SIGLATA INTESA MIUR – OOS

Oggi pomeriggio si è tenuto, presso il MIUR, il previsto incontro tra il vertice politico e le OO.SS. rappresentative dell’area dirigenziale “istruzione e ricerca”. 
L’Amministrazione era rappresentata dalla Viceministra Ascani, delegata dal Ministro ad occuparsi della dirigenza delle scuole. 
Il Presidente dell’ANP ha rappresentato alla Viceministra una lunga serie di richieste, parzialmente anticipate durante gli incontri tenutisi la scorsa settimana e sintetizzate qui di seguito: 
1. revisione del d.lgs. 81/2008 prevedendo, tra l’altro, la responsabilità degli enti locali nella valutazione dei rischi strutturali;
2. valutazione dello SLC dei dirigenti scolastici
3. adeguamento del FUN 2019/2020, da disporsi con la legge di bilancio per il 2020, in quanto l’organico dei dirigenti delle scuole è molto aumentato a parità di consistenza del fondo
4. applicazione del CCNL area “istruzione e ricerca” 2016-2018: l’ANP ha contezza di numerosi casi di illegittima applicazione dell’articolo 39 del CCNL 8 luglio 2019 e chiede un tempestivo intervento presso le competenti RTS
5. valutazione della dirigenza e con corresponsione di una retribuzione di risultato effettivamente commisurata agli obiettivi raggiunti e alle azioni intraprese
6. incremento dell’organico ATA, per potenziare al massimo la vigilanza nelle scuole, internalizzando gli attuali LSU e abrogando il divieto di nomina dei supplenti dei collaboratori scolastici per i primi sette giorni
7. dotare i DS di facoltà assunzionale a tempo determinato: le segreterie scolastiche sono spesso in condizioni di non poter operare efficacemente a causa della scarsità di personale di ruolo e, in primis, dei DSGA. L’ANP chiede che il dirigente possa conferire il relativo incarico ad uno degli assistenti amministrativi in servizio presso la scuola oppure, qualora nessuno di essi fosse disponibile, che possa assumere una persona idonea dall’esterno, previo colloquio e purché in possesso dei titoli previsti dal CCNL di comparto
8. introduzione del livello professionale dei “quadri” : la governabilità delle scuole è gravemente ostacolata dalla necessità che ogni dirigente scolastico gestisca in media 125 dipendenti senza potersi avvalere di figure intermedie (il cosiddetto middle management) di adeguata professionalità. Si tratta di una situazione senza pari nel panorama delle organizzazioni pubbliche e private causa di inefficienza e fonte di stress
9. introduzione di una carriera per docenti: all’introduzione del middle management è indispensabile affiancare la previsione di una differenziazione delle funzioni dei docenti finalizzata alla gestione delle nuove complessità progettuali ed organizzative proprie delle istituzioni scolastiche
10. rinnovamento della didattica: è assolutamente necessario rendere le prassi didattiche più attraenti e più inclusive, al fine di contrastare il grave fenomeno della dispersione. Non servono nuove leggi ma un massiccio piano di aggiornamento per mettere la professionalità docente al passo con i tempi
11. immissione in ruolo dei vincitori di concorso a DS : chiediamo l’assunzione di tutti i partecipanti ai concorsi 2011 e 2017 che abbiano superate le prove concorsuali, di tutti gli idonei al concorso 2017 e, in coda a questi, dei rinunciatari e/o dei dimissionari per giustificate ragioni
12. mobilità interregionale dei vincitori del concorso: l’ANP chiede che, compatibilmente con il diritto al rientro di tutti i colleghi già assunti fuori sede negli scorsi anni, sia consentita la mobilità interregionale straordinaria al termine del 2019/2020 per agevolare il loro avvicinamento alle località di provenienza.

Al termine dell’incontro, la Viceministra e le OOSS hanno siglato una intesa politica su due materie ritenute particolarmente urgenti in questo momento: la sicurezza e la capienza del FUN.

Strage di Freginals in Spagna

Nota Erasmus+ Indire su processo per la strage di Freginals in Spagna

«Apprendiamo con soddisfazione la decisione della Corte d’Appello di Tarragona in Spagna di aprire un processo per “omicidio spericolato” per stabilire le responsabilità della strage di Freginals, l’incidente stradale in cui persero la vita tredici studentesse Erasmus. È doveroso far luce su questa vicenda. In questi anni, abbiamo sempre sostenuto il diritto per le famiglie delle vittime di accertare le responsabilità del tragico evento».

Questa la dichiarazione del Direttore Generale dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli, in merito alla decisione di lunedì scorso di accogliere il ricorso delle famiglie e di avviare un processo per la strage delle studentesse morte tre anni e mezzo fa sull’autostrada tra Valencia e Barcellona.

