Rientro a scuola


Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha presentato le principali indicazioni per il rientro a scuola in una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 2 settembre a Palazzo Chigi presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi, con Mariastella Gelmini (Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie), Roberto Speranza (Ministro della Salute) ed Enrico Giovannini (Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili).

PRECARI: CAOS GPS

PRECARI: CAOS GPS, MAI PIU’ ALGORITMI
“Tra graduatorie non pubblicate e Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze) zeppe di errori provocati dall’algoritmo, sulla copertura dei 112mila posti autorizzati dal Mef il ministero dell’Istruzione ha fallito. Anche quest’anno dovremo fare i conti con l’ormai patologica supplentite che affligge la scuola italiana e con il suo pesante effetto collaterale sulla continuità didattica”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta i dati che arrivano dagli Usr. 
“Viale Trastevere non ha ancora reso noti i numeri ufficiali, ma da quelli raccolti a livello territoriali emerge una situazione che stride con la promessa del ministro Bianchi di avere tutti i docenti in cattedra il 1 settembre. Dei 112mila posti a disposizione – spiega Di Meglio – ne risultano coperti appena 42mila a cui vanno aggiunte le nomine da Gps che ammontano a 10/12mila. Ma è bene sottolineare che queste ultime sono supplenze che, se superato l’anno di prova, si trasformeranno in assunzioni a tempo indeterminato soltanto il prossimo anno scolastico. Il resto dei posti non coperti rientra tra gli accantonamenti e le surroghe non effettuate a causa della mancata pubblicazione delle graduatorie”.
“A ciò – prosegue il coordinatore nazionale della Gilda – si aggiungono gli errori provocati dall’algoritmo utilizzato per le Gps, che stanno costringendo molte province alla correzione manuale. I responsi sono spesso sbagliati perché il sistema non è riuscito a gestire tutti gli aspetti e le problematiche connesse alla formulazione delle graduatorie. In alcuni casi per esempio, è stata data precedenza alla scelta delle scuole rispetto a chi, con più punti, aveva scelto il comune. Grave, poi, che ai punteggi sballati non si sia potuto porre rimedio perché il sistema non ha accettato le correzioni apportate dagli Usr. E per la seconda fase delle Gps si profila uno scenario ancora peggiore – preconizza Di Meglio – perché, oltre agli errori dell’algoritmo, se ne verificheranno certamente altri legati ai tempi troppo stretti fissati per la compilazione delle domande”.
“Come ha dimostrato il caos del 2015 con la Buona Scuola e come stanno dimostrando oggi le Gps – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è ora di dire basta agli algoritmi e di adottare altri sistemi in grado di garantire precisione ed efficienza”.

Inizia un nuovo anno

Inizia un nuovo anno (*)

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Fine di un’altra estate, il treno rimasto vuoto si prepara a riempirsi di nuovo. È il momento della ripresa.
Se per gli alunni la scuola inizia a metà settembre, per i docenti l’avvio delle attività corrisponde al primo giorno dello stesso mese, da quella data inizia il nuovo anno scolastico e il personale trasferito nelle nuove sedi deve prendere servizio, recandosi presso le rispettive segreterie assegnate.

Il primo di settembre il treno della scienza riprende la sua corsa, ci sono tante facce nuove, felici, alcune al primo incarico o perché hanno superato un concorso o perché sono stati individuati nelle graduatorie ad esaurimento e si avviano verso la loro prima sede di servizio.
Ci sono poi i docenti che hanno ottenuto il trasferimento, magari provenienti da fuori regione, dove per anni hanno prestato servizio e, infine, quelli in assegnazione provvisoria che per un anno soltanto potranno lavorare nella sede assegnata, in quanto la loro cattedra di titolarità rimane sempre quella originaria, che di solito è molto più distante di quella ottenuta.

I vagoni del treno sprizzano di felicità, ogni nuovo viaggiatore ha avuto un posto di lavoro migliore di quello di partenza e poi c’è il senso del viaggio, dell’esplorazione e questo anima i cuori e le menti.
Per i reduci dell’anno precedente, la tristezza di non incontrare più tanti amici e compagni di viaggio con i quali, per anni, si è condivisa questa esperienza, per alcuni si aggiunge anche il fatto di aver perso la persona amata o semplicemente desiderata.

