X Olimpiadi di Lingue e Civiltà classiche

Si è svolta il 13 maggio, a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, la cerimonia di premiazione delle vincitrici e dei vincitori della X edizione delle Olimpiadi nazionali di Lingue e Civiltà Classiche.

Cresce sempre di più l’interesse per questa competizione. Alle Olimpiadi quest’anno hanno partecipato studentesse e studenti di 260 scuole provenienti da tutte le regioni italiane. Oltre un migliaio i giovani, con un’adesione delle ragazze doppia rispetto a quella dei loro compagni.

Le gare regionali e la finale si sono svolte online nei singoli istituti: studentesse e studenti si sono cimentati nelle gare con il supporto didattico e tecnologico dei docenti, che hanno accompagnato le ragazze e i ragazzi nella preparazione durante l’intero anno scolastico.

Le prove sono state valutate da una commissione nazionale composta da docenti e studiosi, tra cui la Professoressa Cinzia Bearzot dell’Università Cattolica di Milano, il Professor Renzo Tosi dell’Università di Bologna, la ricercatrice Evita Calabrese dell’Università di Verona e la Professoressa Carla Guetti del Ministero dell’Istruzione.

I vincitori si sono distinti per la capacità di interpretare i testi degli autori classici proposti e di saperli rielaborare in chiave contemporanea attraverso il commento di brani di autori attuali come Guido Tonelli sul tempo, dell’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani o del Goal n.4 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.

Per la prova finale, studentesse e studenti si sono cimentati nell’elaborazione di un testo argomentativo-espositivo di interpretazione, analisi e commento di testimonianze della lingua e civiltà latina o greco-latina. Due le tracce proposte: una sul tema dell’educazione e l’altra sul tempo. Alle ragazze e ai ragazzi è stato chiesto di mettere in relazione le diverse concezioni che emergono dai testi di Orazio, Tacito, Quintiliano, Giovenale, Seneca o Lucrezio con autori più moderni. Nelle tracce, sono state proposte anche alcune opere di Antonio Canova, in ricordo dei duecento anni dalla sua scomparsa.

Questa edizione delle Olimpiadi si caratterizza nel segno del dialogo tra passato, presente e futuro dove, anche nelle prove regionali, gli studenti hanno elaborato brani classici con testi di autori contemporanei come Harari, Floridi, Dacia Maraini, Elena Ferrante. Al centro, il contributo della cultura classica nella fase di transizione della società e, in particolare, il ruolo fondamentale della scuola attraverso la partecipazione attiva e consapevole delle nuove generazioni.

Le Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche sono rivolte a studentesse e studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, statale e paritaria, al fine di promuovere, incoraggiare e sostenere le potenzialità didattiche e formative delle lingue e delle civiltà classiche. La competizione è inserita nel Programma annuale per la Valorizzazione delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione.

“Complimenti alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato con passione e dedizione a questa decima edizione delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche”, ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Leggere i classici è un’emozione senza tempo. Questo immenso patrimonio è l’eredità viva e caratterizzante della cultura europea e mediterranea, che ci unisce, e che, attraverso competizioni come questa, facciamo ancora più nostro. La scuola è il perno di questa continuità tra passato e presente: attraverso il fascino per la saggezza degli antichi impariamo a orientarci nella complessa modernità della società di oggi. La scuola garantisce il permanere della memoria dell’antico attraverso l’insegnamento delle lingue classiche, ma siete voi, ragazze e ragazzi, a dare nuova luce a questa preziosa eredità, interrogando il testo, ponendovi in ascolto delle idee, dei pensieri degli antichi e attualizzandoli per ricreare il senso e ampliare così la nostra visione del mondo”.

