Archivi categoria: Eventi

Giornata della Memoria e dell’Impegno

falcone-borsellino

Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.

Giornata mondiale contro il Razzismo

Il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale contro il Razzismo, indetta dalla Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960

Giornata mondiale della Sindrome di Down

Il 21 marzo si celebra il World Down Syndrome Day (WDSD), la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, sancita ufficialmente da una risoluzione dell’ONU.

Emergenza Ucraina

Nota 3 gennaio 2024, AOODPIT 61
Accoglienza e integrazione scolastica degli studenti ucraini – Comunicazioni del Ministero dell’educazione e della scienza dell’Ucraina


Accoglienza bambini e studenti ucraini
Dal Ministero dell’Istruzione e del Merito oltre 31 milioni di euro per le scuole italiane

Manuale di gestione
Percorsi per l’inclusione di alunni e alunne provenienti dall’Ucraina

Iniziativa CARE: tabella delle scuole beneficiarie
Iniziativa CARE: si pubblica la tabella delle scuole beneficiarie


  • Nota 17 maggio 2023, AOOGABMI 74412
    Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Asse I – Istruzione – Obiettivi Specifici 10.1, 10.2 e 10.3 – Azioni 10.1.1, 10.2.2 e 10.3.1. Nota prot. n. 36723 del 15.03.2023 – Per la realizzazione di percorsi formativi volti a favorire l’inclusione degli alunni e alunne, delle studentesse e degli studenti provenienti dall’ Ucraina nel nuovo contesto scolastico e sociale, anche attraverso un rafforzamento delle competenze chiave, in attuazione del Decreto del Ministro dell’istruzione e del merito n. 25 del 15.02.2023 – Adesione all’Iniziativa CARE – Delibere degli OO.CC.
  • Decreto Dipartimentale 5 agosto 2022, AOODPIT 1918
    Graduatoria delle istituzioni scolastiche ammesse a finanziamento relativa all’Avviso prot. 1664 del 6 luglio 2022
  • Avviso 6 luglio 2022, AOODPIT 1664
    Individuazione di istituzioni scolastiche per la realizzazione di percorsi didattico/educativi destinati ad alunni provenienti da contesti migratori, con particolare riferimento agli alunni provenienti dall’ucraina, nella fascia di età 0-14 anni, da svolgersi nel periodo estivo. Progetto fami 3823 “Piano estate stranieri 2022” obiettivo specifico 1 asilo – obiettivo nazionale 2 accoglienza/asilo lett. C) qualificazione del sistema di 1a e 2a accoglienza

Firmata il 4 giugno l’Ordinanza per la valutazione degli apprendimenti negli scrutini finali e per gli Esami di Stato delle studentesse e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022



Sono disponibili dal 10 maggio 2022 i dati relativi alle studentesse e agli studenti ucraini accolti nelle scuole, statali e paritarie. Il report, aggiornato alle ore 15 del 9 maggio 2022, è disponibile nella sezione del sito dedicata all’emergenza educativa ucraina.

Dal 24 febbraio a oggi, le studentesse e gli studenti ucraini accolti sono 22.788, di cui 5.060 nella Scuola dell’infanzia, 10.399 nella Primaria, 5.226 nella Secondaria di primo grado e 2.103 nella Secondaria di secondo grado. Il report contiene anche informazioni sulla distribuzione territoriale: il 21% è concentrato in Lombardia, il 12% in Emilia-Romagna e l’11% in Campania.



Disponibile la sezione dedicata all’accoglienza delle studentesse e degli studenti ucraini

Disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione, la sezione dedicata all’accoglienza delle studentesse e degli studenti ucraini. Uno spazio con indicazioni e risorse per consentire ai bambini e ai ragazzi in fuga dalla guerra di proseguire il loro percorso scolastico ed educativo nel sistema italiano.

La pagina web si articola in quattro sezioni: “I Documenti del Ministero”, con tutti i documenti ufficiali sull’accoglienza degli alunni e degli studenti ucraini; “Materiali per l’accoglienza e l’apprendimento”, con contributi per la formazione dei docenti e spunti per la riflessione pedagogica e didattica nelle scuole; “I racconti”, per raccogliere le storie degli alunni e degli studenti accolti e quelle delle scuole che hanno aperto le loro porte; “Le notizie utili”, con le ultime news relative ai temi affrontati nel sito.

“Ringrazio i docenti, il personale e tutta la comunità scolastica che hanno dimostrato, ancora una volta, solidarietà e generosità. Il pensiero di pace nasce nella scuola e nella scuola diventa azione concreta – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi –. Continueremo ad accogliere le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti in arrivo dall’Ucraina, assicurando loro il sostegno necessario per proseguire il percorso formativo”.

Il link: https://www.istruzione.it/emergenza-educativa-ucraina/


Bianchi: “Costruiamo la pace attraverso la solidarietà e l’inclusione”
Inviata la nota con le prime indicazioni
Subito 1 milione a disposizione degli Istituti scolastici

La scuola si prepara ad accogliere le studentesse e gli studenti ucraini che stanno arrivando nel nostro Paese. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi una nota alle istituzioni scolastiche con le prime indicazioni e le prime risorse previste per garantire il diritto allo studio e il supporto psicologico a bambine e bambini, ragazze e ragazzi in fuga dai territori coinvolti nella guerra in atto.

“La scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo”.

Le scuole e gli Uffici Scolastici Regionali si attiveranno per realizzare l’integrazione scolastica delle studentesse e degli studenti ucraini, assicurando quanto più possibile l’inserimento in Istituti vicini ai luoghi in cui troveranno asilo. Per garantire il massimo sostegno avranno poi cura di non disperdere la rete di relazioni dei nuclei familiari e di favorire il raccordo con le comunità ucraine stabilmente inserite in Italia.

Le istituzioni scolastiche potranno fare riferimento alle esperienze di peer education e peer tutoring e all’utilizzo sperimentato di materiale didattico bilingue o nella lingua madre, nell’accogliere i bambini e i ragazzi nella comunità scolastica. Accoglienza che non sarà limitata soltanto all’orario scolastico: il Ministero invita le comunità scolastiche a coinvolgere i nuclei familiari e a offrire occasioni di socializzazione anche in orario extra-scolastico. Il primo stanziamento previsto per sostenere le scuole che accoglieranno questi giovani è di un milione di euro e sarà ripartito sulla base delle esigenze che verranno manifestate dagli USR, in raccordo con le Prefetture competenti. Potrà essere utilizzato per sostenere i costi della mediazione linguistica e culturale, oltre che di tutto ciò che sarà necessario a garantire l’accoglienza di bambini e ragazzi e la loro alfabetizzazione.

In considerazione delle condizioni di fragilità delle studentesse e degli studenti che arriveranno, sarà fornita assistenza psicologica a loro e ai familiari. A tale scopo, le scuole potranno utilizzare i fondi stanziati per questo capitolo nella scorsa Legge di bilancio. Inoltre, gli USR coordinandosi con gli Enti locali, potranno attivare l’affiancamento di mediatori linguistici e culturali al personale scolastico.

Mese dell’Educazione finanziaria

Il 1° ottobre prende il via la Sesta Edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria. L’appuntamento è promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato EDUFIN).

La sesta edizione del “Mese” ha come slogan “È l’ora dell’educazione finanziaria!”.

Le iniziative si terranno dall’1 al 31 ottobre 2023 (Giornata Mondiale del Risparmio) e si svolgeranno sia online che in presenza, attraverso diverse modalità: conferenze, webinar, iniziative culturali, seminari, spettacoli, giornate di gioco ed eventi di formazione rivolti ad adulti, ragazzi e bambini.

Il Mese porterà in tutta Italia eventi e iniziative dirette a promuovere lo sviluppo e l’apprendimento delle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.
Il programma della manifestazione prevede seminari, lezioni, webinar, giochi, laboratori didattici e spettacoli gratuiti, in presenza e online, sul tema della gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari.

Come ogni anno, le iniziative si apriranno con la Settimana mondiale dell’investitore (World Investor Week – WIW dal 2 all’8 ottobre) e proseguiranno con la Settimana dell’educazione previdenziale (dal 9 al 14 ottobre) e con la Giornata dedicata all’educazione assicurativa (il 19 ottobre).

Il 9 ottobre si insedierà il nuovo Comitato, di cui fanno parte: Donato Masciandaro (Università Bocconi, Direttore), Stefano Cappiello (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Gianfrancesco Romeo (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Luca Tucci (Ministero dell’Istruzione e del Merito), Mauro Nori (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Alessandra Staderini (Banca d’Italia), Elisabetta Cafiero (Consob), Alessandra Caretta (Covip), Maria Luisa Cavina (Ivass), Mauro Maria Marino (OCF), Stefano Santin (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti).

Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha il compito di programmare e promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria per migliorare in modo misurabile le competenze in materia di risparmio, investimenti, previdenza, assicurazioni.

Lo scorso anno gli eventi organizzati in tutta Italia durante il Mese dell’Educazione Finanziaria sono stati più di 800 e hanno registrato un’ampia adesione. Il Comitato invita a partecipare alla manifestazione associazioni, istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni e ogni altra organizzazione che voglia impegnarsi nel campo dell’educazione finanziaria.

“Con il Mese chiamiamo tutti a contribuire all’educazione finanziaria nel nostro Paese,” dice Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato Edufin. “Le conoscenze finanziarie sono diventate ancora più importanti, sono una bussola per orientarci in un mondo sempre più complesso. Per questo sono essenziali a scuola e invitiamo tutti a fare iniziative in particolare per i giovani, a partire dai giovanissimi”.

Saranno accolte tutte le iniziative gratuite e senza scopi commerciali che rispetteranno i requisiti fissati dalle Linee Guida pubblicate sul portale www.quellocheconta.gov.it. L’adesione consentirà di utilizzare il logo ufficiale del “Mese”, di essere inseriti nel “Calendario del Mese” e di beneficiare delle attività di promozione coordinate dal Comitato.

Per registrarsi agli eventi del Mese dell’Educazione finanziaria 2023 è possibile consultare il calendario sul sito del Comitato www.quellocheconta.gov.it.

Tutti a Scuola 2023

L’Istituto tecnico “Saffi-Alberti” di Forlì lunedì 18 settembre ospita la XXIII edizione di “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024.

Parteciperanno all’evento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

La diretta verrà trasmessa su Rai Uno a partire dalle 16.30, condotta da Flavio Insinna con la partecipazione di Malika Ayane. L’evento sarà animato, come di consueto, da delegazioni di studenti provenienti da tutto il Paese in rappresentanza delle scuole italiane. 

