Opporsi al cambiamento

Opporsi al cambiamento

di Stefano Stefanel

Solo il bambino bagnato è favorevole al cambiamento”: sappiamo tutti molto bene che nella scuola questa massima vale più che altrove ed è patrimonio di tutto il personale, dai dirigenti ai collaboratori scolastici, forse anche a molti studenti, certo a quasi tutte le famiglie. Come si possono trasformare risultati negativi sia in termini di esiti (Ocse-Pisa, Invalsi, ecc.), sia in termini di occupabilità (disoccupazione giovanile, debolissimo passaggio tra titoli scolastici e occupazioni equivalenti), sia in termini di lotta alla dispersione senza cambiare è un bel mistero cui dovremo dedicare attenzione nei prossimi mesi. Uno dei metodi utilizzati in questi ultimi tempi per combattere il cambiamento è disegnare attorno a qualsiasi proposta, anche minimamente innovativa, scenari futuri catastrofici, in modo che non sia possibile ad un certo punto neppure introdurre qualche correttivo.

 

CONSORSI

Le catastrofiche esperienze delle ultime tornate concorsuali (concorso per dirigenti tecnici al palo da tre-quattro anni, concorso per dirigenti inficiato da errori, trascuratezza delle commissioni, procedure dubbie, ecc.; tfa con domande strampalate e soluzioni errate) invece di portare l’opinione pubblica e gli interessati a chiedere concorsi snelli, su base locale con maggiori possibilità di controllo e a scadenza rigorosamente annuale su tutti i posti in organico di diritto, stanno orientando verso la richiesta di una stabilizzazione di massa di tutti gli idonei (precari). Se poi i Tar aumenteranno questi idonei a dismisura, meglio: per anni e anni si potranno stabilizzare i vari precari nel modo più amato dagli italiani e cioè attraverso graduatorie che premino rigorosamente l’anzianità di servizio.

Il Ministro Profumo esterna troppo e produce poco: su questo penso ormai pochi abbiano dei dubbi in proposito. Il ministro Gelmini esternava in maniera spesso imbarazzante, ma oggettivamente ha prodotto molto. La Riforma della scuola secondaria di secondo grado che sta andando a regime non pare determinare grandi sconquassi, ma semmai un leggero cambio di atteggiamento nelle scuole (ad esempio nei Licei si affaccia il dubbio che biennio e triennio dovrebbero stare collegati e non scollegati, negli Istituti professionali si sta cominciando a capire che le qualifiche sono questione formativa e non scolastica). In tutti i casi sia contro Profumo, sia contro la Gelmini ogni loro idea viene respinta perché cambia nel modo sbagliato, quasi che si potesse sapere se un modo è giusto se  prima non lo si è sperimentato. Se il TFA è sbagliato sarà giusto il concorso, si potrebbe pensare, magari modificato nella sua forma: invece non va bene neppure il concorso, perché l’unica cosa che va bene è assumere in base all’anzianità.

 

ORGANI COLLEGIALI

Condivido il chiaro intervento di Antonio Valentino Autogoverno delle scuole e rappresentanza. Indietro tutta? apparso su  www.pavonerisorse.it perché argomenta senza ideologismo su una questione molto tecnica e molto poco ideologica, connessa alla riorganizzazione di organi collegiali collassati nella loro forma attuale a causa delle giravolte della società e della storia. Io credo che gli approcci come quello di Valentino aiutino a capire il problema e a situarlo nella sua corretta luce, entrando nel merito dei problemi che una simile innovazione lascia aperti e di quelli nuovi che è destinata ad aprire. Credo che quando dovrà essere attuata la legge sulla riforma degli organi collegiali (chiamata con una scelta poco astuta “Aprea”) troverà molte resistenze, ma potrebbe anche diventare un momento di reale creatività organizzativa delle scuole.

Se però leggo quanto scrive il Coordinamento delle scuole secondarie di Roma sul sito www.retescuole.net vengo preso da un certo sconforto: Riporto il “tazebao” nella sua interezza :

——————————————————————————————————-

CONTRO LA LEGGE 953 ( APREA) CHE DECRETA IL TAGLIO DEFINITIVO DELLA DEMOCRAZIA SCOLASTICA.
DOCENTE, LA TUA VITA PEGGIORERA’ PERCHE’:

  1. NON SARAI PIU’ LIBERO DI DECIDERE COSA INSEGNARE E COME INSEGNARLO
  2. AUMENTERA’ IL POTERE DISCREZIONALE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
  3. DIRIGENTI E PRIVATI ESTERNI DECIDERANNO AL TUO POSTO

GENITORE, LA TUA VITA PEGGIORERA’ PERCHE’:

  1. IL DESTINO DELLA SCUOLA DEI TUOI FIGLI SARA’ IN BALIA DEGLI INTERESSI PRIVATI
  2. LE TUE IDEE E PROPOSTE NON CONTERANNO PIU’ NULLA
  3. NEI TERRITORI PIU’ POVERI LA SCUOLA SARA’ PIU’ POVERA

STUDENTE, LA TUA VITA PEGGIORERA’ PERCHE’:

  1. AVRAI DOCENTI RICATTATI E DEMOTIVATI PERCHE’ COSTRETTI A INSEGNARTI QUANTO DECISO DAI DIRIGENTI E DA PRIVATI ESTERNI
  2. NON POTRAI PIU’ FAR VALERE LE TUE RAGIONI NEI CONSIGLI DI CLASSE
  3. OGNI SCUOLA AVRA’ IL SUO REGIME QUINDI I TUOI DIRITTI NON SARANNO PIU’ GARANTITI.