“BUTTIAMO LA CONTRAFFAZIONE”

Oggi la prima giornata nazionale della lotta alla contraffazione

Oggi a Bari 850 studenti provenienti da 15 scuole secondarie di secondo grado hanno celebrato la prima giornata nazionale della lotta alla contraffazione. L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza sui temi della contraffazione, dell’Italian Sounding e dell’abusivismo commerciale.

PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELLA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALL’ITALIAN SOUNDING DEDICATA AGLI STUDENTI DAL TITOLO
LEGIONE ALLIEVI DELLA GUARDIA DI FINANZA BARI – 29 OTTOBRE 2019

Ha avuto inizio questa mattina, presso l’Auditorium della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, la prima “Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli studenti”, organizzata nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra diverse Amministrazioni dello Stato, Forze dell’Ordine e Associazioni di categoria che partecipano ai lavori del Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding (CNALCIS).
Alla manifestazione hanno preso parte oltre 850 studenti di 15 scuole superiori di secondo grado dell’aerea metropolitana barese, che nelle settimane precedenti all’evento sono stati coinvolti in un percorso formativo organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’iniziativa è finalizzata a favorire la diffusione di una maggiore consapevolezza con riguardo ai temi della contraffazione, dell’Italian Sounding e dell’abusivismo commerciale, fenomeni illegali che provocano enormi costi sociali ed economici e rappresentano una seria minaccia per cittadini e imprese, nonché ad accrescere la conoscenza e il valore della Proprietà Industriale tra le nuove generazioni.
Numerose scuole del territorio nazionale e le scuole italiane all’estero di Buenos Aires, Chicago, Cordoba, Madrid, Mosca, Istanbul e Zurigo hanno partecipato all’evento tramite collegamenti in diretta e differita. Le scuole di Boston, Lione, New York, Ottawa, Pechino, San Paolo, Tirana e Washington e numerose scuole del territorio nazionale hanno aderito all’iniziativa organizzando eventi satellite dedicati.
L’evento di Bari è stato trasmesso in diretta da RAI Cultura ed è visibile anche online su www.raicultura.it.
Gli studenti che hanno preso parte alla manifestazione alla sede di Bari hanno potuto visitare, nel parterre dell’Auditorium, una mostra espositiva di prodotti contraffatti allestita a cura del Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza.
L’evento ha avuto inizio con la proiezione di un video realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Cine-TV “Rossellini” al quale è seguito lo spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, interpretato dall’attrice Tiziana Di Masi.
L’evento è proseguito con un dibattito che ha coinvolto gli studenti, veri “protagonisti” della giornata. Al termine, alcuni studenti hanno dato vita a un “flashmob”, durante il quale diversi prodotti contraffatti sono stati simbolicamente “buttati” in un grande cestino (in aderenza al titolo dell’iniziativa).
All’evento hanno partecipato i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, del Ministero della Salute, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di Confindustria, di Coldiretti, della Fondazione Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul sistema Agroalimentare, di Confcommercio – Imprese per l’Italia e della CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.

BUSSETTI INDAGATO DA CORTE CONTI

SCUOLA, GRANATO (M5S): BUSSETTI INDAGATO DA CORTE CONTI, ENNESIMA PAGINA NERA LEGA

Roma, 29 ott. – “Il messaggio che giunge dalle notizie che riguardano l’ex ministro Bussetti è devastante, soprattutto per chi si batte ogni giorno per trovare risorse per il mondo della scuola. Dopo l’indagine interna da parte del MIUR adesso la Corte dei Conti apre un’indagine sui viaggi fantasma dell’ex ministro Marco Bussetti. Secondo quanto emerso da un’inchiesta di Repubblica, 80 su 133 sono senza giustificazione. Tra queste quella del 21 giugno 2018, quando l’ex ministro andava in Costa azzurra mentre a Palazzo Chigi si svolgeva un consiglio dei ministri. Ma anche 450 euro circa per il rimborso chiesto da Bussetti per partecipare al compleanno di Matteo Salvini. Ennesima pagina nera per la Lega, che dimostrerebbe ancora una volta di non farsi scrupoli a dilapidare soldi pubblici. Il Movimento 5 Stelle si sta muovendo con una interrogazione alla Camera e chiederemo chiarimenti in tutte le sedi opportune. Ma sarebbe interessante conoscere l’opinione di Matteo Salvini, chissà se troverà tempo per un tweet anche su questa vicenda”.

Così in una nota la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato, Bianca Laura Granato.

