I programmi svolti possono non essere firmati dagli studenti

da Tecnica della Scuola

I programmi svolti possono non essere firmati dagli studenti
di Aldo Domenico Ficara
Perché i programmi devono essere sottoscritti dai rappresenti degli studenti (o da almeno due studenti) e inoltre, qual è la normativa di riferimento a tali richiesta? Semplicemente non c’è
Capita spesso di leggere circolari scolastiche pubblicate in rete del tipo: “Durante gli scrutini verranno raccolte: a) le relazioni finali individuali. Si ricorda che deve essere consegnata una copia per ogni classe e per ogni disciplina, regolarmente firmata dal docente; b) i programmi realmente svolti: una copia per classe e per disciplina, sottoscritta dai rappresenti degli studenti (o da almeno due studenti). NB: per i docenti delle classi Quinte vale il “documento del 15 maggio” sia per le relazioni sia per i programmi”.  La domanda nasce spontanea: perché i programmi devono essere sottoscritti dai rappresenti degli studenti (o da almeno due studenti)? E inoltre quale è la normativa di riferimento a tali richieste? Ebbene non esiste nessuna normativa di riferimento. A tal proposito sempre nel web si possono leggere alcuni suggerimenti operativi per l’organizzazione degli esami di stato dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) in cui si dice: “Per ogni classe deve essere presentata la seguente documentazione, che può essere riassunta durante la plenaria in un intervento del coordinatore: tra cui programmi svolti per ogni disciplina firmati dal docente (non è necessario che siano firmati dagli studenti)”.  Ricapitolando non esiste alcuna normativa che obblighi l’insegnante ad avere la controfirma degli studenti nei suoi programmi annuali svolti, ma di contro esistono carte dei servizi e regolamenti degli studenti che inseriscono tale controfirma nei loro punti programmatici.

Mobilità, rinviata pubblicazione movimenti scuola secondaria di primo grado

da Tecnica della Scuola

Mobilità, rinviata pubblicazione movimenti scuola secondaria di primo grado
Con apposita nota, il Miur ha prorogato  la chiusura per la comunicazione al Sidi e conseguentemente la pubblicazione dei movimenti delle scuole medie al 25 giugno 2013.
Con nota n. 5497 del 3 giugno 2013 il Miur comunica che il termine ultimo per la comunicazione al Sidi delle domande di mobilità 2013/2014 e dei posti disponibili relativamente al personale docente della scuola secondaria di I grado è il 5 giugno.
Di conseguenza, la data di pubblicazione dei movimenti viene spostata dal 21 giugno al 25 giugno.

Esami di stato e bonus: presidi e università sollevano dubbi

da Tecnica della Scuola

Esami di stato e bonus: presidi e università sollevano dubbi
di P.A.
Circa 500.000 mila studenti agli esami di stato dovranno vedersela con il “bonus”, da 4 a 10 punti, voluto dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e assegnato con un calcolo in percentili
Il bonus è spendibile per l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso ma è scattato subito un problema: non dovunque lo stesso voto di maturità darà al ragazzo lo stesso bonus. Infatti il decreto ministeriale dello scorso 24 aprile (art. 10 l. b) stabilisce che i punti verranno “attribuiti esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12″. In altri termini il bonus non corrisponderà direttamente al voto effettivamente ottenuto, ma sarà rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dai candidati nell’anno precedente e saranno pure calcolati scuola per scuola, provocando così inevitabilmente delle differenze sia tra città diverse e sia pure tra istituti diversi della stessa città. È successo allora che, ai mugugni degli studenti, si sono aggiunti quelli di molti presidi che denunciano il rischio di penalizzare il merito e gli istituti scolastici che lo scorso anno hanno avuto i risultati migliori, insieme all’indebolimento dello stesso futuro degli studenti, condizionandone l’accesso alle facoltà a numero chiuso. Lo stesso Anp dice che “l’istituzione dei bonus rappresenta un’idea in sè positiva, che fa sì che ci sia maggior raccordo tra la carriera scolastica e la selezione per la frequenza dei corsi universitari a numero chiuso. Probabilmente però il rapporto bonus-punteggio test è sottosproporzionato, nel senso di sottovalutato, mentre per i criteri su cui si fonda l’assegnazione dei punti dobbiamo riconoscere e ammettere che in Italia esiste una realtà scolastica molto frammentata. Dobbiamo decidere se seguire la strada della ‘sint-eguaglianza’ o della taratura del bonus al tipo di scuola dove esso è maturato”. Una ”pausa di riflessione, perchè un’innovazione importante e positiva come le norme per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso non venga travolta dai ricorsi giudiziari, con paralisi e vittoria dei soliti furbi che profittano dei buchi di sistema per umiliare il merito”, la chiede invece Luigi Frati, Rettore Sapienza-Università di Roma.
Spiega il Rettore Frati: ”La ponderazione del voto di maturità è un’innovazione positiva importante, in linea con quanto avviene in tutti i Paesi occidentali: è stato però rilevato che la ponderazione scelta può avere effetti paradossali, perchè lo stesso voto conseguito in un Liceo piuttosto che in un altro può dare punteggi diversi in relazione al caso: la severità o meno di una Commissione di maturità. Si poteva pensare di ponderare voto di maturità e voti in alcune discipline coerenti con la Laurea prescelta con il risultato nei singoli settori del quiz di ammissione. L’anticipo delle prove, in assenza di adeguata informazione, ha fatto sì che vi sia una insufficienza di domande (ad Architettura in tutta Italia molto meno dei posti programmati). Le graduatorie nazionali, astrattamente giuste, si scontrano con un diritto allo studio del tutto carente, cosicchè la selezione rischia di essere per censo e non per merito: il figlio di una famiglia abbiente può scegliere in tutta Italia, il figlio di un cassa-integrato è davvero nelle condizioni di potersi mantenere economicamente ovunque destinato?”. ”Il Ministro Carrozza si è dimostrata giustamente sensibile a queste difficoltà – conclude Frati – vi sia dunque il coraggio di una pausa di riflessione, perchè un’innovazione importante e positiva non venga travolta dai ricorsi giudiziari, con paralisi e vittoria dei soliti furbi che profittano dei buchi di sistema per umiliare il merito”.

Conto alla rovescia per una maturità con epilogo forzato al 18 luglio

da tuttoscuola.com

Conto alla rovescia per una maturità con epilogo forzato al 18 luglio

Conto alla rovescia per la maturità 2013. Fra quindici giorni circa mezzo milione di studenti della quinta superiore si cimenteranno con l’esame più importante della vita. Un rito collettivo che ogni anno mette in agitazione ragazzi e genitori, e che l’agenzia di stampa Dire riepiloga nei suoi punti essenziali. Questo giugno l’esame di Stato è segnato da polemiche e novità.

Scatta infatti, per effetto di una legge voluta dall’ex governo Prodi, dopo molti rinvii (e salvo un ulteriore rinvio anche quest’anno, peraltro invocato da più parti), il bonus maturità: chi prende un voto dall’80 in su potrà portarsi dietro dei punti per l’accesso alle facoltà a numero chiuso per legge (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura). Ma il modo in cui saranno conteggiati questi crediti sta generando polemiche. Altra novità: l’Invalsi, l’Istituto di valutazione del sistema scolastico, metterà a disposizione materiali e griglie per la correzione dei compiti segnando di fatto il suo ingresso nel rito della maturità. Quanto alla prima prova, il tema, da D’Annunzio, alla crisi economica al ruolo della donna, è già caccia ai possibili titoli. E quest’anno, per la prima volta, il ministero ha indicato una data certa entro cui vanno chiuse le operazioni d’esame: il 18 luglio. Un effetto dell’anticipazione dei test universitari: si comincia il 23 luglio con medicina.

Le date: Si comincia il 19 giugno, di mercoledì, con il tema di italiano uguale per tutti. Seconda prova specifica per ciascun indirizzo il 20 giugno. La terza prova, predisposta dalle commissioni interne, è in calendario il 24.

