Esiti della riunione con l’Amministrazione sulla legge di bilancio 2023

Esiti della riunione con l’Amministrazione sulla legge di bilancio 2023

Si è svolta oggi, in modalità mista, la riunione promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle misure di stretto interesse per la scuola contenute nel testo del disegno di legge di bilancio – anno 2023. 

L’Amministrazione, rappresentata dal Capo di Gabinetto G. Recinto e dal Capo Dipartimento J. Greco, ha incontrato le OO.SS. rappresentative dell’area dirigenziale “istruzione e ricerca” per raccoglierne le osservazioni in vista della prevista discussione parlamentare.  

L’ANP, in premessa, ha evidenziato come il disegno di legge contempli poche e limitate misure relative al settore istruzione. Riteniamo che sia stata persa un’occasione per riconoscere alla scuola la centralità che le spetta.  

Pur consapevoli della necessità che il legislatore contrasti gli effetti negativi dell’attuale severa congiuntura politico-economica, a nostro avviso manca, nel testo in esame, una visione di ampio respiro che migliori concretamente il sistema educativo. Un sistema che è diventato, specialmente negli ultimi anni, un solido riferimento per alunni e famiglie, agenzia al tempo stesso formativa e sociale, presidio dello Stato in territori in grande sofferenza. I dirigenti scolastici, in particolare, hanno svolto un ruolo decisivo assumendosi grandi responsabilità pur di garantire costantemente l’erogazione del servizio, assicurando così la piena fruizione del diritto allo studio. Sorprende, dunque, che nel disegno di legge manchi del tutto il riferimento alle legittime aspettative della categoria e che non si superino quelle incertezze retributive penalizzanti e mortificanti.  

L’ANP ha chiesto, pertanto, che nel testo della legge siano stanziate le risorse destinate a incrementare strutturalmente il FUN, col duplice scopo di garantire ai colleghi una retribuzione stabile e pienamente paragonabile a quella degli altri dirigenti della medesima area contrattuale. A tal fine, abbiamo chiesto all’Amministrazione di stilare un vero e proprio “piano di armonizzazione” per raggiungere tale obiettivo e sanare, così, un divario retributivo insostenibile. 

Per quanto riguarda le risorse economiche derivanti dall’articolo 99 del disegno di legge, abbiamo ribadito la necessità che esse vengano destinate esclusivamente a incrementare il FUN nonché l’indennità di direzione dei DSGA. 

Abbiamo anche richiesto che il disegno di legge contempli le risorse per il rinnovo del CCNL dell’area “istruzione e ricerca”. Anche a causa della crescente inflazione, il pesante ritardo della sottoscrizione contrattuale penalizza ulteriormente i dirigenti scolastici il cui onere lavorativo, peraltro, risulta aggravato. 

Circa la spinosa questione del dimensionamento, riteniamo fondamentale contemperare l’esigenza dell’efficientamento con quella della qualità del servizio: il dirigente scolastico deve essere messo nelle condizioni di gestire e organizzare al meglio la scuola, presidiandola in modo diretto. Nelle istituzioni scolastiche multi-plesso e dall’ampio raggio territoriale, la qualità può essere fortemente compromessa. È necessario, a tal fine, che la determinazione del contingente dei dirigenti tenga conto anche degli indicatori di capitale sociale – forniti dall’ISTAT – per risultare sostenibile nei territori con maggiori fragilità.  

L’ANP, infine, ha sottolineato alcune problematicità derivanti dalla realizzazione del PNRR. Abbiamo quindi chiesto che i dirigenti scolastici e le scuole ricevano tempestive informazioni sulle modalità attuative e di rendicontazione dello stesso. Trattandosi di linee di investimento strategiche, il dirigente dovrà adeguatamente coinvolgere e valorizzare il personale. 

L’Amministrazione ha manifestato grande attenzione su tali temi. Sul FUN e sul rinnovo contrattuale ha garantito che saranno poste in essere, quanto prima, misure strutturali per dare stabilità alle retribuzioni dei dirigenti. Alla stessa stregua, tramite un’azione sistemica, supporterà il loro lavoro con azioni di semplificazione burocratica (a titolo di esempio, il miglioramento della digitalizzazione delle procedure al SIDI) e di supporto nella gestione delle risorse del PNRR. 