——————————————————————————————————-

Valentino nel citato articolo mi contesta il passaggio in cui “propongo” di abolire i Dirigenti e tornare ai Presidi e ai Direttori didattici. Io non facevo questa proposta, ma lanciavo una provocazione, anche perché c’è una certa insofferenza in chi fa il mestiere di dirigente scolastico nell’essere considerato un ostacolo alla democrazia.  Con gli estensori del volantino e con chi lo appoggia non ci sono sfumature: il bene sta tutto da una parte e ad essere messa in discussione è la Costituzione, che dice quello che la parte interessata vuole farle dire e non quello che sancisce la Corte costituzionale. Il DDL “Aprea” mi pare un cambiamento da poco, sempre meglio di quello che c’è adesso, però. Ma come si può dialogare con chi lo ritiene “il taglio definitivo della democrazia scolastica”.

Io non voglio tagliare nessuna democrazia, ma non ritengo più possibile chiamare progressisti o riformatori coloro che vogliono bloccare tutto (concorsi e cambiamenti, anche modesti).

 

DIDATTICA PER COMPETENZE

La “Didattica per competenze” sta diventando una sorta di tormentone: se ne parla molto fuori dalla scuola, se ne fa poca a scuola. Io credo rientri tutto in quello che ho detto poco sopra: a scuola non ci sono bambini bagnati e dunque nessuno vuole cambiare. Se però vedo una società caotica e sfrontata dominata da social network, innovazioni, asiatici e comunicatori e penso che stiamo attrezzando i nostri ragazzi con classi concorso e orari rigidi allora un pochino di sconforto mi prende. Per applicare a scuola una reale didattica per competenze bisogna assolutamente eliminare le classi concorso e raccogliere gli insegnamenti specialistici in aree. Bisogna anche liberare il tempo scuola dalla sua rigidità oraria sia in termini quantitativi (troppa scuola), sia in termini qualitativi (troppe ore rigidamente assegnate e poca progettualità). Progetto ambizioso, soprattutto se si lavora in bella solitudine.

 

Salvatore ha vinto

Salvatore ha vinto ma tutti noi abbiamo perso

Salvatore , è un nome di fantasia , è un bambino di 13 anni diverso.

E’ diverso perchè , i medici lo sanno bene , quando il DNA fa i capricci, è possibile essere diversi.

Con lui il DNA ha fatto molti capricci.

Salvatore è differente nell’aspetto, nel linguaggio, nella comprensione di concetti apparentemente semplici per i suoi coetanei.

Salvatore è un bambino diversamente abile, appassionato tifoso del Napoli, pigro come tanti bambini e timido come me quando avevo la sua età.

Alla sua mamma hanno comunicato che, nonostante la disabilità “genetica” e “multifattoriale”per Salvatore non ci sarebbe stato nemmeno una ora di sostegno a scuola perché anche l’INPS voleva essere sicura che non si trattasse di un falso invalido.

A Salvatore ed alla sua mamma qualcuno ha consigliato di fare un po’ di scena al cospetto di questa zelante commissione per il sostegno scolastico.

Si, proprio così , hanno suggerito ad un bambino “diverso” di esserlo ancora di più, di non rispondere alle poche domande alle quali Salvatore sa rispondere con orgoglio e senza arrossire come ad esempio: come ti chiami, quanti anni hai , vai a scuola.

Salvatore non ha risposto mostrando quel bellissimo sorriso che il suo DNA capriccioso gli ha regalato.

La commissione ha annuito, preso nota e forse così Salvatore potrà avere meno di due ore di sostegno scolastico al giorno. Forse.

Al ritorno a casa è stato festeggiato dalla sorellina.

Salvatore ha vinto: tutti ma proprio tutti noi, abbiamo perso.

Anche se Salvatore non lo saprà mai.

 

Antonio Nocchetti
Presidente Associazione Tutti a Scuola

Avviso 7 settembre 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Uff.VI

Si fa seguito al precedente Avviso pari oggetto, relativo al Protocollo Esecutivo dell’Accordo tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano ed il Ministero dell’Istruzione della Repubblica di Belarus, firmato in data 12 luglio 2012.

Si informano gli interessati all’accoglienza di studenti provenienti dalla Bielorussia che i progetti di scambio da trasmettere alle autorità Bielorusse dovranno essere redatti in lingua italiana e russa.

 

Avviso 7 settembre 2012

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

Ufficio VII -Cooperazione nell’area dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione artistica e musicale-

Nell’ambito del progetto UNESCO sullo sviluppo dell’educazione artistica, il Ministero intende elaborare un Piano di azione nazionale per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo dell’educazione artistica.

In questa ottica si richiede la cortese collaborazione delle istituzioni Afam e delle istituzioni universitarie per la realizzazione del logo che identifichi la tematica del progetto Unesco relativo all’educazione artistica.

Come già comunicato con nota del 18/06/2012, n. 10038, si ricorda che le proposte grafiche devono essere inviate entro il 18 settembre 2012.

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Marcello Limina

Nota 6 settembre 2012, MIUR AOODGOS R.U./U prot n. 5569

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Uff.I –

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’ Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Tecnici e Professionali

OGGETTO: Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali che hanno conseguito il diploma di qualifica nell’anno scolastico 2010/2011 e per gli alunni degli istituti tecnici che hanno frequentato il IV anno di corso nell’anno scolastico 2011/2012. Risultati.

 

Circolare Ministeriale 6 settembre 2012, n. 78

Circolare Ministeriale 6 settembre 2012, n. 78

Oggetto: Sessione 2012 esami Stato abilitazione esercizio libere professione di:
– Perito agrario: insediamento Commissioni 23 ottobre – prima prova scritta 25 ottobre;
– Perito industriale: insediamento Commissioni 23 ottobre – prima prova scritta 25 ottobre;
– Geometra: insediamento Commissioni 23 ottobre – prima prova scritta 25 ottobre;
– Agrotecnico: insediamento Commissioni 13 novembre – prima prova scritta 15 novembre.

 

La privacy a scuola

La privacy a scuola. Dai tablet alla pagella elettronica. Le regole da ricordare
Obbligo del consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici. Sì alle foto di recite e gite scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi pagamenti della retta. Su cellulari e tablet in classe l’ultima parola spetta alle scuole.

