PA, arriva il Pin unico antiburocrazia: via libera alla pagella elettronica?

da La Tecnica della Scuola

PA, arriva il Pin unico antiburocrazia: via libera alla pagella elettronica?

Fa parte del piano di azioni antiburocrazia, contenuto nell’Agenda per la semplificazione 2015-2017 che ha avuto il via libera dal CdM il 1° dicembre: si chiamerà Spid, sistema unico di identità digitale, e consentirà al cittadino l’accesso in sicurezza a tutti i siti web che erogano servizi on line. E’ un tassello fondamentale per avere il via libera dal garante della privacy per le comunicazioni dirette scuola-famiglia.

Ci sono novità anche per la scuola nel piano di azioni antiburocrazia, contenuto nell’Agenda per la semplificazione 2015-2017 che ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri nella serata del 1° dicembre.

Il progetto – che interviene in modo diretto su cittadinanza digitale, welfare, fisco, edilizia, impresa – è di ampio respiro e dovrebbe rivoluzionare nei prossimi tre anni i rapporti tra cittadini e amministrazione: l’obiettivo è ridurre le code e in generale i tempi per avere risposte e semplificando la vita ai cittadini.

Una delle più importanti 38 azioni anti-burocrazia, sulle quali sta lavorando il Governo, è il PIN UNICO, la cui attuazione andrà anche a modificare l’organizzazione dei nostri istituti scolastici: si chiamerà Spid, sistema unico di identità digitale, e consentirà al cittadino l’accesso in sicurezza a tutti i siti web che erogano servizi on line. Per la scuola si tratta di un passaggio atteso, indispensabile, in particolare, per l’attuazione di quei rapporti interattivi tra gli istituti e le famiglie degli alunni (pagella elettronica, comunicazioni assenze, ecc.) avviati sino ad oggi solo in casi isolati: l’identità digitale interattiva certa, infatti, rimane un tassello indispensabile per ottenere il via libera da parte da parte del garante della privacy.

Assieme alla scuola, riguarderà infatti altri siti istituzionali come l’Inps e l’Agenzia delle entrate. La prima fase partirà nella primavera 2015: l’obiettivo del Governo è avere 10 milioni di utenti a dicembre 2017.

Questi, in sintesi, gli altri provvedimenti inclusi nell’Agenda semplificazione.

PAGAMENTI ELETTRONICI: cittadini e imprese devono poter effettuare pagamenti elettronici per multe, tributi, rette scolastiche, bollette ecc. Si potrà fare con il codice Iuv (codice identificativo univoco del versamento). L’obiettivo è di realizzare il piano entro dicembre 2016. Con questo sistema si dovrebbe poter pagare anche la marca da bollo digitale.

ELIMINAZIONE DUPLICAZIONE NELLA RICHIESTA CERTIFICATI PERSONE DISABILI: il verbale di disabilità sostituirà le diverse certificazioni ora richieste. Si punta a ridurre costi e tempi entro dicembre 2015. Il Governo punta anche a rendere possibile l’accesso online ai referti sanitari (dicembre 2016) e alla prenotazione delle prestazioni sanitarie per telefono, online o in farmacia attraverso i cup (dicembre 2016).

UNICA TASSA SU CASA: verrà introdotta un’unica tassa sulla casa ”semplice da calcolare e da pagare” entro dicembre 2015.

DICHIARAZIONE REDDITI PRECOMPILATA: A partire dalla dichiarazione sui redditi 2014 i lavoratori dipendenti e i pensionati potranno accedere direttamente online alla propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle entrate (tempo di realizzazione aprile 2015). A partire dall’anno successivo sarà possibile avere la dichiarazione precompilata anche con le spese sanitarie grazie ai dati raccolti con la tessera sanitaria.

DICHIARAZIONE SUCCESSIONE ONLINE: sarà possibile fare la dichiarazione di successione online inoltrando con lo stesso adempimento la domanda di voltura catastale e di trascrizione (la sperimentazione dovrebbe iniziare a dicembre 2015 per concludersi a dicembre 2017).