Per quanto concerne il dimensionamento, l’Amministrazione ha riconosciuto la necessità di prevedere ulteriori elementi correttivi per salvaguardare la qualità dell’offerta formativa in ciascun territorio. 

Avere cura del Natale

Avere cura del Natale

di Vincenzo Andraous

S’avvicina il momento della stupefazione, gli attimi che fanno scomparire i dubbi sul mistero della gioia e della letizia.  Più s’avvicina la presenza del Bambino con gli occhi socchiusi di fiducia e amore, più è l’ora di mettersi di traverso, scacciando le comodità delle convenzioni, di ogni ricorrenza. E’ necessario farlo per arginare l’onda di una cultura dell’indifferenza, che sempre più spesso è feroce quanto l’incapacità di provare pietà, compassione, misericordia per i tanti e troppi bambini lasciati morire per incuria e delirio di onnipotenza. Natale è alle porte, ciò non vuol dire che ognuno ha il dovere di risultare più buono, piuttosto che ciascuno ha il diritto di fare un passo avanti di fronte a quella culla, in mezzo, là, dove occorre scavare con le dita nude il senso della giustizia, del rispetto della vita umana, di tanti e tanti e tanti bimbi dispersi a mare, al gelo, in preda alla sete e alla fame, tanti bambini tutti intorno a quella culla. S’avvicina la nota sottopelle, la sequenza dei comportamenti, dei gesti quotidiani ripetuti, affinché la libertà diventi la bandiera per chiunque resta schiacciato sotto gli scarponi di chi non sa volere bene, di chi non sa pregare quel Bimbo, non soltanto nelle parole di una preghiera recitata come una semplice poesia. Bambini che non ci sono più, bimbi che non hanno più voce, la più piccola speranza, in quel Bimbo che tra poco nasce, hanno il diritto di calpestare la terra dove tutto cambia, scoprendo il mondo dei giusti, degli innocenti. Non di quanti stanno nei luoghi delle grandi memorie perdute, dove incalza la convinzione che questa dimenticanza e abbandono non ci toccano, non ci riguarda, come se essere complici sia meno grave di essere colpevoli. Non so perché ma quest’anno ho l’impressione che sarà un Natale che lavora ai fianchi la nostra disattenzione, soprattutto come ha ben detto qualcuno metterà spalle al muro “l’indifferenza quale contenitore del maggior disprezzo”. Il Bimbo nasce, e pochi passi più in là, tanti bambini vengono dimenticati più ancora delle guerre, più ancora dei conflitti, più ancora della follia lucida del potere che non è servizio. S’avvicina Natale, ci saranno le luci, i fuochi, le canzoni, ma chi è più libero nel proprio cuore starà a mezzo, di traverso, tra i rifugi e le macerie, rimarrà come un fusto di quercia a difendere il bene più grande di quel Bimbo che viene al mondo, di quei bimbi innocenti che nessuno ha il diritto di dimenticare, di lasciare indietro. Caro Bambino anche quest’anno mi verrà da dirti in punta di piedi e sottovoce come ha detto Francesco: tutta questa indifferenza non è proprio da Gesù.

Siglato il contratto tra Aran e sindacati. Il ministro: «Oltre 2mila € di arretrati a Natale»

da Il Sole 24 Ore

L’accordo riguarda il triennio 2019-2021 e coinvolge un milione e 200mila dipendenti pubblici, di cui oltre 850mila insegnanti
di Redazione Scuola

È stato sottoscritto – tra Aran e organizzazioni sindacali – il contratto collettivo nazionale di lavoro relativo ai principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e Ricerca, triennio 2019-2021. «Questo Natale – ha commentato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara – docenti, personale amministrativo e in generale tutti i lavoratori del settore scolastico riceveranno più di 2.000 euro di arretrati nella loro busta paga: stiamo parlando di una platea di circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici, tra cui più di 850mila insegnanti. Sono orgoglioso di avere dato seguito a un impegno che avevo assunto sin dal primo giorno del mio insediamento».

