Invalidità civile, dall’INPS video-guide

Invalidità civile. Dall’INPS video-guide interattive per persone disabili con verbali di invalidità civile e sordità
Disabili.com del 30/12/2023

Le video-guide, personalizzate ed interattive, resteranno a disposizione per sei mesi in via sperimentale ai destinatari dei verbali di invalidità civile e sordità maggiorenni con verbale ASL

L’INPS ha annunciato l’avvio di una sperimentazione che consiste in un nuovo servizio di video-guida personalizzata e interattiva dedicata alle persone con disabilità, destinatarie dei verbali sanitari di invalidità civile e sordità.
Il nuovo servizio, avviato nell’ambito del progetto del PNRR “Sistema di comunicazione organizzativa personalizzata per gli utenti”, affianca la realizzazione della video-guida interattiva sull’Assegno Unico e Universale (AUU) e sul Supporto formazione e lavoro (SFL).

I CONTENUTI DELLA VIDEO GUIDA
La video guida presenta dei contenuti personalizzati al singolo utente, con riferimento al nome del soggetto, ai diritti e agli obblighi nascenti dall’accertamento sanitario.
Attraverso la video-guida l’utente può accedere alle informazioni relative al giudizio medico-legale espresso e sui dati più importanti riportati nel verbale sanitario, comprese le prestazioni economiche riconosciute e le agevolazioni fiscali previste per legge.
La video-guida consente, inoltre, l’accesso a finestre “pop up” di approfondimento sugli importi delle prestazioni economiche previste e sulle incompatibilità definite per legge.

ULTERIORI FUNZIONALITÀ PER L’UTENTE
Inoltre, la video-guida illustra i servizi per accedere online al verbale sanitario e, tramite appositi link , consente di:
– visualizzare\salvare il verbale sanitario (Cassetta postale online);
– verificare le prestazioni economiche riconosciute (Fascicolo previdenziale del cittadino > Prestazioni);
– utilizzare il codice QRcode – attestante lo status di invalidità civile – e la Disability Card per accedere alle agevolazioni previste per legge;
– allegare documentazione sanitaria utile a una valutazione agli atti, in caso di revisione del verbale sanitario;
– accedere alla procedura per la compilazione del modello “RED semplificato” per adempiere all’obbligo di dichiarazione reddituale.

COME ACCEDERE ALLA VIDEO GUIDA
La video-guida è accessibile attraverso i canali digitali dell’INPS (web e mobile), in via sperimentale per i destinatari dei verbali di invalidità civile e sordità maggiorenni con verbale ASL.
Il link per la video-guida interattiva viene messo a disposizione all’interno di un avviso dal titolo “Il tuo verbale sanitario è disponibile” nell’area riservata “MyINPS” di ogni destinatario.
Contestualmente, i destinatari ricevono una notifica via SMS/e-mail dell’avviso, con invito ad accedere dal portale www.inps.it all’Area “MyINPS”, autenticandosi con la propria identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).
L’Avviso “MyINPS” viene notificato anche all’interno delle app “IO” e “INPS Mobile”. Pertanto, i destinatari possono accedere alla video-guida anche dal proprio smartphone e tablet.
INPS ricorda che l’aggiornamento dei propri contatti cellulare/e-mail nella sezione “Gestione consensi” dell’area riservata “MyINPS” è condizione necessaria per abilitare l’Istituto all’invio delle notifiche SMS/e-mail.

Nuove leggi per la disabilità dal 2025

Nuove leggi per la disabilità, ecco cosa cambierà a partire dal 2025
SuperAbile INAIL del 30/12/2023

ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato il 3 novembre 2023,- come si apprende dalla stampa- in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227 con la quale il Parlamento aveva delegato il governo alla revisione e al riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità per garantire ai diversamente abili il riconoscimento della propria condizione e dei suoi diritti civili e sociali, compresi il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione. Questi decreti introducono importanti cambiamenti nella normativa relativa alla disabilità in Italia. Dal 2025, sarà completamente rivoluzionato lo scenario normativo di riferimento, attraverso il quale, fino a oggi, sono state tutelate le persone con disabilità. 