SEMPLIFICAZIONE PER AVVIARE UN’ATTIVITA’ DI IMPRESA: primo pacchetto di interventi entro dicembre 2015. E’ prevista anche la semplificazione e il coordinamento dei controlli sulle imprese e la modulistica standardizzata per gli adempimenti ambientali. Le azioni di semplificazione nei confronti dell’impresa secondo il piano del Governo dovrebbero produrre a regime la riduzione dei costi burocratici di ”almeno il 20%”. Una novità, quest’ultima, che riguarda quindi anche i tanti giovani che intendono avviare un’attività professionale in proprio.

Occupazioni, è boom: a Roma triplicate in pochi giorni

da La Tecnica della Scuola

Occupazioni, è boom: a Roma triplicate in pochi giorni

Da una quindicina sono passate a 50. Il picco si avrà con lo sciopero generale del 12 dicembre, indetto da Cgil e Uil, contro le politiche del governo in tema di scuola e di Jobs Act.

In pochi giorni, si sono triplicate: sono le occupazioni degli istituti scolastici superiori di Roma e Provincia, passate da una quindicina a quasi 50.

A fare il punto della situazione, in vista dello sciopero generale del 12 dicembre, indetto da Cgil e Uil, per contestare le politiche del governo in tema di scuola e di Jobs Act, è stata l’Ansa.

Solo lunedì 1° dicembre si sono aggiunti altri sei istituti: “il liceo classico Virgilio al centro storico, il liceo scientifico Cavour nel rione Esquilino ed in periferia il liceo scientifico Amaldi, l’istituto tecnico Salvemini, il tecnico industriale Von Neumann, l’alberghiero Amerigo Vespucci e un professionale a Frascati. Nel centro storico oltre al Virgilio e al Cavour, già dalla scorsa settimana gli studenti hanno occupato il liceo Righi a due passi da Villa Borghese”.

“La scelta di un tipo di forma di mobilitazione radicale – hanno spiegato in una nota gli studenti del liceo Virgilio della capitale – non è stata frutto della decisione di una minoranza ristretta, violenta e prevaricatrice ma della volontà della maggior parte della componente studentesca, emersa da un confronto di settimane, avvenuto in maniera larga e trasversale, dove non si è verificata alcuna forma di dissenso. Riteniamo che l’occupazione sia l’unico metodo per rifiutare il pensiero dell’assimilazione passiva ed allenarci al pensiero della decostruzione attiva e consapevole dei ruoli, per sperimentare attivamente il reale potenziale del ribaltamento degli equilibri di forza pur nel nostro piccolo, per intraprendere un percorso che speriamo possa causare degli effetti a lungo termine ma pronti ad ‘accontentarci’ anche solo di un’oasi dove vivere al di fuori delle logiche aziendali di una scuola che ha abdicato al proprio ruolo”.

Ancora una volta gli studenti sembrano determinati a condurre le loro battaglie. Viene da chiedersi, quindi, se il Governo riuscirà a mantenere l’insolita promessa, esternata dal sottosegretario Davide Faraone, di voler incontrare i promotori delle protesta direttamente nelle scuole, a patto che si tratti di iniziative costruttive.

Ripartono le occupazioni: 50 solo a Roma

da tuttoscuola.com

Ripartono le occupazioni: 50 solo a Roma

Anche quest’anno è partita in tutta Italia la stagione delle occupazioni a scuola, un rito che si replica da decenni in un tacito passaggio di testimone da generazione a generazione. Ne dà conto un dettagliato servizio dell’ANSA, che riprende anche la presa di posizione del sottosegretario Davide Faraone, che in recente articolo aveva parlato di “esperienze di grande partecipazione democratica” sollevando non poche perplessità tra i dirigenti scolastici e gli insegnanti e la dura protesta del ‘Gruppo di Firenze’, che ha promosso una petizione online per chiederne le dimissioni dall’incarico di governo.

Ma Faraone ha tenuto a precisare che la sua non voleva essere una “istigazione a occupare“. “Ma i ragazzi sappiano – ha spiegato – che se ci chiameranno nelle loro scuole per discutere o per contestare la riforma, il governo sarà lì. Parteciperà alle assemblee studentesche per promuovere le sue idee, per ascoltare nuove e migliori proposte“.

