Vicenda scatti: Miur batte Mef 2 a 0

da Tecnica della Scuola

Vicenda scatti: Miur batte Mef 2 a 0
di Reginaldo Palermo
Ma si tratta di una vittoria a tavolino perchè è dovuto intervenire l’arbitro Letta. Succederà che, prima o poi, il Mef si vorrà rivalere sul Miur per lo smacco subito?
Questa volta la politica è servita a qualcosa: in 24 ore il problema della restituzione degli aumenti è stato risolto, ma è dovuto intervenire personalmente il presidente Enrico Letta per mettere d’accordo le parti, e cioè il ministro Carrozza e il ministro Saccomanni. La notizia è ufficializzata con un comunicato di poche righe pubblicato nella mattinata dell’8 gennaio sul sito del Governo. Ma come è possibile che in 24 ore sia stata data soluzione ad un problema che si trascinava da almeno due settimane? La spiegazione è semplice, addirittura banale. Fino al 6 gennaio è stato tutto un susseguirsi di comunicati sindacali, prese di posizione, raccolte di firme e così via. Anzi c’è stata anche la proclamazione di uno sciopero (CUB Scuola) e la minaccia dello stato di agitazione di Fgu-Gilda e Flc-Cgil. Ma né il Miur né il Mef si erano spaventati più di tanto. Poi, la svolta, nella mattinata del 7, con le dichiarazioni di Faraone (responsabile scuola del PD); in serata, nel corso della trasmissione condotta in serata da Lilli Gruber su La7, la battuta del segretario Matteo Renzi (“Questa è una cosa da scherzi a parte”) ha fatto capire a tutti che la soluzione era vicina anche poco prima l’inflessibile ministro Saccomanni aveva usato toni perentori e per nulla concilianti (“Il recupero degli aumenti erogati è un atto dovuto”). A questo, per una volta tanto, la partita Miur-Mef si conclude con un 2-0 a tavolino (c’è voluto l’arbitro Letta per decidere il risultato). Se vivessimo in un Paese serio il Ministro dell’economia ne trarrebbe le dovute conseguenze sul piano politico, ma è difficile che ci siano sviluppi. Piuttosto, c’è da attendersi che, non appena si presenterà l’occasione, il Mef faccia pagare al ministro Carrozza lo smacco subito.

