Inclusione scolastica: primo, credere nelle potenzialità dell’alunno

Inclusione scolastica: primo, credere nelle potenzialità dell’alunno
Vita del 30/09/2021

Dopo la sentenza del TAR del Lazio che ha annullato il decreto sui nuovi modelli di Piano Educativo Individualizzato, attorno all’inclusione degli alunni con disabilità si è acceso il dibattito. Qui l’intervento del professor Luigi d’Alonzo sul numero di VITA di settembre, dedicato alle sfide della nuova scuola. Cinquant’anni di esperienza pedagogica dicono che l’inclusione è possibile, se si lavora insieme su quattro pilastri.

Il 2021 purtroppo sarà ricordato nella storia come il secondo anno terribile di una pandemia che con molta fatica si tenta a domare. Tuttavia, quest’anno così difficile meritava di essere celebrato per un altro motivo: I 50 anni dell’inclusione scolastica. Infatti, il 31 marzo 1971, con la legge 118, il nostro Paese apriva le porte ad una sperimentazione pedagogica molto coraggiosa, permettendo anche agli alunni con disabilità di frequentare le scuole comuni. Non abbiamo potuto dare enfasi a questa ricorrenza memorabile che rivoluzionò completamente non solamente solo la vita della scuola, ma dell’intera società italiana, poiché ebbe inizio proprio allora un’avventura educativa e didattica che concorse grandemente a modificare in meglio il nostro Paese dando piena attuazione a tutto ciò che viene sancito all’art. 3 della nostra Costituzione repubblicana:” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Ma dopo questi anni cosa abbiamo capito? Dopo mezzo secolo di presenza di alunni con disabilità e con problemi nelle aule comuni cosa possiamo dire?
A nostro avviso l’esperienza pedagogica conferma che l’inclusione è possibile. Nonostante il grido di dolore che purtroppo e ancora, si percepisce da parte dei genitori delle persone con disabilità, quando il loro figlio a scuola non incontra un ambiente educativo e didattico competente e appassionato , possiamo affermare che l’esperienza educativa e didattica ideata dal nostro Paese, unica al mondo per l’intensità e l’universalità della sua proposta in tutti i cicli scolastici, è credibile e praticabile, se si lavora bene.

Se si lavora bene, l’allievo con deficit incontra un contesto pedagogico e sociale in grado di comprendere i suoi problemi e di operare con responsabilità sulle sue risorse. Ma quali sono i pilastri per lavorare bene a scuola?
Credere nelle potenzialità dell’alunno con disabilità o con problemi. Le ricerche ci dicono che i risultati si ottengono se gli insegnanti e gli operatori dedicati credono nelle potenzialità del cervello, anche se offeso da deficit importanti e gravi, nella sua capacità di supplire, nei limiti del possibile, alle sue proprie carenze.
Lavoro unitario. Si lavora bene sul piano inclusivo solamente se il team docente opera in unitarietà di intenti, ossiaquando tutti gli insegnanti della classe o della sezione lavorano in stretta collaborazione consapevoli che l’allievo con disabilità “appartiene” a tutti gli insegnanti, che è un alunno di tutti e non solo dell’insegnante di sostegno.
Competenza. Si opera correttamente sul piano inclusivo se il corpo docente è preparato ad affrontare i bisogni di tutti gli allievi presenti in classe e quindi anche dell’allievo con disabilità. Conosciamo le necessità di queste persone, sappiamo come agire per offrire prospettive di crescita autentica per ogni specifico problema, intellettivo, comportamentale, relazionale. L’ignoranza sulle problematiche peculiari degli alunni, l’incompetenza in pedagogia e didattica speciale costituiscono il vero cancro che la nostra scuola deve assolutamente combattere.
Il ruolo del dirigente è indispensabile per indirizzare il lavoro della scuola come comunità educante. La professionalità e la preparazione del Dirigente sono la condizione sine qua non per favorire l’autentica inclusione. Non è possibile operare bene se il dirigente non promuove le condizioni organizzative e culturali necessarie per dare senso al duro lavoro degli insegnanti.
La scuola italiana dopo 50 anni di esperienze inclusive è in grado di essere una “benedizione” per i propri alunni con disabilità, dove si lavora bene.

di Luigi d’Alonzo,
Luigi d’Alonzo è Professore Ordinario di Pedagogia Speciale – Università Cattolica di Milano e Presidente della SiPeS (Società italiana di Pedagogia Speciale)

“Ultimo appello” è il numero di VITA dedicato alla scuola. Abbiamo individuato sette sfide che la scuola non può perdere, setacciato l’Italia per scovare le pratiche migliori e chiesto a sette prestigiose firme come fare per mettere a sistema quelle buone pratiche. Eccole.

– Patti educativi di comunità, con Marco Rossi Doria;
– Protagonismo degli studenti, con Raffaela Milano;
– Scuola digitale, con Donatella Solda e Damien Lanfrey;
– Didattica Innovativa, con Giovanni Biondi;
– Re-design degli spazi, con Andrea Gavosto e Raffaella Valente;
– Inclusione degli studenti con disabilità, con Luigi d’Alonzo;
– Connessione con il mondo del lavoro, con Stefano Micelli.

Giornata Mondiale degli Insegnanti

Istruzione: Giornata Mondiale degli Insegnanti

Competenze, strategie e metodi innovativi per essere ottimi insegnanti nella scuola del futuro

 “L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l’insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il Paese di domani”. Così recita una frase emblematica di Piero Angela che pone l’accento sul riconoscimento del ruolo dei docenti i quali non solo hanno il compito fondamentale di insegnare, ma anche di traghettare al domani le nuove generazioni.Il 5 ottobre si celebra la 27ª Giornata Mondiale degli Insegnanti, istituita dall’UNESCO nel 1994 per riconoscere la centralità della figura dei docenti nel percorso di formazione, educazione e guida dei giovani. Il tema scelto per quest’anno è “Teachers at the heart of education recovery” e sottolinea la funzione chiave rivestita dagli insegnanti, vero motore della ripartenza nel nostro Paese e a livello globale.Se nel 2020 è stata la corsa verso l’innovazione e la digitalizzazione della didattica a farla da padrona, negli ultimi mesi l’attenzione si è spostata sulla figura dell’insegnante e sulla necessità di rafforzarne il ruolo e riaffermarne la centralità per favorire la nascita di un sistema di istruzione più resiliente. “Oggi più che mai gli insegnanti ricoprono un ruolo fondamentale, un ruolo volto ad accompagnare ciascun alunno all’interno di un percorso di crescita e di formazione dell’individuo. L’istruzione è il passaporto per un futuro libero e civile e i docenti ne sono i garanti, per questo è doveroso celebrarli e riconoscerne il valore all’interno della nostra società”, ha commentato Felix Ohswald, co-founder e CEO di GoStudent, scale-up leader nel settore dell’apprendimento online, da poco approdata anche in Italia, che vanta un network di oltre 21.000 studenti e 7.500 insegnanti e che dal 2016 porta avanti l’ambiziosa missione di dare vita alla scuola globale n°1 al mondo. 