Intanto però si occupa. A Roma e provincia le scuole occupate sono a quota 50. In periferia sono in mano agli studenti il liceo scientifico Amaldi, l’istituto tecnico Salvemini, il tecnico industriale Von Neumann, l’alberghiero Amerigo Vespucci e un professionale a Frascati. Occupato pure il liceo Mameli nel quartiere Parioli mentre nel centro storico già dalla scorsa settimana gli studenti hanno occupato il liceo Righi a due passi da Villa Borghese e ora anche il Cavour e lo storico Virgilio.

La preside di quest’ultimo, Irene Baldriga, ha pubblicato oggi, sul sito dell’istituto, una lunga e amareggiata lettera: “agli studenti che, ancora una volta sull’onda della moda stagionale e ancora una volta usando metodi violenti e antidemocratici, hanno voluto interrompere le attività didattiche del Liceo Virgilio, ricordiamo – scrive – che la loro azione infligge l’ennesima ferita sulla scuola pubblica. Quella stessa scuola che essi dichiarano di voler difendere, esce nuovamente umiliata e offesa dal loro atto di prevaricazione. Il nostro Liceo, che vanta un’offerta formativa di primo livello e che ha avviato un importante processo di miglioramento e di innovazione, oggi si è fermato e, in queste ore, ha cessato di essere una scuola“.

A Bologna gli studenti dell’istituto professionale Aldrovandi-Rubbiani sono da oggi in autogestione “contro la riforma della ‘Buona Scuola’ proposta dal Governo”, e domani inizierà l’autogestione al liceo scientifico Sabin.

Clima ‘caldo’ al Sud della penisola. A Napoli proteste e occupazioni lampo. In assemblea permanente le scuole Genovesi e Margherita di Savoia, e alcuni istituti in provincia. E domani molti studenti partiranno per Roma per una mobilitazione nazionale organizzata davanti al Senato. Al Galiani, invece, sono riprese le lezioni dopo il raid con il furto di pc e macchinari durante l’occupazione degli studenti.

A Bari gli studenti del liceo classico ‘Socrate’ e del linguistico ‘Marco Polo’ hanno bloccato le lezioni occupando gli istituti per protestare contro l’applicazione del documento “Buona scuola” e questa mattina hanno impedito l’accesso nelle scuole anche ai presidi e a tutto il personale, compreso quello di segreteria. Gli istituti sono sorvegliati da personale della Digos.

Proseguono anche le proteste degli studenti a Palermo: sono occupati l’istituto tecnico Pio La Torre, l’alberghiero Pietro Piazza, il nautico Gioeni Trabia, l’Ipsia Ascione, l’istituto tecnico Vittorio Emanuele III, l’alberghiero Cascino e il liceo scientifico Galileo Galilei. Autogestione o cogestione per lo scientifico Benedetto Croce e il classico Umberto.

Giovedì incontro Commissione Ue-Italia su precariato

da tuttoscuola.com

Giovedì incontro Commissione Ue-Italia su precariato

Continuano le discussioni tra la Commissione europea e l’Italia sul caso dei contratti a termine nella scuola: è previsto per giovedì un nuovo incontro a Bruxelles con una delegazione italiana che si occupa del dossier per evitare nuovi guai all’Italia.

La riunione è stata annunciata da un funzionario dell’esecutivo Ue nel corso di un incontro della commissione Petizioni del Parlamento Ue, durante il quale gli eurodeputati hanno esaminato la situazione del precariato nella scuola pubblica in Italia.

I colloqui di giovedì saranno incentrati sulla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione europea sulla discriminazione degli insegnanti precari, alla luce della sentenza della scorsa settimana della Corte Ue che ha stabilito che ”la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione”. Secondo i giudici del Lussemburgo, ”il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato”.

3/12: giornata mondiale dei disabili

da tuttoscuola.com

Convegno con Renzi e tre ministri
3/12: giornata mondiale dei disabili

In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, si stima che le persone con disabilità che vivono in famiglia siano circa 3,2 milioni, pari al 5,5% della popolazione con più di 6 anni, di cui oltre l’80% anziani e i due terzi donne.

La presenza di una o più persone con disabilità in famiglia rappresenta una delle principali cause di impoverimento materiale e non solo: i disabili, in Italia e nel mondo, subiscono ogni giorno discriminazione, pregiudizio e talvolta segregazione. È  quanto sottolinea la Fish (Federazione superamento handicap) in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra domani 3 dicembre.