Il bonus delle polemiche: Per chi si diploma con un voto superiore all’80 scatta il bonus da giocare nei test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso. I punti disponibili vanno da 4 a 10. I punti totali del test sono 100. Fino a 90 si  possono ottenere rispondendo bene alle domande, gli altri 10 sono ad appannaggio dei meritevoli da 80 e più alla maturità. Ma la complessa modalità di assegnazione del bonus varia da scuola a scuola penalizzando, paradossalmente, gli istituti dove le votazioni sono mediamente più alte. I punti verranno infatti attribuiti rapportando il voto preso dai bravi alla “distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12”. Insomma, dove le performance sono state molto elevate si abbasseranno le probabilità di avere un bonus alto, e non certo per colpa dello studente. Non mancano le polemiche dei ragazzi che hanno già avviato una petizione on line: ‘Appello al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza: Abolire i bonus’, è il titolo della richiesta lanciata sul portale www.change.org e già ‘firmata’ alle 17 del 3 giugno da 1.229 sostenitori. Quanto ai presidi, c’è chi dice no al bonus: Ivana Uras, preside del liceo scientifico romano ‘Newton’ parla di “un sistema non corretto, da rivedere, non fondato su criteri di eguaglianza sostanziale. È assurdo che i percentili vengano calcolati scuola per scuola e non a livello nazionale“. Anche il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sostiene che il sistema (ereditato dal suo predecessore) vada semplificato, ma la maturità incombe.

Invalsi, test sì ma dal 2015: I test Invalsi (quelli che misurano in modo standardizzato le competenze degli studenti in italiano e matematica) quest’anno sono sbarcati anche in quinta superiore, ma in via sperimentale. Perché le prove vadano a regime per i ragazzi dell’ultimo anno di scuola bisognerà attendere il 2015. E si svolgeranno in corso d’anno e non a giugno. Ma non è escluso che, una volta andate a regime, le prove possano comunque diventare un pezzo dell’esame seppur anticipato di qualche mese. Non solo: saranno strumento di orientamento per l’università. Intanto da quest’anno l’Invalsi, secondo quanto ha disposto una circolare del 24 aprile scorso, metterà a disposizione sul proprio sito “esempi e indicazioni metodologiche” per la valutazione di prima e seconda prova.

Chiusura ‘forzata’ entro il 18 luglio: Per la prima volta quest’anno viale Trastevere impone una data di chiusura degli esami: il 18 luglio. Il 23, infatti, cominciano i test universitari e i prof dovranno correre per concludere le interrogazioni e trasmettere al sistema centrale del ministero tutte le votazioni.

Incontro Anci-Miur, al centro edilizia scolastica e sicurezza

da tuttoscuola.com

Incontro Anci-Miur, al centro edilizia scolastica e sicurezza

Edilizia scolastica, scuole dell’infanzia, sezioni primavera, mense scolastiche e Istituti superiori di studi musicali. Questi i temi su cui si è incentrato l’incontro di ieri tra una delegazione dell’Associazione dei Comuni italiani (Anci), guidata dal Presidente facente funzioni Alessandro Cattaneo e il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza.

L’emergenza dell’ edilizia scolastica è un problema serio e reale – ha sottolineato Cattaneo nel corso dell’incontro – il cui aspetto più importante è quello legato alla sicurezza strutturale. Parliamo infatti di un patrimonio immobiliare di circa 40 mila edifici, il 44% dei quali costruiti tra il 1961 e il 1980 (il 4% addirittura prima del 1900), che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, oltre agli adeguamenti necessari per stare al passo con la nuova didattica incentrata sull’innovazione tecnologica o l’efficientamento energetico”.

Per questo il Presidente Anci ha ribadito al ministro la necessità di un “piano condiviso con gli Enti locali, sia per la messa in sicurezza che per la costruzione di nuovi edifici scolastici, con la certezza di risorse adeguate e stabili nel tempo che consentano una programmazione territoriale. Risorse – ha sottolineato Cattaneo – di cui Comuni e Province siano i destinatari diretti al fine di consentirne un più rapido impiego”.

Senza dimenticare poi – ha concluso Cattaneo – la richiesta che l’Anci rinnova da lungo tempo di escludere le spese di edilizia scolastica dal patto di stabilità”.

Un altro tema affrontato nel coso dell’incontro è stato quello delle sezioni primavera: “la richiesta che abbiamo formulato al ministro Carrozza – ha affermato Daniela Ruffino, delegata Anci all’istruzione – è quella di prevedere la messa a sistema dell’esperienza molto positiva riscontrata in questi sette anni di sperimentazione. Le sezioni primavera hanno infatti consentito ai Comuni di ‘alleggerire’ le liste di attesa degli asili nido, consentendo anche un risparmio per le famiglie. Per questo, come Anci, riteniamo necessario prevedere un incremento e una stabilizzazione delle risorse dedicate a tale finalità”.

L’Anci – ha concluso Ruffino – consapevole della delicata situazione finanziaria del nostro Paese, come sempre agirà con assoluta lealtà e di concerto con il ministero, ma abbiamo la necessità che ci sia altrettanta consapevolezza da parte del Governo su quelle che sono le esigenze e soprattutto i problemi dei Comuni sui temi della scuola. Problemi che devono essere affrontati con urgenza”.

Indicazioni nazionali: in arrivo le linee guida

da tuttoscuola.com

Indicazioni nazionali: in arrivo le linee guida

Le linee guida per l’attuazione delle nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo sono ormai pronte, e saranno pubblicate in tempo utile per l’apertura del nuovo anno scolastico 2013-2014.

L’apposito gruppo di lavoro ministeriale, coordinato dal prof. Italo Fiorin, dell’università LUMSA di Roma, si è riunito la scorsa settimana a Reggio Emilia, presso il centro Malaguti, per mettere a punto il testo, che viene oggi presentato nella sede del Ministero della pubblica istruzione alle associazioni di categoria.

Il documento è finalizzato a fornire agli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, strumenti e riferimenti che li aiutino nella progettazione e gestione dei curricula (le Indicazioni, nella loro ultima versione, sono infatti esplicitamente Indicazioni “per il curricolo”).

UE: pochi asili nido in Italia

da tuttoscuola.com

UE: pochi asili nido in Italia

Sono ancora pochi, nel nostro Paese, i bambini che trovano posto all’asilo nido, mentre per la scuola materna la situazione è molto migliore e in linea con gli standard europei.

I dati sono contenuti in una relazione della Commissione europea. Nel 2011 hanno usufruito dei servizi di assistenza all’infanzia, in Italia, circa il 25% dei bambini fino ai tre anni di età e più del 90% di quelli tra i tre e i sei anni. Dati in miglioramento rispetto al 2010, ma che, almeno per quanto riguarda gli asili nido, soddisfano solo in parte gli obiettivi di Barcellona fissati dalla Ue, rispettivamente, al 33% e al 90%.

Solo otto paesi membri soddisfano entrambi questi obiettivi per quanto riguarda i primi tre anni di vita: ma, secondo il commissario Viviane Reding “le strutture per l’infanzia non dovrebbero essere considerate un costo ma un investimento sul futuro“, poichè sono una precondizione essenziale per favorire l’occupazione, in particolare quella femminile.

Due quadri e qualche riflessione

Due quadri e qualche riflessione
“La mia bambina con la palla in mano” (scontenta delle prove INVALSI) e altri bambini

di Beatrice Mezzina

 

Primo quadro

Una bambina a me molto cara, sette anni, seconda primaria. Come la figlia di Ernesto Saba, “con la palla in mano, con gli occhi grandi colore del cielo e dell’azzurra vesticciola” paragonata a “cose leggere e vaganti”, mi conquista con la sua esilità, i suoi occhi curiosi, le sue capriole ei suoi salti quasi aerei, imparati in un corso di ginnastica. Inesausta raccontatrice di storie, che scrive anche. Brava a scuola, la maestra le scrive “campionessa” su molti compiti.