Il primo decreto riguarda la definizione della condizione di disabilità, la valutazione di base, l’accomodamento ragionevole e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione del Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. L’introduzione del Progetto di vita, per valutare le disabilità e garantire una presa in carico completa della persona, dal punto di vista sanitario, socio sanitario e sociale consentirà di superare le estreme frammentazioni di prestazioni, servizi e misure e la riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile. Appare fondamentale per semplificare e sburocratizzare gli attuali percorsi complessi ed eliminare le ripetute visite di controllo e per ottenere certificati e visite mediche in tempi più accettabili. Per le prestazioni legate all’invalidità civile, sono previste tabelle medico-legali, ma queste verranno aggiornate per tener conto del funzionamento complessivo della persona anziché solo della patologia. Il decreto legislativo introduce il concetto di “accomodamento ragionevole” che è una soluzione residuale applicabile in situazioni in cui un diritto civile e sociale non può essere immediatamente esercitato in pieno senza oneri sproporzionati. Questo concetto non sostituisce né limita il diritto al pieno accesso ai servizi e supporti previsti dalla legge.
Il decreto modifica, inoltre, l’articolo 3 della legge n. 104/1992, utilizzando il concetto di “persona con disabilità” come base per i diritti e le prestazioni, sostituendo le parole legate all'”handicap” con riferimenti alla “condizione di disabilità”.
Un principio di fondamentale importanza che viene, infine, introdotto è il principio di non regressione, che mira a garantire la salvaguardia dei diritti precedentemente acquisiti dalle persone con disabilità. Il secondo Decreto legislativo si concentra prevalentemente sull’istituzione della Cabina di Regia per i Livelli essenziali delle prestazioni a favore delle persone con disabilità. Il compito più importante della Cabina di regia sarà quello di effettuare una vera e propria ricognizione delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità, e, successivamente, proporre delle linee guida essenziali per le prestazioni da mettere a disposizione in particolare riconoscere il progetto individuale di vita ritenuto come essenziale. Per svolgere i suoi compiti, la Cabina di Regia può contare sul supporto organizzativo dell’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità e della Segreteria Tecnica dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità. Collabora strettamente con i Ministeri e le agenzie competenti, svolgendo compiti chiave come la valutazione delle prestazioni, la definizione delle linee guida per i servizi essenziali, la gestione di una disciplina transitoria durante il periodo di cambiamento, e il contributo alla definizione dei criteri per l’uso delle risorse.

La riforma del ministro Valditara

La riforma del ministro Valditara
QUATTRO ANNI NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI SONO POCHI

Franco Buccino

da La Repubblica ed. Napoli, 30 dic.2023

Dopo l’autonomia differenziata, ecco la filiera tecnologico-professionale. È a dire: dopo l’accentuazione delle differenze territoriali, si passa a quella delle differenze sociali!

Nostalgie ideologiche? Così sembrerebbe a sentire il ministro Valditara, entusiasta del suo disegno di legge, presentato senza alcun confronto con la comunità scolastica, a parte il parere (negativo) del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Sperimentazione negli istituti tecnici e professionali, ma non solo, di percorsi quadriennali, anziché quinquennali, arricchiti da contributi pubblici e privati, con la possibilità di frequentare due anni aggiuntivi: in buona sostanza il biennio degli ITS (Istruzione Tecnico Superiore).

In teoria è ribadita una bella idea: l’incontro tra istruzione e formazione professionale e il loro completamento negli ITS. Ma oltre alla “perdita” di un anno di scuola, cambiano tante cose. In particolare entra in gioco, per tempo, il “campus”, la rete. Gli istituti scolastici che aderiscono alla filiera, alla sperimentazione, possono stipulare accordi per integrare e ampliare l’offerta formativa con altri enti pubblici e privati. Anche prima del biennio conclusivo potremo avere il docente “aziendale” e le aziende potranno intervenire nella programmazione delle scuole, anche relativamente a curricoli e attività.

