AA.VV. (a cura di F. Batini e S. Giusti), Strategie e tecniche per leggere ad alta voce a scuola

“Strategie e tecniche per leggere ad alta voce a scuola. 16 suggerimenti per insegnanti del primo e del secondo ciclo”
a cura di Federico Batini e Simone Giusti
(FrancoAngeli)

È disponibile in download gratuito il nuovo volume della collana “Storie per le persone e le comunità”, dedicata al progetto della Regione Toscana “Leggere: Forte!”, che i curatori presentano giovedì 12 maggio insieme alla giornalista di Fahrenheit Lea Gemmato e Barbara Schiaffino, direttrice della rivista Andersen

Ancora consigli e suggerimenti per coloro che leggono ad alta voce nelle scuole e non solo.  Giovedì 12 maggio, alle 17, si terrà in diretta streaming, sul sito della Regione Toscana (a questo link https://www.regione.toscana.it/diretta-streaming/) la presentazione del libro “Strategie e tecniche per leggere ad alta voce a scuola. 16 suggerimenti per insegnanti del primo e del secondo ciclo” a cura di Federico Batini e Simone Giusti, edito da FrancoAngeli che raccoglie i contributi di Federico Batini, Aurora Castellani, Irene Catanzani, Eleonora Cei, Barbara Ciurmelli, Simone Giusti, Maria Assunta Rutigliano in download gratuito.

Con i curatori intervengono Lea Gemmato, giornalista dello storico programma di Radio Tre dedicato ai libri “Fahrenheit” e la direttrice della rivista “Andersen” Barbara Schiaffino.

Il volume si inserisce nella collana promossa dalla Regione Toscana “Storie per le persone e le comunità” una sezione open access dedicata all’iniziativa regionale “Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza” con l’obiettivo di diffondere la lettura ad alta voce nel sistema educativo e di istruzione toscani, di costruire una cultura della lettura, di formalizzare e documentare le pratiche realizzate sul campo, di riportare i risultati conseguiti con l’intervento, nonché gli esiti della ricerca.

IL LIBRO. La lettura ad alta voce, quando è praticata in modo quotidiano, sistematico e progressivo, è un’attività didattica che facilita lo sviluppo di abilità linguistiche e di comprensione, arricchisce il patrimonio lessicale, sviluppa le funzioni cognitive di base, incide sulle competenze emotive, su quelle relazionali e sulla capacità di comprendere gli altri. A partire da questa consapevolezza, e dalla convinzione che la scuola pubblica sia l’ambiente di apprendimento ideale per fornire davvero a tutte e a tutti la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità, questo libro propone suggerimenti pratici per la realizzazione di una didattica della lettura ad alta voce all’interno del curricolo, per tutto il percorso scolare del primo e del secondo ciclo (6/19), con cadenza quotidiana, per un tempo ideale di un’ora al giorno e comunque con sessioni di lettura mai inferiori ai 30 minuti, se non nelle fasi iniziali.

Il volume è uno degli esiti di un percorso di ricerca complessivo e si basa su un’analisi della letteratura scientifica internazionale sulle pratiche di lettura ad alta voce e sul confronto e coinvolgimento attivo, attraverso interviste, di decine di insegnanti che hanno sperimentato l’utilizzo della lettura ad alta voce nelle scuole toscane. Nel testo vengono presentate 16 diverse strategie o tecniche che ogni docente di scuola primaria e secondaria può applicare prima, durante e dopo la lettura ad alta voce, allo scopo di migliorare l’efficacia dell’attività in modo graduale e piacevole.

Il libro è ideale complemento dell’altro volume realizzato, in questa collana, dallo stesso gruppo di ricerca ”Tecniche per la lettura ad alta voce. 27 suggerimenti per la fascia 0/6”(FrancoAngeli).

PER IL DOWNLOAD: i due volumi sono disponibili gratuitamente tra i materiali del progetto “Leggere: forte!” sul sito della Regione Toscana a questo link

https://www.regione.toscana.it/scuola/speciali/leggereforte/i-materiali

Sciopero 30 maggio 2022

Roma, 9 maggio 2022

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministero dell’Istruzione Gabinetto del Ministro
e per cc. Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Alla Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici
ll.ss.

Oggetto: Proclamazione sciopero del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola, per l’intera giornata di lunedì 30 maggio 2022.

