UNA DIRIGENZA CHE NON SI VUOLE VALUTARE

UNA DIRIGENZA CHE NON SI VUOLE VALUTARE

Si sapeva bene che i sindacati di comparto, dando ipocritamente mostra di voler tutelare la controparte dei docenti e del personale ATA, avrebbero reiterato l’ennesimo niet anche sull’ultimo dispositivo messo a punto dal MIUR, che si fonda sull’applicazione del disastro della 107.

Dunque, la valutazione non s’ha da fare, nonostante siano oramai decorsi tre lustri dal conferimento della qualifica dirigenziale ai già presidi, direttori didattici e figure affini.

Una dirigenza specifica deve così restare l’unica dirigenza pubblica a non essere valutata.

Perché una dirigenza non valutata non è legittimata a valutare i propri dipendenti né a corrispondere premi ovvero irrogare sanzioni e, ancor prima, a individuare i docenti dagli ambiti territoriali e poi stipulare i relativi atti d’incarico: pur se queste attribuzioni portate in dote dalla Buona scuola paiono in procinto di essere vanificate dallo scellerato Accordo sottoscritto dal MIUR e sempre dai sindacati di comparto il 29 dicembre 2016, replicante i contenuti dell’Intesa del precedente 30 novembre tra i vertici della Funzione Pubblica e i segretari confederali di CGIL-CISL-UIL per modificare, con privati strumenti pattizi ed in assenza delle parti interessate, norme imperative.

Sennonché un’Associazione sindacale, la più autorevole e relativamente più rappresentativa della dirigenza scolastica, licenzia un comunicato di fuoco per stigmatizzare, giustamente, il cedimento dell’Amministrazione, rimarcando che non si possono valutare i dirigenti mentre vengono meno gli strumenti più incisivi per la loro azione, una volta che ne risultino svuotate le prerogative. Per poi concludere: no alla valutazione dei dirigenti scolastici se se ne indebolisce la funzione.

DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf. non è in grado di stimare – né è rilevante – se questa analoga radicale posizione si proponga di indurre ad un auspicabile e doveroso ripensamento l’Amministrazione oppure – a detta del segretario generale della UIL Scuola – costituisca la classica pezza a colori per uscire da un sistema in cui ci si era infilati…e riconquistare il consenso che si stava perdendo”.

Di certo, se cinque sindacati rappresentativi su sei, che assommano il 94% delle deleghe rilasciate dai dirigenti scolastici, sono – non importa se per opposte ragioni – contrari anche a questa valutazione, allora è la valutazione tout court che è destinata a fallire.

E, fallendo, darà la stura all’ennesimo rinvio sine die della legittima aspirazione di normalità di una dirigenza non più aggettivata. Perché senza valutazione non c’è dirigenza!.

DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf. ritiene, al di là dei reali intendimenti del più autorevole e relativamente più rappresentativo sindacato della dirigenza scolastica, che deve essere disinnescato un pericoloso cortocircuito, per intanto ed anzitutto non essendo assolutamente vero che la dirigenza scolastica non possa essere sottoposta a valutazione sol perché se ne annacquano – o se ne azzerano – i poteri.

Impregiudicate le esigenze di garanzia dei suoi destinatari, una corretta valutazione dovrà, semplicemente, considerare, oltre all’effettività e alla qualità delle risorse assegnate, i reintrodotti vincoli di sistema che eroderebbero poteri gestionali non più nella loro diretta disponibilità.

Scartato ancora una volta quel sobrio modello, essenziale e funzionale, da tempo utilizzato per la valutazione della dirigenza del MIUR, e pure in qualche misura a suo tempo suggerito da Consiglio superiore della pubblica istruzione, in sostanza si tratterà di curare la diligente compilazione delle – tante – carte (al momento sono 20, dal PTOF agli Strumenti di percezione del servizio) e correlarle al rispetto delle procedure.

Insomma, come nella sequela delle risalenti iperconcettuose e naufragate sperimentazioni, i risultati dell’azione del dirigente scolastico e il raggiungimento degli obiettivi coincidono con i comportamenti organizzativi, rilevabili con una serie di indicatori e descrittori la cui frequenza e la cui intensità siano convenzionalmente ritenuti significativi.