Da questi brevi accenni si intuisce che parliamo di una vera e propria rivoluzione della scuola di secondo grado che con la sirena del percorso quadriennale attirerà presumibilmente, in tempi di calo demografico, anche i più blasonati licei. È di fatto una riforma di sistema con la riduzione di un anno della secondaria che si apre alla privatizzazione e ad un nuovo reclutamento del personale a chiamata diretta degli esperti. “Si tratta, scrive la Flc Cgil, di un anticipo dell’autonomia differenziata, avviata in modo subdolo, che segna la fine del diritto all’istruzione uguale per tutti i cittadini del nostro Paese”.

Il ministro neanche si rende conto del vicolo cieco in cui porta la scuola, e delle conseguenze per il suo dicastero e per il governo Meloni.

Se pure “rinsavisse”, non credo cederà rispetto agli istituti professionali e ai loro studenti, i candidati naturali, i veri destinatari della sua riforma. Quelli che dopo le elementari frequentavano le scuole di avviamento professionale, e poi formazione professionale o istituti professionali triennali. Ricordo i miei primi anni di insegnamento nella scuola media unica, quando alla voce “orientamento” sulla pagella, la preside Clementina pretendeva che si scrivesse per loro: “si consiglia l’inserimento nel mondo del lavoro”. Quelli che ancora oggi, secondo l’Invalsi, al 60% non comprendono quello che leggono (?). Per loro sono sufficienti quattro anni di secondaria e nel secondo biennio è meglio specializzarli nelle operazioni che faranno in fabbrica. Almeno quelle, … ma sempre spostandosi al Centro-Nord!

Mi rendo conto di far torto a tanti imprenditori seri, a tante aziende che da anni riconoscono il valore dell’istruzione e della formazione e che dalle scuole le pretendono, il ministro no.

Nei prossimi giorni ci saranno le iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Il rito delle iscrizioni, degli open days, delle pubblicazioni, dei video. Che le scuole si imbellettino è normale. Alunni e studenti diminuiscono: l’attuale governo, come i precedenti, non riesce a offrire una scuola più seria, una rete scolastica più adeguata alle esigenze degli studenti e del territorio. E non riesce neppure a risparmiare, insistendo caparbiamente su una scuola compressa da rigidità burocratiche, operazioni ripetitive sul personale, precariato incontrollato.

In piene vacanze natalizie, si sono svolte riunioni di collegi di docenti per aderire alla sperimentazione voluta da Valditara.

Speriamo che da quest’anno non si aggiunga ai cronici mali anche l’inganno verso gli studenti. Sarebbe il colpo di grazia per loro. E per il Paese!

L’armonia di Umanesimo e Scienza

L’armonia di Umanesimo e Scienza *

di Emanuela Andreoni Fontecedro (1)


ABSTRACT

L’armonia di Umanesimo e Scienza: verso una nuova visione educativa nel Liceo Unico Classico-Scientifico*

L’ articolo offre un’ analisi approfondita dell’ importanza dell’integrazione tra educazione umanistica e scientifica. L’ autrice sostiene che la formazione umanistica, con il suo focus su arti, letteratura e filosofia, offre una comprensione essenziale della condizione umana, arricchendo la prospettiva individuale sulla vita e il suo significato. Parallelamente, l’articolo evidenzia il ruolo cruciale della scienza e della matematica nella comprensione della natura e nel progresso della conoscenza. Si dimostra come la scienza e l’ umanesimo possano coesiste re in modo complementare, proponendo un approccio olistico all’ istruzione , enfatizzando la necessità di un curriculum educativo che integri il liceo classico e il liceo scientifico, al fine di fornire agli studenti una formazione completa e versatile, preparandoli efficacemente per le sfide del mondo moderno.