La sua leggerezza appannata dall’INVALSI.

Era triste l’altro giorno dopo la prova di Italiano. La maestra le ha detto che ha fatto sette o otto errori. Non vuole parlare a lungo della prova.  Mi dice che lei a scuola fa pochi errori e che per lei sette o otto errori sono troppi.

Eppure la sua scuola, in un quartiere  “bene”, ha lavorato molto per  preparare i bambini: fin da inizio anno i genitori hanno ricevuto  dalle maestre varie mail con le prove INVALSI degli anni scorsi da stampare e consegnare ai figli per le esercitazioni (ormai è così, non vi sono soldi per le fotocopie), sono stati acquistati libretti di esempi di prove che ormai circolano in gran numero.

Le maestre sono brave e hanno saputo calibrare la preparazione alle prove nazionali senza che prevaricassero le altre attività.

Il  caso della bambina non è  isolato.  Altri bambini bravi hanno commesso errori. Anche le maestre sono scontente. Sento altre mamme e colleghe: situazione simile in molte altre scuole.

 

Secondo quadro

Ho seguito in questi anni il bellissimo progetto “Diritti a Scuola” della Regione Puglia che ha investito molto danaro e energie per il miglioramento delle Competenze di base in Italiano e Matematica degli studenti pugliesi dalla primaria al biennio della Secondaria con un geniale e semplice percorso: dare alle scuole alcuni insegnanti aggiunti che hanno il compito di aiutare e supportare gli studenti in difficoltà. Questo progetto ha un protocollo di monitoraggio e valutazione molto attento  per analizzare se insomma il grande investimento produce miglioramento nelle scuole.

I risultati sono davvero notevoli, segno che, quando si investe in formazione e quando alcuni studenti più difficili possono disporre di un insegnante che sta loro vicino, li segue, cerca di comprenderne le difficoltà, la situazione migliora.

E’ l’ennesima conferma che se si investe nella scuola, se in una classe con molti alunni (ormai classi pollaio in molte scuole) un altro insegnante supporta gli studenti, si programma una codocenza efficace, si svolge qualche incontro suppletivo, si lavora sul metodo di studio e sulla motivazione,  i risultati in termini di diminuzione della dispersione, di rafforzamento delle competenze di base, di inclusione,  sono evidenti e sensibili.

Molte scuole pugliesi ne usufruiscono con interessantissime buone pratiche (vedere www.dirittiascuola.it).

Tra queste una scuoletta di un quartiere difficile di una grande città, che ho visitato più volte per il monitoraggio di “Diritti a scuola”.

Maestre bravissime, bambini con difficoltà comprensibili, non seguiti dalle famiglie, con problemi economici, in un ambiente di bassissimo livello socioculturale.

La scuola utilizza bene il Progetto  “Diritti a scuola” che dà loro insegnanti di supporto in Italiano e Matematica, con ottime pratiche. Anche se i processi sono lunghi e complessi, dato il contesto difficilissimo in cui opera la scuola.

Sono depresse le maestre prime delle prove INVALSI. Mi dicono che l’anno scorso è stato uno sfacelo e anche quest’anno pensano sarà così. La maggior parte dei bambini in seconda classe della primaria non legge ancora bene,  moltissimi non reggono a una lettura silenziosa e autonoma.

I risultati in molte scuole del genere si vedono più tardi, con lentezza e tanta pazienza.

 

Prima riflessione

Fin ora, che ha fatto l’INVALSI o il MIUR per le scuole in difficoltà? Si è premurato di evidenziarne le cause dell’insuccesso nelle prove, ha finanziato le scuole perché facciano meglio? Ha messo in atto un sistema di valutazione articolato con strumenti e procedure capaci di evidenziare davvero criticità e punti di forza di tutti i processi del sistema di istruzione, con misure di supporto all’attività di autovalutazione e ai processi di ricerca e azione dedicati ad individuare e realizzare percorsi di miglioramento?

Che anzi, rispunta – mai sopito – l’intento dell’idea gelminiana di rendere pubblici i risultati così che i genitori possano avere elementi di valutazione su quale scuola scegliere per iscrivere i figli.

Così si affosseranno proprio le scuole che hanno bisogno di aiuto.

Riporto una riflessione di Bruno Losito (www.cidi.it). “Sui temi della valutazione e dell’uso dei risultati delle indagini valutative – così come su tutti problemi aperti da affrontare – credo ci sia il bisogno di sviluppare un dibattito ampio e approfondito che coinvolga responsabili politici, esperti e – prima di tutto – scuole, insegnanti, dirigenti. Con l’obiettivo di sostenere le scuole e di migliorarne l’intervento, in una prospettiva di maggiore equità del nostro sistema di istruzione”.

Un corollario: è possibile che alcune scuole superiori considerate “valide”, con iscrizioni eccedenti facciano test di ingresso ad escludendum per accaparrarsi i migliori studenti che si iscrivono al I anno? Propongo contro questo scempio che le “brave” scuole, facciano pure test di ingresso ma accettino le iscrizioni  relative a tre fasce di studenti che si rilevano dai test,  bassa, media, alta, in pari percentuale, per dimostrare che sono buone scuole anche con un’utenza composita.

Se no, che buone scuole sono? E’ facile essere buone scuole solo con studenti bravi.

 

Seconda riflessione

Leggo nella prova di Italiano –  seconda primaria – il racconto “le multe” e le domande proposte.

Testo ironico e simpatico. Difficili le domande e i distrattori rispetto alle risposte esatte sono spesso infidi. Anch’io vado indietro a rileggere il testo per rispondere a domande molto analitiche e che comportano una forte attenzione alla lettura, non so quanto compatibile con i livelli di concentrazione di bambini di sette anni.

Per alcune domande non vi sono risposte univoche: nella B 17 , tanto per un esempio che dimostrerebbe la comprensione profonda del testo, se il bambino risponde che il titolo può essere completato con “Le multe: molto meglio dei castighi” o “le multe: un gioco divertente della mamma” fa molta differenza? E’ proprio un errore? Non sono entrambe accettabili?

In una pratica didattica reale le maestre non avrebbero forse anticipato le domande con una riflessione sul testo, non avrebbero forse sollecitato la discussione dei bambini, prima di porre le domande?

Che rapporto tra i processi di valutazione autentica che si sbandierano nei corsi di formazione e le prove standardizzate?

Non la voglio fare troppo lunga. Per chi voglia, rimando a un intervento interessantissimo della maestra  Adriana Presentini al Convegno di “AmicaSofia: filosofare con bambini e ragazzi”, reperibile in rete cliccando “ I signori Invalsi”, titolo dell’intervento, su un motore di ricerca.

 

Insomma, per finire ed estendere la riflessione oltre il dilemma INVALSI sì/no,

ricordo soprattutto ai giovani una vecchia polemica che si sviluppò sugli indimenticabili Quaderni Piacentini nel 1978 n.67/68, a proposito di un intervento di H.M.Enzensberger sulla lettura come “atto anarchico…sfogliare il libro, saltare passi interi, ricavare dal testo conclusioni che il testo ignora, arrabbiarsi con lui, dimenticarlo… ”, contro il vizio odioso della interpretazione giusta che aveva fatto prendere un brutto voto alla figlia del suo macellaio proprio sull’interpretazione  di una sua poesia non intesa per via delle domande troppo precostruite in una univoca interpretazione.

Mi piace e mi è sempre piaciuta la lettura anarchica (ne sono ancora seguace) contro le logotecnocrazie, tante nelle scuole, per cui raffinati metodi di analisi del testo sono stati propinati impropriamente agli studenti come sinonimo di modernità.

Ma so bene, come allora diceva C.Segre in opposizione alla lettura anarchica, che una lettura colta e anarchica può aversi solo se si siano acquisite le basi per leggere, in una scuola che è lavoro continuo, sperimentazione di metodi, per insegnare a leggere anche alla figlia del macellaio, senza poi torturarla con domande troppo cogenti.