Invalsi, chi si sarebbe fatto avanti

da Tecnica della Scuola

Invalsi, chi si sarebbe fatto avanti
È  Il Corriere della sera che fa i nomi dei candidati che si sarebbero proposti a dirigere l’Invalsi. Il bando fissava a ieri, martedì 7 gennaio alle 23.59, la scadenza per la presentazione delle candidature. Fra non molto l’ufficialità dei nomi
Primo fra tutti il bocconiano Daniele Checchi, ex rettore della Statale di Milano, ora docente di Economia, che ha nel curriculum diversi studi sulla scuola, ed è stato consulente per il governo Prodi sui temi di scuola e università e per i ministeri dell’Economia e della pubblica Istruzione nella stesura del Libro Bianco di Fioroni: lui sarebbe l’uomo giusto, quello della mediazione tra il filone degli «economisti», come Piero Cipollone e lo stesso Sestito, e i pedagogisti. Attualmente ricopre già un incarico nel comitato della spending review. Ha deciso di candidarsi, dopo una seria riflessione mentre era in vacanza negli Stati Uniti, anche Anna Maria Ajello, docente di Psicologia dell’educazione all’università La Sapienza di Roma, che ha condotto diverse ricerche in relazione all’acquisizione di conoscenza a scuola e ha approfondito le questioni della valutazione in contesti di apprendimento e organizzativi. Membro della Commissione nazionale per la riforma dei curricoli della scuola primaria e secondaria di primo grado, vanta una collaborazione con l’assessorato alla scuola della provincia autonoma di Trento e con il relativo istituto per la ricerca educativa (IPRASE) di cui è membro del comitato scientifico, per la valutazione dei dirigenti scolastici e per attività di ricerca ad essa collegate. In pole position c’è pure Mario Castoldi, docente associato di didattica generale presso la facoltà di Scienze della formazione dell’università degli di Torino, che ha confermato la sua candidatura. Il prof. Castoldi, infatti, oltre all’attività didattica svolge ricerca, formazione e consulenza sulle problematiche valutative in ambito scolastico, in collaborazione con scuole, reti di scuole, uffici territoriali dell’amministrazione scolastica: il suo approccio potrebbe piacere al ministro Carrozza perché originale, fortemente improntato alla responsabilizzazione dei soggetti in prospettiva autovalutativa. Anche se resta forte la candidatura di Pietro Lucisano, professore di Pedagogia sperimentale alla Sapienza di Roma: avrebbe la strada spianata per la sua apertura alla modernità e ai nuovi strumenti tecnologici. Membro della fondazione Mondo digitale dal 2006 al 2010, è attualmente vicepresidente della società italiana di ricerca didattica (SIRD) e ha scritto diversi libri sulla ricerca e sull’apprendimento. Ma potrebbero essere in corsa anche Andrea Gavosto e Stefano Molina, della Fondazione Agnelli; Claudio Gentili, responsabile education di Confindustria; Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo; Giorgio Allulli, vicepresidente Isfol e vicepresidente della Rete europea per la qualità dell’istruzione e formazione professionale; Angelo Paletta, professore nella facoltà di Economia dell’università di Bologna e referente scientifico dell’area “valutazione di sistema” dell’Invalsi ; Tommaso Agasisti, professore del Politecnico di Milano autore di testi sui dati sugli apprendimenti; Luciano Galliani, del Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’università di Padova; Renata Viganò, docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore.

Carrozza: Saccomanni non deve dimettersi, indagine interna

da tuttoscuola.com

Carrozza: Saccomanni non deve dimettersi, indagine interna

Sull’ipotesi di dimissioni del ministro Saccomanni “Non serve a nulla – ha affermato il ministro Carrozza – chiedere le dimissioni di un ministro se poi non si presenta un programma chiaro di come si vogliono risolvere le difficoltà. Se viene qualcun altro si trova nella stessa situazione. Bisogna aprire un dibattito serio, perché tutti parlano di riforme e meritocrazia purchè non sia in casa propria“.

Quanto al ‘difetto di comunicazione’ lamentato dal Mef nel rapporto con il Miur  il ministro non si tira indietro: “Faremo un’analisi interna e posso garantire che rivedremo il processo decisionale e cercheremo di capire dove è che la comunicazione è saltata o dove non si è compreso che prendere una decisione su 80mila persone tra Natale e Capodanno doveva prevedere una comunicazione ai ministri”. Così Carrozza, intervistata da Radio 24: “Si farà un’analisi di chi ha sbagliato e vedremo. Non è questione di pagare ma di organizzare le cose in maniera che queste cose non avvengano più”.

Scatti, ora tocca al personale ATA: 50 milioni

da tuttoscuola.com

Scatti, ora tocca al personale ATA: 50 milioni

La marcia indietro del governo sulla restituzione degli scatti di anzianità da parte di insegnanti e personale Ata inizialmente prevista a partire da gennaio 2014 lascia sul tavolo nodi irrisolti, a partire dai soldi relativi alle posizioni economiche del personale Ata, pari a circa 50 milioni, che comunque dovranno, allo stato attuale, essere restituiti.

E’ quanto dichiara all’Adnkronos Domenico Pantaleo, segretario della Flc Cgil:  “Si tratta delle posizioni economiche del personale Ata, per una cifra che ammonta a 50 milioni di euro e che riguarda tutte le prestazioni degli amministrativi che prevedono una maggiorazione economica, così come previsto dal contratto: siccome c’è stato il blocco degli stipendi e questi compensi si configurano come aumento degli stessi, allo stato attuale delle cose, dovranno essere restituiti”.