Mancano pochi giorni all’apertura delle scuole e il Garante per la protezione dei dati personali ritiene utile fornire a professori, genitori e studenti, sulla base dei  provvedimenti adottati e dei pareri resi, alcune indicazioni generali in materia di tutela della privacy.

Temi in classe
Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell’insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l’equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

Cellulari e tablet
L’uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone  può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.

Recite e gite scolastiche
Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di regola il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

Retta e servizio mensa
É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.

Telecamere
Si possono in generale installare telecamere all’interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

Inserimento professionale
Al fine di agevolare l’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

Questionari per attività di ricerca
L’attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire all’iniziativa.

Iscrizione e registri on line, pagella elettronica
In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell’istruzione riguardo all’iscrizione on line degli studenti, all’adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica l’adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.

Voti, scrutini, esami di Stato
I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell’istruzione. E’ necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, che l’istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente.

Trattamento dei dati personali
Le scuole devono rendere noto alle famiglie e ai ragazzi, attraverso un’adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano. Spesso le scuole utilizzano nella loro attività quotidiana dati delicati  – come quelli riguardanti le origini etniche, le convinzioni religiose, lo stato di salute – anche per fornire semplici servizi, come ad esempio la mensa. E’ bene ricordare che nel trattare  queste categorie di informazioni gli istituti scolastici devono porre estrema cautela, in conformità al regolamento sui dati sensibili adottato dal Ministero dell’istruzione. Famiglie e studenti hanno diritto di conoscere quali informazioni sono trattate dall’istituto scolastico, farle rettificare se inesatte, incomplete o non aggiornate.

La privacy a scuola – Vademecum

Messaggio MEF 6 settembre 2012, n. 135

Ministero dell’Economia e delle Finanze
DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI DIREZIONE CENTRALE DEI SISTEMI INFORMATIVI E DELL’INNOVAZIONE

Messaggio 6 settembre 2012, n. 135

OGGETTO: Liquidazione ferie non fruite – articolo 5, comma 8, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95.

Con il messaggio 113/2012 del 24 luglio u.s. si informava della sospensione da parte di questa Direzione del pagamento del compenso per ferie non ancora fruite al personale della scuola con contratto a tempo determinato e indeterminato. Tale sospensione ha comunque riguardato anche tutte le altre tipologie di personale.
A seguito del parere favorevole del Dipartimento della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato alla liquidazione di tutte le ferie non fruite, purché maturate prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n.95 del 6 luglio 2012, convertito dalla legge n.135 del 7 agosto, si comunica che questa Direzione ha provveduto alla rimozione da centro di tutte le sospensioni – comprese quelle effettuate direttamente da codesti uffici – e provvederà alla liquidazione di quanto dovuto con la prossima emissione urgente di venerdì 14 settembre.
Al fine di agevolare le operazioni di verifica saranno tempestivamente predisposti e inviati appositi elenchi alle caselle di posta istituzionali degli uffici interessati. Sarà cura di codesti uffici procedere all’eventuale sospensione del pagamento entro le ore 16,00 del 14 settembre.
Si sottolinea infine che, per il futuro, dovrà essere cura di codesti uffici effettuare segnalazioni per il pagamento di ferie non godute esclusivamente per periodi maturati prima dell’entrata in vigore del citato decreto-legge.

IL DIRIGENTE
Roberta LOTTI

Cari amici!

Cari amici! Una riflessione a tutto campo!

di Maurizio Tiriticco

Confesso che ho difficoltà a seguire le tappe di questa deriva, che si succedono giorno dopo giorno. Lo spappolamento progressivo è così veloce e inarrestabile che – vi assicuro – rimango basito! Come quei poveretti che nelle sale macchine del Titanic tentavano invano di tappare le falle che si aprivano una dopo l’altra! E ciò che mi addolora è anche il fatto che i “poveri” insegnanti, costretti a seguire il particulare, purtroppo, non hanno né forza né voglia né tempo di dare un’occhiata, almeno, all’universale. So anche di questi “esami di riparazione” – tutti li chiamano così – anche se non dovrebbero esserlo. In talune scuole non si riparano materie, ma parti soltanto: nella “contrattazione” docente/alunno si decide che in un pezzo di materia che riguarda il primo quadrimestre c’era la sufficienza, per cui “si porta” a settembre solo il secondo pezzo! Oppure: si deve riparare solo l’orale e non lo scritto, o viceversa! Studenti e genitori ormai contrattano con i prof promozioni, recuperi, voti! Altrimenti c’è il ricorso! Altro che sperequazioni! L’esito è che produrremo solo somari!!! E poi c’è un Miur che ha la faccia tosta di dire che tonnellate di item sono errati, che pubblica pure i nomi dei responsabili, e nessuno chiede scusa… nessuno è preso a pedate… tutto va ben madama la marchesa! Fino a qualche tempo fa il fronte di combattimento era più articolato: i punti deboli erano quelli, ma le retrovie ancora reggevano! Che bei tempi – solo qualche anno fa – quando il fronte era segnato dalle “formichine” delle prove Invalsi per i bambini della primaria!!! Ora mi sembra una Caporetto e tutto puzza – o profuma – di sonora sconfitta! Ci sarà una linea del Piave? Non lo so!