L’Aran

Il contratto Scuola, istruzione, ricerca per il triennio 2019-2021, si applica a tutto il personale a tempo indeterminato e determinato dipendente dalle amministrazioni del comparto, per un totale di un milione e 200mila dipendenti pubblici, di cui oltre 850mila insegnanti. «Con questa firma, la parte economica del nuovo Ccnl entra immediatamente in vigore, così aumenti e arretrati potranno essere erogati entro fine anno. Si conclude il lungo lavoro con i sindacati sugli aspetti economici del contratto, ma prosegue, senza soluzione di continuità, la trattativa all’Aran sulla parte normativa dello stesso Ccnl, che contiene importanti innovazioni per i settori interessati. L’obiettivo è continuare questa negoziazione dialettica, ma costruttiva, per arrivare a firmare definitivamente entro gennaio 2023», ha sottolineato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.

«Esprimiamo soddisfazione per la sottoscrizione definitiva della parte economica del Ccnl scuola, università e ricerca che porterà nuova liquidità ai lavoratori in tempi economicamente complicati. Ora occorre procedere per una rapida chiusura della parte normativa», lo ha scritto su twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
«Bene così, ma ora servono altri soldi per allineare l’indennità di vacanza contrattuale. Siamo finalmente riusciti a sbloccare questo accordo – sottolinea il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – è da maggio che lo chiedevamo, che riguarda la parte fissa del salario accessorio e del tabellare che darà finalmente a Natale quegli aumenti per il triennio 2019-2021 quando l’inflazione è salita di un punto e mezzo e noi siamo riusciti a chiudere questo contratto con aumenti superiori a quattro punti. Quindi – aggiunge – abbiamo recuperato persino qualcosa rispetto al contratto precedente, rispetto al blocco dei dici anni quando l’inflazione era salita e quindi quando il precedente contratto non aveva potuto colmare il costo della vita. Ora però – avverte Pacifico – c’è il problema del 2022 e del 2023, c’è un’inflazione che è schizzata in due anni di 11 punti e noi chiediamo l’allineamento e l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Questo è importantissimo e chiediamo che il governo metta i soldi per riallineare la vacanza contrattuale».


Valditara: da Pnrr e fondi nazionali due miliardi per l’edilizia, risorse triplicate

da Il Sole 24 Ore

Il ministro: «Saranno riqualificati e messi in sicurezza in totale 3 chilometri quadrati di scuole, un terzo in più di uno stato come il Principato di Monaco». Apprezzamento dalle Province

di Redazione Scuola

Dai 710 milioni previsti dal Pnrr a una «azione integrata» con risorse individuate tra le pieghe di bilancio che porterà l’investimento complessivo per l’edilizia scolastica a superare i due miliardi di euro. È quanto prevede il Piano di edilizia scolastica Pnrr presentato il 6 dicembre dal ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara. «Non ci siamo voluti accontentare di fare il compitino sul Pnrr – ha detto Valditara – abbiamo voluto essere più ambiziosi per una grande emergenza nazionale, questo miliardo in più che abbiamo trovato nelle pieghe di bilancio, sono risorse nazionali, non europee, che abbiamo liberato e che saranno inserite nel grande piano agevolato dal Pnrr».

Riqualificazione e messa in sicurezza

«Saranno riqualificati e messi in sicurezza – ha quindi esemplificato – complessivamente 3 chilometri quadrati di scuole, un terzo in più di uno stato come il Principato di Monaco». Nel dettaglio, il Piano riguarda 2 miliardi 3 milioni 900mila euro per messa in sicurezza, riqualificazione, adeguamento sismico, antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche. Parte così l’autorizzazione di 330 interventi relativi a 710 milioni di euro di fondi Pnrr già ripartiti; il riparto delle risorse e autorizzazione di 171 interventi relativi a 255,6 milioni di euro di fondi destinati alle palestre scolastiche; l’autorizzazione di 266 interventi su mense e palestre relativi a 84, 8 milioni di euro di fondi Pon; e il riparto regionale di 953,5 milioni di euro i cui interventi saranno autorizzati sulla base delle indicazioni delle Regioni. Per la messa a terra di quella che il ministro definisce «la grande rivoluzione» dell’edilizia scolastica, Valditara non indica tempi precisi ma un metodo: «I Piani di edilizia scolastica passati hanno sempre incontrato criticità nella fase di realizzazione, non si poteva contare su un quadro normativo di semplificazione e velocizzazione analogo a quello delle grandi opere strategiche, per questo di intesa col ministro Matteo Salvini abbiamo deciso di istituire un tavolo per individuare procedure semplificate ed eliminare lacci e lacciuoli burocratici».

