Arte, le sculture dei non vedenti all’Expo di Milano

da Redattore sociale

Arte, le sculture dei non vedenti all’Expo di Milano

Le opere verranno realizzate nel primo corso di scultura per ciechi, presentato oggi con il tetimonial d’eccezione Sergio Staino

FIRENZE – Al via a Firenze il primo corso di scultura per non vedenti e ipovedenti. Questa prima edizione è rivolta a scultori non vedenti che abbiano maturato già una pratica nella scultura. Il direttore del corso è il Maestro Anthony Visco, già docente di scultura alla New York Academy of Art e all’Università della Pennsylvania, e da quest’anno docente alla Sacred Art School. Sarà affiancato da alcuni allievi della Scuola in qualità di tutor. Il corso è aperto a persone provenienti dall’Europa e dagli altri continenti, come già avviene per tutti gli studenti degli altri corsi. Le sculture saranno poi esposte nel mese di settembre all’Expo di Milano.

“Non si tratta di un’operazione di pietismo – spiega il direttore della Sacred Art School Firenze Giorgio Fozzati – La scuola ha l’impegno di insegnare, gli allievi di apprendere, senza sconti, senza commiserazioni fuori luogo. La formazione artistica che intendiamo proporre è tesa ad aiutare gli artisti a esprimere con la scultura i loro sentimenti e aspirazioni più profonde”.

Testimonial del corso è Sergio Staino insieme al suo “Bobo, Una vignetta del noto disegnatore presenta questa iniziativa nata dall’incontro con Andrea Bianco, scultore non vedente di Bolzano, grande appassionato della vita. Il corso è promosso in collaborazione con l’Associazione Art@ltro, promotrice della mostra “I sensi dell’Arte” dedicata a scultori non vedenti e ipovedenti, e la società Pemart s.r.l., che a Carrara organizza il simposio di scultura per non vedenti nel mese di agosto.

La gestione educativa delle crisi comportamentali

Bologna. Seminario regionale “La gestione educativa delle crisi comportamentali”

Con la nota prot. 2064 del 26 febbraio 2015 il Direttore Generale dell’USR Emilia Romagna presenta il seminario regionale su “La Gestione educativa dei comportamenti problema”. Il seminario si terrà a Bologna, presso l’IIS “Belluzzi” Via Cassini 3, nei giorni 26-27 e 28 marzo 2015.
Le relazioni del mattino sono aperte al pubblico.  I workshop pomeridiani sono riservati ciascuno ad un numero massimo di 30 insegnanti (in servizio presso le scuole dell’Emilia-Romagna) e dirigenti scolastici (della medesima regione).
Le iscrizioni si fanno sul posto nei giorni del seminario.
Stante la rilevanza del tema, si raccomanda la massima partecipazione.

Precari, graduatoria cresce. E le assunzioni del governo non bastano già più

da Il Fatto Quotidiano

Precari, graduatoria cresce. E le assunzioni del governo non bastano già più

Il Consiglio di Stato ha ammesso con riserva nelle Graduatorie ad esaurimento (GaE) 3mila docenti precari, in prevalenza diplomati magistrali, che sarebbero stati esclusi ingiustamente. Adesso potranno chiedere la stabilizzazione, e presto altri potrebbero seguire il loro esempio. L’imbarazzo di Renzi in conferenza stampa: “Stiamo verificando”

Scuola, ok cdm a riforma. Renzi: ‘Camere faranno in tempo in un modo o nell’altro’

da Il Fatto Quotidiano

Scuola, ok cdm a riforma. Renzi: ‘Camere faranno in tempo in un modo o nell’altro’

Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che ora dovrà essere discusso in Aula. Ci sono 100mila assunzioni garantite (e non 148mila come previsto all’inizio): “Terminate le graduatorie si entrerà solo per concorso”. Confermati gli sgravi alle paritarie, mentre i presidi potranno scegliere i docenti

Quasi 8 milioni di studenti e 720mila prof: tutti numeri delle scuole italiane

da Il Sole 24 Ore

Quasi 8 milioni di studenti e 720mila prof: tutti numeri delle scuole italiane

di Alessia Tripodi

I dati Miur sugli istituti per l’anno scolastico 2014/2015: crescono gli insegnanti di sostegno, resta il nodo abbandoni

Oltre 7,8 milioni di studenti e 720mila docenti. Una popolazione scolastica suddivisa in 368.341 classi, che accolgono 210.909 alunni con disabilità. Sono i numeri della scuola italiana secondo i dati ufficiali del Miur relativi all’anno scolastico 2014-2015. In vetta alla classifica delle regioni con il maggior numero di scuole si piazza la Lombardia, che ospita anche la maggior parte degli studenti di cittadinanza non italiana.