Il treno corre veloce, è un nuovo anno tutto da vivere, l’aria di settembre rende la vita gioiosa, il cielo è sereno, il mare è calmo, i colori sotto la luce del sole sono vivi, la natura ancora è rigogliosa e si mostra nella sua piena bellezza.
Anche i passeggeri sono in piena forma, i loro corpi abbronzati e riposati sono molto lontani dalla stanchezza e dai visi pallidi degli ultimi viaggi di fine anno.
Ester è bellissima, i suoi occhi azzurri risaltano sulla sua pelle liscia e abbronzata, il suo corpo, dopo un’estate di mare, sole e nuotate è statuario.
Alberto ha passato l’estate a dedicarsi ai suoi sport preferiti, il suo corpo allenato non passa inosservato, è calmo e sereno, Carola è ormai un ricordo e Roberta l’ha sentita, ma non vista, per tutta l’estate.
Marco e Angelica, invece, si sono frequentati, su invito di lui entrambi, per Ferragosto, hanno visitato un santuario Mariano, posto su un alto colle che domina il mare.
È stata un’esperienza bellissima sia per la scalata, ma anche perché condividevano insieme questo percorso devozionale per Maria, la madre di Dio.
Laura ha fatto domanda per essere distaccata presso gli uffici dell’USR, lei sperava di essere assegnata all’ufficio periferico della sua città ma, temporaneamente, invece, deve prestare servizio presso gli uffici centrali regionali.
Ora non veste più abiti ampi, ma vestiti che valorizzano il suo bellissimo corpo, così bello da fare invidia anche ad Ester.
Il treno corre e va avanti, senza fermarsi, i primi posti sono già occupati e i passeggeri cominciano ad incontrarsi, conoscersi, relazionarsi, è iniziato un nuovo anno.
Gli amici di Ester si ritrovano nel primo vagone, il viaggio continua, si dialoga, si conversa del più e del meno, Alessandro racconta della bella estate passata con sua figlia, che ha imparato a nuotare. Umberto ha trascorso le sue vacanze estive a scrivere un nuovo libro che regala agli amici, scherzando, mentre scrive la dedica con una raffinata penna stilografica.

Nunzio racconta delle sue esperienze di direttore di orchestra nei vari concerti estivi dove è stato invitato, in particolare in Russia, dove è rimasto profondamente colpito dalle donne che vivono in quel paese.
Roberto ride con Ester, i due sono inseparabili, lei lo adora, è la sua metà. A lui può confidare e raccontare tutto, anche le cose che in fondo non racconterebbe neanche a sé stessa.

Maria è entusiasta dei nuovi ibridi di rose ottenuti, la sua estate è stata impegnata nella lettura, nella sua bellissima villa di famiglia, immersa nella campagna.
Ester è felice, ha passato dei bei momenti con la famiglia, ha la sensazione che i rapporti con il marito siano tornati quelli di un tempo e questo le dà speranza che finalmente la sua dannazione possa essere finita. Ha passato l’estate a dipingere e si sente serena. I ricordi del cubano hanno ispirato dei capolavori, ma non sente più il desiderio che sentiva un tempo, si sente libera, finalmente lontana dal vuoto che la opprimeva.

Si parte ma, si sa, il viaggio porta sempre verso mete inaspettate, il treno della scienza ha ripreso la sua corsa, l’estate è alla fine e la scuola sta per iniziare.

(*) dal “Treno della scienza, un viaggio senza fine” di Bruno Lorenzo Castrovinci, capitolo 26, Armenio Editore, Maggio 2021

Debutta il Green pass a scuola, primi docenti respinti

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Il primo giorno degli esami di riparazione in epoca Green pass va in archivio senza particolari problemi, seppure qualche docente sia stato rimandato a casa perché non in regola con la certificazione da oggi obbligatoria per l’ingresso in istituto.

La frangia degli “irriducibili”, però, sembra assottigliarsi sempre più, con appena il 9,5% del personale della scuola ancora senza vaccino, quando mancano meno di due settimane all’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico.

Il 13 settembre, inoltre, sarà anche il d-Day per il debutto della super app che potrà evitare i controlli a mano cui sono stati costretti oggi i collaboratori scolastici attraverso tablet e smartphone. Il banco di prova del Green pass a scuola sembra essere superato a pieni voti ma, sottolineano i sindacati, la vera cartina tornasole sarà la prima campanella, quando tutti i docenti e gli alunni faranno il loro ritorno in classe.

