RAV Infanzia, compilazione questionari: proroga al 14 giugno

da Orizzontescuola

di redazione

L’Invalsi, con apposita nota, ha fornito indicazioni in merito alla sperimentazione RAV infanzia a.s. 2018/19, indicando anche la relativa tempistica.

Ne abbiamo parlato in RAV infanzia, nota Invalsi su modifiche alla sperimentazione. Compilazione questionari dal 20 maggio

Tempistica

Come si evince dalla tabella, la prima scadenza riguarda la compilazione dei questionari, prevista dal 20 maggio al 7 giugno 2019.

Quali questionari

I questionari a supporto dello sviluppo di indicatori specifici per l’infanzia sono:

– Questionario scuola;
– Questionario docenti.

Il questionario scuola, secondo accordi Miur-Invalsi, va compilato da tutti i DS/Coordinatori delle scuole aderenti alla sperimentazione.

Tutti i docenti delle scuole interessate, sempre secondo accordi Miur-Invalsi, dovrebbero compilare il questionario a loro rivolto, almeno tutti i docenti di ruolo e con almeno un anno di esperienza nella scuola. Per le scuole campione, tale condizione è necessaria per l’erogazione del contributo a fine sperimentazione.

Proroga compilazione questionari

L’Invalsi, con apposito messaggio, ha comunicato che la summenzionata scadenza del 7 giugno è stata prorogata al 14 giugno:

Venendo incontro a una richiesta avanzata da diverse scuole, e al fine di favorire la massima partecipazione da parte delle scuole che aderiscono alla sperimentazione del RAV Infanzia, si comunica che il termine per la compilazione e la chiusura del questionario scuola e del questionario docenti è prorogato a venerdì 14 giugno 2019.

Stop appalti pulizia. Concorso ATA per titoli e colloquio: posti per regione, requisiti d’accesso e assunzioni

da Orizzontescuola

di redazione

Il Miur ha emanato la nota n. 26350 del 3 giugno 2019 e il decreto con le tabelle sulle dotazioni organiche complessive del personale ATA per il triennio 2019/2022, con le ripartizioni per ciascun profilo valide per l’a.s. 2019/2020.

Posti accantonati assunzioni lavoratori ditte pulizie

Tra le tabelle di ripartizione quella relativa ai posti accantonati e che saranno destinati ai lavoratori delle ditte di pulizia, in seguito all’internalizzazione di tale servizio.

I lavoratori saranno assunti, a partire dal 1° gennaio 2020, secondo quanto disposto dalla legge di bilancio 2019.

Decreto Miur

Si è in attesa del decreto che darà il via alla procedura di assunzione dei succitati lavoratori, come previsto dalla legge di bilancio.

Il decreto, come riferito dall’On. Gallo (M5S), ha iniziato il suo iter. Dopo la predisposizione dello stesso decreto da parte del Miur, infatti, il provvedimento è passato sotto la lente del  Ministero dell’Economia e di quello del Lavoro e si attende adesso che l’iter si concluda.

Procedura assunzione

La procedura di assunzioni sarà per soli titoli e colloquio.

Questi i requisiti d’accesso:

  • servizio per almeno 10 anni, anche non continuativi, purché includano il 2018 e il 2019, presso le scuole statali, per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari;
  • assunzione in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento dei predetti servizi.

Alla procedura selettiva non può partecipare il personale di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ossia gli ex LSU di Palermo.

Il succitato decreto definirà, fermo restando quanto sopra riportato, i requisiti per la partecipazione alla procedura, le relative modalità di svolgimento e i termini per la presentazione delle domande.

Il titolo di studio d’ascesso dovrebbe essere la terza media, come riferito dal sottosegretario Giuliano (sembra, inoltre, che ci sarà la possibilità di partecipare con riserva al concorso anche per i lavoratori che hanno solo la licenza di scuola primaria che attesteranno lo svolgimento di scuole per avere la licenza di scuola secondaria inferiore).

