello scorrimento della graduatoria. Il fatto che alla gara abbia partecipato un’impresa che non vi avrebbe potuto partecipare ha generato un vizio che contamina l’intera correttezza della procedura.

Il principio di rotazione nell’affidamento di lavori, servizi e forniture è in corso di modifica con le imminenti innovazioni al Codice degli appalti: saranno introdotte nell’articolo 36 del Dlgs 50/2016 due novità: per affidamenti dei lavori da 40.000 a 150.000 euro, potevano consultarsi almeno cinque operatori che passeranno a 10; per servizi e forniture, per contratti inferiori alle soglie dell’articolo 35 del decreto legislativo 50 / 2016 gli operatori da consultare restano cinque, sempre nel rispetto del criterio di rotazione.

La scuola riduce le disparità  Ma i poveri restano indietro

da Corriere della sera

La scuola riduce le disparità  Ma i poveri restano indietro

L’Ocse promuove l’Italia. Alle superiori però si perde l’effetto positivo

Gianna Fregonara e Orsola Riva

Quanto pesa la famiglia italiana sul destino delle giovani generazioni? Tanto, troppo. In base a uno studio pubblicato ieri dall’Ocse infatti se fino al secondo anno delle superiori la scuola riesce in qualche modo a calmierare le disparità socio-economiche di partenza, poi però «perde» i ragazzi più deboli che si ritrovano adulti in una situazione peggiore dei loro coetanei degli altri Paesi. A meno che non ci pensi la famiglia a trovare percorsi alternativi per i figli.

Che cosa non funziona in un sistema scolastico che mantiene meglio di altri l’impegno preso fin dai tempi della riforma della media unica di offrire le stesse opportunità di apprendimento a ricchi e poveri, ma che, una volta esaurito l’obbligo (fissato a 16 anni), abbandona i ragazzi al loro destino? Lo spiega in parte la ministra Valeria Fedeli: «È molto importante investire anche sull’acquisizione di competenze lungo tutto l’arco della vita e aiutare le ragazze e i ragazzi, soprattutto chi è in condizione di svantaggio, ad affrontare al meglio la transizione dalla scuola agli studi successivi o nel mondo del lavoro».

In generale, in tutti i Paesi Ocse, avere almeno un genitore laureato o comunque crescere in una casa dove ci sono più di cento libri, rappresenta un vantaggio relativo notevole. Ma alcuni Paesi riescono a contenere le differenze meglio di altri, come l’Italia, che pure esce sistematicamente con le ossa rotte dai test Ocse-Pisa sulle competenze dei 15enni in lettura, matematica e scienze. Certo non raggiungiamo i livelli di equità dei campioni del welfare nordeuropei (Norvegia, Svezia, Finlandia). Ma che dire della Germania dove i giovani meno capaci e con un background svantaggiato restano indietro ma poi riescono, grazie anche al sistema di alta formazione professionale, a recuperare il gap? «Fino alle medie — dice Francesca Borgonovi che per l’Ocse ha confrontato i dati del Pisa del 2000 con quelli sulle competenze degli adulti del 2012 — per tutti c’è un’opportunità di apprendimento. Poi chi è bravo va al liceo e all’università, mentre chi non lo è rischia di uscire dal sistema o di finire in scuole con percorsi “deboli” che non fanno acquisire le giuste competenze. Spesso va a lavorare e non ha più opportunità di formazione o entra nell’esercito dei Neet: i giovani esclusi da scuola e lavoro».

E del resto ancora oggi nel nostro Paese quasi un ragazzo su sei non arriva al diploma superiore: il tasso di dispersione è pari al 15% contro il 10% richiesto dagli obiettivi dell’agenda Europa 2020. Sono soprattutto gli studenti degli istituti professionali e quelli del Sud che si parcheggiano a scuola fino a 16 anni, solo per esaurire l’«obbligo», e poi se ne vanno. Mentre i laureati restano una esigua minoranza, solo il 25% dei giovani: siamo maglia nera in Europa. Lo studio Ocse evidenzia come, in generale, i ragazzi meno fortunati si possano salvare solo se a scuola non si accontentano di galleggiare per strappare la promozione ma hanno risultati realmente eccellenti (nel novantesimo percentile del Pisa).