In serata il ministro Maria Chiara Carrozza ha tuttavia assicurato che anche per il personale ATA sarà trovata una soluzione che non penalizzi la categoria.

Lecce, studente muore a scuola per il cedimento di una superficie

da tuttoscuola.com

Lecce, studente muore a scuola per il cedimento di una superficie

Voleva recuperare il suo giubbotto Andrea De Gabriele, lo studente 17enne precipitato nel vuoto dopo aver messo i piedi su un pozzo luce ricoperto da una rete, piuttosto sottile, posta a protezione e incapace di sopportare il peso di una persona. Il ragazzo, di Campi Salentina e residente a Veglie (Lecce), è quindi caduto nell’ambiente sottostante alla zona esterna adibita alle attività di educazione fisica della succursale del liceo scientifico ‘De Giorgi’, in via Delle Anime, a Lecce.

Andrea De Gabriele – sempre secondo quanto si è saputo finora – avrebbe preso una sedia e si sarebbe arrampicato sulla inferriata, scavalcandola: appena è sceso dall’altro lato la copertura non ha retto il peso ed ha ceduto, facendo precipitare nel vuoto il ragazzo pare per una quindicina di metri. Il 17enne, trasportato da un’autoambulanza, è giunto in fin di vita nell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce dove i medici hanno tentato invano per 30 minuti di rianimarlo.

Un primo comunicato di commento è stato diffuso da Cittadinanzattiva, che trae spunto dai propri dati e da quelli del Rapporto di Legambiente, oltre che da tragedie come quella di Lecce per ribadire la proposta che si renda concreta l’opportunità per i cittadini di destinare parte dell’8 per mille di competenza statale per interventi di edilizia scolastica, come approvato nell’ultima legge di stabilità.

Scatti: isolato Saccomanni

da tuttoscuola.com

Pd: merito nostro

Scatti: isolato Saccomanni

Tuttoscuola offre ai suoi lettori il commento-audio, fra gli altri, dell’ex ministro Gelmini

Un coro di consensi ha accolto la decisione del governo, presa al più alto livello (presidente Letta e vicepresidente Alfano), di annullare la decisione del Ministero dell’Economia di procedere al recupero degli scatti già pagati ai docenti per il 2013.

Tutti i sindacati, alcuni dei quali avevano già annunciato lo sciopero generale, prendono atto della retromarcia del governo, ma chiedono, come fa Raffaele Bonanni (Cisl) l’apertura di un “tavolo di confronto con il sindacato sui problemi della scuola e della valorizzazione del suo personale”.

A livello politico nessuno ha preso le difese del Mef, una cui nota aveva tenuto a precisare che il recupero degli scatti maturati nel 2013 era previsto da una legge approvata dal Parlamento due mesi fa.

Di “grande vittoria del Pd” parla Davide Faraone, responsabile welfare e scuola del Partito Democratico. “Grazie al nostro intervento il Governo ha deciso che gli insegnanti non dovranno più restituire i 150 euro  percepiti nel 2013. Il passo indietro compiuto grazie alla pressione del Partito democratico e del ministro Carrozza ha posto fine ad una vicenda assurda e dannosa. Non si può pensare di fare cassa sull’istruzione, comparto decisivo per la crescita culturale, sociale e quindi economica del Paese. Il Pd continuerà a vigilare affinchè non si compiano passi indietro ma in avanti, ovvero che non si tagli ma si investa in un settore così importante per il nostro futuro”.

Analoga la valutazione espressa da Niki Vendola (Sel), mentre Forza Italia (Centemero) parla di una “ennesima figuraccia del governo”  e sempre dagli azzurri l’ex ministro Gelmini spiega tutto in questo AUDIO che Tuttoscuola offre ai suoi lettori.