Ora con il ddl 953 disarticoleranno pure ciò che è rimasto del Miur: tutto andrà alle scuole cosiddette autonome, tutto alle Regioni, tutto a Checco e Nina! E, perché no? anche alle camarille di quartiere e al mafioso di turno! L’unità nazionale va a carte quarantotto! Tanto, una dopo l’altra chiuderanno tutte le fabbriche (penso alla Fiat di Marchionne, all’Ilva, al Sulcis, all’Alcoa) perché i prodotti cinesi, brasiliani, giapponesi, coreani ecc. saranno competitivi! Già lo sono! E diventeremo colonia!? I ricorsi storici! L’Europa stessa è in crisi! Speriamo che dopo i disperati delle carrette del mare vengano i nuovi padroni – o forse già ci sono e non ne abbiamo ancora la netta percezione! A dettare che cosa si deve chiudere e come si deve… esodare! Almeno ci sarà qualcuno che “metterà le cose a posto”! Quando penso che i nostri cosiddetti politici sono anni che non riescono a tirare fuori uno straccio di legge elettorale!!! Pare che il porcellum sia l’unico toccasana! E chiacchierano e chiacchierano! L’ignoranza la fa da padrona: Casini, Di Pietro, Giovanardi, Borghezio… e ora ci si mettono pure Salvini e Renzi: i rottamatori di destra e di sinistra! E dobbiamo anche ascoltarli!!! Non capiscono un’acca di economia o di finanza e hanno dovuto cedere il passo ai tecnici! In silenzio e con la coda tra le gambe! INAUDITOOO!!! Insomma, una intera “classe dirigente” – si chiama così? – che appena qualche mese fa ha alzato le mani, si è arresa al dictat di Napolitano, che oggi ha la faccia tosta di ripresentarsi tale e quale, chiacchierando a tutti i microfoni che frotte di giornalisti incollano alle loro bocche, pronta per le prossime elezioni! Per cominciare da capo, tra una chiacchiera e un’altra, un talk show ed un altro! E ci saranno pure le americanate delle primarie… che pena! Sarebbe questa la nuova democrazia? Non erano meglio i comitati centrali, i congressi PC? E le correnti DC?

Rottamiamo tutto, oggi! Ricordo che i nostri Padri Costituenti in meno di un anno ci hanno dato una Carta costituzionale che è tra le migliori del mondo, e la più chiara e semplice da leggere (ricordo l’analisi linguistica che ne fece De Mauro)! E nel bailamme dilagante c’è un Grillo che riscuote successo!!! E produrremo altri Grillo! L’Italia è il Paese dei grilli, dopo essere stato anche il paese delle cicale e delle cavallette, che da decenni ci hanno succhiato tutte le risorse e ci hanno indebitato! E nessuno sapeva niente? E dov’erano allora i “tecnici” che oggi pontificano? Qualcuno ci ha mai detto che ci stavamo indebitando? Che comprando la macchina nuova ieri avremmo perduto la pensione oggi? E dobbiamo, purtroppo, ringraziare Monti, che almeno due parole insieme le sa mettere e sa confrontarsi con i big europei! Dopo i cucù di Berlusconi e le ironie di Sarkozy e della Merkel! Che pena! Vi assicuro che comincio a vergognarmi un po’ di essere italiano! Però a volte mi faccio forte! Dante se la prendeva con la “serva Italia”, però scriveva la Commedia! Ci sarà un Dante nascosto che ancora non conosciamo??? Mah! E per tornare a noi, possiamo pensare che qualcuno al Miur si preoccupi del fatto che tra tre anni dovremo certificare le competenze dei 19enni e che occorrerà riformare l’esame di Stato? Un secondo e un infinito mah!!!

Io purtroppo non sono capace di essere un arringatore di folle! Ma di un Grillo nostro, parlante e pensante, abbiamo tutti bisogno! Io so soltanto buttare giù qualche rigo, come sapete! E’ certo che la situazione è brutta! Il PD di fatto non c’è! E’ un’altra cosa rispetto a un PD che avrebbe veramente dovuto incarnare quei tre filoni, cattolico popolare, socialista e comunista su cui e con cui abbiamo costruito la nostra Repubblica! Molti di voi sono piccoli, ma io ho vissuto quegli anni dell’antifascismo, della Resistenza, della Repubblica, della Ricostruzione, delle prime grandi lotte operaie e contadine! Quando Togliatti e Di Vittorio avevano le palle così! E ce l’aveva pure De Gasperi! Erano lotte dure! Eppure andavamo “avanti”! Ogni giorno che nasceva era migliore del precedente! Così è stato per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta! Le grandi lotte operaie, la riforma agraria, l’epopea di Di Vittorio e ci furono anche i morti perché la Celere di Scelba sparava. Oggi dei no-Tav avrebbe fatto polpette! Non è un caso che nel ’55 producemmo la Fiat 600! Fu l’avvio del “benessere”!!! Dell’usa e getta, dei frigoriferi e delle lavatrici… più tardi vennero le lavastoviglie!!! Fu una grande “liberazione” dal “lavoro/fatica” domestico! E poi l’automazione e la progressiva liberazione del “lavoro/fatica” in fabbrica! Nel ’62 innalzammo l’obbligo di istruzione! Nel ’67 Don Milani scrisse la sua lettera! E nel ’68 scoppiò il Sessantotto! E poi? E poi… un lento declino. A mio vedere il casino scoppia con la Bassanini del ’97 e con quella riscrittura del Titolo V 2001! Si doveva passare dal centralismo all’autonomia, ma… quale autonomia? Con quali criteri? Con quali finalità? Penso alla dappochezza di chi negli anni Novanta ha scritto cose lunghe e impasticciate che ci hanno creato un sacco di guai E poi la cerniera dell’amministrazione Berlinguer: luci e ombre su cui dovremmo riflettere! Subito dopo ebbe inizio il diluvio! Con il nuovo Millennio! Penso alla Moratti!! L’analisi che sto facendo è molto povera e lo so! E non mi accusate di qualunquismo! Comunque, sono alcuni spunti per pensare! Il fatto è che il PD non incarna nulla del filone migliore di questa nostra lunga storia, perché ne è stato anche coautore in negativo, purtroppo, dalla Bolognina in poi! Ma il discorso si fa difficile e non sono capace di farlo…

Passo ad altri un difficile testimone!