Tra gli ospiti, selezionati tramite un avviso pubblico al quale hanno partecipato istituti di tutta Italia, saranno presenti gli studenti dell’Istituto comprensivo “Chieri 3” di Chieri (TO): 25 violinisti eseguiranno “Carovana nel deserto”, accompagnati dal loro maestro Simone Zoja. I ragazzi del Liceo coreutico “Angelo Musco” di Catania parteciperanno con un’esibizione dedicata a “Pandora, il mito”. Il Liceo coreutico teatrale “Germana Erba” di Torino interpreterà “High School Musical”, con 25 ballerini e due ragazze in carrozzina. L’Istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi presenterà una sfilata di moda con abiti realizzati a scuola. Un video racconterà la ricostruzione, con fondi MIM, del laboratorio del Polo tecnico professionale di Lugo (RA), danneggiato dall’alluvione che ha colpito Emilia-Romagna e Marche. 

Si parlerà di attualità, lavoro, salute, sport, scuole italiane all’estero, storie di riscatto sociale. Un docente tutor spiegherà la funzione di questa importante figura, introdotta quest’anno nelle scuole dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Interverrà il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, che parlerà di sicurezza sul lavoro e nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Saliranno sul palco anche due protagonisti della cronaca recente: il 16enne Alessandro Dioni che, grazie a un corso di pronto soccorso frequentato a scuola, ha salvato la vita con un defibrillatore al 50enne Marcello Amadori. Si parlerà di sport, con il Presidente del CONI Giovanni Malagò, con il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e con gli atleti Simone Giannelli e Sofia Raffaeli e gli atleti paralimpici Claudia Cretti e Maxcel Amo Manu. 

Alla manifestazione, realizzata grazie alla collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e RAI, interverranno artisti come il cantante Alfa, l’attore Nicolò Galasso e il gruppo musicale “The Kolors”. Il Maestro Leonardo De Amicis dirigerà l’Orchestra Sinfonica delle Scuole Marchigiane e un coro composto dagli allievi delle Scuole militari “Nunziatella” di Napoli, “Pietro Teulié” di Milano, “Francesco Morosini” di Venezia, “Giulio Douhet” di Firenze e da studenti del “Saffi-Alberti”. 

L’evento, che prevede il saluto del Ministro Valditara, potrà essere seguito in diretta tv su Rai Uno e sui canali social del Ministero dell’Istruzione e del Merito, tramite l’hashtag #TuttiAScuola. 

Concluderà la cerimonia l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024

Forlì, 18/09/2023 (II mandato)

Rivolgo un saluto molto cordiale ai Ministri e alle Autorità del territorio.

Ringrazio la Rai per l’organizzazione, unendomi al ricordo di Claudio Donat Cattin.

Ringrazio l’Istituto che ci ospita, il “Saffi Alberti”, in questa bella ambientazione così ben organizzata.

Ringrazio coloro che hanno partecipato – dagli artisti, agli sportivi, agli studenti, ai tanti che hanno partecipato – rendendo così coinvolgente questo incontro, con il supporto indispensabile e prezioso dell’Orchestra.

Ringrazio Flavio Insinna e Malika Ayane, per averci condotto per mano, passo dopo passo, in questo splendido pomeriggio.

Grazie.

Care ragazze, cari ragazzi, la scuola riparte. E con la scuola riparte il ritmo consueto e dinamico della società.

La scuola scandisce l’anno non soltanto dei giovani, ma anche delle famiglie, delle comunità, delle città e dei paesi.

La riapertura della scuola da sempre rappresenta un’opportunità, una forte ragione di impegno comune, un motivo di speranza.

È il percorso verso il nostro futuro.

Abbiamo deciso, per questo inizio, di ritrovarci qui, nel cuore della Romagna, colpita a maggio scorso da una devastante alluvione, che ha causato vittime, distrutto abitazioni e aziende, allagato campi di coltivazione, sconvolgendo la vita di tante persone.

L’anno scolastico si apre in queste terre con regolarità, nonostante i danni subiti dalle strutture. Anche se il terremoto di questa notte, in un Comune non lontano da qui, ha creato problemi alla scuola del luogo. Questo inizio così in Romagna è segno, forte e concreto, di tenacia e di resistenza.

L’apertura qui, oggi, rappresenta – attraverso la scuola e al di là di essa – un messaggio di inalterata vicinanza alla gente di Romagna.

Nei giorni successivi all’alluvione tanti volontari provenienti da tutta Italia, soprattutto ragazze e ragazzi, hanno impugnato pale, scope e secchi. Il loro contributo è stato prezioso nella lotta contro il fango e nel manifestare cultura della solidarietà.

Hanno dimostrato, concretamente, che l’Italia è una comunità. Che dai problemi si esce tutti insieme.

La scuola italiana, nel suo complesso, è una grande realtà. Dispone di preziose energie. È ricca della passione, della cultura, della dedizione di insegnanti, dirigenti, personale addetto.

Come ogni anno rammentiamo che non mancano problemi, lacune e insufficienze, spesso tamponate dall’impegno quotidiano del personale docente e non docente. Non sempre si riesce ad attribuire al sistema educativo risorse e investimenti adeguati.

Ma cresce, in ogni ambiente, la consapevolezza del valore strategico della formazione: per la realizzazione personale dei ragazzi, per le loro future prospettive di lavoro, per l’acquisizione di una coscienza civile e democratica.

La Costituzione repubblicana – la Carta fondamentale che regola e ispira la nostra convivenza – ha disposto che “la scuola è aperta a tutti.”

Perché tutti i cittadini, sin dalla nascita, sono uguali.

Sul diritto universale all’istruzione si fonda uno dei pilastri della Repubblica.

La scuola è, dunque, per tutti e di tutti. Non tollera esclusioni, marginalizzazioni, differenze, divari. Ne sarebbe – e, talvolta, ne viene – deformata.

È il luogo dove i bambini e i ragazzi apprendono i fondamenti della conoscenza. Dove fanno i conti con la propria storia e con le proprie radici. Dove si cimentano con la diversità e la convivenza. Dove si appassionano all’arte, alla letteratura, alla scienza, alla tecnica, disegnando il cammino del proprio domani. Dove sperimentano la padronanza di sé, dei propri sentimenti, del vivere insieme.

Non c’è futuro individuale senza il sapere. Non ci può essere società libera e ordinata senza la scuola.

L’inclusione è, quindi, un obiettivo di importanza decisiva. Molti passi sono stati fatti negli ultimi decenni per i giovani portatori di disabilità, grazie anche allo straordinario lavoro degli insegnanti di sostegno. Ma su questo fronte non possiamo fermarci né, tantomeno, tornare indietro.

Va considerato anche con attenzione che le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il nostro Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia.

Tuttavia la peculiare condizione di migranti, unita alle condizioni di povertà di molte loro famiglie, fa sì che queste ragazze e questi ragazzi siano esposti – più di altri – a ritardi o abbandoni scolastici.

Non si cresce con il necessario spirito civico nell’isolamento. Perché forme, pur non dichiarate né intenzionali, di separazione producono rischi gravemente insidiosi per l’intera società.

Dobbiamo scongiurare il rischio di giovani che, crescendo al di fuori dei canali scolastici, traducano la loro marginalizzazione in rifiuto della convivenza o come impulso alla ribellione.

Per questo l’inclusione è valore fondamentale della scuola.

I riflettori della cronaca recente si sono appuntati su alcuni casi di gravissima devianza che hanno visto dei ragazzi come protagonisti.

Rapine, omicidi, risse tra bande giovanili, intollerabili violenze e molestie ai danni delle ragazze, inaccettabili episodi di bullismo e di prepotenza che mortifica altri ragazzi.

È necessaria un’azione di ampio respiro a diversi livelli. Con politiche volte a investire sui giovani e sul futuro, con interventi strutturali per colmare i divari tra i territori, con strategie per ampliare le opportunità e i percorsi di integrazione e di solidarietà, con la repressione dei reati, in particolare dell’attività delle organizzazioni criminali che cercano di imporsi come violenta alternativa alla vita civile, alla legalità, alle stesse istituzioni democratiche.

Tutto questo, ancora una volta, rende ancor più fondamentale combattere, con sempre maggior determinazione, l’abbandono scolastico.

Perché la scuola è la prima e la più importante risposta al degrado. E’ la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra le giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto.

Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi, aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro. Assicurando agli insegnanti condizioni economiche adeguate, e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che compete loro nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli.

Perché, come insegnava Platone “Quando i figli presumono di essere uguali ai padri, i maestri tremano davanti agli scolari, e preferiscono adularli anziché guidarli; quando si disprezzano le leggi, e non si sopporta più alcuna autorità, allora è segno che sta per cominciare la tirannide”

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – occasione storica per l’Italia – riguarda ovviamente anche il potenziamento della scuola. Ovunque, in tutto il territorio nazionale, perché la scuola è un patrimonio comune dell’intera Italia. Lo spirito che deve guidarci è quello di un’impresa corale per le istituzioni e la società.

La scuola ha bisogno di continua manutenzione e di aggiornamento. Anche per colmare limiti strutturali.

Si deve operare per evitare l’affollamento delle classi, che penalizza i programmi di studio e le opportunità per gli alunni.

Va garantita anzitutto la sicurezza degli edifici scolastici e quella dell’alternanza tra scuola e lavoro. Ho apprezzato in questo senso le parole dei Ministri Valditara e Calderone.

I genitori e i ragazzi devono vivere l’esperienza scolastica con piena serenità.

L’attenzione ai giovani è fondamentale. Maria Montessori, la grande educatrice italiana famosa nel mondo, scriveva: «La società umana non può cambiare senza che gli adulti e i bambini collaborino».

Occorre rendere appetibile, accattivante, anche divertente l’insegnamento, la frequenza scolastica. Occorre trasmettere il gusto per l’apprendimento, per la cultura, per la vita insieme.

I ragazzi – gli scolari, gli studenti – sono a scuola per imparare ma anche per crescere, per diventare protagonisti del loro futuro. Non per adeguarsi passivamente, tanto meno per essere oggetto di omologazione ma, al contrario, per sviluppare iniziativa e creatività e metterle alla prova.

La scuola deve essere sempre più aperta e accogliente, integrante. È nella compagnia che si apprende “ad avere idee”, come scrive Omero in un canto dell’Iliade.

Ragazze e ragazzi hanno risorse che le generazioni più anziane neppure avrebbero potuto immaginare.

Sono molti passi più avanti nelle conoscenze tecnologiche e digitali. Sono allenati a vivere in un tempo dove tutto è accelerato e globale.

La scuola deve correre per stare al passo con loro, e può farlo soltanto rendendo i giovani protagonisti, rafforzando il dialogo tra insegnanti e famiglie, e con la realtà sociale in cui è inserita.

Dobbiamo credere nei giovani. Puntare su di loro. Aiutarli nella crescita.

