L’Europa è nelle tue mani

La Commissione esaminatrice prevista dal bando del concorso nazionale “L’Europa è nelle tue mani”, promosso dal Dipartimento per le Politiche Europee e dal Ministero dell’Istruzione, visionati gli elaborati pervenuti, al termine delle operazioni di valutazione, ha decretato le classi vincitrici per ciascuna categoria prevista.

Il concorso ha registrato un’ampia partecipazione con 350 lavori presentati. La Commissione ha selezionato 21 elaborati: 13 video, 4 power point, 4 contenuti per i social.

Gli istituti di seguito elencati riceveranno un premio di 7.000 euro da utilizzare secondo le finalità indicate nel bando.

Categoria video

ITET Vittorio Emanuele III – Lucera (FG) – classe IV A
Titolo dell’elaborato: “Vuoi ancora buttarla per terra quella carta?”
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IPC IPSIA Pellico – Saluzzo (CN) – Laboratorio sostegno
Titolo dell’elaborato: “Noi l’Unione”
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I.S.I.S. Da Vinci–Pascoli – Gallarate (VA) – classe III A LSA
Titolo dell’elaborato: “Conoscere per partecipare, la democrazia europea inizia dalla scuola”
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IIS Leonardo da Vinci – Lanusei (NU) – classe II DB
Titolo dell’elaborato: “Il futuro dell’Europa è giovane”
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IP Santarella–De Lilla – Bari – classe V AUS
Titolo dell’elaborato: “Apriamo gli occhi”
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IPSEOA Manlio Rossi-Doria – Avellino – classe III B
Titolo dell’elaborato: “Occupiamo l’Europa”
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ITC F. A. Bonelli – Cuneo – classe III A-SIA
Titolo dell’elaborato: “Hey tu”
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Liceo classico statale Quinto Orazio Flacco – Potenza – classe I A
Titolo dell’elaborato: “Bridges not walls. L’Europa che sogniamo”
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Istituto Maria Ausiliatrice, Liceo Scienze Umane – Milano – classe II A
Titolo dell’elaborato: “Accorgersi”
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IIS R. Casimiri – Gualdo Tadino (PG) – classe IV A
Titolo dell’elaborato: “Un’utopia concreta: l’Europa è nata per abbattere muri, non per erigerli”
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IS Pietro Branchina – Adrano (CT) – classe III B
Titolo dell’elaborato: “La nostra voce in Europa”
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Liceo scientifico statale Aristotele – Roma – classe II B
Titolo dell’elaborato: “Volere è potere, non una questione di genere!”
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Liceo di Cisternino “Don Q. Punzi” – Cisternino (BR) – classi V C, III C, I B
Titolo dell’elaborato: “#LookUpToYourFuture”
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Categoria power point

Liceo Scientifico Sportivo “Gianelli Campus” – Chiavari (GE) – classe IV
Titolo dell’elaborato: “La nostra Europa sarà…”
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I.I.S. Giuseppe e Quintino Sella – Biella – classe V B
Titolo dell’elaborato: “Corporate Next EU”
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ISIS Paschini–Linussio – Tolmezzo (UD) – classe V RIM
Titolo dell’elaborato: “Un nuovo futuro per i giovani”
Guarda l’elaborato

Istituto Salesiano Don Bosco – Brescia – classe I A
Titolo dell’elaborato: “Be part of the change”
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Categoria contenuto per social media

Liceo scientifico G. Pellecchia – Cassino (FR) – classe IV G
Titolo dell’elaborato: “Naturazioniamoci”
Guarda l’elaborato (video)

IIS Vittorio Emanuele – Genova – classe III BT
Titolo dell’elaborato: “Europe Motion”
Guarda l’elaborato (video) e il documento di accompagnamento

Liceo Classico N. Spedalieri – Catania – classe V D
Titolo dell’elaborato: “Unione solo di nome?”
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IIS Italo Calvino – Città della Pieve (PG) – classe IIB
Titolo dell’elaborato: “L’Europa che sogno per Te”
Guarda l’elaborato

Il concorso, rivolto agli studenti delle scuole secondarie, pubbliche e paritarie, di secondo grado del territorio nazionale, è stato promosso nel quadro delle iniziative della Conferenza sul futuro per l’Europa.

