Riforma sostegno, GLIR: cos’è, cosa fa e dove opera

da Orizzontescuola

Riforma sostegno, GLIR: cos’è, cosa fa e dove opera

di Nino Sabella

Il GLIR è uno dei gruppi per l’inclusione scolastica istituiti dal decreto legislativo n. 66/2017, recante norme in materia di inclusione scolastica degli studenti con disabilità certificata.

I gruppi per l’inclusione scolastica, ai sensi del succitato decreto, sono:

  1. il GLIR, a livello regionale;
  2. il GIT, a livello di ambito territoriale, uno per ogni ambito di ciascuna provincia;
  3. il GLI, a livello di singola istituzione scolastica.

Vediamo in questa scheda quali sono i compiti e la composizione del GLIR (gruppo di lavoro interistituzionale).

Dove sono costituiti 

I gruppi di lavoro interistituzionali regionali (GLIR) sono istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.

Composizione e presidenza

Il GLIR è presieduto dal dirigente preposto dall’USR o da un suo delegato.

Gli altri membri saranno individuati tramite un apposito decreto del Miur che ne definirà anche l’articolazione, le modalità di funzionamento, la sede, la durata e l’assegnazione di altre funzioni per il supporto all’inclusione.

Compiti

Il GLIR svolge i seguenti compiti:

a) consulenza e proposta all’USR per la definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di programma, previsti dagli articoli 13, 39 e 40 della legge 104/92, integrati con le finalità indicate dalla 107/2015, con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all’orientamento e ai percorsi integrati scuola-territorio-lavoro;

b) supporto ai Gruppi per l’inclusione territoriale (GIT);

c) supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale.

Decorrenza

Il GLIR è istituito dal 1° settembre 2017.

Carta del docente, dal 12 settembre tornerà disponibile il bonus 500 euro

da La Tecnica della Scuola

Carta del docente, dal 12 settembre tornerà disponibile il bonus 500 euro

L’Osce lancia l’allarme: in Italia i docenti più anziani e meno pagati

da La Tecnica della Scuola

L’Osce lancia l’allarme: in Italia i docenti più anziani e meno pagati

Infortuni, c’è la tutela INAIL per l’insegnante che usa il registro elettronico

da La Tecnica della Scuola

Infortuni, c’è la tutela INAIL per l’insegnante che usa il registro elettronico

Bussetti: ‘Sogno una scuola con i bambini al centro. Permettere l’ingresso di insegnanti giovani’

da Tuttoscuola

Bussetti: ‘Sogno una scuola con i bambini al centro. Permettere l’ingresso di insegnanti giovani’ 

“La scuola che ho in mente si deve muovere su dei parametri che dovranno avere al centro dell’attenzione i bambini. Penso che i nostri studenti siano i nostri principali attori e noi abbiamo una grande responsabilità nei loro confronti”. Queste le parole riportare da Ansa.it del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, intervistato da Rai Radio 1.

Durante la trasmissione “Tutti in classe”, il Ministro ha ricordato lo stanziamento di 7 miliardi di euro “per sostenere i costi relativi alle certificazioni degli edifici”.

Parole spese anche circa il reclutamento del personale, Bussetti ha auspicato procedure “più veloci, chiare e semplici”. “Devono permettere alla scuola italiana – ha ribadito nuovamente – di avere insegnanti giovani. Lo si fa magari anche attraverso dei percorsi paralleli con certificazioni e abilitazioni che i nostri studenti posso ottenere nel loro percorso universitario”.

Riguardo poi l’innovazione, Bussetti ha dichiarato che bisogna ritrovarla “Nella didattica, nella metodologia non solo nell’acquisto di strumenti ma nel saperli poi usare al fine di innovare una didattica. Per questo occorre lavorare molto sulla formazione dei docenti perché poi sappiano trasformare questi strumenti per una didattica innovativa”.

