Concorso docenti 2020, errori nei quesiti: presentato esposto alla Corte dei Conti, precari sul piede di guerra

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Si parla ancora degli errori presenti nelle prove del concorso ordinario docenti di scuola secondaria bandito nel 2020 e svolto nel 2022. Molti precari che sono stati bocciati alla prova scritta sono letteralmente sul piede di guerra. Come riporta La Stampa, il professor Massimo Arcangeli, il linguista che ha coordinato il team di lavoro sulle gaffe e inesattezze nelle domande del “quizzone”, ha consegnato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere nuovamente la correzione delle domande errate, ambigue o mal formulate.

Gli errori erano stati raccolti in un dossier di 700 pagine presentato al ministero dell’Istruzione e del Merito; qualche spiraglio si è visto con qualche ricorso vinto; la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti a luglio ha parlato del tema dando speranze a questi aspiranti docenti. Poi, il silenzio.

“Io e altri colleghi del ministero siamo stati informati di questo grosso problema – aveva detto a La Stampa – e abbiamo ricevuto il materiale con tutti gli errori dei quiz nelle varie classi di concorso. Premetto che stiamo parlando di un concorso bandito e organizzato dallo scorso governo, con metodologie che, alla luce dei fatti, meritano una certa riflessione. Occorre cambiare le regole. Il dossier consegnato contiene di certo errori gravi su cui alcuni Tar si sono già espressi, questo è fuori dubbio. In questa fase di lavoro mi pare di poter affermare con sicurezza che la direzione da prendere sia quella della rettifica dei punteggi, accogliendo le segnalazioni di domande contenenti errori”.

Oltre 30 le classi di concorso coinvolte e un dato che oggi fa ritenere da decine di esperti la prova “il concorso più scandaloso dell’Italia repubblicana”: una domanda su dieci secondo gli studi e le verifiche di decine di insegnanti era errata e andava invalidata.

Concorso docenti, la gaffe sulle teorie di Gardner

Contestualmente alla consegna dell’esposto, ne è stato consegnato un altro in procura della Repubblica di Roma sul quesito delle intelligenze multiple riferito alle teorie elaborate dal professor Howard Gardner. La richiesta, dopo il ricorso e la sentenza del Tar del Lazio che ha accertato l’illegittimità del quesito (è stato proprio lo psicologo e docente Gardner a scrivere al ministero), è di annullare oltre al quesito stesso l’intera procedura concorsuale.

La domanda in questione chiamava in causa le ricerche del noto docente di Harvard in un quiz in cui si chiedeva cosa fosse l’intelligenza per lo studioso. Queste le quattro opzioni di risposta, la prima delle quali giusta secondo il Miur: a) «un insieme di procedure per fare cose, da considerarsi come un “sistema” con proprie regole, operante su basi biologiche e culturali»; b) «un processo di adattamento ottimale (equilibrio tra assimilazione e accomodamento)»; c) «una realtà multidimensionale, non a struttura gerarchica ma a disposizione cubica»; d) «un costrutto teorico che viene misurato dai test sotto forma di QI e in cui giocano due fattori, uno generale e uno specifico».

Nessuna delle quattro risposte, scrive La Stampatuttavia è giusta, perché nell’opera del neuropsicologo non c’è traccia di una definizione dell’intelligenza che corrisponda a quella proposta: le intelligenze multiple di Gardner sono intelligenze multidimensionali e separate a monte, delle quali non c’è nessuna serie di procedure strutturate in un sistema.

Concorso docenti 2023, cosa succederà?

Come abbiamo scritto, la prova scritta del prossimo concorso docenti 2023 sarà computer-based e durerà 100 minuti (1 ora e 40 minuti). La prova è composta da cinquanta quesiti. quesiti saranno a risposta multipla, con quattro risposte delle quali solo una è esatta.

Resta da vedere se ci saranno problemi simili nel corso dello svolgimento delle prove scritte del prossimo concorso docenti 2023.

Errori e punteggi ricalcolati, il caos

Per non parlare di un altro grosso problema: molti docenti hanno avuto delle importanti conseguenze nella propria carriera dovute al ricalcolo dei punteggi dopo che alcuni quesiti sono stati effettivamente rettificati. Decine di docenti che avevano ottenuto un posto a tempo indeterminato dopo aver superato l’esame hanno così ricevuto lo stop.

“Abbiamo stravolto la nostra vita per questa cattedra, ora ci hanno detto che si sono sbagliati. Vogliamo un risarcimento”, avevano detto decine di insegnanti che avevano ricevuto una doccia fredda dopo aver passato scritto e orale.