Protocollo d’intesa MI – Comitato Italiano Paralimpico

Promuovere la pratica delle attività motorie e sportive per ragazze e ragazzi con disabilità nelle Istituzioni scolastiche. Favorire l’avvicinamento all’attività motoria dei bambini già dalla scuola dell’infanzia. Diffondere i valori della cultura paralimpica, con il diretto coinvolgimento e la stretta collaborazione fra scuole, associazioni e Federazioni sportive paralimpiche. Sono questi alcuni degli obiettivi al centro del Protocollo d’intesa siglato questa mattina al Palazzo dell’Istruzione dal Ministro Patrizio Bianchi e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Il Protocollo, di durata triennale, individua programmi e interventi per l’attuazione di attività motorie, sportive e ludico-motorie con l’obiettivo di rinforzare e potenziare le competenze delle studentesse e degli studenti con disabilità, anche per recuperare la socialità e accompagnare nel superamento delle difficoltà indotte dalla crisi pandemica. Saranno organizzate, inoltre, attività nazionali e territoriali per diffondere progetti anche in relazione alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo, all’adozione di corretti stili di vita, all’educazione stradale, al riconoscimento dei valori del fair play, all’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto, sul contrasto al tifo violento, al doping e al disagio giovanile, all’integrazione e inclusione attraverso lo sport.

“Educazione, inclusione, benessere. Oggi firmiamo un documento importante – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi –. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi imparano a scuola a giocare di squadra, misurandosi con le sfide delle discipline sportive. Un’azione collettiva e formativa, che trova espressione nei valori diffusi dal Comitato Paralimpico Italiano”.

“Siamo felici di questa importante intesa con il Ministero dell’Istruzione che dá un forte impulso alla promozione e alla diffusione nelle scuole dello sport quale strumento di cultura, inclusione e integrazione – dichiara il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli –. Si tratta di un tassello importante per la costruzione di una diversa percezione della disabilità e dunque un contributo significativo per la crescita del nostro Paese dal punto di vista civile e sociale”.

Educazione motoria nella primaria

Nota 12 aprile 2022, AOODGPER 14603
Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2022/23

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto sugli organici del personale. Provvedimento che dà il via libera a un’importante novità prevista dall’ultima legge di bilancio: alla primaria le attività didattiche vengono integrate con la presenza del docente di educazione motoria. In particolare, nell’anno scolastico 2022/2023, si comincerà dalle quinte e saranno circa 25mila le classi coinvolte di cui oltre 15mila a tempo normale, le rimanenti a tempo pieno, per un totale stimato di 2.200 docenti.

“È un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine – sottolinea il Ministro Bianchi -. Si parte con le quinte poi, il prossimo anno, si andrà avanti con le quarte. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi, comprese quelle dell’ultima legge di bilancio”.

Esprime la sua soddisfazione la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. “La continua sinergia con il Ministro Bianchi ha prodotto un risultato storico: scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori. E per questo ringrazio il Presidente Draghi, senza la sua sensibilità al tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale”.

La vera sfida per il miglioramento del sistema scolastico è la formazione dei prof

da Il Sole 24 Ore

A proposito della scelta del Governo che ha incluso nel Pnrr la riforma del sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo per i docenti della secondaria