Le scuole
Le 8.519 istituzioni scolastiche statali si articolano in 41.383 sedi: la scuola dell’infanzia rappresenta il 32,5% del totale, la primaria il 36,9%, la secondaria di primo grado il 17,5%, la secondaria di secondo grado il 13%. Il maggior numero di scuole è in Lombardia (1.145), seguita dalla Campania (1.027), dalla Sicilia (875) e dal Lazio (739). Una classifica valida anche nella suddivisione per sedi.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, i licei raccolgono il 47,1% degli alunni iscritti (oltre 2,6 milioni), seguiti dagli istituti tecnici (31,9% )e da quelli professionali
21%. Gli studenti con cittadinanza non italiana sono in totale quasi 740 mila (il dato, precisa il Miur, è previsionale ed è stato elaborato sulla base delle Rilevazioni integrative degli anni scolastici precedenti) con netta prevalenza in Lombardia (quasi 183 mila) e nelle regioni del centro nord, Lazio compreso.
Nell’anno scolastico 2013/2014 gli studenti che hanno frequentato le scuole paritarie sono complessivamente 993.544. Le scuole paritarie attive nel territorio nazionale nell’anno scolastico 2013/2014 sono 13.625, il 71,8% dell’infanzia, l’11% della primaria, 5% della secondaria di primo grado, il 12,3% della secondaria di secondo grado.

I docenti
Per quanto riguarda i docenti, il totale dell’organico di fatto, compresi anche gli insegnanti di sostegno è di 721.590, dei quali circa 110 mila solo per il sostegno. Rispetto all’anno scolastico 2007/2008, fa notare il Miur, sono aumentati in percentuale gli alunni e diminuite le classi, mentre sono cresciuti gli alunni disabili e gli insegnanti di sostegno.

Scuola, il cdm approva la riforma. Il preside potrà scegliere i professori

da Repubblica.it

Scuola, il cdm approva la riforma. Il preside potrà scegliere i professori

Renzi: “Mai più supplenti e classi pollaio”. Restano gli scatti di anzianità ma ci sono anche 200 milioni per la valutazione del merito dei docenti. Tornano le ore di storia dell’arte e musica

ROMA – Nove giorni fa furono presentate solo le linee guida sulla “Buona scuola”  del governo di Matteo Renzi. Nel cdm di oggi, invece, è stato approvato il ddl di riforma del sistema scolastico, contro il quale oggi sono scesi in piazza gli studenti in diverse città italiane. “La riforma della scuola è quella principale per il Paese, ne siamo orgogliosi”, ha annunciato il premier aprendo la conferenza stampa. “Siamo riusciti, dopo una lunga discussione, a trovare un buon clima in consiglio dei ministri – ha detto Renzi –  Ora la palla passa al Parlamento. Le proposte sulla scuola sono realizzabili abbastanza rapidamente, con grande intensità, se il Parlamento vorrà lavorare con senso d’urgenza. Sono molto ottimista”.

Carriera dei docenti: anzianità e merito. Come già preannunciato, a proposito della progressione di carriera dei docenti, restano gli scatti fondati sull’anzianità, ma viene inserita anche una cifra aggiuntiva sul merito: 200 milioni di euro a partire dal 2016 . “Il merito lo valuterà il preside, sentito il consiglio dei docenti, secondo modalità che sceglieranno. Decideranno loro”, ha chiarito Renzi. Perchè “Il primo punto” della riforma della scuola “è l’autonomia – ha continuato il presidente del Consiglio –  Ogni scuola vive la propria autonomia. E’ come se dicessimo che la scuola deve essere il cuore e il motore di un territorio, ma ogni scuola è diversa”.