«Mancano ancora tantissime indicazioni su cosa si deve fare – spiega Jessica Merli, segretario generale della Flc Cgil Milano -. La normativa è vacua e ci sono enormi problemi ad applicarla, quindi la situazione andrà monitorata nei prossimi giorni». Fino ad allora ci si aspetta un considerevole aumento dei vaccinati non solo tra il personale scolastico ma anche tra gli studenti. Al momento, infatti, gli under 19 con almeno una dose sono quasi il 60% con un’impennata considerevole registrata tra fine luglio e i primi giorni di agosto.

Sono, invece, 138.435 (pari al 9,55% del totale) i docenti e gli altri lavoratori della scuola ancora in attesa della prima dose di vaccino, anche se in un solo mese sono aumentati di circa 80 mila unità. Una corsa alla vaccinazione per farsi trovare pronti per il 13 settembre, altrimenti il rischio è quello di restare a casa. Così come capitato oggi ad alcuni docenti in alcune regioni d’Italia.

A Torino un professore e una professoressa sono stati respinti all’ingresso perché in possesso di una certificazione medica non ritenuta valida dal preside, contro il quale è partita anche una denuncia da parte di uno dei due docenti. In Toscana e Friuli-Venezia Giulia, invece, i prof rimandati a casa perché senza Green pass sono stati una decina.

A Milano, infine, due educatrici di un nido e di una scuola dell’infanzia hanno trovato le porte chiuse perché prive del certificato verde. Il “rodaggio” del sistema di controllo del Green pass continuerà anche nei prossimi giorni, ma il numero uno dei presidi italiani, Antonello Giannelli, si dice ottimista. «Ritengo che ci siano tutte le condizioni per fare decisamente meglio rispetto all’anno precedente – spiega -, il vaccino ha cambiato tutto e sicuramente si userà molto meno la dad, che verrà applicata in eventuali casi di cluster».

«Credo che bisogna intensificare l’attenzione nei confronti di queste misure, applicarle costantemente e, se vengono applicate, il nostro Paese non vedrà più la Dad», gli fa eco Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. «Certo – aggiunge – bisogna stare attenti ai trasporti: la scuola di per sé non è un ambiente insicuro se vengono attuate tutte le misure, quello che è difficile monitorare sono i trasporti pubblici. Bisogna fare ancora uno sforzo per ampliarli, farli funzionare meglio e far sì che i ragazzi che vanno a scuola coi trasporti pubblici siano protetti». Inoltre sul fatto che non si preveda nessun obbligo di Green pass per personale esterno delle scuole è «un’incongruenza che va corretta».

Intanto, proprio nei giorni in cui cominciano a svolgersi i test d’ingresso nelle varie università italiane (dove il Green pass è obbligatorio anche per gli studenti), a destare qualche preoccupazione è il caso degli allievi che arrivano da fuori Europa, il cui vaccino non è riconosciuto a livello comunitario e quindi non possono ottenere il certificato per poter seguire le lezioni in presenza.

Tra i primi a sollevare la questione è stato il conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, dove alcuni studenti sono stati costretti a sottoporsi a tampone per poter accedere all’istituto. Timori ribaditi anche da Stefano Ruffo, direttore della Scuola internazionale di studi superiori avanzati di Trieste.

Piano Scuola per l’estate: 7 scuole su 10 non hanno organizzato attività

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Con l’arrivo di settembre è giunta anche la terza fase del Piano Scuola, il programma voluto e finanziato dal ministero dell’Istruzione destinato a studentesse e studenti per recuperare le difficoltà legate alla socialità e all’appendimento causate dalla Pandemia.

Ma come è andata la prima volta della scuola aperta anche in estate? ScuolaZoo (www.scuolazoo.com) ha raccolto l’opinione di 30.000 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, e il 67% di loro ha dichiarato che nelle loro scuole non sono state organizzate attività.

Tra gli istituti che ne hanno previste, il 30% si è concentrato sul recupero per chi aveva debiti, un altro 30% sia su corsi di recupero sia su attività extrascolastiche come laboratori o tornei sportivi, il 20% solo su attività extra che avevano l’obiettivo di far tornare gli studenti a una condizione quasi normale di socialità.