Di Menna (Uil Scuola): Sugli scatti ha prevalso la buona politica

da tuttoscuola.com

Di Menna (Uil Scuola): Sugli scatti ha prevalso la buona politica

Dopo la protesta del mondo della scuola e l’intervento tempestivo dei sindacati è prevalsa la buona politica, che è intervenuta in modo chiaro e tempestivo per risolvere un problema che il Governo, se ci avesse ascoltati, avrebbe potuto evitare. “Verificheremo che la gestione amministrativa – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – sia veloce e che negli stipendi di gennaio non ci siano sorprese dovute a cattiva burocrazia“.

Secondo il sindacato di Di Menna ora ci sono due cose da fare: la prima, in tempi rapidissimi, è l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran per l’avvio della trattativa per il riconoscimento degli scatti di anzianità relativi all’anno 2012; la seconda, la modifica del decreto n. 122 che, solo per la scuola, ha previsto una doppia penalizzazione, il blocco del contratto per ulteriori tre anni e, contestualmente, il blocco degli scatti di anzianità con un prelievo di 300 milioni di euro.

Questa – mette in chiaro Di Menna – è una decisione che il Governo deve assolutamente assumere. E’ positiva e tempestiva la decisione presa questa mattina a Palazzo Chigi che ferma il prelievo di 150 euro sugli stipendi. Ci attendiamo che la valorizzazione del lavoro del personale e la centralità dell’istruzione entrino concretamente tra le priorità del Governo nel programma che si appresta a varare“.

Un appello per l’INVALSI

da tuttoscuola.com

Un appello per l’INVALSI

Sta riscuotendo consensi e adesioni in queste ore un appello per l’Invalsi attraverso il link: http://firmiamo.it/una–cordata–della-scuola–per-il–nostro–invalsi.

L’appello esordisce in questo modo: “Con le dimissioni dell’attuale presidenza dell’Invalsi e con l’apertura di una pubblica “chiamata” per la nomina del nuovo “Presidente” si apre non solo una procedura per occupare una “casella” significativa della pubblica amministrazione, ma soprattutto una fase “costituente” sulla cultura della valutazione nel nostro sistema educativo (e nel nostro Paese) e sul ruolo che in questo nuovo assetto dovrebbe essere attribuito all’INVALSI e agli altri soggetti del sistema, anche nel confronto con i nostri obblighi internazionali (Ocse, Unione Europea)”.

“Non basta cambiare il presidente di un Ente di ricerca – prosegue l’appello – per rendere più esplicito e chiaro il profilo culturale di una istituzione (l’Invalsi) e di una funzione delicata (la valutazione di sistema). Crediamo che questo processo possa scaturire solo da una condivisione approfondita nella società civile e tra gli addetti alla pubblica istruzione e che, per tale scopo, sia necessario alimentare occasioni di ricerca, formazione, orientamento con il pieno coinvolgimento della scuola e, soprattutto, con scelte politiche che impegnino idee e risorse”.

L’appello continua trattando questi passaggi specifici:

L’identikit del candidato ideale

Una valutazione per conoscere e migliorare

Valorizzare la dimensione formativa della valutazione

L’uso delle prove Invalsi per le scuole

La comparazione e la rendicontazione con valore sociale

Mettere in gioco i processi, i contesti, le professionalità

Il Regolamento del SNV va attuato con saggezza

L’autonomia, la terzietà e la affidabilità dell’Istituto Nazionale di Valutazione

Una “buona” valutazione – conclude l’appello – richiede “buoni” strumenti docimologici, procedure corrette, soggetti preparati, ma richiede soprattutto un elevato livello di cultura e di consapevolezza in tutti i protagonisti del processo educativo. È questa sensibilità che ci aspettiamo dai nuovi organi direttivi del “nostro” Invalsi.

