Mobilità, gli idonei ricordano: La legge la esclude per i fase B e C da concorso

da tuttoscuola.com

Mobilità, gli idonei ricordano: La legge la esclude per i fase B e C da concorso

Alla vigilia dell’incontro dell’11 gennaio (aggiornato a oggi 12 gennaio, NdR) sulla mobilità tra Ministero dell’Istruzione e organizzazioni sindacali, ricordiamo che parlare di trasferibilità riguardo ai docenti neoassunti dal concorso 2012 in fase B e C non ha senso. Semplicemente perché la legge 107/2015 la esclude al comma 108“. È quanto scrivono in una nota stampa gli insegnanti del gruppo GM 2012 in rispetto del T.U. con riferimento a ricostruzioni sindacali e giornalistiche che presuppongono da parte dell’Amministrazione la violazione di norme appena approvate.

Ogni ipotesi di deroga alle regole, alle priorità e alle garanzie relative alla mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2016/2017 previste dalla legge sulla ‘Buona Scuola’ è eversiva. Sappiano di essere eversivi i sindacati, se anteporranno la tutela delle loro prerogative contrattuali al benessere delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola che dicono di rappresentare. Sappia di essere eversiva l’Amministrazione, se cederà alla tentazione di perdere fermezza (e credibilità), mancando per via contrattuale al rispetto della legge” avvertono i docenti che hanno vinto l’ultimo concorso a cattedre.

Naturalmente – continuano gli insegnanti –, speriamo e ci adoperiamo affinché i colleghi delle Graduatorie di Merito da concorso 2012 entrati in ruolo fuori provincia nelle fasi B e C possano rientrare al più presto nei territori dove hanno affetti e interessi, eventualmente consentendo la conferma della prima provincia scelta alla stragrande maggioranza dei docenti che lì sono stati assunti”.

Non è nostra abitudine agitare la clava di un ricorso dall’esito scontato a fronte della palese violazione di una legge – concludono i docenti –, ma saremmo davvero grati al Ministero e ai sindacati se la contrattazione non sfociasse in determinazioni dal rilievo giuridico indifendibile, atte a generare perdite di credibilità e di risorse per il sistema scolastico.

IRC: se ne avvale l’88% degli studenti

da tuttoscuola.com

IRC: se ne avvale l’88% degli studenti

Nelle scuole statali italiane quanti sono gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica (IRC)?

L’anno scorso sono stati complessivamente poco meno di 7 milioni (esattamente 6.927.849) pari all’87,9% dei 7.883.741 alunni/studenti frequentanti i diversi settori scolastici dall’infanzia agli istituti d’istruzione secondaria di II grado. Il 12,1% (956 mila) ha detto no all’IRC.

Il settore scolastico con la più alta percentuale di alunni che hanno detto sì all’IRC è stato quello della scuola primaria con il 92,3% (circa 2,4 milioni di alunni). Nella scuola dell’infanzia i bambini che si sono avvalsi hanno toccato il 91,3% (circa 933 mila).

Circa 1,5 milione (89,9%) il numero di studenti avvalentesi nella scuola secondaria di I grado.

Tra gli studenti delle superiori, l’80,7% ha detto di sì all’IRC: un numero ragguardevole (2.109.607) ben superiore a chi ha detto no (504.075) scegliendo le attività alternative.

 

                    Alunni avvalentesi dell’IRC a.s. 2014-15

Infanzia Primaria Sec. I gr. Sec. II gr. Totale
932.529 2.397.043 1.484.351 2.109.607 6.927.849
91,3% 92,3% 89,9% 80,7% 87,9%

 

L’anno prima, nel 2013-14, le opzioni per l’IRC erano state maggiori in termini assoluti e percentuali: gli avvalentesi erano stati pari all’88,2%, cioè uno 0,3 punti in percentuale in più equivalenti a circa 22 mila alunni.

La flessione di opzioni per l’IRC nel 14-15, rispetto all’anno precedente, ha riguardato tutti i settori scolastici con l’eccezione del settore delle superiori, notoriamente considerato il più esposto alle opzioni negative da parte degli studenti.

Infatti nel 2013-14 gli studenti degli istituti superiori che avevano scelto l’IRC erano stati 2.082.938 (l’80,7% del totale); nel 2014-15 sono stati 2.109.607, cioè 26.668 in più.