Da marzo al via le prove Invalsi, pubblicato il calendario

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

E’ stato pubblicato il calendario delle prove Invalsi nell’anno scolastico 2019-2020.
Ecco le date:
II primaria (prova cartacea)
Italiano: giovedì 7 maggio 2020
Prova di lettura solo classi campione: giovedì 7 maggio 2020
Matematica: martedì 12 maggio 2020

V primaria (prova cartacea)
Inglese: mercoledì 6 maggio 2020
Italiano: giovedì 7 maggio 2020
Matematica: martedì 12 maggio 2020

II e V primaria Richieste di posticipo

III secondaria di primo grado (prova al computer – Cbt)

Sessione ordinaria classi campione, prove di Italiano,
Matematica e Inglese (lettura e ascolto): venerdì 3, lunedì 6,
martedì 7, mercoledì 8 aprile 2020.

La scuola sceglie tre giorni tra i quattro proposti (il sabato 4 aprile 2020 le Classi campione non possono svolgere prove).

Sessione ordinaria classi non campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da mercoledì 1 aprile 2020 a giovedì 30 aprile 2020

Sessione suppletiva classi non campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da lunedì 11 maggio 2020 a venerdì 15 maggio 2020

II secondaria di secondo grado (prova al computer – Cbt)
Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13 maggio 2020.

La scuola sceglie due giorni tra i tre proposti

Sessione ordinaria classi non campione, prove di Italiano e Matematica: da martedì 5 maggio 2020 a sabato 23 maggio 2020.

V secondaria di secondo grado (prova al computer – Cbt)
Sessione ordinaria classi campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12 marzo 2020.

La scuola sceglie tre giorni tra i quattro proposti.

Sessione ordinaria classi non campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da lunedì 2 marzo 2020 a martedì 31 marzo 2020

Sessione suppletiva classi non campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da lunedì 11 maggio 2020 a venerdì 15 maggio 2020.

Scuole italiane all’estero, manca un docente su tre

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Su 764 unità di contingente estero, al momento sono assenti oltre 170 docenti, uno su tre aspetta la nomina. «Dopo due mesi, due ministeri, Miur e Maeci, non sono stati in grado di mandare nessun docente».

L’affondo della Uil Scuola
A renderlo noto è Pino Turi, leader della Uil Scuola. «È ormai chiaro a tutti il totale fallimento delle procedure concorsuali avviate dal Miur relative alla selezione del personale dirigente scolastico, docente e Ata di ruolo da destinare alle scuole italiane all’estero. Una modifica che ha trasformato l’istituto dell’insegnamento all’estero in un vero “reclutamento” introdotto, impropriamente, dalla Legge 107. Alla mistica dei concorsi che dovrebbero garantire equità e merito, si sono aggiunti gli effetti negativi del “sinergico coordinamento” tra Miur e Maeci che hanno prodotto un “mostro” di cavilli procedurali e burocratici con il risultato che a due mesi dall’inizio delle lezioni le scuole all’estero sono ancora prive del personale e rischiano la chiusura”, sottolinea il segretario generale della Uil Scuola.

Per la prima volta dall’istituzione delle scuole italiane all’estero si rischia la chiusura di scuole che rappresentano l’immagine migliore dell’Italia all’estero.

Oltre mille studenti di 25 scuole ospiti in 50 realtà aziendali ad alta vocazione tecnologica

da Il Sole 24 Ore

di Maria Piera Ceci

Poter visitare i laboratori d’avanguardia di importanti aziende lombarde, per capire come vi si lavora e magari farsi un’idea sul proprio futuro lavorativo, mettendo a fuoco i propri interessi.
Oltre mille studenti di 25 scuole saranno accompagnati oggi in 50 realtà aziendali ad alta vocazione tecnologica come Bosch, Samsung, Vodafone, Edison, Bayer, Eni, ma si spalancheranno le porte anche di due realtà universitarie come il Politecnico di Milano e Humanitas University. Si tratta soprattutto di studenti di istituti tecnici e licei scientifici della provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

La Giornata della tecnologia
Promotrice è Assolombarda, nell’ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, e all’interno del più ampio ciclo di eventi “Orientagiovani”, che si svilupperanno nei mesi di novembre e dicembre. L’obiettivo è quello di accompagnare gli studenti verso il loro futuro professionale e orientarli nelle scelte future anche in considerazione della domanda di lavoro delle imprese, attraverso il contatto con la tecnologia, il digitale e l’applicazione delle materie scientifiche.
«Noi crediamo che avvicinarsi in un momento precoce alle imprese aiuta gli studenti ad orientarsi per le scelte future – spiega Pietro Guindani, Vicepresidente di Assolombarda con delega all’Università, Innovazione e Capitale Umano -. Questa esperienza offre agli studenti quelle informazioni elementari che danno loro dei riferimenti di cui potranno beneficiare nel momento in cui dovranno fare delle scelte. Crediamo fermamente nella partnership fra scuola e università. I ragazzi passeranno una giornata a rendersi conto di che cos’è un’impresa».