E’ dunque una valutazione di processo, peraltro connaturata alla peculiarità delle istituzioni scolastiche, non assimilabili ad un ufficio amministrativo, strutturalmente contrassegnato da procedure in larga prevalenza standardizzate per la produzione di atti giuridici esenti dai canonici vizi di legittimità (incompetenza, eccesso di potere, violazione di legge); nel mentre le scuole sono chiamate a progettare e realizzare un servizio tecnico, d’indole immateriale (istruire, educare, formare), mediato da organi collegiali con poteri deliberanti e non meramente consultivi, idonei ad esprimere determinazioni volitive finali, ed erogato da soggetti professionali la cui azione, connotata da ampi margini di discrezionalità, va parimenti coordinata e condotta a sistema dal dirigente preposto alla conduzione di queste, molto particolari, strutture organizzative tipicamente a legami deboli, in cui l’interpretazione prevale sull’ordinata esecuzione, con la conseguenza della non prevedibilità-omogeneità ed una certa imponderabilità degli esiti: che, naturalmente, non si possono scaricare sul dirigente scolastico, perché non sono nella sua diretta disponibilità.

Non sussiste dunque ragione giuridica nel rifiutare questa valutazione come una delle tante molestie burocratiche, perché comunque trattasi quasi tutte di carte che devono essere prodotte a prescindere.

E, soprattutto, non è conveniente rifiutarla, se si assumono sani criteri pragmatici: invero impresa ostica per una categoria che spesso pare vocata al martirio, se dire autolesionismo disturba.

Perché, se è pur vero che le ricadute economiche non paiono di significativa consistenza, sideralmente lontane dalle cifre percepite dai generici dirigenti amministrativi e tecnici del medesimo datore di lavoro, sottrarsi, ancora una volta, alla valutazione significa cristallizzare lo status di dirigenti figli di un dio minore.

 

Decreti attuativi “Buona scuola”: si riapra il confronto

Decreti attuativi “Buona scuola”: si riapra il confronto

La FISH è stata oggi ricevuta alla Camera dalle Commissioni VII (Cultura, Scienza e Istruzione) e XII (Affari sociali) che congiuntamente stanno esaminando gli schemi dei decreti attuativi della legge 107/2015 (“Buona Scuola”) per i relativi pareri.

“Sono norme che possono segnare in modo determinante la qualità didattica e, prima ancora, l’effettiva inclusione degli alunni e studenti con disabilità. – anticipa Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Sulla rilevanza di questo momento sentiamo tutto il sostegno, ma anche la preoccupazione, di migliaia di famiglie. Abbiamo, quindi, vissuto e condotto questo confronto con particolare determinazione e fermezza, anche perché le premesse e le proposte sono molto lontane dai principi e dalle soluzioni che perseguiamo da sempre.”

E le osservazioni di FISH, contenute in una dettagliata e ponderosa memoria, non riguardano solo lo schema di decreto sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità (Atti del Governo, n. 378), ma anche altri 3: n. 377 (formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria), n. 380 (scuola d’infanzia), n. 384 (valutazione e certificazione delle competenze).

“Non abbiamo espresso solo osservazioni, critiche, suggerimenti a tutto tondo, ma anche richieste che riteniamo irrinunciabili per poter considerare questi provvedimenti per lo meno non in contrasto con la Costituzione e con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. – prosegue Vincenzo Falabella – Vista l’ampiezza degli aspetti sollevati e il dettaglio dei rilievi abbiamo raccolto la disponibilità da parte delle relatrici delle Commissioni a ulteriori confronti di approfondimento.”

In effetti, gli elementi sollevati sono particolarmente pressanti. Si va dalla richiesta di partecipazione di tutti gli attori (persone con disabilità, famiglie, enti locali e sanitari) alla formulazione del profilo di funzionamento ed alla quantificazione delle risorse per una effettiva inclusione, alla concreta realizzazione della continuità didattica, in particolare dei docenti per il sostegno, sullo stesso alunno con disabilità. Si chiede la declinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in tema di inclusione scolastica alla determinazione del tetto massimo inderogabile di 22 alunni per classe di ogni ordine e grado, in presenza di uno con disabilità grave o due con disabilità non grave.

E ancora: il riconoscimento del ruolo educativo degli asili nido (0-3 anni) con l’esplicitazione del diritto all’istruzione precoce dei bambini con disabilità di età 0-6 con priorità di accesso.

Ma richieste forti riguardano anche la formazione iniziale sulle didattiche inclusive per tutto il personale scolastico, in particolare per i docenti curriculari di scuola secondaria.