In questo caso riescono a cavarsela anche se non sono figli di laureati o non possono vantare una ricca biblioteca di famiglia. Ma tutti gli altri sono condannati all’esclusione o comunque alla perpetuazione dello svantaggio sociale. Lo si vede bene dal dato sui Neet, autentica emergenza italiana: il 96% di essi provengono da famiglie svantaggiate.

Pensionati, una disfatta: si lascia a 66 anni e 2 su 3 prendono meno di 750 euro

da La Tecnica della Scuola

Pensionati, una disfatta: si lascia a 66 anni e 2 su 3 prendono meno di 750 euro

In pensione si va più molto più tardi, attorno ai 66 anni, mentre fino al 2011 si lasciava poco dopo i 60: inoltre, oggi due pensionati su tre percepiscono un assegno modesto.

Il 63,1%, ossia 11,3 milioni di pensionati, prendono meno di 750 euro al mese. Percentuale che sale al 76,5% per le donne.

A dirlo sono le tabelle Inps dell’Osservatorio sulle pensioni, aggiornate a gennaio 2017, che però non includono le gestioni dei dipendenti pubblici ed ex Enpals (che saranno aggiornati a maggio): i numeri indicano inoltre che nel 2016 sono state liquidate poco più di un milione di nuove pensioni, delle quali oltre la metà (53,2%) di natura assistenziale, per un importo totale pari a 9,4 miliardi di euro.

L’importo complessivo annuo delle prestazioni erogate è invece pari a 197,4 miliardi di euro. L’Inps segnala anche che da tre anni il rapporto tra spesa pensionistica e Pil cala, arrivando all’attuale 11,3% (dal 2004 al 2014 si è registrato un andamento crescente, andato dal 9,5% all’11,8%).

Nel complesso, il numero delle pensioni è in discesa: negli ultimi cinque anni, infatti, è diminuito del 2,7%.

A partire dal 2013 si assiste, conferma l’Inps, “ad una inversione di tendenza”: mentre da gennaio 2004 a gennaio 2012 il numero delle prestazioni pensionistiche è aumentato mediamente dello 0,7% annuo per un complessivo 6,1%, negli ultimi cinque anni è iniziato a decrescere mediamente dello 0,6% annuo, con un calo complessivo, appunto, del 2,7%.

È l’effetto dell’aumento dell’età pensionabile e della stretta sui requisiti per l’accesso alla pensione anticipata, introdotti dalla legge Fornero, spiega l’Ansa.

Su questo fronte, infatti, nel 2016 sono state liquidate ai lavoratori del settore privato 84.988 pensioni di anzianità/anticipate rispetto all’età di vecchiaia, con un calo del 46,4% rispetto al 2015 (quando erano state 158.589).

Dal 2016 per uscire dal lavoro prima dell’età di vecchiaia sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Tornando al quadro complessivo, all’inizio dell’anno le pensioni vigenti risultano per l’esattezza 18.029.590, di cui 14.114.464 di natura previdenziale, derivanti cioè da un effettivo versamento di contributi, mentre il resto è costituito dalle prestazioni di natura assistenziale, ossia invalidità civile, pensioni sociali e assegni sociali, erogate a chi si trova in una situazione di invalidità o di basso reddito.

Guardando agli importi, se in totale sono 11.374.619 le pensioni con sotto i 750 euro, di queste solo il 44,9% (5.106.486) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile. L’età media dei pensionati è di 73,7 anni, con una differenza tra i due generi di 4,6 anni (75,7 anni per le donne e 71,1 anni per gli uomini).

La scuola ricorda Tullio De Mauro: il 31 marzo giornata dedicata al linguista ed ex ministro

da La Tecnica della Scuola

La scuola ricorda Tullio De Mauro: il 31 marzo giornata dedicata al linguista ed ex ministro

Il 31 marzo Tullio De Mauro, linguista ed ex ministro dell’Istruzione, avrebbe compiuto 85 anni.