Emozione e ragione

Emozione e ragione non si mescolano più di olio e acqua…

di Adriana Rumbolo

Scrive Damasio nella sua introduzione all'”Errore di Cartesio”: “Sin da giovane ero stato avvertito che le decisioni solide scaturiscono da una mente fredda, e che emozioni e ragione non si mescolano  di  più che olio e acqua.

Così ero cresciuto nella consuetudine di pensare che i meccanismi della ragione fossero disposti in una provincia separata della nostra mente, nella quale non doveva consentirsi alle emozioni di penetrare”

Ora , finalmente,  le neuroscienze  hanno tecnologie per immagini che permettono ai neuroscienziati di entrare nel cervello umano e mostrare , in un cervello vivente la ricostruzione di quel cervello

E’ quindi ancora più sorprendente e nuovo la dimostrazione che l’assenza di emozione  e sentimento  sia non meno dannosa, non meno capace di compromettere la razionalità.

Certi aspetti  del processo dell’emozione e del sentimento sono indispensabili per la razionalità..

Ma, la vecchia  consuetudine,  di fronte a queste scoperte accenna solo a qualche scricchiolio di cambiamento.

Di  fronte   alla resistenza al cambiamento ho pensato che se la scienza ha bisogno  di prove, di risultati,  avrei tentato di ottenerne  qualcuno .nel percorso educativo delle emozioni.

Ho preparato  un programma per studenti di 14/ 16 anni in scuole pubbliche finalizzato alla conoscenza del cervello in particolare. di quello emotivo e  all’unione mente ,cervello ,corpo.

Se   dalla conoscenza e gestione  delle emozioni ,si fossero manifestati nei ragazzi, chiaramente , miglioramenti nell’apprendimento, nel comportamento potevamo ribadire  senza ombra di dubbio che  emozione e cognizione sono processi mentali distinti , ma interagenti,mediati da sistemi cerebrali  parimenti distinti ma, interagenti che si influenzano e si arricchiscono reciprocamente.

Stando alla lettura in materia,poi,  sembra che senza emozione non ci sia adeguata elaborazione delle cose apprese nè , forse, apprendimento(Boncinelli E,2000).

Nel  mio  programma  scrivevo già dell’importanza della plasticità del cervello,delle emozioni e della  vita relazionale , ma eravamo nel 96/97 e questi temi non erano ancora stati  sufficientemente divulgati. per essere ben compresi e così “è la solita psicologia” è stato il mio salvacondotto per entrare nel mondo blindato della scuola.

Devo ringraziare quegli insegnanti che mi hanno aperto la porta delle loro classi ospitandomi  e  condividendo il programma.

L’incontro con i ragazzi  è avvenuto in un clima di grande serenità.

Subito sono entrata nell’argomento.

Ero lì per fornire informazioni sul cervello(la sua storia , le emozioni ,l’unione mente-corpo etc…) e quanto

alla luce di   queste informazioni , con esempi di vita quotidiana, loro  potevano  modificare  ,con   risultati migliori  nella vita relazionale. affettiva e di lavoro

Il  programma   poi  riconosceva  a ognuno il diritto di  dialogo e di  elaborare le nuove informazioni con tempi e modi emotivi propri .

.Finalmente non avevano intermediari giudici  nel  conoscersi e nell’interpretare il proprio sentire.

Era stato messo in silenzio il coro eterogeneo dei  vari giudizi critici (padre, madre, insegnanti, allenatori sportivi, compagni superficiali)molto diversi l’uno dagli altri per cui la voce del ragazzo,  si perdeva.

Dopo circa un quarto d’ora che parlavo, molte mani alzate segnalavano che il mio messaggio era stato recepito e si stava accendendo  un  dialogo intenso, vivace che spaziava libero nella conoscenza e  mi orientava nel percorso di un’esperienza  in ,quel momento, forse,  unica in Italia

Si è finiti così, nel bel mezzo di una rivoluzione, in cui i confini  fra materie rigidamente scolastiche e la moda, la musica ,lo sport, l’arte, il trucco,tanti aspetti sociali si sono disciolti per fare posto alla più vasta interdisciplinarietà  unita proprio dalle emozioni.

Io ero preparata sull’argomento e ricordavo bene i miei 15 anni  ma,loro li avevano ora i  15 anni e  dialogare con loro era per me estremamente utile.

A  quell’età  poi la conoscenza e la gestione dell’emozioni li aiutava a una migliore percezione  del corpo che spesso proprio nell’adolescenza si rifugia  in una rigidità difensiva molto pericolosa per l’equilibrio psicologico.

Per finire mi riallaccio a  Damasio per ribadire  il legame forte e permanente tra le zone del  cervello che regolano il corpo e il  corpo stesso.

Resta l’amarezza che  anche dopo scoperte  tanto importanti e    un’esperienza così significativa proprio nella  scuola si  continua a privilegiare la cognizione e non ci  si rende conto che per  sostenere tutta la tecnologia  che avanza a ritmo vertiginoso,  la conoscenza  e la  gestione corretta  delle  emozioni  è  ancora più necessaria.

 

Avviso 5 settembre 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

 

Entro il 12 ottobre 2012 è possibile candidarsi per partecipare ad una Visita di Studio in uno dei paesi europei. La scadenza fa riferimento alle Visite di Studio che si svolgeranno da marzo a giugno 2013 alle quali possono prendere parte gli esperti e i decisori politici, ovvero le persone che, nell’ambito dell’ istruzione e/o formazione professionale, svolgono un ruolo di responsabilità in enti nazionali, locali, o regionali.

Tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito dell’Agenzia Nazionale LLP Italia alla voce Trasversale – Visite di Studio – Partecipare a una visita (http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=426).

Nota 5 settembre 2012, Prot. n. AOOODGPER 6522

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Uff. III

Ai Direttori Generali degli UU.SS.RR.
– Loro Sedi –
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali
– Loro Sedi –

OGGETTO : Procedure per l’avvio anno scolastico 2012/13. Personale ATA.

