Sì A VACCINO, NO A OBBLIGO

GREEN PASS, DI MEGLIO: Sì A VACCINO, NO A OBBLIGO    

Sì alla vaccinazione anti Covid come raccomandazione per tutelare la propria e l’altrui salute, no all’immunizzazione imposta in maniera surrettizia con l’introduzione del green pass obbligatorio. Questa la posizione della Gilda degli Insegnanti in merito alla questione all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri convocato per oggi pomeriggio.
“Riteniamo illogico fissare l’obbligo vaccinale per il personale scolastico ma non per la ben più folta platea studentesca – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – considerato che, al contrario dell’ambito sanitario, sono gli studenti a costituire un potenziale veicolo di contagio per gli insegnanti e non viceversa”. 
Secondo Di Meglio, l’introduzione di questo obbligo dimostra palesemente il fallimento dei protocolli di sicurezza finora adottati per contrastare la diffusione del contagio nelle scuole “e fin dall’inizio giudicati fallaci dalla Gilda che perciò non li ha sottoscritti”. 
“Tutti i virologi concordano nell’asserire che la misura di prevenzione più importante sia il distanziamento sociale, purtroppo inapplicabile, però, nella maggior parte degli istituti scolastici italiani – sottolinea Di Meglio – a causa della mancata volontà politica di ridurre il numero massimo di alunni per classe. Senza adeguati spazi dove poter attuare il distanziamento previsto dalle norme di sicurezza – conclude il coordinatore nazionale – anche la gestione del prossimo anno scolastico si preannuncia molto difficile. Con buona pace dell’obbligo (vaccinale) di green pass”.

Protocollo di sicurezza 2021/2022 e risorse per la ripresa

Protocollo di sicurezza 2021/2022 e risorse per la ripresa: incontro al Ministero dell’Istruzione

5 Agosto 2021

L’ANP ha partecipato oggi in videoconferenza ad un incontro con il Ministero dell’Istruzione dedicato al Protocollo di intesa per l’attuazione delle misure di sicurezza per l’anno scolastico 2021/2022 e all’informazione sulla distribuzione delle risorse per incarichi temporanei di personale docente ATA, ai sensi dell’art. 58 D.L. n. 73/2021 convertito con modificazioni della L. 23 luglio 2021, n. 106. 

In merito al Protocollo il Capo Dipartimento Dott. Jacopo Greco ha annunciato che, in attesa che le scelte del Governo diventino definitive e ufficiali nelle prossime ore, ha elaborato una proposta di protocollo che tiene conto di quelle che sembrano le scelte che il decisore politico sta per assumere e recepisce anche i contributi delle OO.SS. Il Ministero vuole che i dirigenti scolastici e le scuole siano dotate del Protocollo di sicurezza prima possibile proprio in vista dell’assunzione delle necessarie determinazioni organizzative e gestionali. 

L’ANP ha preso atto che il Ministero ha recepito le osservazioni che avevamo formulato durante l’incontro del 27 luglio: è evidentemente impossibile formalizzare un Protocollo di attuazione di misure se tali misure non sono state individuate da un organismo tecnico (CTS) e non sono state adottate tramite specifica normaAbbiamo garantito la massima disponibilità ad accelerare la sottoscrizione del Protocollo considerati i tempi del decisore politico. 

Il Dott. Greco ha, quindi, illustrato le risorse – 2.428,6 milioni – che ad oggi sono state erogate o sono in via di erogazione alle scuole in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico. SI tratta di stanziamenti per risorse umane e per beni e servizi connessi all’emergenza sanitaria ma con ampie possibilità di utilizzo oltre l’emergenza rispetto all’anno scorso. 

In breve ecco il quadro: 

  • Piano scuola estate: 540 mln (150 mln D.L. 4172021 art. 31 c. 6; 320 mln PON ‘Per la scuola’ 2014-2020; 70 mln D.M. 48/2021); 
  • logistica, beni e servizi per l’avvio in sicurezza: 700 mln (150 mln D.L. 41/2021 art. 31 c. 1 per il fondo di funzionamento; 350 mln D.L. 73/2021 art. 58 c. 4 per il fondo di funzionamento; fondi per l’edilizia leggera per gli enti locali); 
  • risorse umane per potenziamento degli apprendimenti in sicurezza (incarichi temporanei al personale docente fino al 30 dicembre 2021) e per finalità connesse all’emergenza epidemiologica (incarichi temporanei al personale ATA fino al 30 dicembre 2021): 400 mln (D.L. 73/2021 art. 58 cc. 4-ter e 4 quater); le risorse sanno attribuite per il 50% in considerazione del numero degli alunni, per il 20% in base alla presenza di classi con numerosità superiore ai 23 alunni, per il 30% in funzione dell’indice di fragilità calcolato dall’Invalsi. A tali risorse si aggiungono ulteriori 50 mln con finalità perequativa, vale a dire per garantire che ciascun USR riceva una quota di risorse corrispondente alla spesa effettivamente realizzata dalle scuole nel periodo settembre-dicembre 2020; 
  • piano numerosità classi: 142,5 mln (50 mln PON ‘Per la scuola’ 2014-2020; 22 mln in aggiunta ai 400 del D.L. 73/2021 art. 58 cc. 4-ter e 4 quater; 70 mln fondi per affitti e noleggi). Si tratta di un’iniziativa sperimentale per cominciare ad affrontare il problema del sovraffollamento delle classi in vista degli interventi strutturali per i quali saranno impiegate le risorse del PNRR; 
  • scuola digitale: 646,1 mln (fondi per la scuola digitale), di cui 121,1 già autorizzati e 525 da autorizzare. 