The harmony of Humanism and Science: towards a new educational vision in the Liceo Unico Classico-Scientifico

The article offers an in-depth analysis of the importance of integrating humanistic and scientific education. The author argues that humanistic education, with its focus on the arts, literature and philosophy, offers an essential understanding of the human condition, enriching the individual’s properspective on life and its meaning. In parallel, the article highlights the crucial role of science and mathematics in the understanding of nature and the advancement of knowledge. It demonstrates how science an d humanism can coexist in a complementary way, proposing a holistic approach to education, emphasising the need for an educational curriculum that integrates the classical high school and the scientific high school, in order to provide students with a complete and versatile education, effectively preparing them for the challenges of the modern world.


  1. La formazione umanistica

Che cosa offre una preparazione umanistica? Rispondo d’acchito: il mondo. Intendo: i pensieri, i sentimenti di infiniti esseri umani , di popoli vissuti e scomparsi, la cui mano, ora neanche più polvere , ha lasciato memoria scritta nel tempo. Noi siamo effimeri, come disse Aristotele per certi insetti che appunto, come spiega il termine greco, vivono solo per un giorno. E noi rispetto all’età dell’Universo, ma anche raccorciando velocemente la misura , contiamo cioè pure dalla comparsa dell’ homo sapiens siamo racchiusi nell’istante.

Non valiamo ‘nulla’? Dire ‘nulla’ vuol dire ni -hil . Nella parola antica c’è il sapore del lontano passato che registrava il non valore nella constatazione agreste dei campi cui apparteneva la sua cultura: hilum è
il filamento che si estende dal seme nella spiga di grano. Cosa valiamo , almeno in termini di tempo, rispetto pure a questo fragile filamento, ebbene – leggo dentro nihil – ancor meno del niente .

La cultura umanistica – che fa dell’uomo il suo centro focale e lo riscatta dal giudizio precedente riduttivo – è la grande narrazione dell’uomo e del suo nido su questa Terra sotto i lontani cieli, senza confini, senza soluzione di continuità: una lunga scrittura cui collaborano tutte le arti. Sul mare dell’essere le arti sono come la schiuma del mare, espressione infinita di bellezza, si che i nostri antichi vi videro prodursi (da afròs: schiuma) Afrodite, la più bella delle dee , ridetta in altri confini Venere, radicale del ‘desiderio’.

Tutti i racconti ( un vociare ininterrotto) dei secoli e dei millenni, con i segreti nelle stesse parole ci confortano di non solitudine in questo nostro apparire e subito sparire. Ripetiamo gesti all’infinito in questa lampadoforia o corsa a staffetta delle lampade (così Platone, Leggi 776 b, ispirato da una gara che si teneva ad Atene) in cui consegniamo la teda della vita ininterrottamente alla generazione che ci succede.

Pensare la vita, la sua fine ineluttabile o la fede che la sua coscienza sopravviva : siamo già in filosofia (o traducendo, nell’amore del sapere), alziamo il registro del linguaggio e siamo in poesia, facciamo letteratura.

Che cosa c’è di più universale di comunicare sentimenti, sensazioni, di ritrovare tutto nel già provato ad ogni latitudine, che ci aiutano a comprendere e a comprenderci e ci rendono tanto più consapevoli quando innoviamo, scopriamo e proiettiamo un presente sempre in fuga Pensare attraverso le letterature del mondo, del passato e del presente è a sua volta la sensazione estrema, perché, come diceva Seneca, la lettura degli altri ci regala a piene mani tante altre vite oltre la nostra.

Noi “andiamo su un ponte fluttuante sulla distesa dei sogni” (l’immagine la colgo da Murasaki Shikibù e dal suo Principe splendente , Giappone sec. XI) mentre camminiamo nella letteratura, nella memoria, nel tempo, partecipiamo al regno fantasioso delle illusioni, vediamo dentro i colori del bene e il buio del male, tifiamo affinché il delitto abbia il castigo.