Assunzioni

Le assunzioni dei lavoratori dal 1° gennaio 2020 avverranno entro il previsto limite di spesa e sono autorizzate anche a tempo parziale.

Nella legge si precisa che i rapporti instaurati a tempo parziale non possono essere trasformati in rapporti a tempo pieno, né può esserne incrementato il numero di ore lavorative, se non in  presenza di risorse certe e stabili. 

Posti

Ecco la tabella:

Come leggiamo nella nota alla tabella, 11507 posti sono disaccantonatati per l’assunzione dei lavori suddetti.

Maturità 2019, la valutazione del colloquio

da La Tecnica della Scuola

Di Anna Maria Bellesia

In questo periodo alcune scuole hanno organizzato delle simulazioni di colloquio, per far vedere agli studenti come funziona la nuova prova e non rimanere spiazzati.

Il momento di apertura della busta è, per il candidato, il momento più emozionante, perché in brevissimo tempo deve capire l’argomento e organizzarsi una scaletta mentale di contenuti e idee, per dimostrare la sua capacità di orientarsi affrontando una situazione non nota.

L’esercitazione simulata non riduce tuttavia l’incognita dell’esame, perché, come ci ricorda il Miur, “la competenza nella scelta dei materiali per il colloquio è normativamente affidata in via esclusiva alla commissione d’esame” e il consiglio di classe potrà “orientare” il lavoro della commissione, descrivendo con precisione il percorso formativo e didattico, “ma non potrà sostituirsi alla commissione stessa nell’indicare i materiali da utilizzare per lo spunto iniziale del colloquio” (Nota del 6-5-2019).

Neppure la griglia preparata per le simulazioni sarà quella dell’esame, ma è comunque importante far capire agli studenti almeno i criteri in base ai quali sarà valutata la loro performance.

I criteri di valutazione corrispondono alla natura trasversale e pluridisciplinare del colloquio.

Superato il momento fatidico di apertura della busta e di avvio, il colloquio si sviluppa in una trattazione più ampia, secondo le domande poste dai commissari. La valutazione considera le conoscenze acquisite e i collegamenti fatti in maniera “critica e personale anche utilizzando la lingua straniera” e la “capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte”.

Il colloquio prosegue poi con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), passando a Cittadinanza e Costituzione, e infine alla discussione delle prove scritte.

Il Miur raccomanda, però, di mantenere per tutta la durata un approccio trasversale, pluridisciplinare e unitario, allo scopo di raccogliere elementi di valutazione significativi sul livello di preparazione del candidato, in coerenza col profilo educativo, culturale e professionale  e col percorso didattico effettivamente svolto.

I quattro momenti non devono diventare quattro sezioni distinte.

La commissione deve organizzare bene la conduzione del colloquio secondo il principio della “collegialità”, assicurando l’equilibrata articolazione e durata delle quattro fasi e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando una rigida distinzione tra le stesse.

Per questo motivo, è opportuno adottare una griglia “integrata” e non divisa in sezioni, evitando cioè di assegnare i punteggi a ciascuna delle quattro fasi.

Una griglia integrata per la valutazione del colloquio.

In sede  di riunione preliminare o in riunioni successive, la commissione definisce i criteri di conduzione e di valutazione del colloquio.

Il Miur non ha proposto alcun esempio di griglia, però negli incontri di formazione è stato consigliato l’utilizzo di una griglia integrata. Il che significa valutare complessivamente le capacità e competenze dimostrate, sulla base di indicatori che riguardano:

  • I contenuti e i metodi propri delle singole discipline oggetto del colloquio.
  • La capacità di stabilire collegamenti e relazioni nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare.
  • La capacità di argomentare con organicità e correttezza, anche con spunti originali ed esperienze personali.
  • La capacità di esprimersi utilizzando correttamente la lingua italiana e straniera e il lessico specifico.
  • La capacità di auto valutarsi e correggersi.

La Tecnica della Scuola ha già pubblicato un valido modello di griglia di valutazione integrata per il colloquio.