di Manuela Ghizzoni*

Formazione iniziale, in ingresso e in servizio dei docenti sono le chiavi per accedere ad un complessivo miglioramento del sistema scolastico. Non è un caso, quindi, che il Governo abbia incluso nel Pnrr la riforma del sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo per i docenti della scuola secondaria, da conseguire già nel 2022. Dalle anticipazioni di stampa, si apprende che il percorso sarà a fasi consecutive, ma separate: conseguimento dell’abilitazione tramite un percorso universitario/accademico di 60 Cfu (l’ipotesi della loro modularità, in porzioni da 30 Cfu, appare incoerente se non per i docenti “precari”); superamento del concorso per l’accesso all’insegnamento; anno di prova e conferma in ruolo. Si corre quindi ai ripari, dopo la sconsiderata scelta, nel 2018, di cancellare il Fit, cioè il percorso di formazione, tirocinio e progressivo inserimento al lavoro (i cui partecipanti erano retribuiti nell’anno di specializzazione universitaria o accademica, privo di oneri di iscrizione) e di non sostituirlo con altre soluzioni; nel frattempo, i problemi di precariato e di carenza di personale con titoli abilitativi si sono ingigantiti.
È noto che il PD abbia investito risorse e progettualità sul Fit ritenendolo, a regime, un innovativo percorso unitario, senza soluzione di continuità, con un solo sbarramento all’accesso per i laureati magistrali e che organizzava l’apprendimento dei saperi e delle competenze professionali sull’alternanza tra teoria e pratica, in tempi adeguatamente distesi. Ciononostante, il PD non farà mancare appoggio e contributo all’avvio di un percorso di formazione alle competenze professionali per gli e le aspiranti docenti: sono i ragazzi e le ragazze a rivendicarne la necessità.

Aspetti cruciali

La soddisfazione rispetto alla soluzione individuata dal Governo sarà proporzionale alla presenza di alcuni aspetti, di rilievo generale che, a regime, caratterizzano un buon percorso di formazione degli insegnanti. Innanzitutto, la collaborazione strutturata e paritetica fra i sistemi scolastico, universitario e dell’Afam: seppur ciascuno nei distinti ruoli e rispettive competenze, i tre soggetti devono cooperare nella co-progettazione, gestione e monitoraggio del percorso. Come la professoressa Nigris ha ricordato in queste stesse pagine, l’apprendimento dei futuri docenti deve essere «orientato verso l’agire e l’analisi dell’agire stesso»; a questo fine, l’attività di tirocinio diretto e indiretto diventa strategica, così come la collaborazione dei tutor scolastici che guidano, organizzano, coordinano, valutano… questa stessa attività: nei percorsi formativi per la secondaria è quindi necessario distaccare a tempo pieno o parziale un congruo numero di insegnanti o dirigenti scolastici in funzione di tutor.

Coerenza tra contingente degli abilitati e fabbisogno

Inevitabilmente, il futuro contingente degli abilitati dovrà essere coerente con il fabbisogno del sistema educativo di istruzione e formazione: la programmazione degli accessi al percorso di formazione eviterà disfunzioni “accademiche” e manterrà allineate le attese degli aspiranti docenti e le esigenze delle scuole.

Su reclutamento e aumenti legati alla formazione i sindacati prendono le distanze

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

La proposta di Bianchi in fatto di reclutamento rischia di non andare in porto, sia per problemi di metodo sia per questioni di merito.
Nell’arco di poche ore le bordate contro la bozza di “riforma” presentata oggi dal Ministro si sono susseguite e sono arrivate da tutte le parti.
Molto fermi sono i sindacati.

“La lacuna più grave per il sistema di reclutamento che si prefigura –  afferma Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola – è l’assenza di quanto il nostro sindacato rivendica da tempo, ossia un canale parallelo a quello dei concorsi destinato a valorizzare l’esperienza di lavoro maturata sul campo dal personale precario”.
“Sulla procedura concorsuale illustrata dal Ministro – prosegue Barbacci – l’impressione è che si tratti di un impianto ancora una volta costruito sulla carta, a forte rischio di incagliarsi nelle secche di una difficile gestione, si fatica a immaginare che possa essere un meccanismo attivabile ogni anno”.

“I principi alla base della riforma del reclutamento – sostiene invece Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda  possono anche essere condivisibili, e noi siamo a primi a sostenere che per la scuola secondaria va previsto un percorso di abilitazione come quello della primaria. Non siamo d’accordo, però, sulla parte transitoria, perché si delinea un iter troppo complesso rispetto alla situazione drammatica del precariato per la quale serve una procedura più snella”.