Possiamo trovare un punto d’incontro tra le semplificazioni dell’INVALSI e i complessi processi di lettura e comprensione?

Insomma, insegnare stanca.  E bisogna lavorare nelle scuole, non solo testare.

E forse la scuola e i Signori Invalsi dovrebbero tener conto di tante angolature dell’apprendimento, della leggerezza della mia bambina e degli altri bambini,  senza spegnerli.

Avviso 5 giugno 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Si informano le SS.LL. che anche quest’anno la Città della Scienza e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca organizzano Smart Education & Tecnology Days – 3 Giorni per la Scuola, Convention Nazionale dedicata al mondo della scuola e della didattica che, giunta alla sua XI edizione, si terrà nei giorni 9, 10 e 11 ottobre p.v. a Città della Scienza.
La manifestazione prevedrà la partecipazione di diverse scuole di ogni ordine e grado dell’intero territorio nazionale che presenteranno e condivideranno progetti e prodotti innovativi per la scuola 2.0.
Su richiesta di molti docenti interessati a partecipare alla manifestazione, per consentire l’espletamento delle operazioni di chiusura dell’anno scolastico, la scadenza di presentazione delle proposte è stata prorogata al 10 luglio 2013.
Le proposte dovranno essere presentate on-line compilando il Form di partecipazione al bando disponibile nell’apposita sezione del sito http://www.cittadellascienza.it/ nella quale è anche pubblicato il Bando di concorso inviato in data 22 aprile 2013 da codesto Ufficio agli Uffici Scolastici di tutt’Italia.
Per eventuali richieste di informazioni e chiarimenti si potrà fare riferimento all’Ufficio Scuola di Città della Scienza – tel. 081 7352255 e all’indirizzo e-mail: 3giorniperlascuola@cittadellascienza.it

Nota 5 giugno 2013, Prot. n. AOODGPER 5607

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
– Uff. V –

AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
AI DIRIGENTI DEGLI AMBITI SCOLASTICI TERRITORIALI
LORO SEDI
e, p.c. All’Ufficio di Gabinetto dell’onorevole Ministro
SEDE

Nota 5 giugno 2013, Prot. n. AOODGPER 5607

Oggetto: Organico di diritto del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (A.T.A.) anno scolastico 2013/2014 – trasmissione schema di decreto interministeriale

Nota 5 giugno 2013, Prot. n. 3096

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
DIREZIONE GENERALE ORDINAMENTI
REGISTRO UFFICIALE

Ai Presidenti delle commissioni giudicatrici dell ‘Esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria di II grado

OGGETTO: Indagine nazionale sulla prova scritta di matematica e sui risultati della sua valutazione.

Si comunica che, anche per il corrente anno 2013, come per le decorse sessioni di esami di Stato, sarà effettuata l’indagine nazionale sui risultati della prova scritta di matematica nei licei scientifici, sia di ordinamento che sperimentali, che quest ‘anno interesserà 120.099 candidati appartenenti a 5891 classi diverse e assegnati a 3360 commissioni d’esame.

L’ indagine 2013 si pone come efficace strumento di confronto e di riflessione non solo sui vari aspetti della prova – le formulazioni e i contenuti delle tracce, la loro rispondenza ai programmi d’ insegnamento effettivamente svolti, le preferenze espresse dai candidati e le eventuali difficoltà incontrate, le valutazioni riportate – ma anche sulla possibile preparazione di un Syllabus delle conoscenze da accertare in sede d’esame di Stato in linea con le moderne Indicazioni Nazionali per i Licei, così come ripetutamente chiesto dalla comunità dei docenti. Tra le finalità dell ‘ indagine rientra anche il monitoraggio della proposta di adozione dei medesimi criteri per la valutazione delle tracce secondo una “griglia” che sarà completata con l’ indicazione dei “punteggi” massimi, da assegnare alle singole parti in cui si articola la traccia d’esame, a prova nota e pubblicata in rete nel primo pomeriggio del 20 Giugno 2013. La proposta, frutto di uno specifico progetto di questa Direzione Generale e già sperimentata con successo lo scorso anno, mira a fornire alle commissioni d’esame operanti sull ‘ intero territorio nazionale un comune riferimento per rendere maggiormente omogenei e comparabili i risultati delle valutazioni delle prove d’ esame.

L’ indagine, effettuata con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell ‘Informazione della Seconda Università di Napoli e della Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, Mathesis, sarà realizzata attraverso il sito www.matmedia.it dove è già attivato un forum di discussione aperto ai docenti interessati e sono indicati i nominativi dei referenti regionali cui rivolgersi per gli eventuali chiarimenti.

Per ogni ulteriore notizia sulla iniziativa si rinvia, dunque, al già citato sito www.matmedia. it dove le SS.LL., ove interessate, vorranno procedere, per le commissioni di competenza alla registrazione dei dati richiesti nel periodo dal 24 giugno al 15 Luglio 2013.

Si ringrazia per la collaborazione.

Il Direttore Generale
Carmela Palumbo

5 giugno DL 35/13 alla Camera

Il 5 giugno la Camera approva definitivamente  il DdL di conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali, approvato il 15 maggio dalla Camera e modificato il 4 giugno dal Senato. Una modifica al disegno di legge di conversione ha introdotto disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.

Nota 5 giugno 2013, Prot. AOODGSSSI n. 1379

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali

Ai Direttori dei Servizi Generali e
Amministrativi delle istituzioni scolastiche statali

E p.c. Al Capo Dipartimento per l’istruzione

Al Capo Dipartimento per la programmazione
e la gestione delle risorse umani e strumentali

Ai DD. GG. delle Direzioni Generali Centrali e Territoriali

Oggetto: Avvio del servizio di firma digitale remota del MIUR destinata a tutti i Dirigenti Scolastici e Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi delle istituzioni scolastiche statali

Si comunica che sono disponibili le funzioni SIDI, per tutti i Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi delle istituzioni scolastiche statali, per richiedere il servizio di firma digitale remota del MIUR.
La firma digitale sarà basata su certificati digitali qualificati rilasciati dalla Certification Authority Postecom S.p.A. con la quale il MIUR ha stipulato un’apposita Convenzione.
I certificati saranno accessibili per le operazioni di firma esclusivamente attraverso il sistema SIDI. A tale scopo i Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi che faranno richiesta del servizio di firma saranno automaticamente profilati all’utilizzo delle specifiche funzioni del SIDI.
In seguito ad accordi tra il MIUR, la Certification Authority Postecom e DigitPA (attuale AgID), la richiesta del certificato digitale potrà essere inoltrata attraverso il sistema IstanzeOnLine e sottoscritta direttamente presso la propria segreteria scolastica senza doversi recare presso un ufficio postale. La richiesta potrà essere effettuata secondo le modalità illustrate nella presentazione dell’iniziativa in allegato.
Come specificato nella presentazione, la documentazione (allegata alla presente per visione) che dovrà essere sottoscritta dai richiedenti il certificato digitale e dall’addetto della segreteria scolastica, alla cui presenza si svolge l’operazione, dovrà essere conservata in formato cartaceo dall’Istituzione Scolastica per un periodo minimo di 20 anni, come previsto dalla normativa vigente.
In merito poi alle richieste di chiarimento pervenute sulle modalità di accesso ai servizi del Portale degli Acquisti della Pubblica Amministrazione (MEPA/MEPI), si precisa che coloro che sono già in possesso di una firma digitale (ad esempio basata su smart-card) possono continuare ad utilizzarla, avendo cura che il relativo certificato non sia scaduto. Si ravvisa tuttavia l’opportunità di richiedere anche quella del MIUR in quanto la stessa sarà in futuro integrata con le applicazioni SIDI e quindi diventerà indispensabile per l’utilizzo di servizi di prossima realizzazione.
Per quanto riguarda la registrazione al portale di cui sopra, anche in riferimento alle note del 20 e 22 maggio u.s. emanate dalla direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, si prega di attendere ulteriori indicazioni che saranno diramate a breve da parte della stessa.
Si raccomanda di prendere attentamente visione della documentazione allegata, con particolare riferimento alle istruzioni sulle credenziali da utilizzare. Tutto il materiale informativo, comprensivo dei manuali utente, è pubblicato nell’area informativa SIDI accessibile dalla home page al percorso “Supporto ai Procedimenti Amministrativi – Firma digitale DS/DSGA”.
Per problemi tecnici può essere contattato il numero verde 800 903 080.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Maria Letizia Melina

Allegati

Nota 5 giugno 2013, Prot.n. 3080

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici
Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici Scuole Secondarie di I grado Statali
Ai Coordinatori Scuole Secondarie di I grado Paritarie
LORO SEDI
e.p.c. AII ‘INVALSI – Villa Falconieri – Frascati

Oggetto: Esame di Stato scuola secondaria di I grado.