“L’emergenza sanitaria ha rivoluzionato il mondo della didattica dalle fondamenta, imponendo agli insegnanti sfide non semplici da affrontare, ma al contempo ci sta dando anche l’opportunità, unica e inestimabile, di poter riscrivere il futuro dell’istruzione. Affinchè una nuova era abbia inizio, è necessario che gli insegnanti coltivino nuove competenze e superino i tradizionali metodi di insegnamento, orientandosi verso una didattica innovativa e più coinvolgente che incentivi la partecipazione diretta degli studenti”.

Ai docenti non si chiede solo di trasmettere nozioni e conoscenze, ma di essere figure educative a 360°, capaci di entrare in sintonia, suscitare entusiasmo e comprendere i bisogni individuali dei propri allievi che si affacciano per la prima volta sul proscenio della vita. Ma quali sono le caratteristiche che fanno di un insegnante un “buon insegnante”? Quali sono le skills più richieste? Quali strategie possono essere messe in atto dai docenti per stare al passo coi tempi?

Il decalogo del buon insegnante.

GoStudent, in collaborazione con alcuni dei suoi migliori insegnanti, ha stilato un breve vademecum per aiutare tutti i docenti a navigare sull’onda del cambiamento:

1) L’entusiasmo è contagioso, come la noia. Provare passione per l’insegnamento, trasmettere entusiasmo mentre si spiega e avere un atteggiamento empatico sono tre pilastri fondamentali per essere un buon insegnante. 

2) Aggiornarsi, leggere, studiare, mettersi in discussione ed essere aperti al confronto coi colleghi e con i propri alunni. Abbracciare un percorso di lifelong learning è l’unica via per poter svolgere nel migliore dei modi la professione di docente.

3) L’autoriflessione può offrire agli insegnanti un’opportunità critica per analizzare e valutare le proprie pratiche di insegnamento e concentrarsi sulle metodologie più efficaci. I bravi insegnanti riconoscono il fatto che le proprie strategie di insegnamento possano sempre essere migliorate.

4) Educare significa tirare fuori il meglio da ciascun alunno. Instaurare un rapporto di fiducia con i propri allievi e farsi promotori di un clima sereno e di ascolto attivo in classe, sia essa fisica o virtuale, è una conditio sine qua non affinchè ciascuno possa raggiungere il più alto livello di successo formativo possibile.

5) Favorire una didattica inclusiva che tenga conto delle esigenze dei singoli allievi e dei loro specifici bisogni educativi, così che ogni studente sia messo nelle condizioni ottimali per scoprire, valorizzare ed esprimere al massimo il proprio potenziale.

6) Promuovere il problem-finding. Invece di proporre soluzioni, gli insegnanti dovrebbero aiutare gli studenti a guardare il mondo attraverso una lente critica e identificare problematiche e bisogni finora latenti. Usando questa strategia, gli insegnanti danno ai propri studenti l’opportunità di pensare in modo critico, porre domande, trovare problemi ed elaborare approcci creativi per risolverli.

7) Stimolare gli studenti con domande aperte che non prevedono “risposte da manuale”. Questo tipo di domande offrono un ottimo spunto di conversazione, favoriscono lo scambio di nuove idee e punti di vista e contribuiscono a creare un clima di forte collaborazione.

8) La lezione perfetta è quella costruita insieme ai propri alunni. È un dialogo, non un monologo. Rendere gli alunni protagonisti del proprio percorso educativo coinvolgendoli nella creazione della lezione è un modo per stimolarne la partecipazione attiva in classe e rendere l’apprendimento più efficace.

9) Innovarsi continuamente e non aver paura di sperimentare nuove strategie di insegnamento che possano contribuire a rendere le lezioni più dinamiche e coinvolgenti. Privilegiare attività pratiche e di gruppo, orientarsi verso un modello ibrido offline e online, utilizzare contenuti multimediali, quali video, immagini e grafici, coinvolgere imprenditori ed esperti esterni al sistema scolastico e farli intervenire durante le lezioni, sperimentare nuove metodologie, come la didattica capovolta o “flipped learning”, fare ricorso alle tecnologie e promuovere l’uso di e-learning, AI, VR e gamification. Introdurre nuovi elementi durante le lezioni può stimolare gli studenti e aiutarli a comprendere e assimilare meglio.

10) Infine, l’ultima e forse la più importante delle regole d’oro del buon docente è quella di non perdere mai di vista il significato originario del termine insegnare e il suo valore etimologico. Dal latino “insignare”, che vuol dire segnare, imprimere – insegnare significa “segnare” la mente dello studente, lasciando impresso un metodo di approccio alla realtà, che va ben oltre lo studio o la trasmissione del sapere fine a se stesso. Un bravo insegnante deve essere prima di tutto un “maestro di vita”.

FINE

GoStudent:
GoStudent è una piattaforma di apprendimento online e il futuro delle lezioni private. La società EdTech è stata fondata a Vienna nel 2016 da Felix Ohswald (CEO) e Gregor Müller (COO) e opera in 22 mercati. 
GoStudent offre video-lezioni individuali per oltre 20 materie a studenti di ogni età e livello, dalle elementari all’università. 

La scale-up impiega attualmente più di 900 dipendenti, distribuiti in 18 sedi, e può vantare un network di oltre 21.000 studenti e 7.500 tutor internazionali. Oltre 450.000 sessioni vengono prenotate ogni mese con GoStudent.

Ad oggi, l’azienda ha ricevuto finanziamenti per 291 milioni di euro da investitori internazionali quali Speedinvest, Left Lane Capital, DN Capital, Coatue e DST Global.