Ma gli aspetti della proposta di Bianchi che i sindacati non sono assolutamente disponibili ad accettare sono quelli relativi alla formazione in itinere e allo sviluppo delle carriere.

Il meccanismo viene descritto da Marcello Pacifico, presidente dell’Anief“Il percorso di formazione e aggiornamento permanente, sarà articolato in cinque gradi. Il primo grado è conseguito al termine di un percorso di durata quadriennale. Tutti i successivi gradi, dal secondo al quinto, durano cinque anni. Ogni livello si conclude a seguito di una verifica finale collegata anche a una ‘valutazione del miglioramento dei risultati scolastici degli alunni degli insegnanti che accedono al percorso di formazione e aggiornamento’. Al raggiungimento di ogni livello di formazione scatterà la progressione salariale prevista dalla contrattazione nazionale attualmente legata esclusivamente all’anzianità di servizio”.

Cisl Scuola, per parte sua, si mostra disponibile a parlarne: “Bene l’intenzione di rafforzare e rendere sistematica la formazione in servizio, e non abbiamo preclusioni a possibili ricadute della formazione anche in termini di valorizzazione professionale e retributiva: ma si tratta di temi squisitamente contrattuali, non accettiamo l’ennesima invasione di campo legislativa su materie che vanno discusse al tavolo negoziale”.
E anche Rino Di Meglio (Gilda) sostiene: “I temi del reclutamento e della formazione iniziale e quelli della carriera e degli incentivi vanno affrontati separatamente, perché questi ultimi due attengono alla sfera contrattuale”.

Molto caustico Pino Turi, segretario generale di Uil Scuola: “Mentre si decide di ridurre per i prossimi anni la percentuale di spesa pubblica destinata al sistema di istruzione (-0,5% già in questo Def, pari a 7 miliardi e mezzo) e mentre le potentissime risorse del PNRR parlano di una modernità che non si realizza, si decide di utilizzare le risorse del PNRR destinate alla formazione – ce lo chiede l’Europa – per incentivare gli insegnanti a formarsi”.

Insomma, secondo Turi il Governo sta scoprendo le carte e così ci si troverà di fronte a “un contratto senza soldi e ad una formazione obbligatoria a premi  (e forse anche gratis)”.

Della pace e del condizionatore

Della pace e del condizionatore

di Alessandra Condito

Sarà una bella società, fondata sulla libertà, 
però spiegateci perché..
Shel Shapiro

Mi capita spesso, in questi tempi bui, di ripensare alla mia infanzia. E l’infanzia cui vanno i miei ricordi più cari è spesso quella dell’estate. Forse perché, come scrive Yasmina Reza, “quando torna l’estate torna il tempo”[1]. Di quei tempi trascorsi in Calabria ricordo con simpatia alcune domande ricorrenti. 

La prima domanda alla stazione, appena scesa dal treno. Neanche il tempo di pesarmi con gli occhi (“è sciupata”) che già i vecchi parenti mi chiedevano quando sarei ripartita. “Arrivasti! E quando te ne vai?”.  Fine dei convenevoli. I calabresi son fatti così. Donne e uomini di poche parole.

La seconda domanda in spiaggia, sul muretto, in piazzetta. A ogni nuovo incontro il bambino di turno chiedeva a me e a mia sorella se arrivassimo da Milano, ma “Milano Milano”? “Sì, Milano Milano”. Fine delle presentazioni. Anche i bambini in Calabria parlano poco.

Oggi, ripensando a quelle brevi conversazioni, penso, a differenza di allora, che non fossero poi così stravaganti. Di certo non erano ostili.

Dietro la necessità degli anziani di sapere quando me ne sarei andata c’era, implicita, la necessità di (ri)collocare al più presto ognuno al proprio posto. Finito il tempo sospeso dell’estate la vita, quella vera, necessitava di evolvere in uno spazio ben definito e, diremmo ora, identitario. Per alcuni era il paese, per altri, per me, era il Nord, nel luogo in cui mio padre aveva deciso di stare per e con i figli.

