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Nota ARAN 1 febbraio 2024, AOOGABMI 15470

A.R.A.N.
Direzione Contrattazione 1
U.O. Relazioni Sindacali

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio di Gabinetto PEC: uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Dott. Jacopo Greco PEC: dppr@postacert.istruzione.it
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazone
Dott.ssa Carmela Palumbo PEC: dpit@postacert.istruzione.it

Oggetto: Soggetti titolari della contrattazione integrativa, a seguito della sottoscrizione del CCNL Comparto Istruzione e Ricerca del 18 gennaio 2024


CQRS189

A seguito della sottoscrizione del CCNL Istruzione e Ricerca – periodo contrattuale 2019-2021 – avvenuta il 18 gennaio 2024 quali sono i soggetti sindacali titolari della contrattazione integrativa?

Il CCNL del comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-2021, sottoscritto il 18 gennaio 2024, definisce nelle varie sezioni di competenza i soggetti titolari della contrattazione integrativa nonché degli altri livelli di relazioni sindacali che, oltre alla RSU – che si configura come soggetto negoziale necessario nei livelli ove la stessa è prevista – sono le organizzazioni che hanno sottoscritto il “presente contratto”, ovvero il CCNL 18 gennaio 2024, tra le quali non è ricompresa la Federazione Uil Scuola Rua.

In dettaglio, si riporta la disciplina delle diverse sezioni del CCNL 18/01/2024 che disciplinano i soggetti titolari della contrattazione integrativa nonché degli altri livelli di relazioni sindacali:

Sezione Scuola (art. 30, comma 2)

2. La contrattazione collettiva integrativa per il settore scuola si svolge:

a) a livello nazionale, tra la delegazione costituita dal MIM e i rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del presente CCNL;

b) a livello regionale, tra il dirigente titolare del potere di rappresentanza nell’ambito dell’ufficio o suo delegato e i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL;

c) a livello di istituzione scolastica, tra il dirigente scolastico e, per la componente sindacale, la RSU e i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL, che costituiscono la parte sindacale

Sezione Università e Aziende Ospedaliero-Universitarie (art. 81, comma 1)

1.La contrattazione integrativa per le Università si svolge tra la delegazione datoriale costituita dall’amministrazione e la delegazione sindacale composta dai rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL e dalla RSU.

Sezione Istituzioni ed Enti di Ricerca e Sperimentazione (art. 123, comma 1 e 3)

1. Nelle amministrazioni articolate al loro interno in una pluralità di uffici individuati come autonome sedi di elezione di RSU, la contrattazione collettiva integrativa per gli Enti di ricerca si svolge:

a) a livello nazionale, tra la delegazione di parte pubblica dell’ente, composta dal Presidente o da un suo delegato, che la presiede, e dal direttore generale o un suo delegato e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria firmatarie del presente CCNL (“contrattazione integrativa nazionale”);

b) a livello di uffici individuati come autonome sedi di elezione di RSU, tra il dirigente dell’ufficio o un suo delegato, per la parte datoriale, nonché dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL e dalla RSU, per la parte sindacale (“contrattazione integrativa di sede locale”).

3. Nelle amministrazioni diverse da quelle di cui al comma 1, la contrattazione integrativa per gli Enti di ricerca si svolge presso un unico livello e sede (“contrattazione integrativa di sede unica”), tra la delegazione datoriale costituita dall’amministrazione ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL e la RSU.

Sezione Afam (art. 149, comma 1)

1. La contrattazione integrativa per le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica si svolge:

a) a livello nazionale, tra la delegazione costituita dal MUR e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali di categoria firmatarie del presente CCNL;

b) a livello di Istituzione, tra la delegazione di parte datoriale nominata dal Consiglio di amministrazione ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL e dalla RSU, che costituiscono la parte sindacale.

Nota 3 novembre 2023, AOODPIT 4710

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Oggetto: Indizione assemblee sindacali in orario di servizio del personale scolastico

Avviso 13 aprile 2022, AOOGABMI 22851

Ministero dell’Istruzione
Ufficio di Gabinetto

AVVISO PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL COMPARTO E DELL’ AREA ISTRUZIONE E RICERCA – SETTORE SCUOLA –

Oggetto: Rilevazione delle deleghe sindacali al 31 dicembre 2021– Circolare ARAN n. 2/2021

Si informano le OO.SS. che sono disponibili per la sottoscrizione le schede elaborate mediante la procedura informatizzata realizzata dall’ARAN sulla base dei dati trasmessi dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Le schede potranno essere sottoscritte da un dirigente sindacale in rappresentanza dell’organizzazione interessata secondo le modalità definite dal punto E1 della circolare richiamata in oggetto.