Fioroni (Pd): ma sugli scatti serve una norma

da tuttoscuola.com

Fioroni (Pd): ma sugli scatti serve una norma

Beppe Fioroni sollecita il governo a varare una specifica norma che escluda gli insegnanti dal blocco degli scatti dello stipendio. “Sono lieto che non verrà chiesta la restituzione degli scatti, ma visto che siamo in uno stato di diritto, quello che serve per risolvere davvero il problema, e non solo per fare i ‘pierini’ su chi è più bravo e chi è più cattivo, è mettere nel Milleproroghe una norma che equipari gli insegnanti ai magistrati, le forze dell’ordine, i militari in modo che siano esclusi dai blocchi contrattuali, compresi gli scatti di anzianità“.

In caso contrario, avverte l’ex ministro della PI, “la toppa rischia di essere peggiore del buco e non si risolve il problema. Una volta tanto invece di fare una gara tra di noi, in questo caso sulla pelle dei docenti, facciamo una cosa fatta bene. Confido nella serietà del presidente del Consiglio“.

Carrozza: un pasticcio, ma il governo non c’entra

da tuttoscuola.com

Saccomanni: difetto di comunicazione

Carrozza: un pasticcio, ma il governo non c’entra

E’ un tema politico che riguarda gli insegnanti, il loro futuro, ma anche tutti gli impicci burocratici-amministrativi per cui si arriva a un paradosso, insomma a un pasticcio. E questo a volte avviene anche senza che i ministri o il Governo ne sappiano niente“. Così ai microfoni di Sky Tg24 il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha commentato la vicenda degli scatti degli stipendi degli insegnanti aggiungendo che c’è stato un problema anche di copertura dal punto di vista legislativo.

Evidente l’imbarazzo del ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, che dopo  l’incontro a Palazzo Chigi nel quale si è cancellato il recupero di 150 euro dalla busta paga degli insegnanti ha dichiarato, secondo quanto riferisce l’Ansa, che sugli stipendi dei professori ”c’è stato un problema di comunicazione: il ministero dell’Economia e delle Finanze esegue istruzioni che non ci sono pervenute”. Una frase di quantomeno difficile interpretazione.

Scatti degli insegnanti, dietrofront del Governo

da tuttoscuola.com

Scatti degli insegnanti, dietrofront del Governo

Gli insegnanti non dovranno restituire 150 euro (al mese) percepiti nel 2013 a seguito della contorta vicenda sugli scatti derivanti da norme assunte tra il 2010 e il 2013“. Così, su Twitter, il premier Enrico Letta.

Dello stesso tenore il tweet del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza,dopo l’incontro di stamani alla presidenza del Consiglio per trovare una soluzione alla spinosa questione degli scatti degli stipendi degli insegnanti: “Finita riunione a Palazzo Chigi: gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro. Sono soddisfatta per gli insegnanti“.

Per il ministro Lupi ha prevalso il buon senso, mentre il responsabile Comunicazione dei democratici, Francesco Nicodemo ha twittato “Anche questa volta Matteo Renzi e il Pd hanno rimediato“.

Tfa sostegno: ecco quando iniziano i corsi

da dottorsalute.info

Tfa sostegno: ecco quando iniziano i corsi. Date Milano, Roma, Bergamo, Torino, Napoli, Cagliari

Ultime notizie oggi 8 gennaio 2014 in merito al tfa sostegno. Manca poco per lo start definitivo dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno.

Secondo le ultime indiscrezioni i corsi tfa sostegno inizieranno a inizio o fine estate.

Ricordiamo inoltre che non tutte le Università hanno pubblicato il bando. Mancano all’appello ad esempio ancora l’Università di Cagliari, l’Università de L’Aquila, l’Università della Valle d’Aosta e l’Università della Basilicata.Tfa speciali: 2013 Istanze Online iscrizioni Pas news

Per quanto riguarda invece l’Unisob Napoli il candidato deve registrarsi e iscriversi on-line sul sito web di Ateneo all’indirizzo: sostegno.unisob.na.it, stampare la domanda e il modulo di versamento ed effettuare il pagamento del contributo per la prova di selezione.

La domanda dovrà successivamente essere consegnata a mano o inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento o corriere. La procedura di iscrizione è indicata in dettaglio all’art 3 del Bando Unisob.