Il ruolo delle aziende
Esperienza importante per gli studenti, ma anche per le aziende che aprono le porte alle scuole. «Le aziende hanno un ritorno in termini di responsabilità sociale innanzitutto, contribuendo alla maturazione di giovani studenti», aggiunge Guindani. «Operazione importante anche per accreditare queste imprese come luogo dove un giorno gli studenti potranno andare a lavorare. Quindi sarà utile anche per accreditare anche aziende di medie e piccole dimensioni, che possono fare più fatica ad attrarre i talenti migliori. In tal modo accreditano le proprie aziende come luogo interessante dove andare a lavorare».

Stop appalti pulizia, bando in emanazione. Ci si può già registrare su Istanze online

da Orizzontescuola

di Ilenia Culurgioni

Stop appalti pulizia: assunzioni Ata dal 1°gennaio 2020 tramite graduatoria per titoli e servizi. Bando in emanazione e domande su Istanze online

Stabilizzazione ex Lsu da concludere entro il 31 dicembre 2019, con le assunzioni in ruolo dei collaboratori scolastici a partire dal 1° gennaio 2020. Il bando è in fase di emanazione (si attende la pubblicazione del Decreto scuola in Gazzetta Ufficiale, con le opportune modifiche della procedura di assunzione). 

Nei giorni scorsi anche il presidente della VII Commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo, aveva confermato le assunzioni dei lavoratori dal 1° gennaio 2020.

Non ci sarà alcun colloquio, come già anticipato dalla nostra redazione, e quindi tutto il personale in possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione alla procedura concorsuale verrà selezionato per soli titoli.

Si calcola che i lavoratori interessati alla procedura saranno 15.000, a fronte di circa 11.000 posti accantonati. Di conseguenza sarà necessario stipulare alcuni contratti part time.

Questo non mancherà di creare delle problematiche, poiché le tabelle degli organici Ata prevedono solo il posto intero.

Domanda di partecipazione

La domanda di partecipazione al concorso potrà poi essere presentata tramite Istanze online, previo accreditamento su Polis.

Guida alla registrazione e alla navigazione su Istanze Online

Requisiti

I requisiti di accesso alla graduatoria saranno definiti dal decreto al momento della sua pubblicazione. Questi quelli principali e già noti:

  • servizio per almeno dieci anni (inclusi il 2018 e il 2019) presso scuole statali, per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari;
  • essere assunti in qualità di dipendenti a tempo indeterminato di ditte titolari di contratti per lo svolgimento dei servizi sopra detti.

Il titolo di studio per accedere alla procedura selettiva dovrebbe essere la licenza di scuola media.

Niente colloquio

Il colloquio è stato eliminato sia per fare in tempo entro il 1° gennaio ad assumere gli 11.263 lavoratori sia perché si tratta di una stabilizzazione di personale che già svolge le stesse mansioni.

Il personale attualmente assunto dalle ditte di pulizia verrà stabilizzato tramite graduatoria per titoli e servizi, secondo le modalità previste per i concorsi provinciali per collaboratore scolastico di cui all’art. 554 del Decreto Legislativo 16 aprile 1884 n. 297.

Nuove abilitazioni ordinarie e straordinarie, incontro Miur sindacati rinviato

da Orizzontescuola

di redazione

Nuove abilitazioni, ordinarie e straordinarie. A quasi un mese dall’intesa del 1° ottobre 2019 ancora nulla di fatto. L’incontro, programmato per oggi, non si svolgerà.

Le problematiche legate alla modifica del testo del decreto scuola approvato in Consiglio dei Ministri il 10 ottobre scorso ma sul quale sono pervenuti dei rilievi da parte del Quirinale, non permettono al momento di affrontate la tematica correlata.

Nel decreto si stabiliva infatti l’indizione – entro il 2019 – di un concorso ordinario e straordinario. Quest’ultimo destinato però solo ai docenti con tre anni di servizio (di cui uno specifico) svolti nella scuola statale tra l’a.s. 2011/12 e l’a.s. 2018/19.

Dopo i rilievi del Colle, la soluzione potrebbe essere quella di ammettere alla procedura concorsuale anche i docenti con stessi requisiti di servizio svolti però nelle scuole paritarie. La partecipazione di questi docenti dovrebbe essere comunque finalizzata solo al conseguimento dell’abilitazione e non della stabilizzazione.