Detto rappresentante potrà prendere visione delle schede di competenza presso il Gabinetto dell’On.le Ministro – Ufficio Relazioni sindacali – stanza 282, piano secondo, e procedere alla relativa sottoscrizione dalle ore 9,30 alle ore 13,00 nei giorni 26, 27, 28 e 29 aprile 2022.

Si comunica che i dati relativi alle schede non sottoscritte verranno comunque inviati all’ARAN unitamente alle eventuali motivazioni di mancata sottoscrizione in caso di contestazione dei dati medesimi.

Per ogni eventuale necessità di chiarimento le OO.SS. potranno rivolgersi ai seguenti recapiti:
– Ufficio relazioni sindacali: gabmin.relazionisindacali@istruzione.it (tel.06-58492604-3309- 2816).

IL VICE CAPO DI GABINETTO
Sabrina Capasso

Contratto Scuola

L’1 febbraio è stato illustrato alle Organizzazioni Sindacali l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto della Scuola, scaduto dal 2019. Il contratto riguarda oltre un milione di dipendenti tra docenti e Ata (Ausiliari, tecnici e amministrativi). L’illustrazione è avvenuta alla presenza del Ministro Patrizio Bianchi. Punti di riferimento del documento, che sta alla base del rinnovo contrattuale, come previsto dal decreto legislativo 165 del 2001 (Testo Unico sul pubblico impiego), sono il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Patto per la scuola, l’atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali delle pubbliche amministrazioni per il triennio 2019-2021.

L’atto indica gli obiettivi del governo nell’ambito del rinnovo. Con riferimento alla formazione, ad esempio, il contratto dovrà definire, si legge nell’atto di indirizzo, un pacchetto di ore dedicate alla formazione in servizio dei docenti, con particolare riferimento alle metodologie didattiche innovative e alle competenze linguistiche e digitali. Per gli Ata sarà rivisitato l’ordinamento professionale, con attenzione alla valorizzazione del personale, in particolare dei DSGA. Fra gli obiettivi, c’è anche il welfare lavorativo: possibili aree di intervento saranno rappresentate da sostegno alla genitorialità, prestazioni sanitarie, formazione e mobilità sostenibile.

Nel contratto saranno disciplinate anche le funzioni strumentali che oggi rappresentano un importante supporto all’autonomia scolastica e all’innovazione: si punta ad avere specifiche iniziative formative per chi assume queste responsabilità e a disciplinare criteri di scelta, durata dagli incarichi e relativi compensi. Il Contratto nazionale riunirà in un unico testo tutte le norme contrattuali, agevolandone la consultazione e comprensione da parte dei lavoratori. Il Contratto andrà a regolamentare anche gli aspetti disciplinari, nonché quelli relativi al lavoro agile.

Avvio in sicurezza A.S. 2021/2022

Nota 18 agosto 2021, AOODPPR 900
Trasmissione Protocollo di sicurezza a.s. 2021-2022

Protocollo d’Intesa 14 agosto 2021, AOOGABMI 21
Avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19 (Anno Scolastico 2021/2022)


Inviato alle scuole il Protocollo di sicurezza e la relativa nota esplicativa. Tamponi diagnostici per il personale che si trova in condizioni di fragilità

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle istituzioni scolastiche il Protocollo di sicurezza siglato il 14 agosto scorso con le Organizzazioni sindacali accompagnato da una nota esplicativa che contiene anche indicazioni sul tema dei tamponi diagnostici.

La nota allegata al Protocollo ricorda che il Ministero sta assegnando alle scuole “specifiche risorse per affrontare l’emergenza sanitaria” e garantendo “il costante supporto amministrativo – contabile”. Il documento sottolinea inoltre che il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia, anche all’interno della comunità scolastica.