Una card per l’aggiornamento culturale. Ci sarà inoltre la “Carta del prof”, un bonus annuale in denaro ai professori da spendere per finalità culturali che ammonterà a 500 euro (innalzato, dunque, rispetto alle bozze del ddl che prevedevano 400 euro l’anno). Un rimborso spese “per andare a teatro, a sentire un concerto, a vedere l’opera… Anche questo è cultura”, ha spiegato Renzi.

La “chiamata diretta” dei docenti. Compare anche la “chiamata diretta” degli insegnanti da parte dei presidi, che potranno scegliere gli insegnanti direttamente da un Albo nel quale sono pubblicati anche i curricola dei docenti “in assoluta trasparenza”, ha garantito il premier.  “Grazie all’organico funzionale non ci saranno mai più classi pollaio né supplenti”, ha aggiunto Renzi. “Gli stessi presidi saranno poi valutati”, ha poi precisato.

Paritarie, 5 per mille e bonus fiscali. Resta la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie, accanto ad altri strumenti fiscali come il cinque per mille che ora potrà essere destinato anche alle scuole e lo “school bonus”: chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi.

Assunzione di 100mila precari. Quanto al Piano assunzioni, il vero nodo della riforma, il premier ha chiarito  che  il ddl prevede “l’assunzione di 100mila precari, che viene alla fine di questo percorso. C’è l’intenzione di sanare una ferita di 20 anni di promesse verso il corpo docente”. Ma ha precisato: “Tutti coloro che sono nelle gae (graduatorie a esaurimento) e i vincitori di concorso 2012 saranno assunti e dunque inseriti nell’organico funzionale- aggiunge- ma gli idonei che stanno dentro le graduatorie di istituto no: loro dovranno fare un concorso”.

Più spazio a musica, arte e inglese. Nella riforma della scuola è rafforzato l’insegnamento di “musica, arte, lingue, educazione motoria”, ha proseguito Renzi. “Ci sarà particolare attenzione, dalla primaria, alla assoluta professionalità di chi insegna l’inglese, per dare insegnamenti non appiccicaticci – per cui si fa fare un corsettino alla maestra – ma si richiede un inglese assolutamente perfetto”, spiega il premier. Così come anche “l’educazione motoria non può essere il giocattolino in attesa di fare altre cose, non può essere l’ora di svago. E’ una straordinaria opportunità per formare il carattere e uno stile di vita. Ma anche un elemento di grande investimento sulla sanità e uno strepitoso strumento di valorizzazione delle specialità delle persone con le varie disabilità”
Educazione ambientale. Tra le altre misure per la scuola italiana contenute nel ddl c’è anche il potenziamento dell’offerta formativa con l’introduzione di principi dell’educazione ambientale.  “È una vera sfida culturale – ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti –  un primo passo per formare nuove generazioni di ‘nativi ambientali’ che sappiano compiere ogni scelta in chiave sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Assieme al ministro Giannini, con la collaborazione del Formez – spiega Galletti – abbiamo definito ‘linee guida’ che introducono percorsi didattici differenziati per ogni livello scolastico: tra i banchi si potrà studiare la tutela delle acque, il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici”.

Edilizia scolastica. Pur non rientrando nella riforma, Renzi ha infine colto l’occasione per ricordare che dalla Banca europea degli investimenti “sono in arrivo 940 milioni di euro per l’edilizia scolastica”.

Giannini: 100.701 assunti e supplenze da graduatorie istituto solo per alcune materie

da La Tecnica della Scuola

Giannini: 100.701 assunti e supplenze da graduatorie istituto solo per alcune materie

Il responsabile del Miur in conferenza stampa dopo l’approvazione del ddl in Consiglio dei ministri: copriremo tutti i posti vacanti, i numeri sono esattamente quelli di cui la scuola ha bisogno. Dopo l’anno 2015-2016 ci saranno solo concorsi: finisce l’era delle graduatorie. Anche gli idonei dei concorsi a cattedra dovrebbero rimanere fuori.