Si rammenta che lo svolgimento dell’esame di Stato al termine della scuola secondaria di I grado resta disciplinato dalle istruzioni fornite con CM n. 48 del 31 maggio 2012, contenente indicazioni a carattere permanente.

Per quanto concerne la prova nazionale Invalsi, si acclude un “Allegato Tecnico”, debitamente aggiornato con una nuova tempistica e modalità di realizzazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

PROVA NAZIONALE – ALLEGATO TECNICO

DATE DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA NAZIONALE
La prova nazionale si svolge, in sessione ordinaria, il giorno 17 giugno 2013, con inizio alle ore 8,30 e, in prima e seconda sessione suppletiva, rispettivamente il giorno 25 giugno ed il giorno 2 settembre, con inizio alle ore 8.30.

Pacchi, plichi, fascicoli, CD, modalità di svolgimento, griglia di correzione.
Ai fini di cui al presente documento si applicano le seguenti definizioni:
pacco: scatola di cartone sigillata con nastro adesivo, con stampigliato il nome dell’INVALSI e protetta da una fettuccia di plastica telata termosaldata a croce. Ciascun pacco ha una etichetta recante indicazione del codice meccanografico della scuola, della sua denominazione, del comune, della provincia e del numero totale di fascicoli e contiene un numero di plichi “ordinari” corrispondente al numero totale delle classi di ciascuna scuola sede d’esame (comprese quelle delle sezioni staccate e delle succursali). Il numero delle classi è tratto dai dati immessi, dalle scuole, nell’apposita area del sito dell’INVALSI o, comunque, comunicati al detto Istituto. I pacchi sono in numero di uno o più per ogni scuola sede di esame;
plichi ordinari e fascicoli: i plichi ordinari contengono due fascicoli (italiano: 24 pagine stampate su 12 fogli fronte/retro; matematica: 24 pagine stampate su 12 fogli fronte/retro) recanti il testo della prova nazionale riprodotto per ciascun candidato di ciascuna classe (il numero dei candidati è tratto dai dati immessi dalle scuole nell’apposita area del sito dell’INVALSI o, comunque, comunicati al detto Istituto); sono costituiti da un involucro di plastica sigillato, sulle linee di congiunzione, con termosaldatura. Ciascun plico ha una etichetta recante indicazione della sede d’esame, della sezione/classe e del numero dei fascicoli ivi inseriti. Il numero dei fascicoli inseriti in ciascun plico è calcolato per eccesso in base a multipli di 5 (ad esempio, una classe con 18 candidati riceve un plico contenente 20 fascicoli di italiano e 20 fascicoli di matematica);
plichi speciali: gli eventuali plichi speciali contengono prove in formato dedicato per disabili visivi. Tali plichi, con apposita etichetta, non sono inseriti nei pacchi e sono predisposti in relazione alle segnalazioni effettuate dalle scuole relative alla presenza di tali candidati;
CD: in uno dei pacchi destinati a ciascuna scuola è presente anche un CD con versione criptata della prova da utilizzare esclusivamente secondo le modalità che verranno, eventualmente, comunicate dal Ministero e dall’INVALSI;
modalità di svolgimento: documento recante istruzioni relative alla somministrazione della prova nazionale;
griglia di correzione: la griglia di correzione della prova nazionale fornita dall’INVALSI.

Candidati con DSA
Per i candidati con DSA che necessitano di una versione informatizzata della prova nazionale non segnalata al momento dell’iscrizione, è possibile farne richiesta all’INVALSI entro il 6 giugno 2013 solo ed esclusivamente attraverso il modulo “Modifica dati iscrizione” disponibile nell’area Istituzioni scolastiche – Moduli web per le istituzioni scolastiche (http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php). La medesima comunicazione deve essere inviata, per conoscenza, anche all’Ufficio scolastico regionale ed al competente Ufficio territoriale.

Consegna dei pacchi ai presidenti di commissione
La consegna dei pacchi e degli eventuali plichi speciali al presidente della commissione deve essere effettuata dal dirigente scolastico (ove presente) o da un suo delegato e puntualmente
verbalizzata e sottoscritta con indicazione del numero dei pacchi e dei plichi per disabili, dei contenuti delle relative etichette e dell’ora della consegna, previa ricognizione congiunta della loro perfetta integrità. La consegna viene effettuata al mattino del giorno della prova ed in tempi compatibili con l’inizio della prova stessa.

Apertura dei pacchi da parte del presidente della commissione
L’apertura dei pacchi viene effettuata al mattino del giorno dell’esame, previa ricognizione della loro integrità, ad opera del presidente ed in presenza della commissione ovvero dei vice presidenti o dei delegati delle sottocommissioni (comprese quelle delle sezioni staccate e succursali). Analoga ricognizione viene effettuata relativamente ai plichi ed al CD contenuti nei pacchi. I verbali predisposti sono firmati da tutti i presenti.

Consegna dei plichi ai vice presidenti o ai commissari delegati di ciascuna sottocommissione
I vice presidenti o i commissari delegati di ciascuna sottocommissione, compresi quelli delle sezioni staccate e succursali, hanno il compito e la responsabilità di trasferire, nelle rispettive classi e sedi d’esame, i relativi plichi ordinari e speciali. La consegna dei plichi sigillati viene verbalizzata con l’indicazione dell’ora relativa; il verbale é sottoscritto dal presidente e da tutti i riceventi.

Apertura dei plichi
L’apertura dei plichi viene effettuata, in ciascuna classe, alle ore 8.30 del giorno d’esame (nelle sezioni staccate e nelle succursali l’apertura viene fatta non appena siano pervenuti gli appositi plichi sigillati contenenti i fascicoli), ad opera del presidente della Commissione ovvero dal vice presidente o dal commissario delegato di ciascuna sottocommissione, alla presenza di due candidati della classe medesima, con puntuale verbalizzazione della procedura seguita e con annotazione delle generalità dei due candidati e attestazione dell’integrità del plico. Nei verbali relativi alle sezioni staccate e succursali è indicata anche l’ora di apertura dei plichi.

Irregolarità
Ove vengano riscontrate irregolarità, il presidente della commissione:
– garantisce la non alterazione dello stato del materiale per come rilevato;
– ne informa, telefonicamente, la scrivente Direzione generale, trasmettendo contestualmente, per fax, il relativo verbale (telefono: 06/58492311; fax: 06/58492172), nonché il direttore dell’Ufficio scolastico regionale.