Le scuole potranno, dunque, utilizzare parte delle specifiche risorse che saranno loro assegnate destinandole alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”. Il Ministero, in raccordo con il Commissario straordinario, invierà alle scuole, a breve, uno schema di convenzione tra ASL e singola istituzione scolastica che verrà predisposto d’intesa con il Ministero della Salute, anche con l’obiettivo di semplificare e uniformare le procedure su tutto il territorio.


Scuola, Ministero: nessun tampone gratis ai no vax. Prevista intensificazione della campagna vaccinale

Il Ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax.

Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. Il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di “effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate”.

L’obiettivo è duplice: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole.


Il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2021/2022 nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Seguirà anche una nota tecnica alle scuole che farà riferimento, in particolare, all’utilizzo del green pass

“Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. L’intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l’impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità”. 

“Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità, per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a scuola. Stiamo lavorando da mesi – prosegue Bianchi -. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno”. 

Il Protocollo fa parte degli strumenti messi a disposizione per programmare al meglio il rientro di studentesse e studenti, tiene conto degli ultimi pareri del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza, delle disposizioni del Ministero della Salute, della normativa vigente

Sono previsti un Help Desk per le scuole, che partirà a fine agosto, e tavoli territoriali di confronto presso gli Uffici Scolastici Regionali per una gestione capillare dell’emergenza. 

Proseguirà la collaborazione con il Commissario straordinario per la fornitura di gel e mascherine, comprese quelle che servono a favorire l’inclusione di alunne e alunni non udenti, così come sarà portata avanti la collaborazione con il Ministero della Salute e i Dipartimenti territoriali di prevenzione per supportare le scuole. Il Ministero dell’Istruzione continuerà a lavorare con quello della Salute anche per garantire una corsia preferenziale per ampliare la platea del personale vaccinato

Confermata la permanenza a casa in caso di temperatura sopra i 37,5° o di altri sintomi influenzali. Sono previste modalità di gestione di ingressi e uscite, in modo da evitare assembramenti, e specifiche indicazioni per la pulizia giornaliera degli spazi

Il Protocollo individua le disposizioni per: aerazione degli spazi (va garantito costantemente il ricambio d’aria, anche attraverso strumenti meccanici), gestione della mensa, svolgimento dei Percorsi per le competenze e per l’orientamento (PCTO), delle attività nei Convitti, nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), uso dei locali scolastici da parte di soggetti esterni, gestione dei casi sintomatici. Confermato il supporto psicologico e pedagogico-educativo al personale, a studentesse e studenti. 

Il Ministero dell’Istruzione sarà impegnato a dare il massimo sostegno alle scuole, anche garantendo personale ATA a tempo determinato in più, dove necessario, per la gestione dell’emergenza, per sgravare le scuole da eccessivi oneri di gestione. Saranno inoltre messe in capo azioni mirate, come sottolineato dal Ministro Bianchi, per interventi nelle scuole che presentano classi particolarmente numerose.

Protocollo d’Intesa MI – OOSS (21.5.2021)

Linee operative per garantire il regolare svolgimento degli Esami conclusivi di Stato 2020/2021


È stato siglato il 21 maggio 2021 il Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali per lo svolgimento in presenza e in sicurezza degli Esami conclusivi di Stato della scuola secondaria di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2020/2021. Sono sostanzialmente confermate le misure previste nel Protocollo d’Intesa 2019-2020 e nell’allegato Documento tecnico scientifico. Ad esempio, sarà necessario mantenere due metri di distanza fra candidato e commissione, studentesse e studenti potranno avere un solo accompagnatore, si dovrà indossare la mascherina.

In particolare, con il documento siglato oggi, viene precisato che la tipologia di mascherine da adottarsi dovrà essere di tipo chirurgico. Non potranno, dunque, secondo il parere espresso anche dal Comitato tecnico scientifico, essere utilizzate mascherine di comunità ed è sconsigliato, da parte degli studenti, l’utilizzo prolungato delle mascherine FFP2. 

È consentito lo svolgimento delle prove dell’Esame di Stato o dei lavori della Commissione d’esame in modalità di videoconferenza, secondo casi specifici indicati all’interno del Protocollo. 

È ammesso, per l’esame di Stato conclusivo del primo e del secondo ciclo di istruzione, lo svolgimento a distanza delle riunioni plenarie delle Commissioni d’esame, nei casi in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano. 