Nell’urgenza dei bambini di sapere se abitassi a Milano Milano ritrovo, ormai adulta, la stessa necessità. Dimmi di dove sei, della città o dell’hinterland. Ho bisogno di collocarti. Per conoscerti, giocare, fidarmi.

“I rumori di Begues sono diversi da quelli di Parigi. Sono rumori un po’ tristi e di nessun luogo. Begues non ha dintorni. E non ha veri confini. 

Se penso a Begues (…) vengo immediatamente colto da un dolore d’esilio”[2].

Per entrare in relazione, per supportarci e sopportarci, per non venirci a noia, abbiamo bisogno di luoghi dai dintorni chiari. 

Per non vivere sommersi dal dolore, abbiamo bisogni di confini. 

Scrivere di confini in tempi di guerra può apparire stonato e provocatorio. 

Eppure mai come in questi tempi tristi penso che sia importante ridare valore a una parola a lungo bistrattata in virtù di aspirazioni più o meno nobili, si chiamino esse umanesimo globalizzazione o internazionalizzazione.

Confine è una parola onesta, che ci ricorda che nord e sud, centro e periferia esistono. E che non siamo tutti uguali. Possiamo aspirare ad esserlo. Ma dobbiamo sapere da dove veniamo. Milano o Milano Milano. Dentro o fuori dal centro?

Solo a partire da questa consapevolezza possiamo confrontarci con l’altro, senza sopruso né sottomissione.

Non uscire dal bordo. “Attento. Stai andando fuori”.

Ancora l’infanzia. Quand’è che le maestre hanno smesso di richiamare i bambini che uscivano dai bordi? In nome di quale diritto di espressione è stato concesso ai bambini di sconfinare? “L’importante è che si esprima!” E il come? Come ci si esprime è davvero così indifferente? La forma davvero non conta più nulla? L’importante è il contenuto!

“Come Quando Perché?” era il nome di un famoso sussidiario degli anni ‘70. Domande importanti, a partire da quel come che richiama al modo in cui esprimo il mio bisogno, le mie necessità, i miei desideri.

I modi sono importanti, perché nel modo con cui mi rivolgo all’altro c’è la rappresentazione più evidente del mio modo di stare al mondo.

Voglio/posso o vorrei/potrei?

Anche i tempi verbali sono importanti. Dove è finito il condizionale? Quando abbiamo smesso di insegnare ai nostri scolari l’analisi grammaticale? In nome di quale supposta libertà? E i pronomi? Che fine ha fatto il lei?

Diamoci del tu.

Annebbiamo le disuguaglianze dietro il più democratico dei pronomi personali.

Occultiamo ogni differenza di genere dietro un asterisco.

E in tutta questa bella società libera e democratica i poveri sono sempre più poveri, i femminicidi aumentano e la guerra è alle porte.

Ma l’importante è che ci si possa esprimere liberamente, su ogni questione, in ogni modo e con qualsiasi forma.

“La pace o il condizionatore?” In fondo è una domanda semplice! 


[1] Yasmine Reza, Serge, Adelphi, Milano, 2022 (pag. 178)

[2] Yasmine Reza, Serge, Adelphi, Milano, 2022 (pag. 174)

Reclutamento docenti: che cosa prevede la riforma del ministro Bianchi

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Da qualche tempo il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi sostiene la necessità di riformare il sistema di reclutamento dei docenti.

Titoli previsti dalla riforma

Secondo quanto riporta “Il Sole 24 ore”, per quanto riguarda le scuole secondarie di primo e secondo grado, per partecipare al concorso il candidato deve possedere:

  • la laurea e aver conseguito i 60 CFU in materie antro-psico pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche o durante i due anni della magistrale o negli ultimi due di quella a ciclo unico;
  • solo 30 CFU conseguiti durante il percorso universitario e conseguire i restanti 30 durante il primo anno di insegnamento con contratto a tempo determinato dopo aver superato il concorso.

