Tagli alle scuole, Consiglio di Stato dà ragione al Ministero e conferma la decisione contro la regione Campania sul dimensionamento scolastico

da OrizzonteScuola

Di redazione

Sul dimensionamento scolastico il Consiglio di stato dà ragione al Ministero dell’Istruzione e del Merito bocciando il ricorso della Regione Campania. Lo fa sapere il Ministero tramite un comunicato stampa diffuso il 29 novembre.

Nell’udienza del 28.11.2023, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione, presa con decreto monocratico del 6 novembre, con la quale era stata già sospesa l’efficacia dell’ordinanza del TAR Campania-Napoli del 30 ottobre in merito al decreto interministeriale di attuazione della riforma del dimensionamento scolastico prevista dal PNRR, impugnato dalla Regione Campania.

Nella stessa udienza, spiegano da Viale Trastevere, è stato disposto il rinvio per la decisione dell’appello cautelare all’udienza del 16.1.2024.

Con questa ulteriore decisione si conferma l’assenza di ragioni ostative alla prosecuzione del processo di attuazione del dimensionamento, anche da parte della Regione Campania, sulla base delle norme vigenti, che peraltro hanno proprio di recente superato il vaglio di costituzionalità nei giudizi promossi da parte delle regioni Toscana, Emilia-Romagna e Puglia.

Proprio nelle ore precedenti al verdetto dei Giudici di Palazzo Spada, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara era tornato sul tema, chiarendo che una recente sentenza della Corte Costituzionale ha confermato la legittimità costituzionale della legge, sfatando i timori sulla chiusura di plessi scolastici.

La decisione dei giudici, secondo il Ministro, sottolinea l’infondatezza degli allarmismi generati attorno a questa riforma, che è una componente chiave del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il Ministro ha espresso preoccupazione per chi si oppone alla riforma, considerandola una deriva diseducativa.

Il nuovo dimensionamento non comporterà la chiusura di plessi scolastici e prevede risparmi da reinvestire nel settore educativo. Inoltre, rispetto alle preoccupazioni per i territori montani e i piccoli comuni, Valditara ha rassicurato che non ci sarà più il requisito minimo di 400 alunni per mantenere l’autonomia scolastica. Il Ministro ha anche evidenziato che eventuali ritardi nell’attuazione potrebbero compromettere l’avvio dell’anno scolastico successivo e il pagamento della rata Pnrr.