Papa Francesco ai genitori: aiutate gli insegnanti, fate voi il primo passo

da Tuttoscuola

Papa Francesco ai genitori: aiutate gli insegnanti, fate voi il primo passo

L’AGe, Associazione Italiana Genitori, compie quest’anno 50 anni, e per l’occasione una sua folta rappresentanza è stata ricevuta da Papa Francesco in Vaticano nell’aula Paolo VI. Non si è trattato di una formalità, di un incontro di pura cortesia. Ai genitori dell’Age, organizzazione nata nel fatidico 1968 anche come risposta associativa dei genitori cattolici alla contestazione della scuola tradizionale – che fu anche contestazione dei suoi insegnanti, definiti “vestali della classe media” nella nota ricerca sociologica di Barbagli e Dei (1969) – Papa Francesco ha rivolto un appello, muovendo da una considerazione realistica: “La famiglia non apprezza più come un tempo il lavoro degli insegnanti – spesso mal pagati  – e questi avvertono come una fastidiosa invadenza la presenza dei genitori nelle scuole, finendo per tenerli ai margini o considerarli avversari”.

Il patto educativo tra insegnanti e genitori è in crisi, ha detto senza mezzi termini il Pontefice, ma “per cambiare questa situazione occorre che qualcuno faccia il primo passo, vincendo il timore dell’altro e tendendo la mano con generosità. Per questo vi invito a coltivare e alimentare sempre la fiducia nei confronti della scuola e degli insegnanti: senza di loro rischiate di rimanere soli nella vostra azione educativa e di essere sempre meno in grado di fronteggiare le nuove sfide educative che vengono dalla cultura contemporanea, dalla società, dai mass media, dalle nuove tecnologie”.

Insomma devono essere i genitori a fare il “primo passo” verso gli insegnanti, perché “se è giusto lamentare gli eventuali limiti della loro azione, è doveroso stimarli come i più preziosi alleati nell’impresa educativa che insieme portate avanti”.

Da notare che nel discorso del Papa non compare alcun riferimento alle scuole cattoliche, pur attualmente impegnate in una difficile battaglia per la loro sopravvivenza. Il suo appello è rivolto a tutti i genitori in quanto tali, cattolici e non.