Docenti precari

I docenti precari con un servizio di almeno 36 mesi possono accedere alle prove concorsuali senza bisogno dei 60 CFU e l’abilitazione.

Titoli e prove d’esame

Parlare di reclutamento dei docenti nel settore della pubblica istruzione significa prendere in esame due aspetti: i titoli occorrenti per partecipare ai concorsi e le diverse prove previste per una selezione di qualità dei candidati.

Quali prove prevede la riforma

Secondo quando si evince dalle diverse dichiarazioni del Ministro Bianchi,  le procedure concorsuali dovrebbero prevedere:

  • una sola prova scritta caratterizzata da un test scritto a risposta multipla;
  • elaborazione di una graduatoria data dal punteggio ottenuto nella prova e dai titoli posseduti.
  • assunzione per un anno con contratto a tempo determinato quale anno di prova; il superamento dell’anno di prova comporterebbe la trasformazione del contratto a tempo indeterminato con la relativa conferma in ruolo.

La situazione attuale

Nella storia della scuola negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad un continuo cambiamento dei titoli occorrenti per partecipare ai concorsi.

Dalle SSIS (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario) ai PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) dalla laura in scienze della formazione primaria abilitante per la scuola infanzia e primaria alla laurea non abilitante per l’insegnamento insieme a 24 crediti (CFU) per le classi di concorso di primo e secondo grado. Questi i titoli odierni per accedere nei vari gradi di scuola.

Titoli per la scuola infanzia e primaria

  • Laurea in scienze della formazione primaria
  • Diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002

Titoli per la scuola secondaria di primo e secondo grado

  • Abilitazione specifica sulla classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi  della normativa vigente;
  • Laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai  sensi  della normativa vigente;
  • 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Insegnanti tecnico pratici (ITP)

– Diploma di scuola superiore fino all’anno scolastico 2024/2025.

Prove d’esame

Con il decreto n. 44 del primo aprile 2021 si è cercato di snellire e nello stesso tempo velocizzare le procedure concorsuali per il pubblico impiego. Il principio recepito dal decreto 73 del 25 maggio, modificando i decreti 498 e 499 del 2020 hanno eliminato la prova preselettiva e ha introdotto:

  • un’unica prova scritta su computer based su argomenti riguardanti la singola disciplina d’insegnamento;
  • una prova orale volta ad accertare la capacità didattica del candidato.

Risultati di tale esperienza

I risultati non sono stati incoraggianti, tanto da far registrare una percentuale di bocciati pari a circa il 90% dei candidati specie nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Sindacati e Azzolina sul DEF: la scuola perde gli investimenti promessi

da Tuttoscuola

Il Def rivede al ribasso le stime sull’impatto macroeconomico del PNRR: il PIL nel 2026 salirà grazie alle riforme di 3,2 punti percentuali, invece dei 3,6 stimati quando venne presentato il piano ad aprile dello scorso anno. Un calo di 0,4 punti dovuto a posticipi di spesa e ad una “meno rapida dinamica del cronoprogramma di spesa”, come riferisce l’ANSA.

A pagare il prezzo di questo drastico ribasso delle prospettive di crescita dell’economia italiana sarà ancora una volta il settore dell’istruzione, che in sei mesi perde lo 0,5% sul PIL, passando dal 4% al 3,5% nell’arco temporale del DEF 2022-2025 (mentre la media europea della spesa pubblica per l’istruzione, che era del 4,7% prima della guerra, potrebbe ridursi, ma in misura meno consistente).

Immediate e aspre le critiche dei sindacati, ma anche dell’economista Carlo Cottarelli e di un’esponente importante della maggioranza, l’ex ministro Lucia Azzolina, che considera “un grave errore” la “prevista riduzione progressiva della spesa sull’istruzione”.