Concorso dirigenti scolastici 2023, prova preselettiva al computer: 50 quesiti, durata 75 minuti

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Da oggi, 19 dicembre, è online il bando che regola lo svolgimento delle prove concorsuali per gli aspiranti dirigenti scolastici. I posti previsti dal bando sono 587.

La scadenza per presentare la domanda, dal 19 dicembre, è fissata al L’apertura delle candidture è fissata al 19 dicembre 2023. Il termine ultimo è invece il 17 gennaio 2024.

Il concorso si articola in una prova preselettiva, in uno scritto, un orale e nella valutazione dei titoli.

Quando si svolge la preselettiva

L’eventuale prova preselettiva, unica per tutto il territorio nazionale, si svolgerà qualora il numero dei candidati che abbiano presentato domanda di partecipazione alla procedura di reclutamento sia superiore a quattro volte il numero dei posti complessivamente messi a concorso. Si terrà nella sede individuata nell’USR presso il quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione.

Preselettiva in più sessioni

La prova preselettiva può essere svolta anche in più sessioni in relazione al numero dei candidati, in modo tale da garantire il medesimo grado di selettività della prova stessa. L’omogeneità e l’equivalenza dei differenti quesiti somministrati nelle eventuali differenti sessioni, è garantita dall’estrazione degli stessi da una medesima banca dati, predisposta in modo da assicurare sempre l’articolazione della prova somministrata.

Si svolge al PC

Lo svolgimento e la correzione della prova preselettiva avvengono ambedue mediante l’ausilio di sistemi informatizzati; i candidati ammessi a sostenere la prova preselettiva hanno a disposizione una postazione informatica alla quale accedono secondo le istruzioni fornite il giorno di svolgimento.

Durata e articolazione della prova

La prova preselettiva ha la durata di 75 minuti e consiste in un test articolato in cinquanta quesiti a risposta multipla, sei per ciascuno degli ambiti disciplinari a), b), c), d), e), f), g) e h) dell’articolo 7, comma 2 del DM 194/2022 e due per l’ambito disciplinare i) del predetto articolo.

Nel dettaglio:

a) Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;

b) Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse e di gestione dei gruppi, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;

c) Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione, del Piano di miglioramento e della Rendicontazione sociale, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;

d) Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica, all’interno di una adeguata progettazione pedagogica;

e) Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;

f) Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;

g) Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni;

h) Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;

i) Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea.

Ciascun quesito ha quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta; in ciascuna sessione a ciascun candidato viene somministrato il medesimo insieme di quesiti disposti in ordine casuale e differente tra un candidato e l’altro. Per ciascuno dei cinquanta quesiti è attribuito un punteggio pari a 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta non data o errata.

Al termine dei 75 minuti il sistema interrompe la procedura e acquisisce definitivamente le risposte fornite dal candidato fino a quel momento. Per ogni domanda è possibile barrare solo una risposta. Fino all’acquisizione definitiva da parte del sistema, ovvero sino allo scadere del tempo a disposizione, il candidato può correggere le risposte già date.

Calendario

Sul sito di ciascun USR competente e sul Portale INPA sarà reso noto il calendario della eventuale prova preselettiva comprensivo del giorno, dell’ora e della sede di svolgimento, almeno quindici giorni prima della data stabilita per lo svolgimento della stessa; tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.

I quesiti non saranno pubblicati

Non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti della prova preselettiva.

Divieti

Nel corso della eventuale prova preselettiva, i candidati non possono introdurre nella sede di esame manuali, codici, dizionari, testi di legge, supporti cartacei, appunti, pubblicazioni e stampe di qualsiasi tipologia, telefoni cellulari, smartphone, tablet, calcolatrici e altri strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né possono comunicare tra loro. In caso di violazione dei divieti di cui al precedente periodo, è disposta l’immediata esclusione dal concorso.

IL BANDO

Si può sfiduciare il Presidente del Consiglio di Istituto?

da Tuttoscuola

È bene dire fin da subito che il presidente del consiglio di istituto non si può sfiduciare, anzi non si dovrebbe, perché da un po’ di tempo a questa parte in certe scuole sembra prendere piede una prassi non supportata dalla normativa e quindi illegittima. Se aggiungiamo che a queste procedure di sfiducia di solito si accompagna il diniego di visionare gli atti, risulta violato addirittura il diritto alla difesa (art. 24 Cost.), ribadito anche dall’art. 10 della Legge sul procedimento amministrativo n. 241/90, ove si prevedono tempi e modi “prima della formale adozione di un provvedimento negativo”.