L’ANP ha evidenziato che, a fronte dei dati comunicati, le risorse per l’edilizia leggera non consentiranno interventi efficaci in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico, vista la tempistica in atto. Interessante è il Piano sperimentale relativo alla numerosità delle classi che, però, mette ancora più in evidenza l’insostenibilità dei parametri attualmente vigenti per la formazione delle classi e la determinazione degli organici. Abbiamo anche ribadito il limite della norma che disciplina l’attribuzione di personale docente aggiuntivo fino al 30 dicembre 2021, in quanto essa non consentirà l’attuazione della misura del distanziamento tra studenti, visto che la norma stessa finalizza tale personale al recupero degli apprendimenti. 

Entro la serata di oggi il Ministero si è impegnato a far pervenire una bozza di protocollo di intesa per l’attuazione delle misure di sicurezza. La seduta è stata aggiornata a domani pomeriggio. 

Edilizia scolastica, pubblicati i risultati dell’avviso da 700 milioni per asili nido e scuole dell’infanzia

Sono 453 i progetti ammessi al finanziamento nell’ambito dell’Avviso pubblico da 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione, la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Guardando ai risultati, le Regioni del Sud ottengono, a seguito dell’analisi dei progetti, il 54,4% delle risorse totali. La Regione con più risorse assegnate sul totale è la Campania, che ottiene circa 138 milioni di euro per 87 progetti, seguita dalla Lombardia, con circa 58 milioni per 40 interventi, dalla Sicilia, alla quale saranno assegnati oltre 56,7 milioni per finanziare 31 progetti, dalla Puglia, con 56 milioni per 32 progetti, e dalla Calabria, che avrà a disposizione 53,2 milioni per 34 interventi. Con queste risorse saranno finanziati principalmente interventi riguardanti asili nido e scuole dell’infanzia.

“L’educazione della fascia 0-6 anni – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – è una delle sfide sociali più importanti per il nostro Paese, che registra un grave ritardo rispetto alla media europea in questo settore. Con questo Avviso autorizziamo importanti risorse, soprattutto a favore delle aree con maggiori difficoltà. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza continueremo a investire dando risposta alle esigenze dei territori. Intervenire per l’infanzia vuol dire garantire pari opportunità di crescita a bambine e bambini, a prescindere dai contesti di provenienza, e favorire concretamente l’occupazione femminile”.

I 700 milioni previsti sono stati così ripartiti: 280 milioni per gli asili nido; 175 per le scuole dell’infanzia; 105 per i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Il 60% delle risorse di ciascuno di questi capitoli è stato destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti. Nel dettaglio, sono stati ritenuti ammissibili al finanziamento interventi per circa 692 milioni di euro. Le risorse restanti saranno ridestinate, insieme alle economie, per lo scorrimento delle graduatorie.

Le candidature degli Enti locali hanno riguardato per il 51,7% le scuole dell’infanzia, per il 23,9% gli asili nido, per il 17,9% i centri polifunzionali per la famiglia e per il 6,5% la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Tra gli interventi previsti principalmente, quelli di nuova costruzione o di ampliamento, di demolizione e ricostruzione o di adeguamento sismico.

L’Avviso pubblico è stato emanato congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia, ed è destinato agli Enti locali. Sarà istituita una Cabina di regia per il monitoraggio dei singoli progetti presso il Dipartimento per le politiche della Famiglia.

Le graduatorie

DL Sicurezza Scuola in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di giovedì 5 agosto 2021, ha approvato un Decreto-Legge che introduce misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti a partire dal 1° settembre 2021.

I provvedimenti adottati sono stati illustrati in conferenza stampa dai Ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, della Salute Roberto Speranza e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

Video

Scuola e Università

Nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza. La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti.

In linea con l’avviso del Comitato tecnico-scientifico, in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione sono adottate alcune misure di sicurezza minime:

  • è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Le linee guida possono derogare all’obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti;
  • è vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.

Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.

Si prevede inoltre una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli.

Le Università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti.

Il Commissario straordinario organizzerà e realizzerà un piano di screening della popolazione scolastica.

Trasporti

Sempre a decorrere dal primo settembre prossimo, si introducono nuove norme per l’accesso e l’utilizzo ai mezzi di trasporto. In questo caso il criterio guida è la distinzione tra trasporti di medio-lunga percorrenza e trasporto pubblico a breve percorrenza, ad eccezione degli aerei per i quali non si prevede alcuna differenziazione.