Per garantire il regolare svolgimento degli Esami di Stato, le Istituzioni scolastiche utilizzano le risorse finanziarie assegnate dal Ministero per la gestione e l’organizzazione del servizio scolastico nel periodo emergenziale.

Nota 20 aprile 2021, AOODPIT 594

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ai Direttori Generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
e, p.c. All’Ufficio di Gabinetto
Al responsabile della protezione dei dati personali dott.ssa Antonietta D’Amato
al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
all’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
all’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento
al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
Alle Organizzazioni sindacali del personale scuola e dei dirigenti scolastici

Oggetto: Comunicazione di dati personali del personale scolastico alle organizzazioni sindacali

Patto per l’Istruzione e la Formazione

Un “Patto per l’Istruzione e la Formazione” per mettere la scuola al centro del Paese, per farne il motore dello sviluppo e dell’eguaglianza sociale. Lo ha proposto il Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi, che il 16 marzo ha incontrato i Sindacati sia a livello confederale che di comparto.

“Dopo la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale, dobbiamo riflettere non solo su misure d’urgenza, ma anche su una visione di cambiamento della nostra scuola”, ha sottolineato il Ministro Patrizio Bianchi, aprendo l’incontro. “Abbiamo di fronte un obbligo: fare in modo che la scuola torni ad essere il centro del Paese, un centro dinamico, un motore di sviluppo per uscire dalla pandemia, ma anche dalla stagnazione. Abbiamo di fronte un anno costituente, un anno in cui dobbiamo essere capaci di valorizzare al massimo la nostra scuola”. 

Il Patto avrà un ampio respiro, guardando sia a temi di stretta attualità, primo fra tutti, l’avvio ordinato ed efficiente del prossimo anno scolastico, ma anche ad una visione di scuola che, ha sottolineato il Ministro, “va costruita con l’aiuto di tutti. Sulla scuola dobbiamo mobilitare il Paese intero”.

Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale

Palazzo Chigi, 10 marzo 2021


Contesto e obiettivi del Patto

Il Patto si colloca nel solco di un’azione di rilancio del Paese, volta a realizzare gli obiettivi cruciali della modernizzazione del “sistema Italia” e dell’incremento della coesione sociale, a partire dalla straordinaria opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 
Innovazione e coesione sono obiettivi centrali dello storico programma Next Generation EU e saranno perseguiti simultaneamente. Un Paese più moderno, infatti, può offrire servizi migliori e maggiori opportunità di sviluppo ai propri cittadini; al contempo, un Paese più coeso assicura che ogni persona possa sentirsi parte del processo innovativo e che ciascuno possa trarre beneficio dagli sforzi comuni.

I pilastri fondamentali di ogni riforma e ogni investimento pubblico contenuti nel PNRR saranno la coesione sociale e la creazione di buona occupazione.

Tali priorità – cruciali per superare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, ricordata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – richiedono uno straordinario impegno finanziario, progettuale e attuativo, che verte sul ruolo propulsivo delle donne e degli uomini della Pubblica Amministrazione.
In questa prospettiva, il Patto intende potenziare la Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione dei processi e un massiccio investimento nel capitale umano. Tali strumenti sono fondamentali per attenuare le storiche disparità del Paese, per ridurre il dualismo fra settore pubblico e privato, nonché per fornire risposte ai nuovi e mutati bisogni dei cittadini.

Il Patto individua la flessibilità organizzativa delle Pubbliche Amministrazioni e l’incremento della loro rapidità di azione come obiettivi fondamentali di un processo di rinnovamento che le parti si impegnano a perseguire, con particolare riferimento a tre dimensioni: il lavoro, l’organizzazione e la tecnologia.
L’individuazione di una disciplina del lavoro agile (smart working) per via contrattuale è un elemento qualificante di questa strategia e va nella direzione auspicata dalle organizzazioni sindacali sin dall’inizio della crisi pandemica.

Il successo di ogni percorso di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione dipende non soltanto da opportuni investimenti nella digitalizzazione, ma anche da una partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori.

A tal proposito, il Patto individua la necessità di avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata sul confronto con le organizzazioni, e di portare a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale.