Ordinanza TAR Lazio 12 settembre 2018, n. 5388

N. 05388/2018 REG.PROV.CAU.
N. 05354/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Terza Bis)

ha pronunciato la presente
ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 5354 del 2018, proposto da
XXX, rappresentati e difesi dall’avvocato Maurizio Danza, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Devich n 72;
contro
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l’annullamento
previa sospensione dell’efficacia,
1) del decreto del direttore generale per il personale scolastico 1 febbraio 2018, n. 85 di indizione del concorso per il reclutamento a tempo indeterminato del personale docente nelle scuola secondaria di primo e secondo grado, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16/02/2018, n. 14, nella parte in cui all’art. 3 requisiti di ammissione, stabilisce rispettivamente che:
co. 1 “Ai sensi dell’art. 17, comma 3, del decreto legislativo, sono ammessi a partecipare alle procedure di cui al presente decreto i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento in una o più classi di concorso della scuola secondaria di primo o di secondo grado, o, per i soli posti di sostegno, che aggiungano al titolo abilitante la specializzazione per il
sostegno per i medesimi gradi di istruzione. I suddetti titoli devono essere stati conseguiti entro il 31 maggio 2017. …….. ;.
co.3 “Sono ammessi con riserva alla procedura concorsuale per posti di sostegno i docenti abilitati che conseguano il relativo titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2018, nell’ambito di percorsi avviati entro il 31 maggio 2017, ivi compresi quelli disciplinati dal decreto del Ministro 10 marzo 2017, n. 141”.
co.4 “Sono altresì ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito il titolo abilitante o la specializzazione sul sostegno all’estero entro il 31 maggio 2017, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla presente procedura concorsuale”.
nella parte in cui stabilisce all’ art. 4, co. 3, “I candidati presentano istanza di partecipazione al concorso esclusivamente attraverso istanza POLIS, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni. Le istanze presentate con modalità diverse non sono prese in considerazione”;
2) del decreto ministeriale n. 995 del 15 dicembre 2017 “Modalità di espletamento della procedura concorsuale di cui all’art. 17, comma 2, lettera b), e commi 3, 4, 5 e 6, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento o di specializzazione all’insegnamento di sostegno per i medesimi gradi di istruzione (pubblicato su GU n.33 del 9-2-2018),
nella parte in cui stabilisce all’ art. 6 requisiti di ammissione rispettivamente :
co.1 “Ai sensi dell’art. 17, comma 3, del decreto legislativo, sono ammessi a partecipare alle procedure di cui al presente decreto i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento in una o più classi di concorso della scuola secondaria di primo o di secondo grado, o, per i soli posti di sostegno, che aggiungano al titolo abilitante la specializzazione per il sostegno per i medesimi gradi di istruzione, conseguito entro il 31 maggio 2017”.
co.3 “Sono ammessi con riserva alla procedura concorsuale per posti di sostegno i docenti abilitati che conseguano il relativo titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2018, nell’ambito di percorsi avviati entro il 31 maggio 2017, ivi compresi quelli disciplinati dal decreto del Ministro 10 marzo 2017, n. 141”.
co.4 “Sono altresì ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito il titolo abilitante o la specializzazione sul sostegno all’estero entro il 31 maggio 2017 abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura concorsuale”.
nella parte in cui stabilisce espressamente all’art.7 co. 2 “I candidati presentano l’istanza di partecipazione ai concorsi esclusivamente a mezzo delle apposite funzioni rese disponibili nel sistema informativo del Ministero ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, e successive modificazioni. Le istanze presentate con modalità diverse non sono prese in considerazione”.
3) di ogni altro atto presupposto, conseguenziale o comunque connesso ai precedenti, ancorché sconosciuti,
nella parte in cui escludono illegittimamente i ricorrenti, sia in possesso di titolo di abilitazione conseguita successivamente al 31 maggio 2017 o che matureranno entro il 30 giugno 2018 anche su sostegno, in relazione, i quali hanno tutti presentato domanda di partecipazione al concorso di cui al bando indetto con D.D.G. n.85 del 1 febbraio 2018.
E per l’accertamento e condanna
dell’Amministrazione scolastica ai sensi dell’art. 34, co. 1, lett. b) e c) c.p.a., all’adozione delle misure idonee a tutelare la situazione giuridica soggettiva dedotta in giudizio in forma specifica, consistente nella ammissione dei ricorrenti a partecipare alle procedure concorsuali per le classi di concorso e per le Regioni indicate nelle rispettive domande, anche in via di urgenza e con riserva alla prova orale di cui all’art.6 del bando indetto con D.D.G. n.85/2018, nonché alla condanna per risarcimento del danno da perdita di chances .
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio di Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 settembre 2018 la dott.ssa Claudia Lattanzi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Rilevato che:
– con ordinanza n. 5134/2018 la sesta sezione del Consiglio di Stato ha sollevato questione di legittimità costituzionale in tema alle modalità di svolgimento del concorso di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 59;
– la questione di legittimità costituzionale della norma, applicabile in tale diverso procedimento, rileva anche nel presente giudizio divenendo dunque applicabili i principi espressi dall’ordinanza dell’Adunanza plenaria 15 ottobre 2014 numero 28 in ordine alla cosiddetta “sospensione impropria”;
– che nelle more appare necessario tutelare la posizione delle parti ricorrenti mediante la concessione di una misura cautelare interinale, fino alla camera di consiglio successiva alla pronuncia della Corte costituzionale.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis)
a) sospende il giudizio sino alla pronuncia della Corte costituzionale;
b) accoglie l’istanza cautelare ai fini dell’ammissione con riserva dei ricorrenti alla procedura concorsuale di cui trattasi;
c) rinvia la cognizione cautelare ad una camera di consiglio successiva all’eventuale riassunzione del giudizio.
Spese della presente fase compensate.
La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 12 settembre 2018 con l’intervento dei magistrati:
Riccardo Savoia, Presidente
Alfonso Graziano, Consigliere
Claudia Lattanzi, Consigliere, Estensore

