Problematiche connesse all’uso degli smartphone

Problematiche connesse all’uso dei dispositivi elettronici smartphonedurante le attività didattiche e conseguenti responsabilità Dirigenziali. Stato dell’Arte e ricognizione normativa

di Carmelo Salvatore BENFANTE PICOGNA, Dario Angelo TUMMINELLI, Zaira MATERA

Con la recentissima nota ministeriale diramata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) prot. n. 0107190 del 19 dicembre 2022, avente per oggetto “Indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe”, in considerazione dell’attuale fenomeno della sempre maggiore diffusione dei dispositivi cellulari (smartphone) e di un loro crescente incontrollabile utilizzo nelle classi delle scuole, il Ministro è intervenuto per fornire attraverso una nota ufficiale, indicazioni utili volte a contrastarne utilizzi impropri o comunque non consentiti. La nota può essere letta e scaricata dal link: Nota 19 dicembre 2022, AOOGABMI 107190

Una circolare che ha fatto certamente molto discutere in questi ultimi giorni non foss’altro perché impatta notevolmente sull’abitudine, ormai consolidata, ma non per questo necessariamente accettabile né tollerabile, di utilizzare il cellulare dappertutto e in ogni momento. Tale disposizione normativa trova ampia giustificazione, oltre che sulla base di ovvi e palesi principi di buon andamento della pubblica amministrazione, buona e sana educazione, anche nel fatto che l’uso incontrollato del dispositivo cellulare può essere causa di distrazione per sé e per gli altri, oltre a costituire “una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza” come da dichiarazione del Ministro.

Prima di addentrarci nelle problematiche connesse con i possibili rischi per la salute nell’uomo causati dall’uso degli smartphone o analoghi dispositivi elettronici mobili (device), è opportuno ricostruire i passaggi storico-normativi che, dal 2007 ad oggi, hanno caratterizzato gli interventi del Ministero volti a regolamentare l’uso dei cellulari a scuola, in particolare durante le ore di lezione.

La stessa sopracitata nota richiama, a sua volta, la Circolare Ministeriale 15 marzo 2007, n. 30, con la quale sono state emanate dal Ministero (allora, della Pubblica Istruzione) le “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” come viene riportato nell’oggetto.

La circolare in parola precisava che: «Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponda ad una generale norma di correttezza che, peraltro, trova una sua codificazione formale nei doveri indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti, di cui al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249”; “l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi».

Approfondimento Ad onor del vero, il divieto dell’uso del dispositivo mobile in classe o durante le attività didattiche a scuola vigeva già con la cosiddetta “Direttiva Fioroni” n. 104 del 30 novembre 2007, recante “linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”. Una Direttiva diramata dal Ministero ed inviata a tutte le istituzioni scolastiche, con il parere favorevole del Garante della privacy. La direttiva in parola prevedeva esplicite sanzioni, con multe da 3.000 a 18.000 mila Euro, 18.000 da 5.000 a 30.00 mila Euro nei casi più gravi che possono essere irrogate direttamente dall’Autorità preposta. Maggiori informazioni possono essere reperite al link:  https://archivio.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2007/scheda_direttiva_videofonini.shtml

Tale circolare è tuttora vigente e, in via generale, impone un divieto assoluto e cogente, di utilizzo in classe di telefoni cellulari. L’infrazione è sanzionabile attraverso provvedimenti a carattere disciplinare orientati a prevenirne e scoraggiarne l’uso.

Tale interdizione all’uso è derogata solo qualora l’impiego del cellulare o analoghi dispositivi elettronici (vedi tablet, IPad etc.) sia indispensabile e necessario, equiparato a strumento compensativo compatibile con la norma, in conformità al Regolamento d’Istituto e, ovviamente, con l’esplicito consenso e autorizzazione del docente, esclusivamente per finalità educative, didattiche, formative e inclusive.