C’è poi un 10% che ha proposto generiche lezioni di ripasso per tutti. Ma anche se le scuole hanno organizzato attività, non è detto che gli studenti vi abbiano partecipato: e infatti l’85% dice di non essere stato interessato.

Come detto però il piano continuerà a settembre con la terza fase che prevede momenti di recupero, laboratori e sportelli d’ascolto. Il 56% delle degli intervistati dice che le proprie scuole (a differenza di quanto successo in estate) hanno previsto attività di questo tipo, ma in ogni caso il 77% non parteciperà.

Il piano estate, dunque, stando a questi dati, non è stato un gran successo. La speranza è che i fondi ricevuti dalle scuole servano a mettere in moto progetti durante l’anno. Secondo la metà dei rispondenti al sondaggio di ScuolaZoo, è necessario assicurare durante l’anno sportelli gratuiti psicologici, laboratori e corsi di recupero.

Covid, come cambiano le misure di quarantena e isolamento con la variante Delta

da La Tecnica della Scuola

La diffusione delle nuove varianti SARS-CoV-2 in Italia, e in particolare della variante Delta, ha imposto una revisione delle misure di quarantena e isolamento.

Le nuove modalità e i tempi che si dovranno rispettare prima di rientrare in comunità sono indicati nella circolare dell’11 agosto del Ministero della Salute.

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La quarantena, in particolare, varia a seconda se i soggetti abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni oppure no. E anche se si tratti di contatti stretti o meno.

Mentre l’isolamento cambia se si è asintomatici, sintomatici o positivi a lungo termine.

Protocollo sicurezza 0-6 anni, i sindacati chiedono più elasticità: il Ministero non molla

da La Tecnica della Scuola

Il protocollo sulla sicurezza delle scuole fino a 6 anni è in dirittura d’arrivo. Dopo l’avvio del confronto, lunedì scorso e il successivo invio alle parti coinvolte della bozza di protocollo, nella mattina del 1° settembrele parti sono tornate ad incontrarsi. L’obiettivo è definire le misure anti Covid da applicare nell’anno scolastico appena iniziato, all’interno degli asili nido e delle scuole dell’Infanzia.

Il confronto

L’amministrazione scolastica è stata rappresentata dal capo dipartimento Jacopo Greco. Tra i presenti al tavolo, anche Giuseppe Banderali, in rappresentanza dell’associazione nazionale dei Pediatri, l’onorevole Francesca Puglisi (Pd), l’Anci, in rappresentanza dei Comuni, e le organizzazioni sindacali.

Il capo dipartimento del dicastero dell’Istruzione ha specificato che il testo sulla sicurezza 0-6 anni sarà al più presto integrato con le indicazioni contenute in una Circolare del ministero della Salute, nella quale si specificheranno tutte le esenzioni da vaccinazione anti-Covid. Sono previste, inoltre, due Note del ministero dell’Istruzione che assegneranno le risorse finanziarie di 350 milioni di euro complessivi e la relativa ripartizione tra gli Uffici Scolastici Regionali per l’assegnazione delle figure aggiuntive che rientrano nel cosiddetto organico Covid.

La proposta

Sempre il dottor Jacopo Greco ha confermato la linea già assunta dal Ministero con il testo approvato sul Protocollo Scuola: per i non vaccinati, i tamponi saranno gratuiti solo per coloro che posseggono un’esenzione certificata dalla vaccinazione.

Per il resto, il piano proposto segue quello dell’anno scolastico passato:

particolare attenzione alla pulizia e alla sanificazione degli ambienti e delle attrezzaturela principale misura di contenimento dei contagi sarà quella dei cosiddetti gruppi stabili; i bambini sotto i sei anni non porteranno le mascherine; quanto ai docenti, come negli altri gradi di scuola, dovranno indossare la mascherina di tipo chirurgico e non la Ffp2. Per il personale impegnato con i bambini con disabilità, si prevede l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuale: unitamente alla mascherina il lavoratore potrà usare guanti e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose.

I dubbi dei lavoratori

Tra i sindacati, come già avvenuto con il Piano approvato prima di Ferragosto, permangono diverse riserve: in generale, i rappresentanti dei lavoratori rivendicano più elasticità e maggiore tutela per i dipendenti, invece al centro dell’attenzione, con multe e sospensioni previste in caso di non vaccinazione o Green pass scaduto.