Per saperne di più visitare: www.gostudent.org/it

Educazione&Scuola Newsletter n. 1129


Educazione&Scuola Newsletter n. 1129

Settembre 2021 – XXVI Anno

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Notizie
PTOF, RAV, PdM

Funzioni attive sino alla data di inizio della fase delle iscrizioni
PON – Digital Board

Candidature sino al 1° ottobre 2021

Piano Scuola

Dal 20 settembre disponibile, sul Portale SIDI, la funzione per la Rilevazione andamento emergenza Covid 19 per l’a.s. 2021-2022

Emergenza epidemiologica da COVID-19

Disposizioni

Notte Europea dei Ricercatori

24 settembre 2021

Dichiarazione di Accessibilità

Le Istituzioni scolastiche sono tenute ad aggiornare, entro il 23 settembre, la Dichiarazione di Accessibilità per il proprio sito web

Garante privacy, Lettera al Ministero dell’istruzione

I docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti

Sistema integrato educazione ed istruzione 2021, 2022 e 2023

Stipulata l’Intesa relativa al riparto delle risorse del Fondo nazionale

Tutti a Scuola

Pizzo Calabro, 20 settembre 2021

Prove INVALSI

Calendario delle somministrazioni a.s. 2021/2022

DL Green Pass in CdM

Consiglio dei Ministri, 16 settembre 2021

Commissione nazionale per il Sistema integrato 0-6

14 settembre 2021

Anno Scolastico 2021/2022

13 settembre 2021

Piattaforma nazionale per il controllo del green pass

Attiva dal 13 settembre 2021

Emergenza COVID-19 in CdM

Consiglio dei Ministri, 9 settembre 2021

Nuovo Presidente INDIRE

Luigina Mortari nominata nuovo Presidente del CdA di INDIRE
Norme

Nota 29 settembre 2021, AOODPPR 1060

COVID-19 – Rilevazione della situazione epidemiologica nelle scuole

Nota 29 settembre 2021, AOODGSIP 2124

Istruzioni operative per la presentazione delle istanze per l’accesso ai contributi previsti dall’articolo 1, commi 389 e 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 – interventi di competenza della …

Nota 27 settembre 2021, AOODGPER 29502

Anno scolastico 2021/2022 – Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente segnalatosi con “messa a disposizione” (MAD)

Nota 27 settembre 2021, AOODGSIP 2095

Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2021/2022. Decreto ministeriale 10 aprile 2018, n. 279

Nota 23 settembre 2021, AOODGSIP 2068

“Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole” – VIII edizione

Nota 22 settembre 2021, AOODGSIP 2056

Progetto nazionale “Scuola Attiva Kids” per la scuola primaria anno scolastico 2021/2022

Nota 22 settembre 2021, AOODPIT 1407

Certificazioni verdi rilasciate dalla Repubblica di San Marino – applicazione del de- creto legge 6 agosto 2021, n. 111

Accordo CU 22 settembre 2021, n. 132

Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di conferma annuale dell’Accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi …

Decreto-Legge 21 settembre 2021, n. 127

Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema …

Nota 20 settembre 2021, AOODGSIP 2046

Elezioni dei rappresentanti degli studenti delle Consulte Provinciali – aa.ss. 2021/22 e 2022/23

Nota 17 settembre 2021, AOODGCASIS 2813

Anno Scolastico 2021/2022 – Attività di aggiornamento dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti

Nota 17 settembre 2021, AOODGOSV 22064

Progetto di studio sulle “Reti di partenariato e di cooperazione nell’istruzione e formazione professionale fra Italia e Germania”. Evento conclusivo del 29 settembre 2021

Decreto Dipartimentale 17 settembre 2021, AOODPIT 1649

Elenco delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei scientifici, licei scientifici ad opzione scienze applicate, licei scientifici con sezione ad indirizzo sportivo, licei classici) …

Nota 17 settembre 2021, AOODGSIP 2044

Sentenza n. 9795/2021 del 14/09/2021, TAR Lazio. Indicazioni operative per la redazione dei PEI per l’a.s.2021/2022

Legge 16 settembre 2021, n. 126

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attivita’ …

Nota 16 settembre 2021, AOODPIT 1353

Sospensione del rapporto di lavoro del personale scolastico per mancato possesso o mancata validità della certificazione verde COVID-19. Modello

Nota 16 settembre 2021, AOODGSIP 2025

2 ottobre – Festa Nazionale dei Nonni. Alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado

Nota 16 settembre 2021, AOODGOSV 21943

DIDAMATICA 2021 – 7 e 8 ottobre 2021 “Artificial Intelligence for Education”

Nota 14 settembre 2021, AOODGOSV 21673

Concorso nazionale per le scuole Biblia – VIII edizione – Anno scolastico 2021- 2022

Decreto Ministeriale 15 settembre 2021, AOOGABMI 281

Atto di indirizzo politico-istituzionale concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione per l’anno 2022

Nota 14 settembre 2021, AOODGOSV 21627

Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta …

Nota 13 settembre 2021, AOODGCASIS 2757

COVID-19/attivazione applicativo SIDI per la rilevazione della situazione epidemiologica nelle scuole

Nota 13 settembre 2021, AOODGOSV 21522

Festival della Scienza “Cosmos” – 1° Edizione de “La Scienza che diverte sotto il Cielo dello Stretto”

Decreto-Legge 10 settembre 2021, n. 122

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale

Lettera del Ministro 10 settembre 2021

Nuovo anno scolastico

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 settembre 2021 

Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021, recante «Disposizioni attuative dell’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, “Misure urgenti per …

Decreto Dipartimentale 10 settembre 2021, AOODPIT 1594

Autorizzazione attivazione del percorso sperimentale integrato di Conduzione di apparati e impianti marittimi (CAIM)/Conduzione di apparati e impianti elettronici di bordo (CAIE) definito con decreto ministeriale …

Nota 10 settembre 2021, AOODGOSV 21368

SEMINARIO DI STUDI. La scuola per il futuro dell’Europa. Ventotene-Santo Stefano 1941-2021: proposte per un’Educazione civica europea. Ventotene-Santo Stefano/ Piattaforma digitale 21-22-23 settembre …

Nota 9 settembre 2021, AOODPPR 953

Indicazioni in merito alle modalità di controllo semplificato del possesso della certificazione verde Covid-19 in corso di validità del personale docente e ATA

Nota 9 settembre 2021, AOODGOSV 21225

I Giochi delle Scienze Sperimentali 2022

Nota 8 settembre 2021, AOODGOSV 21059

Istruzione degli adulti e apprendimento permanente – Funzionamento dei CPIA a.s. 2021- 2022

Nota 8 settembre 2021, AOODGSIP 1946

Protocollo d’Intesa MI/Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro

Nota 8 settembre 2021, AOODGOSV 21058

Avviso pubblico (n. 1571 del 7.9.2021) per la presentazione di progetti finanziati con il Piano delle Arti

Nota 8 settembre 2021, AOODGOSV 21057

Avviso pubblico (n. 1570 del 7.9.2021) per la presentazione di progetti finanziati con il Piano delle Arti

Nota 7 settembre 2021, AOODGOSV 20985

Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2021/2022. Decreto ministeriale n. 223 del 22 luglio 2021