Al ministero sono comunque consapevoli dei problemi relativi alla lievitazione dei costi per il caroprezzi e il caro energia, per questo è stata avviata anche una ricognizione dei progetti al 31 dicembre. «Siamo davvero soddisfatti per l’annuncio del ministro di nuove importantissime risorse destinate alla messa in sicurezza e modernizzazione degli edifici scolastici italiani. Gli interventi presentati permettono di sbloccare risorse, oltre 710 milioni, che erano ferme ormai da un anno per cui le Province, cui spetterà la quota del 30% destinata agli istituti secondari superiori, hanno già pronti i progetti», ha commentato l’Unione delle Province.

Valditara: “Accorperemo 500 scuole, docenti non perderanno lavoro. Rimangono 40mila plessi scolastici”

da OrizzonteScuola

Di redazione

“Non chiudiamo scuole quando intendiamo il plesso scolastico. Gli studenti che andavano in una scuola continueranno ad andarci. Abbiamo ricevuto 17,5 miliardi dall’Ue che ha messo dei vincoli tra i quali anche il dimensionamento. Gli insegnanti non cambieranno scuola né cambieranno lavoro. Abbiamo oggi 950 reggenze, ovvero istituzioni scolastiche senza un titolare ma con un preside che dirige due scuole”.

Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a Porta a Porta a proposito del dimensionamento scolastico.

“Dovrebbero diminuire in prospettiva circa 500 reggenze: oggi quel dirigente scolastico deve fare doppio lavoro, ne farà uno solo. La razionalizzazione non tocca il servizio, i plessi scolastici rimarranno 40 mila. Ci saranno accorpamenti giuridici e interverremo solo laddove non c’è la titolarità del dirigente scolastico. Per la prima volta i risparmi non andranno al Mef ma direttamente reinvestiti nella scuola, per la valorizzazione del lavoro dei dirigenti scolatici”. 

Dimensionamento scolastico

Come abbiamo spiegato in precedenza, nei prossimi dieci anni, entro il 2034, ci saranno 1,4 milioni circa di bambini e ragazzi tra i tre e i diciotto anni in meno. Un calo di oltre 100 mila alunni l’anno.

Con la norma sul dimensionamento presente in legge di bilancio, come già spiegato, c’è un calcolo non solo delle sedi che verranno a mancare ma anche sui dirigenti scolastici, che saranno quasi dimezzati rispetto ad oggi: si passerà dai 6.490 del 2024-2025, ovvero il primo anno in cui entreranno in vigore le norme della Manovra 2023, fino ai 3.144 del 2031-2032, quindi parliamo di 3.346 dirigenti scolastici in meno. Se poi consideriamo che ogni anno si prevede che andranno in pensione circa 470 presidi, il quadro si chiarisce.

Valditara: “Sì al docente tutor, più pagato e più formato. Valorizzare il merito passa anche da questo”

da OrizzonteScuola

Di redazione

“Oggi si è chiuso il contratto, mi fa molto piacere, è il più rilevante con un aumento di 124 euro a regime e con oltre 2 mila euro di arretrati”.

Così a Porta a Porta il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

“La promessa è stata mantenuta. A me piace molto l’idea di un insegnante tutor, molto formato anche in pedagogia e che in una logica di team con gli insegnanti della classe, si prenda cura di chi ha difficoltà e di chi ha bisogno di accelerare, perché in classe si annoia, è molto bravo. Deve essere un insegnante più pagato e formato. Valorizzare il merito degli insegnanti deve passare da questo”. 

Il Ministro Valditara, dunque, riprende quanto affermato in precedenza, nel corso della presentazione delle linee programmatiche, quando aveva spiegato: “in adesione ad una riforma prevista dal Pnrr, con un mio decreto ministeriale di prossima emanazione adotterò le linee guida per le scuole al fine di intraprendere azioni orientative sistematiche che avranno come perno moduli curricolari di 30 ore annuali, nelle tre classi della scuola secondaria di primo grado e nelle ultime tre classi di quella secondaria di secondo grado, con l’individuazione di docenti tutor”.