In ricordo della sua preziosa opera e figura, sono stati organizzati una serie di incontri, lezioni, dibattiti, collegamenti in diretta radiofonica.

Da Torino a Lecce, in sette scuole di tutta Italia, verranno rilette le sue opere, discusse le sue idee e le sue proposte più significative sviluppate lungo un’intera vita di impegno civile e scientifico, al servizio della ricerca linguistica e della crescita culturale del Paese.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Rai Radio3, nasce sotto l’impulso della ministra Valeria Fedeli che a febbraio ha fatto inviare alle scuole una circolare per sollecitare le docenti e i docenti, le studentesse e gli studenti a riflettere e dibattere sulla figura di De Mauro, a confrontarsi con le opere, il pensiero e l’esempio civile e intellettuale dell’ex ministro.

La Giornata valorizzerà proprio alcune delle iniziative messe in atto dalle scuole a seguito della circolare. E lo farà anche attraverso un racconto radiofonico che sarà curato da Radio3.

Anche la casa editrice Laterza, la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, che promuove il Premio Strega di cui De Mauro era presidente, nonché l’Associazione Forum del Libro, ricorderanno Tullio De Mauro: attraverso letture pubbliche – in librerie, scuole e università – di brani tratti dai suoi saggi promuoveranno la conoscenza delle opere che lo studioso ha dedicato alle condizioni linguistiche e allo stato della cultura nel nostro Paese.

“Domani – ha detto la ministra – faremo tutte e tutti insieme un esercizio di memoria attiva. Sarà una giornata importante e credo molto utile e proficua per il mondo della scuola e anche per tutte le cittadine e tutti i cittadini che potranno seguire il dibattito e il confronto attraverso la radio o partecipare alle letture e ai confronti pubblici. In memoria di un linguista che ha segnato in modo importante la storia culturale del Paese e di cui vogliamo trasmettere l’opera e la lezione. Soprattutto alle ragazze e ai ragazzi perché a loro guardava l’impegno di de Mauro”, ha concluso Fedeli.

Niente scuola di qualità senza docenti ben pagati e merito, parola di Fedeli

da La Tecnica della Scuola

Niente scuola di qualità senza docenti ben pagati e merito, parola di Fedeli

“La questione meritocratica e quella dell’inclusione vanno di pari passo. Chi contrappone l’una all’altra è meglio che torni a scuola”.

Così si è espressa la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, commentando a Catanzaro (nel corso di un incontro sul tema “La sfida della comunità educante in Calabria”) le reazioni ai dati positivi dell’Ocse sulla scuola italiana, soprattutto sul fronte dell’inclusione alle superiori, apparse il giorno dopo sulla stampa.

Trovo impensabile leggere sui giornali titoli che mettono in contrapposizione la scuola del merito con la scuola dell’opportunità e dell’uguaglianza“, ha continuato Fedeli.

Commentando sempre dei dati Ocse sul nostro Paese, la titolare del dicastero di Viale Trastevere ha tenuto a dire che “oggi dovrebbe essere una bella giornata. Abbiamo recuperato e per questo siamo molto attenti all’inclusione scolastica“.

“Si deve intervenire in maniera concreta, comunque – ha aggiunto – per prevenire la dispersione scolastica. Al contempo occorre puntare sulla qualità dei docenti e sui progetti educativi, ponendo una grande attenzione a tutto ciò che riguarda il sistema scuola, sia quello interno che quello esterno”.

Parlando del personale, la responsabile del Miur ha spiegato che “bisogna dare maggiore valore, anche riconoscendo loro un maggior valore economico, a tutte le figure che orbitano intorno e dentro la scuola. Non è pensabile realizzare nessun obiettivo se non si parte da questo”. Il riferimento del ministro è chiaramente allo stipendio del personale della scuola che, alla pari di quello di quasi tutti i dipendenti pubblici, è fermo da oltre sette anni.