SCARICA IL MODELLO QUI

Tutto sulla maturità (clicca qui)

ORDINANZA MIUR

IL DECRETO

GLI ALLEGATI

SLIDE COLLOQUIO ESAME

SCARICA LA GUIDA

Salvini vuole la riforma della scuola

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

C’è anche la riforma della scuola nelle previsioni della Lega da attuare a breve assieme al Movimento 5 Stelle: l’annuncio è arrivato il 5 giugno dal leader del Carroccio Matteo Salvini, la cui posizione al Governo ha acquisito punti importanti dopo le elezioni europee che hanno fatto quasi raddoppiare i consensi della Lega.

Bisogna accelerare

Parlando a Radio Anch’Io, su Radio Rai 1, Matteo Salvini ha detto che “bisogna accelerare sull’attuazione del contratto di governo, chiedo di accelerare sulle cose: taglio delle tasse, riforma della scuola e della giustizia, autonomia”, scrive l’agenzia Ansa.

“Avevo chiesto un voto per provare a cambiare l’Europa, non ho certezze ma almeno do battaglia. Non ho chiesto il voto agli italiani per portare tre ministri o sottosegretari in più. Non vendo certezze ma coraggio e idee chiare”, ha sottolineato il vicepremier Salvini.

Cosa è stato fatto e cosa c’è da fare

Sinora, a dire il vero, nell’anno di Governo M5S-Lega per la scuola abbiamo assistito a dei piccoli “ritocchi”, soprattutto della Legge 107/15, con delle modifiche agli Esami di Stato e all’alternanza scuola-lavoro.

La “mano pesante” c’è stata sulla chiamata diretta. Poi, per il resto, sono stati presentati diversi disegni di legge, come quello sulla cancellazione delle classi pollaio.

Il nodo è la regionalizzazione

E sullo sfondo c’è il progetto, sempre molto caro alla Lega, di regionalizzare il comparto.

Una eventualità che, però, andrebbe a confliggere con l’intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile scorso, nella quale si è garantita unitarietà d’istruzione, oltre che maggiori stipendi e assorbimento del precariato.

Concorso DSGA, commissioni esaminatrici e info dagli USR

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Manca ormai pochissimo all’11, 12 e 13 giugno, quando si svolgerà, nelle sedi individuate dai singoli USR, la prova preselettiva del concorso per il reclutamento di 2.004 DSGA.

I vari Uffici scolastici stanno pubblicando i decreti di costituzione delle commissioni esaminatrici, nonché gli abbinamenti candidati/aule ed altre informazioni utili.

Riportiamo di seguito le indicazioni degli USR:

ABRUZZOpagina

Istruzioni per i candidatiAvviso per i ricorrenti – elenchi relativi alle sedi d’esame con indicazione della destinazione dei candidati: convocazioni I turno: giorno 11 giugno 2019 – convocazioni II turno: giorno 12 giugno 2019 – convocazioni III turno: giorno 13 giugno 2019

BASILICATApagina

Abbinamento tra candidati e sedi  – Avviso accorpamento delle commissioni esaminatrici e Diario prova preselettiva

CALABRIApagina

Commissione esaminatriceRichieste spostamento sede della prova preselettiva

CAMPANIApagina

AvvisoCandidati/aule del Primo turno – 11 giugno 2019Candidati/aule del Secondo turno – 12 giugno 2019Candidati/aule del Terzo turno – 13 giugno 2019Indicazioni per raggiungere le aule designate all’interno del Campus dell’Università degli Studi di Salerno.