Al fine di fornire un quadro sintetico ed omogeneo delle operazioni relative all’avvio dell’a.s. 2012/13, si richiama l’attenzione delle SS.LL. sul rispetto dell’ ordine delle operazioni da mettere in atto relativamente al personale ATA.

1) Si ricorda che prima di procedere alle operazioni di conferimento delle supplenze bisogna aver completato le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria del personale di ruolo, compreso quello in esubero. Pertanto, finché non saranno date indicazioni circa l’applicazione della Legge n. 135 del 7/8/2012 sul passaggio del personale docente inidoneo e di quello appartenente alle classi di concorso C555 e C999 nei ruoli ATA, vanno effettuate tutte le assegnazioni e le utilizzazioni a diverso titolo secondo le disposizioni del CCNI del 23/8/2012.
2) Per quanto riguarda i DSGA in situazione di esubero, si fa rinvio a quanto stabilito dalla circolare sull’Organico di Fatto (C.M. n. 61 del 18/7/2012), che esemplifica tre fattispecie da regolare:
a) nelle province in cui non esiste esubero, le scuole sottodimensionate sono affidate a DSGA di ruolo in servizio in istituti normodimensionati. Nel caso rimangano disponibili dei posti vacanti in sedi normodimensionate questi sono coperti con contratto a tempo determinato (incarico ai sensi dell’art. 47 del CCNL in vigore).
b) nelle province in cui l’esubero ecceda il numero delle istituzioni scolastiche sottodimensionate, i soprannumerari permangono nelle scuole sottodimensionate ed il restante personale è utilizzabile con i criteri previsti dal CCNI sulle utilizzazioni, secondo quanto indicato al comma 9 dell’art. 5;
c) nelle province in cui l’esubero dei DSGA risulti inferiore al numero dele istituzioni sottodimensionate, la contrattazione decentrata a livello regionale stabilisce gli abbinamenti (scuole normodimensionate più sottodimensionate o tra due scuole sottodimensionate). Tutto il personale in esubero, graduato secondo la tabella di valutazione di cui al suddetto CCNI, sceglierà nel quadro delle disponibilità, fermo restando che tutte le istituzioni scolastiche dovranno essere coperte nel rispetto delle posizioni di graduatoria.

f.to IL DIRETTORE GENERALE
Luciano Chiappetta

Nota 5 settembre 2012, MIURAOODGOS Prot. n. 5551/R.U./U

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Ufficio VII –

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

OGGETTO: Olimpiadi del Patrimonio 2013

L’Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA) organizza le Olimpiadi del Patrimonio per l’anno scolastico 2012/2013.

La competizione, alla sua 8a edizione, è rivolta a gruppi di studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio nazionale.

Le scuole che intendono partecipare all’iniziativa devono inviare il modulo di adesione ai Referenti regionali per le Olimpiadi del Patrimonio entro il 15 gennaio 2013.

Si allega il bando in cui compaiono tutte le indicazioni relative alle sedi dove si svolgeranno le varie fasi della selezione, alle modalità di iscrizione e partecipazione degli studenti della scuola secondaria superiore, la scheda di adesione e l’elenco dei Referenti nazionali e regionali.

Il Dirigente

Edvige Mastantuono

———–

Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte

Direzione generale per lo studente l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione

in collaborazione con

Centro per i Servizi Educativi MIBAC

Olimpiadi del Patrimonio 2013

ANISA, Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte, per l’anno scolastico 2012-2013 organizza la competizione delle Olimpiadi del Patrimonio. L’iniziativa, alla sua ottava edizione, è rivolta agli studenti delle scuole secondarie superiori nell’ambito delle discipline storiche, storico-artistiche o artistiche o trasversalmente con altre discipline curriculari. La competizione è stata inserita nel 2008 dal MIUR nella lista dei soggetti accreditati per la valorizzazione delle eccellenze e come tale gli studenti vincitori hanno ricevuto negli scorsi anni premi oltre che dall’Anisa anche dal MIUR, che invia direttamente alle scuole gli importi previsti per le gare di squadra a carattere nazionale, secondo le tabelle elaborate dal MIUR stesso. L’iniziativa è stata altresì inserita tra i punti qualificanti del nuovo Protocollo d’Intesa tra Anisa e MIUR, sottoscritto il 20-3-2009.

La competizione, promossa da ANISA, sarà realizzata e monitorata nelle fasi di preparazione e valutazione delle prove e nelle sue varie fasi regionali e nazionali da ANISA e dal Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio del MiBAC, ai sensi del Protocollo d’Intesa del 26-3-2003, rinnovato il 2-1-2009, finalizzato a promuovere comuni iniziative per lo sviluppo dell’educazione all’arte e al patrimonio culturale. L’iniziativa avrà carattere prevalentemente nazionale, ma il progetto intende allargare la competizione a livello europeo.

1. Obiettivi

  • Fornire agli studenti un’opportunità per arricchire le loro conoscenze rispetto alla straordinaria ricchezza e varietà delle testimonianze storico-artistiche e monumentali disseminate sul territorio italiano e in due paesi europei;
  • promuovere una formazione culturale in cui l’educazione al patrimonio e alla conservazione e tutela del medesimo sia un elemento qualificante nella costruzione dell’identità civile delle giovani generazioni;
  • incentivare un confronto costruttivo tra le realtà scolastiche delle diverse regioni italiane;
  • abituare gli allievi a conoscere e riconoscere linguaggi, materiali, tecniche pittoriche e costruttive delle testimonianze prese in esame;
  • fornire loro strumenti utili, quali ad es. schede di lettura di opere di pittura, scultura e architettura, la cui corretta compilazione li potrà aiutare a porsi le giuste domande di fronte all’opera;
  • spronarli a produrre documentazione fotografica, utilizzando tecniche tradizionali o digitali;
  • abituarli alla collaborazione e al confronto attraverso lavori di gruppo che valorizzino gli apporti individuali (cooperative learning).