Le nebbie si alzano e fruiamo dell’anima del poeta e della sua ricchezza vitale quando leggiamo: to see a world in a grain of sand/ hold infinity in the palm of your hand,/ and eternity in an hour (William Blake, testo iniziato nel 1803, pubblicazione 1863) – La poesia non misura i confini se ritrovo insieme Mahmoud Shabestari (Tabriz 1288 -1340), sufi dell’Azerbaigian che osserva nel Roseto del Mistero con il medesimo senso dell’Assoluto che tutto pervade: in un seme di miglio si cela l’ Universo.

Lo sguardo dei poeti si posa d’intorno, via i secoli e i millenni, e avverte il tempo cadenzato dalle onde d’inverno, che si frangono sugli scogli del mare Tirreno (Orazio , carm.1,11), o nel ritmo dell’ andare dei cammelli in carovana nel deserto (sec. XI-XII Omar Khayyàm, Rubáiyát frr.172; 458 E. Fitzgerald)

2. Elogio del Numero

Il poeta, il letterato, il filosofo guarda la natura delle cose e la trasfigura in simboli: essa è un temple où des vivants piliers/ laissent parfois sortir de confuses paroles:/ l’ homme y passe à travers des for êts de symboles (Baudelaire), comunque essa ama nascondersi (Eraclito), proprio come adombra il più ancestrale mito di Diana cacciatrice, vista nuda da Atteone che lei quindi punisce: mito della natura che vuole restare segreta , mito dello scienziato e delle sue scoperte scientifiche che possono volgersi anche a suo danno.

Ecco nel mito è detto l’altro modo di guardare la natura, non si tratta questa volta solo di contemplarla nella sua apparenza , senza chiedere o di lasciarsi da essa avvolgere in solitudine ,come condenserà il Romanticismo tedesco con un solo struggente vocabolo, dicendo Waldeinsamkeit , lo scienziato investiga, ricerca ,vuole una risposta precisa, la scopre nuda nella sua struttura non vede solo il riflesso della natura su di sé come fa il poeta, ma la interroga fronteggiandola.

Cicerone, sulla traccia di Pitagora scriveva un inno al numero , in quanto lo riconosceva come strumento e metodo che aveva prodotto per primo la risposta, cioè aveva reso possibile la conoscenza scientifica: il numero, cosa tanto necessaria alla vita quotidiana, quanto cosa immutabile e eterna, che per prima ci spinse a guardare il cielo e a non osservare invano il moto delle costellazioni … (rep .3,3 , cfr. nat. deor .)

Galilei gli faceva eco quando affermava: il libro della natura è scritto nella lingua matematica, i cui caratteri sono triangoli, cerchi, forme geometriche (Il Saggiatore )-

Senza dimenticare Platone, che, stando alla tradizione, avrebbe messo l’avviso all’ingresso della sua Accademia in cui ne proibiva l’entrata a chi non conoscesse la geometria (cfr. Tzetzes hist.var.chil .
8,973).

Non c’è dubbio comunque che sono le scienze ad averci tratto in salita , via dall’età della pietra, in cui altrimenti giaceremmo.