Per tale motivo, a sostegno dell’importanza della nuova figura di insegnante tutor prevista,  “i talenti e le eccellenze di ogni studente, se non costantemente esercitate e ben accompagnate da “maestri”, non si sviluppano e si atrofizzano”.

Mobilità, ancora stallo sui vincoli triennali. Prossima settimana nuova riunione tra Ministero e sindacati

da OrizzonteScuola

Di redazione

Piccoli passi in avanti nella trattativa per la revisione del Contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità per il 2022-25. La trattativa è stata aggiornata alla prossima settimana.

Così come segnala la Flc Cgil, dopo un ampio confronto, si è arrivati ad un punto di accordo sui principi per quanto riguarda l’acquisizione della modifica imposta dal D.Lgs 105/22 circa il superamento del referente unico nell’assistenza al disabile grave.

Stallo sui vincoli triennali

Continua, invece, lo stallo riguardo la questione dei vincoli triennali di permanenza per i docenti neoassunti a.s.2022/23 su cui le posizioni risultano sempre opposte tra i sindacati, uniti nella tesi di rinviarne la decorrenza alle nuove forme di reclutamento del DL 36/2022, e il ministero propenso a prevederne l’effettiva vigenza già agli immessi in ruolo dell’anno scolastico in corso.

Piano per l’edilizia scolastica, Valditara: “Intesa con il ministro Salvini per evitare passaggi burocratici che rallentano”

da La Tecnica della Scuola

Di Laura Bombaci

Martedì 6 dicembre alle ore 15.00, presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in viale Trastevere 76/a, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha presentato il Piano per l’edilizia scolastica.

All’evento sono intervenuti il Direttore generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, Gianna Barbieri, e il Direttore generale coordinatrice dell’Unità di missione per il PNRR del Ministero, Simona Montesarchio.

Salvini e Valditara al lavoro contro la burocrazia

Oltre a illustrare le principali caratteristiche del Piano, tra fondi, ripartizioni e criteri, Valditara ha ribadito che intende sburocratizzare la scuola. Per fare ciò collaborerà con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

“I piani di edilizia scolastica passati hanno incontrato criticità nelle fasi di realizzazione a causa della burocrazia. L’intesa con il ministro Salvini permetterà di istituire un tavolo per individuare procedure complesse e passaggi burocratici eccessivi che rallentano e complicano per ridurre i tempi di esecuzione”, queste le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere, che a quanto pare spera di riuscire a concretizzare questo Piano nel più breve tempo possibile.

Contratto scuola 2019-21, Flc Cgil annuncia la firma all’Aran: “In arrivo aumenti e arretrati stipendiali a tutto il personale”

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Come avevamo preannunciato, la firma del contratto scuola per la parte economica è arrivata nel pomeriggio con l’incontro tra sindacati e Aran. Ne dà l’annuncio la Flc Cgil tramite la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti e il segretario generale Flc Cgil Francesco Sinopoli:

“Nel pomeriggio di oggi, terminate le procedure di controllo, le organizzazioni sindacali e l’Aran hanno sottoscritto in via definitiva il testo del Ccnl del comparto Istruzione e Ricerca sui principali aspetti del trattamento economico per il triennio 2019-2021 del personale”.

“La firma odierna rende definitiva la validità del Ccnl, già a partire da domani 7 dicembre, e consente – proseguono i due dirigenti sindacali – la messa in pagamento degli aumenti e degli arretrati stipendiali dovuti, a titolo di anticipazione, a tutto il personale del comparto con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato”.

“La trattativa, a questo punto, deve proseguire con decisione per chiudere la parte normativa e includere nel Ccnl le ulteriori risorse in corso di stanziamento con la prossima legge di Bilancio”, concludono Scacchetti e Sinopoli.

Prove Invalsi, le scuole devono iscriversi entro le ore 17,30 del 7 dicembre

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Per dar corso alle procedure connesse con le prove Invalsi che si svolgeranno nel 2023 è necessario per le scuole iscriversi, entro le ore 17.30 del 7 dicembre 2022, accedendo all’area riservata della segreteria scolastica.