Avviso pubblico Digital board: trasformazione digitale nella didattica e nell’organizzazione

Prot. n. 28966 del 6 settembre 2021

Nota 6 settembre 2021, AOODGPER 27622

Formazione in servizio del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità ai sensi del comma 961, art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – DM 188 del 21.6.2021

Avviso 2 settembre 2021, AOODGOSV 20713

Proposte di candidature per l’attivazione del Percorso sperimentale integrato Conduzione di apparati e impianti marittimi (CAIM)/Conduzione di apparati e impianti elettronici di bordo (CAIE), nell’ambito …

Indicazioni per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2021-2022)

ISS, 1 settembre 2021

Lettera sottosegretaria MI

1 settembre 2021
Rubriche

in Bacheca della Didattica

Infortunio SARS-CoV-2: Responsabilità dirigenziali

D.A. Tumminelli, C.S. Benfante Picogna, L. Zingales

Funzione ispettiva e metodo del Lingchi

di Mario Maviglia

Congedo parentale facoltativo e frequenza TFA

di Dario Tumminelli, Leon Zingales e Massimo Pagano

L’anno che verrà

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Sul Crocifisso

di Gabriele Boselli

Misure Anti Covid-19 nella Scuola ed obbligo di vaccinazione

di Dario Tumminelli, Leon Zingales e Massimo Pagano

La salute nel 21° secolo

di Margherita Marzario

I discorsi di Nonna Monella

di Antonietta Cataldi

Le incompatibilità nel pubblico impiego

di Cettina Calì

L’avvio del nuovo anno

di Cettina Calì

in Europ@ Fondi Strutturali di Fabio Navanteri


in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 66

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

TAR boccia nuovo PEI: occorre intervenire subito

Garante dei disabili

in LRE di Paolo Manzelli

Il cambiamento della percezione visiva

di Paolo Manzelli

IL CONNETTOMA UMANO e LA EPIGENETICA

di Paolo Manzelli

Dai sensi alle sensazioni

di Paolo Manzelli

in Psicologia

Genitorialità a misura di bambino

di Margherita Marzario

in Recensioni

M. Murgia, Accabadora

di Mario Coviello

M. Miller, La canzone di Achille

di Mario Coviello

Perché così violenti?

di Antonio Stanca

M. Maggiani, Il coraggio del pettirosso

di Mario Coviello

Inizia un nuovo anno

di Bruno Lorenzo Castrovinci

in Software

Internet, Reti, Nuove tecnologie

Opportunità e sfide della cittadinanza digitale

1 ottobre 2021

GeoDante

Un’App per scoprire la geografia di Dante

Capire l’Informatica di Paolo Rocchi


in Statististiche

Sondaggio Docenti: Ritorno a scuola 2021/22

Twinkl Educational Publishing

UE: nuovo rapporto Eurydice sulla educazione degli adulti

Lo studio analizza l’accesso all’apprendimento permanente in 37 paesi europei

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Ricorrenza settembrina

di Maurizio Tiriticco

Le quattro giornate di Napoli

di Maurizio Tiriticco

L’eccidio di Cefalonia

di Maurizio Tiriticco

Ostia, 24 settembre 1943

di Maurizio Tiriticco

Il middle management

di Maurizio Tiriticco e Alessandra Silvestri

Ricordando la Ostia di ieri

di Maurizio Tiriticco

9 settembre 1943

di Maurizio Tiriticco

8 settembre 1943

di Maurizio Tiriticco
Rassegne a cura di Fabio Navanteri

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale


Tampone gratuito per studenti in azienda per PCTO? Giannelli: “Il Ministero dia risposte certe”

da OrizzonteScuola

Di redazione

Pandemia e Green pass complicano l’Alternanza scuola-lavoro, ormai denominata dal 2019 con l’acronimo Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che permettono agli studenti di affiancare alla formazione scolastica un periodo di esperienza pratica presso un ente pubblico o privato.

“I miei studenti dovrebbero essere inseriti per tre settimane in azienda e saranno equiparati ai lavoratori per legge. Dunque avranno bisogno del Green pass”, dice all’Adnkronos Amanda Ferrario, dirigente scolastica dell’Ite Tosi di Busto Arsizio in provincia di Varese, frequentato da circa 2100 studenti.

“Che facciamo dal 15 ottobre quando il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori? La logica dice che avranno bisogno della certificazione verde. Per i ragazzi in quarantena il tampone è convenzionato e per l’alternanza? Per garantire il diritto allo studio dovranno garantire il tampone gratuito”.

Giannelli: “Solleciteremo la risposta del Ministero dell’Istruzione”

“Solleciteremo il Ministero dell’Istruzione affinché fornisca indicazioni sull’alternanza scuola-lavoro. In particolare se le scuole dovranno pagare i tamponi gratuiti a tutti gli studenti, le cifre da stanziare saranno considerevoli”.  Così all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, Anp, che sulla possibilità di esonerare gli studenti dall’esibizione di Green pass risponde: “È una domanda senza risposta. Stiamo parlando di ingresso in aziende che stabiliscono le regole per entrare e dove ai lavoratori è richiesta la certificazione verde. Va risolta la questione tamponi. Tra il terzo e il quinto anno di secondaria superiore ci sono circa un milione e mezzo di studenti, a 10 euro a tampone significa spendere circa 15mln di euro a volta”.

La certificazione verde come sarà gestita per le gite scolastiche? “I viaggi d’istruzione non sono all’ordine del giorno – risponde Giannelli – Anche se la scuola è ripartita in presenza siamo in pandemia e bisognerà vedere se si faranno”.

Per il resto “le cose vanno avanti senza particolari scossoni. Anche da un punto di vista contagi si temeva peggio. In tutto il Paese ad oggi ci sono qualche centinaia di classi in quarantena, una goccia nel mare su 400mila classi”.

Quasi nessuna criticità sui prof in cattedra: “La regione con maggiori problemi è il Lazio”, dove ancora le lezioni sono ad orario ridotto.

Lavoratori fragili, le tutele: fino al 31 ottobre possono svolgere altra mansione, proroga al 31/12 sorveglianza sanitaria

da OrizzonteScuola

Di redazione

Sono da considerarsi ‘fragili’: “i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Quali tutele sono previste per i lavoratori fragili? Le ricorda il ministero per le disabilità con una FAQ.