Le scriventi OO.SS., in seguito all’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito in data 9 maggio 2022 ex art 11 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del 2 dicembre 2020, in base agli artt 10 e 11 dell’Accordo medesimo proclamano lo sciopero di tutto il personale docente, Ata ed educativo del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola, nonché del personale docente della scuola dell’infanzia comunale con CCNL Istruzione e ricerca – Settore Scuola, per l’intera giornata del 30 maggio 2022, con le seguenti rivendicazioni:

  • Lo stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale;
  • L’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai già iniziato un nuovo triennio contrattuale;
  • L’implementazione delle risorse per addivenire all’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei;
  • L’implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata;
  • L’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti;
  • La restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti;
  • La revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA;
  • La riduzione del numero di alunni per classe;
  • Il contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola;
  • modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto, che superino il precariato esistente a partire dai precari con 3 o più anni di servizio;
  • modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, di accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione;
  • la previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022-23;
  • la reintegrazione dell’utilità del 2013;
  • la garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo;
  • la disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposti per legge;
  • l’incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale;
  • l’indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico (nel nuovo a.s.2022/23 il 30% dei posti sarà vacante);
  • l’emanazione del bando di concorso per DSGA;
  • la semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica;
  • la revisione del regolamento sulle supplenze ATA;
  • la ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche. Resta ferma la possibilità, nel rispetto della normativa vigente (L 146/90 e Accordo del 2 dicembre 2020) di intraprendere successivamente ulteriori iniziative di mobilitazione e sciopero, che potranno anche coinvolgere gli adempimenti di fine anno.

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams

Organici ATA 2022/25, la CIRCOLARE ministeriale con le indicazioni sulla ripartizione regionale

da OrizzonteScuola

Di redazione

Con la circolare numero 16691 del 29 aprile, il Ministero dell’Istruzione fornisce indicazioni sullo schema di decreto interministeriale recante le dotazioni organiche del personale ATA per il triennio 2022-2025. Nella nota le indicazioni operative in conformità alle previsioni contenute nello schema di decreto interministeriale

Per ciò che riguarda la ripartizione dei contingenti, nella tabella A del decreto sono riportate le consistenze di organico per ambito regionale (comprensive anche dei posti relativi ai profili professionali di cuoco, guardarobiere, infermiere e addetto alle aziende agrarie) sulla cui base si procederà alla ripartizione dei posti a livello provinciale.
Nelle tabelle B, C, e D sono riportati i contingenti regionali dei profili professionali di assistente amministrativo, assistente tecnico e di collaboratore scolastico.

Nella tabella E1 i posti destinati alla procedura selettiva finalizzata ad assumere alle dipendenze dello Stato, a decorrere dal 1° settembre 2022 per il personale ex LSU.

Organico di istituto

Il fabbisogno dei posti ATA contenuto nel piano triennale dell’offerta formativa per ciascuna scuola non potrà superare la consistenza numerica dei posti assegnati a ciascuna regione.

DSGA

Nella tabella F le consistenze di organico per i DSGA. I DSGA titolari nelle istituzioni scolastiche sottodimensionate possono
partecipare alle operazioni di mobilità in qualità di soprannumerari, al fine della assegnazione di una nuova sede di titolarità per l’anno scolastico 2022-23. Nella circolare viene specificato che “l’abbinamento tra due scuole sottodimensionate (da effettuare, ovviamente, in organico di fatto) non deve configurarsi, quindi, quale forma di dimensionamento: il medesimo, infatti, è finalizzato esclusivamente a garantire la prosecuzione delle attività amministrative, gestionali e di bilancio
dell’istituzione scolastica. Unitamente alla fattispecie dell’abbinamento, la norma prevede che la conduzione della istituzione scolastica sia affidata, con il conferimento di specifico incarico, a D.S.G.A. titolare in altra scuola normo-dimensionata della provincia“.

ITP in soprannumero e accontamento posti assistente tecnico

Nella circolare si ricorda l’articolo 4 della Legge 12 novembre 2011 n. 183, il quale prevede che “allo scopo di evitare
duplicazioni di competenza tra aree e profili professionali, negli istituti di scuola secondaria di secondo grado ove sono
presenti insegnanti tecnico-pratici in esubero, e’ accantonato un pari numero di posti di assistente tecnico”.

Gli Uffici provinciali, all’atto della pubblicazione della mobilità dell’istruzione secondaria di II grado, verifica il numero degli ITP in esubero sulla provincia e accantona, per ciascuna area del profilo di assistente tecnico, un pari numero di posti vacanti.