Il ministero dell’Istruzione, però, ha chiarito che non ci si potrà discostare dalle disposizioni del decreto 111, dal Protocollo già approvato per i gradi scolastici superiori e dalle successive Note dipartimentali.

È probabile che nel pomeriggio della stessa giornata si arrivi alla conclusione del confronto, con una parte delle sigle sindacali che non firmeranno il testo.

Green pass, come controllare le certificazioni di chi non può vaccinarsi?

da La Tecnica della Scuola

Come abbiamo già avuto modo di riportare, ci sono dei soggetti che per condizione medica non possono ricevere o completare la vaccinazione per ottenere una certificazione verde COVID-19.

Per queste persone, una circolare del Ministero della Salute del 4 agosto scorso, avente ad oggetto Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19, prevede che siano rilasciate delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, in formato cartaceo, con validità massima fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni; la durata di validità, sulla base delle valutazioni cliniche relative, verrà aggiornata quando sarà avviato il sistema nazionale per l’emissione digitale delle stesse al fine di consentirne la verifica digitale.

Temporaneamente e fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni, sul territorio nazionale sono validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi Sanitari Regionali.

La certificazione viene rilasciata, dunque, nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea.

Controindicazioni alla vaccinazione

La circolare chiarisce anche che la vaccinazione non è controindicata in gravidanza. Qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione.  Invece, l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2.

Ci sono poi situazioni in cui è possibile valutare l’utilizzo di un vaccino diverso da quello inoculato con la prima dose, ad esempio dopo una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino o nei casi di miocardite e pericardite.

Infine, la circolare ribadisce che l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale; per tale motivo la presenza di un titolo anticorpale non può di per sé essere considerata, al momento, alternativa al completamento del ciclo vaccinale.

Quali dati contiene la certificazione?

Le certificazioni dovranno contenere:

  • i dati identificativi del soggetto interessato (nome, cognome, data di nascita);
  • la dicitura: “soggetto esente alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n 105;
  • la data di fine di validità della certificazione, utilizzando la seguente dicitura “certificazione valida fino al _________” (al massimo fino al 30 settembre 2021);
  • dati relativi al Servizio vaccinale della Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale in cui opera come vaccinatore COVID-19 (denominazione del Servizio – Regione);
  • timbro e firma del medico certificatore (anche digitale);
  • numero di iscrizione all’ordine o codice fiscale del medico certificatore.

I certificati non possono contenere altri dati sensibili del soggetto interessato (es. motivazione clinica della esenzione).

Come controllare le certificazioni?

La verifica del Green pass, come sappiamo, avviene ad opera del Dirigente scolastico o di persona da lui delegata. La lettura del QR code si fa tramite l’App Verifica19 che attesta solo la validità della Certificazione verde senza indicare se il Green pass sia legato all’avvenuta vaccinazione o ad un tampone negativo valido 48 ore o alla guarigione da Covid.

Per quanto riguarda invece la certificazione di esenzione, la situazione è un po’ più complessa, perché, benché non contenga informazioni circa la motivazione clinica della esenzione, in qualche modo fa sì che l’operatore addetto alla verifica (anche se appositamente delegato dal DS) venga a sapere che la persona in questione non è vaccinata.

Questo potrebbe fare insorgere situazioni “antipatiche” e discriminatorie, che si ritiene debbano essere evitate. In attesa dell’informatizzazione del documento (questi dati saranno inseriti nel Green pass?), sarebbe opportuno che la verifica del documento venisse fatta direttamente dal Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro.

Organico Covid, contratti per docenti e ATA fino al 30 dicembre (salvo proroghe)

da La Tecnica della Scuola

Il Decreto Legge 73/2021 (cd.Sostegni-bis), convertito in Legge 23 luglio 2021, n. 106, recante “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” ha previsto, anche per l’a.s. 2021/2022, la possibilità di attivare ulteriori contratti a tempo determinato per personale docente e ATA.

La norma è contenuta nell’art.58 comma 4-ter lett. a) per i docenti e b) per gli ATA.

Contratti personale docente

In particolare, viene autorizzata l’attivazione di ulteriori incarichi temporanei di personale docente con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia.

In caso di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente in questione assicurerà lo svolgimento delle prestazioni con le modalità del lavoro agile.