L’ESTENSORE
Claudia Lattanzi

IL PRESIDENTE
Riccardo Savoia

IL SEGRETARIO

RAPPORTO OCSE: TUTORAGGIO E PART-TIME PER SVECCHIARE CORPO DOCENTE

RAPPORTO OCSE, GILDA: TUTORAGGIO E PART-TIME PER SVECCHIARE CORPO DOCENTE     
Tutoraggio e part-time per rispondere all’esigenza sempre più incalzante di svecchiare il corpo docente italiano. È la proposta della Gilda degli Insegnanti per abbassare l’età media dei docenti e agevolare la salita in cattedra delle nuove leve.
“Anche nell’edizione 2018 del rapporto annuale ‘Education at a glance’, con cui l’Ocse mette a confronto i sistemi educativi dei Paesi industrializzati, gli insegnanti italiani si attestano come i più anziani, con il 58% che ha oltre 50 anni. Per invertire questo trend – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – negli ultimi 5 anni precedenti la cessazione dal servizio, gli insegnanti potrebbero essere impiegati in attività di tutoraggio dei colleghi più giovani. Si tratta di un’operazione che non comporterebbe alcun onere aggiuntivo per lo Stato. Inoltre, si potrebbe concedere la possibilità di cumulare metà pensione e part time a tutti i docenti che si trovano nell’arco dei cinque anni dal raggiungimento del requisito pensionistico”.
“Questa soluzione, già adottata in altri Paesi europei, – prosegue il coordinatore nazionale – consentirebbe di liberare rapidamente cattedre a tempo parziale, agevolando l’ingresso di insegnanti giovani e rendendo contemporaneamente meno gravoso il lavoro dei docenti più anziani vicini alla pensione”. 
Sul fronte delle retribuzioni, che secondo il rapporto Ocse in Italia hanno subìto un calo costante dal 2010 al 2016, Di Meglio rilancia al Governo l’appello per colmare il divario con le altre categorie di lavoratori del pubblico impiego: “Prima di intavolare discussioni su un possibile adeguamento degli stipendi dei docenti italiani ai livelli dei colleghi europei, è necessario introdurre un sistema perequativo in grado di assicurare un maggiore  equilibrio”.

Olimpiadi Internazionali di Informatica in Giappone

Quattro bronzi per l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Informatica in Giappone

La competizione arriva il 13 settembre a Campobasso con la fase nazionale delle Olimpiadi Italiane di Informatica, l’appuntamento annuale che vedrà la partecipazione di studenti provenienti da tutta Italia