“Solo per alcune discipline per cui non abbiamo insegnanti il prossimo anno scolastico si pescherà per le supplenze dalle graduatorie d’istituto”: non è proprio la notizia che attendevano decine e decine di migliaia di docenti abilitati, quella comunicata dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo in conferenza stampa alle domande dei cronisti sui dettagli del ddl sulla scuola appena approvato in Consiglio dei Ministri. Rimangono qundi fuori dalle assunzioni gli abilitati dopo il 2011, inseriti nella fasce delle liste d’istituto. E non figurano nella lista delle nomine in ruolo neanche gli idonei dei concorsi a cattedra.

Complessivamente, ha precisato il responsabile del Miur, Con la riforma della scuola ci saranno 100.701 assunti: “sono stati fatti calcoli precisi: 100.701 assunti, con un potenziamento del 9,8% del corpo insegnanti”, ha spiegato Giannini. Con queste assunzioni, ha detto ancora Giannini, saranno “coperti tutti i posti vacanti” e – ha sottolineato Giannini – “i numeri sono esattamente quelli di cui la scuola ha bisogno”.

Con il piano di assunzioni, ha continuato il titolare dell’Istruzione, “finisce l’era delle graduatorie ad esaurimento, perché dopo l’anno 2015/2016 ci saranno solo concorsi”.

“Con questo anno finiscono le graduatorie ad esaurimento (Gae) finisce una sciagurata tradizione e si parte con le assunzioni per concorso”, ha detto ancora Giannini, spiegando: “Il piano di assunzioni vale per il 2015/2016, dal successivo solo assunzioni in base al fabbisogno calcolato e deciso in autonomia dalle scuole e ci saranno solo i concorsi”.

Giannini ha poi confermato che sono previste 400 ore di stage per gli studenti del triennio degli istituti Superiori e 200 per gli indirizzi liceali.

Riforma: meglio aspettare il disegno di legge

da La Tecnica della Scuola

Riforma: meglio aspettare il disegno di legge

Lungo intervento di Renzi al termine del Consiglio dei Ministri per illustrare i temi principali della riforma. Le assunzioni saranno 100mila e a settembre ci sarà la card da 500 euro per tutti gli insegnanti.

La presentazione del disegno di legge che il Governo intende inviare al Parlamento non sta entusiasmando gli osservatori. Matteo Renzi, come al suo solito, è stato bravo dal punto di vista dialettico e ha messo in fila una bella serie di dichiarazioni e di slogan.
Ha aperto ricordando che i dirigenti scolastici (definiti “leader educativi” e non più manager o sindaci) avranno la possibilità di scegliere gli insegnanti che saranno a loro volta inseriti in un albo (provinciale, regionnale, distrettuale… questo non si sa ancora) pubblico (di ogni insegnante sarà pubblico anche il curriculum). Il dirigente potrà assumere l’insegnante più adatto al progetto della scuola avvalendosi di un colloquio preliminare.
Altro slogan ad effetto: grazie all’organico funzionale si potranno ridurre le classi pollaio; ma non si spiega nè il perchè nè il come. I dirigenti scolastici avranno la possibilità di “sdoppiare” le classi numerose utilizzando il personale assegnato all’organico funzionale? Se è così bisogna però precisare che lo stesso Renzi ha chiarito che l’organico funzionale non potrà prendere avvio prima del settembre 2016.
Poco chiara anche la questione delle assunzioni, almeno per il momento: intanto non saranno più 148mila ma solo 100mila e, per di più, non è detto i 100mila nuovi insegnanti vengano messi in cattedra già al 1° settembre 2015.
Non fa molto effetto l’annuncio della “card” per acquisti culturali (libri, teatro e altro) anche perchè non si capisce bene per ora a chi verrà assegnata (a tutti o solo ai nuovi assunti?)
Colpisce invece la promessa di inserire nelle scuole primarie docenti adeguatamente preparati per l’insegnamento della musica, dell’educazione motoria e dell’inglese. Renzi, anzi, ribadisce che non si possono mandare in classe maestri e maestre che hanno fatto qualche corsetto di formazione e basta (che è come ammettere che oggi l’insegnamento di queste discipline è alquanto carente).
E poi c’è tutta la partita della questione retributiva: il presidente del consiglio rassicura tutti (gli scatti di anzianità restano) e aggiunge anche per per il merito ci saranno 200milioni di euro “freschi” (ricavati, a quanto pare, dai 3 miliardi di euro stanziati dalla legge di stabilità). Resta da capire come verranno pagati gli scatti di anzianità: il dubbio è che i soldi arriveranno da un ennesimo taglio al fondo di istituto (non a caso, infatti, sul fondo per il MOF nessuno ha detto nulla, come se se ne  desse per scontata la cancellazione definitiva).
I dubbi insomma sono parecchi, per capire megli bisognerà aspettare il testo ufficiale del disegno di legge. Vedremo quindi nei prossimi giorni cosa succederà.