Perché la scuola siete voi, care ragazze e cari ragazzi.

La scuola è il vostro cammino di libertà.

Buona strada.

Buon anno scolastico a tutti.

Giochi della gioventù

Su iniziativa del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, del Ministro della Salute Orazio Schillaci, del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, a partire dal prossimo anno nelle scuole di tutta Italia torneranno i “Giochi della gioventù”, le “Olimpiadi degli studenti” nate nel 1969 da un’idea del dirigente sportivo e avvocato Giulio Onesti. I Ministri hanno sancito con un protocollo ad hoc la rinascita di una competizione nata 54 anni fa, che negli anni ha subito due interruzioni: una nel 1996 e una seconda dal 2017 a oggi.

“I Giochi della gioventù”, ha spiegato il Ministro Valditara, “sono una vera e propria istituzione e fanno parte a pieno titolo della tradizione scolastica italiana. Coniugando al meglio il mondo dell’istruzione con quello dello sport, questa competizione veicola valori fondamentali nella vita e nella formazione di un giovane: impegno, dedizione, gioco di squadra, rispetto dell’avversario. In sinergia con gli altri Ministri abbiamo pensato a una nuova versione dei Giochi che comprenda al suo interno, tra gli altri, i temi della scuola, dello sport, dell’alimentazione sana, del rispetto dell’ambiente e del valore dell’inclusione”.

“I Giochi della gioventù saranno una formidabile opportunità di socialità”, ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Abodi, “di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia, ma sarà anche l’occasione per diffondere e condividere una serie di contenuti utili per la vita, per dare un contributo civico a studentesse e studenti: l’educazione, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, la disabilità, le pari opportunità, la cultura dei luoghi e nei luoghi. Tutto ciò assume un ulteriore valore soprattutto ora che stiamo per raggiungere un obiettivo fondamentale con l’inserimento dello Sport nella Costituzione, che sono certo ispirerà l’azione del Governo e del Parlamento per rafforzare la presenza dello sport attivo nella comunità nazionale partendo dalle persone e dai luoghi socialmente più in difficoltà”.

“Lo sport”, ha evidenziato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, “è fondamentale per il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di salute e benessere psicofisico. La reintroduzione dei Giochi della Gioventù, nella nuova versione che ci vede coinvolti, è un’iniziativa importante che sosteniamo con convinzione. Non solo saranno occasione di socialità e promozione della salute ma aiuteranno a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione attraverso stili di vita sani di cui sia l’attività fisica quanto la sana alimentazione sono parte integrante”.

“Grazie a questo Protocollo d’intesa” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “il Governo Meloni torna a promuovere lo sport come parte integrante del percorso scolastico attraverso i Giochi della Gioventù. Una scelta sinergica che riconosce l’educazione motoria come valore fondamentale per l’espressione della personalità giovanile e che sottolinea l’importanza di una dieta equilibrata, determinante per mantenere uno stile di vita sano. Anche per questo il Masaf continuerà a lavorare alla tutela della filiera agroalimentare italiana, che è garanzia di materie prime di eccellenza e alla promozione della dieta mediterranea, che insieme allo sport costituisce un elemento essenziale per la salute e il benessere fisico”.

“È necessario”, ha affermato il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, “utilizzare il linguaggio universale dello sport che accomuna popoli, culture e generi come volano indispensabile per sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi legati allo sviluppo sostenibile, in particolare sul benessere equo e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo Sviluppo sostenibile”.

“Si tratta di un evento sportivo che ho voluto condividere fin da subito”, ha sottolineato il Ministro Locatelli, “fondamentale per la crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo. I Giochi della Gioventù promuovono lo sport, l’inclusione, le relazioni e la capacità di competere con gli altri in modo sano e consapevole. Si tratta di una manifestazione volta al benessere degli studenti, che coinvolgerà tutti nelle bellissime attività sportive e offrirà opportunità di sviluppo della responsabilità di ognuno, della propria autostima e delle diverse competenze”.

Giornata dell’Europa 2023

Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa, nell’anniversario della dichiarazione del Ministro degli Esteri francese Robert Schuman che è considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea.

il Ministero dell’Istruzione e del Merito si unirà alle celebrazioni della Giornata dell’Europa 2023, con un evento che vedrà la partecipazione di 80 tra studenti e docenti in arrivo da tutta Italia, protagonisti di un laboratorio di tre giorni, che si concluderà proprio domani, dedicato alle competenze e all’orientamento al futuro. All’incontro, che si svolgerà dalle ore 16.00 in Sala “Aldo Moro”, sarà presente il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Sono previsti anche i contributi del Capo unità Responsabile per Italia, Danimarca e Svezia nella Direzione generale per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione della Commissione Europea, Adelina Dos Reis, e dell’astronauta Samantha Cristoforetti.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aderito alle iniziative previste a livello europeo in occasione della Giornata dell’Europa 2023, che quest’anno coincide con l’apertura dell’Anno europeo delle competenze. Nello specifico, il Ministero ha promosso e organizzato un ciclo di laboratori di orientamento ispirati alle competenze del futuro, in linea con quanto previsto dall’Agenda per le competenze per l’Europa e le linee di investimento del PNRR Istruzione, con l’obiettivo di migliorare il livello delle competenze degli studenti, con uno sguardo rivolto al mondo del lavoro e alle sfide del futuro.

Gli studenti (80, provenienti da 15 Scuole secondarie di I e II grado di tutto il territorio nazionale) presenteranno al Ministro le competenze che ritengono necessarie per affrontare le sfide del futuro: ogni squadra, utilizzando la tecnologia della realtà virtuale, ha progettato ambienti in 3D per un più efficace apprendimento delle nuove competenze.

Festa della liberazione

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per il 78° anniversario della Liberazione

Cuneo, 25/04/2023 (II mandato)

“Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

È Piero Calamandrei che rivolge queste parole a un gruppo di giovani studenti, a Milano, nel 1955.

Ed è qui allora, a Cuneo, nella terra delle 34 Medaglie d’oro al Valor militare e dei 174 insigniti di Medaglia d’argento, delle 228 Medaglie di bronzo per la Resistenza.

La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste.

È qui che la Repubblica oggi celebra le sue radici, celebra la Festa della Liberazione.

Su queste montagne, in queste valli, ricche di virtù di patriottismo sin dal Risorgimento.

In questa terra che espresse, con Luigi Einaudi, il primo Presidente dell’Italia rinnovata nella Repubblica.

Rivolgo un saluto a tutti i presenti, ai Vice Presidenti del Senato e della Camera, ai Ministri della Difesa, del Turismo e degli Affari regionali. Al Capo di Stato Maggiore della Difesa. Ai parlamentari presenti.

Saluto, e ringrazio per i loro interventi, il Presidente della Regione, la Sindaca di Cuneo, il Presidente della Provincia. Un saluto ai Sindaci presenti, pregandoli di trasmetterlo a tutti i loro concittadini. Un saluto e un ringraziamento al Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza.

Stamane, con le altre autorità costituzionali, ho deposto all’Altare della Patria una corona in memoria di quanti hanno perso la vita per ridare indipendenza, unità nazionale, libertà, dignità, a un Paese dilaniato dalle guerre del fascismo, diviso e occupato dal regime sanguinario del nazismo, per ricostruire sulle macerie materiali e morali della dittatura una nuova comunità.

“La guerra continua” affermò, nella piazza di Cuneo che oggi reca il suo nome, Duccio Galimberti, il 26 luglio del 1943.

Una dichiarazione di senso ben diverso da quella del governo Badoglio.

Continua – proseguiva Galimberti – “fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa delle ultime vestigia del regime fascista, fino alla vittoria del popolo italiano che si ribella contro la tirannia mussoliniana…non possiamo accodarci ad una oligarchia che cerca, buttando a mare Mussolini, di salvare se stessa a spese degli italiani”.

Un giudizio netto e rigoroso. Uno discorso straordinario per lucidità e visione del momento. Che fa comprendere appieno valore e significato della Resistenza.

E fu coerente, salendo in montagna.

Assassinato l’anno seguente dai fascisti, è una delle prime Medaglie d’oro della nuova Italia; una medaglia assegnata alla memoria.

Il “motu proprio” del decreto luogotenenziale recita: “Arrestato, fieramente riaffermava la sua fede nella vittoria del popolo italiano contro la nefanda oppressione tedesca e fascista”; ed è datato, con grande significato, “Italia occupata, 2 dicembre 1944”.

Dopo l’8 settembre il tema fu quello della riconquista della Patria e della conferma dei valori della sua gente, dopo le ingannevoli parole d’ordine del fascismo: il mito del capo; un patriottismo contrapposto al patriottismo degli altri in spregio ai valori universali che animavano, invece, il Risorgimento dei moti europei dell’800; il mito della violenza e della guerra; il mito dell’Italia dominatrice e delle avventure imperiali nel Corno d’Africa e nei Balcani. Combattere non per difendere la propria gente ma per aggredire. Non per la causa della libertà ma per togliere libertà ad altri.

La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per affermare il riscatto nazionale.

Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti.

Convocò i soldati mandati a combattere al fronte e che rifiutarono di porsi sotto il comando della potenza occupante tedesca, pagando questa scelta a caro prezzo, con l’internamento in Germania e oltre 50.000 morti nei lager.

Chiamò a raccolta i giovani della generazione del viaggio attraverso il fascismo, che ne scoprivano la natura e maturavano la scelta di opporvisi. La generazione, “sbagliata” perché tradita. Giovani ai quali Concetto Marchesi, rettore dell’Ateneo di Padova si rivolse per esortarli, dopo essere stati appunto “traditi”, a “rifare la storia dell’Italia e costituire il popolo italiano”.

Fu un moto che mobilitò gli operai delle fabbriche.

Coinvolse i contadini e i montanari che, per la loro solidarietà con i partigiani combattenti, subirono le più dure rappresaglie (nel Cuneese quasi 5.000 i patrioti e oltre 4.000 i benemeriti della Resistenza riconosciuti).

Quali colpe potevano avere le popolazioni civili?

Di voler difendere le proprie vite, i propri beni? Di essere solidali con i perseguitati?

Quali quelle dei soldati? Rifiutarsi di aggiungersi ai soldati nazisti per fare violenza alla propria gente?

L’elenco delle località colpite nel Cuneese compone una dolorosa litania e suona come preghiera.

Voglio ricordarle.

Furono decorate con Medaglie d’oro, d’argento o di bronzo, o con Croci di guerra: Cuneo, l’intera Provincia, Alba, Boves, Borgo San Dalmazzo, Dronero; Clavesana, Peveragno, Cherasco, Busca, Costigliole Saluzzo, Genòla, Trinità, Venasca, Ceva, Pamparato; Mondovì, Priola, Castellino Tanaro, Garessio, Roburent, Paesana, Narzòle, Rossana, Savigliano; Barge, San Damiano Macra, Villanova Mondovì.