Tra gli eventi in programma spicca un incontro ad alto livello istituzionale, che coinvolge tre Ministeri (Salute, Lavoro e politiche sociali, Istruzione), in programma domani mattina a Palazzo Chigi, dal titolo “La sfida per l’inclusione, Il futuro delle persone con disabilità“.

Partecipano i ministri Beatrice Lorenzin e Giuliano Poletti e il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, ed è previsto anche un intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Una delegazione delle associazioni sarà ricevuta dal presidente della Repubblica al Quirinale.

L’incontro a Palazzo Chigi si articola in tre sessioni – scuola, salute, welfare e lavoro – e le conclusioni sono affidate ai presidenti delle Federazioni delle persone con disabilità, Vincenzo Falabella della Fish e Franco Bettoni della Fand.

Bullismo quasi raddoppiato in due anni

da tuttoscuola.com

I dati raccolti da Telefono Azzurro
Bullismo quasi raddoppiato in due anni

Il fenomeno del bullismo è in crescita: secondo i dati raccolti da Telefono Azzurro nel biennio 2013-2014, a fronte di un totale di 3.333 consulenze su problematiche inerenti la salute e la tutela di bambini e adolescenti, le situazioni di bullismo e cyberbullismo riferite sono state 485, il 14,6% del totale.

Analizzando l’andamento annuale degli interventi dell’associazione che riguardano questi episodi, si osserva che si è passati dall’8,4% del 2012, al 13.1% del 2013, per arrivare al 16,5% di quest’anno. Le segnalazioni sono pervenute soprattutto dalle Regioni Lombardia (12,4%), Veneto (10,2%) e Lazio (7,2%). I bambini e gli adolescenti coinvolti sono principalmente di sesso femminile e di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, anche se è presente un’alta percentuale di adolescenti. Il 10,2% dei bambini e adolescenti coinvolti è di nazionalità straniera.

Inoltre, da una recente indagine curata da Doxa Kids in collaborazione con Telefono Azzurro e che ha coinvolto oltre 1.500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, emerge che il 35% dei ragazzi è stato vittima di episodi di bullismo, di cui 1 su 3 a scuola.

Telefono Azzurro ha dato il via a una campagna con sms solidale contro il bullismo e il cyberbullismo, il cui ricavato sarà utilizzato per sostenere la linea di ascolto gratuita 1.96.96, che offre 24 ore su 24 assistenza ai ragazzi vittima di bullismo ma anche agli adulti che sono loro accanto, e per realizzare i progetti di prevenzione promossi dall’associazione nelle scuole e negli ambiti extrascolastici.

4/12: manifestazione unitaria dei presidi

da tuttoscuola.com

4/12: manifestazione unitaria dei presidi

“La ‘Buona Scuola’ ha bisogno di dirigenti motivati e rispettati” è lo slogan con il quale tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dell’area V (ANP, Cisl scuola, Flc-Cgil, Snals e Uil scuola) chiamano i dirigenti scolastici delle scuole italiane a manifestare davanti al Miur il giorno 4 dicembre dalle 10 alle 13.

Con lo stato di agitazione proclamato il 20 ottobre u.s. e la manifestazione unitaria i dirigenti delle scuole italiane chiedono

  • il ripristino dei livelli della retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti
  • la restituzione al Fondo Unico Nazionale delle risorse dei dirigenti (RIA)
  • la riapertura della contrattazione

e ricordano che

  • tra leggi finanziarie e dimensionamento, i soli dirigenti delle scuole hanno fin qui contribuito al risanamento economico generale versando al bilancio dello Stato più di 200 milioni;
  • i dirigenti delle scuole percepiscono le retribuzioni più basse tra i dirigenti dello Stato pur essendo coloro ai quali di più è richiesto in termini di impegno e responsabilità;
  • gli ulteriori tagli andrebbero a penalizzare ancora una categoria che ha sostenuto il peso di un ridimensionamento degli organici a fronte di un corrispondente aumento dei carichi di lavoro.

Con questa presa di posizione”, conclude la dichiarazione-appello dei sindacati, “il Governo mortifica i dirigenti e mortifica le scuole: non si può fare ancora cassa su una categoria che attende – e merita- di essere riconosciuta e rispettata”.