Milano, 11 settembre 2018 – Si conclude con 4 medaglie di bronzo la partecipazione della squadra italiana composta da Luca Cavalleri, Andrea Ciprietti, Fabio Pruneri e Federico Stazi alle Olimpiadi
Internazionali di Informatica, IOI (International Olympiads in Informatics), la più importante manifestazione competitiva per i giovani a livello mondiale.
“I quattro bronzi sono un risultato che ci riempie di gioia e di orgoglio – spiega Maria Assunta Palermo, Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici del Miur -. Vogliamo congratularci
con i nostri ragazzi per questo risultato, hanno portato in alto la bandiera azzurra. La loro competenza, la loro preparazione, il loro talento, la loro passione, la loro energia devono essere una testimonianza e un incoraggiamento per tutti i compagni, per i giovani di tutto il Paese. Perché lo studio di questa disciplina è lo studio di una disciplina che è trasversale a tutte le altre. Quella informatica è una competenza che è importante acquisire già dai primi anni di scuola per poter essere partecipi nella nostra società e per poter entrare da protagonisti nel mondo del lavoro. Ben vengano allora riconoscimenti come questo raggiunto in Giappone. Grazie ai nostri atleti per questi bronzi, grazie ai loro docenti che li hanno sostenuti e hanno lavorato per questo risultato e un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti che affronteranno le prossime gare. Tocca a loro ora portare avanti il testimone e siamo certi che lo faranno nel migliore dei modi”.
“Siamo felici di sostenere come ogni anno questa iniziativa che premia e valorizza i migliori talenti mondiali nell’informatica e che ha un ruolo importante nel promuovere la diffusione della cultura e della formazione tecnico-scientifica tra le nuove generazioni. Questi studi non sono solo fattore abilitante di accesso al mondo del lavoro del futuro ma sono anche strumento fondamentale per raggiungere l’obiettivo di rispetto della diversity e dell’inclusione sociale”, dichiara Giuseppe Mastronardi, Presidente di AICA. “Con quattro bronzi vinti, gli studenti selezionati a partecipare alle IOI si sono dimostrati tra i più brillanti giovani scienziati informatici al mondo di cui siamo davvero orgogliosi. Ma le fatiche non sono finite: agli studenti che hanno conquistato il podio in Giappone e a tutti coloro che parteciperanno alle imminenti Olimpiadi Italiane di Informatica, facciamo i nostri migliori in bocca al lupo per il raggiungimento di eccellenti risultati!”.
La fase finale delle Olimpiadi Italiane di Informatica, organizzate dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da AICA – Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico – per il tramite del Comitato Olimpico, si svolgerà da giovedì 13 settembre a sabato 15 presso l’Itst Marconi di Campobasso e coinvolgerà un centinaio di studenti italiani della scuola secondaria di secondo grado, che si sfideranno in gare a base di programmazione e creatività, tutti pronti a contendersi il titolo di Campione Italiano di Informatica 2018.

Education at a Glance 2018 – OCSE

Education at a Glance 2018 – OCSE

Martedì, 11 Settembre 2018
Roma – Università LUISS
Education at a Glance 2018 – OCSE

Education at a Glance 2018
“Uno sguardo sull’educazione”

Introduce e coordina:

ANTONINO PETROLINO
Associazione TreeLLLe

Illustrano i dati:

FRANCESCO AVVISATI
Analyst

GIOVANNI MARIA SEMERARO
Statistician del
Directorate for Educational and Skills OECD


Come influisce il livello di istruzione sui divari nel mercato del lavoro tra donne e uomini e tra immigrati e nativi?
Come variano gli esiti del sistema educativo tra le regioni italiane e nel confronto internazionale?
Quali prospettive hanno sul mercato del lavoro i laureati e i diplomati da percorsi tecnico-professionali?
Queste e altre domande riceveranno risposta durante l’incontro con la stampa, organizzato dall’OCSE, insieme con l’Associazione TreeLLLe, in occasione del lancio mondiale dell’ultima edizione di Education at a Glance 2018 [Uno sguardo sull’educazione].

Education at a Glance è un’autorevole fonte di informazioni accurate e rilevanti sullo stato dell’educazione in tutto il mondo. Fornisce dati sulla struttura, finanziamento ed efficacia dei sistemi educativi di più di 40 nazioni, compresi i paesi OCSE e i partner del G20.

All’incontro con la stampa, Francesco Avvisati e Giovanni Maria Semeraro dell’OCSE presenteranno i più importanti risultati globali di Education at a Glance e i dati più rilevanti per il nostro paese.