Fino al 31 ottobre 2021, i lavoratori fragili pubblici e privati potranno svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la destinazione a diversa mansione, chiaramente compresa nella stessa categoria o area di inquadramento, o con lo svolgimento di attività di formazione professionale anche da remoto. Rimangono comunque:

L’obbligo, per i datori di lavoro del settore privato, di comunicare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile;
La possibilità, per le aziende private, di applicare la modalità di lavoro agile a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali. Il datore di lavoro potrà adempiere agli obblighi d’informativa stabiliti dalla legge nei confronti del dipendente in via telematica, anche utilizzando la documentazione disponibile sul sito dell’Inail.
Non è stata prorogata, invece, la possibilità per i lavoratori fragili di restare a casa nell’ipotesi in cui siano impossibilitati ad accedere allo smart working, con l’equiparazione dell’assenza al ricovero ospedaliero ed esenzione del periodo dal comporto.

E’ stato inoltre prorogato il termine della sorveglianza sanitaria eccezionale fino al 31 dicembre 2021. Fino a questa data i datori di lavoro, pubblici e privati, devono assicurare la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio (in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia Covid-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischio), al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive e commerciali. L’azienda, con il medico competente oppure avvalendosi delle competenze mediche dell’Inail, è tenuta ad assicurare un apposito programma di protezione particolare per tali lavoratori.

Rilevazione epidemiologica scuole per proseguire attività in presenza. Indicazioni ministero

da OrizzonteScuola

Di redazione

L’avvio dell’anno scolastico e l’impegno di garantire una scuola aperta ed in presenza richiede ancora una costante attenzione all’andamento della situazione epidemiologica e la collaborazione di tutto il mondo scolastico. Inizia così la nota del ministero con le indicazioni sulla rilevazione della situazione epidemiologica nelle scuole

Nel Portale SIDI la Rilevazione andamento emergenza Covid-19, a partire dal 20 settembre; ogni scuola deve accedere ogni settimana, a partire dalle ore 7.00 del venerdì e fino alle ore 14.00 del martedì, all’applicativo presente sul SIDI ed inserire i dati relativi alla settimana precedente; è possibile inoltre effettuare eventuali rettifiche ai dati comunicati per i periodi precedenti, qualora si ravvisi la necessità.

Per consentire di operare senza limiti di orario, le funzioni della rilevazione sono aperte h24, nei giorni precedentemente indicati.

La Rilevazione andamento emergenza Covid-19 è composta da due aree: “Gestione Alunni e classi” e “Rilevazione epidemiologica nelle scuole”.

NOTA

Ricorrenza settembrina

Ricorrenza settembrina

di Maurizio Tiriticco

Estate del 1938. Avevo appena 10 anni e, superati, dopo la scuola elementare, gli esami di ammissione al primo ginnasio, ero in attesa di frequentare quel nuovo corso di studi che a quei tempi era scarsamente gettonato. In quegli anni non tutte le famiglie avevano i mezzi per avviare i figli a studi allora molto impegnativi: cinque anni di ginnasio a cui seguivano ovviamente tre anni di liceo; e successivamente era pressoché obbligatorio accedere all’Università. La scuola media che oggi conosciamo era al di là da venire. Si sarebbe realizzata in un suo primo nucleo con la cosiddetta “riforma Bottai”: dal nome del Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai (Roma,1895-1959), che ne fu l’ispiratore. Si trattò di una riforma che fu approvata dal Gran Consiglio del Fascismo il 15 febbraio 1939, XVII° dell’Era Fascista e varata con la cosiddetta “Carta della Scuola”. Di fatto la riforma si coniugava con un altro documento del regime, la “Carta del Lavoro”: un disposto legislativo redatto da Carlo Costamagna, poi riveduto e corretto da Alfredo Rocco, ed infine approvato dal Gran Consiglio del Fascismo il 21 aprile, anniversario del Natale di Roma, del 1927. Nonostante non avesse valore di legge o di decreto, non essendo allora il Gran consiglio organo di Stato ma di partito, esso fu comunque pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 1927. La dittatura è dittatura!

Ma torniamo a quella tarda estate del 1938! La politica europea era in gran fibrillazione! E la preoccupazione era molto alta – in primo luogo presso le cancellerie europee – per la politica espansionista ed aggressiva avviata dalla Germania di Hitler! L’11 marzo del 1938 l’esercito tedesco aveva invaso l’Austria. Ma Hitler rivendicava anche la regione dei Monti Sudeti, la parte occidentale dell’allora Cecoslovacchia, abitata prevalentemente da popolazione di etnia tedesca. In tale infuocata situazione politica, tutte le cancellerie europee erano in grande allarme. E si giunge così alla Conferenza di Monaco, che si tenne dal 29 al 30 settembre fra i capi di governo di Regno Unito (Arthur Neville Chamberlain), Francia (Eduard Daladier), Germania (Adolph Hitler) e Italia (Benito Mussolini). La conferenza si concluse con un accordo che portò all’annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte dello Stato tedesco. Ma fu cosa grave che i rappresentanti cechi e slovacchi non vennero fatti partecipare alle trattative, per cui quel trattato venne da loro etichettato come “diktat di Monaco”. Di ritorno da Monaco, Mussolini venne pressoché incensato da tutta la stampa nazionale – eravamo in piena dittatura – come lo stratega politico che, con il suo equilibrio e la sua abilità diplomatica, aveva salvato l’Europa dalla guerra. Tutto questo nella tarda estate del 1938!

Ma l’anno successivo, esattamente il primo settembre 1939, le truppe di Hitler invadono la Polonia. Fu un fatto gravissimo! Ed in risposta all’aggressione nazista, Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania di Hitler. Ma la prepotenza hitleriana non sarebbe finita lì. Due anni dopo, esattamente il 22 giugno del 1941, con la cosiddetta Operazione Barbarossa, ebbe inizio l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica. E l’Italia fascista? Il Duce, Benito Mussolini, non poteva stare a guardare! Con qualche migliaio di morti – fu una sua espressione – l’Italia fascista si sarebbe seduta al tavolo della pace! Così il 10 giugno del 1940 il Duce, dallo “storico balcone” di Palazzo Venezia, annunciò agli Italiani e al mondo di aver comunicato agli ambasciatori di Francia e Inghilterra la dichiarazione di guerra.

Ecco l’incipit: “Combattenti di terra, di mare e dell’aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania! Ascoltate! Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L’ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l’esistenza medesima del popolo italiano. Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell’edificio, l’ignobile assedio societario di cinquantadue Stati. La nostra coscienza è assolutamente tranquilla. Con voi il mondo intero è testimone che l’Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l’Europa; ma tutto fu vano…”.

Qualche giorno prima Mussolini aveva confidato a voce a Badoglio, allora capo di Stato Maggiore Generale, quanto segue: «Ho bisogno di un migliaio di morti per sedermi al tavolo della pace». Ma le cose poi andarono molto diversamente!

Draghi: sempre più vaccinati anche a scuola, non avremo più gli ospedali pieni. Il Green pass paga

da La Tecnica della Scuola

Il premier Mario Draghi esprime massima soddisfazione per come è stata gestita negli ultimi mesi la “pratica” della vaccinazione e del Green Pass: un andamento che porta gradualmente alla ripresa e alla normalità. A partire dalla Scuola, dove secondo l’ex numero uno della Bce si è raggiunto l’obiettivo fissato alcuni mesi fa: il riferimento è al 95% di docenti e Ata sottoposti a vaccinazione, ma anche a circa il 70% di studenti tra i 12 e i 19 anni.

“Gli scolari sono tornati a scuola”

“La vaccinazione è alla base della ripresa, gli scolari sono tornati a scuola: è stato un passaggio difficile ma tutto sommato risolto con successo”, ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa tenuta mercoledì 29 settembre.

L’intervento del Capo del Governo è servito per risaltare l’alto numero di vaccinazioni dell’ultimo periodo, conseguente soprattutto alla “stretta” imposta con l’obbligo del Green pass per l’accesso ad eventi e al lavoro sia pubblico che privato.

Un obbligo che in altri Paesi a noi vicini, come la Francia, non è scattato, almeno tra i lavoratori dell’istruzione pubblica.

“Ingrediente fondamentale per la crescita”

“Questa constatazione – ha continuato Mario Draghi – ci dice che questo è un ingrediente fondamentale per la crescita, da proteggere in tutti i modi: dobbiamo fare di tutto e se ci fosse una recrudescenza la affronteremo senza ospedalizzazioni diffuse e pressione” sulle strutture ospedaliere.

Secondo il presidente del Consiglio, “il vaccino sia l’unico modo sicuro per proteggere noi stessi e i nostri cari”.

Più assunzioni, meno supplenze, i grandi numeri danno un po’ di ragione al Ministro

da La Tecnica della Scuola

Per il momento, i grandi numeri darebbero ragione al Ministro Bianchi: in materia di assunzioni e supplenze, quest’anno si sta assistendo ad una inversione di tendenza seppure limitata.
Lo si può capire leggendo i dati contenuti in una tabella realizzata da Cisl Scuola.
Dopo la “fiammata” del 2015/16, con quasi 103mila assunzioni autorizzate e 100mila supplenze annuali o fino  al termine delle attività didattiche, negli anni successivi la situazione era precipitata.
Nell’anno 2016/17 ci furono 25mila assunzioni autorizzate (ma solo 9mila effettive) e 125mila supplenze.
Il 2020/21 è stato l’anno peggiore della serie: 85mila assunzioni autorizzate, poco di più di 19mila effettive e 218mila supplenze.
Secondo le prime rilevazioni quest’anno le assunzioni effettive sarebbero poco meno di 59mila, mentre le supplenze sarebbero poco più di 113mila, stando al dato fornito il 7 settembre dallo stesso ministro Bianchi nel corso della sua audizione alle Camere.
I numeri evidenziano una situazione di perenne sofferenza del nostro sistema scolastico, sofferenza che potrebbe diminuire solo a condizione di mettere mano ad una seria riforma delle procedure di reclutamento, come peraltro previsto dallo stesso PNRR che dovrebbe entrare nell’agenda del Governo nelle prossime settimane.

A.S. Assunzioni in ruolo
autorizzate
Assunzioni
effettive
Supplenze totali
annuali + fino termine a.d.
supplenze annuali
2015/16     102.734        85.000         100.200         5.600
2016/17       25.301        9.301         125.000       16.000
2017/18       51.773        31.273         135.000       20.500
2018/19       57.322        28.122         155.000       29.200
2019/20       53.627       33.626*         187.000       32.391
2020/21       84.808        19.294         218.000       65.514
2021/22     112.473        58.735        113.544       53.738

* comprensivi della trasformazione dei 12.390 posti da FIT
** di cui 12.840 da GPS I° fascia

Conversione DL 111, presto in GU. Il riepilogo delle misure scuola, tra mascherine e Green pass

da La Tecnica della Scuola

Siamo in attesa che il Dl 111 del 2021 diventi legge, dopo l’approvazione al Senato avvenuta nei giorni scorsi. Una conversione che dovrà avvenire non oltre il 5 ottobre.

Quali misure potrebbero incidere sulla scuola? Molte, con particolare riguardo alla questione delle mascherine e alle altre misure di contenimento del contagio.

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Alcune novità

No mascherine alla scuola dell’infanzia, neanche per i bambini di sei anni compiuti

L’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che fino ad oggi era legato a un criterio anagrafico (sotto i 6 anni nessuna mascherina) d’ora in poi viene legato al grado di scuola: all’infanzia non si indossa la mascherina, alla primaria (e ai successivi gradi di scuola) sì, salvo deroghe, come quella che spieghiamo a seguire.

No mascherine in classi di tutti esenti dal vaccino

Una novità particolarmente incisiva per l’organizzazione scolastica e per la didattica riguarda la possibile deroga all’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie per le classi formate da studenti che per ragioni anagrafiche siano esclusi dalla campagna vaccinale. Si tratta quindi di classi con alunni sotto i 12 anni. Ad essere coinvolte nella novità, insomma, tutte le scuole primarie e alcune classi della scuola secondaria di primo grado.

Mascherine Ffp2 ed Ffp3 per i docenti di alunni esonerati dall’obbligo di mascherina

Per il personale preposto alle attività scolastiche e didattiche nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, in presenza di alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie occorre l’uso di mascherine di tipo FFP2 o FFP3. A tal fine si utilizzare le risorse pari a 350 milioni di euro stanziate dal Decreto sostegni bis (commi 4 e 4-bis dell’articolo 58 del decreto-legge 73/21). (art. 1 comma 2 lettera a-bis).

Altre misure

Validità del test molecolare

Estesa da 48 a 72 ore la validità dell’esito negativo del test molecolare, ai fini della durata della certificazione verde. Il test molecolare può essere eseguito anche su campione salivare, nel rispetto dei criteri stabiliti con circolare del Ministero della salute del 14 maggio 2021.

Rimane di 48 ore la validità del test antigenico rapido(articolo 01)

Lavoratori fragili

Prorogata sino al 31 dicembre 2021 la disposizione (scaduta il 30 giugno 2021) secondo cui ai lavoratori fragili, in possesso del riconoscimento della disabilità con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992), e ai lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento delle relative terapie salvavita, è riconosciuta, a determinate condizioni, l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie e dal medico di assistenza primaria che avesse in carico il paziente, al ricovero ospedaliero.

Prorogata fino al 31 dicembre 2021 (attualmente 31 ottobre) per la stessa tipologia di lavoratori dipendenti, la concessione del lavoro agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

Attività in presenza

Confermata la disposizione secondo cui nell’anno scolastico 2021/2022, sull’intero territorio nazionale, le attività dei servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado (scuole statali, paritarie e non paritarie) sono svolte in presenza. (art. 1 comma 1, primo periodo)

Tuttavia, fino al 31 dicembre 2021, termine dello stato di emergenza, i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i sindaci possono derogare a tale previsione, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa (in precedenza anche arancione) e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica. (art. 1 comma 4)

Screening

Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale predispone e attua un piano di screening della popolazione scolastica. A tal fine è autorizzata la spesa di euro 100 milioni. (art. 1 comma 9)

Green pass

Anche il personale delle scuole non paritarie deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19. (art. 1 comma 6, nuovo art. 9-ter comma 1)

Tali previsioni si applicano, dalla data di entrata in vigore del D.L. 111/2021 (7 agosto 2021), anche al personale dei servizi educativi per l’infanzia, dei CPIA, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi IeFP e i percorsi IFTS, e degli ITS(art. 1 comma 6, art. 9-ter comma 1 bis, primo periodo)

Le stesse previsioni sono estese, anche a chiunque acceda alle strutture (incluse, ad es., le mense) scolastiche, educative e formative. (art. 1 comma 6 art. 9-ter.1, comma 1, primo periodo)

Mancata generazione o mancato rilascio del Green pass

Nei casi in cui la certificazione verde COVID-19 non sia stata generata o non sia stata rilasciata all’avente diritto in formato cartaceo o digitale (per qualche problema di natura amministrativa o informatica), l’obbligo si intende comunque rispettato con la presentazione di un certificato rilasciato dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che ha effettuato la vaccinazione o dal medico di medicina generale dell’assistito, che attesti che il soggetto soddisfa. (art. 1 comma 6, art. 9-ter, comma 1-ter)

Delega alla verifica del possesso del Green pass

dirigenti scolastici possono delegare ad altro personale dell’istituzione scolastica la verifica del possesso del certificato verde COVID-19 da parte del personale scolastico. Analoga possibilità, non è esplicitamente prevista per i responsabili delle altre istituzioni. (art. 1 comma 6, art. 9-ter, comma 4)

Mancato possesso del Green pass

Il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, il personale delle università e delle istituzioni afam, il personale dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore e degli istituti tecnici superiori, che non sia in possesso o non esibisca la certificazione verde è considerato assente ingiustificato non sono corrisposti la retribuzione, né altro compenso o emolumento, comunque denominato. A decorrere dal quinto giorno di assenza ingiustificata il rapporto di lavoro è sospeso. In particolare, la sospensione del rapporto di lavoro, disposta dai dirigenti scolastici e dai responsabili delle medesime istituzioni, mantiene efficacia fino al conseguimento della certificazione verde da parte del suddetto personale e alla scadenza del contratto attribuito per la sostituzione, che non supera i 15 giorni. (art. 1 comma 6, art. 9-ter comma 2)

Disciplina sanzionatoria

Confermate le disposizioni in base alle quali l’obbligo di possesso della certificazione verde per l’accesso agli istituti scolastici e universitari, e agli obblighi di verificare tale possesso, sono accompagnate da una disciplina sanzionatoria: sanzione amministrava pecuniaria del pagamento di una somma da € 400 a € 1.000. Nel caso di reiterazione dell’illecito la sanzione è raddoppiata.

In ambito scolastico e universitario è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa ai dirigenti scolastici (e ai loro delegati), ai responsabili dei servizi educativi dell’infanzia e ai responsabili delle scuole paritarie, delle università e delle altre istituzioni di formazione che non verificano il possesso della certificazione da parte del personale (e degli studenti universitari). (art. 1 comma 6, art. 9-ter comma 5)

Gli stessi soggetti sono sanzionati anche per non aver verificato il possesso della certificazione da parte di chiunque accede alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative, e delle strutture di formazione superiore, e alla stessa sanzione soggiacciono anche i datori di lavoro di quanti accedano a tali strutture per esigenze di servizio o di lavoro. (art. 1 comma 6: art. 9-ter.1 comma 4 e art. 9-ter.2 comma 4)

La sanzione amministrativa pecuniaria si applica anche a coloro che, non appartenenti al personale scolastico, delle istituzioni educative, formative, universitarie e afam, accedano agli istituti senza certificazione. (art. 1 comma 6: art. 9-ter.1 comma 4 e art. 9-ter.2 comma 4)

Tutte le sanzioni sopra indicate sono irrogate dal prefetto (art. 1 comma 6: comma 5 terzo periodo dell’art. 9-ter; comma 4 terzo periodo dell’art. 9-ter 1; comma 4 terzo periodo dell’art. 9-ter 2)

Accertamento delle violazioni

  • è affidato ai direttori degli uffici scolastici regionali territorialmente competenti il compito di accertare che i dirigenti scolastici ed i responsabili delle scuole paritarie abbiano verificato il possesso della certificazione, eventualmente accertando l’illecito amministrativo (art. 1 comma 6, art. 9-ter, comma 5, quarto periodo)
  • per quanto riguarda l’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione, è affidato alle autorità degli enti locali e regionali territorialmente competenti l’accertamento della violazione degli obblighi di controllo incombenti sui responsabili delle istituzioni di formazione (art. 1 comma 6, art. 9-ter, comma 5, ultimo periodo)
  • per quanto riguarda l’accesso alle strutture scolastiche ed educative da parte di soggetti non appartenenti al personale scolastico, è affidato ai dirigenti scolastici e ai responsabili delle istituzioni scolastiche, educative e formative il compito di verificare il possesso della certificazione e accertare la violazione. Anche in questo caso, sul rispetto di questo obbligo da parte dei dirigenti scolastici, vigileranno i direttori degli uffici scolastici regionali o le autorità degli enti locali e regionali, a seconda della natura dell’istituzione di formazione (art. 1 comma 6, art. 9-ter.1 comma 4, quarto periodo)
  • è affidato ai responsabili delle istituzioni universitarie e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica l’accertamento del possesso e dell’esibizione del green pass di chiunque acceda a tali istituzioni (art. 1 comma 6, art. 9-ter.2, comma 4)

Nota 30 settembre 2021, AOODGSIP 2150

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico Ufficio Terzo

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento Trento
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola località Ladine Bolzano
Al Sovrintendente degli Studi per la Regione Valle D’Aosta Aosta

OGGETTO: Concorso Nazionale “Il Semestre della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa” – Anno scolastico 2021/2022

Nota 30 settembre 2021, AOODPPR 21503

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie – Ufficio IX

Alla istituzione scolastica < CODICE MECCANOGRAFICO> <DENOMINAZIONE> E-MAIL ISTITUZIONALE
e p.c. Ai revisori dei conti per il tramite dell’istituzione scolastica
All’Ufficio scolastico regionale competente per il territorio E-MAIL ISTITUZIONALE

Oggetto: A.S. 2021/2022 – Assegnazione integrativa al Programma Annuale 2021 – periodo settembre- dicembre 2021 e comunicazione preventiva del Programma Annuale 2022 – periodo gennaio-agosto 2022.

Nota 30 settembre 2021, AOODGCASIS 2941

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica
Il Responsabile per la Transizione Digitale

Alle istituzioni scolastiche ed educative statali e paritarie LORO E-MAIL
e, p.c. Ai Direttori generali e Dirigenti responsabili degli Uffici Scolastici Regionali LORO E-MAIL

Oggetto: Utilizzo degli strumenti per l’identità digitale SPID e CIE. Attuazione delle disposizioni in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici erogati dalle Istituzioni scolastiche.

Anno di prova docenti: formazione da 50 ore complessive. 13 temi da trattare. Ritornano le visite alle scuole innovative

da OrizzonteScuola

In arrivo la circolare ministeriale sull’anno di prova e formazione. Nessuna novità eclatante. Vengono confermate le linee guida del decreto ministeriale n.850 del 2015.

La durata del percorso sarà di 50 ore complessive: 6 per gli incontri propedeutici e di restituzione finale, 12 per i laboratori formativi, 12 per il peer to peer (attività di osservazione con il tutor), 20 di formazione on line sulla piattaforma INDIRE.

Tutto su anno di prova (clicca qui)

Confermato il ruolo educativo, di orientamento e di garanzia del dirigente scolastico, che è chiamato anche a visitare le classi in cui i neoassunti prestano servizio.

La novità, quest’anno, sarà invece rappresentata dalla platea degli aspiranti che dovranno svolgere l’anno di formazione e di prova. Tra questi, infatti, ci saranno anche gli assunti a tempo determinato dalla prima fascia GPS ai sensi del DL 73/2021.

La nota ministeriale ribadisce che non devono svolgere nuovamente il periodo di prova coloro che lo hanno già svolto nello stesso grado di immissione in ruolo, gli assunti in ruolo in precedenza con riserva che lo hanno già superato, coloro che rientrano in precedente ruolo per il quale avevano già superato l’anno di prova, coloro che hanno ottenuto trasferimento da posto comune a sostegno (o viceversa) nel medesimo grado.

Platea dei docenti coinvolti

  • neo assunti in ruolo a.s. 2021/2022 (46.585)
  • destinatari dei contratti al 31 agosto previsti per la fase straordinaria di assunzioni come da DL 73/2021 (12.840)
  • assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti che hanno prorogato il periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo
  • chi ha ottenuto il passaggio di ruolo nella mobilità
  • coloro che devono ripetere il periodo di formazione e prova a causa di valutazione negativa

La prova finale potrà essere svolta solo in caso di superamento dell’anno di prova, mentre sarà rimandata in caso di mancato svolgimento dei 180 giorni di servizio (di cui almeno 120 per attività didattiche) previsti o di valutazione negativa dell’anno di prova, che – lo ricordiamo – può essere ripetuto solo una volta.

Non è previsto, invece, un secondo tentativo per chi non dovesse superare la prova di idoneità finale (che, ribadiamo, riguarda esclusivamente gli assunti da prima fascia GPS): in questo caso, infatti, la norma prevede la decadenza dalla procedura di immissione in ruolo dell’aspirante che rimarrà, comunque, inserito nelle GPS e il contratto stipulato si concluderà comunque al 31 agosto.

I temi da trattare durante i laboratori formativi

Numerosi, inoltre, i temi che il Ministero invita a trattare durante i laboratori formativi, che si potranno svolgere in presenza oppure online e che potranno riguardare:

  1. iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza pandemica;
  2. metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
  3. competenze digitali degli studenti e dei docenti;
  4. inclusione sociale e dinamiche interculturali;
  5. gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e discriminazioni;
  6. competenze relazionali e competenze trasversali (soft-skills e character skills);
  7. bisogni educativi speciali;
  8. motivare gli studenti ad apprendere;
  9. innovazione della didattica delle discipline;
  10. insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
  11. valutazione finale degli apprendimenti;
  12. percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento;
  13. educazione sostenibile e transizione ecologica, con particolare riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” presentato nel corso del 2020-2021.

Visite alle scuole innovative

Tornano, dopo la sospensione dello scorso anno causa Covid, le visite alle scuole innovative sul versante della didattica e dell’organizzazione.

L’esperienza manterrà ancora un carattere sperimentale e potrà riguardare, a domanda, solo un piccolo gruppo di docenti (3mila al massimo in tutta Italia).

Cosa accadrebbe se un docente neoimmesso in ruolo non dovesse superare l’anno di prova?

Cosa succederebbe se il docente appena immesso in ruolo non dovesse superare il periodo di prova?

In questo caso, il dirigente scolastico emana un provvedimento motivato di ripetizione indicando gli elementi di criticità emersi ed individuando le forme di supporto formativo ai fini della conferma in ruolo nel successivo anno scolastico. La ripetizione del periodo di prova non è facoltativa, ma obbligatoria, nel senso che non si può procedere con i provvedimenti negativi finali per il docente (licenziamento) senza offrirgli una seconda possibilità con la proroga del periodo di prova di un altro anno, senza essere più rinnovabile.

Ma cosa accadrebbe se il docente non dovesse superare neanche il secondo anno di prova?

Il possibile scenario di ulteriore esito sfavorevole del periodo di prova anche dopo il secondo anno è disciplinato, in assenza di disposizioni nella legge n.107/2015 e nel D.M. n.850/2015, solo in base alla norma di cui all’art. 439 del D.Lgs. 16/4/1997 n.297.

Il provvedimento finale che si andrebbe a formare in caso di esito negativo della prova dev’essere adottato su parere obbligatorio, ma non vincolante degli organi collegiali di cui all’art. 439, sarà o la dispensa dal servizio del docente per esito sfavorevole del periodo di prova ovvero la restituzione dell’interessato al ruolo di provenienza qualora provenga da altro ruolo.

Ma in questa fase di dispensa dal servizio, sulla base dell’art. 439, sarà necessario corredarsi del parere espresso dal Consiglio Provinciale? E chi ha competenza ad emettere il provvedimento di licenziamento?