“La cosa più drammatica – ha aggiunto il ministro – è che sui temi della scuola ci si divida a livello partitico perché ne deriva un conflitto che si ripercuote sui giovani e sul loro futuro. Il confronto sulle tematiche dell’istruzione è necessario per avere una prospettiva più ampia, è giusto e democratico, ma non deve andare a discapito dei ragazzi che sono il futuro di tutta l’Italia”.

Fedeli ha anche difeso la Legge 107/15: “la scuola italiana sta cambiando e lo sta facendo grazie alla ‘Buona Scuola’. E questo cambiamento – ha aggiunto – sta avvenendo attraverso l’applicazione delle parti migliori e qualificanti della riforma”.

Privacy e documento del 15 maggio

da La Tecnica della Scuola

Privacy e documento del 15 maggio

Le amministrazioni pubbliche, prima di mettere a disposizione sui propri siti web istituzionali, atti e documenti amministrativi contenenti dati personali, devono verificare che sia espressamente previsto l’obbligo di pubblicare anche dati personali, ovvero valutare, caso per caso, se tale diffusione sia effettivamente necessaria rispetto alle finalità sottese alla diffusione del documento.

Questo principio è stato recentemente ribadito dal Garante per la protezione dei dati personali – Dipartimento libertà pubbliche e sanità, trasmettendo al Miur una nota con la quale ha fornito indicazioni operative per la corretta redazione del del c.d. “documento del 15 maggio” (art. 5, comma 2, del d.P.R. 23 luglio 1998, n. 323).

Il documento, ricordiamo, è elaborato dal Consiglio di classe e, per consentire alla commissione d’esame di predisporre l’ultima prova, esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.

Ciascun consiglio può, inoltre, aggiungere ogni altro elemento ritenuto significativo ai fini della svolgimento degli esami.

Esaminando i modelli predisposti dalle scuole, alcuni reperibili anche in rete, sono però emerse delle criticità legate ad indebite diffusioni di dati personali riferiti a studenti, come informazioni anagrafiche o relative al rendimento scolastico. Inoltre, spesso tali documenti sono pubblicati invece che all’albo dell’istituto, sul sito internet istituzionale della scuola, nonché indicizzati nelle rete.

Per tali ragioni, il Garante ha fornito le seguenti indicazioni, cui attenersi nella redazione del documento: “non si ha alcuna ragionevole evidenza della necessità di fornire alla commissione esaminatrice dati personali riferiti agli studenti in un documento finalizzato ad orientare tale commissione nella redazione del testo della terza prova che sia il più adeguato possibile agli studenti esaminandi.

È chiaro, infatti, che il senso del documento sia quello di mettere in evidenza il percorso didattico e formativo di ciascuna classe, prescindendo dalle peculiarità dei singoli elementi che la compongono.

Lo stesso dato normativo, nonché le successive indicazioni ministeriali al riguardo, non lasciano margini a un’interpretazione estensiva circa il contenuto del documento tale da comprendere anche riferimenti ai singoli studenti, risultando quindi priva del necessaria fondamento normativo la diffusione di un documento così redatto”.

Buona Scuola: i decreti attuativi approvati il prossimo 7 aprile

da Tuttoscuola

Buona Scuola: i decreti attuativi approvati il prossimo 7 aprile

Buona Scuola: gli otto decreti legislativi attuativi della delega prevista dalla legge 107/2015 dovranno essere emanati entro il 17 aprile p.v., pena la loro decadenza definitiva.

Deleghe Buona Scuola: scadenza anticipata

Poiché la scadenza cade in pieno periodo di festività pasquali, dovrà essere anticipata di qualche giorno. Inoltre, poiché il Capo dello Stato dovrà preventivamente esaminare i decreti delegati, la loro approvazione definitiva dovrà avvenire preventivamente. Per tutto questo il Governo li approverà nel Consiglio dei Ministri del 7 aprile prossimo.

Le integrazioni

In queste ore al Miur si stanno limando i testi con possibili integrazioni, rispetto allo schema iniziale, tenendo conto delle proposte venute dalle Commissioni parlamentari. Il lavoro di integrazione non è facile, in quanto su alcuni testi Senato e Camera si sono espresse in modo non omogeneo.