Secondo Pino Turi, segretario della Uil scuola, “Nel documento di economia e finanza (DEF) varato dal Governo Draghi alla scuola resta la certezza della proroga per l’intero anno scolastico dell’organico Covid ma non si guarda oltre” visto che “passata l’emergenza si torna alla situazione precedente, tagli di spesa e classi affollate”. In questo modo la “musica”, secondo Turi, resta la stessa, quella del neoliberismo, che “pensavamo, a torto, avesse mostrato tutti i suoi limiti dopo la pandemia e la guerra”.

Molto critica anche la Flc Cgil, il cui segretario Sinopoli ha lamentato che si sia scelto di aumentare le spese militari anziché “affermare quelle che sono le vere priorità del Paese, in primo luogo l’istruzione e la ricerca”.

Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, chiede polemicamente se l’Italia vuole ghettizzare oppure integrare e, dunque, investire sulla scuola, che rappresenta la prima frontiera dell’integrazione culturale e sociale delle migliaia di alunni stranieri.  “Se si rinuncia a questa missione, avremo un Paese con periferie ridotte a ghetti e costretto ad aumentare la spesa per l’ordine pubblico e per le carceri. Un Paese che non coltiva l’istruzione delle future generazioni è un Paese destinato a una lenta agonia e alla decadenza”.

I sindacati ricordano che va anche affrontata urgentemente la questione del finanziamento necessario per il rinnovo del contratto. “Quello attualmente previsto”, dice Pino Turi, “copre a mala pena l’inflazione, che colpisce stipendi che in termini di potere d’acquisto sono già tra i più bassi nel settore pubblico”.

Delibera ANAC 13 aprile 2022, n. 201

Oggetto Attestazioni OIV, o strutture con funzioni analoghe, sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 31 maggio 2022 e attività di vigilanza dell’Autorità

Allegati alla delibera:

Allegato 1.1 Documento di attestazione per le amministrazioni di cui al § 1.1
Allegato 1.2 Documento di attestazione per le società e gli enti di cui al § 1.2
Allegato 1.3 Documento di attestazione per le società a partecipazione pubblica non di
controllo di cui al § 1.3
Allegato 1.4 Documento di attestazione per associazioni, fondazioni e enti di diritto privato di
cui al § 1.4
Allegato 2.1.A Griglia di rilevazione al 31 maggio 2022 per le amministrazioni di cui al § 1.1
Allegato 2.1.B Griglia di rilevazione al 31 maggio 2022 per ministeri e enti pubblici nazionali con
uffici periferici
Allegato 2.2 Griglia di rilevazione al 31 maggio 2022 per le società e gli enti di cui al § 1.2
Allegato 2.3 Griglia di rilevazione al 31 maggio 2022 per le società a partecipazione pubblica
non di controllo di cui al § 1.3
Allegato 2.4 Griglia di rilevazione al 31 maggio 2022 per associazioni, fondazioni e enti di
diritto privato di cui al § 1.4
Allegato 3 Scheda di sintesi sulla rilevazione degli OIV o degli organismi con funzioni
analoghe
Allegato 4 Criteri di compilazione della Griglia di rilevazione
Allegato 5 Documento tecnico sui criteri di qualità della pubblicazione dei dati

Nota 13 aprile 2022, AOOGAMI 22890

Il Ministro dell’Istruzione

Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali Ai Direttori Generali del Ministero dell’istruzione
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
e, p.c. Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e Cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
LORO SEDI

Oggetto: Comandi dei dirigenti scolastici e del personale docente per l’anno scolastico 2022/23 ai sensi dell’articolo 26, comma 8 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e dell’articolo 1, comma 65 della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Riapertura dei termini della procedura “a sportello” per i laboratori green per le scuole del secondo ciclo nelle regioni del Mezzogiorno

Avviso pubblico “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo nelle regioni del Mezzogiorno”
Prot. n. AOODGEFID/50636 del 27 dicembre 2021
Avviso di riapertura dei termini della procedura “a sportello”
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – REACT EU

Prot.22867 del 13 aprile 2022

Avviso 13 aprile 2022, AOODGPER 14768

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

DIARIO

Avviso relativo al terzo calendario delle prove scritte del concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo, secondo e secondo grado.