I vincitori: 
Sezione Lingua e Civiltà Latina 
1° Anna Saccardo, Liceo classico “Pietro Colletta” di Avellino, Campania
2° Domenico Di Cristofano, IIS “Vittorio Emanuele II” di Lanciano, Abruzzo
3° Ercole Pallante, Liceo scientifico ISIS Majorana-Fascitelli di Isernia, Molise

Sezione Lingua e Civiltà Greca
1° Ottavia Ciatti, Liceo classico “Tito Livio” di Padova, Veneto
2° Annalisa Della Loggia, Liceo Carducci Dante di Trieste, Friuli-Venezia Giulia
3° Chiara Giordano, Liceo classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria, Calabria


Programma: 

Ore 11.00 Saluti istituzionali 

Mariassunta Peci – Dirigente Servizio II – Segretariato Generale – Ministero della Cultura 

Fabrizio Manca – Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione – Ministero dell’Istruzione 

Caterina Fantauzzi – Dirigente Scolastico Liceo classico ‟Ovidioˮ – Sulmona 

Ore 11.15 Tavola rotonda 

Le lingue e le civiltà classiche per un umanesimo ri-generato 

Introduce e coordina: 

Carla Guetti – Coordinatrice Olimpiadi Lingue e Civiltà Classiche Ministero dell’Istruzione DGOSVI 

Intervengono: 

Cinzia Bearzot – P.O. Storia greca – Università Cattolica di Milano 

Gli antichi e noi: l’unità della natura umana 

Paolo De Paolis – P.O. Lingua e Letteratura Latina – Università di Verona 

Il futuro degli studi classici in un mondo che cambia 

Renzo Tosi – P.O. Lingua e Letteratura greca – Università di Bologna 

Le culture classiche nell’età della transizione 

Giuliano Pisani – Filologo classico e Storico dell’Arte 

Canova e l’ispirazione classica a duecento anni dalla scomparsa 

Ore 12.15 Premiazione dei vincitori 

Conclusioni

Dati di adesione Sciopero 6 maggio 2022

COMPARTO E AREA ISTRUZIONE E RICERCA

Settore scuola

Tutto il personale docente, dirigente, educativo ed ata, a tempo determinato, indeterminato, atipico e precario

Sciopero indetto da: Cobas Scuola Sardegna, Cobas – Comitati di base della scuola, Unicobas scuola e università, Cub Sur, Saese, USB – Unione Sindacale di base e Anief per l’intera giornata del 6 maggio 2022

Dati di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 146/90 e successive modifiche e integrazioni, si comunicano i dati di adesione allo sciopero del personale docente, dirigente, educativo ed Ata, a tempo determinato e indeterminato, atipico e precario, nelle istituzioni scolastiche ed educative e digitati dalle stesse nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.

A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:

  • le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state 6.646 su un totale di 8.235 (80,7%);
  • per quanto attiene il personale gli aderenti allo sciopero sono stati 10.168, cioè l’1,09% delle 933.257 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le 100.037 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).

Il Governo snatura l’autonomia e privatizza la scuola

Dichiarazione di Francesco Sinopoli, segretario generale FLC CGIL e Dario Missaglia, presidente nazionale Proteo Fare Sapere

Il Governo snatura l’autonomia e privatizza la scuola

Roma, 13 maggio – Dai percorsi progettati col “Piano scuola estate” alla imminente firma a Napoli del protocollo per il “Patto educativo per la città metropolitana”, il Ministero dell’Istruzione e il Governo promuovono progetti e collaborazioni con soggetti esterni ai quali consegnano, di fatto e di diritto, il primato dell’iniziativa nelle scuole.

Operazioni come “Il Patto educativo” infatti, pensato per arginare la dispersione scolastica e il disagio formativo, a prima vista potrebbero persino sembrare suggestive ed efficienti, ma hanno un torto: quello di non investire proprio su quella scuola che vorrebbero “aiutare”. A rappresentare plasticamente questo indirizzo tra gli invitati all’evento per la sottoscrizione del Patto non compare alcun rappresentante della scuola pubblica.

Si vuole dunque, cambiare la scuola senza la scuola, senza i docenti, il personale Ata, i dirigenti scolastici. E certamente senza le Confederazioni sindacali, senza i sindacati di categoria, senza le associazioni professionali dei docenti. Senza cioè tutti quei soggetti che provano, sia pure tra limiti e ritardi, a ricostruire un nuovo rapporto tra scuola e territorio e a rivendicare strumenti e risorse per dare un futuro alla scuola pubblica. Tutto ciò nel sorprendente silenzio delle forze politiche.