Inoltre, la costruzione di una nuova e moderna Pubblica Amministrazione si fonda sulla valorizzazione delle persone, attraverso percorsi di crescita e aggiornamento professionale, e sulla definizione di un piano delle competenze su cui costruire la programmazione dei fabbisogni e le assunzioni del personale.

In questa ottica, il Patto afferma che ogni pubblico dipendente dovrà essere titolare di un diritto/dovere soggettivo alla formazione continua, al fine di essere realmente protagonista del cambiamento, e che la Pubblica Amministrazione dovrà utilizzare percorsi formativi di eccellenza, adatti alle persone e certificati.

Elementi del Patto

  1. Il Governo emanerà all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) gli atti di indirizzo di propria competenza per il riavvio della stagione contrattuale. I rinnovi contrattuali relativi al triennio 2019-2021 interessano oltre 3 milioni di dipendenti pubblici e vedranno confluire l’elemento perequativo delle retribuzioni all’interno della retribuzione fondamentale. Il Governo, poi, individuerà le misure legislative utili a promuovere la contrattazione decentrata e a superare il sistema dei tetti ai trattamenti economici accessori.
  2. Con riferimento al lavoro agile, nei futuri contratti collettivi nazionali dovrà essere definita una disciplina normativa ed economica che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati, conciliando le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con le esigenze organizzative delle pubbliche amministrazioni. Saranno quindi disciplinati aspetti di tutela dei diritti sindacali, delle relazioni sindacali e del rapporto di lavoro quali il diritto alla disconnessione, le fasce di reperibilità, il diritto alla formazione specifica, la protezione dei dati personali, il regime dei permessi e delle assenze.
  3. Attraverso i contratti collettivi del triennio 2019-2021, si procederà alla successiva rivisitazione degli ordinamenti professionali del personale, ricorrendo a risorse aggiuntive con la legge di bilancio per il 2022 e adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze. È necessario, inoltre, valorizzare specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze specialistiche ed estendere i sistemi di riconoscimento delle competenze acquisite negli anni, anche tramite opportune modifiche legislative.
  4. Il Governo si impegna a definire politiche formative di ampio respiro, con particolare riferimento al miglioramento delle competenze digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale. Formazione e riqualificazione assumeranno il rango di investimento strategico e non saranno più considerati come mera voce di costo.
  5. Nell’ambito dei nuovi contratti collettivi saranno adeguati i sistemi di partecipazione sindacale, valorizzando gli strumenti di partecipazione organizzativa e il ruolo della contrattazione integrativa.
  6. Le parti concordano sulla necessità di implementare gli istituti di welfare contrattuale, con riferimento al sostegno alla genitorialità e all’estensione al pubblico impiego di agevolazioni fiscali già riconosciute al settore privato, relative alla previdenza complementare e ai sistemi di premialità diretti al miglioramento dei servizi.

Norme di garanzia in caso di sciopero

  • Accordo nazionale (ARAN, 2.12.2020)
    Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e di conciliazione in caso di sciopero nel Comparto Istruzione e Ricerca
  • Nota 13 gennaio 2021, AOOGABMI 1275
    Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca sottoscritto il 2 dicembre 2020 (valutato idoneo dalla Commissione di Garanzia con delibera 303 del 17 dicembre 2020)

Entro l’11 febbraio 2021 (30 giorni dalla pubblicazione nella G.U., serie generale n. 8 del 12 gennaio 2021, dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca sottoscritto il 2 dicembre 2020, che sostituisce il precedente allegato al CCNL 1998-2001 pubblicato in G.U serie generale n. 109 del 9 giugno 1999), come previsto dall’art. 3, cc. 2 e 3, presso ogni istituzione scolastica ed educativa, il dirigente scolastico e le organizzazioni sindacali rappresentative individuano, in un apposito protocollo di intesa, il numero dei lavoratori interessati ed i criteri di individuazione dei medesimi.

Sulla base di tale protocollo di intesa ovvero dopo la scadenza del predetto termine, il dirigente scolastico emana uno specifico regolamento.

Accordo sulle norme di garanzia per gli scioperi

Garantire i servizi essenziali e contemperare diritto allo sciopero e diritto all’istruzione. Su questi presupposti, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) ha sottoscritto il 2 dicembre 2020, con le Organizzazioni sindacali, l’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di conciliazione in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca.