Commissione esaminatrice

EMILIA ROMANGApagina

Costituzione della Commissione esaminatriceIntegrazione della Commissione

Avviso calendario prove candidati –  Convocazioni 11 GIUGNO –  Convocazioni_ 12 GIUGNOConvocazioni 13 GIUGNO

Avviso per i candidati che abbiano ottenuto dal Giudice Amministrativo un’ordinanza cautelare o un decreto presidenziale favorevole

FRIULI VENEZIA GIULIApagina

Abbinamenti Candidati – Aule: Primo turnoSecondo turnoTerzo turnoDettaglio aule

Ulteriori ammissioni

Avviso per i candidati ammessi con riserva in base a sentenza: I candidati muniti di sentenza di ammissione con riserva al Concorso pubblico per esami e titoli a 2.004 posti di direttore dei servizi generali e amministrativi dovranno presentarsi esclusivamente presso il laboratorio informatico dell’Istituto Comprensivo -Tiziana Weiss, sito in Strada di Rozzol, 61 a Trieste, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità nonché di copia della sentenza stessa.

Istruzioni operative allo svolgimento della prova preselettiva

LAZIOpagina

Precisazioni in merito alle richieste di cambio sede per lo svolgimento della prova preselettiva

Abbinamenti dei candidati alle sedi/ aule

Elenco candidature presentate per Commissioni Concorso DSGA

Commissione esaminatrice

LIGURIApagina

Convocazione prova preselettiva

LOMBARDIA pagina

Commissione giudicatrice

MARCHEpagina

Precisazione circa l’indirizzo di una delle due sedi messe a disposizione per i candidati muniti di ordinanze e decreti cautelari a loro favorevoli (pubblicazione con valore di notifica a tutti gli effetti)

Abbinamenti

Commissione esaminatrice operante per le regioni Marche, Umbria e Abruzzo

Indicazioni operative sulla costituzione dei comitati di vigilanza e la formazione di presidenti e tecnici d’aula

MOLISEpagina

Abbinamenti candidati-aule: avviso elenco 11-06-2019-PRIMO TURNOelenco 12-06-2019-SECONDO TURNOelenco  13-06-2019-TERZO TURNO

PIEMONTE pagina

Avviso – Abbinamento 11 giugno 2019 – primo turnoAbbinamento 12 giugno 2019 – secondo turnoAbbinamento 13 giugno 2019 – terzo turno

Commissione esaminatrice

Commissione di valutazione Scuola Primaria – Sostituzione temporanea

PUGLIApagina

Commissione esaminatrice

Formazione dei Comitati di vigilanza. Convocazione piano regionale

SARDEGNApagina

Abbinamenti: 11.06.2019_TURNO BLU12.06.2019_TURNO GIALLO13.06.2019_TURNO PORPORA

SICILIApagina

Elenco sedi di svolgimento con abbinamento candidati/aule: Turno 11/06/2019 – Leggi

Elenco sedi di svolgimento con abbinamento candidati/aule: Turno 12/06/2019 – Leggi

Elenco sedi di svolgimento con abbinamento candidati/aule: Turno 13/06/2019 – Leggi

Elenco aule TAR – Leggi

TOSCANApagina

Abbinamento candidati/aule

Variazione abbinamenti candidati-aule e istruzioni

UMBRIApagina

Abbinamento aule/candidati

VENETOpagina

Commissione esaminatrice

elenchi Aule/Candidati

Assegnazioni provvisorie, sul sostegno docenti senza specializzazione: c’è l’accordo

da La Tecnica della Scuola

Di Fabrizio De Angelis

Passi avanti significativi per quanto riguarda il contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2019. Dopo l’incontro del 29 maggio, il tavolo del 4 giugno ha infatti definito ulteriormente alcuni aspetti, su cui sembra esserci ormai l’accordo fra Miur e sindacati.

Assegnazione provvisoria: ok a docenti senza specializzazione sui posti di sostegno

Uno dei tasselli confermati sarà quello relativo all’assegnazione provvisoria sui posti di sostegno. Infatti, tale punto era già contenuto sul precedente contratto e prevede per alcuni docenti, in via derogatoria, la possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria interprovinciale sui posti di sostegno senza essere in possesso del titolo specializzazione, purché stiano per concludere il percorso di specializzazione sul sostegno o, in subordine, abbiano prestato almeno un anno di servizio – anche a tempo determinato – su posto di sostegno.