Indisponibilità della prova
Nel caso in cui all’interno del plico non vi dovesse essere un numero di fascicoli sufficiente in relazione al numero dei candidati, la sottocommissione ha cura, previa verbalizzazione, di duplicarli nell’esatto numero necessario, senza alterarne l’impaginazione. Il verbale reca indicazione di chi provvede alla duplicazione e del numero di copie fatte.
Qualora nel giorno stabilito per la prova non fosse disponibile, nella sede d’esame, per qualunque motivo, alcun fascicolo, il presidente della commissione ovvero il vice presidente o il commissario delegato ne informa immediatamente l’INVALSI al fine del tempestivo invio, per via telematica, dei due fascicoli medesimi. La duplicazione, nel numero necessario, è effettuata dalla commissio-ne/sotto commissione (con verbalizzazione) senza alterare la sequenza delle facciate. Il verbale reca indicazione di chi provvede alla ricezione ed alla duplicazione e del numero di copie fatte.
Nel caso in cui mancasse la prova in formato dedicato per candidati con disabilità visiva (in quanto non segnalati all’INVALSI), il presidente della commissione ovvero il vice presidente o il commissario delegato ne informa l’INVALSI per ottenere le opportune istruzioni. L’INVALSI provvede all’invio della prova in formato elettronico all’indirizzo di posta elettronica comunicato dalla scuola all’atto dell’iscrizione presso il sito dell’INVALSI.
Le predette comunicazioni all’INVALSI vengono fatte inviando una e-mail all’indirizzo: esameprimociclo@invalsi.it o un fax al numero: 06/94185228. Le medesime comunicazioni devono essere inviate, per conoscenza, anche all’Ufficio scolastico regionale ed al competente Ufficio territoriale.

Inizio della prova
La prova, su tutto il territorio nazionale, ha inizio nelle sedi centrali, con l’apertura dei plichi, alle ore 8.30 e nelle sezioni staccate e nelle succursali non appena siano pervenuti, dalla sede centrale, gli appositi plichi contenenti i fascicoli. Tutti i candidati, in tutte le sedi d’esame, devono, comunque, essere presenti in classe entro le ore 8.30. Nessun candidato può essere ammesso nell’aula d’esame dopo le ore 8.30.
I presidenti delle commissioni d’esame, per eventuali problematiche inerenti i contenuti della prova nazionale, potranno contattare, nel giorno della prova, l’INVALSI inviando una e-mail all’indirizzo: esameprimociclo@invalsi.it o un fax al numero: 06/94185228.

Correzione della prova
Dopo l’effettuazione della prova, le sottocommissioni procedono alla correzione, secondo il calendario fissato, avvalendosi dell’apposita “griglia di correzione” predisposta dall’INVALSI e resa pubblica sui siti degli Uffici scolastici regionali, degli Uffici territoriali e sul sito dell’INVALSI all’indirizzo: http://www.invalsi.it/snvpn2013/index.php?action=home a partire dalle ore 12.00 del 17 giugno 2013. Sui fascicoli dei candidati vengono evidenziate esclusivamente con una penna rossa, in sede di correzione, le risposte giuste e quelle errate. Il voto attribuito alla prova nazionale di ciascun candidato è riportato nel verbale.

Sessioni suppletive
Al fine di far pervenire i fascicoli della prova nazionale per le sessioni suppletive, i presidenti di Commissione devono comunicare, entro il 18 giugno per la sessione ordinaria ed entro il 26 giugno per la prima sessione suppletiva, le informazioni relative agli istituti sedi d’esame (denominazione, indirizzo, codice meccanografico) ed al numero dei candidati interessati alla sessione suppletiva (specificando l’eventuale presenza di candidati con disabilità visiva che necessitano della prova in formato dedicato) collegandosi al sito dell’INVALSI

http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php
(Moduli web per le istituzioni scolastiche)

Si raccomanda di comunicare unicamente i dati relativi ai candidati che hanno titolo a sostenere le prove suppletive. Tali comunicazioni devono essere inviate, per conoscenza, anche all’Ufficio scolastico regionale ed al competente Ufficio territoriale.
Le prove suppletive vengono inviate alle ore 7.30 del 25 giugno (prima suppletiva) e del 2 settembre 2013 (seconda suppletiva), per posta elettronica a tutte le scuole che hanno comunicato il numero degli assenti alla prova nazionale nelle sessioni ordinaria e prima suppletiva, mediante l’apposito modulo “Comunicazione Assenti”.
Nel caso in cui non sia stata inviata tale comunicazione all’INVALSI, il presidente di Commissione, al fine di ottenere l’invio della prova stessa per via telematica, deve spedire una mail all’indirizzo: esameprimociclo@invalsi.it o un fax al numero: 06/94185228.
La duplicazione, nell’esatto numero necessario, è effettuata dalla commissione/sotto commissione (con verbalizzazione) senza alterare la sequenza delle facciate. Il verbale reca indicazione di chi provvede alla ricezione ed alla duplicazione e del numero di copie fatte.
La griglia di correzione delle prove viene inviata, per via telematica, a partire dalle ore 12.00 del 25 giugno (prima suppletiva) e del 2 settembre 2013 (seconda suppletiva).

Rilevazione dei risultati della prova nazionale
L’INVALSI effettua due tipologie di rilevazione, una nazionale ed una a campione.
a) Rilevazione nazionale
Per la sessione ordinaria della prova nazionale (17 giugno 2013) le sottocommissioni devono riportare le risposte di ciascun candidato su di una maschera elettronica da scaricare, a partire dalle ore 12.00 del 17 giugno 2013, all’indirizzo:
http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php
(Moduli web per le istituzioni scolastiche)
Dalla maschera debitamente compilata per ogni allievo è possibile, se ritenuto opportuno, stampare la scheda risposta studente. Tale scheda cartacea non deve essere rispedita all’INVALSI.
Le maschere elettroniche, compilate in ogni loro parte, devono essere caricate per le classi non campione (per quelle campione vedasi successivo punto b) dalla segreteria della scuola sul sito dell’INVALSI a partire dalle ore 11.00 del 19 giugno 2013 fino alle ore 13.00 del 28 giugno 2013.
Per le prove suppletive i dati sono riportati su schede risposta cartacee, che potranno essere scaricate, dall’indirizzo di cui sopra, a partire dal 21 giugno 2013 per la sessione del 25 giugno e dal 30 agosto 2013 per la sessione del 2 settembre. Il presidente della Commissione raccoglie tali schede e, terminate le operazioni d’esame, le invia, per via postale ordinaria ed in busta chiusa, all’indirizzo che verrà indicato sul sito dell’INVALSI non oltre il 2 luglio 2013 per la prima sessione suppletiva e non oltre il 9 settembre 2013 per la seconda sessione suppletiva.
Si precisa che i fascicoli compilati dagli studenti non devono essere trasmessi, ma devono essere conservati unitamente alla documentazione relativa agli esami di Stato della quale fanno parte integrante.
b) Rilevazione a campione
Tale rilevazione interessa i candidati di una sola classe per ciascuna delle scuole individuate, mediante un campione articolato a livello regionale per rendere disponibile alle scuole l’esito di tale monitoraggio nel mese di luglio.
A partire dal 5 giugno 2013, ogni scuola può visualizzare se tra le sue classi è stata estratta una campione collegandosi al sito INVALSI

(http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php
(Moduli web per le istituzioni scolastiche)

A partire dalle ore 12.00 del 17 giugno 2013, le sottocommissioni devono riportare le risposte di ciascun candidato su di una maschera elettronica da scaricare dall’indirizzo

http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php
(Moduli web per le istituzioni scolastiche).

Dalla maschera debitamente compilata per ogni allievo è possibile stampare la scheda risposta studente.
A partire dalle ore 13.00 del 17 giugno 2013 e fino alle ore 18.00 del 18 giugno 2013, la maschera elettronica relativa alla classe campione, debitamente compilata, deve essere caricata a cura della segreteria della scuola sul sito dell’INVALSI

(http://www.invalsi.it/snvpn2013/accesso_scuole/index.php
Moduli web per le istituzioni scolastiche).

ADEMPIMENTI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA NAZIONALE
Si richiama l’attenzione sulla necessità che la commissione/sottocommissione si adoperi a che tutte le prove si svolgano con ordine, in un clima sereno e con concentrazione ed impegno da parte dei candidati.
La documentazione d’esame viene adeguatamente custodita fino al termine di tutte le operazioni.