In base a questa suddivisione sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass l’accesso e l’utilizzo dei seguenti mezzi di trasporto:

  1. aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  2. navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
  3. treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
  4. autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
  5. autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

L’utilizzo degli altri mezzi di trasporto può avvenire anche senza green pass, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio.

L’obbligo di green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono vaccinarsi.

Eventi sportivi

Per questa categoria, per gli eventi all’aperto, è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro; per gli eventi al chiuso, il limite di capienza già previsto è innalzato al 35%.

San Marino

Per i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino, già sottoposti a un ciclo vaccinale, non si applicano le disposizioni relative al Green Pass fino al 15 ottobre. Per questa categoria sarà adottata una circolare che disciplinerà un nuovo percorso vaccinale compatibile in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali.

Altre norme

Infine il decreto prevede la proroga del contingente impegnato nelle operazioni Strade Sicure impegnato in compiti di contenimento di diffusione del virus; sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi e degli effetti degli atti amministrativi pendenti dal primo agosto al 15 settembre 2021 gestiti dalla Regione Lazio in seguito all’attacco subito ai sistemi informatici.


AUTORIZZAZIONE ALL’ASSUNZIONE DI PERSONALE SCOLASTICO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha inoltre approvato l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l’anno scolastico 2021/2022 un numero pari a:

  • 12.193 unità di personale A.T.A (amministrativo, tecnico ed ausiliario);
  • 450 unità di dirigenti scolastici;
  • 108 unità di personale educativo;
  • 673 unità di insegnanti di religione cattolica.

Scuola, via libera in Consiglio dei Ministri alle misure per il rientro a settembre

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera alle misure per il rientro a scuola a settembre.

Via libera in Consiglio dei Ministri, al pacchetto di norme per la riapertura della scuola in presenza. Dal green pass per i docenti, all’uso della mascherina, alle regole per il distanziamento, il decreto approvato dal governo individua le principali misure per il rientro in aula, che saranno accompagnate da un apposito Piano operativo predisposto dal Ministero dell’Istruzione. Il Piano ha avuto, sempre ieri, l’ok di Regioni, Comuni e Province, in Conferenza Unificata, e sarà inviato alle Istituzioni scolastiche insieme ad uno specifico Protocollo di sicurezza per il settore scuola.

Il Ministero è al lavoro da mesi per la ripartenza di settembre – chiarisce il Ministro Patrizio Bianchi -. Da febbraio abbiamo sempre guardato a questo obiettivo e ci siamo impegnati costantemente per raggiungerlo, in collaborazione anche con le Regioni e gli Enti locali, che ringrazio. Abbiamo stanziato oltre 2 miliardi per il rientro in sicurezza – prosegue Bianchi – compresi 270 milioni per l’edilizia scolastica leggera e l’affitto di spazi ulteriori per la didattica. Fondi che distribuiremo, per la prima volta, tenendo conto in via prioritaria della quantità di alunni presenti sui territori e delle classi numerose”.

Le decisioni del governo

Il Decreto-Legge approvato prevede che nell’anno scolastico 2021/2022 l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado dovrà essere svolta in presenza. La misura è derogabile con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, solo in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. Il confine della deroga, dunque, risulta essere ben delineato.

Restano il metro di distanza e l’uso delle mascherineDove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non consentono il distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro, è previsto sempre l’obbligo delle mascherine. Queste ultime non dovranno essere indossate dai bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di questi dispositivi. Resta ferma, come lo scorso anno, l’impossibilità di accedere o permanere nei locali scolastici in caso di sintomatologia respiratoria o temperatura corporea che supera i 37,5°.

Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso. Questa disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute, è esente dalla campagna vaccinale secondo i criteri indicati dal Ministero della Salute. I lavoratori fragili sono tutelati. Il Green pass non è previsto per studenti e studentesse.

Il Ministro Patrizio Bianchi ricorda che “il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione” e ringrazia “l’85% del personale scolastico che si è vaccinato”.

La somministrazione dei pasti nelle scuole dovrà essere effettuata da personale anch’esso dotato di Green pass che indossi dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Si prevede inoltre una maggiore tutela legale per il personale scolastico che, nell’adempimento dei doveri d’ufficio, debba trovare soluzione a problemi tecnico scientifici di particolare difficoltà.

Il Piano scuola

Le scuole riceveranno un apposito Piano operativo predisposto dal Ministero, approvato il 5 agosto in Conferenza Unificata, insieme ad un Protocollo di sicurezza dedicato al settore scolastico. Somministrazione dei pasti, cura degli ambienti, la conferma della figura del referente Covid, le regole relative all’educazione fisica, all’utilizzo delle palestre, alle assemblee studentesche, a studentesse e studenti con disabilità sono alcuni dei temi toccati dal Piano che consente alle scuole di organizzare le loro attività per il prossimo anno e tiene conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico dello scorso 12 luglio.