Scuola, questa settimana si torna in classe: suona la campanella per 8,6 milioni, in calo al Sud

da Corriere della sera

Scuola, questa settimana si torna in classe: suona la campanella per 8,6 milioni, in calo al Sud

Al centro delle criticità la sicurezza degli edifici scolastici: negli ultimi giorni Bussetti ha dichiarato di aver sbloccato un miliardo di euro per gli adeguamenti antisismici nelle scuole, ma per gli studenti si tratta di misure insufficienti

La campanella del primo giorno di scuola è già suonata il 5 settembre scorso in Alto Adige e suonerà domani anche in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata. Saranno oltre 8,6 milioni gli studenti delle scuole statali e paritarie che fino al prossimo 20 settembre – data in cui torneranno sui banchi gli allievi in Puglia, gli ultimi per i quali il calendario regionale prevede la ripresa delle lezioni – inizieranno il nuovo anno scolastico 2018-2019.

Gli studenti

Nel nuovo anno scolastico le studentesse e gli studenti delle scuole statali saranno 7.682.635, per un totale di 370.611 classi. Di questi, 919.091 frequenteranno la scuola dell’infanzia, 2.498.521 la scuola primaria, 1.629.441 la secondaria di I grado, 2.635.582 la secondaria di II grado. Il numero totale di alunni è in leggero calo: lo scorso anno erano 7.757.849. Tra le quattro Regioni con il decremento più consistente, le prime tre sono del Sud: – 15.534 studenti in Campania, – 12.487 in Sicilia, – 11.977 in Puglia, – 5.972 in Piemonte. Sempre nella scuola statale, sono 245.723 le alunne e gli alunni con disabilità, un anno fa erano 234.658. Di questi, 21.434 frequenteranno la scuola dell’infanzia, 89.029 la primaria, 66.823 la secondaria di I grado, 68.437 la secondaria di II grado. Nella secondaria di II grado, 1.294.890 ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 827.990 un indirizzo tecnico, 512.702 un indirizzo professionale. Studentesse e studenti della paritaria sono circa 880.000 (dato al 2017/2018). Le scuole sono 8.290, per un totale di oltre 40.000 sedi scolastiche presenti sul territorio nazionale. I posti del personale docente, tra organico dell’autonomia e organico di fatto, sono 822.723, di cui 141.412 di sostegno.

Le cattedre

Nei giorni scorsi i sindacati hanno lanciato l’allarme: a loro dire c’è il rischio che delle 57 mila assunzioni programmate dal ministero dell’Istruzione, se ne faranno solo 37 mila, al massimo 40 mila se andrà bene, per mancanza di candidati con i requisiti necessari, ritardi ed errori nelle graduatorie. «Lavoriamo da settimane per consentire un avvio ordinato – ha replicato il titolare del Miur, Marco Bussetti, parlando oggi a Cernobbio – abbiamo chiuso le immissioni in ruolo entro il 31 agosto, come promesso. Le cattedre che risultano vacanti verranno coperte come ogni anno con supplenti. La mancanza di alcuni docenti è fisiologica, è un falso problema, e tuttavia occorre ripensare i meccanismi di reclutamento: su questo bisogna lavorare e penso che l’unica soluzione, la migliore, sia semplificare le procedure».

I supplenti

I supplenti sarebbero circa 80 mila, il 10% quindi del personale docente. Un tema che è stato al centro dell’attenzione in queste settimane è quello della sicurezza degli edifici scolastici: negli ultimi giorni Bussetti ha dichiarato di aver sbloccato un miliardo di euro per gli adeguamenti antisismici nelle scuole, ma per gli studenti si tratta di misure insufficienti. Per gli allievi sarebbero 14 i miliardi di euro necessari per avere delle scuole sicure e il 12 Ottobre promettono una mobilitazione. Già l’11 settembre intanto un sit in Piazza del Parlamento per chiedere la riapertura delle GaE, le Graduatorie ad esaurimento, è stato promosso dal sindacato Anief. Situazione confusa, infine, in materia di vaccini: dopo una serie di emendamenti al Milleproroghe, resta l’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica di nidi e materne per l’anno scolastico che sta per cominciare, ma sarà valida l’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni solo fino al 10 marzo. Dopo questa data, i genitori dovranno consegnare agli istituti i certificati ufficiali.