L’Accordo viene applicato a tutto il personale scolastico, esclusi i dirigenti, e attua le disposizioni della legge 146 del 12 giugno 1990 in materia di servizi pubblici essenziali. Nella scuola, vengono considerati essenziali i servizi che garantiscono il funzionamento degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e primaria, lo svolgimento degli scrutini finali e degli Esami finali e di idoneità, l’igiene e, più in generale, le attività assistenziali a tutela dell’integrità fisica delle persone, il buon funzionamento degli edifici scolastici.

L’Accordo precisa i criteri generali per la definizione dei contingenti del personale docente, educativo e ATA necessari per assicurare il funzionamento. Un successivo Protocollo d’intesa, da definire presso ogni Istituto, stabilirà il numero dei lavoratori interessati e le regole per la loro individuazione, preliminarmente sulla base della volontarietà e della rotazione.

In caso di sciopero, i dirigenti scolastici inviteranno il personale a comunicare in forma scritta, anche via e-mail, entro il quarto giorno dalla proclamazione, la propria intenzione di aderire alla mobilitazione, di non aderirvi o di non aver ancora maturato una decisione al riguardo. La dichiarazione di adesione è irrevocabile e pertanto l’istituzione scolastica sarà in grado di comunicare alle famiglie, almeno cinque giorni prima dell’inizio dello sciopero, le principali informazioni e le percentuali di adesione nelle precedenti astensioni, l’elenco dei servizi che saranno comunque garantiti e di quelli di cui si prevede l’erogazione.

L’intesa inoltre disciplina le modalità e i tempi di indizione dello sciopero, che deve avvenire con un preavviso non inferiore a dieci giorni, le modalità di attuazione, circoscrivendo il numero di ore annue di astensione dal lavoro, al fine di assicurare il diritto all’istruzione e all’attività educativa, e le procedure di raffreddamento e di conciliazione.

L’Accordo è stato posto alla valutazione di idoneità da parte della Commissione di Garanzia.

Accordo nazionale (ARAN, 2.12.2020)

Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e di conciliazione in caso di sciopero nel Comparto Istruzione e Ricerca

Sottoscritto dall’ARAN e dalle Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, GILDA UNAMS, SNALS CONFSAL e ANIEF in data 2 dicembre 2020


COMMISSIONE DI GARANZIA DELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

Delibera 17 dicembre 2020, n. 303

Valutazione di idoneità dell’Accordo nazionale sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e di conciliazione in caso di sciopero nel Comparto Istruzione e Ricerca, sottoscritto dall’ARAN e dalle Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, GILDA UNAMS, SNALS CONFSAL e ANIEF in data 2 dicembre 2020. (Delibera n. 20/303). (20A07403)

(GU Serie Generale n.8 del 12-01-2021)

Rinnovo RSU

L’art. 15 , comma 1, del Decreto-Legge 30 novembre 2020, n. 157, Ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, prevede che “(…) in via eccezionale e con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024 sono prorogati, in deroga all’articolo 42, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, gli organismi di rappresentanza del personale anche se le relative elezioni siano state già indette. Le elezioni relative al rinnovo dei predetti organismi di rappresentanza si svolgeranno entro il 15 aprile 2022.


Art. 15.
Differimento delle elezioni degli organismi della rappresentanza sindacale

1. Tenuto conto dell’emergenza epidemiologica in atto, con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024, i dati relativi alle deleghe rilasciate a ciascuna amministrazione, necessari per l’accertamento della rappresentatività di cui all’articolo 43 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono rilevati alla data del 31 dicembre 2021 e trasmessi all’ARAN non oltre il 31 marzo dell’anno successivo dalle pubbliche amministrazioni, controfirmati da un rappresentante dell’organizzazione sindacale interessata, con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni. In via eccezionale e con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024 sono prorogati, in deroga all’articolo 42, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, gli organismi di rappresentanza del personale anche se le relative elezioni siano state già indette. Le elezioni relative al rinnovo dei predetti organismi di rappresentanza si svolgeranno entro il 15 aprile 2022.
2. Gli appositi accordi di cui all’articolo 42, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie, possono prevedere il ricorso a modalità telematiche in funzione dello snellimento delle procedure anche con riferimento alla presentazione delle liste ed alle assemblee sindacali.