Una soluzione che non sappiamo se sia ancora quella definitiva, ma che comunque comporta delle difficoltà di realizzazione, di cui si sta parlando in questi giorni.

E dunque, il passaggio successivo, ossia la proposta di un Disegno di legge sulle nuove abilitazioni – ordinarie e straordinarie – stenta ancora a decollare.

Nel primo incontro l’Amministrazione non ha presentato alcun testo, e la riunione era stata aggiornata ad oggi.

A questo punto bisognerà attendere la stesura definitiva del decreto per capire il disegno complessivo entro il quale bandire i concorsi per docenti. Una procedura che ha necessità di tempi celeri, se non si vuole battere il record di supplenze già stabilito quest’anno.

Decreto scuola, Miur: sarà perfezionato in alcuni punti. Nessuno stop

Stesso stipendio per tutti gli insegnanti, dai maestri ai professori della secondaria. Presentato Disegno di Legge

da Orizzontescuola

di redazione

L’On. Fausto Raciti (PD) ha presentato un disegno di legge ordinario concernente il “trattamento economico dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”.

Il Disegno di Legge nasce dall’inziativa del Comitato Funzione Docente, che mira al riconoscimento della “Funzione Docente Unica”.

“Non si tratta di regolamentare qualcosa di nuovo, ma di applicare quanto già previsto dalla legge – afferma Salvo Altadonna  portavoce del Comitato –  In particolare l’art. 395 del D.Lgs. 16-4-1994, n. 297 (testo unico) che definisce come UNICA la Funzione Docente, la legge 53/2003 che ha stabilito il titolo d’accesso unico all’insegnamento. A queste fonti si aggiungono le norme sul pubblico impiego e lo stesso CCNL che solo per un patto sindacale stabilisce tabelle stipendiali differenti tra docenti di ordine di scuole diverso.”

“Lo studio che circa sei mesi fa mi è stato presentato dal Comitato Funzione Docente – dice il Deputato del PD Fausto Raciti – è stato verificato dai nostri esperti ed è risultato legittimo, puntuale e dettagliato, nonostante il mondo della Scuola necessiti di una riforma più ampia dal punto di vista didattico e metodologico non possiamo permettere che le norme già esistenti vengano disapplicate.

Ho avuto modo, nei diversi incontri di approfondimento con il Comitato, di rendermi conto che esistono luoghi di approfondimento in cui docenti ma non solo progettano, propongo e sviluppano, sulla base della loro esperienza e del continuo studio e approfondimento, percorsi innovativi rispetto all’impianto educativo del nostro paese. A mio avviso – prosegue Fausto Raciti – uno dei modi per non spegnere la passione, l’entusiasmo ed il senso dello Stato che Docenti e Dirigenti Scolatici hanno, è quello di riconoscere la loro funzione in modo inequivocabile.

Conto – conclude Raciti – a breve di incontrare altre organizzazioni di professionisti della scuola al fine di lavorare parallelamente su una riforma della Scuola con la “R” maiuscola che incida pedagogicamente sul nostro sistema educativo, senza tralasciare vere e legittime vertenze come quella del riconoscimento giuridico della figure del Collaboratore del Dirigente Scolastico, piuttosto che l’equiparazione autentica dei Dirigenti
Scolastici a Funzionari di Stato.”

Grave patologia e terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti: ecco i requisiti e le modalità per ottenere i benefici

da Orizzontescuola

di redazione

Le gravi patologie e le relative terapie invalidanti non sono espressamente specificate dalla legislazione e dalle norme contrattuali. L’unico punto fermo è che ci devono essere i seguenti requisiti:

1. l’esistenza di una patologia grave;
2. la necessità, in conseguenza della patologia grave, di effettuare terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti o ad esse assimilabili.

NORMATIVA PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA

Le regole sono stabilite dal CCNL Scuola 2006-09 che senza alcuna distinzione tra personale assunto a tempo indeterminato e determinato (quest’ultimo ovviamente in costanza di nomina) esplicita quanto segue:

“in caso di gravi patologie che richiedano terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia, di cui ai commi 1 e 8 del presente articolo, oltre ai giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital anche quelli di assenza dovuti alle conseguenze certificate delle terapie. Pertanto per i giorni anzidetti di assenza spetta l’intera retribuzione” (comma 9, art. 17 per il personale a TI e comma 15 art. 19 per il personale a TD).

Vi rientrano, dunque:
• i giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital necessari alla effettuazione delle terapie;
• giorni di assenza dovuti alle terapie, riconducibili agli effetti collaterali diretti delle terapie stesse.