Lo ha comunicato lo stesso Istituto, con una lettera inviata alle istituzioni scolastiche agli inizi di novembre.

Nella stessa lettera, il Presidente Roberto Ricci ha riepilogato le tempistiche e le modalità di svolgimento delle prossime somministrazioni.

I primi a cimentarsi con le prove saranno gli studenti delle classi quinte delle scuole secondarie di II grado: i maturandi sosterranno i test computer based dall’1 al 31 marzo. Le scuole possono scegliere in autonomia le giornate per far svolgere le Prove agli allievi delle classi non campione, in una finestra temporale indicata dall’INVALSI all’interno del periodo di somministrazione, definito a livello nazionale. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 1, 2, 3 e 6 marzo 2023.

Gli studenti delle classi terze delle medie svolgeranno le prove al computer dal 3 al 28 aprile. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 3, 4, 5 e 12 aprile 2023.

Per quanto riguarda le classi seconde delle superiori, le somministrazioni (al computer) sono dall’11 al 31 maggio. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 11, 12 e 15 maggio 2023.

Infine, nella scuola primaria, queste sono le date:

  • II primaria (prova cartacea)
    • Italiano: venerdì 5 maggio 2023
    • Prova di lettura solo Classi Campione: venerdì 5 maggio 2023
    • Matematica: martedì 9 maggio 2023
  • V primaria (prova cartacea)
    • Inglese: mercoledì 3 maggio 2023
    • Italiano: venerdì 5 maggio 2023
    • Matematica: martedì 9 maggio 2023

IL CALENDARIO

Le prove INVALSI e gli Esami di Stato

Nella lettera il Presidente Ricci ricorda che lo svolgimento delle prove INVALSI 2023 costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (art. 7, comma 1 del D. Lgs. n. 62/2017). Le discipline oggetto di rilevazione delle prove INVALSI 2022 sono: a) Italiano, b) Matematica, c) Inglese (prova di ascolto e prova di lettura).

Allo stesso modo, anche lo svolgimento delle prove INVALSI 2023 costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione (art. 13, comma 2, lettera b del D. Lgs. n. 62/2017). Le discipline oggetto di rilevazione delle prove INVALSI 2022 sono: a) Italiano, b) Matematica, c) Inglese (prova di ascolto e prova di lettura).

Fondo per il sistema 0-6 anni: un emendamento alla Camera ferma il taglio

da Tuttoscuola

La riduzione del Fondo per il sistema integrato 0-6 anni (oltre 20 milioni nel 2025), prevista dalla proposta della Legge di bilancio per l’esercizio 2023, commentata criticamente da Tuttoscuola, è stata oggetto di emendamento sostitutivo presentato dalle deputate Elena Boschi e Valentina Grippo in Commissione Cultura della Camera. Invece di ridurre il fondo, se ne prevede un incremento nelle stesse misure indicate nella tabella 7 dell’allegato alla proposta di bilancio.

Di seguito riportiamo il testo dell’emendamento, presentato in VII Commissione cultura da Boschi e Grippo (Azione) all’AC 643-bis “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.

Come previsto, anche questo emendamento dovrà ricevere il parere preventivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, prima di passare all’approvazione in Commissione.

n.100.2

Dopo il comma 3, inserire il seguente:

3-bis. Il fondo di cui all’articolo 13 comma 1 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 è incrementato di euro 5 milioni per l’anno 2023, 15 milioni per l’anno 2024 e 21 milioni a decorrere dall’anno 2025. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, stimati in 5 milioni di euro per l’anno 2023, 15 milioni per l’anno 2024 e 21 milioni a decorrere dall’anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Contratto scuola sottoscritto da sindacati e Aran. In arrivo aumenti e arretrati

da Tuttoscuola

“Nel pomeriggio di oggi, 6 dicembre, terminate le procedure di controllo, le organizzazioni sindacali e l’Aran hanno sottoscritto in via definitiva il testo del Ccnl del comparto Istruzione e Ricerca sui principali aspetti del trattamento economico per il triennio 2019-2021 del personale”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, e il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli.

“La firma odierna rende definitiva la validità del Ccnl, già a partire da domani 7 dicembre, e consente – proseguono i due dirigenti sindacali – la messa in pagamento degli aumenti e degli arretrati stipendiali dovuti, a titolo di anticipazione, a tutto il personale del comparto con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato”.