Adempimenti da curare in sede di riunione preliminare
In sede di riunione preliminare della commissione plenaria vengono definiti e verbalizzati:
– l’individuazione, ad opera del presidente, di due docenti di vigilanza per ogni classe/locale sede di esame; per la prova nazionale sono da nominare due coppie di docenti vigilanti: per l’italiano occorre non nominare i docenti della materia; per la matematica occorre non nominare i docenti della materia e quelli di tecnologia.
– l’impegno del presidente ad essere presente nella classe eventualmente oggetto di rilevazione a campione;
– la circostanza che nessun altro, oltre ai docenti di cui sopra nominati quali vigilanti ed al presidente (e, nel caso, al vice presidente che non sia docente della materia con prova in atto), possa entrare ed essere presente nelle aule d’esame durante la prova nazionale (ad eccezione, ove necessario per i disabili, dei docenti di sostegno);
– l’organizzazione di un adeguato servizio di vigilanza che non consenta la presenza nella scuola di estranei (genitori, addetti al servizio ristorazione, ecc.) durante l’espletamento della prova.

Adempimenti da curare prima dell’inizio delle prove
La commissione cura ogni accorgimento utile a garantire lo svolgimento autonomo della prova da parte di ogni singolo candidato provvedendo, in particolare, a:
– collocare, ove possibile, in linea i banchi singoli per i candidati utilizzando ambienti grandi o anche corridoi;
– non consentire, salvo che ciò sia impossibile, che due studenti siedano nello stesso banco;
– invitare gli studenti a consegnare alla commissione, ove ne siano in possesso, telefoni cellulari e apparecchiature elettroniche di qualsiasi tipo, ivi compresi personal computer, testi di qualunque tipo e contenuto;
– avvertire i candidati che potranno essere esclusi dagli esami nel caso in cui siano colti nell’uso di tali apparecchiature;
– controllare che non sia possibile ai candidati accedere ad apparecchiature telefoniche, elettroniche e telematiche in dotazione alle scuole (laboratori di informatica, computer, ecc.) o, comunque, presenti nell’edificio scolastico;
– comunicare ai candidati che non è consentito, salvo che per i casi espressamente previsti dalla normativa vigente l’uso della calcolatrice e del vocabolario nonché avere con sé fogli di carta portati da casa;
– avvertire i candidati che, durante la prova, non potranno uscire dall’aula (salvo necessità) se non nell’intervallo tra le due prove;
– presentare la prova ai candidati della classe illustrandone le caratteristiche, le finalità, la struttura.

Adempimenti da curare durante le prove
La commissione vigila affinché le prove si svolgano in modo ordinato, assicurando che i candidati lavorino individualmente e senza fare uso di ausili non consentiti.
Gli interventi dei docenti vigilanti devono essere limitati a chiarire esclusivamente le modalità di risposta e ad indicare il tempo assegnato e rimanente, senza rispondere a domande riguardanti il contenuto dei quesiti.
La commissione vigila affinché nessuno porti fuori dalle aule il testo della prova prima della sua conclusione. Al termine della prova tutti i fascicoli, compresi quelli non utilizzati, sono inseriti nei plichi che verranno sigillati.

Modalità di svolgimento della prova nazionale
Primo fascicolo (matematica)
– consegna dei fascicoli ad ogni candidato: prestare la massima attenzione nel momento della distribuzione delle prove di matematica affinché studenti vicini non abbiano la stessa tipologia di fascicolo. Infatti, da quest’anno scolastico, sono state predisposte per la prova di matematica cinque versioni differenti (Fascicolo 1, Fascicolo 2, Fascicolo 3, Fascicolo 4, Fascicolo 5) composte dalle stesse domande, ma poste in ordine diverso e/o con le opzioni di risposta permutate in modo differente. La versione della prova è riportata per esteso sulla copertina (ad esempio: Fascicolo 1 oppure Fascicolo 2, ecc.) e da un codice (MAT08F1, MAT08F2, MAT08F3,…) posto in basso (piè di pagina) di ogni facciata interna del fascicolo.
Se in seguito alla distribuzione agli allievi dei fascicoli ci si rende conto che due studenti vicini (ossia o del banco a fianco o di quello immediatamente davanti o dietro) hanno la stessa versione di una prova (ad esempio hanno entrambi il fascicolo 3), spostare gli allievi di banco, affinché il problema sia risolto.
– invito ai candidati ad apporre, sulla copertina del proprio fascicolo, il proprio nome e cognome a stampatello, nonché la classe di appartenenza. I candidati esterni riportano, nel campo “classe”, la dicitura “candidato esterno”;
– invito ad aprire il fascicolo alla prima pagina e a non iniziare la prova finché la commissione non lo consente;
– lettura e illustrazione ad alta voce, da parte di uno dei due docenti vigilanti, delle istruzioni per la compilazione riportate nel fascicolo, assicurandosi che i candidati abbiano chiare le modalità di risposta (scelta della risposta corretta tra quattro alternative proposte, risposte a modalità vero/falso per ogni alternativa di risposta, domande a risposta aperta);
– invito ai candidati a leggere attentamente i quesiti e ad attenersi alle istruzioni generali riportate nella prima pagina del fascicolo nonché alle indicazioni specifiche di ciascuna domanda;
– comunicazione dell’inizio della prova di italiano e del tempo a disposizione di 75 minuti, salvo tempi aggiuntivi per i candidati con DSA o disabilità;
– dieci minuti prima della scadenza del tempo informare i candidati del tempo rimanente;
– ritiro del fascicolo e pausa di 15 minuti.
Secondo fascicolo (italiano)
Vengono seguite le stesse modalità per l’effettuazione della prova di matematica.
– consegna dei fascicoli ad ogni candidato: prestare la massima attenzione nel momento della distribuzione delle prove di italiano affinché studenti vicini non abbiano la stessa tipologia di fascicolo. Infatti, da quest’anno scolastico, sono state predisposte per la prova di italiano cinque versioni differenti (Fascicolo 1, Fascicolo 2, Fascicolo 3, Fascicolo 4, Fascicolo 5) composte dalle stesse domande, ma poste in ordine diverso e/o con le opzioni di risposta permutate in modo differente. La versione della prova è riportata per esteso sulla copertina (ad esempio: Fascicolo 1 oppure Fascicolo 2, ecc.) e da un codice (ITA08F1, ITA08F2, ITA08F3,…) posto in basso (piè di pagina) di ogni facciata interna del fascicolo.
Se in seguito alla distribuzione agli allievi dei fascicoli ci si rende conto che due studenti vicini (ossia o del banco a fianco o di quello immediatamente davanti o dietro) hanno la stessa versione di una prova (ad esempio hanno entrambi il fascicolo 3), spostare gli allievi di banco, affinché il problema sia risolto.

Gli alunni con certificazione di DSA possono sostenere la prova con l’ausilio degli strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno e con un tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sottocommissione, di norma, di 30 minuti.
Gli alunni con disabilità visiva sostengono la prova con l’ausilio delle strumentazioni in uso e con un tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sottocommissione, di norma, di 30 minuti.
Ove ai candidati che ne hanno titolo e necessità siano assegnati tempi più ampi per rispondere ai quesiti del primo fascicolo (matematica), agli altri candidati potrà essere, comunque, proposto lo svolgimento relativo al secondo fascicolo (italiano) dopo il previsto intervallo di 15 minuti.

Adempimenti da curare al termine delle prove di matematica e di italiano
All’atto della consegna dei fascicoli, occorre controllare che, sulle copertine, siano stati apposti, da parte dei candidati, il corretto nome e cognome e la classe di appartenenza e che i candidati privatisti abbiano riportato, nel campo “classe”, la dicitura “candidato esterno”. Su ciascun fascicolo (copertina) il commissario ricevente appone la propria firma e l’ora di consegna. I CD, nonché i fascicoli non utilizzati e la griglia di correzione sono allegati al verbale della prova nazionale (con indicazione del loro numero).