I posti di assistente tecnico, già accantonati nella terza fase della mobilità, che non è possibile utilizzare per la mancata corrispondenza con la classe di insegnamento dell’ITP, incrementano il contingente delle disponibilità sulle quali effettuare le nomine del personale dello stesso profilo professionale.

Nella tabella C i contingenti per gli assistenti tecnici. La nota evidenzia “la necessità di evitare duplicazioni di competenze, in tutti i casi in cui si crei compresenza tra il docente della materia, l’insegnante tecnico-pratico e l’assistente tecnico“.

1000 posti assistenti tecnici nel primo ciclo di istruzione

Nella tabella C2 il dettaglio del riparto della dotazione organica aggiuntiva di 1.000 posti di assistente tecnico per i laboratori “Informatica” prevista dall’anno scolastico 2021/2022, ai sensi del comma 967, dell’articolo 1, della legge di Bilancio 2020.

Nella circolare non si tiene conto della proroga della pubblicazione dei movimenti ATA al 31 maggio rispetto al 27.

CIRCOLARE 16691


Mobilità 2022: date pubblicazione esiti per docenti, ATA, personale educativo, IRC

da OrizzonteScuola

Di redazione

Chiuse le domande di mobilità 2022/23 per il personale docente, educativo, ATA e insegnanti di religione cattolica. Si attendono ora gli esiti con la pubblicazione dei movimenti: si inizia il 17 maggio con i docenti e si chiude il 31 maggio con il personale ATA.

Le date di pubblicazione esiti

Docenti: 17 maggio

Personale educativo: 17 maggio

Insegnanti di religione cattolica: 30 maggio

Personale ATA: 31 maggio per effetto della proroga (nota 928 del 4 maggio)

Indicazioni pubblicazione movimenti

All’articolo 6 dell’OM 45 le indicazioni sulla pubblicazione dei movimenti.

L’elenco di coloro che hanno ottenuto il trasferimento o il passaggio è pubblicato all’albo online dell’Ufficio territoriale di destinazione, con l’indicazione, a fianco di ogni nominativo, della scuola di destinazione, della tipologia di posto richiesto, del punteggio complessivo, delle eventuali precedenze. Per gli assistenti tecnici, sono riportati i codici delle aree professionali richieste nella domanda.

Contemporaneamente alla pubblicazione degli elenchi e alla comunicazione del provvedimento alle istituzioni scolastiche, gli Uffici territorialmente competenti provvedono alle relative comunicazioni:
a) all’istituzione scolastica di provenienza;
b) all’istituzione scolastica di destinazione;
c) alla competente ragioneria territoriale dello Stato.

I dirigenti scolastici degli istituti dove il personale trasferito deve assumere servizio dall’inizio dell’anno scolastico cui si riferisce il trasferimento devono comunicare l’avvenuta assunzione di servizio esclusivamente all’Ufficio territorialmente competente e alla competente ragioneria territoriale dello Stato.

Comunicazione via mail

Al personale che ha ottenuto il trasferimento o il passaggio è data comunicazione del provvedimento presso l’Ufficio territoriale cui è stata presentata la domanda e per posta elettronica all’indirizzo inserito nel portale Istanze online.

Al personale che non ha ottenuto il trasferimento è data comunicazione per posta elettronica all’indirizzo inserito su Istanze on line e tale personale potrà consultare, attraverso l’apposita funzione resa disponibile su Istanze on line, l’esito della propria domanda.

Se i lavoratori della scuola non partecipano allo sciopero

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante –

Meno dell’1% dei lavoratori della scuola ha partecipato lo scorso 6 maggio allo sciopero indetto dai dai sindacati di base: Cub Sur, Cobas Scuola, Usb, Unicobas e Cobas scuola Sardegna, Saese, Anief.

A conti fatti solo qualche migliaio ha lasciato il lavoro su una popolazione di oltre un milione di persone.

Non è andata tuttavia meglio all’altro sciopero proclamato dai sindacati più rappresentativi: Flc-Cgil, Uil-Scuola, Gilda Unams, Snals, lo scorso 10 dicembre al quale hanno aderito meno di 75mila dipendenti, pari al 6,74% (dati ufficiali).

Forse in nessun altro comparto si registra tanta disaffezione alla protesta, nonostante le piattaforme dei sindacati siano più che motivate e robuste, e più che degne di essere portate all’attenzione del ministero dell’istruzione.