A dire il vero una scappatoia ci sarebbe: quella di fare riferimento al Parere del Ministero dell’Interno n. 16986 del 9.6.2023, di per sé relativo alla sfiducia del presidente del consiglio comunale, che però precisa: “Si evidenzia che la revoca del presidente del consiglio non può che essere causata dal cattivo esercizio della funzione, in quanto ne sia viziata la neutralità, e deve essere motivata, perciò, con esclusivo riferimento a tale parametro e non al venir meno del rapporto di fiducia che non sfoci in comportamenti che compromettano la terzietà del suo ruolo”.

Nelle scuole purtroppo le cose vanno in modo un po’ diverso: la presidente del consiglio di un noto Istituto tecnico della provincia di Genova si è trovata all’improvviso una mozione di sfiducia da mettere all’ordine del giorno solo perché aveva il vezzo di “precisare sempre la normativa”, pretendeva di esercitare la sua funzione apportando una modifica all’ordine del giorno stabilito dalla Dirigente e aveva protestato quando questo era stato fatto firmare -immodificato- al vicepresidente. L’aspetto più grave è che fino all’ultimo le sono stati negati gli atti e il diritto di difendersi. Per fortuna, una buona parte dei consiglieri ha colto un certo risentimento personale da parte di chi la accusava e non è stata raggiunta la maggioranza richiesta. Fortuna per la scuola, ovviamente, perché l’annullamento da parte del TAR era cosa certa e vi sarebbero state delle spese legali cui far fronte.

Il caso è emerso all’interno del gruppo Facebook di consulenza di AGe Toscana “Genitori nella scuola”, che conta oltre duemila iscritti facenti parte degli organi collegiali della scuola. Ovviamente la vicenda non poteva finire lì: con l’aiuto degli esperti AGe, la presidente ha avanzato reclamo contro il regolamento d’istituto, che oltre a prevedere la sfiducia e tutta una serie di limitazioni ai poteri del presidente, presentava gravi irregolarità quanto ai provvedimenti disciplinari per gli alunni, uno fra tutti le punizioni di gruppo. Sarà interessante vedere cosa risponderanno il Ministero, l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria, l’Organo regionale di garanzia e l’Ispettorato per la funzione pubblica, chiamato in causa per le gravi violazioni di diritti da parte di un’amministrazione statale qual è la scuola.

Peggio è andata in una scuola della provincia di Salerno, la cui presidente è stata sfiduciata perché insisteva sulla necessità di attivare in modo sistematico PagoInRete (obbligatorio per le scuole da quasi tre anni) e di adottare procedure trasparenti in tutte le attività oggetto di delibera da parte del Consiglio, sia quelle di natura contabile che la proposta delle uscite didattiche, le procedure di nomina dei supplenti e l’applicazione dei criteri di selezione degli esperti esterni. Lì non ci sono stati ripensamenti, la sfiducia è stata deliberata e il ricorso è d’obbligo.

A volte invece la sfiducia è opportuna: “Noi lo abbiamo fatto cinque anni fa perché il presidente aveva compiuto atti gravissimi e quasi tutto il consiglio non voleva più essere rappresentato da lui -è stato commentato nel gruppo- È corretto che chi ti nomina possa anche sfiduciarti, ma non per questo ci si può trovare dinanzi a processi sommari, in cui ciò che conta è l’intralcio al Dirigente perché si chiede di rispettare le norme. Nel nostro caso l’ex-presidente remava contro la scuola, parlava a nome del Consiglio quando erano idee solo sue, e via dicendo”.

In buona sostanza è opportuno controllate il proprio regolamento d’istituto e verificare che, se la sfiducia è prevista, non si sia trascurato di elencare tutta una serie di fattori di legittimità: in primo luogo le motivazioni ammissibili; quindi il diritto per il presidente di avere immediatamente copia della mozione di sfiducia (in questo caso il diritto alla difesa prevale infatti su quello alla riservatezza); almeno un terzo di consiglieri firmatari; almeno 10 giorni per predisporre la proprie controdeduzioni e infine la maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri per deliberare la sfiducia.

Nota 20 dicembre 2023, AOODGCASIS 5419

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

Alle Istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado
e, per loro tramite, Alle famiglie di studentesse e studenti
e, p.c. Agli Uffici Scolastici Regionali
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Dott. Jacopo Greco
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dott.ssa Carmela Palumbo

Oggetto: Indicazioni operative per la gestione e il riconoscimento di una agevolazione volta a sostenere la più ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023

Nota 20 dicembre 2023, AOODGSIP 5451

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio V Politiche sportive scolastiche

Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
All’Intendenza Scolastica per le Scuole in lingua italiana Provincia Autonoma di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole in lingua tedesca Provincia Autonoma di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole delle Località Ladine – Provincia Autonoma di Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e Sportiva

Oggetto: “Winter Games Week” una settimana di attività didattiche e sportive in tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale ispirate ai valori Olimpici e Paralimpici