Abbandono scolastico: Italia tra i primi in Ue

da tuttoscuola.com

Un nuovo rapporto Eurydice-Cedefop

Abbandono scolastico: Italia tra i primi in Ue

L’Italia è tra i Paesi Ue con la percentuale più alta di abbandoni scolastici. Con il 17 per cento di abbandoni prematuri, l’Italia segue la Spagna (23,6), Malta (20,8), Portogallo (18,9) e Romania (17,3). I dati sono contenuti nel rapporto “Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe” realizzato dal network educativo europeo Eurydice in collaborazione con il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop).

Gli esperti mettono il dato relativo agli abbandoni in relazione con la bassa occupazione giovanile dei Paesi Ue, fenomeno che interessa da vicino anche l’Italia.

Nel rapporto viene evidenziata una connessione diretta tra gli abbandoni scolastici e la disoccupazione giovanile. L’Italia è tra gli ultimi Paesi Ue in termini di occupazione giovanile, specie per chi ha conseguito solo un diploma di scuola secondaria di primo livello (licenza media).

Per quanto riguarda i giovani 15-24 anni l’Italia presenta l’8,7 per cento di occupati tra chi ha conseguito al massimo un diploma di scuola secondaria di primo grado (media Ue 19,7), il 24,8 per cento di chi ha al massimo un diploma di scuola secondaria di secondo grado (media Ue 42,7) e il 23,1 per cento di laureati (media Ue 54,6).

Preoccupanti anche le percentuali dei minori a rischio povertà ed esclusione sociale: il 52,6 per cento di chi ha solo fatto le scuole primarie, il 30,1 per cento di chi ha fatto le secondarie di primo livello, dati in questo caso coerenti con la media Ue.

Secondo il rapporto europeo l’educazione e l’orientamento all’attività lavorativa costituiscono elementi chiave nella lotta agli abbandoni scolastici. Gali attori primari di questa azione vengono individuati nelle scuole, alla luce della considerazione che i giovani che lasciano prematuramente la scuola sono svantaggiati sia economicamente che socialmente rispetto a chi completa regolarmente il proprio percorso di studi.

Le province isolane nella palude della dispersione

da tuttoscuola.com

Le province isolane nella palude della dispersione

Dei 598.747 studenti iscritti in prima nel 2010-11 risultano attualmente iscritti al quinto anno 435.114: hanno abbandonato in 163.663, il 27,3%.

Sono 41 le province che in questo anno scolastico registrano un tasso di dispersione negli istituti statali superiore alla media nazionale del 27,3%. E non sono solo province meridionali, come qualcuno può pensare. Anzi, tra quelle 41, le province del Sud sono soltanto 7 su un totale di 23 province meridionali, mentre sono ben 10 su 13 quelle delle Isole.

Sono 18 (su un totale di 43) le province settentrionali con un tasso di dispersione sopra la media nazionale (nessuna provincia del Veneto e del Friuli ha una dispersione superiore alla media nazionale). Sono soltanto 6 su 21 le province (tutte toscane) dell’Italia centrale con tasso di dispersione sopra la media.

In testa a questa non invidiabile graduatoria nazionale vi è Prato con il 41% complessivo di dispersione (l’anno scorso era quarta con il 38,5%). Alla provincia toscana seguono Caltanissetta con il 37% (l’anno scorso la provincia sicula era prima con il 41,7%), Cagliari (36,6%), Napoli (36,3%), Brescia (36%) e Lecco (35,3%).

In valori assoluti la provincia di Napoli registra oltre 15.400 abbandoni, Milano 9.100, Roma 10.000.

L’anno scorso Napoli aveva superato i 15.100 abbandoni, Milano 9.300, Palermo 6.300 e Roma 10.100. Il male è endemico.

Progetto ‘Programma il Futuro’

Mercoledì 3 dicembre lancio ufficiale del progetto ‘Programma il Futuro’
I primi dati della sperimentazione del #coding fra i banchi

Mercoledì 3 dicembre, alle ore 12.30, presso la sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Miur in collaborazione con il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), presenterà l’iniziativa ‘Programma il Futuro’. Un progetto nato per introdurre il #coding, la programmazione informatica, fra i banchi. Miur e Cini stanno mettendo a disposizione delle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili sulla piattaforma www.programmailfuturo.it, per formare gli studenti ai concetti del pensiero computazionale.