 

Per svuotare le GaE c’è solo un modo: assumere fuori regione

da La Tecnica della Scuola

Per svuotare le GaE c’è solo un modo: assumere fuori regione

In tante classi di concorso, infatti, il numero di posti vacanti è decisamente inferiore a quello dei candidati in lista d’attesa nelle liste provinciali degli abilitati. Per assumerli in fretta, riteniamo, che non vi siano molte altre soluzioni. Il rovescio della medaglia? In caso di rinuncia potrebbe scattare la cancellazione dalle GaE del candidato.

C’è un tema particolarmente sentito all’interno del ‘pacchetto’ di provvedimenti che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare con il ddl #riformabuonascuola: quello delle assunzioni dei nuovi docenti, su cui alla vigilia dell’approvazione del Governo, si è soffermato il ministro Boschi, parlando per conto della collega Giannini durante il question time alla Camera sollevato dall’on. Silvia Chimienti (M5S): il ministro si è limitato a dire che procederanno “a partire dalle Graduatorie a esaurimento e dai vincitori di concorso 2012”. Con abilitati delle graduatorie d’Istituto e idonei ai concorsi che rimarrebbero fuori. Almeno per il momento.

Il Governo, in pratica, preferirebbe concentrarsi sullo svuotamento delle GaE: la procedura da adottare, riteniamo, potrebbe essere quella di proporre ai docenti dove non ci sono più posti liberi di spostarsi in una sede scolastica fuori provincia o regione. In tante classi di concorso, infatti, il numero di posti vacanti è decisamente inferiore a quello dei candidati in lista d’attesa nelle liste provinciali degli abilitati. Che rimarrebbe ai “box” ancora chissà per quanto tempo prima di intascare il benedetto ruolo.

Ecco che allora, l’unico modello di assunzione fattibile potrebbe essere uno di questo genere: ‘ti do il ruolo, ma dove lo decido io Stato’. Come, del resto, era già stato previsto dalla prima bozza della Buona Scuola presentata ad inizio settembre. Poi il discorso è scemato. Ma ora potrebbe riprendere quota. Facendo masticare amaro più di qualche aspirante prof. Anche perché in caso di rinuncia potrebbe scattare la cancellazione dalle GaE. Un epilogo che, dopo anche decenni di attesa, avrebbe davvero il sapore della beffa.

Giannini: ecco il ddl punto per punto

da tuttoscuola.com

Il comunicato del Miur
Giannini: ecco il ddl punto per punto
Il ministro: “Giornata storica, cambia modello Istruzione. Il Parlamento sostenga il cambiamento con approvazione rapida”

Una scuola più dinamica, autonoma per davvero, aperta al territorio e al futuro, dotata di risorse (umane e finanziarie) che consentano a presidi e insegnanti di scrivere il loro Piano dell’offerta formativa. È quella delineata dal disegno di legge ‘La Buona Scuola’ che ha avuto oggi il via libera in Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Il ddl, spiega Giannini, “prevede un piano di assunzioni straordinario per tirare una linea definitiva rispetto al passato sul tema del precariato. Stiamo dando alla scuola i docenti di cui ha bisogno per potenziare la sua offerta formativa. Mai più supplenze che fanno male alla didattica: gli studenti avranno la continuità a cui hanno diritto. Torniamo ad assumere solo per concorso, dopo vent’anni di bandi a singhiozzo”. Quella di oggi “è una giornata storica per l’Italia – sottolinea il Ministro – Abbiamo  elaborato un nuovo modello di scuola in cui i dirigenti scolastici e gli insegnanti avranno gli strumenti per realizzare quell’autonomia che finora è rimasta solo sulla carta e che con questo ddl diventerà un progetto educativo per tutti gli studenti. Il potenziamento dello studio dell’Arte, della Musica, delle materie linguistiche è uno di punti qualificanti del provvedimento che offre una nuova scuola ai nostri ragazzi”.