Contratti personale ATA

La stessa disposizione normativa autorizza inoltre ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, per finalità connesse all’emergenza epidemiologica.

Possibile proroga?

Al momento, dunque, viene posta la scadenza del 30 dicembre per i contratti a tempo determinato, ma non è escluso che possa esserci una proroga se la situazione epidemiologica dovesse richiederlo.

Da quali graduatorie?

Per l’attribuzione dei contratti straordinari Covid le scuole attingeranno dalle graduatorie di istituto del personale docente e del personale ATA.

Assenze per malattia, visite fiscali e obbligo di reperibilità

da La Tecnica della Scuola

Se un dipendente della scuola si assenta per malattia, è tenuto a farsi trovare al proprio domicilio in caso di visita fiscale durante degli orari ben precisi.

L’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto 17 ottobre 2017, n. 206, ha confermato le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (scuole comprese) che sono tuttora fissate nei seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi.

Qualora debba assentarsi dal proprio domicilio (ad esempio, per visita medica o altri giustificati motivi), il dipendente pubblico è tenuto ad avvisare unicamente la propria amministrazione, la quale provvede a trasmettere l’informazione all’Inps.

Certificato di malattia e indirizzo sbagliato

Cosa succede se il medico curante sbaglia a indicare l’indirizzo per la reperibilità del lavoratore? Il lavoratore è giustificabile se viene disposta la visita medica di controllo domiciliare all’indirizzo errato?

Precisando che il lavoratore ha l’obbligo di assicurarsi che l’indirizzo riportato per la reperibilità sia corretto e completo di frazione, contrada e di ogni altro dettaglio utile per consentire l’eventuale visita medica di controllo, se la visita non può concludersi per indicazione errata o incompleta del domicilio, il lavoratore non è normalmente ritenuto giustificabile, verrà sanzionato secondo graduale aggravamento della sanzione fino alla perdita totale dell’indennità di malattia.

È quindi opportuno che il lavoratore, in quanto responsabile dei dati anagrafici riportati nel certificato, ne controlli con la massima attenzione la correttezza al momento della redazione.

Inoltre, per il lavoratore è possibile fare richiesta al medico curante di copia del certificato e dell’attestato di malattia (o in copia cartacea o via mail). Il lavoratore può comunque visualizzare il proprio certificato e/o attestato di malattia attraverso i servizi messi a disposizione dall’INPS sul proprio sito.

In caso di errori o inesattezze, il certificato può essere annullato dal medico estensore entro 24 ore dal suo rilascio.

Il codice “E” nei certificati non esonera dalla visita fiscale

Il medico può apporre il codice “E” nei certificati al fine di ottenere l’esenzione dal controllo per il lavoratore assente per malattia?

Innanzitutto, le norme vigenti non prevedono l’esonero dal controllo, ma solo dalla reperibilità; pertanto il controllo concordato è sempre possibile.

In secondo luogo, il medico curante certificatore può applicare solo ed esclusivamente le “agevolazioni” previste dai vigenti decreti quali uniche situazioni che escludono dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità.

Nel caso dei dipendenti pubblici, compreso il personale della Scuola, le previsioni sono contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 ottobre 2017, n. 206:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della “tabella A” allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, ovvero a patologie rientranti nella “tabella E” dello stesso decreto;
  • stati patologici connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.

Soltanto in questi casi, la segnalazione da parte del medico curante deve essere apposta al momento della redazione del certificato e non può essere aggiunta successivamente, proprio perché l’esonero è dalla reperibilità e non dal controllo.

Il codice “E” è un codice a esclusivo uso interno riservato ai medici INPS durante la disamina dei certificati pervenuti per esprimere le opportune decisionalità tecnico-professionali, secondo precise disposizioni centralmente impartite in merito alle malattie gravissime.

Di conseguenza, ogni eventuale annotazione nelle note di diagnosi della dizione “Codice E” non produce alcun effetto di esonero né dal controllo né dalla reperibilità.

Avviso 2 settembre 2021, AOODGOSV 20713

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Proposte di candidature per l’attivazione del Percorso sperimentale integrato Conduzione di apparati e impianti marittimi (CAIM)/Conduzione di apparati e impianti elettronici di bordo (CAIE), nell’ambito dei percorsi di istruzione tecnica, indirizzo Trasporti e logistica, articolazione Conduzione del mezzo – a.s. 2021/2022