Alla circolare è annessa la relazione finale dell’indagine conoscitiva della VII Commissione Permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato della Repubblica “sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” (All.1), della XVIII Legislatura, consultabile al link: Indagine conoscitiva (7a Commissione Senato, 9 giugno 2021)

I risultati di detta indagine sono davvero molto interessanti e se ne consiglia pertanto la lettura integrale. Tale rapporto approvato nella seduta del 9 giugno 2021, (frutto del lavoro svolto dalla VII commissione durante ben undici sedute intercorse nel periodo compreso tra il 9 maggio 2019 e il 9 giugno 2021, con il confronto di neuropsichiatri e pedagogisti), evidenzia gli effetti negativi e dannosi derivanti dall’uso prolungato di telefoni cellulari, tra cui vengono elencati: perdita o diminuzione di capacità di concentrazione, di memoria, di spirito critico, di adattabilità, di capacità dialettica, delle facoltà mentali essenziali, che per millenni hanno rappresentato quella che sommariamente chiamiamo oggi “intelligenza” come riporta l’indagine. Oltre a questi, si affiancano i danni fisici: miopia, obesità, ipertensione, disturbi muscolo-scheletrici, diabete e quelli psicologici quali: dipendenza, alienazione, depressione, irascibilità, aggressività, insonnia, insoddisfazione, diminuzione dell’empatia.

La finalità inibitiva della recente nota ministeriale MIM non è certo quella repressiva e punitiva (non sono, infatti, previste nuove o specifiche sanzioni per i trasgressori) ma proattiva, propositiva e protettiva, assicurando così le migliori condizioni, la qualità e la salubrità degli ambienti scolastici dove si svolgono le attività didattiche e, con questa, il sano utilizzo con l’effettiva garanzia del diritto allo studio, in un contesto sicuro, protetto e sereno, nell’ottica del consolidamento di una sempre più sinergica alleanza educativa tra scuola, famiglie, studentesse e studenti.

Sebbene la perdita o la diminuzione di capacità di concentrazione, memoria, spirito critico, adattabilità, dialettica, come sopra citati, siano certamente da monitorare, ben più temute sono le onde a radiofrequenza che, nonostante non siano in grado di indurre direttamente mutazioni, possono provocare il riscaldamento dei tessuti (molli) a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono. 

Dai più recenti studi non emerge ancora un quadro chiaro e definito e il mondo scientifico è nettamente diviso. Sebbene le prove attualmente disponibili non siano bastevoli per poter affermare che vi sia un nesso logico-causale diretto, non si può neanche totalmente escludere che l’inquinamento prodotto da onde elettromagnetiche non produca alcun effetto dannoso per la salute nell’uomo, a maggior ragione in ambienti confinati e piccoli come similmente le aule scolastiche, dove possono concentrarsi in 30 metri quadri anche 20/30 smartphone. Altri ricercatori ed esperti, tuttavia, sostengono che nell’aria sono presenti così tante radiazioni che quelle dei cellulari non sarebbero significative riguardo all’insorgenza di tumori. Per maggiori approfondimenti si invita a consultare il link https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/luso-dei-cellulari-puo-causare-un-tumore-al-cervello

Approfondimento  «Già nel 2011 l’IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS, ha inserito le radiofrequenze – RF nella categoria di «possibili cancerogeni per l’uomo», sulla base delle prove ancora seppur limitate, degli studi epidemiologici condotti dal prof. Lennart Hardell, che hanno dimostrato un maggior rischio di tumori cerebrali negli utilizzatori di telefono cellulare. Secondo lo studio il rischio arriva ad essere a quattro volte superiore se si considera la lateralità dell’uso.» Fonte orizzonte scuola https://www.orizzontescuola.it/smartphone-classe-quali-rischi-la-salute/

Come riporta il dossier del Ministero della Salute “le evidenze scientifiche attualmente disponibili tendono, nel loro complesso, a deporre contro l’ipotesi che l’uso dei telefoni cellulari comporti un incremento del rischio di tumori intracranici. Non sono ancora disponibili, o sono molto limitate, osservazioni a distanza superiore a 15 anni dall’inizio dell’uso e per esposizioni iniziate durate l’infanzia e l’adolescenza. Pertanto, in linea con quanto raccomandato dall’OMS, è opportuno proseguire la sorveglianza epidemiologica dell’andamento dei tumori cerebrali nel tempo e gli studi di coorte prospettici attualmente in corso. Il Ministero della Salute segue con attenzione l’evoluzione delle conoscenze scientifiche, e con questo dossier intende fornire le conoscenze scientifiche più aggiornate sugli eventuali effetti sanitari, dando risposte alle tematiche più frequenti sul rapporto tra telefoni cellulari e salute” Per maggiori approfondimenti si inviata a consultare il link: https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&p=dadossier&id=7

Lo stesso Ministero della Salute allo scopo ha implementato un’apposita piattaforma web sull’uso corretto dei cellulari, raggiungibile al link

https://www.salute.gov.it/portale/cellulari/homeCellulari.jsp  dove è possibile reperire informazioni utili, risorse e materiali aggiuntivi, link di approfondimento, ricerche e documenti scientifici nonché consultare la normativa specifica di settore.