“Ringrazio il Presidente del Consiglio – prosegue Giannini – per l’attenzione dimostrata nei confronti della scuola fin dalle prime ore di vita di questo Governo. Abbiamo cominciato occupandoci dell’edilizia scolastica, con un piano che il ddl rafforza con nuovi strumenti e risorse. Oggi, dopo un lungo lavoro e un’ampia consultazione, consegniamo al Parlamento una visione che consentirà di trasportare la nostra scuola nell’attualità – evidenzia il Ministro – pur senza perderne il patrimonio teorico e metodologico che ci ha resi famosi nel mondo. Auspichiamo ora tempi certi e rapidi per la discussione parlamentare”.

Il comunicato del Miur prosegue con una serie di brevi presentazioni deile novità contenute nel provvedimento, che contiene anche una delega al governo.

La Buona Scuola è buona autonomia

Il ddl consente di realizzare finalmente l’autonomia scolastica, assegnando maggiori strumenti ai presidi per gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le scuole avranno un organico potenziato (garantito a partire dal prossimo anno scolastico attraverso un piano straordinario di assunzioni) per coprire tutte le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, fronteggiare la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, eliminare le supplenze più dannose, anno dopo anno, per la continuità della didattica. Le scuole, d’ora in poi, potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell’offerta formativa. I Piani diventano triennali e saranno predisposti dai dirigenti scolastici, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realtà territoriali.

Il dirigente sceglie la sua squadra

I presidi potranno scegliere loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono più adatti per realizzare i Piani dell’offerta formativa all’interno di appositi albi territoriali costituiti dagli Uffici Scolastici Regionali. Negli albi confluiranno i docenti assunti nel primo anno attraverso il piano straordinario di assunzioni e poi tramite concorsi. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici.

Piano straordinario e poi solo concorsi

Il ddl dà il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l’organico dell’autonomia. Oltre 100.000 insegnanti saranno assunti a settembre 2015. Dopo si torna ad assumere solo per concorso.

Studiare per il futuro

Il disegno di legge prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Nella Buona Scuola viene dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze degli studenti.

Scuola-lavoro e digitale

Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza si farà in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all’anno a partire dal 2016. Mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione.

Stop classi ‘pollaio’

I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali: utilizzando l’organico in modo flessibile potranno evitare la formazione di classi troppo numerose, le cosiddette classi ‘pollaio’.

Una Card per l’aggiornamento

Arriva la Carta per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero.

Un bonus per valorizzare i docenti

Viene istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnerà il bonus al 5% dei suoi insegnanti per premiare chi si impegna di più. Peseranno la qualità dell’insegnamento, la capacità di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni all’anno.

La Scuola trasparente

Viene istituito un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, Cv degli insegnanti, incarichi di docenza.

Investire sul futuro con 5 per mille e school bonus

Il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole. Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene incentivato a contribuire al miglioramento del sistema scolastico. Scatta poi la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria dell’infanzia o del primo ciclo.

Un bando per le ‘Scuole Innovative’ e controlli sui controsoffitti

Il ddl prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole green e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Ministero dell’Istruzione, coordinerà strategie e risorse per gli interventi. Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da investire sulla sicurezza degli edifici. Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole.

Il disegno di legge assegna poi la delega al governo a legiferare in materia di: semplificazione del Testo Unico della scuola, valutazione degli insegnantiriforma dell’abilitazione all’insegnamento, del diritto allo studio, del sostegno e degli organi collegialicreazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.

Approvato il ddl sulla scuola

da tuttoscuola.com

Approvato il ddl sulla scuola

Il Consiglio dei ministri di questa sera ha approvato l’atteso disegno di legge sulla scuola, sul quale il premier Matteo Renzi ha, subito dopo, tenuto una conferenza stampa con le consuete slide.

Siamo riusciti dopo una lunga discussione a trovare un buon clima dentro il cdm, ora la palla al Parlamento, un testo realizzabile abbastanza rapidamente se il Parlamento lavorerà con il senso dell’urgenza“, ha detto Renzi.