All’Università di Modena e Reggio Emilia le date dei test sono state fissate per il 21 e 22 gennaio 2014.

A Roma Foro Italico la data sarà pubblicata online entro il 15 gennaio 2014.

A Roma TRE la data sarà pubblicata il 17 gennaio 2014.

Alla LUMSA si parte il 14 e 15 gennaio.

Alla Cattolica di Milano il test si terrà l’11 gennaio.

A Bergamo il 22,gennaio.
A Torino il 9 gennaio.
A Firenze l’8 gennaio.
A Siena il 10 febbraio.
A Padova il 15 e 16 gennaio
A Perugia il 15 gennaio.
A Urbino il 7 gennaio.
A Bari dal 16 al 22 gennaio.

Qual è la durata del corso?
60 CFU. Le attività del calendario accademico devono essere espletate in non meno di otto mesi (allegato C, D.M. 30 settembre 2011).

I Bes, una storia infinita

Lunedì 13 gennaio, alle 15 nell’Aula Magna del Liceo Artistico di Savona, (via Aonzo 2/via Manzoni), si terrà l’incontro organizzato da Flc, Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, e dall’ Associazione Professionale Proteo Fare Sapere Liguria e Savona, dal titolo “I Bes, una storia infinita”.

L’obiettivo dell’incontro è fare chiarezza sulle questione di attualità nella scuola, come ad esmpio della dei Bes, i Bisogni educativi speciali.
Parteciperanno all’incontro Anna FEDELI – segretaria nazionale FLC CGIL, Adriano BERTOLINI – segretario generale FLC CGIL Liguria, Alixia PATRI – segretaria generale FLC CGIL Imperia.

Pianto di compiti non fatti e pianto di compiti da fare

Pianto di compiti non fatti e pianto di compiti da fare, referendum no

di Umberto Tenuta

 

Pianti di compiti non fatti e pianti di compiti da fare, aboliti da oggi e non da domani! 

Non credo che questi pianti non arrivino anche a Lei, Onorevole ministra a Carrozza.

Pianti, e non gioia, non gioia, gioia di vivere la propria giovinezza, gioia di mordere i frutti terrestri, gioia di crescere, gioia di divenire adulti!

 

I due grandi personaggi sono stati prontamente ricoverati ed operati, restituiti alla vita nei migliori Ospedali di Francia e d’Italia.

Ma i nostri giovani studenti in quali scuole li abbiamo costretti a ritornare anche nel nuovo anno?

Non ci siamo scambiati, noi adulti, gli auguri di Buon Anno Nuovo!

E ai nostri giovani studenti quale nuovo anno offriamo?

E quale ancora il prossimo anno?

Non le sembra, Onorevole Ministra, che ai nostri giovani studenti non viene riconosciuta affatto l’urgenza di una scuola che non mortifica nessuno, che non respinge nessuno, che a tutti i giovani studenti offre, anche nelle sue mura, la gioia di vivere, la gioia di alimentarsi, la gioia di crescere, la gioia di divenire adulti?

 

Onorevole Ministra, i nostri giovani studenti non possono attendere gli inutili referendum che i Suo Magnifici Esperti Le hanno suggerito, per sfuggire ancora ancora ancora alle loro responsabilità di esperti dei problemi della formazione dei giovani.

I giovani non possono attendere!

Nessuno li può costringere ad aspettare.

Perciò, la Riforma della scuola va fatta subito, con urgenza; va fatta immediatamente.

 

Quale riforma?

Basta raccogliere, come dicevamo altrove, le Indicazioni già presenti in tutti i programmi di tutte le riforme dal 1950 ai nostri giorni.

 

Il nome della sua Riforma?

LA SCUOLA DELLA GIOIA DI IMPARARE

 

Si chiede, chiede ai Suoi Magnifici Esperti −chiederà anche a me, se vuole− come può essere realizzata una siffatta scuola?