Per Francesco Sinopoli, segretario generale  FLC CGIL e Dario Missaglia, presidente nazionale Proteo Fare Sapere: “E’ in atto un preoccupante tentativo di modificare in profondità la costituzione materiale della scuola pubblica. Governo e Ministero si fanno artefici di una politica che cancella radicalmente la centralità dell’autonomia scolastica”.

“La FLC e l’Associazione Proteo Fare Sapere – concludono Sinopoli e Missaglia – sono pronte a contrastare duramente questa politica regressiva e si impegneranno affinché lo sciopero del 30 maggio faccia sentire forte la voce di quanti ancora credono nel ruolo insostituibile della scuola pubblica “.

Dad, lavoro agile e formazione nel nuovo contratto dei prof. Ma i sindacati confermano lo sciopero per il 30 maggio

da Il Sole 24 Ore

L’atto di indirizzo per il rinnovo è stato firmato in queste ore dal Governo. Martedì 17 incontro all’Aran. Ma è muro contro muro con le sigle sindacali

di Redazione Scuola

Lavoro a distanza, aumenti salariali, formazione in servizio: regolamenta tutto questo e altro ancora l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto della scuola che riguarda oltre 1,2 milioni di persone e che è stato firmato in queste ore dal governo. Il documento sarà al centro del primo tavolo che vedrà seduti, martedì 17 maggio, l’Aran – l’Agenzia che tratta per il Governo il rinnovo degli accordi del pubblico impiego – e i sindacati della scuola. Ma Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, che solo pochi giorni fa avevano proclamato lo sciopero generale del comparto per il prossimo 30 maggio, non ci stanno e confermano le ragioni dello sciopero di fine mese.

Fronte sindacale

E spiegano di averlo indetto perché il Governo ha presentato il Dl 36 «che interviene in maniera pesante e scorretta in materie (salario e carriera) che sono esclusiva competenza del contratto. L’Esecutivo fa ciò ricavando risorse attraverso il taglio dell’organico, circa diecimila unità di personale in tre anni, e il taglio della card docenti». Per i sindacati, i soldi previsti dall’Atto di indirizzo «sono soldi vecchi, stanziati da ben tre leggi di bilancio (2019, 2020, 2021), riguardano un contratto scaduto da tre anni e cinque mesi; un docente senza anzianità avrà circa 60 euro lordi (50 netti) e comunque l’atto di indirizzo arriva fuori tempo massimo. La legge di Bilancio 2022 ha stanziato qualche limitata risorsa aggiuntiva, ma non certo sufficiente a garantire aumenti adeguati per tutto il personale anche a fronte dell’aumento dell’inflazione che rischia di erodere completamente gli aumenti previsti», proseguono le sigle sindacali. «L’invio all’Aran dell’Atto di indirizzo era dovuto da tre anni. Quel che ora si richiede è che si sgombri il campo da questo intervento a gamba tesa del Governo, stralciando dal Decreto 36 le materie sull’istruzione, che sono e devono rimanere di prerogativa contrattuale». Lo scontro dunque rimane molto forte. Tra l’altro i sindacati lamentano che di fatto venga offerto un aumento del 3,4% che non copre nemmeno l’inflazione, sopra il 5%.

Le novità

Tra le novità del documento al centro del confronto di martedì prossimo, anche la Dad: «La didattica in presenza è l’ordinaria e fondamentale modalità di prestazione del lavoro docente», si legge, e la volontà di regolare il lavoro agile «complementare e non alternativo al lavoro in presenza». Accanto a questo, viene previsto che possa trovare regolamentazione il lavoro da remoto (telelavoro domiciliare e altre forme di lavoro a distanza come il coworking o il lavoro decentrato in centri satellite), che può essere prestato in luogo diverso dalla sede dell’ufficio. Tra i punti innovativi anche la formazione: l’ipotesi di atto di indirizzo prevede obblighi ma anche riconoscimenti importanti, come ad esempio la formazione durante le ore di servizio e la remunerazione delle competenze acquisite.