Rassegna Stampa 5 giugno 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
   
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
NIENTE SIGARETTE ELETTRONICHE A SCUOLA “DOBBIAMO PROTEGGERE I GIOVANI” (M.De bac) [solo_testo] pag. 23  
il Sole 24 Ore  del  05-06-2013  
NOTIZIE IN BREVE – RIORDINO DEGLI ATENEI TELEMATICI [solo_testo] pag. 20  
il Sole 24 Ore  del  05-06-2013  
DEBITI PA, CONFERMATO IL TAGLIO ALLE IMPRESE (E.Bruno/M.Mobili) [solo_testo] pag. 3  
   

MINISTRO

 
   
il Resto del Carlino – Cronaca di Bologna  del  05-06-2013  
ALMA MATER, UN PONTE TRA L’EUROPA E LA CINA [solo_testo] pag. 12  
la Repubblica – ed. Bologna  del  05-06-2013  
LA CULTURA CINESE SI TROVA TRE GIORNI SOTTO LE TORRI [solo_testo] pag. 9  
Il Giorno – Ed. Grande Milano  del  05-06-2013  
UN ALBUM DI FIGURINE ISPIRATE AL TEMA DELLA LEGALITA IDEA VINCENTE DEGLI STUDENTI DELLA MEDIA ALDO M (A.z.) [solo_testo] pag. 15  
il Manifesto  del  05-06-2013  
CENCELLI ALLA MANO, LA SEGRETERIA PD [solo_testo] pag. 5  
   

MINISTERO

 
   
Corriere Fiorentino (Corriere della Sera)  del  05-06-2013  
IL PDL PENSA GIA’ AL 2014. TOCCAFONDI CANDIDATO SINDACO? [solo_testo] pag. 2  
la Repubblica – ed. Bologna  del  05-06-2013  
“BONUS UNIVERSITA’, IL SISTEMA VA CAMBIATO” [solo_testo] pag. 9  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
I RETTORI: “SI RIFLETTA SUI BONUS MATURITA'” [solo_testo] pag. 25  
La Padania  del  05-06-2013
“BONUS MATURITA’, UNA VERGOGNA ITALICA CHE PREMIA I SOMARI” [solo_testo] pag. 8
la Repubblica  del  05-06-2013
STRETTA SULLA SIGARETTA ELETTRONICA “VIETATO FUMARLA NELLE SCUOLE E RISCHI SCRITTI SULLE CONFEZIONI” (M.Bocci) [solo_testo] pag. 18
la Stampa  del  05-06-2013
ITALIA PIU’ PERMISSIVA DEI FRANCESI: MA E’ VIETATO SVAPARE NELLE SCUOLE (P.Russo) [solo_testo] pag. 18
Avvenire  del  05-06-2013  
CONTRO LA CRISI LIBRI ESENTASSE (E.Castagna) [solo_testo] pag. 21  
il Sole 24 Ore  del  05-06-2013  
IMPRESE LAZIALI IN RETE CON LE SCUOLE (C.Tucci) [solo_testo] pag. 38  
la Gazzetta dello Sport  del  05-06-2013  
CITTADINANZA AI FIGLI DEGLI IMMIGRATI E SCUOLA: DIAMO UNA MANO ALLA IDEM (V.Piccioni) [solo_testo] pag. 19  
la Repubblica – ed. Milano  del  05-06-2013
SETTIMANA CORTA A SCUOLA CAUSA AUSTERITY (T.De giorgio) [solo_testo] pag. 5
la Repubblica – ed. Milano  del  05-06-2013  
“IO PRESIDE DICO NO E’ UN DANNO AI GIOVANI” (T.d.g.) [solo_testo] pag. 5  
il Mattino  del  05-06-2013  
INTERNET-DIPENDENZA, RAGAZZI A RISCHIO (M.La penna) [solo_testo] pag. 47  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  05-06-2013  
LA SCUOLA PISACANE COME HAITI [solo_testo] pag. 1  
L’Unita’  del  05-06-2013  
LA PUBBLICITA’ NON SESSISTA DEGLI STUDENTI FIORENTINI [solo_testo] pag. 19  
Il Fatto Quotidiano  del  05-06-2013  
SCUOLE VIETATE AI FIGLI, GENITORI DENUNCIATI (A.Corlazzoli) [solo_testo] pag. 9  
la Provincia Pavese  del  05-06-2013  
SONO 14 GLI “ISTITUTI AMICI”, PREMIO DI UNICEF E MINISTERO (Ma.ol.) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica  del  05-06-2013  
L’IDEA CHE DI NOI HANNO I PIU’ PICCOLI (M.Ammaniti) [solo_testo] pag. 50  
Avvenire  del  05-06-2013  
L’ECCESSO D’ANSIA DEI BIMBI NON E’ DISABILITA'” (A.Guerrieri) [solo_testo] pag. 10  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
SE IL MANAGER MILIONARIO SPOSA IL WELFARE OPERAIO (D.Di vico) [solo_testo] pag. 31  
la Repubblica – ed. Milano  del  05-06-2013  
UNIVERSITA’ ALLEATE PER IL 2015 CON IL SUPERMASTER DEL CIBO SICURO [solo_testo] pag. 5  
il Foglio  del  05-06-2013  
COSI’ INTERNET SI PREPARA A UCCIDERE L’UNIVERSITA’ (M.Ferraresi) [solo_testo] pag. 1  
Italia Oggi  del  05-06-2013  
LA P.A. PAGHERA’ I PROFESSIONISTI (F.Cerisano) [solo_testo] pag. 23  
Italia Oggi  del  05-06-2013  
RICERCANDO [solo_testo] pag. 38  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
DOSSIER – L’ITALIANO CHE REINVENTA LA BATTERIA (M.Cometto) [solo_testo] pag. 14  
la Stampa  del  05-06-2013  
“NON SOLO PROCESSI ORA LA MEDICINA CI DONI LA SPERANZA” (S.Mossano) [solo_testo] pag. 12  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
TRA LE SETTE SFERE, AI LIMITI DELL’ESPLORAZIONE (E.Boncinelli) [solo_testo] pag. 34  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
SOS TERRA (D.Taino) [solo_testo] pag. 2/3  
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
PASSARE DALL’IO AL NOI AMBIENTALE LEZIONI DI PRATICA PER I NOSTRI I FIGLI (A.Pascale) [solo_testo] pag. 36  
TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa)  del  05-06-2013  
CI SONO FIUMI IMMENSI E SCORRONO SULLE NOSTRE TESTE (L.Grassia) [solo_testo] pag. 1  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
   
Corriere della Sera  del  05-06-2013  
PUBBLICO IMPIEGO, RESTA IL BLOCCO NIENTE AUMENTI PER TUTTO IL 2014 (L.sal.) [solo_testo] pag. 31  
Italia Oggi  del  05-06-2013  
P.A., I CONTRATTI RESTANO BLOCCATI (B.Migliorini) [solo_testo] pag. 28  
Italia Oggi  del  05-06-2013  
IL GALATEO PER I DIPENDENTI P.A. (L.Oliveri) [solo_testo] pag. 25  
la Repubblica  del  05-06-2013  
DECRETO SBLOCCA-DEBITI, SI CAMBIA TOLTI 400 MILIONI ALLE IMPRESE PER RIMBORSARNE 600 AI COMUNI (V.Conte) [solo_testo] pag. 12/13  
il Sole 24 Ore  del  05-06-2013  
PRONTI ALL’INCASSO 21 MILIARDI SU 40 (G.Santilli) [solo_testo] pag. 2  
il Sole 24 Ore  del  05-06-2013  
FOCUS – NON SOLO “PRIMA CASA”: PIOGGIA DI NOVITA’ NEL 2013 (G.Trovati) [solo_testo] pag. 2  
la Stampa  del  05-06-2013  
LAVORI, 50MILA POSTI IN MENO (R.Masci) [solo_testo] pag. 9  
il Giornale  del  05-06-2013  
IL “PUGILATORE IN RIPOSO” INCANTA NEW YORK [solo_testo] pag. 18  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  05-06-2013  
IL PATRIMONIO DISSIPATO (A.Carandini) [solo_testo] pag. 1  
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi