Il Dicastero fornisca in maniera periodica il report delle azioni messe in atto

Il Dicastero fornisca in maniera periodica il report delle azioni messe in atto!

L’UGL Scuola esprime il proprio disappunto e condanna con fermezza l’atteggiamento messo in essere, ormai da mesi, dal Ministero dell’Istruzione. “Un atteggiamento immobile e visionario che fino adesso ha prodotto confusione, incertezza e lo stallo dell’intero comparto”. Questa la prima dichiarazione del Segretario Nazionale, Ornella Cuzzupi, nel prendere atto del numero di classi in quarantena nei soli primi 5 giorni di lezioni tenendo inoltre presente che l’apertura non è ancora completa per classi e regioni.

Un dato che, purtroppo, non ci coglie di sorpresa, mentre invece riteniamo incongruente il distacco manifestato dal titolare del dicastero quando afferma che sono casi isolati e ben controllati. Su questi aspetti – continua Cuzzupi – occorrono alcune riflessioni. Per prima cosa, dopo aver vissuto il dramma dei mesi passati, derubricare con sufficienza a “casi isolati” il numero di centinaia di classi in quarantena, con tutto ciò che può significare, è un esercizio inaccettabile! Qui si parla di ragazzi, di lavoratori con famiglie, di gente che vive, sogna e respira, non di numeri che servono a far statistica! Di quello che doveva essere fatto, a parte il Green Pass a cui sarebbe opportuno aggiungere la gratuità dei tamponi, nulla è stato portato a termine. Eppure, sono atti che si potevano e dovevano fare con urgenza: stabilizzazione dei precari, attenzione ai più deboli, limitazione del numero degli alunni per classi, un Piano di nuova edilizia scolastica, dotazioni di sistemi di ventilazione alle scuole, potenziamento dei mezzi di trasporto. Tutto perso nella centrifuga delle parole e lasciato alla buona volontà e inventiva dei docenti, degli ATA e dei Dirigenti Scolastici. Come al solito si arrangi chi è al fronte!

E il Segretario Nazionale rincara la dose: “Ancora in queste ore stiamo assistendo, come denuncia l’Associazione Nazionale Dirigenti e Presidi della Scuola, ad un altro spettacolo indegno. L’indecisione in merito ai docenti che hanno avuto contatti con alunni positivi. Quarantena o meno? Decidono le ASL, ma in base a quale direttiva? Ognuno determina se il virus di casa sua è più o meno infettivo? Ma stiamo scherzando? e gli altri con cui sono stati a contatto? Una situazione inverosimile dopo un anno e mezzo di coronavirus!

Da questo ragionamento la proposta del Segretario Nazionale UGL Scuola: “Chiediamo al Ministro di fornire pubblicamente e con cadenza sistematica i dati suddivisi per regione relativi a: numeri di contagi con specifiche di grado d’istruzione e istituto; interventi di edilizia scolastica; dotazioni di attrezzature (es. ventilazione forzata) tese a limitare il rischio contagio, numero delle classi con alunni sopra le 25 unità o, addirittura, con organico-docenti incompleto; numero dei vuoti d’organico del personale ATA. Solo rendendo questi dati pubblici e trasparenti con costanza e precisione, saranno evidenziate le azioni messe in campo per difendere il personale, gli alunni e le famiglie esposte. La gente, i lavoratori devono essere al corrente dei fatti, le chiacchiere e i riflettori li lasciamo volentieri ad altri, noi siamo la Scuola, noi costruiamo il futuro!”  Federazione Nazionale UGL Scuola

Stop alla lezione frontale, largo alla didattica per competenze e al digitale: la ‘rivoluzione’ di Bianchi

da OrizzonteScuola

Di Fabrizio De Angelis

Quella di quest’anno “è una scuola che deve ripensarsi ed essere più consapevole di se stessa” e che deve “farci sentire un Paese”, ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi pochi giorni fa in merito al nuovo anno scolastico. In realtà il quadro di come la scuola debba ripensarsi il Ministro lo ha impresso nell’atto di indirizzo reso pubblico il 16 settembre.

Stop alla lezione frontale

In altre occasioni il Ministro aveva proposto un cambio di passo sulle metodologie didattiche. Adesso, il tutto si trova nero su bianco: “È prioritario continuare a promuovere la sperimentazione e la diffusione capillare in tutte le scuole di nuove metodologie didattiche, orientate al superamento del modello di insegnamento tradizionale di stampo trasmissivo, incentrato sulla lezione frontale“.

Largo alla didattica per competenze

Bianchi però ha già una traccia precisa, ovvero quello della didattica per competenze, tanto discussa negli ultimi anni, “necessario favorire lo sviluppo di una didattica per competenze, di tipo collaborativo ed esperienziale, per consentire una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, in considerazione delle loro specifiche esigenze“.

Secondo Bianchi bisogna essere molto precisi per arrivare all’obiettivo, e dunque, a suo modo di vedere, “occorrerà valorizzare ogni strumento, a partire dai materiali didattici tradizionali e dei libri di testo, rispetto ai quali costituirà impegno specifico del Ministero fornire alle scuole indicazioni e strumenti diretti a favorire le migliori scelte adozionali e l’individuazione delle più efficaci metodologie per la costruzione di materiali didattici”.

Dunque, in base a quanto si legge, Bianchi vuole fornire delle vere e proprie linee di indirizzo, destinate per i docenti affinché possano impiegare tali “consigli” per le lezioni da svolgere in classe.

Già alcuni sindacati, come la Gilda, non piace molto questa formula pensata dal Ministro: “Affermare che la lezione frontale debba essere superata in favore di nuovi approcci significa entrare a gamba tesa su un terreno che non è affatto di competenza del ministro dell’Istruzione ma che spetta ai docenti. Soltanto a loro deve essere affidato il compito di decidere, in base agli specifici contesti in cui operano, quali metodologie e strumenti didattici utilizzare, nel pieno rispetto della libertà di insegnamento che l’articolo 33 della Costituzione assegna loro”, dice Rino di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti.

Il digitale a scuola

Infine il digitale: non è un mistero che Bianchi voglia superare l’immagine della Dad in piena pandemia e svoltare verso nuovi orizzonti: “In futuro – spiega Patrizio Bianchi partecipando al videoforum de La Stampa, “30 minuti al Massimo” – ci sarà ancora la dad, ma non quella abbiamo conosciuto in questi mesi: sarà una didattica di avvicinamento. Abbiamo investito molto sulla parte digitale“.

E in effetti, l’atto di indirizzo spiega: “Particolare attenzione sarà dedicata all’integrazione nella didattica delle tecnologie digitali, necessarie per favorire l’adesione ad approcci metodologici e pratiche di insegnamento innovative“.

Come previsto nel PNRR, continua Bianchi sull’atto di indirizzo, “il Ministero intende sostenere lo sviluppo della didattica digitale e realizzare un sistema multidimensionale di formazione continua del personale scolastico, attraverso percorsi innovativi in materia di istruzione digitale, integrazione delle tecnologie nella didattica e transizione digitale delle scuole, a partire dalle esperienze del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)“.

E ancora: “Verrà, inoltre, adottato un quadro nazionale di riferimento per la didattica digitale integrata, con contenuti e metodologie digitali ad uso dei docenti, degli studenti e delle famiglie“.

ATTO DI INDIRIZZO


Green pass, dal 15 ottobre multe più salate per i dipendenti pubblici: fino a 1500 euro

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il nuovo decreto, che estende l’obbligo del green pass a tutti i dipendenti pubblici e al settore privato, prevede multe più salate per coloro che sono sprovvisti delle certificazione verde covid19. Per coloro che sono colti senza la certificazione sul luogo di lavoro – si legge nella nota diffusa dal governo – è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari.

Per i datori di lavoro che non abbiano verificato il rispetto delle regole e che non abbiano predisposto le modalità di verifica è invece prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro.

Il decreto entrerà in vigore dal 15 ottobre.

Il decreto – si legge inoltre nel comunicato – prevede che il personale che ha l’obbligo del Green Pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Certificazione Verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e la retribuzione non è dovuta dal primo giorno di sospensione. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Non è chiaro se l’aumento delle sanzioni comprenderà anche i lavoratori della scuola per i quali l’obbligo di esibizione del green pass vige dal 1° settembre, in quanto dipendenti PA, o se interesserà soltanto gli altri settori per i quali l’obbligo scatterà il 15 ottobre.

Al momento per docenti e Ata sprovvisti di certificazione verde le multe vanno dai 400 ai 1000 euro.


Anagrafe Nazionale Studenti, al via l’aggiornamento dei dati

da La Tecnica della Scuola

Anche quest’anno, in avvio di anno scolastico, il MI rende disponibili le funzioni per l’aggiornamento dell’Anagrafe Nazionale Studenti per le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, compresi i percorsi di primo e secondo livello.

Prima di effettuare le operazioni di aggiornamento è necessario effettuare il
consolidamento dei dati dell’anno scolastico 2020/2021 tramite il cruscotto riepilogativo “Cruscotto di consolidamento” dove vengono prospettate le frequenze e gli esiti presenti sul SIDI. Solo dopo aver effettuato tale consolidamento, tramite la funzione “Consolidamento frequenze
a.s.”, si potrà procedere alla trasmissione dei dati dei frequentanti per l’anno scolastico in corso.

Le funzioni saranno disponibili sul SIDI in “Alunni”-“Gestione alunni”-“Avvio anno scolastico” dal 18 settembre al 15 ottobre 2021.

Tutte le istruzioni sono contenute nella nota 2813 del 17 settembre 2021.

SCARICA LA NOTA

Report vaccini, scende al di sotto del 6% il personale non vaccinato nella scuola

da La Tecnica della Scuola

Aumenta, anche se non di molto, la percentuale di vaccinati nel mondo della scuola.

Secondo l’ultimo report del Governo, rispetto alla settimana scorsa, il personale che ha ricevuto la prima dose o la dose unica passa dal 93,16% al 93,95%, mentre per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale si passa dall’88,44% all’89,94%.

In calo dunque la percentuale di non vaccinati: al 10 settembre erano al 6,74%, mentre nell’ultimo report aggiornato al 17 settembre la percentuale è scesa al 5,89%.

In totale, dunque, in attesa della prima dose o di dose unica sono 90.976 lavoratori della scuola.

Green pass prima dose, anche per la scuola valido subito dopo il vaccino

da La Tecnica della Scuola

Dal 15 ottobre il green pass per chi effettua la prima dose di vaccino, sarà rilasciato da subito. Verrà dunque eliminato quel passaggio che insegnanti e personale scolastico hanno dovuto effettuare per via dei 15 giorni di attesa tra la prima somministrazione e la ricevuta attestazione del certificato verde. In quel lasso di tempo, i lavoratori dovevano certificare la loro assenza del Covid con tamponi dall’esito negativo e non pochi disagi segnalati da chi si è sottoposto alla somministrazione. La novità è stata introdotta dal decreto approvato dal Consiglio dei ministri e che entrerà in vigore, come detto, dal 15 ottobre. Un modo per accorciare i tempi ed agevolare chi ancora non si è immunizzato.

Per la scuola, il certificato verde è obbligatorio per il personale scolastico, ma anche per gli operatori esterni che lavorano all’interno degli istituti e per i genitori che fanno accesso alle strutture. Non lo è invece per gli studenti.

Per ottenere il Green pass bisogna aver ricevuto il vaccino anti Covid, risultare negativi al test molecolare (ultime 72 ore) o antigenico rapido (ultime 48 ore), essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi.

IL TESTO DEL DECRETO LEGGE GREEN PASS APPROVATO DAL CDM

Green pass, i genitori di alunni disabili devono averlo per portare e prendere i figli a scuola?

da La Tecnica della Scuola

Non è preclusa la possibilità ai genitori di alunni con disabilità non muniti di Green pass di accompagnare e andare a prendere i figli a scuola.

Il Ministero dell’Istruzione, con apposita faq, ha evidenziato che il possesso del Green pass non rileva per l’accesso ai cortili all’aperto degli edifici scolastici dal momento che la verifica del suo possesso avviene all’accesso negli ambienti chiusi delle strutture scolastiche. Pertanto, i genitori di alunni disabili possono accompagnare e prendere i loro figli all’ingresso/uscita della scuola.

Ovviamente, è bene chiarirlo, se i genitori avessero la necessità di entrare nell’edificio scolastico, dovranno possedere ed esibire la Certificazione verde per le dovute verifiche.

TUTTE LE FAQ DEL MINISTERO

Concorso scuola. L’atto di indirizzo: verso semplificazione delle procedure

da La Tecnica della Scuola

Il ministro dell’Istruzione Bianchi anche nell’atto di indirizzo per l’anno 2022 torna a parlare di concorso scuola e di reclutamento docenti. L’indirizzo del Ministero, quanto a procedure di concorso per il personale scolastico, parla di semplificazione, di continuità, di programmazione. Peraltro sul tema della semplificazione, il documento esplicita la necessità di snellire le attuali procedure di concorso.

Quale semplificazione?

In cosa consisterà la semplificazione? Considerato che nel merito delle procedure si è già ampiamente intervenuto, fino al recente Dl Sostegni bis poi convertito in legge, che mantiene lo scritto concorsuale con un test a risposta multipla, l’interpretazione dell’atto di indirizzo lascia presagire che la semplificazione cui si fa riferimento riguardi solo la tempistica delle procedure concorsuali ovvero la cadenza regolare con cui si intende provvedere al reclutamento docenti, al fine di garantire ogni anno, a inizio scuola, la copertura delle cattedre.

Il reclutamento secondo l’atto di indirizzo

Ecco cosa si legge nell’atto di indirizzo quanto a modalità di riformare il sistema di reclutamento degli insegnanti: Ciò sarà garantito attraverso la formazione degli insegnanti e la semplificazione delle attuali procedure di concorso per il personale scolastico, prevedendo una periodica continuità delle prove, al fine di superare le difficoltà connesse alla ripresa annuale delle attività didattiche e attraverso nuovi concorsi a cadenza regolare e con logica di programmazione.

Le 8 priorità di Patrizio Bianchi

Ecco le 8 priorità del Ministero dell’Istruzione disposte nell’atto di indirizzo.

  1. garantire il diritto allo studio per tutte le studentesse e tutti gli studenti,
  2. potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado,
  3. promuovere processi di innovazione didattica e digitale,
  4. promuovere politiche efficaci per la valorizzazione del personale scolastico,
  5. investire sull’edilizia scolastica e ripensare gli ambienti di apprendimento in chiave innovativa,
  6. rilanciare l’autonomia scolastica e valorizzare il sistema nazionale di valutazione,
  7. investire sul sistema integrato 0-6,
  8. rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del Ministero.

ATTO DI INDIRIZZO 2022 – MINISTRO BIANCHI

Corsi di preparazione al concorso scuola

Per prepararti al concorso, segui il corso Guida alla normativa scolastica, come da ALLEGATO A del concorso ordinario per scuola secondaria.

Per prepararti al concorso, segui il corso Guida alla normativa scolastica, come da ALLEGATO A del concorso ordinario per scuola dell’infanzia e primaria.

Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docentescuola secondaria.

Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docentescuola infanzia e primaria.

Per prepararti sui temi della didattica digitale, il corso e-learning Nuove tendenze della didattica, tra digitale e innovazione, destinato a docenti di ogni ordine e grado.

Ambiti disciplinari

Per prepararsi in ambito disciplinare, area filosofica, classe di concorso A18, segui il corso Preparazione concorso ordinario Filosofia e Scienze umane, a cura di Angelo Morales.

Per prepararsi in ambito disciplinare, area filosofica classe di concorso A19, segui il corso Preparazione concorso ordinario Filosofia e Storia, a cura di Salvatore Di Stefano.

Per prepararti al concorso ordinario in ambito linguistico segui il corso Concorso ordinario Ingleseclasse di concorso A24, A25.

PEI: le indicazioni alle scuole per la redazione dopo la sentenza del TAR. La nota MI

da Tuttoscuola

Con sentenza n. 9795/2021 del 14 settembre 2021, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha disposto l’annullamento del Decreto interministeriale n. 182/2020 e dei suoi allegati (Linee guida, Modelli di PEI, Allegati C e C1).  Il Ministero ha quindi inviato comunicazione per informare tempestivamente le scuole, in primis su quanto disposto dal TAR – a cui ci si dovrà attenere – e, al contempo, fornire indicazioni operative sugli adempimenti relativi ai processi di inclusione degli alunni con disabilità nonché, in particolare, sulle modalità di redazione dei PEI per l’a.s.2021/2022, al fine di tutelare il diritto all’inclusione scolastica, nelle more dell’emanazione di nuovi provvedimenti e/o degli esiti definitivi dell’iter giudiziario.

Leggi la nota del MI con le indicazioni alle scuole per la redazione del PEI

Normativa di riferimento

Il Ministero precisa che, in materia, resta vigente il decreto legislativo n. 66/2017 e ss.mm..ii.. in cui sono contenute indicazioni dettagliate al fine di assicurare la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel progetto di inclusione relativamente:

a) al Piano Educativo Individualizzato-PEI (Art. 7, comma 2), con riferimento alle modalità e ai tempi di redazione; all’individuazione degli obiettivi educativi e didattici; etc.
b) ai Gruppi per l’inclusione scolastica (Art. 9) e, nello specifico, ai GLO – Gruppi di Lavoro Operativo per l’inclusione, con particolare riguardo alla composizione e alle sue funzioni (comma 10) oltre che alla partecipazione degli studenti (comma 11).

La nota ministeriale precisa poi che le disposizioni concernenti le modalità di assegnazione delle misure di sostegno sono contenute in altri articoli del decreto, tuttavia, ciò che si vuole qui sottolineare è l’assoluta necessità di dare continuità all’azione educativa e didattica a favore di bambini e bambine, alunni e alunne, studenti e studentesse con disabilità, nel rispetto delle norme sancite dalla Carta Costituzionale e dell’assoluta preminenza del diritto allo studio.

Redazione del PEI: istruzioni operative

Le Istituzioni scolastiche per l’elaborazione dei PEI potranno ricorrere alla precedente modulistica già adoperata nell’a.s. 2019/20, riadattata secondo le disposizioni sopra richiamate, contenute agli artt. 7 e 9 del D.Lgs 66/2017, prestando attenzione a non confliggere con i motivi di censura indicati nella sentenza, cui comunque si rimanda per un’attenta lettura e applicazione. In particolare, si dovrà tener conto dei motivi di censura del ricorso incidenti nel merito, tra cui:

a) Composizione e funzioni del GLO;
b) Possibilità di frequenza con orario ridotto;
c) Esonero dalle materie per gli studenti con disabilità;
d) Assegnazione delle risorse professionali per il sostegno e l’assistenza.

A tal fine, a titolo esemplificativo, si forniscono alcune indicazioni di massima, onde ottemperare a quanto disposto dai Giudici amministrativi.

Composizione e funzioni del GLO

Il MI ritiene opportuno che nel funzionamento di tale organismo non siano poste limitazioni al numero degli esperti indicati dalla famiglia, anche se retribuiti dalla stessa, considerato che diversamente si conferirebbe al dirigente scolastico un potere di autorizzazione – che ad avviso dei giudici del TAR non ha un espresso riferimento in normativa – incidente sulle garanzie procedimentali delle famiglie e/o degli alunni con disabilità (Art. 3 e 4, DI 182/2020).

Possibilità di frequenza con orario ridotto

Non può essere previsto un orario ridotto di frequenza alle lezioni dovuto a terapie e/o prestazioni di natura sanitaria – con conseguente contrasto con le disposizioni di carattere generale sull’obbligo di frequenza – in assenza di possibilità di recuperare le ore perdute [Art. 13, comma 2, lettera a) DI 182/2020].

Esonero dalle materie per gli studenti con disabilità

Non può essere previsto un esonero generalizzato degli alunni con disabilità da alcune attività della classe, con partecipazione ad attività di laboratorio separate, in contrasto con le disposizioni di cui al d.lgs. n. 62/2017, in cui la possibilità di esonero è contemplata per i soli studenti con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), qualora siano presenti ulteriori comorbilità adeguatamente certificate, e soltanto per le lingue straniere, peraltro previo assenso della famiglia e deliberazione del consiglio di classe (Art. 10, comma 2, lettera d) DI 182/2020).

Assegnazione delle risorse professionali per il sostegno e l’assistenza

In assenza di una modifica effettiva delle modalità di accertamento della disabilità in età evolutiva e delle discendenti certificazioni – che dovrà attuarsi mediante l’adozione delle Linee guida da parte del Ministero della Salute – non si è ancora realizzato, in concreto, il coordinamento tra certificazioni/profili di funzionamento e le modalità di assegnazione delle ore di sostegno, ovvero di redazione del PEI. Pertanto, non si possono predeterminare, attraverso un “range”, le ore di sostegno attribuibili dal GLO, con stretto legame dello stesso rispetto al “debito di funzionamento ed esautorazione della discrezionalità tecnica dell’organo collegiale” (Art. 18, DI 182/2020).

In conclusione, il Ministero dell’Istruzione specifica che risulta prioritario – in questa fase – redigere i Piani Educativi Individualizzati entro i termini indicati all’art. 7, comma 2, lettera g) del citato D.Lgs. 66/2017 (“di norma, non oltre il mese di ottobre”), pur sempre nel rispetto della recente sentenza TAR. Sarà cura del MI fornire aggiornamenti ed eventuali ulteriori indicazioni alle istituzioni scolastiche e ai competenti uffici territoriali in base all’evoluzione giurisprudenziale e normativa di riferimento.

Uso delle mascherine a scuola: domande e risposte

da Tuttoscuola

La mascherina è obbligatoria in una classe dove sono i presenti sono tutti vaccinati? Per quanto tempo si deve tenere? E quando è possibile abbassarla? Le faq del Ministero dell’Istruzione presenti sul sito #IoTornoAScuola ci aiutano a fare chiarezza.

Chi deve indossare la mascherina a scuola?

Con l’eccezione dei bambini di età inferiore ai sei anni, dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e per lo svolgimento delle attività sportive, all’interno dei locali scolastici, l’uso delle mascherine è obbligatorio per tutti.

Si è obbligati a usare la mascherina chirurgica?

Per il personale della scuola, il dispositivo di protezione delle vie respiratorie da adottarsi è la mascherina chirurgica. Unica possibile eccezione l’utilizzo di altro dispositivo previsto dal datore di lavoro sulla base della valutazione del rischio.
Per gli studenti, è fortemente raccomandato l’utilizzo di mascherine di tipo chirurgico, peraltro obbligatorie laddove non è possibile mantenere il previsto distanziamento fisico.

Chi fornisce alla scuola mascherine e igienizzanti? 

Anche per l’anno scolastico 2021/2022, sulla base del fabbisogno, la struttura commissariale provvede alla fornitura, direttamente presso la sede scolastica, di mascherine chirurgiche per il personale e per gli studenti.

Gli alunni con disabilità devono indossare la mascherina?

È prioritario assicurare la presenza quotidiana a scuola degli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare di quelli con disabilità. Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo gli studenti con forme di disabilità certificata che l’autorità sanitaria attesti non essere compatibile con l’uso continuativo della mascherina. Per il personale dedicato alla loro assistenza, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico, potrà essere previsto l’utilizzo di ulteriori dispositivi sulla base della valutazione del rischio.

Niente green pass per il personale scolastico? Come funziona la sospensione del rapporto di lavoro

da Tuttoscuola

Nello stesso giorno in cui il CdM dà il via libera all’obbligo di green pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati, il Ministero dell’Istruzione invia una nota alle scuole per spiegare come funziona la sospensione dal lavoro per il personale scolastico privo di certificazione verde. Ricordiamo che la sospensione dal lavoro con blocco dello stipendio parte dal 5 giorno di assenza ingiustificata.

Leggi la nota del MI

La nota ricorda che la sospensione del rapporto di lavoro non è qualificabile come sanzione disciplinare e limitatamente alla gestione delle conseguenze del mancato possesso della certificazione verde COVID-19 da parte del personale scolastico sottolinea il suo intento di fornire supporto alle scuola fornendo un modello di “Decreto di sospensione del rapporto di lavoro”. Aggiunge anche un fac-simile di “Comunicazione esito negativo verifica QR Code Certificazione verde COVID-19”.

Evidenzia inoltre che la sospensione dal servizio è prevista dalla norma e che dunque il decreto che la commina è un atto dovuto per il Dirigente scolastico. La comunicazione di esito negativo della verifica, invece, non è né prevista , né dovuta ed è eventualmente da inviarsi per mezzo mail, senza particolari ritualità, la solo fine di segnalare al destinatario l’assenza ingiustificata.