Se si tratta di una inversione di tendenza lo diranno tra qualche settimana le nuove iscrizioni.

Andando più indietro nel tempo e utilizzando i dati pubblicati annualmente da apposito servizio della CEI, risulta che nel 2001 erano il 93,4% gli studenti che si avvalevano dell’IRC (scesi al 91% del 2007/08 , al 90% del 2009-10 fino all’87,9% attuale). L’incidenza è dunque scesa di 5,5 punti percentuali in quasi tre lustri, ma bisogna considerare che nel frattempo sono aumentati considerevolmente gli alunni stranieri di altre religioni che possono decidere di non avvalersi dell’IRC.

L’Italia divisa in due nella scelta dell’IRC

da tuttoscuola.com

L’Italia divisa in due nella scelta dell’IRC

I dati pubblicati dall’apposito servizio della CEI hanno sempre evidenziato il netto divario territoriale sulla scelta dell’insegnmento della religione cattolica (IRC).

Ancora una volta l’Italia nelle scuole statali si divide nettamente in due: il Mezzogiorno con tutte le sue regioni fa registrare complessivamente le più alte percentuali di alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, mentre tutte le altre regioni, con l’eccezione delle Marche e dell’Umbria, hanno fatto registrare nel 2014-15 percentuali sotto la media nazionale.

Era stato così anche nel 2013-14 e negli anni precedenti, quasi a rimarcare con quei valori una differenza culturale e sociale, comprensiva anche del fatto che al nord e al centro vi è presenza di alunni stranieri che professano altre religioni.

Sotto la media nazionale (87,9% di alunni avvalentesi) si trova il cattolico Veneto (84,8%); in fondo a questa specie di graduatoria nazionale la Toscana (78,8%) e l’Emilia-Romagna (79%).

In testa il Molise (96,7%), seguito dalla Campania (96,6%) e dalla Puglia e Basilicata (96,4%).

Visto in negativo, cioè considerando coloro che non si avvalgono della IRC, è stata la Lombardia a far registrare con 220.337 opzioni su 1.182.049 (18,6%) il numero più elevato di alunni non avvalentisi, seguita dall’Emilia-Romagna con 113.168 su 539.887 alunni (21%).

Un’attenzione particolare merita il settore della secondaria di II grado dove le scelte di avvalersi sono spesso, come si sa, il risultato della opzione personale degli studenti anziché quella dei loro genitori.

Ebbene, pur confermando sostanzialmente i livelli di scelta del 2013-14, è stata la Lombardia con oltre 109 mila opzioni negative a far registrare il più elevato numero di opzioni negative verso l’IRC negli istituti superiori, seguita dal Lazio (58.503), Toscana (57 mila), Piemonte (poco meno di 57 mila) ed Emilia Romagna (meno di 55 mila).

Negli istituti superiori del Sud e delle Isole il numero degli studenti della secondaria di II grado che non si avvalgono della IRC supera di poco le 74 mila unità, cioè soltanto due terzi di quelli della Lombardia.

Est modus in rebus

MODUS EST TABLET Sì TABLET NO di Umberto Tenuta

CANTO 607 EST MODUS IN REBUS

TABLET CONTA IL MODO DI UTILIZZARLO

 

Come l’albero, anche l’uomo è attaccato alle sue radici.

Le radici sono le ancore che tengono ferma la nave.

Ma dalle radici gli alberi traggono la linfa che li fa esplodere nella meraviglia dei suoi rami, delle sue foglie, dei suoi fiori, dei suoi frutti.

Il Tablet non richiama forse alla tavoletta di argilla sulle quali Assiri e Babilonesi incidevano le prime parole?

Da quelle tavolette ai papiri, alla cartapecora, alla carta di Amalfi, al TABLET.

Dai cavalli ai carri, alla macchina a vapore, alle mongolfiere, ai supersonici, alle navicelle spaziali che ci porteranno sulle Terre Nuove.

Un bello e orribile

Mostro si sferra,

Corre gli oceani,

Corre la terra:

 

Passa benefico

Di loco in loco

Su l’infrenabile

Carro del foco.

 

Salute, o Satana,

O ribellione,

O forza vindice

Mica vogliamo morire su questa Terra, appena il Sole collasserà?