Vaccini obbligatori per gli insegnanti, la protesta in rete per l’emendamento

da Corriere della sera

Vaccini obbligatori per gli insegnanti, la protesta in rete per l’emendamento

Scatena le polemiche l’emendamento per introdurre i vaccini obbligatori per il personale della scuola: non è stato ancora discusso, ma se fosse approvato in Parlamento, costringerebbe i prof a vaccinarsi entro la fine dell’anno

Valentina Santarpia

«Entro il 31 dicembre 2018, al fine di assicurare la tutela della salute pubblica ed il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, le vaccinazioni di cui all’articolo 1, sono rese obbligatorie per tutto il personale che opera a qualsiasi titolo nei servizi educativi per l’infanzia, nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, nei centri di formazione professionale regionale e nelle scuole private non paritarie nonché per gli operatori sanitari e sociosanitari»: è bastato che circolasse il testo dell’emendamento presentato dal deputato Paolo Russo di Forza Italia al decreto Milleproroghe per far scattare l’allarme tra gli insegnanti. Dopo il caos vaccini per i bambini – con il governo che ha di fatto congelato la situazione dell’anno scorso, prorogando per un altro anno la possibilità di presentare l’autocertificazione- è arrivata la doccia gelata anche per i docenti: un emendamento che, se approvato, porterebbe l’obbligo vaccinale anche tra gli insegnanti. Apriti cielo: i docenti , nei gruppi su Facebook, commentano indignati: «Non possono obbligarci». La modifica della legge prevede che, in caso di immunizzazione avvenuta in seguito alla malattia contratta in maniera naturale, il personale possa esimersi dalla vaccinazione: naturalmente, dovrà provarlo con un certificato medico o con le analisi del sangue. Le vaccinazioni, conclude l’articolo, possono essere «omesse o differite in caso di accertato pericolo per la salute».

Insulti e proteste

In realtà non si tratta di una novità assoluta, visto che anche l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin in un primo momento, quando aveva introdotto l’obbligo vaccinale, aveva pensato di obbligare pure il personale scolastico a sottoporsi alle vaccinazioni. Poi l’idea era sfumata, ufficialmente per i costi eccessivi, ma in realtà anche a causa delle proteste dei sindacati, che ritenevano troppo coercitiva la possibilità di sottoporre segretari, bidelli e insegnanti alla profilassi. Adesso l’ipotesi torna in campo. E non entusiasma i prof, che in poche ore hanno riempito di commenti e insulti le bacheche dei gruppi per insegnanti: «Dovremo pagare noi i costi per gli esami per dimostrare di essere immuni: non sanno più come svuotarci le tasche», dice indignata Claudia A. «Li facciano loro!», sbotta Maria R. «La vaccinazione deve essere libera e gratuita. Il TSO vaccinale è anticostituzionale», scrive Giancarlo M..Ma c’è anche chi fa notare che, fino a qualche anno fa, per insegnare bisognava presentare un certificato di sana e robusta costituzione, e fare controlli sulla tbc. Simonetta C. è pragmatica: «Sentite: Io ho 60 anni. Nella scuola da 36. Non ho mai preso malattie dai bambini. Per la rosolia mi sono vaccinata. Se a 60 anni, con 36 e più a contatto con i bambini non ho preso neanche l’influenza ( da cui non mi vaccino( non vedo perché dovrei vaccinati adesso. Il discorso è che l’emendamento è stato proposto da forza Italia, di cui non si parla più…..dovranno trovare un argomento per avere un titolo in prima pagina? Inoltre non sembra che ci siano le coperture perché anche il governo precedente ci aveva provato, poi era stato cassato. Ora…Se trovano le coperture per vaccinarci in massa, possono trovare le coperture per darci un aumento di stipendio, che è la priorità». Ma c’è anche chi nota, come Gabriele G.: «Usciti dal marasma dell’incertezza attuale, io sono favorevole (in linea di massima) a che la gente che ha contatti numerosi, si vaccini»