2. Le prove: argomenti

La I prova verterà su argomenti di archeologia e arte medievale e sui principali artisti e movimenti artistici dal Rinascimento al Novecento.
La II prova riguarderà argomenti relativi alla protezione del patrimonio di musei e monumenti del territorio italiano nel corso della II guerra mondiale. Queste vicende costituiscono un capitolo di storia contemporanea poco conosciuto dalle giovani generazioni, ma di fondamentale importanza per rafforzarne l’identità civica e culturale. ANISA ha organizzato per la metà di novembre su questo argomento un importante seminario di studio e formazione in collaborazione con i Musei Vaticani aperto ai docenti di scuola secondaria superiore di discipline storiche e storico-artistiche.

Gli argomenti selezionati e tutte le indicazioni sulle modalità delle prove stesse e sul numero di partecipanti per scuola verranno ulteriormente specificate nelle Linee Guida disponibili sul sito www.anisa.it entro la fine di ottobre.

3. Fasi e tempi

  • selezione d’istituto: entro il 10 febbraio 2013, utilizzando materiale specificamente predisposto dai docenti dell’istituto, sulla base delle indicazioni contenute nel bando e su esempi di prova forniti alle scuole da ANISA;
  • selezione regionale: 6 marzo 2013, contemporaneamente in tutta Italia, in una o più sedi, per ogni regione. Ad essa saranno ammesse squadre composte dagli studenti primi classificati di ogni istituto di quella regione;
  • finale nazionale: Roma, primi di maggio 2013, riservata alle squadre prime classificate in ogni regione; qualora una regione non partecipi alla competizione con almeno cinque scuole iscritte per

    l’accesso alla finale, verrà accorpata ad altra regione in analoga situazione.

  • premiazione dei vincitori della finale nazionale: Roma, primi di maggio 2013. Verrà comunicato successivamente giorno, indirizzo e orario della manifestazione a Roma.

    3.1 Selezione regionale – Prove e argomenti
    La I Prova utilizzata per lo svolgimento delle selezioni regionali delle Olimpiadi del patrimonio sarà un questionario articolato in domande strutturate e semi strutturate, da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Le batterie di quesiti sono costituite da 25 domande a scelta multipla a 4 o 5 alternative; potranno essere presenti anche quesiti semi strutturati (completamento, identificazione errori etc); potranno riguardare identificazione di opere di architettura, pittura, scultura, siti archeologici, spazi urbani, distribuiti su tutto il territorio nazionale e compresi di norma nei programmi di studio e in gran parte inseriti nella lista dei siti Unesco. Saranno anche inseriti due siti Unesco scelti in ambito di due nazioni europee.
    E’ prevista dall’a. s. 2011-‘12 un’unica categoria, in quanto la storia dell’arte non viene più insegnata nei bienni di alcuni licei e istituti tecnici e professionali. La partecipazione non è individuale ma ogni scuola selezionerà una squadra di tre (composta o soltanto da studenti del triennio o mista, cioè con un elemento del II anno del Biennio e due del Triennio).

    La II Prova utilizzata per lo svolgimento delle selezioni regionali delle Olimpiadi del Patrimonio sarà un questionario articolato in domande strutturate e/o semi strutturate da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Le batterie di quesiti quest’anno riguarderanno argomenti relativi alla protezione del patrimonio e alle successive attività di ricostruzione e restauro di architetture, museì, monumenti danneggiati durante il secondo conflitto mondiale.

    I contenuti delle prove e i materiali utili per la preparazione saranno precisati successivamente nelle Linee Guida che saranno pubblicate sul sito Anisa (www.anisa.it) entro il 20 Ottobre.
    N. B. Sul sito Anisa www.anisa.it alla voce Olimpiadi/ archivio è possibile consultare le prove delle passate edizioni della competizione.

    3.2. Finale nazionale – Percorso di lettura del territorio
    Le squadre finaliste dovranno presentare alla giuria un elaborato, risultato/frutto di lavoro di ricerca e documentazione, individuale e/o di gruppo, che attesti un percorso di lettura del territorio (museo, sito archeologico, chiesa, centro urbano, villa, giardino ecc.), realizzato tramite supporto multimediale (cd, powerpoint, filmato o altro). Questa fase potrà avvalersi di apporti trasversali e multidisciplinari, utilizzando competenze di studenti della scuola di provenienza, esterni alla squadra.

4. Modalità di adesione

L’iscrizione sarà effettuata scaricando dal sito www.anisa.it il modulo Allegato I del presente bando e inviandolo debitamente compilato al referente regionale per le Olimpiadi. (cfr. Allegato II);
entro il 15 gennaio 2013, la fotocopia della ricevuta del versamento della quota di iscrizione di euro 50,00 (cinquanta), causale- Olimpiadi del patrimonio 2012 su Bollettino Postale C.C.P. n. 37009164 intestato ad ANISA – per l’Educazione all’Arte; oppure tramite bonifico su C.C.P. n. 37009164, sempre intestato ad ANISA – Per l’Educazione all’Arte – IBAN IT24 N076 0102 40000 0037009164, va inviata alla tesoriera Paola Strada, paola.strada@beniculturali.it, e a Teresa Calvano referente nazionale per le Olimpiadi, teresa.calvano@anisa.it, tel.0644230899 fax 064402294.

5. Quota di iscrizione

Limitatamente all’anno di partecipazione alla gara, la quota dà diritto a:

  • ricevere informazioni su tutte le iniziative promosse dall’ANISA e dal Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio del MiBAC, a livello nazionale;
  • ricevere il Bollettino Quadrimestrale dell’Anisa per l’educazione all’arte e SED, il Giornale del

    Centro per i Servizi Educativi, nonché eventuali altre pubblicazioni a carattere didattico e/o tematico curate dall’Associazione e da S’ed.