Sono invece escluse le assenze correlate alle manifestazioni cliniche della patologia di base o a generica convalescenza o le assenze  dovute ad altre patologie intercorrenti.

È comunque anche utile sottolineare come alcuni CCNL nel prevedere una tutela speciale per le assenze dovute alle terapie correlate a gravi patologie, individuano alcune specifiche condizioni quali l’emodialisi, la chemioterapia, il trattamento per l’infezione da HIV-AIDS, senza tuttavia escludere altre fattispecie di analoga gravità. Il Contratto scuola, invece, non fa neanche un elenco, seppur non esaustivo, di alcune terapie.

I BENEFICI

Il lavoratore riconosciuto affetto da grave patologia con necessità di terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti, ha diritto per tutti i giorni di assenza per ricovero ospedaliero o di day hospital compresi quelli di assenza dovuti alle conseguenze certificate delle terapie:

• alla retribuzione per intero per tutti i giorni di assenza (es. docente assunto a tempo indeterminato con 10 mesi di assenza di malattia nell’ultimo triennio di cui 5 per “malattia” e 5 per malattia dovuta a “grave patologia”: i 5 mesi di malattia dovuti alla grave patologia non si dovranno cumulare ai 5 mesi per malattia “normale” e quindi allo stato attuale il dipendente avrà cumulato solo 5 mesi di assenza ai fini del periodo massimo di comporto di assenze per malattia [al dipendente restano quindi ancora 13 mesi e non 8 di assenza per malattia dei primi 18 a disposizione ai sensi dell’art. 17/1 del CCNL/2007].
• all’esclusione della decurtazione fino ai 10 gg. di assenza di cui all’art. 71 del decreto n. 112/2008 convertito in legge n. 133/2008.
• all’esclusione dell’osservanza, nei giorni di assenza dovuti alle terapie, delle fasce orarie di reperibilità.

Attenzione: Rientrano anche i periodi di assenza dovuti ai postumi diretti delle cure – effetti collaterali (temporanei e/o parziale invalidità dovuta a conseguenze certificate dalle terapie effettuate).

REQUISITI PER AVERE DIRITTO AI BENEFICI

I dipendenti hanno diritto allo scorporo dal periodo di comporto dei giorni di assenza per malattia, in caso di patologie gravi che richiedono terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti ed altre ad esse assimilabili, nonché all’esclusione della trattenuta fino ai 10 gg. e della visita fiscale, purché:
• sulla certificazione da presentarsi a scuola ci sia apposta la dicitura di grave patologia già riconosciuta e il tipo di terapia temporaneamente e/o parzialmente invalidanti o ad esse assimilabili cui il dipendente è sottoposto.
• di volta in volta si giustifichino le assenze dal servizio con la contestuale necessità di ricorso alle terapie.
• si presenti un certificato del medico di famiglia che attesti il nesso causale tra stato invalidante e terapie quando l’assenza è determinata da un temporaneo e/o parziale stato invalidante, causato dalle terapie praticate direttamente dal lavoratore.

Pertanto, perché il dipendente possa invocare l’applicazione dei benefici in precedenza elencati non è sufficiente che sia affetto da una patologia definita grave, ma è necessario che la predetta condizione sia seguita da quella ulteriore di essere soggetta a terapie, ovviamente relative alla patologia medesima, che siano temporaneamente e/o parzialmente invalidanti.

Nota bene: In questi casi nulla c’entra la condizione o meno di handicap o di invalidità del dipendente, per cui, per esempio, non è di per sé sufficiente la certificazione di handicap in situazione di gravità (art., 3, comma 3, L. 104/92) e/o di invalidità civile con diritto alla indennità di assistenza continua affinché le assenze per malattia siano da ritenersi escluse dal periodo di comporto.

TERAPIE EXTRA – OSPEDALIERE

I benefici sono applicabili anche quando si tratta di giorni di assenza utilizzati per l’effettuazione delle terapie in ambiente extra-ospedaliero, ad esempio al domicilio. Il ciclo terapeutico, infatti, sotto il controllo e la direzione del medico specialista, può anche essere determinato dall’assunzione di farmaci o di sottoposizione ad altre cure effettuate a domicilio.

SONO INCLUSE ANCHE LE VISITE DI CONTROLLO?

Nel 2013 l’USR Calabria con una interessante circolare afferma che è erroneo il convincimento che il beneficio dell’esclusione dal computo dei giorni di assenza per malattia debba riferirsi solo ai casi di assenza per ricovero ospedaliero o day hospital finalizzati esclusivamente alla somministrazione di terapie (temporaneamente e/o parzialmente invalidanti) e non anche alle assenze per l’effettuazione delle periodiche visite specialistiche di controllo delle (certificate) gravi patologie.