“Ci sentiamo – speriamo non ingenuamente – in una posizione di forza: abbiamo dimostrato al contempo capacità tecnica nel proporre soluzioni sostenibili e la presenza politica che deriva dalle istanze di migliaia di famiglie. Ci auguriamo prevalga quella ragionevolezza necessaria a modificare i decreti proposti e a riaprire il confronto.”

“Progettare lo sport paralimpico”, Alex Zanardi a Firenze

Redattore Sociale del 30-01-2017

“Progettare lo sport paralimpico”, Alex Zanardi a Firenze

Un incontro all’ospedale di Careggi per riflettere sulla disabilità nello sport e sulle olimpiadi giapponesi del 2020. Parteciperà anche l’assessore regionale Saccardi.

FIRENZE. “Verso Tokyo 2020: progettare lo sport paralimpico”. E’ questo il titolo dell’intervento di Alex Zanardi in programma nel convegno che si svolgerà il primo febbraio nell’Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale Careggi in Largo Brambilla 3 a Firenze. L’apertura dei lavori, un’occasione per riflettere sulla disabilità nello sport e sulle olimpiadi giapponesi del 2020, è alle 11:00 con il Direttore generale di Careggi Monica Calamai, l’Assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, l’Assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci. Seguiranno le relazioni del Direttore dell’Unità Spinale di Careggi Giulio Del Popolo e di Piero Amati del Gruppo sportivo che opera in questa struttura.

Esami di Stato: Materie seconda prova scritta

Il MIUR rende note le materie dell’Esame di Stato 2017: Latino al Liceo classico, Matematica allo Scientifico, Economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici, Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali degli istituti professionali.



#Maturità2017, Fedeli annuncia con un video
le materie della seconda prova
Matematica allo Scientifico, Latino al Classico

Latino al Liceo classico, Matematica allo Scientifico, Economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici, Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali degli Istituti professionali.

Sono alcune delle materie scelte per la seconda prova scritta della Maturità 2017, annunciate oggi dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, con un video lanciato sulla pagina Facebook e sui social del Ministero.

“Care ragazze e cari ragazzi ci siamo, questo è uno dei momenti più attesi da voi e dalle vostre famiglie. In tanti mi avete scritto in questi giorni su Facebook e so che state aspettando con curiosità, emozione e interesse”, così la Ministra nel video.

“Come ogni anno – ricorda Fedeli alle studentesse e agli studenti – la scelta delle materie ha tenuto conto del percorso scolastico che voi avete affrontato. Sono sicura – prosegue la Ministra rivolgendosi alle maturande e ai maturandi – che con impegno e dedizione e con la guida sapiente delle vostre e dei vostri docenti affronterete questa prova nel migliore dei modi possibili. Vi invito a studiare e a consolidare la vostra preparazione. Vi faccio un grandissimo in bocca al lupo. So che ce la farete”.

Per la scelta delle materie è stato utilizzato in alcuni casi il criterio dell’alternanza, in altri si è preferito il consolidamento della materia più rappresentativa del percorso di studi e maggiormente qualificante rispetto al profilo in uscita degli studenti.

In occasione della comunicazione delle materie della seconda prova scritta è stato anche lanciato il canale Instagram del Ministero: continuiamo ad ampliare la nostra presenza sui social per raggiungere un’utenza sempre più trasversale in modo diretto e immediato, con una nuova attenzione rivolta in particolare a studentesse e studenti. Il percorso di avvicinamento alla Maturità sarà accompagnato da una serie di attività di comunicazione dedicate alle ragazze e ai ragazzi che faranno l’esame a giugno, con video di esperti, curiosità e informazioni sulla preparazione delle prove.

La Maturità 2017 avrà inizio mercoledì 21 giugno, con la prova di Italiano. Il 22 giugno sarà la volta della seconda prova scritta, nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. Quest’anno la prima prova scritta è affidata a commissari esterni, mentre la seconda prova scritta è affidata a commissari interni.

I Licei
Le materie per la seconda prova sono: Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Matematica al Liceo scientifico – opzione Scienze Applicate; Lingua straniera L1 al Liceo linguistico; Scienze umane al Liceo delle scienze umane; Diritto ed economia politica al Liceo delle scienze umane – opzione Economico sociale; Discipline artistiche e progettuali, caratterizzanti l’indirizzo di studi nel Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione al Liceo musicale; Tecniche della danza al Liceo coreutico;

Gli Istituti tecnici
Tra le materie scelte per i Tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing; Discipline turistiche e aziendali per il Turismo; Impianti energetici, disegno e progettazione per l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Energia; Struttura, costruzione, sistemi impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e  Logistica; Topografia per l’indirizzo Costruzioni, Ambiente e  Territorio.