Tuttavia, allo scopo di non penalizzare i docenti specializzati delle Gae e delle graduatorie di istituto, tali assegnazioni dovranno avvenire in subordine, nel senso che dopo avere accantonato i posti di sostegno per i docenti presenti in GAE e in Graduatoria di Istituto con titolo di specializzazione su sostegno, i rimanenti posti vengono assegnati, tramite assegnazione provvisoria, a docenti senza titolo provenienti da altre province.

A tal proposito, Ernesto Ciraci del MiSoS, movimento di insegnanti specializzati sul sostegno, ha accolto polemicamente l’accordo: “per la seconda volta consecutiva il Governo del cambiamento, concedendo le assegnazioni ai non titolati, rischia di aggravare il solito valzer dei supplenti, il solito carosello degli insegnanti. Altro che garantire la continuità didattica!”

“Ricordiamo come quest’anno ci saranno altri 12.000 specializzandi 4 ciclo TFA SOSTEGNO, a cui bisognerà pur accantonare dei posti, oltre a tutti gli specializzati precari, accantonamenti che si sono mostrati l’anno scorso del tutto inefficienti, poiche le supplenze si sono protratte sino a novembre, con il famoso avente diritto”, conclude il presidente del MiSoS.

Assegnazione provvisoria, gli altri punti del contratto

Come riporta il sito Flc Cgil, sindacati e Ministero hanno trovato l’accordo anche su altri temi quali:

– La validità triennale, con clausola di riapertura per far fronte a subentrate esigenze. Le operazioni rimangono annuali e così pure la facoltà di presentare domanda se in possesso dei requisiti.

– L’assegnazione provvisoria può essere richiesta da tutti gli interessati per i previsti motivi di ricongiungimento e cura, indipendentemente dall’esito della mobilità. Questo rappresenta un deciso superamento rispetto al precedente CCNI che limitava il movimento all’interno della provincia se successivo al trasferimento interprovinciale, salvo il beneficio della precedenza.

– Discipline di indirizzo dei licei musicali: utilizzazioni e accantonamento delle quote-orario ai precari, solo per conferma e a salvaguardia della continuità didattica. Si tratta di una fase transitoria che si applica esclusivamente per l’a.s. 2019/2020, nell’ottica di procedere con la necessaria gradualità omologando le disposizioni previste per le altre classi di concorso ed in armonia con quanto previsto dal CCNI sulla mobilità.

– Accesso alle domande di assegnazione provvisoria provinciale e interprovinciale per i docenti delle medesime discipline (licei musicali), in subordine alle operazioni di cui al punto sopra per il solo primo anno di vigenza del CCNI. Per gli a.s.2020/2021 e 2021/2022 i movimenti saranno a regime.

Assegnazione provvisoria: problemi con i docenti terzo anno FIT

Resta invece in sospeso la questione dei docenti di terzo anno FIT, ovvero i primi vincitori del concorso 2018 per la secondaria, per i quali, dato lo stato giuridico a tempo determinato, non è stata prevista la possibilità di trasferimento.

I sindacati hanno chiesto di estendere in via straordinaria, anche per questi docenti, la possibilità di poter fare domanda di assegnazione provvisoria 2019.

Secondo il Miur, non ci sarebbe “copertura di norma primaria” tale da giustificare una simile deroga in presenza di molti contro-interessati. Potrebbe anche esserci un tavolo ad hoc per definire una volta per tutte la questione.

Nota 6 giugno 2019, AOODGOSV 12396

Direttori generali e Dirigenti preposti agli UU.SS.RR.
Provincia autonoma di Bolzano
Direzione istruzione e formazione italiana
Provincia autonoma di Bolzano
Direzione istruzione e formazione tedesca
Provincia autonoma di Bolzano
Direzione istruzione, formazione e cultura ladina
BOLZANO
Dipartimento istruzione e cultura della Provincia di
TRENTO
Regione autonoma Valle di Aosta
Dipartimento sovraintendenza agli studi
AOSTA
Coordinatore della Struttura tecnica Esami di Stato
SEDE
E p. c. Capo di Gabinetto dell’Ono Ministro
Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica
Direttore generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione
Direttore generale per le risorse umane e finanziarie
Direttore Generale per il personale Scolastico
Ufficio Stampa
SEDE

OGGETTO: Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2018-2019.