Bonus 200 euro, spetterà anche a insegnanti e personale Ata

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Mentre i sindacati si preparano allo sciopero del 30 maggio, per protestare contro un mal digerito decreto 36 (sul reclutamento e sulla formazione degli insegnanti) che vorrebbe riformare il sistema a forza di tagli sugli organici (dal 2026) e sulla carta docente, nel contempo in busta paga a luglio il personale della scuola dovrebbe beneficiare del bonus dei 200 euro voluto dal Governo per aiutare le famiglie a far fronte al caro bollette, con un provvedimento inserito nel decreto Aiuti.

Un bonus pensato complessivamente per circa 30 milioni di soggetti, più della metà dei cittadini italiani. Parliamo di lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, con redditi fino a 35 mila euro lordi, oltre che di disoccupati, stagionali, colf e percettori del reddito di cittadinanza.

 

Il bonus per docenti e collaboratori scolastici

Ricordiamo che nel caso degli insegnanti di scuola secondaria, ad esempio, parliamo di uno stipendio di inizio carriera di poco meno di 22.000 euro lordi, per arrivare, dopo più di 35 anni di servizio, a circa 32.000 euro lordi all’anno. Nel caso dei collaboratori scolastici le cifre si abbattono, attestandosi attorno ai 15.000 euro annui lordi. Il grosso del mondo della scuola, quindi, rientrerà nel target del bonus. Potrebbero restare fuori i dirigenti scolastici e i direttori amministrativi a fine carriera.

Una misura una tantum, erogata in un’unica soluzione, in busta paga con gli stipendi del mese di luglio, in forma automatica, che non necessita cioè di alcuna domanda esplicita.

GPS 2022, titoli di servizio, di riserva, di preferenza e di lingua inglese: la guida

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Sono aperte da oggi, 12 maggio 2022, le funzioni per presentare domanda per l’inserimento/aggiornamento/trasferimento nelle GPS e corrispondenti graduatorie di istituto di II e III fascia.

Le istanze su POLIS saranno disponibili fino al 31 maggio.

A supporto degli aspiranti supplenti il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato una serie di guide alla compilazione delle domande.

Tra queste, una guida si riferisce ai titoli di servizio, di riserva, di preferenza e di lingua inglese.

SCARICA LA GUIDA

TUTTE LE GUIDE

Gli aspiranti possono presentare l’istanza in un’unica provincia per una o più GPS e per le correlate graduatorie di istituto di II e III fascia, indicando fino a 20 istituzioni scolastiche per ciascuna graduatoria richiesta.

Possono essere inseriti con riserva nella I fascia delle GPS coloro che conseguono l’abilitazione e/o la specializzazione sul sostegno entro il 20 luglio 2022.

ORDINANZA

TABELLE ALLEGATE

NOTA

Comunicato unitario dei sindacati sull’atto di indirizzo: una manovra per depotenziare lo sciopero

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Sull’atto di indirizzo si registra la presa di posizione dei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda, che riportiamo:

“Cerchiamo di fare chiarezza sulla vertenza in corso fra Sindacati della Scuola e Governo, visto che taluni organi di informazione la presentano in modo quasi caricaturale.

Il 30 maggio 2022 è stato indetto lo sciopero della scuola perché il Governo ha presentato il Decreto Legge 36/2022 che interviene in maniera pesante e scorretta in materie (salario e carriera) che sono, per ordinamento (D.L.vo 165/2001), esclusiva competenza del contratto. E l’Esecutivo fa ciò ricavando risorse attraverso il taglio dell’organico (circa diecimila unità di personale in tre anni) e il taglio della card docenti.

Ora, su taluni organi di informazione, nel dare notizia dell’avvenuto invio all’ARAN dell’Atto di indirizzo per l’avvio delle trattative nel Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-21, si legge di una sorta di saggio intervento del Governo che avrebbe stanziato più di due miliardi che renderebbero ricchi i docenti e il personale Ata.