“La trattativa, a questo punto, deve proseguire con decisione per chiudere la parte normativa e includere nel Ccnl le ulteriori risorse in corso di stanziamento con la prossima legge di Bilancio”, concludono Scacchetti e Sinopoli.

Edilizia Scolastica, presentato il Piano. Valditara: ‘Scuola non può diventare luogo di tragedie. Oltre 2 miliardi di euro per la messa in sicurezza’

da Tuttoscuola

“Ho in mente una grande alleanza per la scuola. Ci sono tre sostantivi che ritengo importanti, tre valori: sicurezza, dignità, serenità. Oggi lanciamo una autentica rivoluzione nella visione, nel metodo e nei contenuti. Non ci limitiamo a fare il compitino Pnrr: sarebbe stato facile, ma oggi vogliamo lanciare il nostro Piano per l’edilizia”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso della presentazione del Piano per l’Edilizia Scolastica che si è tenuta oggi, 6 dicembre, presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero

“Un Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica – ha detto Valditara – , che è un’emergenza nazionale. La scuola è per eccellenza il luogo dove si forma la persona. La scuola non può diventare il luogo di tragedie. Tutto ciò che presentiamo oggi fa parte di un impegno morale”.

“Mai più studenti e presidi in pericolo nelle nostre scuole. Stiamo parlando della vita e della sicurezza delle persone che sono il cardine della nostra società. Non ci siamo accontentati dei 710 milioni di euro del Pnrr. Ho chiesto ai miei uffici di fare una ricognizione delle risorse del ministero, qualcuna magari dimenticata. Il cuore dell’operazione è stata legare alle risorse del Pnrr ulteriori risorse realizzando un’azione integrata triplicando l’investimento e arrivando a due miliardi di euro”.

“Avremo più di due milioni di metri quadri riqualificati e messi in sicurezza. Un terzo in più della superficie del Principato di Monaco”.

“Ripartirà l’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia scolastica. Il nostro piano prevede oltre 2 miliardi per la messa in sicurezza – spiega il Ministro – , la riqualificazione, l’adeguamento sismico, l’antincendio, l’eliminazione delle barriere architettoniche delle scuole. Così saranno suddivisi: 710mila euro già ripartiti su base regionale; 953 milioni di nuove risorse di bilancio da ripartire su base regionale; 255mila euro per 171 interventi sulle palestre scolastiche; 55 milioni per 41 strutture; 84 milioni per palestre e mense delle regioni più in difficoltà; a valere sui residui del Pon 2014 2000 interventi per autorizzare ulteriori 266 interventi. Il riparto delle risorse a livello regionale sarà effettuato sulla base del numero di scuole al 50% e del numero di studenti al 50%. Le risorse saranno assegnate direttamente agli enti locali”.

“Oggi firmo due decreti – precisa ancora Valditara -: uno di autorizzazione dei piani regionali per un importo di 710 milioni con l’approvazione di 330 interventi. Un decreto di autorizzazione di 255,6 milioni per 171 interventi per palestre. Il riparto tra le regioni di ulteriori 953 milioni rispetto alle quali le Regioni dovranno indicare gli interventi. A questi due decreti si aggiunge un decreto direttoriale che autorizza 266 interventi per un importo di 84 milioni di euro di risorse Pon per palestre e mense del Mezzogiorno”.

Nota 7 dicembre 2022, AOODGCASIS 4333

Ministero dell’Istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica

Alle Istituzioni scolastiche ed educative statali LORO E-MAIL
e, p.c. Ai Direttori generali e Dirigenti responsabili degli Uffici Scolastici Regionali LORO E-MAIL
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia Autonoma di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle D’Aosta

Oggetto: Scuola digitale 2022-2026 – Pubblicazione di nuovi avvisi di finanziamento

Nota 7 dicembre 2022, AOODGSIS 4329

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali
Ai Coordinatori delle scuole paritarie
Ai referenti delle Regioni aderenti al sistema delle Iscrizioni on Line
e, p.c. Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Al Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

Oggetto: Iscrizioni on line anno scolastico 2023/2024 – Fase di avvio