Nota 6 giugno 2019, AOODGOSV 12199

All’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata
POTENZA
All’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria
CATANZARO
All’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
NAPOLI
All’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia
Giulia
TRIESTE
All’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise
CAMPOBASSO
All’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
TORINO
All’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
BARI
All’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna
CAGLIARI
All ‘Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
PALERMO
All’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
VENEZIA
Al Dipartimento della Conoscenza della Provincia di
TRENTO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua ladina
BOLZANO
All’ Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca
BOLZANO
Alla Sovrintendenza agli Studi per la Regione autonoma Valle d’Aosta
AOSTA
p.c. AI Capo di Gabinetto
AI Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e
formazione
SEDE
Al Dirigente scolastico dell’ Istituto omnicomprensivo ladino di Fassa (TN)

Oggetto: “Lingue di minoranza a scuola”. Seminario nazionale nel ventennale della Legge n. 482/1999. Pozza di Fassa (TN), 3-4 ottobre 2019

Decreto Ministeriale 6 giugno 2019, n. 98

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Ministeriale 6 giugno 2019, n. 98

Regolamento in materia di istituzione della scuola di cinema, fotografia, audiovisivo, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212. (19G00104)
(GU Serie Generale n.201 del 28-08-2019)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 508 e successive modificazioni, recante «Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale d’arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati»;

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 recante «Disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», ed in particolare l’articolo 17, commi 3 e 4;

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107 «Recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», ed in particolare l’articolo 1, comma 27, il quale prevede che «Nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, gli atti e i provvedimenti adottati dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca in mancanza del parere del medesimo Consiglio, nei casi esplicitamente previsti dall’articolo 3, comma 1, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, sono perfetti ed efficaci»;

Visto il decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante «Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita’ del sistema universitario e della ricerca», convertito, con modificazioni, dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1, ed in particolare l’articolo 3-quinquies. il quale prevede che «Attraverso appositi decreti ministeriali emanati in attuazione dell’articolo 9 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, sono determinati gli obiettivi formativi e i settori artistico-disciplinari entro i quali l’autonomia delle istituzioni individua gli insegnamenti da attivare»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132 recante «Regolamento sui criteri per l’autonomia statutaria regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, a norma della legge 21 dicembre 1999, n. 508»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 concernente «Regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica», ed in particolare l’articolo 5, comma 1, il quale stabilisce che «L’offerta formativa delle istituzioni e’ articolata nei corsi di vario livello afferenti alle scuole. In sede di prima applicazione le scuole sono individuate nella allegata tabella A. Con successivo regolamento ministeriale, sentito il CNAM, si provvede alle modifiche ed integrazioni della tabella A, anche in relazione alle innovazioni didattiche connesse a nuovi corsi di studio individuati in sede di programmazione e di sviluppo del sistema».

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 3 luglio 2009, n. 89, con il quale sono stati definiti i settori artistico-disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza raggruppati in aree omogenee delle Accademie di belle arti;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 30 settembre 2009, n. 123, che definisce gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello delle Accademie di belle arti;

Considerato che il Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, costituito con decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca del 16 febbraio 2007, e’ stato prorogato sino al 31 dicembre 2012 e che, non essendo stata prevista una proroga ulteriore, e’ decaduto il 15 febbraio 2013;

Visto il decreto dipartimentale n. 2326 del 19 ottobre 2015 con cui e’ stata costituita, presso il Dipartimento della formazione superiore e per la ricerca del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, una Commissione che, nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, svolge le valutazioni tecniche relative agli ordinamenti didattici dei corsi delle Istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508 e delle altre Istituzioni non statali, per le finalita’ di cui agli articoli 10 e 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212;