Dibattito ancora aperto

A quanto sembra, i decreti legislativi per i quali non è stata ancora trovata la ‘quadra’ definitiva sono quelli sulla valutazione (il dibattito sarebbe tuttora aperto tra numeri e lettere) e sulla inclusione.

Parlare italiano per Tullio De Mauro

Parlare italiano per Tullio De Mauro

di Bijoy M. Trentin

 

Passando in rassegna gli scaffali della biblioteca per rintracciare tutti i libri posseduti di Tullio De Mauro, ritrovo Parlare italiano. Antologia di letture per i bienni della scuola media superiore. Con una storia illustrata della città italiana a cura di Bruno Zevi, edito da Laterza (Bari) nel 1972.

La proposta di De Mauro è ancora attualissima, mira ad affinare la comprensione e la produzione linguistica, che è sempre anche culturale: «sapersi fare capire nel modo migliore e più adatto e, prima ancora, capire senza subire passivamente, ma, al contrario, dominando la molteplicità degli stili e dei linguaggi, è affare di tutti, è un diritto civile primordiale» (p. VI).

Si tratta di un libro tutto-testi (diversamente dalle odierne antologie scolastiche…): in 1191 pagine dedicate prevalentemente agli autori italiani, della cultura italiana, vi sono «più di trecentocinquanta passi, inquadrati e commentati dal punto di vista storico-culturale e dal punto di vista linguistico e stilistico.

Essi sono tratti dal linguaggio e dalle scritture di carattere familiare, privato, informale (registrazioni di testi parlati, testimonianze, lettere e diari personali); dalla prosa tecnica e da quella politica, storica, scientifica, dalla prosa giornalistica, oltre che, naturalmente, dalle forme più alte della letteratura in prosa e in versi» (p. VII).

Nel volume, vi è una marcata pluralità di testi, di registri, di orientamenti (letterari, filosofici, politici ecc.), di lingue (sono inclusi anche alcuni testi dialettali), che mira a un’articolata comprensione del panorama storico italiano non solo linguistico ma anche più ampiamente, ovvero antropologicamente, culturale.

La varietà testuale, e quindi, per i discenti e i docenti, la ricchezza delle possibilità di fare variegate esperienze culturali, è ravvisabile
anche nella coraggiosa scelta complessiva di autori operata: oltre ai più canonici letterati dal Medioevo alla contemporaneità (da Dante a Bembo, da Galilei a Verga, da Gozzano a Calvino), si ritrovano insieme testi di Benedetto Croce e Edoardo Sanguineti, di Giovanni Gentile e Antonio Gramsci, di Benito Mussolini e di sette condannati a morte della Resistenza.

La finalità della proposta è quella di educare non solo la lingua dei discenti (e dei docenti) ma anche il loro pensiero critico e la loro capacità di muoversi in modo autonomo, libero e aperto in più paesaggi culturali: «naturalmente, alla ricerca di testi esemplari per semplicità, per rigore, per autenticità espressiva, ed anche cercando altri testi, quelli esemplari nella negatività, di continuo è accaduto di dover mettere a fuoco personalità, situazioni umane e storiche, problemi di cultura, scelte morali e politiche di grande rilievo nella nostra storia e nella nostra vita sociale contemporanea. Attraverso la storia e l’analisi degli stili dominanti nella nostra società si delineano vicende e problemi di tutt’intera la nostra tradizione e organizzazione civile. Il risultato dell’analisi linguistica e stilistica è anche d’ordine storico e culturale. […] I modelli del passato e del presente vengono qui proposti come oggetto di osservazione, perché attraverso tale osservazione i giovani imparino a meglio costruire i modi inediti e nuovi di dire le cose nuove che la nostra società attende» (pp. VII-VIII).

Rimanendo ai classici, nell’Appendice dedicata agli Scrittori stranieri in italiano, si incontrano anche i più ‘tradizionali’ Shakespeare, Melville e Omero tradotto da Vincenzo Monti (1810-1825) e Saffo tradotta da Salvatore Quasimodo (1940).