Durante la conferenza saranno presentati i dati relativi alla prima fase di sperimentazione dell’iniziativa anche in vista della “Computer Science Education Week” dell’8-14 dicembre in cui si punta al coinvolgimento di un alto numero di classi e ragazzi nel progetto.

L’evento sarà condotto da Pierangelo Soldavini, vice caporedattore di Nòva – Il Sole 24 Ore. Presenteranno il progetto Enrico Nardelli e Giorgio Ventre, coordinatori del Cini. Interverrà Elio Catania, Presidente Confindustria Digitale. Concluderà il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

Nota 3 dicembre 2014, AOODGOSV Prot n. 7564

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
D.G. per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del S.N.I.

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

Oggetto: XIII edizione del Concorso “Certamen Propertianum” – anno 2014-2015.

Il Liceo classico “Sesto Properzio” di Assisi di concerto con l’Accademia Properziana del Subasio di Assisi e il Dipartimento di Filologia dell’Università degli studi di Perugia indice la XIII edizione del concorso denominato “Certamen Propertianum”. L’iniziativa, riservata agli alunni iscritti al triennio dei Licei classici, scientifici, linguistici d’Italia ed Esteri, è stata istituita allo scopo di rivitalizzare lo studio del latino, di diffonderne la sua cultura e sensibilizzare la Scuola allo studio del testo poetico classico come organismo vitale, composito e fonte di riflessione.
Le domande di ammissione al concorso dovranno pervenire entro e non oltre il 18 gennaio 2015 secondo le modalità del bando in allegato.

Il Direttore Generale
Carmela Palumbo

Allegati

Giornata internazionale della disabilità

Giornata internazionale della disabilità

L’Italia può vantare una normativa sulla disabilità tra le più avanzate. Dalla legge quadro n. 104 del 1992 alla legge n. 68 del 1999 sul lavoro delle persone con disabilità, fino ai testi che hanno disciplinato questioni cruciali come l’accessibilità o l’inclusione nel sistema scolastico, il Legislatore ha sempre colto, e spesso anticipato, le istanze provenienti dalle persone con disabilità. Allo stesso tempo, la piena inclusione nella società resta ancora una sfida da vincere, per assicurare loro piena partecipazione in ogni dimensione della vita quotidiana: scuola, lavoro, salute, accessibilità e trasporti, qualità e uniformità dei servizi.

Conscio della rilevanza del tema, e in considerazione di una fase importante come il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, il Governo, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, organizza il convegno

“La sfida per l’inclusione:

Il futuro delle persone con disabilità”

che si svolgerà a Roma il 3 dicembre 2014 – dalle 9.30 alle 13.30 – presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.

Saranno presenti all’incontro, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Salute, i Ministri Giuliano Poletti, Stefania Giannini e Beatrice Lorenzin. Nel corso della mattinata è previsto, inoltre, l’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Nota 3 dicembre 2014, Prot. AOODGOS 7597

a SAlt – Società Astronomica Italiana
FIRENZE
Planetario provinciale Pythagoras
REGGIO CALABRIA
ITES “Olivetti”
LECCE
ISS ” Q. Sella”
BIELLA
ISS “TELESI@”
TELESE TERME (BN)

Nota 3 dicembre 2014, Prot. AOODGOS 7597

Oggetto: Procedura di affidamento in economia, per la realizzazione delle Olimpiadi di Astronomia. Anno scolastico 2014-2015

3 dicembre Jobs act al Senato

Il 3 dicembre l’Aula del Senato con 166 voti favorevoli, 112 contrari e 1 astenuto, approva in via definitiva il ddl recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”. Il Governo aveva posto la questione di fiducia sull’approvazione del provvedimento.

Il 25 novembre l’Aula della Camera approva, con modifiche, il disegno di legge (C. 2660-A, approvato dal Senato) Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Il provvedimento torna ora all’esame del Senato.

L’Aula del Senato, l’8 ottobre, approva l’emendamento governativo, interamente sostitutivo del disegno di legge n. 1428 di delega sul lavoro (cosiddetto jobs act), sull’approvazione del quale l’Esecutivo aveva posto la questione di fiducia; la parola passa alla Camera.