Gli Istituti professionali
Tra le materie scelte per i Professionali: Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera – articolazione Enogastronomia; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali; Tecniche di produzione e di organizzazione nell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria; Linguaggi e tecniche della progettazione e comunicazione audiovisiva per l’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria, opzione Produzioni audiovisive.

Atelier creativi: pubblicata la graduatoria dei 1.873 progetti vincitori

da Il Sole 24 Ore

Atelier creativi: pubblicata la graduatoria dei 1.873 progetti vincitori

Stampanti e scanner 3D, kit per la robotica, per il making e il tinkering, per combinare manuale e digitale, didattica formale e informale. Gli spazi delle scuole primarie e secondarie di primo grado diventano atelier creativi. È da oggi on line la graduatoria dei 1.873 progetti che saranno finanziati attraverso i 28 milioni messi a bando nel 2016 per innovare gli spazi didattici nella scuola del I ciclo.

I vincitori
Dal laboratorio di astronomia dove saranno gli stessi studenti a creare artigianalmente gli strumenti astronomici, a quello per la creazione di format narrativi attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Dall’atelier per lo studio della biomeccanica del corpo umano a quello sul riciclo di tessuti, il recupero di piccoli giocattoli e materiale plastico per la realizzazione di manufatti anche tramite l’utilizzo di stampanti 3D.
Sono alcuni dei progetti che hanno passato il vaglio della Commissione esaminatrice che ha valutato oltre 3.400 proposte arrivate al Ministero. La procedura di selezione si è svolta completamente on line e le scuole, per la prima volta, sono state accompagnate nel processo di elaborazione delle loro proposte attraverso sedute in live streaming di supporto amministrativo e tecnico organizzate dal Miur. Grazie a questo finanziamento oltre un terzo delle scuole del I ciclo avrà un laboratorio innovativo.

La ripartizione
Gli atelier vincitori saranno finanziati con un contributo massimo di 15.000 euro e sono così suddivisi per regione:
– Abruzzo: 47
– Basilicata: 25
– Calabria: 83
– Campania: 226
– Emilia-Romagna: 120
– Friuli: 38
– Lazio: 159
– Liguria: 42
– Lombardia: 263
– Marche: 51
– Molise: 13
– Piemonte: 133
– Puglia: 144
– Sardegna: 56
– Sicilia: 199
– Toscana: 108
– Umbria: 33
– Veneto: 133

Scuole più inclusive e innovative, il piano Fedeli in 10 mosse

da La Tecnica della Scuola

Scuole più inclusive e innovative, il piano Fedeli in 10 mosse

Un piano di investimenti per rendere la scuola sempre più aperta, inclusiva, innovativa.

A presentarlo sarà la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, martedì 31 gennaio, alle ore 13.30, all’interno della sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere a Roma.

“Il piano – spiega l’ufficio stampa del dicastero di Viale Trastevere – è basato su 10 azioni e filoni di intervento, sarà finanziato attraverso i fondi del Programma Operativo Nazionale (PON) per la Scuola”.

Trattandosi di un progetto finanziato con fondi Pon, si prevede che questi veranno maggiormente impiegati per le province dove è maggior il rischio di abbandono dei banchi, ma anche dove è più alto il numero di alunni stranieri e dove scarseggiano le nuove tecnologie.

Deleghe e contratti: che fine fanno se si vota a giugno?

da La Tecnica della Scuola

Deleghe e contratti: che fine fanno se si vota a giugno?

Si fanno sempre più insistenti le voci di elezioni a giugno e, a questo punto, c’è da chiedersi che fine faranno i numerosi temi sospesi della scuola.
Il primo interrogativo è: cosa succederà ai decreti applicativi della legge 107?
In questo caso la risposta dovrebbe essere piuttosto semplice: la procedura per l’approvazione degli 8 decreti si deve chiudere entro il 17 aprile e quindi il Governo farà certamente in tempo a portare a termine l’operazione.
Salterà invece il disegno di legge per la revisione del TU 297 sulla scuola che richiede tempi lunghi e, soprattutto, il  passaggio dalle aule parlamentari (ma in caso di elezioni a giugno, il Parlamento potrebbe essere sciolto già ad aprile).

Qualche ripercussione potrebbe esserci anche sulla contrattazione per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie: in assenza di un Governo nella pienezza dei suoi poteri sarebbe ancora più difficile per i sindacati “strappare” qualche deroga alle disposizioni della legge 107.