3. Deduzione: liceo unico, classico -scientifico

La conoscenza dell’uomo non si oppone alla conoscenza della Natura (antica divisione delle Scienze umane e naturali) ma hanno necessità di fondersi per formare la vera cultura. Tanto più che l’oggi sembra richiedere un controllo massimo delle tecnologie, (promosse dalla scienza stricto sensu) , da parte del loro creatore , perché non gli sfuggano di mano. Non si tratta solo di responsabilizzare l’uomo nella scelta dell’uso delle tecnologie ai fini di non usarne in modo perverso (es. bombe nucleari) ma , come dice Anders (Günther Stern) bisogna fare in modo che la creatura (IA) non lo sopravanzi . L’uomo – dice Anders- ingaggia una impari gara con la macchina da lui costruita. Ma è proprio la lucidità della ragione, il valore del fine, la capacità del dubbio che danno all’uomo la consapevolezza che a lui appartiene la direzione degli eventi. Anders quindi aggiungeva che lo strumento prodotto dall’uomo è investito dall’ anima del creatore stesso che proprio per questo rapporto deve forgiarsi al fuoco della poesia: la poesia deve ispirare la tecnica.

Di qui va compresa la necessità di dare al liceo una formazione complessa e tanto più aperta ai talenti che sono in grado di approfondire la varietà dei saperi.

Si sente, in altre parole, l’esigenza di fondere il liceo classico con lo scientifico. Fatti salvi i due indirizzi con diploma distinto va usata l’opportunità (organizzazione nello stesso edificio) del Liceo unico sull’esempio dell’ International Baccalaureat dove coesistono materie obbligatorie e opzionali (la scelta può avvenire all’interno di gruppi di discipline) ma soprattutto lo studente può scegliere il livello di apprendimento o A o B per singole discipline fondamentali. Per esempio, posso scegliere livello A di italiano, latino etc e insieme livello A di matematica e fisica… Il diploma testimonierà il percorso seguito.
I livelli disciplinari possono essere richiesti al momento dell’ iscrizione presso Università straniere, in funzione della scelta della Facoltà.
nat.deor . 2,153

Livelli, opzionalità, liceo unico classico-scientifico: vuol dire rispondere alle esigenze del presente, vuol dire non lasciare che la cultura classica, umanistica muoia , irreparabile perdita in termini di humanitas e di comprensione di ogni vita del mondo (iscrizioni – leggo – ridotte al 5,8 %), vuol dire dare la possibilità di integrare al meglio le scienze naturali, con la formazione ‘poetica’ che Anders indicava come irrinunciabile, ma allo stesso tempo vuol dire permettere di arricchire l’essenziale conoscenza dell’uomo con l’urgenza scientifica del presente cui appartiene.

* pubblicato anche in Nuova Secondaria – n. 4, dicembre 2023 – anno XLI

(1) Università di Roma Tre

Decreto Ministeriale 30 dicembre 2023, AOOGABMI 259

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

Disposizioni in merito alla fase transitoria della durata di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge 15 luglio 2022, n. 99.

Legge 30 dicembre 2023, n. 213

Ripubblicazione del testo della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante: «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», corredato delle relative note. (Legge pubblicata nel Supplemento ordinario n. 40/L alla Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 303 del 30 dicembre 2023). (24A00001)

(GU Serie Generale n.14 del 18-01-2024 – Suppl. Ordinario n. 4)


Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. (23G00223)

(GU Serie Generale n.303 del 30-12-2023 – Suppl. Ordinario n. 40)

Osservatorio Scuola Digitale

Nota 15 novembre 2023, AOODGFIESD 6354
“Osservatorio Scuola Digitale” proroga termine Rilevazione


La rilevazione dell’Osservatorio Scuola Digitale avrà cadenza annuale, ciò consentirà il tracciamento longitudinale dei progressi e l’analisi della serie storica dei dati.

La procedura ha razionalizzato le sezioni riguardanti i plessi scolastici semplificandone la compilazione e si avvale di un numero di quesiti ridotto rispetto alla precedente versione. Il termine per la compilazione e l’invio da parte delle scuole è stato prorogato fino al 30 dicembre 2023.

Le informazioni raccolte serviranno per monitorare sia le disponibilità di infrastrutture ed apparecchiature tecnologiche e digitali delle scuole, sia i processi di innovazione didattica e organizzativa.

Le modalità per la compilazione sono descritte nella guida disponibile nell’area “Documenti e Manuali” del Sidi.