Come questa ultima che non si distacca molto dalle precedenti: aumento dei salari, riforma delle pensioni, contratti di lavoro stabile, rinnovo del contratto di lavoro e contro le classi pollaio, i concorsi incoerenti e mal posti, la riduzione della carta del docente, aggiornamento obbligatorio per avere scatti stipendiali, ecc.

Ma non è andato neanche bene quello prima e quello prima ancora e ogni anno che passa la partecipazione agli scioperi è sempre più lontana e distaccata, sempre meno partecipata. Che sta succedendo, si chiedono tanti insegnanti che capiscono il peso della protesta, soprattutto in riferimento agli stipendi e al contratto di lavoro?

Difficile fare un’analisi in un universo contrassegnato da intellettuali adusi ad essere “i commessi della cultura dominante”, più attenti al decoro personale che alla lotta di classe dentro cui si immergono tutti gli altri lavoratori e gli operai soprattutto, mentre la grande presenza femminile, circa lil 70% della forza lavoro della scuola, con ogni probabilità non si sente coinvolta nel dissenso, nel senso che per tante di esse questo lavoro è un ripiego o un accessorio piuttosto che l’unica fonte di reddito.

Da qui pure una amara riflessione, quando da parte di molti docenti arrivano accuse contro il sindacato che li avrebbe traditi e che non fa più l’interesse dei lavoratori.

Se la sciabolata dello sciopero non è sferrata senza la dovuta forza e dunque se così scarna è la percentuale delle adesioni, la capacità contrattuale del sindacato si smorza, mentre l’istituto della delega, al quale moltissimi si inchinano, consente pure flop partecipativi del genere sopra descritti.

Infatti, sono ancora in tanti coloro i quali, per giustificare la loro astensione agli scioperi, amano ripetere che la protesta voluta dei sindacati non è funzionale agli interessi del personale ma al perseguimento di benefici per loro, portando come prova, per esempio, la presunta intenzione di gestire i corsi di aggiornamento.

In ogni caso, il popolo della scuola si dovrebbe mettere d’accordo con se stesso, dovrebbe esaminare al suo interno i motivi di una così scarsa partecipazione agli scioperi, perfino per sul salario e nonostante le piattaforme siano così corpose e così pertinenti ai loro bisogni.

Ma dovrebbe pure recuperare la sua funzione all’interno della società, dimostrando il suo valore anche nelle piazze e anche nel lasciare le classi per lottare al fine di raggiungere i propri obiettivi contrattuali. Ma dove dovrebbe porre questi interrogativi e condurre questa analisi se non all’interno del sindacato?

Settimana della musica

  • Nota 23 marzo 2022, AOODPIT 568
    Settimana nazionale della musica a scuola- XXXIII Rassegna nazionale delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “La musica unisce la scuola” dal 9 al 14 maggio 2022

Torna la rassegna nazionale della Settimana della Musica a scuola, in programma quest’anno dal 9 al 14 maggio 2022.

9 maggio al via la XXXIII Rassegna nazionale “La musica unisce la scuola”, con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti per condividere attività musicali e pratiche didattiche innovative sull’apprendimento della musica. Da Giuseppe Tornatore a Nicola Campogrande, da Paolo Fresu a Giovanni Allevi: numerosi i compositori, musicisti, registi, docenti, direttori artistici, pedagogisti, ricercatori, didatti e studiosi del settore, che animeranno la manifestazione tutta dedicata al mondo scolastico.

Inizia il 9 maggio, alle ore 10, con il convegno “Musica per tutti – dinamiche di pace”, con Luigi Berlinguer, Presidente del “Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti”. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, parteciperà poi all’evento istituzionale che si terrà nel Palazzo dell’Istruzione a Viale Trastevere, il 10 maggio alle ore 14.30, con contributi video di performance studentesche e un’esibizione dal vivo di un coro curato dall’associazione FENIARCO (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali). Un pomeriggio all’insegna del confronto con esperti, pedagogisti, musicisti, docenti, psicologi e rappresentanti del Terzo Settore. L’evento istituzionale potrà essere seguito in diretta sul canale YouTube del Ministero.

Il resto del programma della settimana si svolgerà invece sul portale INDIRE lamusicaunisce.indire.it, con webinar e seminari in streaming per i docenti e con la partecipazione di formatori e artisti.