Alla memoria delle vittime e alle sofferenze degli abitanti la Repubblica oggi si inchina.

Questo pomeriggio mi recherò a Boves, prima città martire della Resistenza, Medaglia d’oro al Valor militare e Medaglia d’oro al Valor Civile.

Lì si scatenò quella che fu la prima strage operata dai nazisti in Italia.

Una strage che colpì la popolazione inerme e coloro che avevano tentato di evitarla: Antonio Vassallo, don Giuseppe Bernardi, ai quali è stata tributata dalla Repubblica la Medaglia d’oro al Valor civile; don Mario Ghibaudo. I due sacerdoti, recentemente proclamati beati dalla Chiesa cattolica, testimoni di fede che non vollero abbandonare il popolo loro affidato, restarono accanto alla loro gente in pericolo.

E da Boves vengono segni di un futuro ricco di speranza: la Scuola di pace fortissimamente voluta dall’Amministrazione comunale quasi quarant’anni or sono e il gemellaggio con la cittadina bavarese di Schondorf am Ammersee, luogo dove giacciono i resti del comandante del battaglione SS responsabile della feroce strage del 19 settembre 1943.

A Borgo San Dalmazzo visiterò il Memoriale della Deportazione.

Borgo San Dalmazzo, dove il binario alla stazione ferroviaria è richiamo quotidiano alla tragedia della Shoah.

Cuneo, dopo Roma e Trieste, è la terza provincia italiana per numero di deportati nei campi di sterminio in ragione dell’origine ebraica.

Accanto agli ebrei cuneesi che non riuscirono a sfuggire alla cattura, la più parte di loro era di nazionalità polacca, francese, ungherese e tedesca. Si trattava di ebrei che, dopo l’8 settembre, avevano cercato rifugio dalla Francia in Italia ma dovettero fare i conti con la Repubblica di Salò.

Profughi alla ricerca di salvezza, della vita per sé e le proprie famiglie, in fuga dalla persecuzione, dalla guerra, consegnati alla morte per il servilismo della collaborazione assicurata ai nazisti.

Dura fu la lotta per garantire la sopravvivenza dell’Italia nella catastrofe cui l’aveva condotta il fascismo. Ci aiutarono soldati di altri Paesi, divenuti amici e solidi alleati: tanti di essi sono sepolti in Italia.

A questa lotta si aggiunse una consapevolezza: la crisi suprema del Paese esigeva un momento risolutivo, per una nuova idea di comunità, dopo il fallimento della precedente.

Si trattava di trasfondere nello Stato l’anima autentica della Nazione.

Di dare vita a una nuova Italia.

Impegno e promessa realizzate in questi 75 anni di Costituzione repubblicana. Una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista.

Le Costituzioni nascono in momenti straordinari della vita di una comunità, sulla base dei valori che questi momenti esprimono e che ne ispirano i principi.

Le “Repubbliche” partigiane, le zone libere, nelle loro determinazioni e nel loro operare furono anticipatrici della nostra Costituzione.

È dalla Resistenza che viene la spinta a compiere scelte definitive per la stabilità delle libertà del popolo italiano e del sistema democratico, rigettando le ambiguità che avevano consentito lo stravolgimento dello Statuto albertino operato con il fascismo.

Se il decreto luogotenenziale del 2 agosto 1943 – poco dopo la svolta del 25 luglio – prevedeva, non appena ve ne fossero le condizioni, l’elezione di una nuova Camera dei Deputati, per un ripristino delle istituzioni e della legalità statutaria, fu il decreto del 25 giugno 1944 – pochi giorni dopo la costituzione del primo Governo del CLN – a indicare che dopo la liberazione del territorio nazionale sarebbe stata eletta dal popolo, a suffragio universale, un’Assemblea costituente, con il compito di redigere la nuova Costituzione. Per questo quel decreto viene definito la prima “Costituzione provvisoria”.

Seguirà poi il referendum, il 2 giugno 1946, con la Costituente e la scelta per la Repubblica.

La rottura del patto tra Nazione e monarchia, corresponsabile, quest’ultima, di avere consegnato l’Italia al fascismo, sottolineava l’approdo a un ordinamento nuovo.

La Costituzione sarebbe stata la risposta alla crisi di civiltà prodotta dal nazifascismo, stabilendo il principio della prevalenza sullo Stato della persona e delle comunità, guardando alle autonomie locali e sociali dell’Italia come a un patrimonio prezioso da preservare e sviluppare.

Una risposta fondata sulla sconfitta dei totalitarismi europei di impronta fascista e nazista per riaffermare il principio della sovranità e della dignità di ogni essere umano, sulla pretesa di collettivizzazione in una massa forzata al servizio di uno Stato in cui l’uomo appare soltanto un ingranaggio.

Il frutto del 25 aprile è la Costituzione.

Il 25 aprile è la Festa della identità italiana, ritrovata e rifondata dopo il fascismo.

È nata così una democrazia forte e matura nelle sue istituzioni e nella sua società civile, che ha permesso agli italiani di raggiungere risultati prima inimmaginabili.

E qui a Cuneo, mentre la guerra infuriava, veniva sviluppata un’idea di Costituzione che guardava avanti.

Pionieri Duccio Galimberti e Antonino Rèpaci.

Guardava a come scongiurare per il futuro i conflitti che hanno opposto gli Stati europei gli uni agli altri, per dar vita, insieme, a una Costituzione per l’Europa e a una per l’Italia. Dall’ossessione del nemico alla ricerca dell’amico, della cooperazione.

La Costituzione confederale europea si accompagnava alla proposta di una “Costituzione interna”.

Obiettivo: “liberare l’Europa dall’incubo della guerra”.

Sentiamo riecheggiare in quello che appariva allora un sogno, il testo del preambolo del Trattato sull’Unione Europea: “promuovere pace, sicurezza, progresso in Europa e nel mondo”.

Un sogno che ha saputo realizzarsi per molti aspetti in questi settant’anni. Anche se ancora manca quello di una “Costituzione per l’Europa”, nonostante i tentativi lodevoli di conseguirla.

Chiediamoci dove e come saremmo se fascismo e nazismo fossero prevalsi allora!

Nel lavoro di Galimberti e Rèpaci troviamo temi, affermazioni, che sono oggi realtà della Carta costituzionale italiana, come all’art. 46: “le differenze di razza, di nazionalità e di religione non sono di ostacolo al godimento dei diritti pubblici e privati”.

Possiamo quindi dire, a buon titolo: Cuneo, città della Costituzione!

Galimberti era stato a Torino allievo di Francesco Ruffini, uno dei docenti universitari che, rifiutando il giuramento di fedeltà al fascismo, fu costretto ad abbandonare l’insegnamento.

Accanto a Galimberti e Rèpaci, altri si misurarono con la sfida di progettare il futuro.

Silvio Trentin, in esilio dal 1926, nel suo “Abbozzo di un piano tendente a delineare la figura costituzionale dell’Italia”, dettato al figlio Bruno nel 1944, era sostenitore, anch’egli, dell’anteriorità dei diritti della persona rispetto allo Stato.

E Mario Alberto Rollier, con il suo “Schema di costituzione dell’unione federale europea”. Testi, entrambi, di forte ispirazione federalista.

Si tratta, nei tre casi, di esponenti di quel Partito d’Azione di cui incisiva sarà l’influenza nel corso della Resistenza e dell’avvio della vita della Repubblica.

La crisi della monarchia e quella del fascismo apparivano ormai irreversibili, tanto da indurre un gruppo di intellettuali cattolici a riunirsi a Camaldoli, a pochi giorni dal 25 luglio 1943, con l’intento di riflettere sul futuro, dando vita a una Carta di principi, nota come “Codice di Camaldoli”, che lascerà il segno nella Costituzione. Con la proposta di uno Stato che facesse propria la causa della giustizia sociale come concreta espressione del bene comune, per rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo di ogni persona umana, per rendere sostanziale l’uguaglianza fra i cittadini.

Per tornare alla “Costituzione di Duccio”, apparivano allora utopie alcune sue previsioni come quella di una “unica moneta europea”. Oggi realtà.

O quella di “un unico esercito confederale”. E il tema della difesa comune è, oggi, al centro delle preoccupazioni dell’Unione Europea, in un continente ferito dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina.

Sulla scia di quei “visionari” che, nel pieno della tragedia della guerra e tra le macerie, disegnavano la nuova Italia di diritti e di solidarietà, desidero sottolineare che onorano la Resistenza, e l’Italia che da essa è nata, quanti compiono il loro dovere favorendo la coesione sociale su cui si regge la nostra comunità nazionale.

Rendono onore alla Resistenza i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno non si risparmiano per difendere la salute di tutti. Le rendono onore le donne e gli uomini che con il loro lavoro e il loro spirito di iniziativa rendono competitiva e solida l’economia italiana.

Le rendono onore quanti non si sottraggono a concorrere alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva.

Il popolo del volontariato che spende parte del proprio tempo per aiutare chi ne ha bisogno.

I giovani che, nel rispetto degli altri, si impegnano per la difesa dell’ambiente.

Tutti coloro che adempiono, con coscienza, al proprio dovere pensando al futuro delle nuove generazioni rendono onore alla liberazione della Resistenza.

Signor Presidente della Regione, lei ha definito queste colline, queste montagne “geneticamente antifasciste”.

Sappiamo quanto dobbiamo al Piemonte, Regione decorata, a sua volta, con la Medaglia d’oro al merito civile

Ed è alle donne e agli uomini che hanno animato qui la battaglia per la conquista della libertà della Patria che rivolgo il mio pensiero rispettoso.

Nuto Revelli ha parlato della sua esperienza di comandante partigiano e della lotta svolta in montagna come di un vissuto di libertà: di un luogo dove era possibile assaporare il gusto della libertà prima che venisse restituita a tutto il popolo italiano.

Una terra allora non prospera, tanto da ispirargli i racconti del “mondo dei vinti”.

Una terra ricca però di valori morali.

Non c’è una famiglia che non abbia memoria di un bisnonno, di un nonno, di un congiunto, di un alpino caduto in Russia, nella sciagurata avventura voluta dal fascismo.

Non c’è famiglia che non ricordi il sacrificio della Divisione alpina “Cuneense” nella drammatica ritirata, con la Julia. Un altro esempio. Un altro monito alla dissennatezza della guerra.

Rendiamo onore alla memoria di quei caduti.

Grazie da tutta la Repubblica a Cuneo e al Cuneese, con le sue Medaglie al valore!