Il Dirigente scolastico, nella sua funzione di “datore di lavoro” (come discende dal D. lgs. 81/2008) è certamente il responsabile della salute e della sicurezza di tutto il personale scolastico a lui sottoposto (educativo, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario), studentesse e studenti compresi ed è dunque tenuto a valutarne tutti i rischi nelle strutture che gestisce.

Per questo il suo ruolo sarà indispensabile e decisivo nella gestione corretta dell’istituzione scolastica favorendo l’osservanza di quanto prescritto nella circolare citata (non solo nelle aule scolastiche ma anche nelle sue pertinenze, frequentate dalle alunne e alunni quali: atri, corridoi, palestre, laboratori, mense ecc.) promuovendo, ove occorra, le necessarie integrazioni e modifiche nel Regolamento di Istituto e nei Patti di corresponsabilità.

Il ruolo del Dirigente sarà dunque fondamentale nello stringere e riallacciare con le famiglie nuove forme di alleanza educativa, invitandole ad adoperarsi nel modo che riterranno più adeguato e opportuno, a sensibilizzare le/i proprie/i figlie/i ad un uso corretto e idoneo del dispositivo cellulare, contribuendo in tal modo a ricreare quell’alleanza educativa (a volte persa) in grado di trasmettere sani valori (educativi, etico – sociali) e obiettivi comuni per costruire insieme identità, appartenenza e senso di responsabilità.

Il Dirigente scolastico, dovrà coinvolgere e sensibilizzare il personale docente sulla problematica connessa, garantendo in tal modo il rispetto e il rigore delle norme in vigore, prevenendo un uso distorto anche attraverso la frequenza di incontri informativi e formativi con esperti del settore.

Egli, ad esempio, dovrà diramare un’apposita circolare invitando i docenti a darne attenta lettura, alle studentesse e agli studenti, ragionando con loro sui rischi potenziali connessi alla salute nonché sulle responsabilità civili e penali derivanti dell’uso improprio del dispositivo cellulare (es. registrazione audio, video e foto), secondo una logica educativa per comprenderne il disvalore delle azioni.

Nella circolare non mancherà certamente un esplicito rifermento all’aspetto organizzativo (ricordiamo la responsabilità in organizzando del Dirigente scolastico), invitando tutto il personale docente ed educativo a far rispettare l’anzidetto divieto durante tutto il tempo di permanenza nell’edificio scolastico delle studentesse e degli studenti, suggerendo ai fruitori del servizio scolastico di spegnere preventivamente i dispositivi elettronici personali, una volta varcato l’ingresso, o ancora organizzare sistemi di raccolta dei cellulari (o parti di essi, es. solo la batteria qualora fosse possibile se non del tutto integrato nel dispositivo stesso, per non ledere nessun diritto) in una apposita cassettina predisposta al di fuori dalla classe, come dichiarato dallo stesso Ministro Giuseppe Valditara nel corso di un’intervista andata in onda su Sky nei giorni scorsi: “Abbiamo responsabilizzato le scuole sull’uso del cellulare, sarà alla loro autonomia organizzare sistemi per raccogliere i cellulari in una cassettina fuori dalla classe o suggerire ai ragazzi di spegnerli”.

Come ordinariamente avviene durante lo svolgimento degli Esami di Stato o per l’abilitazione all’esercizio della professione o per l’espletamento delle prove nei Pubblici Concorsi, o ancora durante le verifiche e le prove nazionali Invalsi, tutto il personale docente avrà dunque cura di far depositare in classe, sulla cattedra, precauzionalmente, i dispositivi cellulari personali delle studentesse e degli studenti, sia durante le attività didattiche che laboratoriali.

Bibliografia

  • CIRCOLARE MINISTERIALE del 15 marzo 2007, prot. n. 30/dip./segr “linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
  • DIRETTIVA MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;
  • NOTA MINISTERIALE MIM prot. n. 0107190 del 19 dicembre 2022 “indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe”;
  • 7ª COMMISSIONE PERMANENTE del Senato della Repubblica “sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” (All.1), XVIII Legislatura;

Sitografia