Il richiamo alle terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti, effettuato dal comma 9 dell’art. 17 CCNL comparto scuola, ha il solo scopo di “qualificare” come grave la patologia e non anche di escludere dal computo dei giorni di assenza per malattia solo il ricovero od il day hospital finalizzati alla loro somministrazione.

Questa seconda interpretazione si appalesa non corretta per due ordini di considerazioni: anzitutto le terapie c.d. salvavita possono essere effettuate anche presso il domicilio ed anche senza l’ausilio di personale medico, in secondo luogo, essa si pone in aperta violazione del diritto alla salute del lavoratore che, proprio in virtù della gravità della patologia, deve irrinunciabilmente sottoporsi a ciclici accertamenti clinico-strumentali per l’esatta individuazione della terapia e per la prevenzione di ulteriori complicanze.

È noto che periodici controlli, sia di laboratorio sia clinici, sono una condizione indispensabile per ottimizzare l’efficacia terapeutica (Si pensi ai casi di lavoratori affetti da gravi patologie cardiache in terapia con anticoagulanti che devono fare esami del sangue a cadenza regolare per la prescrizione del dosaggio corretto. Od ancora, ai lavoratori affetti da diabete (considerato anche esso grave patologia) che per sorvegliare l’andamento delle generali condizioni metaboliche devono sottoporsi a periodiche visite di controllo per la prescrizione dei giusti dosaggi terapeutici).

A ciò si deve aggiungere che i predetti accertamenti clinico-strumentali richiedono, nella stragrande maggioranza dei casi, la permanenza nell’ambulatorio per l’intero orario di servizio, considerando anche il tempo necessario per rientrare al lavoro. Priva di pregio, pertanto, l’eccezione sollevata da alcuni dirigenti scolastici sulla possibilità di utilizzo dei c.d. permessi orario.

Si può quindi ritenere che tali accertamenti ambulatoriali configurino ipotesi per il riconoscimento, da parte del Dirigente scolastico, del beneficio della prestazione economica per intero, senza decurtazioni.

Per completezza, si richiama la circolare INPS n. 192/96 nella parte in cui postula che l’indennità ivi prevista è dovuta se la prestazione sanitaria richieda la permanenza nell’ambulatorio per l’intera giornata lavorativa, considerando anche il tempo necessario per rientrare al lavoro.

Risulta inoltre che per aver diritto all’indennità è sufficiente presentare l’attestazione, rilasciata dal medico dell’ambulatorio, della visita effettuata (volendo con la specifica degli orari).

Si cercano 500 milioni per l’aumento ai prof

da La Tecnica della Scuola

Se l’aumento medio nella Pubblica Amministrazione si attesterebbe su 96 euro al mese, per i docenti invece l’aumento si fermerebbe a soli 85 euro: 15 euro in meno, chissà perchè. Per arrivare inoltre a “quota 100” mancano 500 milioni che il Miur sta cercando in queste ore e che, sottolinea Il Sole 24 Ore, potrebbero arrivare dal bonus formazione.

Si raschia il barile e si cerca sotto i mattoni

Il Ccnl scaduto a dicembre 2018 ha previsto per i docenti aumenti retributivi medi di 96 euro lordi al mese; si è andati da un minimo di 80,40 euro fino a un massimo di 110 euro, in ragione di anzianità di servizio e grado di scuola. Per garantire questi trattamenti è stato attinto anche al fondo per valorizzare il merito, che è prima sceso da 200 milioni annui a 130 milioni nel 2018 per poi risalire a 160. Inoltre, soprattutto per i livelli iniziali, è stato previsto un ulteriore riconoscimento economico, l’elemento perequativo, che vale in media 11,50 euro. Questo emolumento, che in origine era stato finanziato fino a fine 2018, è stato riconfermato con la scorsa manovra grazie a uno stanziamento ad hoc, “scippando” una fetta delle risorse all’alternanza scuola-lavoro”. 

Si raschia dunque il barile, fa notare il giornale economico, mentre la legge di bilancio alla voce pubblico impiego, dovrebbe sfiorare i 3,2 miliardi di euro.

Dunque per gli oltre 800mila professori in servizio, l’aumento stipendiale medio sarebbe di circa 74 euro, a cui bisogna aggiungere l’elemento perequativo di 11,50 euro, per un totale, quindi, di 85,50 euro, ma per il resto della P.A. si va sui  95/96 euro.