Nuove terre attendono Cristoforo.

Suvvia, via questi piagnistei!

Nati non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza.

Ce lo dice il Poeta.

Mica Bill Gates!

Certamente, la penna d’oca poteva servire per starnazzare.

Ma anche per scrivere le poesie di Anacreonte e di Saffo.

E così anche il pennino digitale!

Est modus…

E il modo ancor m’offende!

È l’uso che si fa del digitale quello che conta!

Anche giocando si impara.

Non diceva forse Platone che i bimbi debbono imparare come in un gioco?

Si impara con i piedi e con le mani.

Che forse il digitale non viene dall’inglese DIGIT?

Quello che veramente meraviglia è che in questo gran cianciare di digitale non si parli del modo di imparare dei bimbi.

È il modo che conta!

È il metodo di apprendere che importa.

Eppure ancora si parla di LEZIONE, di INSEGNANTI e di INSEGNAMENTO!

MAESTRE BELLE, realizziamo una SCUOLA BUONA, una scuola della RICERCA, della RISCOPERTA, dell’INVENZIONE, e lasciamo ai fannulloni i discorsi sul DIGITALE!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Vivere alla grande

VIVERE ALLA GRANDE di Umberto Tenuta

CANTO 606 A VIVERE ALLA GRANDE IO TI EDUCHERÒ

Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio! 
(Emilio Salgari)

 

Desiderio che ogni mamma coltiva in ogni figlio suo!

Tu sarai grande, figlio mio!

<<Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa>>.

Alzi la mano la mamma che non dice questo.

Alzi la mano il figlio di donna che non desidera questo.

E questo è a portata di ogni figlio di donna.

Solo che lo voglia.

Le mamme, tutte le mamme, instillano nei loro figli questo desiderio.

E tu, Maestra grande, che fai?

Tu che dici al bimbo seduto all’ultimo banco dell’ultima fila?

-Vieni qui, al primo banco, o mio amato bimbo!

-Io vi voglio tutti al primo banco.

-Su, disponete tutti i tavolinetti in cerchio intorno a me!

Son tutti belli i figli di mamma.

Son tutti grandi gli alunni della Grande Maestra.

Talis Mater, talis filia.

Talis Maestra, tales alumni.

Grande la Maestra, grandi i suoi alunni!

<<Fate l’albero buono, e buoni (saranno) anche i suoi frutti>> (SANT’AGOSTINO).

O docenti, dai vostri alunni vi riconosceranno nella vostra grandezza o nella vostra meschinità!

O docenti, non deludete la vostra autostima!

Siate grandi, perché grandi siano i vostri alunni.

Coltivate in ciascuno dei vostri alunni il suo innato desiderio di grandezza.

Siate il loro modello di identificazione, così come lo sono le mamme nei primi anni di vita!

E siate grandi, perché essi siano grandi!

Siate grandi nei vostri amori disciplinari e nelle vostre competenze disciplinari!

I vostri alunni non saranno quello che avranno imparato dalle vostre lezioni.

I vostri alunni saranno quello che siete voi.

Grandi come voi!

Me lo auguro di tutto cuore.

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

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www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

dal Piano di Miglioramento al PTOF

Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa
IRASE di Lecce – Sezione periferica di IRASE Nazionale
Ente qualificato per la formazione del personale della scuola
(decreto MIUR prot .n. 1222 del 5.07.05 – DM 177/00)

Seminario di Formazione

dal Piano di Miglioramento al PTOF

12 gennaio 2016, dalle ore 9,00 alle 13,30
CENTRO CONGRESSI “LEONE DI MESSAPIA”
strada provinciale Lecce-Cavallino n. 32,  Lecce

Apre e modera i lavori
Dario CILLO,
Dirigente scolastico, Direttore responsabile Educazione&Scuola, IRASE LECCE

Interviene
Ivana SUMMA,
già Dirigente scolastico, Docente universitario, Formatore Formez

Videoclip
Anna ARMONE,
Esperta Scuola superiore PA, Coordinatrice scientifica rivista Scienza dell’Amministrazione scolastica, Formatore Formez PA


 