Spostandosi, invece, alla contemporaneità, si trova anche la recentissima (18.10.1965) Lettera ai giudici di Lorenzo Milani, uno dei testi più densi e intensi del priore di Barbiana, che si difende dall’accusa di apologia di reato (l’obiezione di coscienza) mossagli da un “gruppo di ex combattenti” sulla base della Lettera aperta ai cappellani militari (11.02.1965): don Milani fu assolto nel 1966, ma condannato nel 1968, un anno e quattro mesi dopo la sua morte; e – a proposito di «cose nuove che la nostra società attende» – non passa inosservato il fatto che il volume che sto sfogliando è stato stampato nel marzo del 1972 e che la legge sul riconoscimento dell’obiezione di coscienza è del 15 dicembre dello stesso anno (n. 772).

PON: Cittadinanza europea


80 mililioni di euro per approfondire la cultura, i valori, la storia e dei percorsi europei, anche attraverso esperienze all’estero.

Il presente Avviso si inserisce nel quadro di azioni finalizzate al potenziamento della Cittadinanza europea di studentesse e studenti, attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la riflessione intorno all’idea di Europa e di Unione Europea.

In un momento in cui il progetto europeo è sottoposto a grandi sfide politiche, economiche e sociali, l’obiettivo del presente avviso è di contribuire alla conoscenza che studentesse e studenti hanno dell’Unione Europea, per permettere loro di prendere parte al dibattito con consapevolezza e fornire la possibilità di costruire il futuro in cui vogliono vivere.

Avviso pubblico per il potenziamento della Cittadinanza europea
(Prot. 3504 del 31 marzo 2017)

PON: piano in 10 azioni


PON Scuola, Fedeli: “80 milioni per la Cittadinanza Europea”
Laboratori su storia e principi dell’Ue,
lingue e periodi di studio all’estero

Esperienze di studio all’estero per le studentesse e gli studenti del triennio della scuola secondaria di II grado. Potenziamento linguistico con esperti madrelingua. Approfondimento della conoscenza dell’Europa, dei suoi valori e della sua identità culturale, dei principi che la animano, delle sue istituzioni, delle sfide e delle prospettive future.

Sono le attività che le scuole potranno realizzare grazie agli 80 milioni di risorse stanziate dall’avviso PON per il potenziamento della Cittadinanza europea, il settimo pubblicato dal Miur nell’ambito del Bando PON Scuola da 840 milioni di euro, lanciato lo scorso gennaio dalla Ministra Valeria Fedeli per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.
In un momento in cui il progetto europeo è sottoposto a grandi sfide politiche, economiche e sociali, l’obiettivo dell’Avviso è quello di contribuire alla conoscenza che studentesse e studenti hanno dell’Unione Europea, per permettere loro di prendere parte al dibattito con consapevolezza e fornire la possibilità di costruire il futuro in cui vogliono vivere.

“Contribuire alla conoscenza che studentesse e studenti hanno dell’Unione Europea è fondamentale affinché le nostre ragazze e i nostri ragazzi rafforzino la loro conoscenza e consapevolezza della Cittadinanza europea, intesa come appartenenza ad una cultura, a determinati valori, ad una storia e ad un percorso comuni”, dichiara la Ministra Valeria Fedeli.

Le attività progettuali potranno focalizzarsi su definizione e contenuti della Cittadinanza europea, status di cittadino europeo, diritti fondamentali della UE, le quattro libertà fondamentali sancite dalla Ue (libera circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e libera prestazione dei servizi). Potranno essere proposti approfondimenti sulla storia contemporanea e del ‘900 e sul raffronto tra il “prima” e il “dopo” la costituzione dell’Ue. Gli approfondimenti potranno riguardare anche elementi di geografia, ambiente e territorio, mobilità e flussi migratori.

Le esperienze di studio all’estero, per le studentesse e gli studenti del triennio della scuola secondaria di II grado, coinvolgeranno fino a un massimo di 18.000 ragazze e ragazzi e potranno riguardare l’approfondimento dei temi legati alla Cittadinanza europea o essere finalizzate all’acquisizione di una certificazione di competenze linguistiche rilasciata da enti certificatori riconosciuti a livello internazionale.