Come recita la lapide apposta al Municipio di questa città, nell’ottavo anniversario dell’uccisione di Galimberti, se mai avversari della libertà dovessero riaffacciarsi su queste strade troverebbero patrioti.

Come vi è scritto: “morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza”.

Viva la Festa della Liberazione!

Viva l’Italia!

Earth Day 2023

Il 22 aprile di ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, si celebra l’Earth Day, la Giornata della Terra, dedicato all’ambiente ed alla salvaguardia del pianeta.


UNICEF Italia per Earth Day 2023, la 53a Giornata Mondiale della Terra (22 aprile): promosse tante attività e iniziative in tutta Italia.

In occasione dell’Earth Day 2023/53a Giornata Mondiale della Terra (22/4), l’UNICEF ricorda che in tutto il mondo, circa 1 miliardo di bambini – quasi la metà dei bambini del pianeta – è ad altissimo rischio per gli impatti della crisi climatica. Inquinamento, scarsità d’acqua ed eventi metereologici estremi sempre più diffusi e frequenti stanno minacciando un’intera generazione di bambini e adolescenti: a livello globale entro il 2040, quasi 1 bambino su 4 vivrà in aree con elevata scarsità di acqua, in Italia si stima che nel 2050 la maggior parte dei bambini sarà esposta ad ondate di calore sempre più frequenti

Per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, l’UNICEF Italia organizzerà o prenderà parte a diverse attività e iniziative:

Ø  Dal 21 al 25 aprile l’UNICEF Italia partecipa a Roma al “Villaggio dei bambini”, nell’ambito della manifestazione del “Villaggio per la Terra” organizzato da Earth Day Italia nella cornice di Villa Borghese, al Galoppatoio, con uno stand e attività promosse dai giovani volontari del movimento YOUNICEF.Nel corso delle giornate sarà possibile approfondire i temi dell’infanzia e dei cambiamenti climatici e partecipare alla Campagna “Cambiamo ARIA”. Particolare attenzione sarà data all’ascolto e alla partecipazione dei giovani in merito alle decisioni per il clima: sarà possibile avere informazioni sull’Hackathon – una modalità di partecipazione attiva dei giovani per progettare e proporre idee innovative per combattere il cambiamento climatico e su U-Report Italia, una piattaforma attraverso cui i giovani possono dire la loro sui temi a loro più vicini.

Ø  L’Earth Day sarà anche l’occasione per rilanciare la campagna dell’UNICEF “Cambiamo ARIA” perché la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini. Nell’ambito della campagna l’UNICEF Italia ha lanciato sulla piattaforma misurailtuoimpatto.unicef.it un quiz per riflettere sulla sostenibilità delle nostre abitudini quotidiane a cui hanno già partecipato 3.600 persone: circa la metà dei partecipanti ha risposto di attuare comportamenti “base” per ridurre la propria impronta ecologica e solo il 4% di adottare comportamenti “avanzati” in termini di sostenibilità.

Ø  Per rimarcare l’attenzione sui cambiamenti climatici, sarà lanciato il video racconto che il Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia Fabio Rovazzi ha realizzato durante una recente missione in Libia, visitando progetti legati all’acqua e alle energie rinnovabile. Il video sarà lanciato il 22/4 sui canali social dell’UNICEF Italia e di Fabio Rovazzi.

Altri appuntamenti dell’UNICEF Italia:

Ø  Dal 22 aprile e fino al 27 maggio i volontari dei comitati locali UNICEF si attiveranno sul territorio attraverso l’iniziativa “Il corso dell’acqua”: speciali passeggiate dedicate alla scoperta delle fonti di acqua presenti su un determinato territorio approfondendo la stretta connessione presente tra tutela del benessere dell’ambiente e fonti idriche.

Ø  Sempre presso i Comitati locali sarà possibile sostenere le attività dell’UNICEF attraverso speciali idee regalo: la borraccia in rpet e acciaio, il telo mare in plastica riciclata raccolta dai mari, formine da spiaggia in plastica riciclata. Trova il comitato più vicino a te su https://www.unicef.it/comitati-locali/

Ø  Attività con le scuole – L’UNICEF Italia ha invitato anche le scuole coinvolte nel programma Scuola Amica dell’UNICEF a piantare uno o più semi in classe in un piccolo vaso fino alla nascita dei germogli.

VIDEO (1′ e 5″) : Ambiente, non possiamo più nasconderci

VIDEO – La crisi climatica, una crisi dei diritti dei bambini

https://www.youtube.com/watch?v=1k80Q2ZRTa4

Giornata del Mare

Venerdì 14 aprile il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha celebrato a Genova, in collaborazione con la Guardia Costiera, la Giornata del Mare. Alla manifestazione hanno preso parte oltre 700 studenti provenienti da tutta Italia.

La Giornata del Mare, istituita con il decreto legislativo 229/2017, si celebra ogni anno l’11 aprile con l’obiettivo di promuovere il rispetto e la tutela dell’ambiente marino e lo sviluppo della cultura del mare, con particolare riferimento alle scuole e agli studenti. Il Ministero, cadendo quest’anno l’11 aprile nel periodo di chiusura per le festività pasquali delle scuole, ha deciso di celebrare la Giornata oggi, a Genova.

È intervenuto in collegamento il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, hanno partecipato il Sottosegretario Paola Frassinetti, il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il Viceministro per le Infrastrutture e i Trasporti Edoardo Rixi, il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Comandante Generale-Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.

Alle ore 9:00, al Porto Antico di Genova, si sono radunati studentesse e studenti in arrivo da tutta Italia. In programma incontri, workshop e laboratori per gli studenti. Sempre i ragazzi hanno presentato le attività degli Istituti Nautici, con approfondimenti e interventi di Associazioni e Istituti che collaborano con la Guardia Costiera in difesa dell’ambiente e un momento musicale a cura degli studenti del Liceo Musicale “Sandro Pertini”.

Sono stati premiati, inoltre, gli istituti vincitori del concorso “La cittadinanza del Mare”, dedicato quest’anno al tema “Le fonti di energia in tempo di crisi e la loro sostenibilità”, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e ai loro effetti sull’ambiente marino e costiero e sulle comunità che vivono in prossimità del mare. Gli studenti hanno partecipato con elaborati letterari, saggi artistici, poesie, disegni, video, canzoni e podcast. L’obiettivo della giornata e delle attività a essa correlate è rendere gli studenti cittadini attivi e consapevoli del mare e dell’ambiente, tutori della conservazione e valorizzazione di un bene vitale per il pianeta, nonché diffusori di una cultura di cui, storicamente e tradizionalmente, proprio il mare è portatore.


Le scuole vincitrici del concorso “La cittadinanza del Mare”

I.C. “Foce – Diaz”, Genova. Lavoro di gruppo: classe V, “La cittadinanza del mare”.
I.C. “Santo Calì” – Linguaglossa (CT). Lavoro di gruppo: classe IV B, “I doni del mare e dell’oceano”.
Scuola primaria “Ischia Porto” – Ischia (NA). Lavoro di gruppo: classi quarte della Scuola primaria, “Onda su Onda”.
I.C. “O.M. Corbino” – Augusta (SR). Lavoro singolo, “Il mare fonte di energia”.
Scuola secondaria di I grado “Leonardo da Vinci” – Roma. Lavoro di gruppo: classe I E, “Mare…non solo acqua”.
I.C. statale “Montecarlo” – Montecarlo (LU). Lavoro di gruppo: classe IC, “Legalità e mare”.
Scuola Navale Militare “Morosini” – Venezia. Lavoro singolo, “Mare sempre, soprattutto domani”.
Scuola secondaria di II grado “Giovanni Falcone” – Asola (MN). Lavoro singolo, “L’Energia che nasce dal mare”.
I.S. “G. Boccardi” – Termoli (CB). Lavoro di gruppo: “SmartSea”.

Risultano, infine, menzionate le seguenti scuole: I.C. “M.G. Cutuli” di Crotone e Liceo artistico “G. Romano” di Mantova.
I social del Ministero dell’Istruzione e del Merito hanno seguito la giornata attraverso l’hashtag #GiornataDelMare.

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#Dantedì

Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 gennaio 2020, è indetta, per il giorno 25 marzo di ogni anno, la «Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri», denominata «Dantedì».

La data è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia.

Le scuole saranno come ogni anno protagoniste delle celebrazioni, con momenti di riflessione, produzione di elaborati, eventi dedicati al Sommo Poeta.

In occasione del Dantedì il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso i propri social, condividerà, già a partire dalla giornata di oggi, le iniziative degli Istituti scolastici. Basterà taggare il Ministero utilizzando l’hashtag #Dantedì per partecipare. Potranno farlo le scuole, gli studenti, le famiglie, i cittadini animando un racconto dal basso dedicato a Dante e ai suoi versi.


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De Sanctis e Dante, 2015, Edscuola


F. De Sanctis, La Commedia di Dante Alighieri
introduzione di D. Cillo, appendice di F. Torraca

Fiera Didacta Italia 2023

Nota 9 febbraio 2023, AOODPIT 269
Fiera Didacta Italia 2023. Fortezza da Basso Firenze 8 – 9- 10 marzo 2023


“Il PNRR una sfida vinta dalle scuole: 1,7 mld per ambienti innovativi, 500 mln per l’orientamento”

“Le scuole italiane hanno accolto in pieno la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per il Piano Scuola 4.0, entro lo scorso 28 febbraio, gli istituti hanno presentato 8.170 progetti su 8.230 totali. Questo porterà uno stanziamento complessivo di circa 1,7 mld di euro che consentirà alle scuole di poter rivedere, migliorare, trasformare e adeguare le aule, favorendo la didattica in luoghi accoglienti e innovativi. È la sfida di una Scuola Intelligente, nella quale ogni elemento contribuisca all’apprendimento in un ambiente sereno e positivo”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nel suo intervento al convegno dedicato all’orientamento, nella giornata conclusiva di Didacta Italia, la principale manifestazione sulla scuola italiana e la formazione degli insegnanti.

L’evento, iniziato mercoledì 8 marzo, alla Fortezza da Basso di Firenze, ha visto la partecipazione del MIM con un’area con desk dedicati all’accoglienza e all’informazione sulle attività del Ministero e circa 70 eventi organizzati fra convegni, seminari e workshop. I temi affrontati: dal PNRR al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), dallo sport al risparmio energetico, dal sistema 0-6 agli ITS Academy, dal Piano cinema alle collaborazioni con altre istituzioni.

“Una risposta ampiamente positiva dagli istituti sul PNRR”, ha aggiunto il Ministro, “è arrivata anche sul tema dell’orientamento, fondamentale anche nella lotta contro la dispersione scolastica. Sempre entro il 28 febbraio, le Secondarie di I e II grado hanno proposto 3.174 progetti su 3.193 totali sulla dispersione, per complessivi 500 mln circa. Tale investimento consentirà azioni di accompagnamento personalizzato e di mentoring, con cui si potranno meglio orientare gli studenti alla scoperta delle proprie attitudini. Questo è il nuovo paradigma, che pone costantemente al centro del sistema scolastico la persona di ciascuno studente”.