    6. Spese di viaggio

  • Le spese di viaggio per la partecipazione alla selezione regionale saranno a carico della scuola;
  • Le spese di viaggio e di albergo e alcuni pasti, per gli studenti ammessi alla finale nazionale,

saranno a carico dell’ANISA.

La Presidente (Clara Rech)

Roma, 29.7.2012

Allegato 1 – Olimpiadi del Patrimonio 2012-13 SCHEDA DI ADESIONE

Denominazione della Scuola

Indirizzo

Telefono

Numero fax

Indirizzo e-mail

Nominativo del docente referente

Indirizzo privato

Telefono/cellulare

Indirizzo e-mail

La scuola parteciperà alle Olimpiadi del Patrimonio con una squadra composta da 3 studenti del ( ) triennio;
( ) biennio e triennio

Allegato 2 – Indirizzario Referenti Nazionale/Regionali per le Olimpiadi Nazionale

Anisa Responsabile Olimpiadi

prof.ssa Teresa Calvano Via dei Villini, 33
00161 Roma
Tel. 06-44230899

fax 06-4402294

olimpiadi@anisa.it teresa.calvano@anisa.it

S’ed – MiBAC

Via San Michele, 22
00153 Roma
prof.ssa Susanna Occorsio tel. 06-58434219

susanna.occorsio@beniculturali.it

CALABRIA CATANZARO

Maria Barbara, Viale De Filippis 292, 88100 Catanzaro, tel. 0961773719 COSENZA
Claudia Succurro, claudia.succurro@email.it

CAMPANIA CASERTA

Massima Sfogli, Via Laviano 130, 81100 Caserta, tel. 0823/443272, massimasfogli@hotmail.com LAZIO

ROMA

Teresa Calvano Via dei Villini 33,00161 Roma tel. 06-44230899 fax 06-4402294 olimpiadi@anisa.it

LOMBARDIA e EMILIA ROMAGNA

MILANO

Paola Strada, Servizi educativi, Pinacoteca di Brera, Via Brera 28 20121 Milano tel. 0272263262, paola.strada@beniculturali.it

MARCHE ANCONA

Laura Belardinelli, lauraroma2003@yahoo.it, 071201253

PIEMONTE

TORINO
Alessandro Perri, alessandro.perri@istruzione.it

PUGLIA BARI

Vincenzo Velati, Via Ricciotto Canuto 24/R, 70123 Bari, tel. 0805744954 TOSCANA

FIRENZE

Giovanna Ragionieri, via dell’Ariento 18b,50100 Firenze. Cell.340-7808527 giovanna.ragionieri@anisa.it SARDEGNA
Assunta del Priore, Via Prunizzedda 55a, 07100 Sassari, susylum@libero.it
SICILIA

CATANIA
Giuseppe “Peppuccio” Ingaglio, Via Puglia 20, 92024 Canicattì (AG), tel. 0922851878 peppuccio.ingaglio@alice.it

PALERMO

Mariella Riccobono, Via Tevere 2, 90144 Palermo, tel. 091227382

TRENTINO
RIVA DEL GARDA
Ezia Pozzini eziapozzini@gmail.com, tel.0464554285

UMBRIA

PERUGIA

Lidia Antonini Frontalini, via Quinto Settano 1, 06049 Spoleto (PG), tel. 074348195 lidia.antonini@anisa.it

VENETO e FRIULI

TREVISO

Valentina Lunardelli

valeluna04@gmail.com

Nota 5 settembre 2012, MIURAOODGOS Prot. 5559

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Ufficio I

 

Ai Direttori Generali Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

 

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche

statali e paritarie del primo ciclo

(per il tramite degli UU. SS. RR.)

LORO SEDI

 

e, p.c.

Al Capo di Gabinetto

Al Capo Dipartimento per l’istruzione

All’Ufficio Legislativo

All’Ufficio Stampa

SEDE

 

Oggetto: Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Trasmissione dei risultati sintetici della consultazione delle scuole e testo aggiornato del documento.

 

Come è noto, negli ultimi mesi del trascorso anno scolastico si è proceduto alla revisione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, secondo i criteri stabiliti con circolare ministeriale n. 31 del 18 aprile 2012.

La procedura di revisione ha coinvolto le istituzioni scolastiche statali e paritarie che sono state invitate ad esprimersi su una bozza fatta pervenire alle scuole il 30 maggio 2012. La consultazione si è svolta dal 31 maggio al 7 di luglio e ha visto la partecipazione di oltre 4500 scuole, che hanno risposto in modo completo al questionario, e di altre 5000 scuole circa che hanno scaricato i materiali e/o hanno risposto in modo incompleto o parziale. Inoltre più di 2200 scuole hanno inviato brevi osservazioni su specifici aspetti del documento proposto.

Contemporaneamente sono stati consultati numerosi soggetti qualificati – associazioni professionali, sindacati e altri organismi rappresentativi – e si sono svolti numerosi incontri, in diverse regioni d’Italia, organizzati dagli Uffici scolastici regionali competenti.

In seguito ad uno scrupoloso esame delle osservazioni raccolte si è proceduto alla stesura di una seconda bozza delle Indicazioni nazionali che è stata inviata al CNPI, il quale ha espresso parere favorevole nell’adunanza del 25 luglio 2012.

In attesa del completamento dell’iter procedimentale previsto dalla norma, si ritiene utile rendere noti alle scuole gli esiti della consultazione sulla bozza delle Indicazioni del 30 maggio e il testo delle Indicazioni nella versione più aggiornata, facendo presente che attualmente il testo è stato trasmesso al Consiglio di Stato per il previsto parere.

Il documento ufficiale, che verrà emanato sottoforma di Regolamento ministeriale, sarà reso pubblico al più presto possibile.

 

Il DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela Palumbo

 

Sintesi dei risultati della consultazione

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (testo inviato al CNPI)