Considerata la richiesta presentata dalla Conferenza nazionale dei direttori delle Accademie di belle arti, di attivare, all’interno del Dipartimento di progettazione e arti applicate, una nuova Scuola denominata «Cinema, Fotografia, Audiovisivo»;

Visto il parere espresso dalla citata Commissione nel verbale n. 34 del 20 giugno 2018; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell’adunanza dell’11 aprile 2019;

Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell’ articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, cosi’ come attestata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con nota n. 4981 del 20 maggio 2019;

Adotta il seguente regolamento:

Art. 1 Istituzione della «Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo»

1. Nella tabella A, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, nell’ambito della classificazione relativa alle Accademie di belle arti, e’ inserita la scuola denominata «Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo», afferente al Dipartimento di progettazione e arti applicate.
2. L’allegata tabella A, che costituisce parte integrante del presente decreto, come modificata dal comma 1, sostituisce la tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212.

Art. 2 Clausola Finanziaria

1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Roma, 6 giugno 2019

Il Ministro: Bussetti
Visto, il Guardasigilli: Bonafede

Registrato alla Corte dei conti il 9 agosto 2019 Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. salute e del Min. del lavoro e delle politiche sociali, reg.ne prev. n. 2911

Nota 6 giugno 2019, AOODGCASIS 1479

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica
Ufficio Gestione Patrimonio Informativo e Statistica

Ai Dirigenti/ Coordinatori scolastici delle istituzioni scolastiche statali e paritarie
e p.c.
Al Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Agli Uffici Scolastici per Ambito Territoriale e
Direzioni Generali Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano

OGGETTO: Comunicazione esiti finali in Anagrafe Studenti – a.s. 2018/2019.

Olimpiadi Europee della Fisica

Una medaglia d’argento, tre di bronzo e una Menzione d’onore per gli studenti della squadra italiana che ha partecipato alla III edizione delle Olimpiadi Europee della Fisica. La manifestazione si è svolta a Riga, in Lettonia, dal 31 maggio al 4 giugno, organizzata dall’Università della Latvia.
La competizione era articolata in due fasi, una prova teorica composta da tre problemi e una prova sperimentale. Questa terza edizione ha visto la presenza di studenti da 35 Paesi con la partecipazione, fuori gara, di delegazioni di ragazzi dal Sud America e dall’Asia.

I cinque componenti della squadra italiana sono stati tutti premiati:

Mattia Arundine, medaglia di bronzo, Liceo scientifico “Alfonso Gatto”, Agropoli (SA).
Pietro Benotto, medaglia di bronzo, Liceo scientifico “Giancarlo Vallauri”, Fossano (CN).
Francesco Debortoli, Menzione d’onore, Liceo scientifico “Galileo Galilei”, Trento.
Luca Muscarella, medaglia d’argento, Liceo scientifico “Alessandro Volta”, Milano.
Nikolas Plattner, medaglia di bronzo, Liceo scientifico “Galileo Galilei”, Trento.
Le prove si sono rivelate molto complesse, di conseguenza assume ancora maggior rilievo il risultato dei nostri studenti, ai quali vanno i più vivi rallegramenti da parte di tutta la comunità italiana delle Olimpiadi di Fisica e dell’AIF (Associazione per l’Insegnamento della Fisica), che organizza la competizione su mandato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

A DIFESA DELLA LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO

LE SCUOLE DI BARI A DIFESA DELLA LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO (NONOSTANTE IL MINISTRO)

In questi ultimi giorni, a seguito dell’odioso provvedimento disciplinare comminato alla prof.ssa palermitana Dell’Aria a causa di un lavoro realizzato dai suoi studenti, molte scuole statali di Bari e provincia hanno alzato la testa e protestato.

Al di là del singolo caso (pare risolto con la promessa della dichiarazione di illegittimità del provvedimento), questi giorni sono stati l’occasione per riaffermare principi che, evidentemente, non sono più scontati.