Video


Firenze, 10 marzo 2023 – Chiude i battenti questo pomeriggio la sesta edizione di DIDACTA ITALIA, che ha fatto registrare una partecipazione record di visitatori (triplicati rispetto all’edizione 2022) con un forte ampliamento della community digitale che nel secondo giorno di fiera ha toccato i 9.000 follower e registrato un aumento di visite ai canali ufficiali fino al +351%.

Ai dati di partenza in crescita esponenziale rispetto al 2022 (1.413 eventi e 342 espositori dell’intera filiera della scuola) si sono aggiunte le migliaia di visitatori fra docenti, dirigenti scolastici, operatori del settore scuola, studenti, giornalisti, influencer, blogger che hanno preso d’assalto gli stand partecipando attivamente ai seminari, workshop, convegni ed incontri, a riprova che il format della fiera è ormai consolidato rispondendo alla sempre più pressante domanda di aggiornamento e formazione del mondo della scuola.

“Chiudiamo questa sesta edizione di DIDACTA ITALIA – dichiara Lorenzo Becattini presidente di Firenze Fiera – con grande soddisfazione per l’altissima affluenza registrata in tutti e tre i giorni di fiera. E’ qui, a Firenze che ogni anno, grazie al lavoro di squadra consolidato con le istituzioni del Comitato organizzatore ma anche con enti, aziende, talenti creativi, mondo dei ‘media’ si fa formazione e la Fortezza da Basso rappresenta il luogo privilegiato per l’offerta completa dei nuovi strumenti e metodologie per la scuola del futuro”.

“Il successo straordinario di questa edizione – conclude Becattini – ci spinge a proseguire sulla strada intrapresa preparandoci fino da adesso al prossimo appuntamento che organizzeremo per il secondo anno consecutivo in Sicilia, a Misterbianco in provincia di Catania, dal 12 al 14 ottobre e per la prossima edizione nazionale che si svolgerà qua in Fortezza dal 20 al 22 marzo 2024.”

“La sesta edizione di Didacta Italia si conclude con un bilancio assolutamente positivo – dichiara lapresidente INDIRE Cristina Grieco che conferma l’ottimo lavoro di squadra fatto insieme agli altri organizzatori. Il successo di una manifestazione come questa passa necessariamente dalla qualità degli interventi proposti, e lo dimostra il tutto esaurito registrato ai workshop e ai seminari realizzati dal nostro Istituto. Eventi che hanno dato l’opportunità ai docenti di partecipare attivamente e di sperimentare metodologie e approcci innovativi su diversi fronti della didattica. Questa manifestazione si conferma sempre più come il luogo ideale in cui i docenti, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno avuto l’opportunità di partecipare a percorsi formativi che hanno avuto come filo rosso il miglioramento del sistema educativo e l’innovazione didattica nelle scuole”.


Firenze, 9 marzo 2023. Si chiude domani alla Fortezza da Basso la sesta edizione di DIDACTA ITALIA, che ha fatto registrare finora una grande affluenza di insegnanti, dirigenti scolastici, educatori, studenti e imprenditori del settore scuola.

Presente oggi la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, che ha partecipato al convegno internazionale sugli ITS. Nel corso della mattinata, all’Arena del MIM, si è svolta la presentazione del Piano Nazionale Cinema, alla presenza di Dirigenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del Ministero della Cultura e di INDIRE.

Nella giornata di domani, 10 marzo, alle ore 9,30 al Teatrino Lorenese, occhi puntati sul convegno Erasmus relativo alle opportunità di cooperazione e di mobilità offerte dal Programma negli ambiti Scuola ed Educazione degli adulti.

Alle ore 11,15, nell’Arena del MIM, si terrà il seminario STEAM nella scuola dell’infanzia: una proposta di Maria Montessori, durante il quale verranno presentati i materiali montessoriani dedicati al disegno geometrico in età prescolare (incastri di ferro). Il loro uso è molto indicato per presentare a livello puramente percettivo le figure geometriche a bambini in età prescolare, in un intreccio tra geometrie, arte ed estetica.

Alle 11,30, presso la Palazzina Lorenese, si svolgerà il seminario Nuova Didattica tra Metaverso, Realtà Aumentata e Virtuale, con una panoramica sui più recenti sviluppi nell’uso della tecnologia in ambito educativo, con particolare attenzione ai progressi di VR, AR e Metaverso.

Sempre alle 11,30, nel Teatrino Lorenese, è in programma il convegno L’orientamento per una società che cambia – L’esperienza in Germania e le proposte di innovazione dell’orientamento in Italia, con un focus sul futuro dell’orientamento, attraverso la visione di due Paesi, l’Italia, la Germania, a partire dalle riforme del sistema previste nel PNRR e dall’orientamento attivo nella transizione scuola-università. Il convegno è in collaborazione con Unioncamere Nazionale e ITKAM (Camera di Commercio italiana per la Germania).

A seguire, alle ore 12,00, nell’Arena Sport, il seminario Vademecum – La tutela dei minorenni nello sport: il ruolo di tecnici e dirigenti sportivi, con la presentazione del relativo Vademecum, per coloro che lavorano nel mondo dello sport e della scuola. L’iniziativa è a cura del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Sempre alle ore 12,00, nella Palazzina Lorenese, è in programma il seminario Ludoteca del Registro .it: educazione digitale e cybersecurity per le primarie, nel corso del quale verrà illustrato il manifesto “A scuola di cybersecurity” e i laboratori per le scuole primarie di primo grado per promuovere l’utilizzo consapevole della Rete.

Nella giornata conclusiva, presso il Padiglione Armeria, il Ministero della cultura – con il coordinamento del Segretariato generale Servizio VI e in collaborazione con la Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – propone uno spazio dedicato alla formazione con laboratori didattici per studenti e incontri tra i funzionari del Ministero della cultura e i docenti per presentare iniziative di educazione al patrimonio culturale. Tra i vari laboratori, si segnalano quello dedicato agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 dei Musei Reali di Torino e quello della Direzione regionale Musei Emilia-Romagna-Casa Romei che presenterà il videogame “Romei Game”.

Infine, in occasione dell’ultimo giorno della Fiera,verrà celebrata la figura di Maria Montessori, innovatrice della scuola e pensatrice di forte attualità, con una serie di iniziative per approfondire la storia, gli ideali e la modernità di questa straordinaria donna, creatrice di un nuovo modello didattico.


Firenze, 8 marzo 2023. Si è aperta stamani alla Fortezza da Basso la sesta edizione di DIDACTA ITALIA, il più importante appuntamento sull’innovazione della scuola, che ha fatto registrare da subito un’ampia affluenza di pubblico fra docenti, dirigenti scolastici, educatori e operatori provenienti da tutta Italia.

“Siamo molto contenti perché passare da 230 a 342 imprese è un salto incredibile, così come è cresciuta esponenzialmente la partecipazione a tutti i seminari, convegni e workshop – ha dichiarato Lorenzo Becattini presidente di Firenze Fiera. “segno tangibile di quanto sia sempre più importante occuparsi e investire nel mondo della scuola per modernizzare il nostro paese. Ringrazio il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio che ci ha onorato della sua partecipazione e tutte le altre autorità partecipanti compreso l’assessore all’istruzione della Regione Siciliana Mimmo Turano, con il quale abbiamo condiviso, nell’ottobre scorso, il successo della prima edizione siciliana di DIDACTA che è stata la prima fiera che la nostra società ha organizzato fuori da Firenze e dalla Toscana, e che ripeteremo dal 12 al 14 ottobre prossimo”.

“Didacta è un palcoscenico perfetto per parlare dei contenuti della scuola, dei suoi valori, dei tanti progetti innovativi che partono proprio sui banchi, ha aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Firenze ha ottenuto 44 milioni del Pnrr da dedicare al patrimonio scolastico e la Città metropolitana di Firenze ha avviato un piano di investimenti da 40 milioni di euro: abbiamo in cantiere tre nuovi asili nido, tre nuove scuole medie, due istituti superiori nel polo Meucci Galileo, e poi gli interventi di miglioramento delle scuole esistenti. La scuola è da sempre tra le nostre priorità Ricordo che da qui è partita la battaglia vincente per l’ora di educazione civica nelle scuole e sempre da qui è partita la sperimentazione dell’aggregazione delle scuole di formazione in un unico soggetto che tiene insieme- nel nuovo Politecnico delle arti – l’Accademia di Belle arti, l’Isia e il conservatorio Cherubini. La scuola deve essere al centro del nostro impegno e grazie anche a Didacta Firenze si conferma un laboratorio di innovazione e proposta in questo settore”.

“Portare in Italia l’esperienza di Didacta, nata e radicata in Germania, è un’occasione straordinaria per il nostro paese – ha affermato Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato. Parlare di formazione in termini innovativi incrociando esperienze diverse come si fa qui è un modo non solo per provare a risolvere i problemi che la nostra scuola ha oggi ma anche per proiettarla in un futuro, un futuro che è dietro l’angolo. Un futuro nel quale rivestono un ruolo centrale, la formazione, la valorizzazione degli insegnanti, lo spazio riservato a laboratori ed esperienze didattiche non tradizionali, l’attenzione rivolta ai singoli studenti e alle loro potenzialità”.

“Nel corso degli anni questa fiera è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento imprescindibile per chi opera in ambito scolastico e non solo – ha affermato con un collegamento video il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Da oggi fino al 10 marzo alla Fortezza da Basso di Firenze centinaia tra educatori docenti e dirigenti scolastici si incontreranno per partecipare a 800 tra workshop convegni e seminari. Una testimonianza tangibile del fatto che il mondo della scuola in Italia sente forte l’esigenza di fare innovazione lavorando per il futuro della scuola e dei nostri giovani. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà presente in modo massiccio in fiera con 70 eventi fra convegni e momenti di approfondimento e con un nostro spazio espositivo in cui si terranno incontri con i visitatori e con il personale scolastico. Abbiamo voluto partecipare attivamente perché crediamo fortemente nel valore di questa straordinaria iniziativa”.