Chieda, chieda soprattutto ai Suoi giovani studenti, come si fa nella Sua università, quale scuola, quali docenti essi amano, seguono con amore, appassionatamente.

 

Studenti, dal latino studium, amore del sapere, filosofia.

Filosofi già nel grembo materno, filosofi appena nati, filosofi già nei primi tre anni della loro vita.

A quattro anni hanno già sviluppato metà della loro intelligenza!

E poi?

Poi una scuola della gioia di imparare nella loro seconda infanzia, nella loro fanciullezza, nella loro adolescenza, nella loro giovinezza.

 

Edifici, arredi, strumenti per l’apprendere…

Sì, sono importantissimi.

Ma sono i grandi Maestri i più importanti protagonisti del successo formativo di tutti i figli di donna che popolano le Sue scuole, Onorevole Ministra!

 

E, allora?

Allora, Onorevole Ministra, pensi ai Suoi maestri, Ella, Maestra dei maestri!

Assicuri ai Suoi maestri le migliori condizioni perché essi possano dedicare i loro tempi scolastici e i loro tempi extrascolastici alla loro formazione continua ed alla formazione dei giovani che ogni mattina li attendono a scuola, con gioia e non con preoccupazione.

Assicuri ai Suoi uomini di scuola le migliori condizioni perchè essi possano dedicarsi ai loro giovani studenti, con la stessa passione con la quale si dedicano quotidianamente alla crescita del loro figli!

 

Ricordo ancora, da tempi lontani, un detto che si ritrovava sulle bocche dei maestri di un tempo: io amo i miei studenti come i miei figli! 

A parte la retorica, Onorevole Ministra, faccia in modo che questo siano messi in condizione di poter dire tutti i maestri, tutti i dirigenti scolastici di tutte le sue scuole, di tutte le scuole d’Italia.

 

Occorreranno iniziative di formazione −e non solo di aggiornamento− degli operatori scolastici.

Recuperi per tali iniziative tutti gli sperperi che si fanno oggi, e sono tanti, anche nelle scuole, e non solo per le gite scolastiche che molto spesso sostituiscono le visite di istruzione nei dintorni delle scuole italiane, tutte circondate da fiumi e da terre, da case e chiese geometriche, dalle vestigia degli antichi Padri…

Occorrerà anche che tutti i docenti siano specialisti, e allora faccia che ogni docente curi le attività a lui più gradite, a prescindere dai titoli di studio che poco contano.

Occorrerà che siano abolite le militaresche classi, e le abolisca, Onorevole Ministra, promuovendo la formazione di gruppi mobili di studenti a seconda delle loro caratteristiche personali e delle attività da volgere!

Occorre cambiare anche i sistemi di valutazione?

Prima di utilizzare gli ossessivi, costosi, inutili questionari, faccia utilizzare le schede personali degli alunni, perché ogni docente conosca bene i suoi studenti come le madri i loro figli.

Conoscere per educare!

Valutazione formativa e non valutazione selettiva che è un anacronismo nell’epoca del diritto all’educazione!

 

Chiedo scusa se ho esemplificato, perché non era necessario.

Ella ed i Suoi Magnifici Esperti sanno bene che cosa occorre fare!

Ciò che occorre fare, lo si faccia oggi, e non domani!

Si risparmi la fatica del Referendum!

Regali invece alle Scuole italiane la più grande riforma della storia patria.

Gliene saranno grati tutti i giovani studenti, tutti i loro preoccupati genitori, nell’ormai consolidato rapporto di assistenti ai compiti dei loro figli.

Gliene saranno grati tutti gli italiani, nella consapevolezza che domani avranno una società migliore, una società del benessere morale e materiale più elevato, nella certezza che avranno, che avremo tutti, una società più felice di quella attuale

 

Ancora grazie, Onorevole Ministra Carrozza, per l’anno felice che Ella, seppure con qualche giorno di ritardo, vorrà regalare alle Italiane ed agli Italiani tutti!