Il sottinteso sarebbe che lo sciopero non avrebbe senso visto il ricco piatto stanziato dal Governo e visto che l’atto di indirizzo è stato finalmente inviato.

Si sappia, dunque, che quei soldi sono vecchi, stanziati da ben tre leggi di bilancio (2019, 2020, 2021), riguardano un contratto scaduto da tre anni e cinque mesi, che un docente senza anzianità avrà circa 60 euro lordi (50 netti) e che l’atto di indirizzo arriva fuori tempo massimo. La legge di bilancio 2022 ha stanziato qualche limitata risorsa aggiuntiva, ma non certo sufficiente a garantire aumenti adeguati per tutto il personale anche a fronte dell’aumento dell’inflazione che rischia di erodere completamente gli aumenti previsti.

L’invio all’ARAN dell’Atto di indirizzo è un atto che era dovuto da tre anni. E certamente nelle rivendicazioni sindacali non poteva mancare la richiesta dell’emanazione immediata dell’Atto di indirizzo medesimo.

Quel che ora si richiede è che si sgombri il campo da questo intervento a gamba tesa del Governo, stralciando dal DL 36/2022 le materie sull’istruzione, che sono e devono rimanere di prerogativa contrattuale.

Per FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda rimangono confermate tutte le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero del 30 maggio 2022″.

Patto per Napoli

Un Patto educativo tra scuole, Istituzioni territoriali, Enti locali, l’Arcidiocesi di Napoli, organizzazioni del volontariato e del Terzo settore per arginare la dispersione scolastica e il disagio formativo e accompagnare studentesse e studenti della Città metropolitana di Napoli lungo tutto il percorso di crescita. A siglarlo il 13 maggio, proprio nel capoluogo campano, sull’isola di Nisida, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, l’Assessora all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il Prefetto Claudio Palomba, l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi della città, Monsignor Domenico Battaglia, il Portavoce del Forum Terzo Settore Campania, Giovanpaolo Gaudino, e il Presidente dell’Impresa Sociale “Con i bambini”, Marco Rossi Doria. La firma è avvenuta alla presenza della Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il Patto rappresenta il primo accordo territoriale di collaborazione interistituzionale da realizzare anche nell’ambito del più ampio programma nazionale di contrasto ai divari territoriali e povertà educative previsto dal PNRR Istruzione. A livello nazionale i fondi a disposizione sono 1,5 miliardi, da stanziare in tre tranche. La prima, destinata al target di studentesse e studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (12-18 anni), mette a disposizione 500 milioni a livello nazionale. Di questi 41,1 milioni di euro saranno assegnati a 217 istituzioni scolastiche nell’area metropolitana di Napoli (di cui 78 nel Comune di Napoli per 14,8 milioni). Ogni scuola avrà a disposizione una media di circa 180.000 euro. I finanziamenti saranno destinati direttamente agli istituti scolastici sulla base di criteri quali il tasso di dispersione, il contesto socio-economico e il numero delle studentesse e degli studenti.

“La mia presenza a Napoli oggi – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – non è solo istituzionale. Firmare questo patto a Nisida è un atto di responsabilità civile che tutti ci assumiamo. Per contrastare la povertà educativa è necessario fare rete, ciascuno per la propria parte di competenza, unendo gli sforzi. La lotta alla dispersione è un obiettivo prioritario anche del nostro PNRR. Vogliamo estendere questo modello di collaborazione a tutto il Paese. Usciamo da due anni che hanno acuito divari e difficoltà, serve adesso una forte alleanza, per riuscire a essere al fianco dei più fragili e non lasciare indietro nessuno”.

Obiettivo del Patto è creare alleanze territoriali per realizzare interventi integrati di contrasto e prevenzione della povertà educativa, anche utilizzando strategicamente i fondi strutturali europei dedicati all’istruzione e alla formazione e le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati alla riduzione dei divari.