Organizzata dal “Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti” del Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con INDIRE, si propone di creare uno spazio di riflessione destinato a ragazze, ragazzi e ai docenti sulle pratiche didattiche innovative per l’apprendimento della musica a scuola. Sarà possibile seguire gli aggiornamenti e gli eventi durante la settimana attraverso l’hashtag #lamusicauniscelascuola sui canali social del Ministero.

La rassegna, giunta alla terza edizione, si svolgerà sul portale INDIRE (lamusicaunisce.indire.it). Durante la settimana, saranno disponibili webinar e seminari in streaming per i docenti, con la partecipazione di formatori e artisti. Verranno, inoltre, pubblicati progetti segnalati dagli Uffici Scolastici Regionali e video musicali delle esibizioni di studentesse e studenti (solisti, ensemble strumentali o ritmici, body percussion, teatro-musica, musica e movimento, gruppi e solisti di danza) di scuole di ogni ordine e grado.

Saranno inoltre pubblicati progetti segnalati dagli Uffici Scolastici Regionali e video musicali delle esibizioni di studentesse e studenti (solisti, ensemble strumentali o ritmici, body percussion, teatro-musica, musica e movimento, gruppi e solisti di danza) di scuole di ogni grado. I docenti e i dirigenti scolastici potranno collegarsi senza obbligo di prenotazione agli indirizzi indicati nel programma pubblicato all’indirizzo: https://lamusicaunisce.indire.it/webinar-2022/         

Giorno della memoria

Con la Legge n. 56 del 4 maggio 2007 il Parlamento Italiano riconosce il 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, come ‘Giorno della memoria’, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice.


“La conoscenza e la comprensione della storia sono indispensabili per salvaguardare i valori e i fondamenti della nostra democrazia”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

“Per questo la legge che ha istituito il Giorno della memoria che celebriamo oggi, in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, ha previsto il coinvolgimento delle scuole: studentesse e studenti devono infatti poter conoscere la storia e le vicende delle donne e degli uomini che hanno perso la vita per colpa della violenza cieca e, attraverso di loro, le pagine buie della storia del nostro Paese che non vogliamo si ripetano mai più – prosegue il Ministro -. La scuola è il luogo in cui si forma la coscienza civile del nostro Paese”.

Il Ministro Bianchi ha preso parte questa mattina nell’Aula di Palazzo Montecitorio alla Cerimonia di commemorazione del “Giorno della Memoria” dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi, che si è tenuta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Hanno partecipato il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, e la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Presenti, inoltre, studentesse e studenti del Liceo musicale “Farnesina” di Roma, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Roberto Rossellini” di Roma, del Liceo “Laura Bassi” di Bologna e del Liceo musicale “Empedocle” di Agrigento.

Festa dell’Europa

Il 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, nell’anniversario della dichiarazione del Ministro degli Esteri francese Robert Schuman che è considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea.


Un hackathon creativo dedicato alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di costruire una campagna di valorizzazione della scuola futura ispirata ai valori dell’Europa. È “Futura Yeah!” (Youth European Action Hackathon), l’evento promosso dal Ministero dell’Istruzione in occasione della Festa dell’Europa che si celebra il prossimo lunedì 9 maggio.

Attraverso un processo in più fasi, nella giornata di oggi 36 fra studentesse e studenti provenienti da sei scuole differenti, divisi in squadre, sceglieranno alcuni simboli europei (luoghi, concetti, personaggi) capaci di veicolare i valori comunitari che ritengono utili alla scuola del futuro. Domani e domenica 8 maggio le attività saranno dedicate, invece, alla formazione sulla comunicazione e ai lavori di gruppo: esperti del settore illustreranno le linee strategiche per la costruzione di una campagna informativa. In seguito, ragazze e ragazzi si sfideranno nell’ideazione e nella realizzazione di una campagna di valorizzazione della propria visione di scuola futura europea, elaborata a partire dai simboli scelti. Lunedì 9 maggio, alle ore 10, l’evento finale, in diretta streaming sul canale YouTube del progetto ‘Le Scuole’ del Ministero, con la premiazione e la presentazione dei progetti realizzati dai ragazzi. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, interverrà per un saluto con un videomessaggio.

Una giuria composta da docenti e referenti del Ministero individuerà le idee e il progetto migliore e la squadra vincitrice avrà l’opportunità di proseguire l’esperienza formativa partecipando a Fiera Didacta. Tutte le studentesse e gli studenti che partecipano all’iniziativa riceveranno un attestato.