Promesse antiche e recenti

Qualora si accogliesse la promessa sia di Bussetti che di Fioramonti con «incrementi di 100 euro», servirebbero circa 2,2 miliardi di euro. “Considerando che inclusi gli stanziamenti aggiuntivi -precisa sempre Il Sole 24 Ore- la quota di risorse destinate al rinnovo della scuola dovrebbe essere di circa 1,7 miliardi, all’appello mancherebbero ancora 500 milioni di euro”.

Dove prendere le risorse? La Gilda degli insegnanti invita il ministro Fioramonti a utilizzare a tal fine i 380 milioni destinati a finanziare la card da 500 euro per i docenti.

Meglio non fare confronti con l’Ue

Se però si fa  il confronto col resto del mondo ci si accorge delle distanze: con un salario annuo lordo medio di 28.147 euro i docenti italiani occupano i bassifondi della classifica Ue, a fronte dei 55.926 della Germania, dei 37.195 del Regno Unito e dei 33.657 della Francia.

Biblioteche scolastiche innovative, bando in scadenza il 30 ottobre

da La Tecnica della Scuola

Il Centro per il libro e la lettura del MIBACT e la Direzione generale per l’innovazione digitale del MIUR hanno pubblicato un bando finalizzato alla costituzione di poli di biblioteche scolastiche innovative.

Il bando trasmesso con nota 1624/2019 intende, in particolare, promuovere il libro e la lettura nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

I progetti dovranno essere realizzati da reti di biblioteche scolastiche, associate in poli di livello regionale, entro un anno dalla comunicazione di ammissione al finanziamento.

Le risorse disponibili sono pari ad euro 1.000.000.

Sono ammesse alla selezione le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di capofila, costituite in rete con almeno altre quattro istituzioni scolastiche della stessa regione, che dispongano già di biblioteche scolastiche innovative con idonee attrezzature e strutture.

Non possono presentare il progetto, a pena di esclusione, le istituzioni scolastiche che siano già risultate beneficiarie di un finanziamento ai sensi dell’Avviso prot.n. 1867 del 27 settembre
2018 in qualità di capofila o di partner di rete.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 15 del 30 ottobre 2019.

Prove Invalsi 2020, iscrizioni dal 29 ottobre al 22 novembre 2019

da La Tecnica della Scuola

Da domani, 29 ottobre, saranno aperte le funzioni per l’iscrizione delle scuole alle prove Invalsi 2020.

L’operazione, necessaria per dar corso alle procedure connesse con le prove, sarà in particolare possibile dalle ore 15 di domani fino alle ore 16.30 del 22 novembre.

Per farlo, le scuole dovranno accedere al sito dell’Invalsi alla pagina https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=accesso.

A supporto delle scuole alle prese con le operazioni di iscrizione, l’Invalsi ha predisposto una breve guida in formato pdf per la compilazione degli otto moduli.

Tutte le altre scadenze sono riportate nella lettera trasmessa dal Presidente delle Invalsi ai Dirigenti scolastici.

TUTTE LE INFO

Sicurezza: il 30 ottobre la protesta dei DS. ANDIS: ‘Modificare D.Lgs 81’

da Tuttoscuola

“Modificare gli artt. 17 e 18 del D.Lgs. 81/08, che estende alla scuola alcune competenze già assegnate dalla legge 23 all’Ente proprietario e finisce per gravare il dirigente scolastico di una responsabilità ‘non sostenibile’“. Questa la premessa da cui parte l’ANDIS per esprimere la propria soldarietà in favore dei dirigenti scolastici che prenderanno parte alla protesta del prossimo 30 ottobre a Roma.

Si rende necessario un provvedimento legislativo che disciplini in modo chiaro ed univoco la distinzione del ruolo del Dirigente scolastico (art. 25 del D.Lgs. 165/01) da quello di datore di lavoro in ambito prevenzionistico (D.Lgs. 81/08) – continua l’ANDIS -. Nei prossimi giorni l’ANDIS formalizzerà al Governo e al Parlamento una proposta di modifica degli artt. 17 e 18 del D.Lgs. 81/08 (già avanzata nella passata Legislatura), che sancisca in modo chiaro ed univoco che: o la vigilanza spetta al dirigente scolastico solamente per i rischi attinenti all’attività scolastica; o i dirigenti scolastici sono sollevati da qualsiasi responsabilità qualora dimostrino di aver assolto con tempestività all’obbligo di richiesta all’ente proprietario degli interventi strutturali, di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici; o la valutazione dei rischi strutturali degli edifici e l’individuazione delle misure necessarie a prevenirli ricadono nella responsabilità esclusiva dell’Ente proprietario; o gli Enti proprietari hanno l’obbligo di consegnare edifici a norma, verificare sistematicamente lo stato di sicurezza degli stessi, effettuare gli interventi di manutenzione per prevenire il verificarsi di situazioni di pericolo“-