Bussetti: esauriremo le graduatorie, obiettivo docenti giovani. La riforma

da Orizzontescuola

Bussetti: esauriremo le graduatorie, obiettivo docenti giovani. La riforma

di redazione

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, in un’intervista in onda nel programma “Tutti in classe” su Rai Radio 1 questa mattina fa il punto sul nuovo reclutamento per gli insegnanti.

“Le procedure per il reclutamento degli insegnanti devono essere veloci, chiare e semplici – afferma il Ministro – L’obiettivo è avere docenti giovani”

La nuova riforma del reclutamento

In questa occasione il Ministro è stato più esplicito “Lo faremo attraverso percorsi paralleli con certificazioni e anche abilitazioni per gli studenti durante il loro percorso universitario” e in relazione alle graduatorie ancora esistenti

“Solo in alcune zone ci sono ancora delle liste d’attesa, queste graduatorie dovranno essere esaurite”

Milleproroghe, tutti gli emendamenti: stop apertura GaE, Carta docente, Invalsi, vaccini e scuole all’estero

da Orizzontescuola

Milleproroghe, tutti gli emendamenti: stop apertura GaE, Carta docente, Invalsi, vaccini e scuole all’estero

di redazione

Domani alla Camera si voterà per il decreto Milleproroghe dopo il primo passaggio al Senato. Alcuni cambiamenti rispetto al testo ereditato dai deputati riguardano la scuola Vediamo quali.

Stop apertura Graduatorie esaurimento

Un emendamento presentato dai relatori blocca gli effetti del comma 3-quinqies dell’articolo 6 del decreto milleproroghe approvato dal Senato che modificava l’articolo 14 del decreto legge 2016/11. La modifica apportata dal Senato, infatti, permetteva l’ingresso di quanti erano in possesso di abilitazione nelle graduatorie provinciali, inclusi i Diplomati magistrale e gli ITP.

Con le modifiche proposte alla Camera, tale possibilità sarà preclusa e le GaE torneranno ad essere ad esaurimento, senza alcuna possibilità di inserimento di nuovi abilitati.

Vaccini

Con un emendamento presentato in extremis, la maggioranza estende anche all’a.s. 2018/2019 le disposizioni transitorie previste dall’articolo 5, comma 1, del decreto legge 73/17 (convertito con modifiche in legge 119/17), consentendo di fatto anche per il corrente anno scolastico la possibilità di sostituire la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione con un’autocertificazione dell’avvenuta vaccinazione da sostituire entro il 10 marzo 2019 con la documentazione originale.

Invalsi

Con il Decreto Milleproroghe, se sarà votato nella forma emendata alla Camera, verranno bloccate per quest’anno le prove Invalsi per l’accesso all’esame di maturità, come da articoli 13, comma 2, e 14, comma 3, del decreto legislativo 62/17

Carta docente

Sarà consentita la possibilità di estendere al 31 dicembre 2018 le eventuali disponibilità relative all’a.s. 2016/2017 rimaste nella carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione (Carta del docente).

Scuole all’estero

Per le scuole all’estero sono stati soppressi i commi 3 bis, 3 ter e 3 quater introdotti all’articolo 6 del testo Milleproroghe approvato al Senato. La norma consentiva una proroga (a domanda) fino a 6 anni dei mandati di quattro anni, la riduzione da 6 a 3 anni del periodo di interruzione fra due periodi di servizio all’estero e la riduzione da 6 a 3 anni del periodo da assicurare all’estero per ottenere la destinazione.