Il seminario è riservato a Dirigenti scolastici, Docenti e DSGA

La partecipazione è GRATUITA e si configura come attività di aggiornamento per cui è previsto l’esonero dal servizio ai sensi del CCNL 2006/2009. Sarà rilasciato attestato di partecipazione.
Per prenotazioni inviare, entro il 9/1/2016, l’allegato modulo:
– fax 0832 253351
– e-mail: uilscuolalecce@gmail.com

UIL SCUOLA – Via Pietro Palumbo, 2 – LECCE
tel. 0832 – 245823 fax 0832 – 253351 e-mail: uilscuolalecce@gmail.com ore 17,30 – 20,00


12116

 

Nota 12 gennaio 2016, Prot.n. 105

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali

LORO SEDI

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano

Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento

Trento

All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca

Bolzano

All’ Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine

Bolzano

Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta

Aosta

Ai Dirigenti scolastici

LORO SEDI

 

OGGETTO: II Concorso nazionale enogastronomico “Il mediterraneo racconta…da luogo di scontro a luogo d’incontro. Racconti d’arte in cucina”

 

La Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO, in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Marsala, con il patrocinio della RE.NA.I.A. (Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri) e con il supporto dell’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria “Abele Damiani” di Marsala bandisce per l’anno scolastico 2015/2016 il II Concorso nazionale enogastronomico “Il mediterraneo racconta…da luogo di scontro a luogo d’incontro. Racconti d’arte in cucina”.

Il Concorso, destinato agli alunni/e delle classi IV e V degli Istituti alberghieri nasce come momento di riflessione, di confronto e di conoscenza delle molteplici anime delle culture che vivono nel bacino del Mediterraneo, nell’intento di farne recuperare la sua natura di “luogo condiviso” rispetto alla sedimentata visione di “luogo di frontiera”.

Gli studenti, prendendo spunto da un’opera pittorica, dovranno elaborare una preparazione gastronomica inerente il tema del recupero delle tradizioni culturali, gastronomiche ed artistiche del bacino del Mediterraneo, con l’obiettivo di far riscoprire le antiche ricette legate alle tradizioni del Mediterraneo, attraverso il filtro della pittura così che i sapori e i colori del cibo, unitamente ai profumi del vino possano fondersi con le pennellate d’autore dell’arte contemporanea. La cucina diventerà strumento di unione, ma anche di sperimentazione di percorsi enogastronomici innovativi.

Le modalità di partecipazione e maggiori informazioni sono riportate nel Bando allegato alla presente nota.

Tenuto conto dell’importanza e della valenza culturale e morale dell’iniziativa, si pregano le SS.LL. di dare la più ampia diffusione, presso le scuole interessate di rispettiva competenza, al fine di favorire la diffusione degli stessi tra i docenti e gli studenti.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Giovanna BODA


Allegati

Nota 12 gennaio 2016, Prot.n. 104

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

 

Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali

LORO SEDI

 

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano

Bolzano

 

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento

Trento

 

All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca

Bolzano

 

All’ Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine

Bolzano

 

Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta

Aosta

 

Ai Dirigenti scolastici

LORO SEDI

 

 

OGGETTO: V Concorso Nazionale sui Diritti Umani, Federazione Italiana Club e Centri per l’Unesco.

La Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO, in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Lucera e il Comune di Lucera bandisce per l’anno scolastico 2015/2016 il V Concorso Nazionale sui Diritti Umani “Il mondo non è tuo ma di quelli che vengono dopo di te . Il mondo quindi non è di nessuno, essendo di tutti”.

Il Concorso, destinato agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado intende contribuire alla formazione civica e democratica dei giovani, attraverso studi e attività connessi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, riflettendo su tematiche di profondo spessore culturale e di rilevante importanza educativa. I temi affrontatati nel Concorso riguardano: lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile), il confronto con popolazioni di differenti religioni; i testi della Dichiarazione dei Diritti Umani, della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della nostra Costituzione; le tematiche generali legate al dialogo tra le diverse culture.

Le modalità di partecipazione e maggiori informazioni sono riportate nel Bando allegato alla presente nota.

Tenuto conto dell’importanza e della valenza culturale e morale dell’iniziativa, si pregano le SS.LL. di dare la più ampia diffusione, presso le scuole interessate di rispettiva competenza, al fine di favorire la diffusione degli stessi tra i docenti e gli studenti .

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Giovanna BODA


Allegati