Altro nodo: il contratto nazionale e gli aumenti stipendiali.

E’ possibile che, come ha già annunciato Valeria Fedeli, ad aprile si insedi il tavolo contrattuale ma sarebbe del tutto evidente che la trattativa risentirebbe in qualche modo del clima pre-elettorale.
In ogni caso non si capisce in che modo ad aprile le risorse per il contratto possano essere maggiori di quelle disponibili oggi.
Oltretutto si deve tener conto del fatto che a quel punto l’attività del Governo si dovrà necessariamente limitare alla ordinaria amministrazione: nel concreto del contratto si parlerà in autunno, quando, forse, il nuovo Governo potrebbe decidere di aggiungere ancora un po’ di soldi per agevolare la chiusura della trattativa che, però, dovrà necessariamente essere rinviata ai primissimi mesi del 2018 quando saranno effettivamente disponibili i nuovi stanziamenti.
Ovviamente c’è anche da considerare una ulteriore variabile: ciò che accadrà da giugno in poi sarà legato in larga misura anche alla nuova maggioranza che uscirà dalle urne.  Con un Governo di opposto colore a quello attuale la legge 107 potrebbe essere modificata in modo significativo (c’è chi parla anche di cancellazione totale); ma la nuova maggioranza dovrà trovare anche il modo di cancellare gli 8 decreti legislativi che saranno approvati da questo Governo nel mese di aprile.

Iscrizioni online, i consigli per scegliere la scuola giusta

da Tuttoscuola

Iscrizioni online, i consigli per scegliere la scuola giusta

Dal 16 gennaio scorso e fino al prossimo 6 febbraio è possibile inviare la propria iscrizione online alla scuola scelta. Questo non prima, però di aver scelto l’istituto da frequentare. Accompagnare e sostenere il proprio figlio nell’ingresso alla scuola d’infanzia; calibrare la scelta tra modulo e tempo pieno alla scuola primaria in base alle caratteristiche del bambino; scegliere la scuola media più vicina a casa; e favorire la condivisione nella scelta della Scuola Secondaria. Come fare la scelta giusta?

Secondo gli esperti di Psicologia Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è fondamentale che i genitori si dispongano ad accompagnare e sostenere il proprio figlio nell’ingresso alla scuola dell’infanzia, per rendere l’inserimento più sereno e armonioso possibile. Nella scelta tra modulo e tempo pieno nella scuola primaria gli esperti raccomandano di tenere conto delle caratteristiche e delle eventuali difficoltà dei figli.”In particolare, la scelta del modulo  è indicata per coloro che manifestano difficoltà di attenzione, di apprendimento, oppure che devono effettuare particolari terapie in orario extrascolastico. Il ‘tempo pieno’, invece, permette di stare di più in classe tutti insieme“. Per quanto riguarda, invece il passaggio dalle elementari alle medie gli esperti consigliano di individuare scuole vicine a dove si abita, in modo che i ragazzi socializzino anche al di là dei normali orari di lezione. Infine, sulla scelta della scuola secondaria, il Bambin Gesù raccomanda ai genitori di favorire la condivisione di questa scelta tenendo in considerazione l’orientamento dei figli.

Nota 30 gennaio 2017, AOODGOSV 889

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Nota 30 gennaio 2017, AOODGOSV 889

Oggetto: VI Edizione del Certamen di Poesia Latina Tantucci e Mariotti – 2017.

Nota 30 gennaio 2017, AOODGOSV 888

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Nota 30 gennaio 2017, AOODGOSV 888

Oggetto: 10° Concorso Musicale Internazionale “Città di Tarquinia” 2017.

Nota 30 gennaio 2017, AOODGOSV 890

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: XIV Edizione del Premio Nazionale Erica Fraiese 2017.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in collaborazione con l’Associazione culturale “Erica Fraiese”, bandisce la XIV edizione del “Premio Erica Fraiese” quest’anno dedicata al “Turismo sostenibile”. La manifestazione, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, ha lo scopo di stimolare nei ragazzi la sensibilità verso la natura e gli altri, riflettere sulle diversità che caratterizzano la nostra epoca, dando loro la possibilità si esprimersi con scritti, disegni, video e foto. Il concorso consiste nella produzione di un elaborato sulle opportunità di attuare concretamente un’esperienza di Turismo sostenibile sul proprio territorio o durante una vacanza sostenibile in un’area protetta.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 31 marzo 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Allegati