(GU 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 29 del 12-4-2022)

Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 4, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – n. 5 del 18 gennaio 2022, si comunica che il giorno 13 aprile 2022 sara’ pubblicato nel sito istituzionale del Ministero, nonche’ sui siti degli uffici scolastici regionali, il terzo calendario della prova scritta, distinta per classe di concorso, della procedura ordinaria, per titoli ed esami, finalizzata al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e secondo grado. Della pubblicazione dei successivi calendari sara’ dato apposito avviso.

Si evidenzia che, a norma dell’art. 3, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, le prove scritte si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, e’ comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet. L’avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validita’, del codice fiscale, della ricevuta di versamento del contributo di segreteria e di quanto prescritto dal protocollo di sicurezza, adottato con ordinanza ministeriale 21 giugno 2021, n. 187, pubblicato sul sito del Ministero, nonche’ della normativa vigente in materia di «certificazione verde».

Ogni ulteriore informazione e documentazione inerente alla procedura concorsuale e’ disponibile all’indirizzo:
https://www.miur.gov.it/web/guest/concorso-ordinario-scuola-secondaria


Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico
Ufficio III Reclutamento del personale docente ed educativo

AVVISO

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di I e di II grado – III^ calendario delle prove scritte

Avviso 13 aprile 2022, AOODGPER 14767

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

DIARIO

Rinvio del diario delle prove scritte del concorso ordinario, per
titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente
per le discipline STEM classi di concorso A020 – Fisica, A026 –
Matematica, A027 – Matematica e fisica, A028 – Matematica e
scienze, A041 – Scienze e tecnologie informatiche.

(GU 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 29 del 12-4-2022)

Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 4, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – n. 5 del 18 gennaio 2022, come richiamato dall’art. 4, comma 1, del decreto del direttore generale 252 del 31 gennaio 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – n. 17 del 1° marzo 2022, si comunica che il giorno 13 aprile 2022 sara’ pubblicato sul sito istituzionale del Ministero, nonche’ sui siti degli uffici scolastici regionali, il calendario della prova scritta, distinta per classe di concorso, della procedura ordinaria, per titoli ed esami, finalizzata al reclutamento del personale docente per le discipline STEM.

Si evidenzia che, a norma dell’art. 3, comma 1, del decreto dipartimentale 5 gennaio 2022, n. 23, come richiamato dall’art. 4, comma 1, del decreto del direttore generale 252 del 31 gennaio 2022, le prove scritte si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, e’ comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet. L’avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validita’, del codice fiscale, della ricevuta di versamento del contributo di segreteria e di quanto prescritto dal protocollo di sicurezza, adottato con ordinanza ministeriale 21 giugno 2021, n. 187, pubblicato sul sito del Ministero, nonche’ della normativa vigente in materia di «certificazione verde».

Ogni ulteriore informazione e documentazione inerente alla procedura concorsuale e’ disponibile all’indirizzo:
https://www.miur.gov.it/web/guest/concorso-materie-s.t.e.m.-2022


Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico
Ufficio III Reclutamento del personale docente ed educativo

AVVISO

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per le discipline STEM – calendario delle prove scritte

Nota 13 aprile 2022, AOODGSIP 1020

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico
Ufficio II

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente scolastica per la lingua italiana BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua tedesca BOLZANO
All’Intendenza scolastica per la lingua ladina BOLZANO
Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di TRENTO
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta AOSTA
e p.c. Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole di ogni ordine e grado LORO SEDI
Ai referenti regionali per le attività di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (individuati sulla base della legge 71/2017)

Oggetto: Avvio Secondo Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane a cura di Piattaforma ELISA. PRIMA FASE: Studenti e Studentesse delle scuole secondarie di II grado. SECONDA FASE: Docenti delle scuole primarie e secondarie di I e II ciclo a.s. 2021-22.