Con il Patto, nello specifico, si rafforza il ruolo della scuola come laboratorio sociale e di comunità, in costante interconnessione con il territorio, ampliando l’offerta formativa e le opportunità di apprendimento. È previsto il consolidamento di attività didattiche ed educative personalizzate, anche grazie a specifici programmi di mentoring e tutoring di alunni e studenti. Vengono favoriti il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani e delle loro famiglie, promuovendo percorsi di cittadinanza attiva e di solidarietà. Viene supportata l’apertura delle scuole durante tutto il giorno, per farne una comunità educante con luoghi di incontro per tutti.

Per raggiungere questi obiettivi, il documento delinea una precisa metodologia condivisa di intervento che valorizza da una parte il ruolo dei docenti e dall’altra la costituzione di stabili partenariati tra scuole, Enti locali, servizi sanitari e del lavoro, organizzazioni della società civile, del terzo settore, del volontariato e religiose. Con un’attenzione particolare alla personalizzazione della progettazione educativa, affinché di ciascun alunno e studente possano emergere i talenti e le specificità fondamentali per il suo pieno sviluppo come persona e cittadino.

Sciopero 20 maggio 2022

Area e Comparto Funzioni Centrali – Sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati di tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di lavoro del 20 maggio 2022

Comparto e Area Istruzione e Ricerca – Sezione Scuola Sciopero generale proclamato per il 20 maggio 2022, dalle ore 00:01 alle ore 23:59. Proclamazioni e adesioni.

Nota 13 maggio 2022, AOODGOSV 12461

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
A tutte le Istituzioni di istruzione secondaria di secondo grado del territorio

OGGETTO: Manifestazione “Maker Faire Rome – The European Edition 2022” – Call for School 2022 – Invito alle scuole per la presentazione di progetti innovativi

Supereroi fragili

Palacongressi di Rimini e online, 13 e 14 maggio 

4° CONVEGNO INTERNAZIONALE
SUPEREROI FRAGILI ADOLESCENTI TRA NUOVE SFIDE E COSTRUZIONE DI FUTURO 

Tra i relatori e le relatrici attesi, Stefania Andreoli, Eraldo Affinati, Matteo Bussola, Gianluca Daffi, Vittoria Iacovella, Monica Lanfranco, Matteo Lancini e Stefano Vicari 

Supereroi fragili: gli adolescenti d’oggi, all’apparenza forti e invincibili, nascondono insicurezze e vulnerabilità. Tra le categorie più colpite dagli effetti della pandemia – a livello psicologico, sociale, relazionale – meritano, quindi, una riflessione seria, profonda, partecipata. Tavole rotonde, sessioni plenarie, workshops e teen talks, che metteranno a confronto i punti di vista di esperti e di ragazze e ragazzi attorno a temi importanti e attuali: la quarta edizione del Convegno – a Rimini e online, il 13 e 14 maggio – grazie a voci autorevoli e con uno sguardo multidisciplinare, indaga rischi e pericoli del mondo adolescente riflettendo sulle sofferenze, ma anche sulla forza dei giovani alle prese con la scoperta del mondo di domani. Disturbi psicopatologici, bullismo, identità di genere, isolamento e ritiro sociale, autolesionismo, vecchie e nuove dipendenze, interventi psicologici per la prevenzione del rischio, disturbi del comportamento alimentare, violenza nelle giovani coppie, affettività e sessualità, social media e mondo digitale, attivismo politico e ansia per la crisi climatica, orientamento e abbandono scolastico, young caregivers e devianza minorile: i temi affrontati saranno rivolti – anche in un’ottica di condivisione costruttiva delle esperienze – a educatori e insegnanti, professionisti clinici e operatori sanitari e del sociale, un target multiprofessionale ed eterogeneo che troverà nel programma dell’evento il percorso più adatto per i propri obiettivi professionali e formativi.            

Tra i relatori: Stefania Andreoli, Eraldo Affinati, Matteo Bussola, Gianluca Daffi, Vittoria Iacovella, Monica Lanfranco, Matteo Lancini e Stefano Vicari.