Altri passaggi della conferenza stampa: “Il preside sceglierà gli insegnanti dentro un albo, là dove c’e’ spazio che si libera. Il preside sceglie dentro l’albo dei docenti e individua la persona più adatta senza automatismi“.

“La scelta dell’organico funzionale porta a superare il meccanismo delle classi pollaio”.

Per la carta del prof abbiamo deciso 500 euro per le spese culturali, ogni anno un professore potrà spendere 500 euro solo per spese di natura culturale, un libro per approfondire o andare a teatro“.

Altra misura prevista nel ddl il ‘Cinque per mille’ per le scuole e lo school bonus.

L’assunzione di 100mila precari, ha detto Renzi, “viene alla fine del percorso non all’inizio, possiamo sanare una clamorosa ferita”.

2014/2015: 7,8 mln di studenti e 720 mila docenti

da tuttoscuola.com

2014/2015: 7,8 mln di studenti e 720 mila docenti
Lombardia la regione con più scuole; un milione gli alunni paritari

Sono 7.881.632 gli studenti che frequentano la scuola italiana in questo anno scolastico. Dai dati ufficiali del ministero dell’Istruzione sul 2014/2015 emerge che gli alunni sono suddivisi in 368.341 classi, 210.909 con disabilità.

Le 8.519 istituzioni scolastiche statali si articolano in 41.383 sedi: la scuola dell’infanzia rappresenta il 32,5% del totale, la primaria il 36,9%, la secondaria di primo grado il 17,5%, la secondaria di secondo grado il 13%.

Il maggior numero di istituzioni scolastiche è in Lombardia (1.145), seguita dalla Campania (1.027), dalla Sicilia (875) e dal Lazio (739). Anche nella suddivisione per sedi si ha la stessa classifica.

Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, sono il 47,1% gli alunni iscritti ai licei (oltre 2,6 milioni), 31,9% agli istituti tecnici e 21% a quelli professionali.

Gli studenti con cittadinanza non italiana sono in totale quasi 740 mila (dato è previsionale ed è stato elaborato sulla base delle Rilevazioni integrative degli anni scolastici precedenti) con netta prevalenza in Lombardia (quasi 183 mila) e nelle regioni del centro nord, Lazio compreso.

Per quanto riguarda i docenti, il totale dell’organico di fatto, compresi anche gli insegnanti di sostegno, è di 721.590, dei quali circa 110 mila solo per il sostegno.

Rispetto all’anno scolastico 2007/2008, sono aumentati in percentuale gli alunni e diminuite le classi, mentre sono cresciuti gli alunni disabili e gli insegnanti di sostegno.

Nell’anno scolastico 2013/2014 gli studenti che hanno frequentato le scuole paritarie sono complessivamente 993.544. Le scuole paritarie attive nel territorio nazionale nell’anno scolastico 2013/2014 sono 13.625, il 71,8% dell’infanzia, l’11% della primaria, 5% della secondaria di primo grado, il 12,3% della secondaria di secondo grado.

Ma la scuola italiana è fatta anche di abbandoni scolastici: sono infatti oltre 68 mila gli studenti che rinunciano agli studi al primo anno delle superiori (l’11% di tutti gli studenti del primo anno) secondo una indagine realizzata a giugno 2014 da Tuttoscuola. Negli ultimi quindici anni quasi tre milioni di ragazzi italiani iscritti alle scuole superiori statali non hanno completato il corso di studi.

Subito io e te facciamo la Buonascuola

SUBITO IO E TE FACCIAMO LA BUONASCUOLA di Umberto Tenuta

CANTO 432

La primavera incomincia con il primo fiore

il giorno con il primo barlume

la notte con la prima stella

il torrente con la prima goccia

il fuoco con la prima scintilla

l’amore con il primo sogno.

(Don Primo Mazzolari)

 

La BUONASCUOLA incomincia con noi, con me e con te.

Non ci sono alibi.

Non possiamo aspettare che gli altri la realizzino, se noi, proprio noi −io che scrivo e tu che leggi− non la realizziamo.

Orsù, noi ci rimbocchiamo le maniche.

Io e te ci mettiamo a realizzare la BUONASCUOLA.

La realizziamo stamattina, senza aspettare domani.

I domani sono sempre lontani.