Sono anni che si attribuiscono alla scuola colpe “ideologiche”. I docenti sono accusati da politici, giornalisti e pensatori di turno di “inculcare idee” e “fare politica”. Al netto di situazioni limite (vedi il docente veneziano neofascista che augura alla senatrice Segre di finire in un termovalorizzatore), che troppo spesso non ricevono le risposte sanzionatorie adeguate, le accuse più indignate vengono rivolte a quelle scuole nelle quali si affermano con forza valori quali l’accoglienza, l’inclusione, la lotta ad ogni tipo di discriminazione.

Si dimentica colpevolmente, però, una questione basilare: la scuola è ben al di là della politica spicciola e, finché esiste una scuola pubblica, statale e nazionale, essa risponde alla Costituzione, non certo all’ennesimo Governo di passaggio.

Tra l’altro, non era stato proprio questo Governo a ribadire la necessità di insegnare educazione civica in classe?

La docente palermitana ha dichiarato, al suo rientro a scuola, che continuerà a insegnare a pensare. Intanto, però, il problema resta e lo svilimento della funzione docente e del ruolo educativo della scuola continua ad essere perseguito con ottusa tenacia. E’ per questo che siamo orgogliosi delle moltissime scuole in cui si è discusso del tema, facendo emergere dibattiti, documenti, delibere, iniziative.

Fra le varie iniziative, il Liceo Socrate di Bari ha organizzato, domenica 2 giugno, un’assemblea aperta su Costituzione e Scuola e ha deliberato un documento in cui conferma “la propria adesione al modello di civiltà e convivenza sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana”, e cita a supporto, opportunamente, lo Statuto degli Studenti ( La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale”). Anche l’IISS Rosa Luxemburg di Acquaviva, in un accorato documento sottoscritto dal personale e dal Dirigente Scolastico, afferma che la scuola della Costituzione si caratterizza per il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento; è la scuola di tutti e per tutti.

L’insegnamento è libero nel senso che nella scuola statale non può essere consentita alcuna indebita forma di condizionamento, specialmente ideologico, non deve essere consentita una dottrina ufficiale e/o statale e che l’insegnante ha il dovere, il diritto e l’onore di liberare il pensiero”.

Anche i docenti del Liceo Scacchi di Bari, si legge nel loro documento, “consentono ai propri studenti di esprimere le proprie opinioni e incentivano il libero pensiero anche quando questi non sono condivisi e anche quando non sono allineati al pensiero dominante”.

Fa eco l’Istituto Savio Montalcini di Capurso: “Noi crediamo che l’insegnamento abbia come finalità principale quella di creare coscienze critiche e libere che sappiano comprendere il passato, il presente, la loro stessa vita con riflessioni operate mediante l’esercizio della ragione. Nessun ostacolo, nessuna censura possono e devono reprimere l’azione e il libero pensiero degli studenti e dei docenti”.

Molti docenti ci hanno comunicato anche iniziative singole (lettura degli articoli 21 e 33 della costituzione in classe, riunioni interne, riflessione con gli studenti) e vari striscioni sono stati esposti all’esterno (nelle immagini, il Marco Polo di Bari e il Circolo Didattico Rodari di Casamassima), per ribadire diritti e doveri, per rivendicare libertà di insegnamento.

La FLC CGIL di Bari non può esimersi dal dare il suo contributo. Dopo i sit-in unitari e le richieste di ritiro delle sanzioni, vogliamo rafforzare la nostra azione sul territorio con uno degli strumenti che più appartiene alla nostra categoria: la formazione. Pertanto, promuoveremo in modo più capillare l’organizzazione di incontri, corsi e assemblee, nel corso dei prossimi mesi, in cui vogliamo far emergere in modo chiaro e fondato il principio della libertà di insegnamento, il valore della scuola della Costituzione, pubblica statale, l’importanza di una scuola unitaria su tutto il territorio nazionale. Intanto, speriamo che questo grave incidente democratico sia definitivamente lasciato alle spalle.