 

Unipa bandisce la selezione per sostegno ai disabili

L’Università degli Studi di Palermo ha indetto la selezione per accedere ai percorsi formativi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

Sono 50 i posti disponibili per la Scuola dell’infanzia, 100 per la Scuola Primaria, 100 per la Scuola secondaria di I grado e 50 per la Scuola secondaria di II grado.

Possono partecipare alla selezione i docenti che, entro il termine ultimo di presentazione della domanda di partecipazione, siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola per il quale intendono conseguire la specializzazione per le attività di sostegno.

I candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito all’estero sono ammessi a partecipare alla selezione, previa presentazione del titolo tradotto, legalizzato e accompagnato dalla dichiarazione di valore ivi compresa la dichiarazione di validità rilasciata dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare italiana, secondo le norme vigenti in materia di ammissione di studenti stranieri ai corsi di studio nell’Università degli Studi di Palermo.

La predetta documentazione deve essere indirizzata all’Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti Didattici e Programmazione – UOB 08bis TFA – e consegnata all’Ufficio Protocollo sito in Piazza Marina, 61 – Palermo (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13) entro il 16 gennaio 2014.

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione, collegarsi al Portale Unipa.
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BANDO/Attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità
7-gen-2014

Indetta la selezione per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, istituiti presso l’Università di Palermo nell’anno accademico 2013/2014. Il numero dei posti disponibili per ciascun percorso di formazione corrispondente a un ordine e grado di scuola è il seguente: Scuola dell’infanzia 50, Scuola Primaria 100, Scuola secondaria di I grado 100 e Scuola secondaria di II grado 50.
Sono ammessi alla selezione i docenti che, entro il termine ultimo di presentazione della domanda di partecipazione, siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola per il quale intendono conseguire la specializzazione per le attività di sostegno.
I candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito all’estero sono ammessi a partecipare alla selezione, previa presentazione del titolo tradotto, legalizzato e accompagnato dalla dichiarazione di valore ivi compresa la dichiarazione di validità rilasciata dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare italiana, secondo le norme vigenti in materia di ammissione di studenti stranieri ai corsi di studio nell’Università degli Studi di Palermo. La predetta documentazione deve essere indirizzata all’Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti Didattici e Programmazione – UOB 08bis TFA –  e consegnata all’Ufficio Protocollo sito in Piazza Marina, 61 – Palermo (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13) entro il 16 gennaio 2014.
La partecipazione al test preliminare di accesso è subordinata all’osservanza della procedura online sotto descritta:
a) registrarsi al Portale Studenti all’indirizzo http://studenti.unipa.it (ovvero http://immaweb.unipa.it/immaweb/home.seam) per ottenere via E-mail l’accesso personale al Portale Studenti dell’Università degli Studi di Palermo (chi possiede già username e password di accesso può passare direttamente al punto (b);
b) accedere al Portale Studenti mediante le credenziali personali ricevute via e-mail (username e password): dalla pagina http://portale.unipa.it, cliccare sul pulsante “Login Unico”, successivamente sul pulsante “Login Studenti” ed infine sul collegamento “Accedi al Portale”;
c) fare riferimento alla voce “Pratiche Studente” del menu di sinistra e selezionare la voce “Nuova Pratica”: all’interno dell’elenco proposto, cliccare sulla voce “Tirocini Formativi Attivi (TFA) ed ex-SISSIS” e poi sulla voce “Domanda di partecipazione al Concorso per l’accesso ad un Tirocinio Formativo Attivo (TFA) Ordinario o di Sostegno”
d) compilare la domanda e stampare il modulo di versamento della tassa di partecipazione al concorso (MAV) di 150 euro in nessun caso rimborsabile, da pagare presso un qualunque sportello del Banco di Sicilia – UniCredit Group (ad eccezione dell’agenzia n. 33 di Palermo – Parco d’Orleans) entro l’orario di chiusura degli sportelli bancari del 16 gennaio 2014.  Il pagamento on line dovrà essere effettuato entro le ore 17