Oggi, e non domani, noi vogliamo la BUONASCUOLA.

E perciò io e te la realizziamo.

Noi lezioni non ne facciamo più.

Niente più noi insegniamo.

Nessuna, nessuna, nessuna lezione più noi facciamo.

Nelle nostre aule i banchi biposti più non ci sono.

Intorno ai tavoli della pizza serale i nostri studenti siedono.

Felici si guardano negli occhi e si sorridono.

Ci fissano negli occhi e ci chiedono il nostro amore.

Maestra, noi siamo assetati d’amore.

Professoressa, donaci il tuo cuore.

Tutti i docenti innamorati noi vogliamo.

Docenti che amano la Poesia.

Docenti che amano la Geografia.

Docenti che amano la Filosofia.

I loro amori sono i nostri amori.

I loro amori entrano nei nostri cuori.

Docenti e studenti assieme ci ritroviamo a ricercare, scoprire, inventare, creare la nostra umanità.

Assieme a voi, Filosofi, noi andiamo alla ricerca delle vestigia degli antichi padri.

E la scimmia nuda assieme a voi noi rivestiremo.

Lungo il lungo cammino dell’uomo noi andremo.

E lentamente di ogni conoscenza e di ogni virtù ci arricchiremo.

Amando voi, noi impareremo ad amare noi stessi.

Ed uomini grandi noi saremo.

E noi docenti i nostri studenti certamente non deluderemo.

Novelli Virgili, nei tre regni minerale noi li accompagneremo.

Ma soprattutto li accompagneremo lungo il Cammino dei Millenni che la scimmia nuda ha percorso.

Cieli, monti, valli, mari esploreranno.

E tutto essi scopriranno, inventeranno, costruiranno.

Solo così diventeranno uomini.

Uomini ricchi di virtù e conoscenze.

E solo così noi potremo dire di avere realizzato la BUONASCUOLA.

E solo così potremo chiedere che gli altri realizzino la BUONASCUOLA.

E solo così la BUONASCUOLA non sarà più una parola vuota.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Nota 13 marzo 2015, AOODGCASIS 950

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica

AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
LORO PEC
E, p.c. Alla DGPER
SUA PEC

Oggetto: Mobilità del personale della scuola. Proroga funzione Polis di acquisizione delle domande del personale docente e nuovi termini delle operazioni.

Al fine di consentire la completa conclusione delle operazioni di compilazione ed inoltro on line delle domande di trasferimento e di passaggio da parte del personale docente, sentita la DGPER, si comunica che le relative funzioni Polis resteranno disponibili fino alle ore 24,00 del 22 marzo 2015.

Di conseguenza, i termini delle operazioni indicati all’art. 2 dell’OM n. 4 del 24 febbraio 2015 sono cosi modificati:

scuola dell’infanzia
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande
di mobilità e dei posti disponibili…………………………………….. 04 aprile
2 – pubblicazione dei movimenti………………………….………….. 21 aprile

scuola primaria
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande
di mobilità e dei posti disponibili……………………………………… 20 aprile
2 – pubblicazione dei movimenti…………………………………..……. 11 maggio

scuola secondaria di I grado
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande
di mobilità e dei posti disponibili………………………………….… 9 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti ………………………………………….28 maggio

scuola secondaria di II grado
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande
di mobilità e dei posti disponibili………………………………….… 27 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti………………………………………. 16 giugno

Relativamente alla mobilità del personale ATA, i termini per la presentazione delle domande sono così modificati:

Inizio acquisizione delle domande Polis: 23 marzo 2015
Termine acquisizione domande: 20 aprile 2015.

La presente viene pubblicata sul portale SIDI e sulla intranet.

IL DIRETTORE GENERALE
Marco Ugo Filisetti

Nota 13 marzo 2015, AOODGSIP 1762

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
p.c. Al Responsabile del progetto IDIFO 5
prof.ssa Marisa Michelini
Università di Udine

Nota 13 marzo 2015, AOODGSIP 1762

OGGETTO: Scuola estiva di Fisica Moderna per studenti di scuole secondarie di 2° grado, presso l’Università di Udine (SENS-FM 2015), 13 -18 giugno 2015. Trasmissione bando.