LICEO COREUTICO: CLAMOROSI ERRORI DELLA RIFORMA

LICEO COREUTICO: CLAMOROSI ERRORI DELLA RIFORMA, COMPROMESSA LA QUALITA’ DIDATTICA

Quali prospettive ha ad oggi uno studente del liceo coreutico dopo la pubblicazione del decreto presidenziale del 22 febbraio 2016, (disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento)?Ecco gli aberranti provvedimenti previsti:Eliminazione di un percorso specifico di studio per la materia Storia della danza: Storia della danza non ha una sua classe di concorso ma è stata accorpata all’interno delle materie riservate ai docenti delle tecniche della danza (classica e contemporanea),  di carattere pratico e laboratoriale. Eliminazione delle ore di accompagnamento alle lezioni di tecnica della danza per i pianisti accompagnatori, (saranno previste solo per i laboratori coreutici e coreografici).Introduzione della possibilità di insegnare le tecniche e il repertorio  (laboratorio coreografico) anche ai diplomati del corso di composizione  coreografica per i quali non è previsto un piano di studi  in cui sono presenti le discipline specifiche per le docenze nei licei.Esclusione dal concorso per i docenti di tecnica in quanto non sono in possesso del TFA (tirocinio formativo attivo) un corso universitario post laurea che permette di ottenere il titolo di abilitazione all’insegnamento per la scuola superiore, mai istituito dal Miur.Conseguenze:Chi insegnerà storia della danza non avrà competenze specifiche, perché le discipline necessarie per una formazione adeguata di questa materia (musicologia, storia del teatro, estetica …)  sono presenti esclusivamente nei piani di studio delle lauree magistrali universitarie.Il docente di repertorio classico potrebbe non aver la minima conoscenza dello stesso.Le lezioni di tecnica classica e contemporanea saranno effettuate con il supporto di un cd, in modo sterile e per nulla professionale.Penalizzazione dei docenti di tecnica della danza , in servizio da anni, reclutati in modo anomalo e   Senza prospettive per un inserimento nelle GAE e nella scuola.
Questa riforma oltre a creare altri disoccupati svilisce la valenza culturale del coreutico degradato a liceo di indirizzo specifico senza gli insegnamenti fondamentali.
Chiediamo che da parte del Ministero dell’Istruzione e ai sindacati del settore scuola siano intraprese tutte le azione necessarie alla tutela della qualità dell’insegnamento e al riconoscimento della professionalità acquisite, che è anche alla base, nel testo, della riforma Renzi della Buona Scuola. Condividete la nostra protesta (l’invito è rivolto a tutti) affinché la buona scuola sia buona davvero e non solo una definizione priva di contenuti.

Scuola senza insegnanti

SCUOLA SENZA INSEGNANTI di Umberto Tenuta

CANTO 639 è la migliore scuola.

Una scuola senza docenti che insegnano, nella quale gli alunni si fanno domande ed i docenti li aiutano a inventare risposte.

 

Emilio è stato il primo alunno di una siffatta scuola.

Scuola senza banchi.

Senza cattedre.

Senza lavagne.

Senza libri di testo.

Il bosco, la campagna, i colli, i monti, i cieli, i laghi, i fiumi e i mari sono l’abbecedario degli alunni.

Non ascoltano lezioni.

Non temono interrogazioni.

Possono fare tutte le domande.

Nessuno risponde loro.

Le risposte se le devono cercare, ricercare, inventare, costruire.

Anche in gruppo.

Al docente si rivolgono solo per avere qualche suggerimento, mai la risposta.

A loro la gioia di trovare la risposta.

Le risposte trovate, inventate, costruite sono la loro ricompensa, la ricompensa alla loro gioiosa fatica.

Fatica dei piccoli scienziati, dei piccoli storici, dei piccoli geografi, dei piccoli grammatici, dei piccoli poeti.

La scuola non è capovolta.

È rinnovata.

La Rinnovata di Giuseppina.

La Casa di Maria.

La Materna di Rosa.

La Zoiosa di Vittorino.

O che bella la scuola!

La scuola senza le lezioni degli insegnanti.

La scuola di Adamo e di Eva.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”