“Apprezzo la scelta di far coincidere l’inaugurazione di Didacta con la giornata internazionale della donna – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – perché proprio ledonna sono parte essenziale e portante del mondo della scuola, a tutti i livelli. La sesta edizione di Didacta è dedicata al centenario della nascita di Calvino, ma in Toscana celebriamo anche il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani, che con la sua ‘Lettera ad una professoressa’ ha avviato una nuova fase nella didattica e nella pedagogia mondiale. Don Milani ha rappresentato una tappa fondamentale in quell’innovazione scolastica che presentiamo oggi e desideriamo continuare a portare avanti questo dinamismo, questa evoluzione della scuola, tenendo conto anche del sociale. Per questo la Regione Toscana destinerà risorse importanti a molti progetti innovativi, tra cui cito ad esempio i 233 milioni in 6 anni che abbiamo stanziato per garantire gli asili nido gratis per i bambini delle famiglie con Isee inferiore a 35.000 euro, in modo da non costringere le madri a scegliere tra famiglia e lavoro”.

“I numeri di Didacta 2023 ci riempiono di orgoglio per la grande partecipazione dei docenti, delle istituzioni e delle aziende – ha dichiarato Cristina Grieco, presidente Indire. “Oggi possiamo dire di aver vinto la scommessa iniziata 6 anni fa. Fiera Didacta rappresenta ormai un appuntamento di grande rilevanza per la formazione degli insegnanti, in una fase nella quale stiamo assistendo a un momento di trasformazione del modello scolastico italiano. 

La scuola è l’infrastruttura immateriale più importante per il futuro del Paese. Per questo, è ancora più importante utilizzare in modo efficace ed efficiente i finanziamenti del PNRR”.

“Didacta ci permette di investire sul nostro futuro, sui giovani e sulla crescita del nostro paese. La presenza della Regione Siciliana a Didacta Italia è il primo passo per costruire insieme un modo diverso di fare scuola, istruzione in aree geografiche diverse del paese. Parte adesso un percorso fatto di iniziative sulle innovazioni del mondo della scuola che devono diventare insegnamento e che ci porteranno all’edizione siciliana di Didacta Italia, a Misterbianco (CT) dal 12 al 14 ottobre, il commento di Mimmo Turano, assessore all’Istruzione e formazione professionale della Regione Siciliana.

“Formazione e orientamento sono fronti aperti, sui quali ci giochiamo la possibilità di aiutare la crescita delle imprese e del sistema economico- ha dichiaratoLeonardo Bassilichi presidente di Firenze Fiera. La Camera di Commercio di Firenze è impegnata su questo terreno, sia con il progetto Orientarsi al futuro, che coinvolge ogni anno oltre 6mila giovani delle scuole superiori, sia con la partecipazione diretta a scuole di formazione superiore come il Polimoda e la Scuola di scienze aziendali”.

Ricco il programma degli eventi di domani (giovedì 9 marzo).

Alle ore 11,30, si apre lo wokshop a cura di INDIRE dal titolo Lo straniero di Carta: dal Patrimonio culturale all’unità didattica, verso il PCTO. Lo straniero di Carta’ è un breve viaggio tra vari testi del XIX e del XX secolo, per comprendere meglio la percezione e la rappresentazione, in particolare, dello straniero, del “diverso”, e il modo in cui i libri per ragazzi – siano essi scolastici o di intrattenimento – sono stati strumento istruttivo-educativo volto anche al controllo e all’indirizzamento. A partire da questo segmento di Patrimonio culturale, come si è sviluppato un percorso di PCTO.  

Al Teatrino Lorenese alle ore 14 al via il convegno internazionale Higher Vet: i risultati e le sfide nel contesto internazionale, a cura di INDIRE, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del coordinamento della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e l’Associazione ITS Italy.  Nel corso dell’evento, che vedrà la partecipazione fra i relatori anche dell’On.le Paola Frassinetti, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione e del Merito, verranno messi a   confronto nuovi modelli e risultati per avviare un percorso che faciliti negli ITS Academy l’avvio di progetti di internazionalizzazione.

 

Sempre alle ore 14, presso lo stand di Unioncamere, al padiglione Arsenale, riflettori puntati sul seminario Certificazione delle competenze: dalla formazione in aula alla coprogettazione di esperienze aziendali di qualità per gli ITS Academy.  Il seminario intende promuovere la certificazione delle competenze degli studenti maturate in contesti non formali per la filiera di istruzione professionalizzante, fino al livello terziario. Si propone una metodologia didattica innovativa, basata sulle competenze, con la coprogettazione di esperienze di qualità in contesti aziendali sicuri in sinergia tra scuole e sistema ITS Academy finalizzata alla certificazione di parte terza valorizzabile, nella forma di open badge, nel CV dello studente.

Alle 14.30 alla Sala della Scherma, l’eventoLa scienza che intellige, incentrato sull’educazione STEM nella scuola dell’infanzia. Se ne parlerà con la Prof.ssaSDaniela Lucangeli delDipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università degli Studi di Padova.

Sempre nel pomeriggio, alle ore 14,30 al padiglione Spadolini (piano attico) Vincenzo Schettini presenterà il suo libro “La fisica che ci piace”, entrato subito nella top ten dei libri di saggistica più venduti nel 2022. Si tratta di un viaggio in forma di racconto in tutti gli ambiti della fisica, compresa quella contemporanea. Schettini ci farà rivivere il ritmo di alcune parti del libro in compagnia della sua immancabile ‘lavagnatta’.

“Imparare a orientare: scuola e istruzione superiore insieme per incoraggiare le scelte consapevoli dei giovani” è l’evento organizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) in programma alle ore 15nella Sala Seminari S13 alla Palazzina Lorenese.


Didacta Italia: torna la Fiera sull’innovazione nella scuola e per la scuola
Dall’8 al 10 marzo a Firenze, oltre 800 gli eventi formativi previsti
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito presente con un grande spazio espositivo e 70 fra workshop, convegni e seminari
Valditara: “Innovazione, ricerca e ambiente sano, ecco la Scuola 4.0”

Torna dall’8 al 10 marzo 2023 Didacta Italia, la principale manifestazione sulla scuola italiana e la formazione degli insegnanti. La tre giorni della fiera, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze, propone oltre 800 eventi formativi, tra workshop, seminari e convegni, rivolti a docenti, dirigenti scolastici e personale del mondo della scuola.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che fa parte del comitato organizzatore, aumenta, quest’anno, la propria partecipazione attraverso un grande standche mette al centro un’arena per la formazione di insegnanti, dirigenti e personale scolastico. L’arena sarà uno spazio di incontro e scambio tra il pubblico e l’Amministrazione. Nell’area del Ministero sono previsti anche desk dedicati all’accoglienza e all’informazione sulle attività del MIM. Sono circa 70 gli eventi organizzati dal Ministero quest’anno fra convegni, seminari e workshop, con temi che vanno dal PNRR al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), dallo sport al risparmio energetico, dal sistema 0-6 agli ITS, dal Piano cinema alle collaborazioni con altre istituzioni. Per il convegno di apertura, dedicato al tema dell’orientamento, è previsto un messaggio del Ministro Giuseppe Valditara.

“Questo evento rappresenta appieno lo spirito di una scuola intelligente, innovativa in tutti i suoi aspetti: a partire da ambienti accoglienti e stimolanti, dove ogni elemento, dalle luci ai colori, fino alla qualità dell’aria, contribuisca alla serenità della vita a scuola”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Ogni docente all’interno dell’istituto dovrebbe avere un suo studiolo arredato, nel quale fare ricerca, ricevere i genitori, preparare le lezioni. Così come è importante che gli insegnanti possano usufruire di una formazione continua durante tutta la loro carriera. La Scuola 4.0, come è anche indicato dal PNRR, deve essere un modello nell’utilizzo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, temi che sono sempre più all’ordine del giorno. Immagino le opportunità offerte agli studenti: seguire con traduzione simultanea una lezione di un luminare oltreoceano, accedere all’istante alle biblioteche più avanzate al mondo. La missione della scuola intelligente non è solo la didattica ma anche la ricerca e molti istituti hanno già preso questa direzione, alcuni producendo addirittura dei brevetti. Una nuova visione che coinvolge le materie Stem: l’insegnamento della matematica che parte dalla realtà e arriva all’astrazione, e in questo modo punta a coinvolgere tutti gli studenti e non solo quelli già portati per la materia. Questa è la nostra sfida, modernità e innovazione, una scuola in cui si entra con passione”.

“Per l’edizione 2023 di Didacta Italia – dichiara Cristina Grieco, Presidente di INDIRE – presentiamo un programma scientifico molto vario che vuole stare al passo con i bisogni di innovazione della scuola italiana. Lo sforzo organizzativo per il nostro Istituto è davvero importante, con oltre 130 iniziative di formazione tra seminari, workshop immersivi e conferenze. Verranno riproposti, in una formula molto più dinamica, i 6 “dipartimenti”, che permetteranno ai docenti di ogni ordine e grado di vivere un’esperienza formativa immersiva e coinvolgente. I convegni saranno una grande occasione di approfondimento su vari temi, dagli ITS all’orientamento scolastico e universitario, dalle differenze di genere alle architetture scolastiche. Fiera Didacta Italia – conclude Cristina Grieco – rappresenta un appuntamento ormai consolidato per la scuola italiana, nel quale come Istituto possiamo offrire un’esperienza concreta e diretta ai docenti sull’uso delle nuove metodologie didattiche e di un nuovo modo di organizzare il tempo e lo spazio del fare scuola”.

“Con più di 800 eventi e 342 espositori ci accingiamo ad aprire alla Fortezza da Basso la sesta edizione di Didacta Italia con rinnovato orgoglio ed entusiasmo, dichiara Lorenzo Becattini, Presidente di Firenze Fiera. “Grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione e Merito, del Ministero dell’Università e della Ricerca, di Indire, di Didacta International e di tutti gli altri componenti il Comitato organizzatore siamo riusciti a far nascere e crescere a Firenze (crocevia di culture diverse) la più importante fiera sulla formazione e l’innovazione didattica in Italia”. “In un mondo globalmente interconnesso, sempre più ‘fluido’ e che sta radicalmente cambiando – conclude Becattini – credo sia fondamentale ripartire dalla scuola, chiamata a formare cittadini consapevoli, senza confini, cittadini del mondo. E Didacta Italia rappresenta un appuntamento irrinunciabile per tutti i professionisti del settore, luogo privilegiato per la costruzione dei cittadini del futuro”.

Il programma di quest’anno prevede tante novità, a partire dai laboratori sulle architetture scolastiche, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico, e di un’area green, con un focus sull’economia circolare e sulla transizione ecologica. Tra le diverse tematiche trattate, una serie di eventi riguarderà lo sport e l’attività motoria, mentre un’ampia area immersiva sarà dedicata al settore alberghiero.

Per l’edizione 2023, dedicata quest’anno allo scrittore Italo Calvino nel centenario della sua nascita, saranno realizzati anche 6 dipartimenti, a cura di INDIRE, durante i quali i docenti potranno partecipare a un percorso formativo su una tematica specifica affrontata creando delle connessioni tra le varie discipline didattiche. Dei 6 dipartimenti, 4 sono rivolti alle scuole secondarie del settore umanistico, scientifico, artistico e biblioteche scolastiche innovative, mentre gli altri 2 fanno riferimento al segmento 0-6 e alla scuola primaria.

Una parte delle iniziative riguarda i convegni, con un interesse sui temi dell’Orientamento scolastico e universitario, sull’insegnamento della fisica, sul superamento delle discipline, sugli ITS (Istituti Tecnici Superiori) a livello internazionale, sull’intelligenza artificiale e sulle differenze di genere.

L’ultimo giorno della Fiera, il 10 marzo verrà celebrato, per il secondo anno consecutivo, il “Montessori day”, una giornata no stop in cui sarà possibile approfondire la storia, gli ideali e la modernità di questa straordinaria donna innovatrice di un nuovo modello didattico.

Durante la tre giorni di mostra, oltre alle attività formative, i partecipanti potranno visitare una ricca sezione espositiva con 342 aziende della filiera della scuola e dell’istruzione: dal settore dell’editoria alle tecnologie informatiche di ultimissima generazione, dall’arredo alla refezione. Fra i partecipanti anche numerose istituzioni nazionali e internazionali, strutture scientifiche e culturali, università, scuole, associazioni, imprese, fondazioni e musei. Tutti gli eventi sono disponibili all’indirizzo https://fieradidacta.indire.it/it/programma/. Per cercare gli eventi proposti dal MIM basta navigare nel programma completo, cliccare il tasto “Organizzato da” e selezionare “Ministero dell’Istruzione e del Merito”.

La conferenza di presentazione del programma


Prende il via mercoledì 8 marzo Didacta Italia, la principale manifestazione sulla scuola italiana e la formazione degli insegnanti. L’appuntamento coinvolgerà per tre giorni docenti, dirigenti scolastici e personale del mondo della scuola con oltre 800 eventi formativi, tra workshop, seminari e convegni in programma alla Fortezza da Basso di Firenze.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che fa parte del comitato organizzatore, aumenta, quest’anno, la propria partecipazione attraverso un grande stand che mette al centro un’arena per la formazione di insegnanti, dirigenti e personale scolastico. L’arena sarà uno spazio di incontro e scambio tra il pubblico e l’Amministrazione.

Nell’area del Ministero sono previsti anche desk dedicati all’accoglienza e all’informazione sulle attività del MIM. Sono circa 70 gli eventi organizzati dal Ministero quest’anno fra convegni, seminari e workshop, con temi che vanno dal PNRR al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), dallo sport al risparmio energetico, dal sistema 0-6 agli ITS, dal Piano cinema alle collaborazioni con altre istituzioni. Al convegno del 10 marzo dedicato al tema dell’orientamento è previsto un saluto del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il Sottosegretario Paola Frassinetti parteciperà al convegno dedicato agli ITS Academy il 9 marzo alle ore 14.00.

L’edizione 2023, dedicata quest’anno allo scrittore Italo Calvino nel centenario della sua nascita, prevede tante novità, a partire dai laboratori sulle architetture scolastiche, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico, e un’area green, con un focus sull’economia circolare e sulla transizione ecologica. Tra le diverse tematiche trattate, una serie di eventi riguarderà lo sport e l’attività motoria, mentre un’ampia area immersiva sarà dedicata al settore alberghiero.

L’ultimo giorno della Fiera, il 10 marzo, verrà celebrato, per il secondo anno consecutivo, il “Montessori day”, una giornata no stop in cui sarà possibile approfondire la storia, gli ideali e la modernità di questa straordinaria donna, creatrice di un nuovo modello didattico. Sarà possibile seguire il racconto delle giornate sui social del Ministero attraverso l’hashtag #Didacta23.


Si svolge martedì 21 febbraio, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, la presentazione del programma della sesta edizione di Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico dedicato all’istruzione e all’innovazione scolastica.
L’appuntamento è alle ore 12.00, in Sala “Aldo Moro”, alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara. Apre i lavori Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione. Intervengono Cristina Grieco, Presidente di INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), e Lorenzo Becattini, Presidente di Firenze Fiera.
Saranno presentati il programma generale e quello del MIM, che quest’anno partecipa con oltre 60 eventi fra seminari e workshop.


Didacta Italia: dall’8 al 10 marzo, torna la scuola innovativa
Un percorso formativo nella didattica immersiva, il metaverso e la realtà aumentata

La scuola del futuro sarà visibile alla sesta edizione di Didacta Italia, dall’8 al 10 marzo 2023, alla Fortezza da Basso di Firenze. Nella tre giorni della fiera i docenti potranno partecipare a workshop che si svolgono in un’aula dedicata al metaverso, oppure scegliere quella immersiva, grazie alla realtà aumentata attraverso l’uso di monitor e visori 3d, per vivere delle interessanti esperienze didattiche virtuali.

I workshop immersivi verranno dislocati in 6 dipartimenti. I primi quattro sono rivolti alle scuole secondarie, suddivisi per umanistico, scientifico, artistico e biblioteche scolastiche innovative. Sono previsti due eventi al giorno, durante i quali i docenti potranno partecipare ad un percorso formativo partendo da una determinata tematica che verrà affrontata da diversi punti di vista, creando una sorta di “ibridazione disciplinare”, ovvero delle connessioni tra le varie discipline didattiche. A questi dipartimenti si aggiungono quelli riguardanti lo 0-6 e la primaria.

A Didacta Italia sono previsti anche laboratori sulle architetture scolastiche; verranno affrontati, tra gli altri, temi come il risparmio energetico, la qualità della luce, l’efficacia dei colori e l’uso del fotovoltaico. Le attività sono rivolte oltre che ai docenti, anche ad un pubblico nuovo per Didacta, ma connesso alla scuola, come enti locali, ingegneri e architetti.

Un’altra area riguarderà lo sport e l’attività motoria, con eventi dedicati allo sport e alla salute.

Cresce l’attenzione e la visibilità data alla transizione ecologica con un’area green curata dall’ecologista Rossella Muroni: uno spazio rinnovato che quest’anno accenderà i riflettori sulle competenze necessarie per fare dell’economia circolare e delle energie pulite gli strumenti per la lotta ai mutamenti climatici, ma anche un’occasione di nuova economia e posti di lavoro. 

Infine, non mancheranno i workshop del settore alberghiero che si terranno in un’apposita cucina immersiva.

A fianco delle numerose attività formative sono previsti una serie convegni, tra cui uno dedicato agli ITS (Istituti Tecnici Superiori), che sono tra le novità del post secondario nel sistema scolastico italiano, e seminari con ospiti internazionali.

L’ultimo giorno della Fiera, il 10 marzo verrà celebrato, per il secondo anno consecutivo, il “Montessori day”, una giornata no stop in cui sarà possibile approfondire la sua storia, i suoi ideali e modernità di questa straordinaria donna innovatrice di un nuovo modello didattico.

Durante la tre giorni di fiera, oltre alle attività formative, i partecipanti potranno visitare una riccasezione espositiva con le principali aziende della filiera della scuola e dell’istruzione: dal settore dell’editoria alle tecnologie informatiche di ultimissima generazione, dall’arredo alla refezione. Fra i partecipanti anche numerose istituzioni nazionali e internazionali, strutture scientifiche e culturali, università, scuole, associazioni, imprese, fondazioni e musei.

Didacta Italia è organizzata da Firenze Fiera con il coordinamento scientifico di INDIRE e di Giovanni Biondi, in partnership con Didacta International e con un Comitato organizzatore composto da Ministero dell’Istruzione e Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Unioncamere, ITKAM e Destination Florence Convention & Visitors Bureau.

Il programma completo degli eventi verrà pubblicato sul sito www.fieradidacta.it

Safer Internet Day

  • Nota 30 gennaio 2023, AOODGSIP 357
    Safer Internet Day “Together For A Better Internet” – 7 febbraio 2023. Giornata mondiale per la sicurezza in rete: evento in diretta streaming per tutte le istituzioni scolastiche

Si è svolto questa mattina a Roma l’evento nazionale per le scuole dedicato alla celebrazione del Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre cento nazioni, alla quale aderisce anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il Ministro Giuseppe Valditara è intervenuto alla manifestazione con un videomessaggio rivolto al mondo della scuola.

L’iniziativa di oggi è stata organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico che, dal 2012, coordina il Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse” attraverso il quale sono promosse numerose attività sul tema della sicurezza in Rete e sull’uso positivo degli strumenti digitali.

Nel suo videomessaggio, il Ministro Valditara ha spiegato che “molte possono essere le opportunità offerte dalla Rete: dallo sviluppo delle abilità di ricerca e di valutazione critica delle informazioni al potenziamento di un senso di competenza, dalla possibilità di incrementare le abilità socio-relazionali all’opportunità di entrare in contatto con interlocutori di tutto il mondo. Ma l’altra faccia della medaglia è rappresentata dai rischi di diffusione di informazioni riservate, di esposizione a materiale inappropriato, di cyberbullismo o di dipendenza”. Il Ministro si è soffermato sulla necessità di “lavorare sullo sviluppo delle competenze digitali di bambini e ragazzi, costruendo un vero e proprio percorso di consapevolezza e di cittadinanza digitale. Qui la scuola può e deve avere un ruolo fondamentale. E non è un caso che noi investiremo 2 miliardi e 100 milioni di euro proprio sulla cittadinanza digitale”.

La ricerca
Alla base delle riflessioni della giornata, i dati della ricerca realizzata da “Generazioni Connesse” sulla quantità e sulla qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi in Italia, che quest’anno ha coinvolto 3.488 studentesse e studenti delle Scuole secondarie di I e II grado. Nei dati uno spaccato sul mondo dei giovani, dalle ore passate sul web, all’uso dell’intelligenza artificiale (vedi link al video dell’evento e alla news precedente).

Il concorso “Online: on life”
In occasione del Safer Internet Day, la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del MIM ha lanciato oggi il concorso di idee “Online: on life”, rivolto a tutte le scuole di ogni grado. I partecipanti dovranno raccontare la giornata tipo di uno studente in Rete, attraverso lo strumento digitale che si ritiene più opportuno: cortometraggio, storytelling, display wall, videogiochi, risorse realizzate attraverso il coding, esperienze realizzate con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e altro. Si potrà aderire entro e non oltre le ore 23:59 del 31 marzo 2023. L’obiettivo dell’iniziativa è sviluppare nelle studentesse e negli studenti la capacità di individuare i rischi e i pericoli provenienti dal mondo del web, ma anche l’utilizzo critico e creativo degli strumenti tecnologici nella vita scolastica.

Il video dell’evento
Il videomessaggio del Ministro Giuseppe Valditara
Foto